Science for the Africa-EU partnership

 

Il Joint Research Centre (JRC) della Commissione europea conduce ricerche scientifiche a sostegno degli obiettivi politici del partenariato UA-UE.

Le attività svolte con una moltitudine di partner africani e internazionali sono multidisciplinari e spaziano dalla migrazione e demografia alla gestione delle risorse idriche, alle materie prime, alla sicurezza alimentare, all’accesso all’energia pulita o alla sicurezza nucleare.

L’Africa Knowledge Platform è un nuovo gateway visivo e interattivo per questo lavoro multidisciplinare. Fornisce conoscenze aggiornate ai responsabili politici per aiutarli ad affrontare questioni politiche complesse, identificare tendenze e plasmare lo sviluppo sostenibile per il futuro.

L’evento “Science for Africa-EU partnership” si svolgerà online il 14 febbraio 2022.

Cooperazione internazionale e Educazione Cittadinanza Globale manifestazione d’interesse

Cooperazione internazionale e Educazione Cittadinanza Globale manifestazione d'interesse

 

L’avviso è finalizzato ad acquisire manifestazioni di interesse a partecipare , in qualità di partner, al progetto che la Regione Piemonte intende presentare nell’ambito del Bando 2021 per la concessione di contributi a Iniziative di sensibilizzazione ed educazione alla cittadinanza globale proposte da Enti Territoriali e Organizzazioni della Società Civile e soggetti senza finalità di lucro”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 256 del 26 ottobre 2021 , promosso e finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

La proposta progettuale regionale che si intende presentare all’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo  sarà presentata sul Lotto n. 1 del Bando riservato alle iniziative proposte dagli Enti Territoriali , verterà sull’ambito di intervento a) Rafforzare la conoscenza degli OSS dell’Agenda 2030 e la sua implementazione, oltre a sensibilizzare sui temi della solidarietà internazionale e  prevederà la realizzazione di percorsi e attività nel contesto dell’educazione formale, utilizzando metodologie interattive che favoriscano la sperimentazione, la cooperazione e la partecipazione.

Possono presentare manifestazione di interesse i seguenti soggetti:

  • Autorità Locali piemontesi che abbiano partecipato negli ultimi 5 anni, in qualità di capofila o partner, a progetti di cooperazione decentrata allo sviluppo realizzati in Africa Sub-sahariana;
  • Organizzazioni della Società Civile di cui all’art. 26 comma 2 della L. 125/2014, con sede principale o distaccata in Piemonte, che abbiano partecipato negli ultimi 5 anni, in qualità di capofila o partner, a progetti di educazione alla cittadinanza globale in Piemonte nell’ambito di finanziamenti della Commissione Europea e dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

Scadenza: 27/12/2021, alle ore 23:59.

Piemonte & Africa sub-sahariana: Partenariati territoriali per un futuro sostenibile – Anno 2021

Piemonte & Africa sub-sahariana: Partenariati territoriali per un futuro sostenibile - Anno 2021

La Regione Piemonte intende sostenere progetti di cooperazione decentrata promossi dalle Autorità Locali piemontesi impegnate nella cooperazione allo sviluppo nei seguenti Paesi e aree: Benin, Burkina Faso , Capo Verde, Costa d’Avorio, Mali, Mauritania, Niger, Repubblica di Guinea Conakry.

Le iniziative cofinanziate sul presente Bando dovranno contribuire a:

  • promuovere lo sviluppo locale sostenibile dei contesti territoriali dei Paesi dell’Africa Sub –sahariana identificati e il miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni locali;
  • ridurre la povertà, le ineguaglianze e l’insicurezza alimentare.

Inoltre dovranno:

  • facilitare le relazioni tra le comunità partner, piemontesi e africane;
  • migliorare la reciproca percezione dei territori, favorendo in particolare una maggiore conoscenza delle realtà nelle quali si originano i flussi migratori.

