Programma FESR Lazio 2021-2027, Innovazione Sostantivo Femminile – 2022

Programma FESR Lazio 2021-2027, Innovazione Sostantivo Femminile – 2022

 

La Regione Lazio intende promuovere e valorizzare il capitale umano femminile sostenendo lo sviluppo di MPMI Femminili, in particolare favorendone i percorsi di innovazione mediante soluzioni ICT, in coerenza con la “Smart Specialization Strategy (S3)” regionale, quali:

  • innovazione e miglioramento di efficienza dei processi produttivi all’interno dell’azienda, in particolare attraverso l’introduzione di tecnologie digitali;
  • innovazione e ampliamento della gamma di prodotti e/o servizi;
  • innovazione guidata dal design e dalla creatività;
  • innovazione organizzativa e manageriale;
  • innovazione di marketing e comunicazione, con particolare riferimento all’introduzione di strategie e strumenti di marketing digitale;
  • eco-innovazione, ovvero miglioramento delle performance ambientali aziendali;
  • safety-innovazione, ovvero miglioramento dei livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro e di responsabilità sociale dell’impresa, inclusa l’introduzione di tecnologie avanzate funzionali all’inserimento lavorativo di persone con disabilità.

Sono agevolabili Progetti che prevedono l’adozione di una o più nuove tecnologie o soluzioni digitali, o processi e sistemi di innovazione aziendali tra quelli di seguito elencati (le Tipologie di Intervento):

  • tecnologie digitali e/o soluzioni tecnologiche consolidate che permettono di elaborare, memorizzare/archiviare dati, anche in modalità multilingua, utilizzando risorse hardware/software distribuite o virtualizzate in rete in un’architettura di cloud computing, quali ad esempio: realtà
    aumentata, wearable wireless devices e body area network, text e data mining, micro-nano elettronica, IoT (Internet of Things), piattaforme di erogazione servizi, internet e web 2.0, social media, eCommerce, eSupply Chain, GIS (Geographic Information System), new media, editoria digitale, piattaforme per la condivisione e il riuso di contenuti, sistemi di tracciabilità per l’autenticazione di prodotti e l’ottimizzazione di processi logistici;
  • processi e sistemi di automazione industriale per il miglioramento della qualità del processo produttivo e dei prodotti (ad esempio macchine a controllo numerico), anche in termini di sicurezza e sostenibilità (riduzione impatto ambientale, riduzione utilizzo risorse, quali ad esempio energia e acqua);
  • processi e sistemi produttivi flessibili, quali sistemi robotizzati “intelligenti”, interfacce evolute uomo-macchina, sistemi di programmazione e pianificazione intelligente dei compiti, in particolare per il miglioramento dell’efficienza energetica dei processi;
  • processi e sistemi di fabbricazione digitale, inclusa l’adozione di tecnologie digitali avanzate a supporto dei processi produttivi (ad esempio stampa 3D, prototipazione rapida, ecc.).

I Progetti devono essere avviati (incarico, contratto o documento analogo) successivamente alla data di presentazione della Domanda, fatto salvo eventuali spese per la progettazione.

I Progetti devono essere completati, pagati e rendicontati entro 9 mesi dalla Data di Concessione.

I Beneficiari sono le Imprese Femminili che al momento della presentazione della Domanda sono MPMI e sono iscritte al Registro delle Imprese o, nel caso delle Lavoratrici Autonome sono titolari di P.IVA attiva.

Si considera Impresa Femminile:

  • la Lavoratrice autonoma donna;
  • l’impresa individuale la cui titolare è una donna;
  • la società cooperativa e la società di persone in cui il numero di donne socie rappresenti almeno il 60 per cento dei componenti della compagine sociale;
  • lo studio associato in cui il numero di donne associate rappresenti almeno il 60 per cento dei componenti della compagine sociale;
  • la società di capitale le cui quote di partecipazione spettino in misura non inferiore ai due terzi a donne o MPMI Femminili e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne.

