Italia-Israele: bando scientifico 2021 per progetti di ricerca congiunti

Italia-Israele: bando scientifico 2021 per progetti di ricerca congiunti

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Nell’ambito delle attività previste dall’Accordo di Cooperazione Industriale, Scientifica e Tecnologica tra Italia e Israele, la Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e il Ministero della Scienza e Tecnologia (MOST) israeliano hanno aperto un bando per la selezione e il finanziamento di progetti congiunti di ricerca per il 2021.

I progetti di ricerca potranno essere presentati nei seguenti settori:

Tecnologie dell’intelligenza artificiale applicate alla salute

Sviluppo di varietà colturali resilienti ai cambiamenti climatici nello scenario complessivo dei mutamenti in corso nel bacino mediterraneo

I progetti di ricerca possono avere una durata massima di due anni (24 mesi). Il sostegno finanziario accordabile a ciascun progetto è pari ad un massimo di 100.000 euro per la parte italiana e 100.000 euro per la parte israeliana, per l’intero periodo di due anni.

Nel quadro del presente bando, è intenzione di ciascun Ministero finanziare progetti fino ad un importo complessivo di 800.000 euro per la parte italiana e di 800.000 euro per la parte israeliana, e sostenere quindi un numero massimo di 8 progetti di ricerca congiunti.

La scadenza per la presentazione dei progetti è il 10 febbraio 2021.

Lanciato il terzo bando NGIatlantic.eu per attività di R&I in collaborazione tra UE e Stati Uniti

Lanciato il terzo bando NGIatlantic.eu per attività di R&I in collaborazione tra UE e Stati Uniti

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Sono aperte le candidature al 3° bando per attività di ricerca e innovazione in collaborazione tra UE e USA promosso dall’iniziativa della Commissione europea NGIatlantic.eu.

Si tratta del terzo di cinque bandi che NGIatlantic finanzia con un budget totale di 2.8 milioni di euro per organizzazioni europee che vogliano intraprendere attività di R&I sulle piattaforme sperimentali NGI con un partner negli Stati Uniti

Le proposte riguarderanno uno o entrambi i settori prioritari individuati:

  • lo sviluppo e/o l’evoluzione delle piattaforme sperimentali UE-USA per gli esperimenti NGI
  • la sperimentazione di risultati con le principali tecnologie NGI su temi prioritari NGI, laddove i risultati siano sufficientemente maturi per gli esperimenti transatlantici:
  • Privacy and Trust enhancing technologies;
  • Decentralised data governance;
  • Discovery and identification technologies;
  • Strengthening internet trustworthiness with electronic identities;
  • Greening the Internet: A Sustainable and Climate-friendly NGI.

Possono essere presentate due tipologie di proposte:

LT – Long Term contributions: la durata massima del contratto è di 6 mesi ed è possibile richiedere un contributo da 50.000 a 150.000 euro;

ST – Short Term contributions: la durata massima del contratto è di 3 mesi e il contributo può variare da 25.000 a 75.000 euro

L’Open Call è aperto a qualsiasi organizzazione privata e pubblica di qualsiasi dimensione (non singoli ricercatori) situata all’interno degli Stati membri dell’UE o dei Paesi Associati e gemellata con una controparte statunitense per lo svolgimento delle attività proposte.

Il termine ultimo per la presentazione delle candidature è il 26 febbraio 2021.

Media innovativi per la pace, la coesione sociale e la riconciliazione in Turchia, Medio Oriente e Nord Africa

Media innovativi per la pace, la coesione sociale e la riconciliazione in Turchia, Medio Oriente e Nord Africa

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EuropeAid nel quadro dello Strumento per la stabilità e la pace ha pubblicato un bando per promuovere la pace nello spazio digitale e rafforzare la resilienza delle società fragili e colpite da conflitti rispetto ai contenuti nocivi dei media in Algeria, Iraq, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Siria, Tunisia, Turchia, West Bank e Striscia di Gaza e Yemen (Paesi beneficiari del bando).

Il bando mira a realizzare azioni che utilizzino il potenziale delle TIC (media digitali, applicazioni digitali, telefoni cellulari, dati, ecc.) per cambiare positivamente la dinamica della risoluzione di conflitti/crisi e a sostenere iniziative di costruzione della pace che aumentino la consapevolezza, combattano l’influenza della disinformazione/informazione e rafforzino l’alfabetizzazione mediatica per gli utenti chiave (giovani, influencer, giornalisti, cittadini, ecc.)

Priorità:

  1. Promuovere software open source gratuito, strumenti e piattaforme digitali per monitorare, contrastare la diffusione e mitigare l’impatto dell’incitamento all’odio, delle voci e della disinformazione.
  2. Promuovere i contenuti creativi dei media come strumento di sensibilizzazione per rafforzare identità condivise, sostenere la coesione sociale, la mediazione e gli sforzi di riconciliazione post-conflitto.
  3. Promuovere un programma informativo ed educativo che contribuisca ad aumentare la conoscenza di questioni complesse e ad aiutare il pubblico a rifletterci criticamente.
  4. Sostenere l’attuazione di iniziative di mediazione digitale e di diplomazia in aree colpite da conflitti.
  5. Contribuire a responsabilizzare e rafforzare la voce dei gruppi emarginati attraverso l’uso dei media e delle TIC.
  6. Promuovere l’innovazione e lo sviluppo di politiche tra TIC, pace e sicurezza.

