Progetti di R&I in collaborazione tra UE e Stati Uniti: lanciato il secondo bando NGIAtlantic

Progetti di R&I in collaborazione tra UE e Stati Uniti: lanciato il secondo bando NGIAtlantic

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È aperto il 2° bando per attività di ricerca e innovazione in collaborazione tra UE e USA promosso dall’iniziativa NGIatlantic della Commissione europea.

Nel corso di 30 mesi, all’interno della Next Generation Internet (NGI) initiative, la Commissione prevede di lanciare 5 bandi per un budget totale di 2.8 milioni di euro da destinare a organizzazioni europee che vogliano intraprendere attività di R&I sulle piattaforme sperimentali NGI con un partner negli Stati Uniti.

Il bando appena pubblicato vuole dunque favorire lo sviluppo di collaborazioni tra team di ricerca dei due continenti sulle seguenti priorità:

Interconnessione tra piattaforme sperimentali UE-USA: questo topic invita designer e facility provider di infrastrutture sperimentali, testbeds e piattaforme per la sperimentazione tra le due sponde dell’Atlantico a mettersi in relazione per offrire i propri servizi in modo continuativo alla community di sperimentatori e sviluppatori.

Topic prioritari di NGI in cui sono già disponibili risultati per la sperimentazione sulle piattaforme UE-USA: il focus di questa parte del bando sarà sulla sperimentazione dei risultati già ottenuti all’interno dei topic prioritari NGI, ovvero:

  • Privacy and Trust enhancing technologies
  • Decentralised data governance
  • Discovery and identification technologies

Possono essere presentate due tipologie di proposte:

  • Long Term contributions: la durata massima del contratto è di 6 mesi ed è possibile richiedere un contributo da 50.000 a 150.000 euro;
  • Short Term contributions: la durata massima del contratto è di 3 mesi e il contributo può variare da 25.000 a 75.000 euro.

Possono partecipare enti pubblici e privati con sede negli Stati membri dell’UE e nei paesi associati a Horizon 2020 che abbiano una controparte statunitense con cui intraprendere i progetti di ricerca e sperimentazione.

La scadenza per inviare le candidature è il 30 settembre 2020.

Bando CAI per progetti di cooperazione internazionale

Bando CAI per progetti di cooperazione internazionale

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  • Attraverso il bando, la CAI intende promuovere i seguenti obiettivi strategici ispirati ai principi generali della “Convenzione sui diritti del fanciullo” del 1989 e dell’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile:
  • prevenzione e contrasto del fenomeno dell’abbandono dei minori nel Paese di origine, mediante realizzazione di interventi concreti che ne facilitino il permanere nella famiglia naturale e più in generale nel contesto socioculturale di appartenenza ovvero in famiglie affidatarie o adottive;
  • pianificazione di attività di cooperazione con enti pubblici e/o privati che, sul territorio del Paese di origine, hanno l’obiettivo di assicurare e realizzare il benessere generale del minore.

I progetti potranno essere sviluppati su 3 aree tematiche prioritarie:

Salute: finalizzata alla promozione e alla tutela del diritto alla salute per tutti i minori, al loro benessere fisico, mentale, spirituale, morale e sociale.

Accoglienza: finalizzata alla promozione di attività di accoglienza di minori che sono stati temporaneamente o definitivamente privati delle cure genitoriali, rafforzando le attività collegate all’affidamento intra o extra-familiare (es. case famiglia) e all’adozione.

Educazione: finalizzata alla promozione e alla tutela del diritto all’educazione per favorire lo sviluppo globale del minore e il suo inserimento nel proprio contesto o di preparazione all’adozione internazionale.

I progetti dovranno essere realizzati nel territorio di uno dei Paesi appartenenti alle seguenti macro-aree geografiche:

Africa: Burkina Faso/Repubblica Democratica del Congo/Senegal e uno dei 14 Paesi dell’Africa Occidentale: Benin/CapoVerde/Costa d’Avorio/Gambia/Ghana/Guinea/Guinea Bissau/Liberia/Mali/Mauritania/Niger/Nigeria/Sierra Leone/Togo;

America Latina: Bolivia/Colombia;

Asia: Cambogia/Vietnam.

Il bando è rivolto agli Enti Autorizzati (EA) ai sensi dell’art. 39 ter della Legge 476/1998. In ogni progetto, l’accordo di partenariato prevede la partecipazione di almeno tre enti autorizzati, di cui uno ricoprirà il ruolo di Coordinatore e gli altri due il ruolo di partner.  L’EA Coordinatore, al momento della pubblicazione del Bando, dovrà essere accreditato nel Paese su cui insiste il Progetto. È possibile coinvolgere anche altri Soggetti, pubblici e/o privati, nazionali o internazionali, in possesso di comprovata esperienza nei settori indicati dal bando con lo scopo di favorire il benessere generale del minore.

La dotazione finanziaria complessiva è pari a 4.500.000,00 euro ripartita per finanziare un minimo di 8 progetti: 4 in Africa; 2 in America Latina; 2 in Asia.

Ogni progetto, la cui durata non potrà superare i 18 mesi, dovrà avere un costo totale ammissibile non superiore ad euro 703.125,00 e non inferiore ad euro 568.000,00. Il progetto sarà finanziato dalla CAI nella forma della sovvenzione diretta per un importo non superiore a euro 562.500,00 e non inferiore a euro 454.400,00 pari all’80% del costo totale ammissibile del progetto medesimo

Scadenza: 17/09/2020

Giappone-Europa: al via il programma “Vulcanus in Europe” per ospitare nelle aziende europee ricercatori tirocinanti giapponesi

Giappone-Europa: al via il programma "Vulcanus in Europe" per ospitare nelle aziende europee ricercatori tirocinanti giapponesi

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Aperte le candidature per il programma “Vulcanus in Europa” che offre alle aziende con sede nell’UE la possibilità di ospitare un ricercatore tirocinante giapponese.

