Business to Blue brokerage event

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Business to Blue (B2Blue) è l’evento di brokeraggio dedicato all’economia blu, per promuovere innovazioni, trovare partner tecnologici e creare nuove occasioni di business tra aziende, cluster, centri di ricerca, agenzie e università.

L’evento sará preceduto da una Digital Preview in programma dal 19 al 22 novembre 2020 composto da appuntamenti e iniziative digitali. In particolare gli incontri di matchmaking di B2Blue si terranno in modalità virtuale il 19 e il 20 novembre 2020.

Business to Blue é promosso nell’ambito di SEALOGY®, e sará il primo salone europeo della Blue Economy.

In particolare, i temi dell’evento saranno i seguenti:

  • Energie rinnovabili marine
  • Sorveglianza marittima
  • Pesca e acquacoltura
  • Biotecnologia Blu
  • Turismo marittimo e costiero

Iscrizioni

Le iscrizioni sono aperte fino al 16 novembre 2020 sulla pagina web dell’evento.

Per maggiori informazioni, consultare la seguente pagina.

Bando per la qualificazione e innovazione degli stabilimenti balneari

Bando per la qualificazione e innovazione degli stabilimenti balneari

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La Regione Emilia-Romagna intende promuovere e rilanciare l’offerta turistica e il turismo balneare dell’Emilia-Romagna sostenendo interventi di riqualificazione e innovazione degli stabilimenti e delle strutture balneari marittime anche in termini di sostenibilità e in relazione ai nuovi scenari determinatisi a seguito dell’emergenza causata dal diffondersi del contagio da Covid-19.

Possono essere beneficiari dei contributi le imprese, aventi qualsiasi forma giuridica, che esercitano in Emilia-Romagna, anche in regime di concessione, l’attività di gestione degli stabilimenti e delle strutture balneari marittime.

Interventi ammissibili:

  1. a) riqualificazione, ristrutturazione, ammodernamento delle strutture nelle quali si svolgono l’attività e delle relative pertinenze;
  2. b) riqualificazione dell’attività finalizzata all’introduzione di nuovi servizi da offrire alla clientela e/o al loro potenziamento, miglioramento e/o consolidamento, anche tramite l’introduzione delle più moderne tecnologie informatiche e digitali, e anche finalizzate ad introdurre efficaci sistemi di distanziamento fisico per il contrasto alla diffusione del virus Covid 19;
  3. c) riqualificazione dell’attività e dei servizi in termini di sostenibilità ambientale, con particolare riferimento:
  • alla riduzione del consumo di plastiche e imballaggi e riduzione di ogni tipologia di rifiuto;
  • alla riduzione dei consumi energetici anche tramite l’utilizzo di fonti rinnovabili di energia;
  • ad una efficace gestione della risorsa idrica finalizzata al risparmio dei consumi di acqua;
  • alla promozione della mobilità sostenibile da parte della clientela;
  • alla riqualificazione delle strutture e dell’attività tramite l’utilizzo di materiali eco-sostenibili
  • al contenimento del rumore e alla riduzione in generale dell’inquinamento acustico;
  • all’accessibilità ai servizi offerti da parte della clientela con disabilità

L’agevolazione, a fondo perduto, è concessa nella misura pari al 40% delle spese ritenute ammissibili. Il progetto finanziabile dovrà avere una dimensione minima di investimento ammesso pari a euro 30.000. Il contributo massimo concedibile per ciascun progetto ammesso, non potrà comunque eccedere, l’importo di euro 15.000.

La misura del contributo è incrementata del 5% in uno dei due casi alternativi:

  • qualora l’attività di impresa del richiedente sia caratterizzata dalla rilevanza della presenza femminile e/o giovanile;
  • qualora gli interventi previsti siano diretti a caratterizzare in maniera sostenibile l’attività e i servizi offerti, riscontrabili da specifica relazione sia in fase di domanda che di rendicontazione

Le domande di contributo dovranno essere presentate a partire dalle ore 10.00 del giorno 29 settembre 2020 e fino alle ore 13.00 del giorno 15 ottobre 2020.

A partire dal giorno 28 settembre 2020 l’applicativo Sfinge 2020 sarà aperto e disponibile al fine di consentire la compilazione delle domande all’interno del sistema.

La Regione, al fine di monitorare che il fabbisogno delle domande di contributo non superi il plafond di risorse finanziarie stanziate per il finanziamento degli investimenti previsti nel presente bando, procederà alla chiusura anticipata al raggiungimento di 250 domande presentate.