Attività possibili (elenco non esaustivo):

– Utilizzo del potenziale delle TIC per raccogliere, elaborare e analizzare dati che supportano l’analisi dei conflitti e il processo di allarme rapido per informare le iniziative decisionali o di costruzione della pace volte a porre fine ai conflitti violenti;

– Monitoraggio dei social media per rilevare l’influenza di disinformazione / informazione, campagne di fake news, ecc;

– Sostegno/incoraggiamento alla pubblicazione di contenuti mediatici e di social media che contrastino la violenza e la disinformazione e / o promuovano messaggi positivi;

–  Utilizzo di applicazioni o giochi online per promuovere messaggi positivi, contrastare l’incitamento all’odio, l’incitamento alla violenza, la disinformazione e altri contenuti dannosi diffusi online;

– Utilizzo del potenziale delle TIC per lanciare iniziative quali mappatura delle crisi, podcast, giochi di pace, piattaforme di crowdsourcing;

– Miglioramento delle capacità investigative e di reportistica in tema di conflitti da parte dei giornalisti e delle équipe editoriali per promuovere una copertura più equilibrata di eventi e storie relativi ai conflitti;

– Utilizzo di podcast e spazio virtuale per documentare la realtà di una crisi, discutere questioni complesse e incoraggiare un dibattito costruttivo;

– Sessioni di sensibilizzazione sui rischi e le opportunità associati all’attivismo digitale e miglioramento delle competenze in materia di e-literacy e difesa informatica.

Sono autorizzati, quando necessario approcci integrati che combinano più piattaforme multimediali (radio, stampa, televisione e media online) con il coinvolgimento off-line. Tutte le proposte dovranno dimostrare di essere conformi alle normative del paese in cui si svolge l’azione e al Regolamento generale sulla protezione dei dati dell’UE.

Le attività progettuali si devono svolgere in almeno uno dei Paesi beneficiari.

Possono presentare una proposta progettuale soggetti con personalità giuridica appartenenti alle seguenti categorie: ONG, autorità locali, fondazioni indipendenti, operatori del settore pubblico, e in generale attori della società civile (come definiti nel regolamento istitutivo del programma) stabiliti in uno Stato UE oppure in uno dei Paesi destinatari del bando o negli altri Paesi ammissibili al programma.

Se il proponente non è stabilito in uno dei paesi beneficiari, almeno un partner del progetto deve esserlo.

La durata progetto deve essere compresa fra 24 e 36 mesi.

Il budget disponibile per il bando ammonta a 6.000.000 euro. Il contributo del programma ai progetti potrà coprire fino al 95% dei costi ammissibili (minimo 80%), per un massimo di 2.000.000 di euro. Non saranno valutati progetti che richiedono un contributo inferiore a 1.200.000 euro.

Il bando è qualificato come “ristretto” e questo implica che la presentazione delle proposte di progetto avvenga in due fasi: la prima consiste nell’invio delle proposte di progetto attraverso la compilazione del concept note, un formulario meno dettagliato attraverso il quale presentare il progetto in modo sintetico; solo i progetti i cui concept note siano stati valutati positivamente saranno inseriti in una short list e i loro proponenti saranno invitati a presentare le proposte complete di progetto. Le proposte complete devono essere CONFORMI CON QUELLE PRESENTATE ATTRAVERSO IL CONCEPT NOTE (ovvero: gli elementi presentati nel concept note non possono essere modificati nella proposta completa; in particolare il partenariato non può essere modificato, salvo situazioni di particolare criticità e in accordo con la Commissione).

Sia il proponente sia i partner devono essere registrati nel sistema PADOR: il proponente deve esserlo già al momento della presentazione del concept note, mentre i partner è sufficiente che lo siano al momento della presentazione della proposta completa del progetto.

La presentazione dei concept note deve essere fatta esclusivamente attraverso il sistema PROSPECT.

Scadenza (concept note): 29 gennaio 2021

SWITCH-Asia– Bando 2020

SWITCH-Asia– Bando 2020

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Bando relativo a SWITCH-Asia, programma che supporta la transizione della regione asiatica verso un’economia a basse emissioni di carbonio, efficiente sotto il profilo delle risorse e circolare e promuove catene di fornitura e di prodotti più sostenibili fra UE e Asia e contribuisce alla prosperità economica e alla riduzione della povertà nella regione asiatica.

Il bando rientra nella componente Grant scheme del programma SWITCH-Asia, che sostiene progetti innovativi collaborativi fra gli stakeholder delle due regioni e in particolare implementa azioni che promuovono processi industriali più verdi, la circolarità di prodotti, processi e servizi, nonché soluzioni bio-based, riducendo così l’impronta globale del sistema di produzione.

Paesi destinatari (nei quali si devono realizzare le attività) Afghanistan, Bangladesh, Bhutan, Cambogia, Cina, India, Indonesia, Laos, Myanmar, Maldive, Malesia, Mongolia, Nepal, Corea del Nord, Pakistan, Filippine, Sri Lanka, Tailandia, Vietnam.