Tramite il programma lanciato dall’EU-Japan Centre for Industrial Cooperation, le imprese avranno un’aggiunta preziosa alla loro forza lavoro e un contributo positivo allo sviluppo del loro business con il Giappone. Per i tirocinanti si concretizzerà l’opportunità di acquisire un know-how in vista di future relazioni commerciali con l’Europa.

Il tirocinio dura 7 mesi, da fine agosto a fine marzo.

Sono ammissibili tutte le aziende del settore industriale o dei servizi e gli studi di architettura all’interno dell’UE.

La scadenza per la presentazione delle candidature è il 15 ottobre 2020.

“Accelerate in Israel”: al via il bando per favorire la mobilità di start-up italiane in Israele

“Accelerate in Israel”: al via il bando per favorire la mobilità di start-up italiane in Israele

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Al via il bando “Accelerate in Israel”, per agevolare la mobilità in Israele delle startup italiane.
Il bando mira a promuovere lo scale-up internazionale di start-up italiane interessate a sviluppare il proprio piano d’impresa nell’eco-sistema dell’innovazione israeliana, attraverso un periodo di accelerazione in Israele. La mobilità sarà agevolata per 10 settimane con un finanziamento forfettario pari a 12.000 euro per start-up.
Il Piano d’Impresa delle startup partecipanti dovrà riguardare una delle seguenti aree:
Tecnologie per mobilità, trasporti e città intelligente (Smart mobility, Smart cities, architecture tech);
Tecnologie per manifattura, robotica e automazione (Manufacture tech, Industry 4.0, Robotics and Automation);
Tecnologie per l’agricoltura e l’alimentazione (Agri and Food tech);
Tecnologie per l’ambiente, la gestione delle acque e il mare (Clean, Water and Blue tech);
Tecnologie medicali (Health tech);
Tecnologie per i viaggi e il turismo (Travel & Turism tech);
Tecnologie per l’informazione e le comunicazioni (ICT).
Il programma avrà inizio a gennaio 2021. Le domande di partecipazione alla selezione dovranno essere presentate entro e non oltre le ore 17.00 del giorno 31 luglio 2020.

EU – US: promuovere una miglior conoscenza dell’Europa negli USA e creare partenariati sul futuro del lavoro

EU – US: promuovere una miglior conoscenza dell’Europa negli USA e creare partenariati sul futuro del lavoro

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Il bando intende promuovere, alla prossima generazione di americani, una maggiore conoscenza e comprensione dell’Unione Europea, del suo ruolo internazionale, delle sue politiche, della sua cultura e del valore e significato del partenariato transatlantico UE-USA.

Il bando è suddiviso in tre lotti distinti e una proposta progettuale può riguardare un solo lotto.

Lotto 1: Conoscere l’Europa

Questo lotto mira a preservare e rafforzare per il futuro le relazioni transatlantiche e a sostenere l’UE nell’aprire il dialogo e coinvolgere su valori, politiche e culture dell’UE la prossima generazione di cittadini statunitensi che hanno meno legami storici con l’Europa.

Obiettivi specifici:

– sviluppare la prossima generazione di americani favorevoli alle relazioni transatlantiche, anche tra i leader di comunità minoritarie.

– promuovere e aumentare la visibilità negli Stati Uniti del ruolo internazionali dell’UE, delle sue politiche, dei suoi valori e delle sue culture;

– costruire piattaforme e campagne digitali efficaci per divulgare informazioni sull’UE ai giovani e dare ai funzionari dell’UE della delegazione di Washington e delle sedi centrali l’opportunità di coinvolgere il pubblico dei giovani,

– aumentare l’apprezzamento per il valore e il significato delle relazioni e dei partenariati transatlantici UE-USA da parte dei giovani americani.

Settori/temi:

– commercio, investimenti e un’economia che funziona per tutti

– riservatezza dei dati, digitalizzazione e giustizia e affari interni (GAI)

– economia digitale

– futuro della mobilità

– sicurezza e difesa

– azione per il clima, ambiente ed energia

– ricerca, innovazione, spazio

Tipi di attività

– concorsi (ad es. saggi, quiz, simulazioni del modello UE, concorsi d’arte), presentazioni, giochi di ruolo, simulazioni, dibattiti o mostre,

– programmi culturali collegati alle politiche e ai valori dell’UE attraverso attività quali proiezioni di film, concerti, mostre, spettacoli, programmi letterari, festival, forme interdisciplinari di pratiche culturali in diverse località del paese,

– programmi di formazione e sessioni di briefing per organizzazioni/associazioni giovanili locali e regionali o altri gruppi moltiplicatori che desiderano diventare sostenitori pubblici dell’UE,

– campagne di comunicazione tradizionali e digitali, coinvolgimento dei media e materiali sull’UE e le relazioni UE-USA,

– viaggi di studio (generali o tematici),

– conferenze extra-curriculari, seminari, workshop, webinar o lezioni tenute da esperti, responsabili delle politiche, rappresentanti delle imprese e rappresentanti dell’UE  o dei suoi Stati membri, comprese le delegazione dell’UE, le rappresentanze degli Stati membri e i Consolati.

Proponenti (lead applicant) ammissibili: ONG, istituzioni senza scopo di lucro comprese scuole secondarie, federazioni di insegnanti, college pubblici, gruppi di giovani, università, think tank, fondazioni, associazioni professionali (compresi i sindacati / federazioni), gruppi di comunità locali, istituzioni culturali, associazioni locali che promuovono scambi socioculturali attraverso l’Atlantico e altri centri di formazione professionale; altre organizzazioni della società civile come le camere di commercio stabilite negli USA.