Le domande di contributo potranno essere presentate esclusivamente dai seguenti soggetti pubblici del territorio piemontese: Province, Città Metropolitana, Comuni, Unioni montane del territorio piemontese e ogni forma associativa tra i medesimi prevista dal T.U.EE.LL. vigente o da sedi piemontesi delle Associazioni di Enti Locali di cui al punto 272 T.U.EE.LL..

Le risorse complessive messe a disposizione dal presente Bando ammontano a Euro 250.000,00 (CUP J69J21010050006), come previsto dal Piano annuale 2021 degli interventi regionali per la promozione di una cultura ed educazione di pace, per la cooperazione e la solidarietà internazionale approvato con D.G.R. n. 29 – 3697 del 6 agosto 2021.

Scadenza: 15/11/2021.

Bando Energie Rinnovabili

Bando Energie Rinnovabili

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Il Bando ha come obiettivo di finanziare e/o co-finanziare progetti che garantiscano l’accesso all’energia rinnovabile in territori particolarmente deprivati del continente africano, con particolare riferimento all’elettricità da sistemi individuali (kit, Solar Home Systems) e/o collettivi (micro o mini grids) e a fonti pulite con cui cucinare e scaldarsi. Una particolare attenzione verrà portata sui servizi generati dall’accesso all’energia (accesso all’acqua, all’acqua potabile, agricoltura, commercio) in modo da contribuire allo stesso tempo allo sviluppo economico e sociale della zona beneficiaria dell’intervento.

Obiettivi specifici:

 

  • La partecipazione dei destinatari degli interventi ad adeguate attività di formazione al fine di assumere un ruolo attivo e aumentare le proprie competenze, così da assicurare la sostenibilità del progetto a lungo termine;
  • Il coinvolgimento, fin dalle prime fasi, dei destinatari e degli stakeholders locali. La presenza di un attore locale nel partenariato del progetto (per esempio una ONG, un’impresa locale o una cooperativa femminile) e la collaborazione con attori di natura diversa (consortium di imprese, ONG, ricercatori e autorità locali, etc.) con competenze complementari sono fortemente incoraggiate;
  • La sostenibilità del modello economico, che dovrà essere replicabile in larga scala e non dipendere sempre da finanziamenti.

Le energie rinnovabili, il cui costo sta diminuendo sempre più, rappresentano una grande occasione per affrontare il grave problema dell’accesso all’elettricità nel continente africano: una loro produzione decentrata si sta già rivelando, in alcuni casi, una soluzione più efficace e che risponde meglio ai bisogni locali rispetto all’estensione della rete elettrica nazionale, resa impossibile o troppo costosa in alcune configurazioni geografiche, oltreché spesso rifornita da centrali termiche tradizionali a combustibili fossili. In queste aree remote, dove non è possibile fare arrivare la rete di distribuzione elettrica nazionale, le soluzioni off-grid basate sulle energie rinnovabili rappresentano la migliore alternativa per dare accesso all’energia. Contributo minimo a progetto 100.000 €, massimo 250.000 €.

La data di chiusura fissata per la presentazione delle proposte è il 30 Novembre 2021.

Bando 5% Fondo Globale

Bando 5% Fondo Globale

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L’Agenzia per la Cooperazione ha pubblicato la quarta edizione del bando “5% Fondo Globale“ per il finanziamento diretto di iniziative sinergiche con gli interventi del Fondo Globale realizzate nei Paesi beneficiari di Grant del Fondo Globale. Si tratta di uno dei meccanismi con cui la Cooperazione Italiana sostiene l’azione del Fondo Globale per la lotta all’AIDS, alla Tubercolosi e alla Malaria. L’impegno italiano per il Fondo Globale nel triennio 2020-2022 ammonta a 161 milioni di Euro, il cui 5% è pari a 8.050.000, di cui 2.700.000 Euro sono a valere sull’annualità 2021 e costituiscono la dotazione di questo bando, gli eventuali residui saranno riservati dall’AICS per l’affidamento di attività di valutazione.