Il requisito di Impresa Femminile deve essere posseduto alla Data di presentazione della Domanda e mantenuto per almeno 3 anni dall’erogazione del contributo. Ad ogni MPMI può essere agevolato un unico Progetto. I Beneficiari devono inoltre possedere i requisiti generali di ammissibilità.

Sono costi ammissibili quelli necessari a realizzare il Progetto e di seguito elencati:

  1. i costi di Progetto da rendicontare: per un importo non inferiore a 20.000 euro;
  2. i costi del personale forfettari: in misura pari al 15% dei costi di Progetto da rendicontare;
  3. i costi indiretti forfettari: in misura pari al 7% dei costi di Progetto da rendicontare.

Con riferimento ai costi di Progetto da rendicontare, sono ammissibili le seguenti Voci di Costo:

  • investimenti materiali: acquisto di attrezzature, strumenti e sistemi nuovi di fabbrica, dispositivi, software e applicativi digitali e la strumentazione accessoria al loro funzionamento; tali beni dovranno essere installati presso la Sede Operativa (domicilio fiscale nel caso di Lavoratrici Autonome) aziendale che beneficia del contributo;
  • investimenti immateriali: acquisto di brevetti, licenze, know-how o altre forme di proprietà intellettuale, inclusi i costi per la convalida e la difesa degli attivi immateriali;
  • canoni per servizi in modalità “software as a service”, acquisizione di servizi erogati in modalità cloud computing e saas (Software as a service) nonché di system integration applicativa e connettività dedicata;
  • consulenze specialistiche correlate all’Intervento: acquisizione di servizi finalizzati all’adozione di tecnologie ICT. Tali costi non potranno superare il 20% del totale delle sopracitate Voci di Costo a), b) e c).

L’Avviso avrà una dotazione finanziaria complessiva di 3 milioni di euro, di cui il 20% (600.000 euro) è riservato ai Progetti da realizzare in uno dei Comuni ricadenti nelle Aree di Crisi Complessa della Regione Lazio. Il contributo è concesso a titolo di De Minimis, sotto forma di contributo a fondo perduto nella misura indicata dal Beneficiario e compresa tra un minimo del 50% e un massimo del 70% dei costi ammissibili (A + B +C), ma non può superare l’importo di 30.000,00 euro.

Scadenza: 16 giugno 2022, ore 18.00.

Incentivi per l’imprenditoria femminile

Incentivi per l'imprenditoria femminile

 

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che integra le risorse a sostegno dell’imprenditoria femminile con i 400 milioni di euro previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Si tratta di un intervento cardine del Ministero che mira a incentivare le donne ad entrare nel mondo delle imprese, supportando le loro competenze e creatività, attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.

In particolare il decreto rafforza sia il nuovo Fondo per l’imprenditoria femminile, sia le altre misure già avviate come Nuove Imprese a Tasso zero, a supporto della creazione di piccole e medie imprese e auto imprenditoria, e Smart&Start, che supporta start-up e PMI innovative.

L’obiettivo è di sostenere almeno 2400 imprese femminili, agevolando la realizzazione di progetti imprenditoriali innovativi, supportando le startup femminili attraverso attività di mentoring, assistenza tecnico-manageriale e misure per la conciliazione vita-lavoro, creare un clima culturale favorevole che valorizzi l’imprenditorialità femminile attraverso misure di accompagnamento, monitoraggio e campagne di comunicazione.

Con un prossimo provvedimento ministeriale verranno indicati i termini e le modalità di presentazione delle domande.

Cultura Crea 2.0: anche in Sicilia finanziato lo sviluppo d’impresa per le PMI del settore culturale, turistico e creativo

Cultura Crea 2.0: anche in Sicilia finanziato lo sviluppo d’impresa per le PMI del settore culturale, turistico e creativo

 

Da gennaio 2022 anche in Sicilia saranno attivati gli incentivi Cultura Crea per lo “Sviluppo delle imprese dell’industria culturale e turistica” (Titolo III).