NB: le università sono ammissibili ma le attività progettuali dovrebbero coinvolgere ed essere indirizzate esclusivamente ai membri della comunità locale o regionale (non facoltà e/o studenti) in quanto il bando non supporta attività accademiche.

Per questo lotto il proponente può presentare una proposta progettuale senza partner.

Lotto 2: Dialoghi transatlantici della società civile

Questo lotto prevede la cooperazione fra le OSC europee e statunitensi per attività basate sul dialogo, sulla cooperazione e sullo scambio di competenze e migliori pratiche. I dialoghi, che integrano il dialogo politico formale a livello ufficiale/governativo, mirano anche a raggiungere la convergenza di opinioni tra i rappresentanti della società civile partecipanti e a fornire raccomandazioni unificate ai responsabili politici.

Obiettivi specifici:

– stimolare il dialogo e la cooperazione tra ONG, associazioni e gruppi di interesse, che rappresentano una vasta gamma di collegi elettorali nell’UE e negli USA;

– migliorare la comprensione da parte della società civile e dei moltiplicatori rilevanti degli impegni transatlantici comuni;

– migliorare il circuito di feedback tra i responsabili politici e gli attori della società civile nell’UE e negli USA.

Settori/temi:

– cambiamenti climatici, in particolare il Green Deal europeo (compresa la strategia “Farm to Fork”),

– energia,

– economia circolare, biodiversità,

– economia digitale,

– commercio e investimenti,

– democrazia e trasparenza,

– cooperazione normativa.

Tipi di attività:

– organizzazione di eventi/incontri/conferenze e sviluppo di una piattaforma online che convoglierà gli attori/gruppi di base della società civile dell’UE e degli USA e faciliterà lo scambio di conoscenze, esperienze e buone pratiche nei settori indicati. Se del caso, gli eventi/incontri/conferenze dovrebbero essere organizzati a margine di rilevanti eventi su larga scala o di accordi fra governi, così da poter catalizzare ulteriori sforzi di cooperazione transatlantica in questi settori;

– rafforzamento della cooperazione e dello scambio di informazioni tra UE e USA identificando lacune e aree di miglioramento;

– contributo alle discussioni nei rilevanti dialoghi transatlantici e nelle aree di discussione affrontate nei dialoghi transatlantici;

– elaborazione/pubblicazione di raccomandazioni politiche comuni che dovrebbero essere divulgate il più ampiamente possibile nell’UE e negli USA;

– scambi e divulgazione di competenze, conoscenze e migliori pratiche su questioni politiche rilevanti per UE e USA.

Lotto 3: Creazione di partnership sul futuro del lavoro

Questo lotto ha l’obiettivo di condividere le migliori pratiche politiche al fine di fornire analisi e raccomandazioni, oltre a promuovere alleanze strategiche. I dialoghi che ne scaturiscono integrano altri dialoghi politici formali come il gruppo di lavoro USA-UE su questioni relative all’occupazione e al lavoro.

Obiettivi specifici:

– stimolare la cooperazione, l’apprendimento reciproco e lo scambio delle migliori pratiche di politica tra amministrazioni e responsabili politici, ONG, associazioni, ricercatori, accademici, parti sociali, lavoratori, imprese e PMI nell’UE e negli USA;

– costruire o rafforzare partenariati strategici tra i principali stakeholder;

– promuovere il dialogo tra i responsabili politici, la società civile e altri attori chiave nell’UE e negli USA.

Settori/temi:

– digitalizzazione (impatto delle nuove tecnologie sull’occupazione, compreso il lavoro su piattaforma),

– mercato del lavoro, dialogo sociale, protezione sociale e catene di approvvigionamento globali in un mondo del lavoro in evoluzione,

– cambiamento demografico e invecchiamento,

– competenze, istruzione, formazione professionale e apprendimento permanente per le transizioni del mercato del lavoro.

Tipi di attività

– scambi e disseminazione di competenze, conoscenze e migliori pratiche su questioni politiche pertinenti nell’area del futuro del lavoro nei settori elencati;

– organizzazione di eventi/incontri/conferenze e misure per facilitare lo scambio di conoscenze, esperienze e buone pratiche in tema di futuro del lavoro nei settori elencati;

– produzione/pubblicazione di analisi e raccomandazioni politiche che possano essere divulgate il più ampiamente possibile nell’UE e negli USA;

– contributo alle discussioni nei pertinenti dialoghi transatlantici.

Proponenti (lead applicant) ammissibili per i lotti 2 e 3: ONG, istituzioni senza scopo di lucro compresi think tank, associazioni professionali (compresi i sindacati / federazioni), associazioni di imprese e altri centri di formazione professionale, altre organizzazioni della società civile come le camere di commercio stabiliti nell’UE o negli USA.

Per i lotti 2 e 3 una proposta progettuale deve essere presentata da un partenariato comprendete almeno un soggetto ammissibile stabilito nell’UE e uno negli USA.

Le azioni devono svolgersi prevalentemente sul territorio degli USA e marginalmente dell’UE. I progetti devono avere una durata prevista di 24 mesi.

Il bando beneficia di un budget di 1.600.000 euro così ripartiti:

– lotto 1: 1.000.000 euro

– lotto 2: 400.000 euro

– lotto 3: 200.000 euro

Il contributo del programma può coprire fino all’80% dei costi ammissibili di progetto, per un massimo corrispondente all’ammontare del finanziamento assegnato al lotto (indicativamente per il lotto 1 saranno finanziati due progetti, per i lotti 2 e 3 uno progetto ciascuno).