Anche questo bando è stato formulato nel rispetto delle “Procedure Generali per la concessione di contributi e la gestione e rendicontazione di Iniziative promosse da Soggetti pubblici e privati no-profit di Cooperazione di cui al Capo VI della legge n.125/2014 e fondate su approccio RBM” approvate dal Comitato Congiunto nel 2020.

Obiettivo del Bando è promuovere iniziative innovative che siano sinergiche e complementari con gli investimenti del Fondo Globale e in particolare con gli Obiettivi Strategici 2017-2022:

1.“Maximize impact against HIV, TB and malaria”,

2.“Build Resilient and Sustainable Systems for Health” e 3.“Promote and Protect Human Rights and Gender Equality”. Le proposte potranno riguardare una sola o entrambe le linee di intervento.

Il bando è suddiviso in due lotti sulla base della tipologia di proponente ammissibile:

  • Lotto 1: € 2.200.000 (81.48%) per iniziative proposte da Organizzazioni della Società Civile (OSC) regolarmente iscritte all’elenco di cui all’articolo 26 della L. 125/2014.
  • Lotto 2: € 500.000 (18.52%) per iniziative proposte da Enti pubblici di ricerca (come definiti dall’art. 1 del Decreto Legislativo 25 novembre 2016, n. 218) e/o Università, come da articolo 24 della L.125/2014

I progetti potranno essere realizzati in uno dei Paesi africani di seguito elencati:

  • Angola
  • Burkina Faso
  • Camerun
  • Repubblica Centrafricana
  • Repubblica Democratica del Congo
  • Etiopia
  • Guinea
  • Kenya
  • Malawi
  • Mozambico
  • Senegal
  • Sierra Leone
  • Somalia
  • Sudan
  • Sud Sudan
  • Tanzania
  • Uganda

I proponenti dovranno dimostrare di possedere comprovata e documentabile esperienza (almeno 3 anni per le OSC e 2 anni per gli Enti pubblici di ricerca/Università) nella realizzazione di iniziative per il contrasto alla malattia per la quale viene richiesto il finanziamento (indicare quale tra AIDS, Tubercolosi e Malaria) nel Paese di intervento.

Le proposte con la documentazione completa dovranno essere trasmesse entro il termine perentorio del 1 settembre 2021.

Bando della Regione Veneto per progetti di cooperazione allo sviluppo sostenibile

Bando della Regione Veneto per progetti di cooperazione allo sviluppo sostenibile

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La Regione Veneto ha recentemente pubblicato il bando 2019 per la presentazione di iniziative a contributo in tema di Progetti di Cooperazione allo sviluppo sostenibile riservate agli Enti privati di cui alla legge regionale 21 del 2018. Si tratta di uno stanziamento complessivo di 400.000 euro, in diminuzione di 100.000 euro rispetto alla dotazione dell’anno scorso.

Come nelle scorse edizioni i progetti dovranno essere presentati obbligatoriamente in forma associata da almeno tre soggetti (un ente capofila privato, un partner pubblico in Veneto e un partner (pubblico o privato) nel Paese di destinazione del progetto. I soggetti proponenti dovranno avere sede legale in Italia ed almeno una sede operativa in Veneto ed essere in possesso dei requisiti indicati all’art. 26 della Legge n. 125/2014. Cambia invece la griglia di valutazione che non indica più degli ambiti tematici prioritari ma inserisce punteggi specifici sulla sostenibilità dell’intervento, il monitoraggio e la valutazione e l’empowerment femminile. Restano prioritari gli interventi che verranno implementati in Africa, un punto di ulteriore premialità verrà accordato ai progetti nei paesi prioritari per la Cooperazione italiana nel documento di programmazione triennale 2019-2021 del MAECI.