Si tratta di incentivi per lo sviluppo e il consolidamento d’impresa, in favore di tutte le micro, piccole e medie imprese, incluse le cooperative, costituite da oltre trentasei mesi, che appartengono all’industria culturale, turistica, creativa, dello spettacolo e del settore manifatturiero tipico locale.

Invitalia, l’Agenzia che gestisce gli incentivi previsti dal PON Cultura e Sviluppo 2014-2020 Asse II, attiverà la piattaforma per la presentazione delle domande nei primi giorni del nuovo anno.

La novità è stata introdotta a seguito della modifica dell’Accordo Operativo tra Regione Sicilia e Ministero della Cultura, con decreto del MIC del 21 dicembre 2021.

Sono finanziabili programmi di spesa fino a 500.000 euro nelle seguenti aree di intervento:

  • servizi per la fruizione turistica e culturale
  • promozione finalizzata alla valorizzazione delle risorse culturali
  • recupero e valorizzazione di produzioni tipiche locali

Le agevolazioni sono concesse nei limiti del regolamento de minimis e prevedono congiuntamente:

  1. finanziamento agevolato a tasso zero fino al 60% della spesa ammessa, elevabile al 65% in caso di impresa femminile, o impresa giovanile o in possesso del rating di legalità
  2. contributo a fondo perduto fino al 20% della spesa ammessa, elevabile al 25% in caso di impresa femminile, o impresa giovanile o in possesso del rating di legalità

Le imprese beneficiarie devono finanziarie con risorse proprie la quota di investimenti non coperta dalle agevolazioni.

Per le imprese che ne fanno richiesta, è disponibile anche un servizio di tutoring, fino a un valore massimo di 10.000 euro.

Fondo impresa femminile

Fondo impresa femminile

 

È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto interministeriale del ministro Giancarlo Giorgetti che rende operativo il Fondo impresa femminile.

L’obiettivo della misura è quello di incentivare la partecipazione delle donne al mondo delle imprese, supportando le loro competenze e creatività per l’avvio di nuove attività imprenditoriali e la realizzazione di progetti innovativi, attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.

Il Fondo Impresa femminile è istituito con un finanziamento iniziale di 40 milioni di euro.

Il progetto è inserito tra le linee di intervento del Ministero dello sviluppo economico nel Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, che prevede complessivamente 400 milioni a sostegno dell’imprenditoria femminile.

Le agevolazioni sono concesse con una procedura valutativa a sportello.

Le domande di agevolazione devono essere compilate esclusivamente per via elettronica, utilizzando la procedura informatica che sarà messa a disposizione in un’apposita sezione del sito internet del Soggetto gestore, www.invitalia.it

L’apertura dei termini, le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione saranno definite dal Ministero dello sviluppo economico con successivo provvedimento, con il quale saranno, altresì, fornite le necessarie specificazioni per la corretta attuazione degli interventi.

Misure di accompagnamento al fare impresa e all’autoimpiego

Misure di accompagnamento al fare impresa e all’autoimpiego

 

L’Invito intende dare attuazione a quanto previsto dalla deliberazione di Giunta regionale n. 715 del 17/05/2021, rendendo disponibili servizi individuali a supporto della nascita di nuove imprese e dell’autoimpiego per valorizzare e supportare le persone con disabilità che, per proprie aspettative e attitudini, investono nell’imprenditorialità.

I destinatari sono:

  • persone disabili in cerca di lavoro iscritte al collocamento mirato secondo quanto previsto dalla Legge n. 68/1999;
  • persone disabili ai sensi della Legge n. 68/1999 occupate e persone con disabilità acquisita in costanza di rapporto di lavoro.

L’individuazione dei destinatari è a cura degli Uffici del collocamento mirato. I nominativi sono inoltrati al soggetto attuatore per l’attivazione del servizio individuale o individualizzato a supporto della nascita di nuove imprese e dell’autoimpiego e tale misura deve essere riportata nel Patto o Accordo di servizio sottoscritto tra la persona e l’operatore pubblico.