Il bando è qualificato come “ristretto” e questo implica che la presentazione delle proposte di progetto avvenga in due fasi: la prima consiste nell’invio delle proposte di progetto attraverso la compilazione del concept note, un formulario meno dettagliato attraverso il quale presentare il progetto in modo sintetico; solo i progetti i cui concept note siano stati valutati positivamente saranno inseriti in una short list e i loro proponenti saranno invitati a presentare le proposte complete di progetto. Le proposte complete devono essere CONFORMI CON QUELLE PRESENTATE ATTRAVERSO IL CONCEPT NOTE (ovvero: gli elementi presentati nel concept note non possono essere modificati nella proposta completa; in particolare il partenariato non può essere modificato, salvo situazioni di particolare criticità e in accordo con la Commissione).

La scadenza per la presentazione delle proposte di progetto è il 22 luglio 2020.

Nuovo bando per massimizzare la diffusione di interventi sanitari nell’Africa Subsahariana

Nuovo bando per massimizzare la diffusione di interventi sanitari nell'Africa Subsahariana

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La European & Developing Countries Clinical Trials Partnership (EDCTP) ha pubblicato il nuovo bando per progetti di ricerca con l’obiettivo di massimizzare la diffusione di prodotti e interventi sulla salute nell’Africa sub-sahariana.

Il bando – Strategic actions to maximise the impact of research on reducing disease burden, in collaboration with development cooperation initiatives” – mira a sostenere azioni strategiche che facciano parte di un programma su larga scala di azioni di cooperazione allo sviluppo. I progetti possono quindi includere azioni volte a:

  • migliorare l’adozione dei risultati della ricerca o dei prodotti e degli interventi;
  • fornire evidenze per tradurre i risultati in linee guida politiche e pratiche cliniche;
  • migliorare l’attuazione, la realizzazione e la diffusione degli interventi per aumentare la copertura della popolazione;
  • migliorare il monitoraggio della sicurezza dei prodotti dopo la commercializzazione;
  • sperimentazioni cliniche pragmatiche che valutino gli interventi in contesti clinici reali.

I progetti dovranno essere implementati congiuntamente ad iniziative di cooperazione allo sviluppo nazionali e/o internazionali e/o da altri finanziatori, comprese le iniziative dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

A causa della straordinaria crisi globale di COVID-19 che sta colpendo anche i paesi africani, anche questo argomento dovrà essere considerato dai candidati.

Sono particolarmente incoraggiate le candidature di partnenariati multidisciplinari che coinvolgano enti pubblici e/o privati.

Scadenza: 13/08/2020

Lanciato il primo bando NGIatlantic.eu per attività di R&I in collaborazione tra UE e Stati Uniti

Lanciato il primo bando NGIatlantic.eu per attività di R&I in collaborazione tra UE e Stati Uniti

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Al via il 1° bando per attività di ricerca e innovazione in collaborazione tra UE e USA promosso dall’iniziativa della Commissione europea NGIatlantic.eu.

Nel corso di 30 mesi, l’iniziativa prevede di lanciare 5 bandi per un budget totale di 2.8 milioni di euro da destinare a organizzazioni europee che vogliano intraprendere attività di R&I sulle piattaforme sperimentali NGI con un partner negli Stati Uniti.

Il primo bando verte sullo sviluppo di collaborazioni tra team di ricerca dei due continenti sulle sfide tecniche poste dalla necessità di un Internet più human-centric.

I topic del bando sono:

  • Privacy and Trust enhancing technologies
  • Decentralised data governance
  • Discovery and identification technologies

Possono essere presentate due tipologie di proposte:

  • LT – Long Term contributions: la durata massima del contratto è di 6 mesi ed è possibile richiedere un contributo da 50.000 a 150.000 euro;
  • ST – Short Term contributions: la durata massima del contratto è di 3 mesi e il contributo può variare da 25.000 a 75.000 euro.

Scadenze: 29/05/2020

DCI II – OSC: Riduzione delle disuguaglianze e contrasto all’estremismo violento

DCI II – OSC: Riduzione delle disuguaglianze e contrasto all’estremismo violento

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Bando per il supporto alle organizzazioni della società civile (OSC) nel raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) 10 (riduzione delle diseguaglianze) e 16 (promozione di società pacifiche e inclusive) nel quadro di DCI II – Organizzazioni della società civile e Autorità locali.

I progetti devono svolgersi in Paesi partner extra UE specifici (indicati nei rispettivi lotti).

Il bando è rivolto alle OSC firmatarie di un accordo quadro di partenariato (FPA) con la Commissione europea (vedi infra).

Obiettivo del bando è quello di sostenere le OSC in quanto attori della governance a pieno titolo, rafforzando la loro capacità di partecipare efficacemente alla formulazione delle politiche e al monitoraggio dei processi di attuazione delle politiche al fine di contribuire al raggiungimento degli SDG 10 e 16 e garantendo che nessuno rimanga indietro.

Il bando è articolato in quattro lotti (una proposta progettuale può riguardare un solo lotto).

Lotti 1 – 3: Iniziative contro de disuguaglianze

I lotti 1, 2 e 3 differiscono per l’area geografica di riferimento; supportano le OSC nella preparazione di analisi e indagini tese a sviluppare la consapevolezza pubblica e la comprensione critica delle cause, delle conseguenze e delle possibili soluzioni delle disuguaglianze economiche; con il coinvolgimento delle autorità pubbliche mettono in atto misure tese a sostenere politiche pubbliche per ridurre le disparità di reddito e ricchezza.

Per questi lotti il bando intende contribuire ad affrontare i flussi finanziari illeciti, l’evasione fiscale e l’impatto dell’evasione fiscale sulla disuguaglianza di reddito e ricchezza.

Specifiche per ciascun lotto

Lotto 1: America latina e Caraibi

Paesi ammissibili: Bolivia, Colombia, Ecuador, Guyana, Paraguay, Perù, Suriname, Venezuela, Belize, Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama, Isole Cayman, Isole Vergini e Stati membri UE.

Paesi prioritari (nei quali si dovrà realizzare il progetto) e obiettivi specifici delle proposte progettuali:

– Messico: contribuire ad affrontare le disparità di reddito e ricchezza legate al genere, all’origine etnica e all’accesso scarsamente definito alle risorse naturali.