Obiettivo

1) sviluppare e adottare da parte delle micro e piccole e medie imprese (MPMI) prodotti, processi e servizi circolari, meno inquinanti e più efficienti sotto il profilo delle risorse, permettendo la loro integrazione all’interno delle catene di fornitura e valore globali più verdi

2) promuovere modelli di consumo più sostenibili in Asia.

In linea con il Green Deal europeo e in particolare con il nuvo piano d’azione per l’economia circolare, con le strategie dal produttore al consumatore e con quella per la biodiversità, il bando finanzia azioni nel quadro delle seguenti priorità

1: Supportare le MPMI nella riduzione dell’impatto ambientale della loro produzione industriale, migliorare l’efficienza delle risorse e adottare pratiche di economia circolare

2: Coinvolgere i consumatori in pratiche di consumo e produzione sostenibili

Le proposte possono riguardare una o più azioni nell’ambito della STESSA priorità; le azioni possono toccare una qualsiasi delle fasi del ciclo di vita del prodotto (progettazione, produzione, logistica e distribuzione, consumo e gestione del fine vita).

Settori prioritari:

– Tessuti e pellame

– Edilizia e costruzioni

– Agroalimentare e bevande

– Materie plastiche

– Elettronica e TIC

Le proposte dovrebbero indicare il contributo del progetto ad almeno uno dei seguenti OSS dell’Agenda 2030:

OSS 12 – Garantire modelli di produzione e consumo sostenibili;

OSS 13 – Adottare misure urgenti per combattere i cambiamenti climatici e le loro conseguenze

OSS 7 – Garantire l’accesso all’energia a prezzo accessibile, affidabile, sostenibile e moderna per tutti

OSS 8 – Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena occupazione e il lavoro dignitoso per tutti

OSS 9 – Costruire un’infrastruttura resiliente, promuovere l’industrializzazione inclusiva e sostenibile e sostenere l’innovazione

Dovrebbero inoltre essere allineate con la Green Economy Results Chain and Sector Indicator Guidance della DG Cooperazione e sviluppo.

Beneficiari sono organismi senza fini di lucro oppure organizzazioni profit (es. camere di commercio, associazioni industriali o cluster industriali, micro imprese, PMI, rivenditori, ecc.), centri di produzione pulita nazionali e regionali, università, centri di ricerca, centri per il trasferimento tecnologico, organizzazioni di consumatori, organizzazioni per lo sviluppo, federazioni commerciali e organizzazioni sindacali oppure ONG e operatori del settore pubblico.

Il proponente può essere stabilito in un paese UE, in uno dei Paesi asiatici target, in un Paese membro dell’OCSE (in caso di progetti attuati esclusivamente in un paese meno sviluppato o un paese altamente indebitato come definiti nell’elenco dei beneficiari dell’APS), nei Paesi EFTA, nei paesi beneficiari di IPA II.

Le Organizzazioni (intergovernative) internazionali non sono ammissibili a partecipare a questo bando.

Il contributo comunitario potrà coprire fino all`80% (e non meno del 50%) dei costi ammissibili per un massimo di 2.500.000 euro. Non saranno presi in considerazione progetti che richiedano un contributo inferiore a 1.000.000 euro. Per i Paesi meno sviluppati, qualificati come Least Developed Countries – LCD il contributo può arrivare al 90% dei costi ammissibili.

I progetti devono svolgersi in uno dei paesi beneficiari e devono essere presentati da consorzi costituiti da almeno due soggetti: uno con sede in un Paese UE (o EFTA) e uno in un Paese dell’Asia beneficiario. I progetti multi-paese, svolti in più di un paese beneficiario, sono ammessi ma considerati eccezioni e devono mostrare il valore aggiunto determinato dall’affrontare un tema a livello regionale (non devono tradursi solo in un elenco di attività svolte in Paesi diversi)

La durata dei progetti può essere compresa fra 36 e 48 mesi.

Il bando è qualificato come “ristretto” e questo implica che la presentazione delle proposte di progetto avvenga in due fasi: la prima consiste nell’invio delle proposte di progetto attraverso la compilazione del concept note, un formulario meno dettagliato attraverso il quale presentare il progetto in modo sintetico; solo i progetti valutati positivamente saranno inseriti in una short list e i loro proponenti saranno invitati a presentare le proposte complete di progetto.

Sia il proponente sia i partner devono essere registrati nel sistema PADOR: il proponente deve esserlo già al momento della presentazione del concept note, mentre i partner (e gli enti affiliati) è sufficiente che lo siano al momento della presentazione della proposta completa del progetto.

Le proposte progettuali devono essere inviate esclusivamente online attraverso il sistema PROSPECT.

Sia i concept note sia le proposte progettuali devono essere scritti in inglese.

Il bando ha scadenza 18/12/2020 (concept note).

Piemonte & Africa sub-sahariana: Partenariati territoriali per un futuro sostenibile – Anno 2020

Piemonte & Africa sub-sahariana: Partenariati territoriali per un futuro sostenibile - Anno 2020

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Bando pubblico finalizzato a sostenere le iniziative di cooperazione decentrata delle Autonomie Locali piemontesi in Africa sub-sahariana, per consolidare e rafforzare i partenariati territoriali tra le comunità piemontesi e africane e accrescerne la consapevolezza sul ruolo e l’importanza della cooperazione decentrata come risorsa del territorio.