Finanziamenti per i servizi di soccorso e salvataggio sostenuti dagli stabilimenti e/o strutture balneari

Finanziamenti per i. sostenuti dagli stabilimenti e/o strutture balneari

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Al fine di assicurare l’integrale copertura del servizio di salvataggio per l’intera stagione di balneazione ed ai medesimi livelli di qualità e sicurezza degli scorsi anni, a garanzia della incolumità di bagnanti e turisti, la Regione Emilia-Romagna con delibera di Giunta regionale n. 950 del 28 luglio 2020, intende supportare in via straordinaria per la stagione balneare 2020, gli stabilimenti e le strutture balneari con un contributo a sostegno dei costi da essi sostenuti per il servizio collettivo di soccorso e salvataggio al fine di garantire un efficace funzionamento dello stesso.

Possono essere beneficiari dei contributi le imprese, aventi qualsiasi forma giuridica che esercitano in Emilia-Romagna, anche in regime di concessione, l’attività di gestione degli stabilimenti e delle strutture balneari marittimi e che sostengono le spese del servizio di salvamento, aderendo ad un Piano collettivo di salvataggio.

Le risorse disponibili per finanziare i progetti presentati ammontano a € 1.500.000

La domanda di contributo deve essere presentata, per conto delle imprese indicate nell’articolo 3 del bando, dalle associazioni riconosciute, i consorzi, le cooperative e le società titolari del servizio di salvataggio in forma collettiva a cui le stesse aderiscono e a cui lo stesso è stato affidato.

Per la presentazione delle domande di contributo le associazioni riconosciute, i consorzi, le cooperative e le società titolari del servizio di salvataggio in forma collettiva devono essere munite di una apposita delega da parte del titolare dello stabilimento o struttura balneare.

Le domande di contributo dovranno essere presentate a partire dalle ore 10 del giorno 6 ottobre 2020 e fino alle ore 13 del giorno 20 ottobre 2020.

FEAMP – Supporto all’attuazione della direttiva sulla strategia per l’ambiente marino

FEAMP - Supporto all'attuazione della direttiva sulla strategia per l'ambiente marino

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La Commissione – DG Ambiente ha aperto un bando a valere su Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) al fine di sostenere la preparazione del prossimo ciclo di attuazione della direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino (MSFD) attraverso le strategie marine. Ciò comporta, in particolare:
– l’aggiornamento del Buono stato ambientale (GES) e la relativa valutazione
– l’analisi e contrasto delle pressioni subite dalle acque marine e del loro impatto
–  la realizzazione di analisi economiche e sociali dell’uso delle acque marine e dei costi di degrado dell’ambiente marino
– il contributo alla definizione dei target ambientali da comunicare alla Commissione entro il 2024.

Per fare questo il bando sostiene e promuove la cooperazione regionale e sub-regionale fra Stati membri che insistono su una stessa regione marina nell’attuazione della MSFD.

Le regioni marine interessate sono: il Mar Baltico (Convenzione di Helsinki – HELCOM), l’Oceano Atlantico nord-orientale (Convenzione OSPAR), il Mar Mediterraneo (Convenzione di Barcellona, UNEP-MEP) e il Mar Nero (Convenzione di Bucarest)

Le proposte devono essere orientate in modo molto pratico e concentrarsi su risultati e obiettivi concreti da raggiungere. Tali obiettivi dovrebbero chiaramente contribuire all’attuazione della MSFD.

Il bando prevede 3 macro-obiettivi e al loro interno finanzia azioni di cooperazione riguardanti specifiche priorità e specifiche regioni. Un progetto deve riguardare (almeno) una regione marittima ammissibile.