– Colombia: contribuire ad affrontare le disparità di reddito e ricchezza come contributo al processo di pace.

Lotto 2: Africa

Paesi ammissibili: Algeria, Angola, Benin, Botswana, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Capo Verde, Repubblica Centrafricana, Chad, Comore, Congo Brazzaville, Repubblica Democratica del Congo, Gibuti, Egitto, Guinea Equatoriale, Eritrea, Eswatini, Etiopia, Gabon, Gambia, Ghana, Repubblica di Guinea, Guinea Bissau, Costa d’Avorio, Kenya, Lesotho, Liberia, Madagascar, Malawi, Mali, Mauritania, Mauritius, Marocco, Mozambico, Namibia, Niger, Nigeria, Ruanda, Sao Tomé e Principe, Senegal, Sierra Leona, Somalia, Sudafrica, Sud Sudan, Sudan, Tanzania, Togo, Tunisia, Uganda, Zambia, Zimbabwe e Stati membri UE.

Paesi prioritari (nei quali si dovrà realizzare il progetto) e obiettivi specifici delle proposte progettuali:

– Sud Africa: contribuire ad affrontare le disparità di reddito e ricchezza legate ai diritti fondiari, compresa la riforma agraria, e l’accesso a risorse naturali come l’acqua per l’agricoltura.

– Kenya: contribuire ad affrontare le disparità di reddito e ricchezza connesse alla politica fiscale (compresi gli incentivi come le esenzioni fiscali).

Lotto 3: Asia-Pacifico

Paesi ammissibili: Afghanistan, Bangladesh, Bhutan, Fiji, Cambogia, India, Indonesia, Kazakistan, Kirghizistan, Malesia, Mongolia, Myanmar, Nepal, Pachistan, Filippine, Sri Lanka, Tagikistan, Tailandia, Timor-Est, Turkmenistan, Vietnam e Stati membri UE.

Paesi prioritari (nei quali si dovrà realizzare il progetto) e obiettivi specifici delle proposte progettuali:

– Indonesia: contribuire ad affrontare le disparità di reddito e ricchezza legate al genere.

– India: contribuire ad affrontare le disparità di reddito e ricchezza affrontate dagli spazzini manuali (solo negli Stati del Maharashtra e del Madhya Pradesh).

Lotto 4: Prevenzione e contrasto dell’estremismo violento (P/C VE)

Questo lotto intende contribuire alla prevenzione e al contrasto dell’estremismo violento attraverso un coinvolgimento più strategico delle OSC, in particolare con l’istituzione di un hub OSC che fungerebbe da partner dell’UE in questo settore. In particolare l’hub intende:

1) fornire uno spazio in cui la società civile attiva nell’area prevenzione e contrasto dell’estremismo violento possa interagire in modo più sistematico e strategico, condividere le migliori pratiche e scambiare le lezioni apprese,

2) servire come strumento operativo dell’UE nel sostenere iniziative a livello locale nei paesi/regioni partner prioritari.

Le proposte progettuali per questo lotto devono riguardare TUTTE le seguenti priorità:

  • sviluppare la capacità dei firmatari degli FPA di contribuire alla prevenzione e contrasto dell’estremismo violento attraverso iniziative locali, regionali e globali;
  • creare un hub OSC con un segretariato con sede a Bruxelles che consenta una collaborazione tempestiva e stretta con la DG DEVCO e, se necessario, anche con altre DG della Commissione europea e con i servizi UE (ad es. Servizio europeo per l’azione esterna-SEAE);
  • contribuire ad approfondire la collaborazione, la cooperazione e il networking tra le diverse reti della società civile attorno all’agenda prevenzione e contrasto dell’estremismo violento;
  • rafforzare la capacità delle OSC nel prevenire e lottare contro l’estremismo violento attraverso il sostegno a iniziative locali nelle seguenti aree:

– prevenzione e contrasto dell’estremismo violento e ricerca;

– educazione su prevenzione e contrasto dell’estremismo violento, compreso il pensiero critico;

– prevenzione e contrasto dell’estremismo violento e religione;

– prevenzione e contrasto dell’estremismo violento donne e giovani;

– prevenzione e contrasto dell’estremismo violento e messaggi/media alternativi;

– terroristi Foreign Fighters (FTF), disimpegno e reinserimento.

  • massimizzare lo spazio per le OSC per contribuire a prevenzione e contrasto dell’estremismo violento;
  • creare uno spazio per il dialogo, attraverso incontri, seminari, corsi di formazione tra gli attori coinvolti come il settore privato, piattaforme e reti locali e regionali, organizzazioni internazionali, esperti di prevenzione e contrasto dell’estremismo violento e altre OSC.

Una proposta progettuale deve riguardare almeno uno dei seguenti settori: ricerca, istruzione, formazione, seminari a livello locale/regionale, aspetto religioso, responsabilizzazione dei giovani e delle donne, comunicazione preventiva, terroristi foreign fighters, disimpegno e reintegrazione; partnership con il settore privato (piattaforme/società online e social media) per progettare campagne efficaci contro l’estremismo violento.

Temi trasversali: Diritti umani, parità di genere, ambiente.

Lead applicant: deve essere una persona giuridica senza scopo di lucro rappresentativa di una organizzazione ombrello, regionale o globale, di OSC, firmataria di un accordo quadro di partenariato (FPA) con la Commissione europea.

Co-applicant: OSC stabilite nei paesi dove si svolge il progetto.