Le operazioni candidate devono essere articolate prevedendo la seguente offerta:

Progetto 1: analisi di fattibilità dell’idea imprenditoriale;

Progetto 2: costruzione del business plan;

Progetto 3: accompagnamento allo start up d’impresa.

In esito al presente Invito si procederà ad approvare un’unica operazione, che rappresenterà la potenziale offerta della totalità delle misure che potranno essere erogate fino al concorso del costo totale previsto e reso disponibile.

L’operazione deve avere una ricaduta sull’intero territorio regionale ed essere progettata e realizzata in una rete di partenariato di livello regionale, formalizzata in un Accordo, che sia in grado di rispondere in modo efficace ed efficiente ai fabbisogni delle persone e alla loro richiesta di servizi.

Possono candidare operazioni a valere sul presente Invito, in qualità di soggetti gestori titolari:

  • gli organismi accreditati per l’ambito della Formazione superiore o per l’ambito Formazione continua e permanente e per l’ambito aggiuntivo Utenze speciali ai sensi della deliberazione di Giunta regionale n. 177/2003 e ss.mm.ii. o che abbiano presentato domanda di accreditamento per tali ambiti entro la data di scadenza del presente Invito;
  • soggetti accreditati, ai sensi della deliberazione di Giunta regionale n. 1959/2016, o che abbiano presentato domanda di accreditamento entro la data di scadenza del presente Invito, per la realizzazione di servizi per il lavoro – area 2 Supporto all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale di soggetti fragili e vulnerabili.

Le risorse pubbliche disponibili sono pari a euro 500.000,00 di cui al Fondo regionale per l’occupazione delle persone con disabilità ex art. 19 della Legge regionale n.17/2005 e successive modifiche.

Tenuto conto che in esito al presente Invito sarà approvata una sola operazione, le operazioni candidate devono prevedere un contributo pubblico richiesto pari a quello sopra riportato.

Le operazioni devono essere compilate esclusivamente attraverso l’apposita procedura applicativa web SIFER progettazione 2007/2013 e devono essere inviate alla Pubblica Amministrazione per via telematica entro e non oltre le ore 12.00 del 26/01/2022, pena la non ammissibilità.

Incentivi per l’avvio di nuove imprese con presenza maggioritaria di persone con disabilità

Incentivi per l’avvio di nuove imprese con presenza maggioritaria di persone con disabilità

 

Il bando intende dare attuazione a quanto previsto dalla deliberazione di Giunta regionale n. 715/2021 – Programma annuale del Fondo regionale persone con disabilità – rendendo disponibili in via sperimentale misure di sostegno per l’avvio di nuove imprese che vedono la presenza maggioritaria di persone con disabilità, sia come lavoratori dipendenti sia come soci lavoratori, in tutte le forme giuridiche previste dalla Legge n. 142/2001, al fine di ampliare le opportunità occupazionali.

Il bando si rivolge alle micro e piccole imprese. Inoltre, le imprese devono:

  • essere regolarmente costituite da non più di 12 mesi alla data della richiesta dell’incentivo;
  • realizzare la propria attività in almeno un’unità locale ubicata nel territorio dell’Emilia-Romagna;
  • essere attive e non essere sottoposte a procedure di liquidazione (anche volontaria), fallimento, concordato preventivo, amministrazione controllata o altre procedure concorsuali in corso o prima della data di presentazione della richiesta;
  • avere la maggioranza dei propri dipendenti alla data della richiesta dell’incentivo costituita da persone con disabilità di cui alla Legge n.68/1999 e successive modifiche.

È requisito di ammissibilità sostanziale per accedere agli incentivi la configurazione di una nuova impresa e non costituzione societaria a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda, fusione o scissione societaria.

Sono escluse dall’accesso agli incentivi le unità produttive e le imprese parte di un gruppo ai sensi dell’art. 31 Dlgs n.276/2003 la cui eccedenza di lavoratori aventi diritto al collocamento mirato rispetto agli obblighi di legge venga portata a compenso del minor numero di lavoratori assunti nelle altre unità produttive o nelle altre imprese del gruppo aventi sede in Italia ai sensi dell’art. 5 c. 8 della L. n.68/99.