La Regione Piemonte e la Fondazione Compagnia di San Paolo intendono sostenere progetti di cooperazione decentrata promossi dalle Autorità Locali piemontesi impegnate nella cooperazione allo sviluppo nei seguenti Paesi e aree: Benin, Burkina Faso (ad eccezione delle località già partner del progetto AICS “Giovani al Centro”: Banfora, Boussou, Gourcy, Ouahigouya, Ziniaré), Capo Verde, Costa d’Avorio, Niger, Repubblica di Guinea Conakri.

Le iniziative cofinanziate sul presente Bando dovranno contribuire a:

  • promuovere lo sviluppo locale sostenibile dei contesti territoriali dei Paesi dell’Africa Sub –sahariana identificati e il miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni locali;
  • ridurre la povertà, le ineguaglianze e l’insicurezza alimentare.

Inoltre dovranno:

  • facilitare le relazioni tra le comunità partner, piemontesi e africane;
  • migliorare la reciproca percezione dei territori, favorendo in particolare una maggiore conoscenza delle realtà nelle quali si originano i flussi migratori.

Le domande di contributo potranno essere presentate esclusivamente dai seguenti soggetti pubblici del territorio piemontese: Province, Città Metropolitana, Comuni, Unioni montane del territorio piemontese e ogni forma associativa tra i medesimi prevista dal T.U.EE.LL. vigente o da sedi piemontesi delle Associazioni di Enti Locali di cui al punto 272 T.U.EE.LL.

Le risorse complessive messe a disposizione dal presente Bando ammontano attualmente a Euro 216.000,00 (CUP J69D20000670009). Quando si renderanno disponibili risorse aggiuntive, la dotazione complessiva del Bando potrà essere aumentata fino ad un massimo di Euro 350.000,00, come previsto dal Piano annuale 2020 degli interventi regionali per la promozione di una cultura ed educazione di pace, per la cooperazione e la solidarietà internazionale approvato con D.G.R. n. 41-2088 del 9/10/2020.

Scadenza: 26/11/2020

Fondo Asilo, migrazione e integrazione: Bando AMIF-2020-AG-CALL per progetti transnazionali

Fondo Asilo, migrazione e integrazione: Bando AMIF-2020-AG-CALL per progetti transnazionali

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Nell’ambito del Fondo Asilo, migrazione e integrazione (FAMI) è stato pubblicato il bando 2020 per Azioni transnazionali. Con una dotazione complessiva di 32,7 milioni di euro, la nuova call intende sostenere progetti focalizzati su 6 tematiche. Ciascun progetto proposto può riguardare una sola delle tematiche individuate:

  1. Sviluppo e attuazione di strategie di integrazione locale attraverso partnership multistakeholder (risorse disponibili: € 7.500.000)
  2. Ridurre gli ostacoli e promuovere l’accesso ai servizi di base per i migranti (risorse disponibili: € 6.000.000)
  3. Promuovere la partecipazione dei migranti nella definizione e attuazione delle politiche di integrazione (risorse disponibili: € 6.000.000)
  4. Promuovere percorsi complementari per le persone bisognose di protezione e la loro ulteriore integrazione (risorse disponibili: € 10.000.000)
  5. Assistenza, sostegno e integrazione dei cittadini di paesi terzi vittime della tratta di esseri umani (risorse disponibili: € 2.000.000)
  6. Transizione dei minori all’età adulta (risorse disponibili: € 1.200.000)

Il bando è aperto a persone giuridiche stabilite negli Stati UE (escluso Danimarca in quanto unico Paese UE che non partecipa al Fondo). Se trattasi di organizzazioni internazionali possono avere sede anche al di fuori dei Paesi UE ammissibili.

Più in dettaglio, possono essere lead-applicant di progetto:

– Enti pubblici (per progetti riguardanti tutti i temi)

– Enti privati non-profit (per progetti riguardanti tutti i temi)

– Enti a scopo di lucro (solo per progetti riguardanti i temi 4 e 6)

– Organizzazioni internazionali ((solo per progetti riguardanti i temi 4 e 6)

Possono essere co-applicant di progetto:

– Enti pubblici (per progetti riguardanti tutti i temi)

– Enti privati non-profit (per progetti riguardanti tutti i temi)

– Enti a scopo di lucro (escluso progetti riguardanti i temi 3 e 5)

– Organizzazioni internazionali (solo per progetti riguardanti i temi 4 e 6)

I progetti da candidare devono essere transnazionali, ovvero i progetti riguardanti i temi 1 e 2 devono coinvolgere almeno 5 partner stabiliti in 5 diversi Stati UE, i progetti relativi ai temi 3, 4 e 6 devono essere realizzati da una partnership costituita da almeno 3 partner di 3 diversi Stati UE, mentre quelli focalizzati sul tema 5 devono coinvolgere almeno 2 partner stabiliti in 2 diversi Stati UE

Il cofinanziamento UE potrà coprire fino al 90% dei costi totali ammissibili del progetto proposto, ma la sovvenzione richiesta deve essere compresa tra:

– € 750.000 e € 1.500.000 per i progetti relativi ai temi 1 e 2

– € 400.000 e € 750.000 per i progetti relativi al tema 3

– € 700.000 e € 2.000.000 per i progetti relativi al tema 4

– € 300.000 e € 600.000 per i progetti relativi ai temi 5 e 6

La durata massima dei progetti deve essere di 36 mesi, se progetti inerenti i temi 1, 2, 4, o di 24 mesi, se progetti sui temi 3, 5, 6, con inizio indicativamente tra dicembre 2021/gennaio 2022.