La Regione del Veneto contribuirà al finanziamento dei progetti approvati fino alla misura massima del 50% dei costi preventivati, considerati ammissibili. Il finanziamento regionale non potrà comunque superare l’importo massimo di € 40.000 per ogni progetto ammesso al finanziamento. Ogni soggetto capofila potrà proporre una sola iniziativa e per lo stesso progetto potrà essere presentata una sola domanda. La durata dei progetti dovrà essere annuale.

Scadenza: 23 Agosto 2021.

Aperta la seconda call di Tecnologie per lo Sviluppo Sostenibile

Aperta la seconda call di Tecnologie per lo Sviluppo Sostenibile

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Al via la seconda Call per Organizzazioni della Società Civile. La call è aperta a organizzazioni interessate a realizzare progetti di impatto in Africa con soluzioni di innovazione frugale, servizi data-driven e tecnologie civiche. Per questa edizione potranno essere proposte, entro il 15 settembre 2021, soluzioni tecnologiche adattabili e replicabili prodotti e servizi data-driven, tecnologie civiche. Le proposte potranno già essere testate sul campo oppure essere basate su concept e prototipi.

Le OSC potranno proporre soluzioni innovative di tre tipi:

  • Soluzioni tecnologiche adattabili e replicabili nel contesto africano, frutto di innovazione frugale, low-tech e low-cost, progettate nell’ambito di relazioni virtuose con il mondo dell’innovazione locale (startup, università, fablab, designer, creativi);
  • Prodotti e servizi data-driven come applicazioni, piattaforme e soluzioni ICT, mobile e cash transfer, blockchain, intelligenza artificiale, Internet of Things (IoT), machine learning, soluzioni open source;
  • Tecnologie civiche: soluzioni che abilitino la cittadinanza a contribuire allo sviluppo della comunità come piattaforme per il crowdfunding rivolte a progetti a impatto sociale che migliorino gli spazi pubblici oppure finalizzate a favorire il consumo collaborativo nella diffusione della sharing economy.

Sono incluse nel novero delle soluzioni prodotti e servizi essenziali nel contenimento del contagio e degli impatti negativi da Covid-19. I progetti dovranno proporre soluzioni che siano:

  • Pensate mettendo le persone fruitrici principali al centro del progetto (secondo i principi dello human-centered design);
  • Sviluppate in una logica di sistema e filiera;
  • Basate su concept, prototipi o modelli applicativi;
  • Accessibili, adattabili e fruibili nel tempo, integrate in contesti locali che necessariamente varieranno in termini economici, politici e culturali, con un’attenzione alla “diffusione” della tecnologia e/o delle soluzioni data-driven;
  • Sostenibili nel medio-lungo periodo;
  • Compatibili con modalità di condivisione open-source.

Gli ambiti di applicabilità delle soluzioni sono: educazione e formazione, salute, Water, Sanitation and Hygiene (WASH), sviluppo economico, sviluppo rurale, sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile, economia circolare, disabilità e inclusione, ambiente e cambiamenti climatici, energia, tecnologie civiche.

La call si rivolge a:

  • Singole Organizzazioni della Società Civile (OSC) attive nella cooperazione internazionale allo sviluppo;
  • Partenariati composti da diversi soggetti (OSC, associazioni delle diaspore e delle nuove generazioni, dipartimenti universitari, imprese sociali).

Sono considerate cruciali le collaborazioni con:

  • Partner locali, espressione della società civile o del mondo universitario e dell’innovazione (con un particolare focus all’attivazione dei giovani) nei Paesi africani di intervento;
  • Startup, organizzazioni del settore privato orientato all’innovazione responsabile, singoli professionisti.

Le organizzazioni dovranno dimostrare di poter operare in uno dei seguenti Paesi:

  • Burkina Faso, Etiopia, Kenya, Mozambico, Niger, Tunisia, Senegal, Sudan (Paesi prioritari per la cooperazione italiana allo sviluppo);
  • Costa d’Avorio, Madagascar, Marocco, Repubblica Democratica del Congo, Ruanda, Tanzania, Uganda, Zambia, Zimbabwe (Paesi non prioritari, ma dove le OSC operano all’interno di relazioni consolidate).