Il contributo comunitario può coprire fino al 90% dei costi ammissibili (e non può scendere al di sotto del 60%) nel rispetto dei seguenti massimali:

Lotti 1-3: il contributo massimo può essere di 3.666.666 eur ciascuno;

Lotto 4: il contributo massimo può essere di 3.000.000 eur

Una proposta progettuale deve essere presentata da un partenariato fra una organizzazione rappresentativa di una rete di OSC firmataria di un FPA (come specificato nel campo Beneficiari) e almeno:

Lotti 1-3: una OSC di uno dei paesi appartenenti al lotto; sarà data priorità ai partenariati che comprendono come co-applicant o come ente affiliato una OSC stabilita in uno dei paesi prioritari del rispettivo lotto, nei quali deve realizzarsi il progetto.

Lotto 4: il progetto deve svolgersi in uno dei Paesi beneficiari dell’APS e il co-applicant può avere sede in uno qualsiasi dei paesi specificati nell’allegato M al bando (si tratta dei paesi presenti nella lista OCSE/DAC dei beneficiari dell’Aiuto pubblico allo sviluppo); i paesi di questo gruppo che sono membri del G20 (Argentina, Brasile, Cina, India, Indonesia, Messico, Sud Africa e Turchia) posso partecipare solo per proposte di progetto che si realizzino sul loro territorio. Nel partenariato ogni componente deve avere un ruolo specifico e ben identificato.

Durata

Lotti 1-3: i progetti devono avere una durata prevista di 36 mesi;

Lotto 4: i progetti devono avere una durata prevista compresa fra 36 e 48 mesi

Il bando segue la procedura di presentazione aperta, che implica la presentazione in un’unica soluzione del concept note e della proposta completa di progetto. La Commissione procederà prima alla valutazione concept note e solo per quelli che passeranno questa prima fase sarà valutata anche la proposta completa di progetto.

Sia il proponente sia i partner devono essere registrati nel sistema PADOR; La presentazione dei concept note deve essere fatta esclusivamente attraverso il sistema PROSPECT.

Scadenza: 16/06/2020

Mobilità accademica intra-africana: bando 2020 nel quadro del programma Pan-africano

Mobilità accademica intra-africana: bando 2020 nel quadro del programma Pan-africano

cooperativa sociale

L’Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura (EACEA) ha pubblicato un bando a valere sul programma per la mobilità accademica intra-africana, previsto nel quadro del MIP (programma d’azione pluriennale) 2018-2020 del programma Pan-africano, all’interno del programma DCI II.

Il programma per la mobilità accademica intra-africana promuove lo sviluppo del capitale umano in Africa, rafforzando inoltre la collaborazione intra-africana come previsto dall’Agenda 2063. Nello specifico i suoi obiettivi sono:

– aumentare l’occupabilità degli studenti africani,

– migliorare la qualità dell’istruzione superiore in Africa e la sua rilevanza rispetto alla visione di sviluppo dell’Africa,

– consolidare la modernizzazione e l’internazionalizzazione degli istituti di istruzione superiore in Africa e promuovere lo sviluppo di uno spazio accademico e di ricerca superiore in Africa.

Il programma dovrebbe inoltre contribuire a rafforzare le strategie di modernizzazione e internazionalizzazione degli istituti di istruzione superiore (IIS) attraverso la creazione di meccanismi per la gestione dei flussi di mobilità: gli IIS rafforzeranno così anche la capacità di dar vita a partenariati con altri istituti al fine di intraprendere iniziative congiunte di ricerca e collaborazione.

Il bando finanzia l’organizzazione e l’attuazione di iniziative di mobilità degli studenti nell’ambito di programmi di alta qualità a livello di master e dottorato e la mobilità del personale accademico/amministrativo, così come l’erogazione di istruzione/formazione e altri servizi agli studenti, oltre a incarichi di insegnamento/formazione e ricerca e altri servizi a personale proveniente dai paesi coinvolti nel progetto, nei seguenti campi di studio:

  • Agricoltura e sicurezza alimentare
  • Scienza, tecnologia, ingegneria e matematica (STEM) e tecnologia dell’informazione e delle comunicazioni (TIC)
  • Economia, affari, finanza
  • Scienze della formazione
  • Scienze della salute
  • Ambiente

La mobilità, che è limitata esclusivamente ai Paesi dell’Africa ammissibili, dovrebbe favorire l’acquisizione di conoscenze e competenze più solide e contribuire a migliorare la qualità e la rilevanza dell’insegnamento e dell’apprendimento.

Gli IIS europei possono partecipare a un progetto esclusivamente in qualità di partner tecnici. Una proposta progettuale deve essere presentata da un partenariato costituito da minimo quattro e massimo sei IIS africani in qualità di partner (compreso il richiedente) e da un partner tecnico dell’UE (in possesso di una carta Erasmus per l’istruzione superiore). Gli IIS africani devono provenire da almeno 3 diverse regioni geografiche dell’Africa e il partenariato non può comprendere più di due partner dello stesso Paese.

Il partner tecnico ha il compito di fornire un sostegno nella gestione del partenariato e nell’organizzazione e attuazione della mobilità pertanto deve possedere una notevole esperienza nella gestione di flussi di mobilità. I suoi compiti e responsabilità devono essere dettagliati nella proposta di progetto così come il tipo e il costo dei servizi che fornirà. I costi della sua partecipazione al progetto devono essere compresi nei costi relativi all’organizzazione della mobilità ma esso non potrà ospitare né inviare in mobilità né studenti né personale.

Gli IIS ammissibili in qualità di partner o di proponente/coordinatore sono quelli che erogano corsi d’istruzione post-laurea (master e/o dottorato) atti a conferire una qualifica riconosciuta dalle autorità competenti nel proprio paese, registrati in Africa e accreditati dalle autorità nazionali competenti in Africa.

Durata progetto: 60 mesi. Le attività dovrebbero essere avviate a partire dal 1° gennaio 2021.