La scadenza per la presentazione delle candidature è il 16 febbraio 2021, ore 17.00 (ora di Bruxelles).

ENI SUD- Sostegno ai media indipendenti al servizio dell’interesse pubblico nei paesi della sponda sud del Mediterraneo

ENI SUD- Sostegno ai media indipendenti al servizio dell'interesse pubblico nei paesi della sponda sud del Mediterraneo

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Bando nel quadro dello strumento ENI per la promozione di media indipendenti nei Paesi della sponda sud del Mediterraneo beneficiari della politica di vicinato.

I Paesi beneficiari del bando, dove dovrà svolgersi in modo prevalente il progetto, sono i Paesi dell’asse Sud del programma ENI, ovvero Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Palestina, Siria e Tunisia.

Obiettivi del bando sono:

– Sostenere il pluralismo, l’indipendenza e la resilienza dei media indipendenti, che agiscono nell’interesse pubblico come baluardo contro l’autoritarismo, l’incitamento all’odio e la disinformazione,

– Promuovere il pensiero critico e la mentalità civica nella popolazione, contribuendo in questo modo alle aspirazioni democratiche e alla resilienza nelle società della regione del vicinato meridionale.

Allo scopo di rafforzare l’indipendenza dei media e dei giornalisti indipendenti al servizio dell’interesse pubblico saranno finanziate le seguenti tipologie d’azione (elenco non esaustivo):

– meccanismi di finanziamento per migliorare la sostenibilità finanziaria dei media indipendenti, associati a

– capacity building rafforzato (di persona e online) dei mezzi di comunicazione indipendenti, giornalisti e professionisti in termini di redditività aziendale e

– capacity building rafforzato volto a migliorare la qualità e l’importanza dei contenuti prodotti

– capacity building supplementare in base alle esigenze (protezione e sicurezza dei giornalisti, assistenza legale, sicurezza, compresa la ciber-sicurezza, diritti sociali, parità di genere, gestione di un nuovo software/app/attrezzatura, protezione dei dati, copyright, ecc.)

– opportunità di networking (di persona e online) per l’apprendimento tra pari, gli scambi, le migliori pratiche, nonché opzioni per stabilire o sviluppare coalizioni creative e alleanze (ad esempio sulla co-produzione di contenuti o strategie congiunte per la generazione di reddito).

Settori/Temi prioritari:

  • Settore dei media
  • Giornalismo
  • Produzione di contenuti di qualità
  • Sviluppo dei media
  • Media business, marketing e pubblicità
  • Ricerca del pubblico
  • Formazione, coaching, mentoring
  • Networking, costruzione di coalizioni
  • Core funding
  • Finanziamento della produzione
  • Sub-granting o finanziamento di terze parti

Beneficiari del bando sono: ONG, operatori del settore pubblico stabiliti nell’UE, nei Paesi beneficiari o nei Paesi IPA o EFTA/SEE; Organizzazioni (intergovernative) internazionali.

L’applicant deve essere un’organizzazione con una esperienza recente (dal 2013), dimostrabile di almeno 5 anni nel settore dello sviluppo dei media (o essere in partnership con un’organizzazione che possiede tale esperienza) e con una esperienza recente (dal 2015) dimostrabile nell’assegnazione, gestione e monitoraggio dell’attuazione di sovvenzioni, compreso il coaching degli assegnatari e sul posto di lavoro finalizzato a rafforzare le loro capacità di gestione del progetto

Le seguenti categorie di soggetti sono ammissibili solo in qualità di co-applicant: ONG/OSC, organi di stampa, operatori economici come PMI, imprese sociali che lavorano nei seguenti settori come loro principale attività professionale: giornalismo indipendente e di qualità, sviluppo dei media, servizi correlati all’industria dei media (ad es. comprensione e analisi del pubblico, ricerca, pubblicazione, marketing, ecc.).

Il contributo comunitario può coprire fino al 95% delle spese ammissibili (minimo 90%) per un contributo massimo di 9.000.000 euro. Non saranno considerati per la valutazione progetti che richiedano un contributo inferiore a 8.000.000 euro. Sarà finanziato un solo progetto.

La proposta progettuale deve essere presentata dal proponente (applicant) in partenariato con almeno un co-proponente (co-applicant). L’applicant deve avere una comprovata esperienza di lavoro in almeno tre paesi della regione destinataria. Il partenariato dovrebbe coinvolgere organizzazioni con esperienze comprovate e complementari nelle aree d’azione del programma.