La dotazione finanziaria è pari a 500.000 euro. La richiesta di contributo dovrà essere compresa tra 15.000 e 50.000 euro e non dovrà essere superiore al 90% dei costi totali del progetto. I progetti dovranno avere una durata tra i 6 e i 18 mesi.

Sostegno agli attori della società civile nell’Africa occidentale e nel bacino del lago Ciad

Sostegno agli attori della società civile nell'Africa occidentale e nel bacino del lago Ciad

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Nel quadro dello Strumento per la stabilità e la pace è stato pubblicato un bando per supportare e rafforzare la società civile in alcuni Paesi e regioni dell’Africa occidentale e del bacino del lago Ciad al fine di rafforzare il loro ruolo nella prevenzione dei conflitti, nella costruzione della pace e nella gestione delle crisi

Il bando è articolato in 2 lotti:

Lotto 1 – Sostenere la creazione e lo sviluppo di una rete regionale di esperti specializzati nella prevenzione dei conflitti e dell’estremismo violento e nella costruzione della pace per l’Africa occidentale e il bacino del lago Ciad

Una proposta di progetto deve comprendere tutte le seguenti priorità

  1. a) Sostenere la creazione e lo sviluppo di una rete regionale di esperti specializzati nella prevenzione dei conflitti e dell’estremismo violento e nella costruzione della pace per l’Africa occidentale e il bacino del lago Ciad
  2. b) Promuovere la produzione di conoscenze, l’informazione scientifica e il dibattito all’interno della rete
  3. c) Promuovere la diffusione dei risultati realizzati all’interno della rete in modo da scambiare conoscenze e promuovere il dibattito sia tra i membri che all’esterno
  4. d) Sviluppare scambi di competenze in materia tra professionisti dell’Africa occidentale e del bacino del lago Ciad e professionisti europei

Per questo lotto i progetti devono avere una durata compresa fra 30 e 36 mesi e devono svolgersi in uno o più dei seguenti paesi: Mauritania, Mali, Burkina Faso, Niger, Ciad, Nigeria, Camerun, Benin, Ghana, Togo, Costa d’Avorio, Sierra Leone, Liberia, Guinea, Guinea-Bissau, Senegal, Gambia, Capo Verde

Lotto 2 – Massimizzare il potenziale dei media (media tradizionali, a livello di comunità, social media, ecc.) sulle dinamiche di conflitto per contribuire a costruire e consolidare una pace sostenibile nei paesi interessati

Una proposta di progetto deve comprendere tutte le seguenti priorità:

  1. a) Rafforzare la capacità d’indagine e di informazione dei giornalisti, delle équipe editoriali, dei gestori dei social network, ecc.
  2. b) Utilizzare il potenziale mediatico per sostenere i processi di mediazione, dialogo e riconciliazione
  3. c) Promuovere la contro-narrativa e le campagne positive per combattere l’incitamento all’odio, alla violenza e alla disinformazione e al contempo sostenere le strutture e ai processi di autoregolamentazione dei media esistenti in materia di linguaggio non violento

Qualora un progetto si svolga in più di un paese destinatario, deve essere realizzata anche un’ulteriore priorità:

  1. d) Sostenere lo scambio di esperienze tra i media nei vari paesi interessati dal progetto

Per questo lotto i progetti devono avere una durata compresa fra 24 e 36 mesi e devono svolgersi in uno o più dei seguenti paesi: Benin, Ghana, Togo, Costa d’Avorio, Sierra Leone, Liberia, Guinea, Guinea-Bissau, Senegal, Gambia, Capo Verde

Per entrambi i lotti deve essere previsto il coinvolgimento della società civile.

Attività ammissibili (elenco non esaustivo):

– elaborazione di quadri strategici, normativi e di lavoro, linee guida, codici di condotta, metodi, ecc.; sostegno all’attuazione e all’utilizzo di tali strumenti

– seminari e workshop per lo scambio di esperienze e migliori pratiche, ecc.