Sono inoltre escluse dall’accesso alle richieste degli incentivi le imprese i cui investimenti oggetto della richiesta di incentivo sono riconducibili al settore della produzione agricola, della pesca, dell’acquacoltura come risultanti dal Registro delle imprese presso la Camera di Commercio.

La misura in oggetto si configura quale corresponsione di incentivi alla realizzazione degli investimenti necessari all’avvio dell’impresa e alla messa sul mercato di prodotti/servizi. Le spese devono essere riferite a un’unità locale situata nel territorio dell’Emilia-Romagna regolarmente censita presso la CCIAA di competenza.

Gli incentivi previsti sono concessi a fondo perduto, nella forma del conto capitale, nella misura pari all’80% della spesa ritenuta ammissibile per ciascuna impresa. L’importo dell’incentivo per ogni impresa, comunque, non potrà superare euro 75.000,00.

Sono ammissibili le spese sostenute per l’acquisto o locazione/leasing di macchinari, attrezzature, impianti, l’affitto/noleggio di laboratori e attrezzature, spese di costituzione, consulenze esterne specialistiche. In caso di ratei di locazione/leasing/affitto/noleggio, le spese devono riferirsi al periodo intercorrente tra la data di costituzione dell’impresa e i 18 mesi successivi.

Gli incentivi vengono concessi secondo quanto stabilito dal Regolamento UE n. 651/2014 del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato. In particolare, il presente regime di aiuti rispetta le disposizioni di cui all’art. 22 del suddetto regolamento.

Le risorse pubbliche disponibili sono pari a euro 2.500.000,00 di cui al Fondo regionale per l’occupazione delle persone con disabilità ex Art. 19 della Legge regionale n.17/2005 e successive modifiche.

La richiesta di incentivo, firmata digitalmente dal legale rappresentante del soggetto richiedente, deve essere inviata via posta elettronica certificata dal 25/01/2022 al 30/06/2022.

Finanziamenti per start up e creazione impresa: bando microcredito 2021

Finanziamenti per start up e creazione impresa: bando microcredito 2021

 

La Regione Toscana con decreto dirigenziale 19569 del 8 novembre 2021 ha approvato il bando Creazione impresa giovanile, femminile e dei destinatari di ammortizzatori sociali (allergato A del decreto), al fine di agevolare l’avvio di micro e piccole imprese artigiane, industriali manifatturiere, nonché del settore turistico, commerciale, cultura e terziario, attraverso lo strumento finanziario del microcredito, con l’obiettivo di consolidare lo sviluppo economico  ed accrescere i livelli   di occupazione giovanile,  femminile  e  dei destinatari di ammortizzatori sociali.

Il bando, in linea con Giovanisì progetto della Regione per l’autonomia dei giovani, è cofinanziato dal Programma operativo regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2014-2020, in particolare con le risorse assegnate all’azione 3.5.1 “Fondo di microcredito “Creazione di impresa giovanile, femminile e di destinatari di ammortizzatori sociali” del programma.

Possono presentare domanda:

– le Micro e Piccole Imprese (MPI), così come definite dall’allegato 1 del Reg. (UE) n. 651/2014, nonché i liberi professionisti in quanto equiparati alle imprese (delibera di giunta 240/2017), che abbiano il carattere di impresa giovanile, femminile oppure di soggetti destinatari di ammortizzatori sociali, la cui costituzione è avvenuta nel corso dei due anni precedenti la data di presentazione della domanda di accesso all’agevolazione;

– persone   fisiche   intenzionate   ad   avviare, entro sei mesi dalla data di comunicazione dell’ammissione della domanda alla persona fisica, un’attività imprenditoriale di dimensione di micro o piccola Impresa (Mpi) così come definita dall’allegato 1 del Reg. (UE) n. 651/2014, o un’attività di libero professionista, e definita giovanile, femminile oppure di destinatari di ammortizzatori sociali.