Il partenariato dovrà dimostrare forti capacità di gestione, in particolare per attuare sovvenzioni e sostegno finanziario a terzi e per monitorare e istruire i terzi.

I progetti devono svolgersi in modo preponderante sul territorio dei Paesi beneficiari (in almeno 8 di essi), essere scritti in inglese o francese e avere una durata prevista fra 54 e 60 mesi.

Le attività possono coinvolgere anche attori provenienti da paesi confinanti con i paesi coinvolti (per esempio i Paesi membri dell’Unione per il Mediterraneo (UpM) che non sono beneficiari di ENI (Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Turchia e Mauritania) e gli Stati africani confinanti con i paesi del vicinato (Ciad, Mali, Niger, Sudan e Territorio non autonomo del Sahara occidentale).

Le azioni dovrebbero essere aperte agli attori della Libia e della Siria e/o delle organizzazioni della diaspora libica e siriana.

Il bando è qualificato come “ristretto” e questo implica che la presentazione delle proposte di progetto avvenga in due fasi: la prima consiste nell’invio delle proposte di progetto attraverso la compilazione del concept note, un formulario meno dettagliato attraverso il quale presentare il progetto in modo sintetico; solo i progetti i cui concept note siano stati valutati positivamente saranno inseriti in una short list e i loro proponenti saranno invitati a presentare le proposte complete di progetto. Le proposte complete devono essere CONFORMI CON QUELLE PRESENTATE ATTRAVERSO IL CONCEPT NOTE (ovvero: gli elementi presentati nel concept note non possono essere modificati nella proposta completa).

Scadenza: 08/12/2020

Promoting universal Sexual and Reproductive Health and Rights of vulnerable adolescents in Africa

Promoting universal Sexual and Reproductive Health and Rights of vulnerable adolescents in Africa

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Nell’ambito dell’11° Fondo Europeo di Sviluppo, la Commissione europea ha pubblicato un bando per promuovere la salute sessuale e riproduttiva degli adolescenti vulnerabili e i diritti ad essa connessi con un particolare focus sull’Africa. Si tratta della call “Promoting universal Sexual and Reproductive Health and Rights of vulnerable adolescents in Africa” volta a finanziare iniziative che aiutino i paesi a raggiungere una copertura universale per la salute e i diritti sessuali e riproduttivi (SRHR) degli adolescenti, in particolare per le ragazze. La dotazione del bando è di 30 milioni di euro e i progetti selezionati potranno ricevere un contributo compreso tra 5 e 10 milioni. La scadenza per la presentazione dei concept note è fissata per il 26 novembre 2020.

Gli obiettivi specifici di questo bando sono:

–          migliorare la domanda e l’accesso a informazioni e servizi SRHR completi, integrati, convenienti, di qualità, privi di discriminazione e adeguati all’età nei paesi africani, con particolare attenzione al raggiungimento delle ragazze adolescenti e vulnerabili (fuori dalla scuola, adolescenti emarginati/discriminati, disabili).

–          rafforzare i sistemi sanitari pubblici e comunitari per fornire queste informazioni e servizi.

–          promuovere un ambiente legale, politico e sociale favorevole che consenta agli adolescenti, in particolare ragazze e adolescenti vulnerabili, di accedere ai servizi di qualità SRH di cui hanno bisogno e protegge i loro diritti sessuali e riproduttivi.

Le ragazze adolescenti e altri adolescenti vulnerabili (in particolare disabili, popolazioni chiave, fuori dalla scuola, che vivono in aree povere remote o urbane, appartenenti a minoranze etniche), gruppi critici per il raggiungimento degli obiettivi SRHR, sono l’obiettivo principale di questo invito. Secondo la definizione dell’OMS, gli adolescenti si riferiscono alla fascia di età 10-19 anni.

Settori prioritari a livello di paese:

–          Difesa per la mobilitazione delle risorse interne per SRHR

–          Advocacy per aumentare la disponibilità di prodotti SRH / FP di qualità

–          Sensibilizzazione e dialogo politico sulla SRHR degli adolescenti vulnerabili, compresa la pianificazione familiare e il coinvolgimento dei giovani

–          Coordinamento multisettoriale per promuovere un’agenda SRHR integrata

Queste prime quattro aree dovrebbero includere il rafforzamento delle alleanze esistenti e dei meccanismi di coordinamento tra organizzazioni basate sulla comunità, ONG, media, agenzie governative, partner per lo sviluppo e altri attori.

–          Rafforzamento delle capacità nella fornitura di informazioni e servizi SRHR favorevoli ai giovani e privi di discriminazione

–          Sviluppo delle capacità nella fornitura di un’educazione sessuale completa

–          Fornitura pilota di informazioni e servizi SRHR integrati attraverso il continuum di cura rivolto agli adolescenti vulnerabili.

–           Rafforzare la sorveglianza sociale e comunitaria e le strutture di responsabilità e garantire che siano collegate e integrate nelle strutture / sistemi governativi.

Il fulcro di questo invito è l’Africa, dove i bisogni più elevati sono stati identificati sulla base dei dati nazionali disponibili e delle statistiche globali. Le proposte devono riguardare almeno cinque o più paesi ed essere combinate con un intervento a livello regionale che coprano le regioni dei paesi destinatari.