– formazione, coaching, sostegno, attività, ecc.

– fornitura o coordinamento di competenze specifiche

– networking, piattaforme di dialogo, gruppi di contatto, ecc.

– campagne di informazione e sensibilizzazione

– finanziamento della produzione audiovisiva e dei social media;

– organizzazione di dialoghi, dibattiti, tavole rotonde, ecc.

– lobbyng sulle autorità competenti

– ricerche, analisi e indagini specializzate

– sostegno ad iniziative o microprogetti

– fornitura di attrezzature o infrastrutture leggere in relazione agli obiettivi del bando

– attività che facilitano la sostenibilità delle azioni dopo la fine del progetto.

Le proposte progettuali possono essere presentate da un soggetto che rientra nella definizione di attori della società civile, come specificati nel regolamento istitutivo dello Strumento per la stabilità e la pace (precisamente: ONG, organizzazioni rappresentative di popolazioni autoctone, gruppi di cittadini e associazioni professionali locali, cooperative, sindacati, organizzazioni rappresentative degli interessi economici e sociali, le organizzazioni locali -comprese le reti- che operano nel settore della cooperazione e dell’integrazione regionali decentralizzate, associazioni di consumatori, associazioni di donne e giovani, organizzazioni che operano nel campo dell’insegnamento, della cultura, della ricerca e della scienza, università, chiese e associazioni e comunità religiose, mass media, e tutte le associazioni non governative e fondazioni private e pubbliche che possono contribuire allo sviluppo o alla dimensione esterna delle politiche interne dell’UE), stabilito:

Per il lotto 1: in uno dei paesi destinatari (un soggetto ammissibile stabilito nell’UE può essere co-applicant)

Per il lotto 2: nell’UE o in uno o più Paesi destinatari

Il partenariato non è obbligatorio.

Il budget disponibile per il bando ammonta a 6.000.000 euro: 3.000.000 per ogni lotto. Il contributo del programma ai progetti potrà coprire fino al 90% dei costi ammissibili (non meno del 70%) nel rispetto dei seguenti massimali:

Lotto 1: Contributo massimo di 3.000.000 euro (non saranno accettati progetti che richiedano un contributo inferiore a 2.500.000 euro)

Lotto 2: Contributo massimo di 1.000.000 euro (non saranno accettati progetti che richiedano un contributo inferiore a 750.000 euro)

Il bando è qualificato come “ristretto” e questo implica che la presentazione delle proposte di progetto avvenga in due fasi: la prima consiste nell’invio delle proposte di progetto attraverso la compilazione del concept note, un formulario meno dettagliato attraverso il quale presentare il progetto in modo sintetico; solo i progetti i cui concept note siano stati valutati positivamente saranno inseriti in una short list e i loro proponenti saranno invitati a presentare le proposte complete di progetto.

Sia il proponente sia i partner devono essere registrati nel sistema PADOR: il proponente deve esserlo già al momento della presentazione del concept note, mentre i partner è sufficiente che lo siano al momento della presentazione della proposta completa del progetto.

La presentazione dei concept note deve essere fatta esclusivamente attraverso il sistema PROSPECT.

Scadenza: 31 marzo 2021

Media innovativi per la pace, la coesione sociale e la riconciliazione in Turchia, Medio Oriente e Nord Africa

Media innovativi per la pace, la coesione sociale e la riconciliazione in Turchia, Medio Oriente e Nord Africa

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EuropeAid nel quadro dello Strumento per la stabilità e la pace ha pubblicato un bando per promuovere la pace nello spazio digitale e rafforzare la resilienza delle società fragili e colpite da conflitti rispetto ai contenuti nocivi dei media in Algeria, Iraq, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Siria, Tunisia, Turchia, West Bank e Striscia di Gaza e Yemen (Paesi beneficiari del bando).

