"Media Literacy for all"

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La Commissione europea ha pubblicato il bando 2020 per l’Azione preparatoria “Media Literacy for all”. Si tratta dell’ultimo bando che viene lanciato nel quadro di questa iniziativa attivata a partire dal 2018, che quest’anno mette a disposizione 500.000 € per sostenere progetti che contribuiscano a migliorare l’alfabetizzazione mediatica in Europa.

Il bando punta infatti ad accrescere l’alfabetizzazione mediatica dei cittadini di tutte le età attraverso l’innovazione e la collaborazione tra le comunità di alfabetizzazione mediatica all’interno dell’UE, anche potenziando soluzioni esistenti. Promuove lo sviluppo di pratiche innovative per rendere consapevoli i cittadini sulla disinformazione e incentivare l’uso responsabile dei canali di comunicazione offerti dai social media.

In particolare gli obiettivi generali del bando sono:

– aumentare il livello di educazione ai media in Europa;

– valutare la scalabilità, la sostenibilità e l’adattabilità delle azioni sviluppate a seguito dei precedenti bandi lanciati nel quadro dell’Azione preparatoria;

– perseguire un’ulteriore innovazione metodologica e una maggiore cooperazione tra le comunità di alfabetizzazione mediatica all’interno dell’UE.

Potranno essere finanziate azioni quali:

– Creazione di materiale online multilingue, inclusi archivi di notizie verificate e strumenti didattici innovativi, per migliorare le capacità dei cittadini di acquisire una comprensione critica dei media e dei social media e di interagire con essi. Tali azioni devono prevedere la cooperazione con le comunità pertinenti, quali biblioteche, organi di stampa, piattaforme online, organizzazioni per l’educazione ai media, enti accademici e/o di verifica delle informazioni con specifica expertise nella disinformazione;

– Sviluppo di applicazioni, strumenti e metodologie innovative per aumentare la consapevolezza sul pericolo di ricevere e propagare disinformazione, promuovere l’uso di servizi di verifica delle informazioni e la segnalazione di possibili casi di disinformazione da parte degli utenti dei social media;

– Promozione di campagne sui social media e altre attività mirate ad aiutare i cittadini ad interagire con i media digitali in modo critico, a decostruire la comunicazione dei media e a distinguere l’informazione dalla propaganda;

– Individuazione di best practices e di un’efficace strategia di diffusione dei materiali creati dal progetto. Ciò può essere raggiunto attraverso la creazione di reti di professionisti che possono agire come moltiplicatori di migliori pratiche;

– Attività guidate dalla comunità per personalizzare e rendere accessibili gli strumenti e i materiali sopra indicati a minoranze, persone scarsamente qualificate, “immigrati digitali (over 50)”, migranti e rifugiati o persone a rischio di marginalizzazione sociale.

– attività di formazione sull’alfabetizzazione mediatica, strumenti e materiali destinati a formatori, educatori e insegnanti, incluso la condivisione di best practices.

I progetti proposti devono prevedere una durata di massimo di 12 mesi, con inizio al più tardi entro la fine di marzo 2021.

Il bando è aperto a: organizzazioni non-profit (private o pubbliche), autorità pubbliche (nazionali, regionali, locali), organizzazioni internazionali, università, istituti d’istruzione, centri di ricerca, enti a scopo di lucro (es. organismi dei media).

Le proposte devono essere presentate da un consorzio costituito da almeno 3 partner di 3 diversi Stati UE, tenendo conto dell’equilibrio geografico (progetti che coinvolgono un numero maggiore di partner saranno ritenuti prioritari nel processo di valutazione).

Il contributo Ue potrà coprire fino al 60% dei costi totali ammissibili del progetto. Si prevede di finanziare 2-5 progetti.

La scadenza per presentare proposte è il 30 settembre 2020.