Le date di apertura e di chiusura del bando sono stabilite con decreto dirigenziale.

Domande online dal 6 dicembre 2021.

Ciascun richiedente può presentare una sola domanda di aiuto, pena l’esclusione di tutte le domande in cui esso figura. Possono presentare domanda anche soggetti già beneficiari di bandi attivati nell’azione 3.5.1 del Por Fesr 2014-2020, purché, alla data della presentazione della domanda, abbiano completato   il   progetto   e   richiesto   al   soggetto   gestore   l’erogazione   a   saldo   del   precedente finanziamento concesso.

Possono essere comunque presentate al massimo 2 domande nell’arco dei 12 mesi, comprese le domande per le quali ci sono state rinunce e revoche. La domanda di agevolazione è redatta esclusivamente on line., previo rilascio delle credenziali di accesso al sistema gestionale disponibile al sito Internet http://www.toscanamuove.it.

L’agevolazione viene concessa nella forma del microcredito a tasso zero, nella misura del 70% del costo totale ammissibile, ovvero di importo non superiore a 24.500 euro.

PMI creative, istituito fondo da 40 milioni

PMI creative, istituito fondo da 40 milioni

 

Il Ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha firmato il decreto che rende operativo il Fondo per le piccole e medie imprese creative istituito presso il Ministero, al fine di promuovere nuova imprenditorialità e lo sviluppo del settore, attraverso contributi a fondo perduto, interventi di sostegno nel capitale sociale e finanziamenti agevolativi da destinare all’acquisto di macchinari innovativi, servizi specialistici, finalizzati anche alla valorizzazione di brevetti.

Per la misura sono disponibili risorse pari a 20 milioni di euro per ciascun anno 2021 e 2022, per un totale di 40 milioni di euro.

In particolare, potranno accedere a queste agevolazioni tutte le attività d’impresa dirette allo sviluppo, alla creazione, alla produzione, alla diffusione e alla conservazione dei beni e servizi che costituiscono espressioni culturali, artistiche o altre espressioni creative e, in particolare, quelle relative all’architettura, agli archivi, alle biblioteche, ai musei, all’artigianato artistico, all’audiovisivo, compresi il cinema, la televisione e i contenuti multimediali, al software, ai videogiochi, al patrimonio culturale materiale e immateriale, al design, ai festival, alla musica, alla letteratura, alle arti dello spettacolo.

Il provvedimento, firmato anche dal Ministro della Cultura, è stato inviato alla Corte dei Conti per la registrazione.

FSE+ 2021-2027: Patto tra generazioni – incentivi per il ricambio generazionale nel lavoro e nell’impresa

FSE+ 2021-2027: Patto tra generazioni – incentivi per il ricambio generazionale nel lavoro e nell’impresa

 

L’iniziativa oggetto del presente avviso rappresenta per la Regione Lazio l’anello di congiunzione tra i periodi di programmazione 2014-2020 e 2021-2027 del FSE, con l’obiettivo strategico di mettere in atto un processo programmatorio che, nel pieno rispetto dei vincoli regolamentari, possa effettivamente garantire un valore aggiunto per la presa in conto di fabbisogni emergenti attraverso un virtuoso impiego dei Fondi dell’UE.

La Regione Lazio continua così nella sua azione mirata di sostegno all’occupazione di specifici target della popolazione, visto anche il perdurare della crisi economica e occupazionale aggravata dalla emergenza Covid.

L’avviso interviene quindi a sostegno dell’inserimento lavorativo e occupazionale con interventi rivolti sia alle persone che al sistema delle imprese sostenendo l’accesso al mercato del lavoro nonché al timone di realtà imprenditoriali di personale giovane e qualificato, in un’ottica di rilancio e di qualificazione diffusa del sistema d’impresa.