Il bando mira a realizzare azioni che utilizzino il potenziale delle TIC (media digitali, applicazioni digitali, telefoni cellulari, dati, ecc.) per cambiare positivamente la dinamica della risoluzione di conflitti/crisi e a sostenere iniziative di costruzione della pace che aumentino la consapevolezza, combattano l’influenza della disinformazione/informazione e rafforzino l’alfabetizzazione mediatica per gli utenti chiave (giovani, influencer, giornalisti, cittadini, ecc.)

Priorità:

  1. Promuovere software open source gratuito, strumenti e piattaforme digitali per monitorare, contrastare la diffusione e mitigare l’impatto dell’incitamento all’odio, delle voci e della disinformazione.
  2. Promuovere i contenuti creativi dei media come strumento di sensibilizzazione per rafforzare identità condivise, sostenere la coesione sociale, la mediazione e gli sforzi di riconciliazione post-conflitto.
  3. Promuovere un programma informativo ed educativo che contribuisca ad aumentare la conoscenza di questioni complesse e ad aiutare il pubblico a rifletterci criticamente.
  4. Sostenere l’attuazione di iniziative di mediazione digitale e di diplomazia in aree colpite da conflitti.
  5. Contribuire a responsabilizzare e rafforzare la voce dei gruppi emarginati attraverso l’uso dei media e delle TIC.
  6. Promuovere l’innovazione e lo sviluppo di politiche tra TIC, pace e sicurezza.

Attività possibili (elenco non esaustivo):

– Utilizzo del potenziale delle TIC per raccogliere, elaborare e analizzare dati che supportano l’analisi dei conflitti e il processo di allarme rapido per informare le iniziative decisionali o di costruzione della pace volte a porre fine ai conflitti violenti;

– Monitoraggio dei social media per rilevare l’influenza di disinformazione / informazione, campagne di fake news, ecc;

– Sostegno/incoraggiamento alla pubblicazione di contenuti mediatici e di social media che contrastino la violenza e la disinformazione e / o promuovano messaggi positivi;

–  Utilizzo di applicazioni o giochi online per promuovere messaggi positivi, contrastare l’incitamento all’odio, l’incitamento alla violenza, la disinformazione e altri contenuti dannosi diffusi online;

– Utilizzo del potenziale delle TIC per lanciare iniziative quali mappatura delle crisi, podcast, giochi di pace, piattaforme di crowdsourcing;

– Miglioramento delle capacità investigative e di reportistica in tema di conflitti da parte dei giornalisti e delle équipe editoriali per promuovere una copertura più equilibrata di eventi e storie relativi ai conflitti;

– Utilizzo di podcast e spazio virtuale per documentare la realtà di una crisi, discutere questioni complesse e incoraggiare un dibattito costruttivo;

– Sessioni di sensibilizzazione sui rischi e le opportunità associati all’attivismo digitale e miglioramento delle competenze in materia di e-literacy e difesa informatica.

Sono autorizzati, quando necessario approcci integrati che combinano più piattaforme multimediali (radio, stampa, televisione e media online) con il coinvolgimento off-line. Tutte le proposte dovranno dimostrare di essere conformi alle normative del paese in cui si svolge l’azione e al Regolamento generale sulla protezione dei dati dell’UE.

Le attività progettuali si devono svolgere in almeno uno dei Paesi beneficiari.

Possono presentare una proposta progettuale soggetti con personalità giuridica appartenenti alle seguenti categorie: ONG, autorità locali, fondazioni indipendenti, operatori del settore pubblico, e in generale attori della società civile (come definiti nel regolamento istitutivo del programma) stabiliti in uno Stato UE oppure in uno dei Paesi destinatari del bando o negli altri Paesi ammissibili al programma.

Se il proponente non è stabilito in uno dei paesi beneficiari, almeno un partner del progetto deve esserlo.

La durata progetto deve essere compresa fra 24 e 36 mesi.