Il budget disponibile per il bando ammonta a 9.800.000 euro che finanzieranno 7/8 proposte progettuali che dovrebbe garantire all’incirca 350 flussi di mobilità; il valore della sovvenzione per ogni progetto sarà compreso fra 1.000.000 e 1.400.000 euro.

Scadenza: 19 maggio 2020

DCI II – Autorità Locali: Partnership per città sostenibili 2020

DCI II – Autorità Locali: Partnership per città sostenibili 2020

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Bando per il sostegno a partnership fra Autorità Locali (AL) dell’UE e dei Paesi extra-UE che garantiscano uno sviluppo urbano sostenibile di queste ultime, nel quadro di DCI II – Organizzazioni della società civile e Autorità locali.

I progetti devono svolgersi nei Paesi partner extra UE ammissibili in uno dei diversi lotti nei quali è articolato il bando.

Con AL si intendono istituzioni pubbliche dotate di personalità giuridica, componenti la struttura dello Stato a un livello più basso del governo centrale, quali ad esempio municipalità, comunità, distretti, provincie, regioni, ecc.

Obiettivo del bando è quello di promuovere lo sviluppo urbano integrato attraverso partnership tra le Autorità locali degli Stati dell’UE e dei paesi partner in conformità con l’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile.

Il bando è articolato in quattro lotti geografici e 2 lotti orizzontali (ciascuno con un budget indicativo dedicato).

Lotto 1 – Africa Sub-sahariana

Lotto 2 – Asia e Pacifico

Lotto 3 – America latina e Caraibi

Lotto 4 – Paesi della politica di vicinato (Sud e Est)

Lotto 5 – Città sostenibili di dimensioni più ridotte (150.000 abitanti per le città europee, 300.000 per e città extraeuropee)

Lotto 6 – Paesi estremamente fragili (Afghanistan, Burundi, Repubblica centrafricana, Chad, Repubblica democratica del Congo, Eritrea, Etiopia, Haiti, Iraq, Mali, Somalia, Sud Sudan, Sudan, Siria, Yemen)

Una proposta progettuale deve riguardare un solo lotto e avere ad oggetto la creazione di nuove partnership (o il miglioramento di quelle esistenti) finalizzate a promuovere lo sviluppo urbano sostenibile attraverso lo sviluppo di capacità e la fornitura di servizi alle AL dei Paesi terzi del lotto prescelto ricorrendo agli scambi peer to peer e all’erogazione di servizi.

In particolare, si terrà conto delle nuove priorità politiche dell’UE, il “New Green Deal” in primis, auentando l’importanza del miglioramento della sostenibilità nei diversi obiettivi specifici.

Il bando prevede 5 Obiettivi specifici:

  1. Rafforzare la governance urbana

Attività finanziabili (elenco non esaustivo):

– sviluppo delle capacità dei funzionari pubblici responsabili delle questioni urbane a livello subnazionale,

– supporto alle AL per tradurre le politiche urbane nazionali nella pianificazione urbana integrata, nella pianificazione territoriale e nella gestione dell’uso del suolo, garantendo collegamenti tra sviluppo urbano sostenibile, pianificazione e resilienza,

– supporto alle AL per migliorare le disposizioni istituzionali per la gestione urbana,

– elaborazione di accordi favorevoli alla consultazione e cooperazione tra le diverse parti interessate (livelli governativi, settore privato, università, organizzazioni della società civile) in diverse aree dello sviluppo urbano sostenibile,

– progettazione di meccanismi di responsabilità nei confronti degli abitanti delle città e della società civile o miglioramento di quelli esistenti,

– supporto alle AL nell’ideare piani d’azione e progetti volti a migliorare la gestione delle finanze pubbliche comunali e i sistemi di generazione delle entrate,

– formazione dei rappresentanti delle AL sui metodi e i principi di governance urbana.

  1. Assicurare che le città siano inclusive

Attività finanziabili (elenco non esaustivo):

– integrazione dei gruppi emarginati e vulnerabili, compresi gli sfollati forzati e i migranti vulnerabili, mettendoli al centro dell’attenzione e affrontando al contempo i bisogni più urgenti senza lasciare indietro nessuno,

– progetti che promuovono i sistemi urbani che affrontano il divario di genere nella pianificazione urbana rispondendo alle esigenze delle donne, compresa la sicurezza negli spazi pubblici urbani,

– progetti pilota su servizi di base e infrastrutture di rete, ovvero acqua, servizi igienico-sanitari, rifiuti, in particolare il riciclaggio, energia, compresa l’efficienza energetica, e trasporto pubblico,

– supporto tecnico alle autorità locali per l’accesso ad alimenti sicuri, nutrienti e sufficienti in un contesto più ampio di sostegno allo stabilimento di collegamenti tra zone rurali e città,

– progetti nel campo dello sviluppo urbano integrato centrati sul patrimonio culturale o sugli spazi culturali nelle città come fattori per garantire l’inclusione.

  1. Rendere più verdi le città e migliorarne la resilienza

Attività finanziabili (elenco non esaustivo):

– miglioramento della qualità ambientale nelle città e dell’economia circolare, compresi la mitigazione del cambiamento climatico, l’adattamento e l’adozione di misure,

– progetti pilota per sostenere l’ideazione e implementazione di nuove politiche locali in tema di ambiente e resilienza al cambiamento climatico,

– sensibilizzazione sui modi di trasporto alternativi al fine di migliorare la mobilità urbana sostenibile e a basse emissioni di carbonio,

– sviluppo della preparazione alle catastrofi e degli interventi di riduzione dei rischi: saranno promosse soluzioni naturali per la riduzione del rischio di catastrofi, specialmente quando contribuiscano anche all’adattamento ai cambiamenti climatici.