La finalità dell’avviso e del Patto tra generazioni è duplice, da qui l’articolazione in due macro ambiti “ricambio generazionale tra lavoratori in azienda” e “passaggio generazionale nella proprietà d’impresa”, in cui rientrano tre tipologie di incentivo:

Macro ambito: ricambio generazionale tra lavoratori

Incentivo A. Incentivo fino ad un massimo di 11.000,00 euro nell’ipotesi in cui il ricambio generazionale avvenga tra lavoratore/lavoratrice senior a cui manca un periodo massimo di 12 mesi utile al raggiungimento del requisito pensionistico e il/la giovane neo assunto/a di età massima di 35 anni assunto/a con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, ivi compreso il contratto di apprendistato.

Incentivo B. Incentivo fino ad un massimo di 16.000,00 euro nell’ipotesi in cui il ricambio generazionale avvenga tra lavoratore/lavoratrice senior a cui manca un periodo compreso fra 12 mesi e 24 mesi utili al raggiungimento del requisito pensionistico e il/la giovane neo assunto/a di età massima di 35 anni assunto/a con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, ivi compreso il contratto di apprendistato.

Per le due tipologie di incentivi A e B, a ogni lavoratore/lavoratrice senior oggetto di fuoriuscita per raggiungimento del requisito pensionistico deve corrispondere l’assunzione di un/a giovane, così come indicato nella documentazione a supporto della domanda di partecipazione. In caso di assunzione del/lla giovane con contratto part-time, l’importo dell’incentivo è rimodulato in proporzione all’orario indicato nel contratto di assunzione,

Macro ambito: passaggio generazionale nella proprietà d’impresa

Incentivo C. Incentivo pari a 11.000,00 euro a favore dell’imprenditore/trice (in tale definizione rientrano soggetti titolari di microimprese, imprese familiari, studi professionali, botteghe storiche) a cui mancano massimo 12 mesi al raggiungimento del requisito pensionistico che cede la proprietà d’impresa ad un imprenditore/trice, professionista o dipendente o disoccupato di età massima di 35 anni. Almeno il 60% dell’incentivo in oggetto deve essere utilizzato per spese di innovazione e digitalizzazione delle attività d’impresa.

Per la tipologia di incentivo C, il subentro nell’attività da parte del giovane imprenditore deve essere documentato tramite atto notarile. Nel caso di subentro in attività artigiane, oltre all’atto notarile, deve essere data comunicazione all’Ente Bilaterale dell’Artigianato. In caso di subentro in attività turistiche o commerciali medesima comunicazione dovrà essere inviata all’Ente Bilaterale di riferimento (EBIT, EBTL).

Si raccomanda di verificare puntualmente tutti gli aspetti tecnici relativi all’ottenimento degli incentivi, come indicati nel testo dell’avviso, cui si rimanda.

Destinatari della misura per gli incentivi A e B sono giovani disoccupati nati a partire dalla data del 01/07/1986, italiani o stranieri, residenti o domiciliati nel Lazio insieme a lavoratori senior prossimi al raggiungimento dei requisiti pensionistici.

I giovani under 35 che verranno assunti grazie all’utilizzo degli incentivi A e B, al momento della presentazione della domanda di partecipazione, devono trovarsi nella condizione di lavoratori disoccupati ai sensi della normativa nazionale vigente. Lo stato di disoccupazione è attestato dalla data di rilascio della DID (Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro).

Per l’incentivo C i destinatari della misura sono imprenditori, professionisti, lavoratori dipendenti o disoccupati nati a partire dalla data del 1° luglio 1986, italiani o stranieri, residenti o domiciliati nel Lazio che subentrano nella proprietà d’impresa ad imprenditori (in tale definizione rientrano soggetti titolari di microimprese, imprese familiari, studi professionali, botteghe storiche) a cui mancano massimo 12 mesi al raggiungimento del requisito pensionistico. Se stranieri extracomunitari, i destinatari devono essere in possesso di regolare permesso di soggiorno in corso di validità che consenta l’esercizio di un’attività lavorativa.