Attualmente in 8 paesi africani sono attivi e funzionanti programmi nazionali a dedicati: Liberia, Malawi, Mali, Mozambico, Niger, Nigeria, Uganda e Zimbabwe. Questi 8 paesi non sono ammissibili nell’ambito di questo bando.

Le azioni devono essere svolte in almeno cinque dei seguenti paesi partner ammissibili:

Angola, Benin, Botswana, Burkina Faso, Burundi, Capo Verde, Camerun, Repubblica Centrafricana, Ciad, Isole Comore, Congo (Brazzaville), Repubblica Democratica del Congo, Costa d’Avorio, Gibuti, Eritrea, Etiopia, Gabon, Gambia , Ghana, Guinea, Guinea Bissau, Guinea Equatoriale, Lesotho, Madagascar, Mauritania, Mauritius, Namibia, Ruanda, Sao Tome e Principe, Senegal, Seychelles, Sierra Leone, Somalia, Sudan, Swaziland (Eswatini), Tanzania, Togo, Zambia.

La percentuale massima di cofinanziamento UE è il 90% dei costi ammissibili totali dell’azione. I consorzi devono includere almeno un applicant o un co-applicant stabilito in ciascuno dei paesi proposti per l’azione. I co-applicant possono anche portare competenze globali su specifici gruppi vulnerabili di adolescenti.

EIDHR – Call globale 2020

EIDHR - Call globale 2020

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Sostenere la società civile nella protezione e promozione dei diritti umani e delle libertà fondamentali in tutto il mondo.

Guidare un hub di risorse multi-paese, incentrato sull’affrontare le dinamiche (restringimento, apertura) dello spazio civico, democratico e della società civile. L’hub dovrebbe supportare la società civile gli altri attori che lavorano sui diritti umani e la democrazia nel guidare il cambiamento verso un maggiore rispetto delle libertà fondamentali, l’impegno civico e la governance democratica e per stimolare un processo di sviluppo più efficace a livello nazionale.

La scelta della forma proposta per l’hub di risorse (piattaforma, centro, sistema o altro) compete ai richiedenti in base alla loro esperienza, valutazioni di necessità e fattibilità, innovazione e logica di intervento.

Il bando è articolato in quattro lotti geografici (una proposta progettuale può riguardare un solo lotto).

Lotto 1 – Africa

Lotto 2 – Asia e Pacifico

Lotto 3 – America latina e Caraibi

Lotto 4 – Paesi dell’allargamento e della Politica di vicinato

Priorità:

– coinvolgere i driver a lungo e medio termine delle dinamiche dello spazio civico in base ai contesti specifici del paese;

– offrire programmi di capacity building, networking e scambio per i difensori dei diritti umani e la società civile (compresi se del caso altri stakeholder,) a livello nazionale e/o con una dimensione multinazionale o regionale;

– lottare contro la criminalizzazione e la diffamazione degli attori civici e della società civile;

– sviluppare e guidare protocolli di risposta multi-stakeholder per un’azione tempestiva; mantenere contatti/reti con attori nazionali e internazionali per valutare opportunità di azioni significative; coordinare o mobilitare misure a diversi livelli;

–  fornire supporto diretto (servizi e/o assistenza finanziaria) in caso di cambiamenti improvvisi o segnali di cambiamento significativi;

– analizzare le tendenze e valutare le dinamiche dello spazio civico, democratico e della società civile.

Temi prioritari:

  • rispetto per la società civile e lo spazio civico nella legislazione nazionale e la sua applicazione nella pratica; se del caso, rivendicazione delle libertà perse o compromesse durante la pandemia COVID-19;
  • elevare/ampliare la comprensione dello spazio civico come elemento fondamentale per raggiungere uno sviluppo sostenibile all’interno di un ambiente politico stabile; recuperare i danni alla reputazione degli attori civici e alla cittadinanza attiva; aumentare il profilo della riduzione dello spazio democratico come questione di interesse politico a livello nazionale, regionale e globale;
  • Resilienza della società civile e degli attori civici alle nuove e moderne sfide, comprese la sicurezza digitale, la polarizzazione politica e le misure di emergenza legate all’antiterrorismo, alla salute pubblica e ad altre questioni (anche derivanti da COVID-19); diversificazione delle risorse finanziarie a disposizione degli attori civici e della società civile in situazioni di chiusura dello spazio civico; digitalizzazione dello spazio civico e fruizione online delle libertà fondamentali;
  • Costruire ponti: incoraggiare la costruzione di coalizioni tra i settori della società civile (tra i settori diritti umani e sviluppo, servizi sociali), tra la società civile “tradizionale” e altre forme di movimenti civici e sociali, compresi i giovani attivisti, prestando attenzione all’eccezionale riduzione dello spazio correlata alla discriminazione nei confronti di determinati gruppi o attori, esacerbando l’emarginazione e la disuguaglianza.

Le proposte di progetto, quale che sia il lotto scelto, devono essere ideate nel rispetto del “rights-based approach” (RBA), una metodologia di lavoro basata sui diritti umani riconosciuti a livello internazionale e tesa a promuovere e proteggere concretamente tali diritti.