  1. Migliorare la prosperità e l’innovazione nelle città

Attività finanziabili (elenco non esaustivo):

– formazione e sovvenzioni per stimolare un ambiente favorevole al settore privato, in particolare alle imprese locali che promuovono attività inclusive e sociali,

– supporto tecnico alle AL dei Paesi partner per elaborare meccanismi finanziari e innovativi per finanziare investimenti in infrastrutture sostenibili di larga scala e la loro manutenzione,

– progetti pilota incentrati sull’innovazione per creare occupazione e promuovere l’imprenditoria socialmente responsabile.

  1. Rinforzare la resilienza istituzionale in contesti di fragilità (lotto 6)

Attività finanziabili (elenco non esaustivo):

– supporto alle AL perché possano migliorare le disposizioni istituzionali per la gestione della città in situazioni di crisi o fragilità,

– elaborazione di disposizioni che favoriscano la consultazione e cooperazione con diverse parti interessate (distinti livelli governativi, settore privato, mondo accademico, organizzazioni della società civile),

– formazione destinata ai rappresentanti delle amministrazioni locali sui metodi e i principi di governance urbana,

– scambio di esperienze con altre autorità locali in situazioni di fragilità,

– attività pilota volte a migliorare l’erogazione dei servizi di base da parte delle autorità locali.

Per i lotti 1-5 una proposta progettuale deve riguardare l’Obiettivo specifico 1 e almeno uno fra gli obiettivi 2, 3 e 4

Per il lotto 6 una proposta progettuale deve riguardare l’Obiettivo specifico 1 e l’obiettivo 5.

Una proposta progettuale deve chiaramente evidenziare come i proponenti intendono operare per raggiungere almeno una delle seguenti priorità:

  1. Dimostrare chiaramente il contributo al raggiungimento dell’SDG 11 (Città e comunità sostenibili),
  2. Integrare nelle attività la promozione dell’apprendimento peer to peer e/o scambi e/o dislocazioni a breve termine di funzionari di livello sub-nazionale attraverso attività di gemellaggio,
  3. Promuovere approcci multi-stakeholder e multisettoriali,
  4. promuovere l’approccio RBA (Right base approach), l’approccio basato sui diritti che comprende tutti i diritti umani

Priorità aggiuntive (che non sono obbligatorie ma, se presenti, forniscono valore aggiunto al progetto):

– cooperazione triangolare: partnership guidate da città extra-Ue, di 2 o più paesi in via di sviluppo (PVS) finalizzate a implementare programmi e progetti di cooperazione attraverso scambi di esperienze, competenze risorse e know-how tecnico

– smart cities

– creazione di lavoro

Beneficiari

Lotti geografici:

Autorità locali o loro associazioni/reti stabiliti negli Stati UE, nei paesi e territori in via di sviluppo inclusi negli elenchi dei beneficiari di aiuto allo sviluppo inseriti nella lista OCSE/DAC che non sono membri del gruppo G20 oppure membri del gruppo G20 qualora lo stato sia beneficiario della sovvenzione; Paesi e territori d’oltremare (PTOM)

Lotto 5: rispetto alle condizioni precisate nei lotti geografici le autorità locali devono essere di dimensione più ridotta (150.000 abitanti per quelle dell’UE e 300.000 per quelle degli stati partner in cui si realizza il progetto).

Lotto 6: vale lo stesso indicato nei lotti geografici ma i progetti si devono realizzare in uno dei 15 paesi ad elevata fragilità.

I paesi di origine dei soggetti ammissibili sono specificati nell’allegato L del bando mentre i paesi compresi nei diversi lotti sono elencati nell’allegato M).

Il contributo comunitario può coprire fino al 95% dei costi ammissibili (e non può scendere al di sotto del 50%) nel rispetto dei seguenti massimali:

Lotti 1-4: il contributo massimo può essere di 5.000.000 eur; non saranno presi in considerazione progetti che richiedano un contributo inferiore a 2.000.000 eur

Lotti 5 e 6: il contributo massimo può essere di 1.000.000 eur; non saranno presi in considerazione progetti che richiedano un contributo inferiore a 500.000 eur

I progetti devono avere una durata compresa fra 24 e 48 mesi e devono prevedere un partenariato di almeno 2 soggetti ammissibili così costituito:

– almeno 1 partner UE,

– almeno 1 partner dello Stato beneficiario (uno degli stati ammissibili del lotto selezionato)

Il proponente può essere stabilito indifferentemente nell’UE o nello Stato beneficiario. Per i progetti di cooperazione triangolare i co-proponenti devono essere (almeno) 2 (uno per ogni Stato partner coinvolto).

Le proposte di progetto devono essere scritte in inglese, francese, spagnolo o portoghese e devono realizzarsi in massima parte in uno dei Paesi ammissibili per il lotto considerato (Allegato M del bando): sono possibili eccezioni per una parte marginale di attività, come workshop, seminari ed eventi dedicati, (che vanno adeguatamente giustificate).

Il bando è qualificato come “ristretto” e questo implica che la presentazione delle proposte di progetto avvenga in due fasi: la prima consiste nell’invio delle proposte di progetto attraverso la compilazione del concept note, un formulario meno dettagliato attraverso il quale presentare il progetto in modo sintetico; solo i progetti valutati positivamente saranno inseriti in una short list e i loro proponenti saranno invitati a presentare le proposte complete di progetto. Le proposte complete devono essere CONFORMI CON QUELLE PRESENTATE ATTRAVERSO IL CONCEPT NOTE (ovvero: gli elementi presentati nel concept note non possono essere modificati nella proposta completa).

Sia il proponente sia i partner devono essere registrati nel sistema PADOR: il proponente deve esserlo già al momento della presentazione del concept note, mentre i partner è sufficiente che lo siano al momento della presentazione della proposta completa del progetto.

La presentazione dei concept note deve essere fatta esclusivamente attraverso il sistema PROSPECT.

Scadenza: 14 Aprile 2020 (termine ultimo per il ricevimento dei concept note)

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