Sono beneficiarie degli incentivi le imprese che assumono, o abbiano assunto dal 1° giugno 2021 al 15 dicembre 2021 (fatti salvi casi specifici espressamente regolati all’art. 9 dell’avviso) con contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato.

Con riferimento alle grandi imprese, l’incentivo può essere riconosciuto per un numero massimo di 20 nuove assunzioni.

Le imprese richiedenti devono inoltre possedere i seguenti requisiti:

L’incentivo di tipo A o B può essere riconosciuto a favore dell’impresa somministratrice anche nel caso di stipula di un contratto di somministrazione di lavoro, a tempo indeterminato, fermo restando, in particolare, quanto disposto dalla circolare INPS n. 57/2016.

Non potranno usufruire dei benefici previsti dall’Avviso le imprese che abbiano beneficiato, per il medesimo lavoratore, di altri incentivi all’occupazione approvati dalla Regione Lazio a valere sul POR FSE 2014-2020 o sul PON IOG – Garanzia Giovani. Sono escluse dai benefici del presente Avviso le assunzioni effettuate dalla Pubblica Amministrazione, individuabile assumendo a riferimento la nozione e l’elencazione recati dall’art. 1, comma 2, del d.lgs. n. 165/2001 e smi.

Incentivo C

I soggetti beneficiari della misura sono imprenditori a cui mancano massimo 12 mesi al raggiungimento del requisito pensionistico che abbiano trasferito o trasferiscano il controllo della proprietà d’impresa dal 1° giugno 2021 al 15 dicembre 2021, a imprenditori, professionisti, lavoratori dipendenti o disoccupati nati a partire dalla data del 1° luglio 1986, italiani o stranieri, residenti o domiciliati nel Lazio. I soggetti proponenti, se stranieri, devono essere in possesso di regolare permesso di soggiorno in corso di validità che consenta l’esercizio di un’attività lavorativa.

La dotazione finanziaria per realizzare le attività previste dall’Avviso ammonta a 10 milioni di euro.

Le risorse sono disponibili ad accesso continuo attraverso procedura “on demand”, fino all’esaurimento dei fondi in base all’ordine di ricevimento delle richieste di contributo per ciascuna tipologia di incentivo (A, B, C) e verranno istruite a cadenza quindicinale.

A tal riguardo, sarà cura dell’Amministrazione comunicare la chiusura della procedura.

Scadenza: 15 dicembre 2021.

BANDO NUOVA IMPRESA

BANDO NUOVA IMPRESA

 

Regione Lombardia e il Sistema Camerale lombardo promuovono Nuova impresa – Contributi per favorire l’avvio di nuove imprese e l’autoimprenditorialità in risposta alla crisi da Covid 19.

Possono accedere le MPMI (secondo la definizione di cui all’Allegato I del Regolamento UE 651/2014 del 17 giugno 2014) del commercio (inclusi i pubblici esercizi), terziario, manifatturiero e artigiani dei medesimi settori che aprono una nuova attività  – sede legale e operativa –  in Lombardia dopo il 26 luglio 2021.

Regione Lombardia e il Sistema Camerale lombardo, per favorire la ripresa e il rilancio dell’economia lombarda duramente colpita dalla pandemia Covid 19, promuovono Nuova impresa, una misura finalizzata a sostenere l’avvio di nuove imprese del commercio (inclusi i pubblici esercizi), terziario, manifatturiero e artigiani dei medesimi settori e l’autoimprenditorialità, quale opportunità di ricollocamento dei soggetti fuoriusciti dal mercato del lavoro, attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto sui costi connessi alla creazione delle nuove imprese.

L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto fino al 50% della spesa ritenuta ammissibile, che dovrà essere pari ad almeno € 5.000 euro, e comunque nel limite massimo di € 10.000 per impresa.

Le domande devono essere trasmesse dalle ore 14.30 del 1° dicembre 2021 fino ad esaurimento della dotazione finanziaria e comunque entro le ore 12.00 del 20 dicembre 2021.

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