Il budget disponibile per il bando ammonta a 6.000.000 euro. Il contributo del programma ai progetti potrà coprire fino al 95% dei costi ammissibili (minimo 80%), per un massimo di 2.000.000 di euro. Non saranno valutati progetti che richiedono un contributo inferiore a 1.200.000 euro.

Il bando è qualificato come “ristretto” e questo implica che la presentazione delle proposte di progetto avvenga in due fasi: la prima consiste nell’invio delle proposte di progetto attraverso la compilazione del concept note, un formulario meno dettagliato attraverso il quale presentare il progetto in modo sintetico; solo i progetti i cui concept note siano stati valutati positivamente saranno inseriti in una short list e i loro proponenti saranno invitati a presentare le proposte complete di progetto. Le proposte complete devono essere CONFORMI CON QUELLE PRESENTATE ATTRAVERSO IL CONCEPT NOTE (ovvero: gli elementi presentati nel concept note non possono essere modificati nella proposta completa; in particolare il partenariato non può essere modificato, salvo situazioni di particolare criticità e in accordo con la Commissione).

Sia il proponente sia i partner devono essere registrati nel sistema PADOR: il proponente deve esserlo già al momento della presentazione del concept note, mentre i partner è sufficiente che lo siano al momento della presentazione della proposta completa del progetto.

La presentazione dei concept note deve essere fatta esclusivamente attraverso il sistema PROSPECT.

Scadenza (concept note): 29 gennaio 2021

Piemonte & Africa sub-sahariana: Partenariati territoriali per un futuro sostenibile – Anno 2020

Piemonte & Africa sub-sahariana: Partenariati territoriali per un futuro sostenibile - Anno 2020

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Bando pubblico finalizzato a sostenere le iniziative di cooperazione decentrata delle Autonomie Locali piemontesi in Africa sub-sahariana, per consolidare e rafforzare i partenariati territoriali tra le comunità piemontesi e africane e accrescerne la consapevolezza sul ruolo e l’importanza della cooperazione decentrata come risorsa del territorio.

La Regione Piemonte e la Fondazione Compagnia di San Paolo intendono sostenere progetti di cooperazione decentrata promossi dalle Autorità Locali piemontesi impegnate nella cooperazione allo sviluppo nei seguenti Paesi e aree: Benin, Burkina Faso (ad eccezione delle località già partner del progetto AICS “Giovani al Centro”: Banfora, Boussou, Gourcy, Ouahigouya, Ziniaré), Capo Verde, Costa d’Avorio, Niger, Repubblica di Guinea Conakri.

Le iniziative cofinanziate sul presente Bando dovranno contribuire a:

  • promuovere lo sviluppo locale sostenibile dei contesti territoriali dei Paesi dell’Africa Sub –sahariana identificati e il miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni locali;
  • ridurre la povertà, le ineguaglianze e l’insicurezza alimentare.

Inoltre dovranno:

  • facilitare le relazioni tra le comunità partner, piemontesi e africane;
  • migliorare la reciproca percezione dei territori, favorendo in particolare una maggiore conoscenza delle realtà nelle quali si originano i flussi migratori.

Le domande di contributo potranno essere presentate esclusivamente dai seguenti soggetti pubblici del territorio piemontese: Province, Città Metropolitana, Comuni, Unioni montane del territorio piemontese e ogni forma associativa tra i medesimi prevista dal T.U.EE.LL. vigente o da sedi piemontesi delle Associazioni di Enti Locali di cui al punto 272 T.U.EE.LL.

Le risorse complessive messe a disposizione dal presente Bando ammontano attualmente a Euro 216.000,00 (CUP J69D20000670009). Quando si renderanno disponibili risorse aggiuntive, la dotazione complessiva del Bando potrà essere aumentata fino ad un massimo di Euro 350.000,00, come previsto dal Piano annuale 2020 degli interventi regionali per la promozione di una cultura ed educazione di pace, per la cooperazione e la solidarietà internazionale approvato con D.G.R. n. 41-2088 del 9/10/2020.

Scadenza: 26/11/2020

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