ENI SUD- Climate for Cities (C4C) nelle città della sponda sud del Mediterraneo

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Bando nel quadro dello strumento ENI per supportare e accelerare l’attuazione dei Piani d’Azione per il Clima e l’Energia Sostenibile (SECAPs) e iniziative simili volte ad aumentare la resilienza climatica e l’uso sostenibile delle risorse naturali a livello locale nei Paesi della sponda sud del Mediterraneo beneficiari della politica di vicinato.

I Paesi beneficiari del bando, dove dovrà svolgersi il progetto, sono i Paesi dell’asse Sud del programma ENI, ovvero Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Palestina, Siria e Tunisia.

Questo bando intende contribuire allo sviluppo umano sostenibile nei Paesi della sponda sud del Mediterraneo, promuovendo una transizione verso città più verdi e resilienti ai cambiamenti climatici, in linea con gli impegni assunti da questi Paesi nell’ambito dell’accordo di Parigi, e fare un uso ottimale degli strumenti di finanziamento sul clima.

Il bando promuove approcci locali integrati che avranno come risultato un miglioramento della coesione sociale a livello locale, attraverso la costruzione di partenariati tra autorità locali, società private, investitori locali, ONG e società civile.

Una proposta progettuale deve rispondere alle seguenti priorità:

1) Implementazione a livello locale dei Piani d’Azione per il Clima e l’Energia Sostenibile, parzialmente o integralmente,

2) Qualora non sia stato ancora sviluppato il SECAP, attuazione di piani alternativi (come i piani d’azione per città verdi della BERS) già sviluppati concentrati su misure sostenibili e integrate di mitigazione e/o adattamento al clima a livello locale, in linea con i piani nazionali e locali esistenti e con gli impegni internazionali dei paesi in materia di cambiamenti climatici,

3) Attuazione di misure non vincolanti per integrare e massimizzare l’impatto a livello locale delle priorità 1) e 2).

Una proposta progettuale deve riguardare le piorità 1) e 3) oppure le prioirità 2) e 3) e deve essere composta da un pacchetto coerente di attività che comprenda una combinazione di una o più componenti infrastrutturali ecocompatibili e di misure “soft”, complementari, nelle quali deve essere applicato un approccio equilibrato sotto il profilo del genere e nelle quali si devono tenere in considerazione le esigenze dei vari gruppi di popolazione (compresi quelli che si trovano nelle situazioni più vulnerabili).

Componenti infrastrutturali

  • Realizzazione delle componenti infrastrutturali di un SECAP, che possono riguardare, ad esempio: efficienza energetica negli edifici pubblici, soluzioni di energia rinnovabile, misure di efficienza idrica, illuminazione stradale efficiente dal punto di vista energetico, mobilità sostenibile e intelligente, infrastrutture di trattamento delle acque reflue, gestione dei rifiuti solidi ecc, purché possano dimostrare di contribuire agli obiettivi dell’azione per il clima.
  • Attuazione di progetti inclusivi di mitigazione del clima e/o adattamento climatico (ad es. riguardanti la preparazione alle catastrofi e gli interventi di riduzione del rischio) basati su piani già sviluppati in linea con i piani e gli impegni nazionali del Paese (come i Contributi Determinati a Livello Nazionale o i Piani di Adattamento Nazionali) e i piani di sviluppo locale sostenibile esistenti.

Componenti “soft”

– Campagne di sensibilizzazione mirate inclusive a livello municipale (per famiglie, scuole, aziende private, ecc.),

– Workshop di formazione per i rappresentanti delle amministrazioni locali/cittadine sulla gestione efficiente delle risorse naturali e sui metodi e i principi di governance urbana sostenibile,

– Supporto tecnico ai centri accademici e di ricerca nello sviluppo di nuovi programmi di istruzione o formazione che promuovono l’ecoinnovazione e la diffusione delle tecnologie verdi,

– Capacity building per le banche commerciali locali o altri attori finanziari nell’identificazione di nuovi settori di credito con un impatto climatico elevato e positivo e nello sviluppo di meccanismi di finanziamento innovativi appropriati per una più ampia replicabilità,

– Capacity building per i media locali per migliorare la loro comprensione e promozione dell’efficienza nell’uso delle risorse naturali e della resilienza di fronte ai cambiamenti climatici,

– Sviluppare piani inclusivi di preparazione alle catastrofi e di riduzione dei rischi e fornire una formazione corrispondente agli utenti interessati, come parte di interventi più ampi, che possono avere una componente infrastrutturale. Le proposte dovrebbero garantire la complementarità ed evitare duplicazioni con altre iniziative pertinenti a livello nazionale o locale.

Le proposte devono prevedere partenariati efficaci e coerenti tra un’autorità locale e gli attori locali rilevanti (comprese le ONG, le imprese private locali/gli investitori privati, le organizzazioni della società civile, gli istituti di finanziamento ed eventualmente altre municipalità) al fine di cooperare su un progetto integrato a livello locale; devono poi basarsi su piani di finanziamento bancabili sicuri e solidi, che identificano chiaramente investitori e partner finanziari e dimostrano il fermo impegno di tali partner verso la sostenibilità del progetto a lungo termine. Devono inoltre dimostrare il pieno impegno e i mezzi che l’autorità locale coinvolta nel partenariato dispone per integrare l’azione proposta all’interno del suo piano di sviluppo e per assegnare risorse umane esperte per guidare e seguire l’attuazione dell’azione.

Le proposte devono dimostrare il loro potenziale di replicabilità e/o riproduzione in scala maggiore e il loro potenziale in termini di mobilitazione di ulteriori fonti di finanziamento per progetti di mitigazione e/o adattamento ai cambiamenti climatici.

Il contributo comunitario può coprire fino al 50% delle spese ammissibili (minimo 5%) per un contributo massimo di 3.500.000 euro. Non saranno considerati per la valutazione progetti che richiedano un contributo inferiore a 2.500.000 euro. Il contributo non può coprire più del 30% della componente infrastruttura del progetto.

I progetti devono svolgersi in uno dei Paesi beneficiari del bando, essere scritti in inglese o francese e avere una durata prevista fra 36 e 48 mesi.

Scadenza- 31/03/2021