Un progetto deve OBBLIGATORIAMENTE contenere la previsione di un sostegno finanziario a terzi (sub-granting) per alcune attività.

Possono presentare una proposta progettuale gli enti dotati di personalità giuridica oppure privi di personalità giuridica, senza scopo di lucro che rientrano nella categoria di Organizzazioni della società civile (OSC).

Le organizzazioni internazionali non sono ammissibili per questo bando.

Il contributo per progetto può coprire fino al 95% dei costi ammissibili di progetto (minimo: 51%); per ogni lotto sarà approvato un progetto per un contributo massimo di 2,5 milioni di euro. Per progetti la cui realizzazione è ritenuta essenziale è possibile richiedere un contributo del 100% dei costi ammissibili di progetto (tale essenzialità deve essere adeguatamente provata).

Individuato il lotto sul quale presentare la proposta progettuale, il progetto deve svolgersi in almeno un Paese del lotto; una proposta progettuale deve comprendere almeno un proponente e un partner locali, cioè stabiliti nel paese nel quale si svolgono le attività (salvo situazioni nelle quali le organizzazioni locali non sono in grado di operare, che devono essere adeguatamente specificate e motivate). La partecipazione di un partner per ogni paese nel quale si realizza il progetto conferirà valore aggiunto alla partnership.

Per i lotti 1, 2 e 3 un progetto deve svolgersi in un minimo di 2 e un massimo di 5 paesi dello stesso lotto; per il lotto 4 un progetto può svolgersi in un massimo di 6 paesi del lotto.

Uno stesso soggetto non può presentare come applicant più di una proposta di progetto per uno stesso lotto (ma può essere partner in altre proposte progettuali)

Alcune limitate attività, come ad esempio un seminario o una conferenza, una mostra specifica o altri eventi simili, se motivato, possono svolgersi al di fuori dei paesi target del lotto, compresa l’UE.

I progetti devono avere una durata prevista compresa fra 30 e 36 mesi e devono essere scritti in inglese, francese o spagnolo.

Il bando è qualificato come “ristretto” e questo implica che la presentazione delle proposte di progetto avvenga in due fasi: la prima consiste nell’invio delle proposte di progetto attraverso la compilazione del concept note, un formulario meno dettagliato attraverso il quale presentare il progetto in modo sintetico; solo i progetti i cui concept note siano stati valutati positivamente saranno inseriti in una short list e i loro proponenti saranno invitati a presentare le proposte complete di progetto. Le proposte complete devono essere CONFORMI CON QUELLE PRESENTATE ATTRAVERSO IL CONCEPT NOTE (ovvero: gli elementi presentati nel concept note non possono essere modificati nella proposta completa; in particolare il partenariato non può essere modificato, salvo situazioni di particolare criticità e in accordo con la Commissione).

Sia il proponente sia eventuali partner devono essere registrati nel sistema PADOR.

La presentazione dei concept note deve essere fatta esclusivamente attraverso il sistema PROSPECT.

Scadenza: 20/11/2020 (concept note)

Italia-Israele: pubblicato il bando industriale 2021

Italia-Israele: pubblicato il bando industriale 2021

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Nell’ambito dell’Accordo di Cooperazione nel campo della Ricerca e dello Sviluppo Industriale, Scientifico e Tecnologico tra Italia e Israele, la Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese (Ufficio IX del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale) e la Israel Innovation Authority-International Collaboration Division hanno aperto un bando per la selezione di progetti congiunti di ricerca per l’anno 2021.

I progetti di ricerca e sviluppo congiunti italo-israeliani possono essere presentati nelle seguenti aree:

  • medicina, biotecnologie, salute pubblica e organizzazione ospedaliera;
  • agricoltura e scienze dell’alimentazione;
  • applicazioni dell’informatica nella formazione e nella ricerca scientifica;
  • ambiente, trattamento delle acque;
  • nuove fonti di energia, alternative al petrolio e sfruttamento delle risorse naturali;
  • innovazioni dei processi produttivi;
  • tecnologie dell’informazione, comunicazioni di dati, software, sicurezza cibernetica;
  • spazio e osservazioni della terra;
  • qualunque altro settore di reciproco interesse.

Il partner italiano potrà essere sia un soggetto industriale (impresa) sia un soggetto non industriale (università, centro di ricerca). Il soggetto industriale proponente deve essere un’impresa che conduce attività di ricerca e sviluppo, e realizza il progetto o autonomamente o in associazione ad altre imprese o enti pubblici e privati.

Il partner israeliano dovrà essere una società di Ricerca e Sviluppo, che trarrà i propri profitti dalla vendita dei prodotti/servizi sviluppati nel corso della realizzazione del progetto. Il partner israeliano potrà essere assistito, per gli aspetti tecnologici e scientifici, da un soggetto non industriale, in qualità di sub-contraente (università, centro di ricerca).

I progetti approvati dalle autorità italiane e israeliane verranno finanziati da entrambe le parti. I finanziamenti verranno concessi a ciascun partner selezionato dalla propria Parte (Italia-Israele) nel rispetto delle leggi, regolamenti e procedure nazionali e/o regionali in vigore.

La scadenza per l’invio delle candidature è il 25 novembre 2020.

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