Obiettivi e priorità
1. Supportare la valutazione (sub) regionale della misura in cui il GES è stato raggiunto, concentrandosi sull’attuazione della decisione GES del 2017, in particolare migliorando la coerenza delle determinazioni dei GES, tenendo conto di ulteriori sfide quali le condizioni naturali prevalenti o i cambiamenti climatici e sviluppando ulteriormente e rendendo operativi gli indicatori sullo stato, le pressioni e gli impatti dell’ambiente marino e l’istituzione di valori soglia per ciascuna (sotto) regione
a. D1: valutazioni coordinate (regionali), in particolare dei gruppi di specie altamente mobili e di quelli sottorappresentati (ad es. cetacei, squali e altre specie ittiche non commerciali); supporto al lavoro delle reti di esperti MSFD (tutte le regioni)
b. D1C6 e D6: identificazione di scale e aree ecologicamente rilevanti per la valutazione dei tipi di habitat pelagici e bentonici (ampi), tenendo conto del lavoro di Gruppo tecnico Seabed7, degli approcci di modellazione EUSeaMap e dati di Copernicus (in particolare Oceano Atlantico nord-orientale e Mar Mediterraneo)
c. D8-D9: sostegno al lavoro della rete di esperti MSFD sui contaminanti e alla realizzazione di  una valutazione integrata dei contaminanti chimici e dei loro effetti sull’ambiente marino e al monitoraggio di questi ultimi (Mar Mediterraneo, Mar Nero)
d. D10: supporto al lavoro del Gruppo tecnico Litter; promozione dell’armonizzazione delle attività regionali su protocolli di monitoraggio, indicatori e valori soglia con il lavoro del Gruppo tecnico Litter (tutte le regioni)
e. D11: identificazione e consolidamento di indicatori pertinenti per il rumore subacqueo, in stretto coordinamento con il lavoro di Gruppo tecnico Noise, e promozione dell’armonizzazione del lavoro regionale sui valori soglia con il lavoro di Gruppo tecnico Noise (tutte le regioni)
f. coordinamento e consegna delle valutazioni (sub) regionali previste dall’articolo 8 per descrittori specifici, contribuendo anche al QSR 2023 dell’UNEP/MAP e integrando il progetto EcAp III per i paesi del Mediterraneo meridionale (Mar Mediterraneo)
g. Coordinamento e consegna delle valutazioni tematiche (sub) regionali sulla biodiversità previste dall’articolo 8 (D1, D6), contribuendo anche al processo QSR 2023 di OSPAR (Oceano Atlantico nord-orientale)
h. Coordinamento e consegna delle valutazioni previste dall’articolo 8 per la sottoregione Macaronesia e il resto della regione dell’Oceano Atlantico nord-orientale, tenendo conto anche della proposta integrazione della Macaronesia nell’area marittima OSPAR, almeno per quelle pressioni che si riversano da un’area all’altra (Macaronesia)

2. Supportare la quantificazione (in particolare ex-post) degli effetti dei programmi di misurazione, incluso il collegamento dei programmi di monitoraggio con le misure
a.
 supporto al processo QSR 2023 per OSPAR, con particolare attenzione temi specifici quali l’efficacia delle misure per ridurre le pressioni e migliorare lo stato (Oceano Atlantico nord-orientale)
b. supporto alla valutazione ex post dei programmi e delle misure adottati nell’ambito dell’UNEP/MAP, con particolare attenzione ai loro costi e benefici e agli aspetti transfrontalieri che coinvolgono sia il contesto dell’UE che i paesi terzi (Mar Mediterraneo)

3. Sostenere l’istituzione di nuove misure di coordinamento di livello (sub)regionale
a. 
sostegno allo sviluppo di misure regionali efficaci nel ridurre i livelli di disturbo fisico del fondale marino dovuti alla pesca e ad altre attività rilevanti, tenendo conto del lavoro svolto da Gruppo tecnico Seabed (tutte le regioni)
b. supporto al lavoro di coordinamento delle misure nel Gruppo tecnico Litter e alla compatibilità delle misure regionali con questo lavoro; in particolare nel Mar Nero, sostegno a Bulgaria e Romania nell’attuazione del piano regionale recentemente adottato contro i rifiuti marini della Convenzione di Bucarest (Mar Nero)
c. sostegno allo sviluppo di efficaci misure regionali, tenendo conto delle priorità istituite a livello regionale e dell’UE per ridurre le pressioni esistenti sul Baltico e dello stato di avanzamento dell’analisi della Sufficiency of Measures (SOM) dell’HELCOM (Mar Baltico)
d. supporto tecnico e amministrativo per l’attuazione congiunta della MSFD da parte degli Stati membri dell’UE che si affacciano sul Mar Nero e sostegno all’attuazione delle azioni del piano d’azione per il Mar Nero che facilitano l’attuazione della MSFD da parte degli Stati membri dell’UE e dei paesi associati (Mar Nero)

Attività ammissibili (elenco non esaustivo):
– progettazione, attuazione, coordinamento e gestione del progetto;
– attività di sensibilizzazione, formazione e diffusione;
– meccanismi per monitorare la raccolta dati e le campagne;
– organizzazione di workshop, incontri, conferenze, seminari, che contribuiscono agli obiettivi del progetto;
– azioni volte alla creazione e al miglioramento di reti, scambi di buone pratiche;
– studi, analisi, piani d’azione e attività di mappatura correlate direttamente al progetto;
– attività di ricerca, in particolare relative alla raccolta di dati.
– istituzione di strumenti per la gestione dei dati e delle informazioni, compreso l’aggiornamento regolare dei dati e dei prodotti di informazione online.

Per il bando sono stati stanziati 4.700.000 euro con i quali la Commissione prevede di finanziare 5-10 progetti; l’ammontare di contributo per progetto dovrebbe essere compreso indicativamente fra 400.000 e 1.000.000 euro; la Commissione auspica di finanziare almeno una proposta per ogni area geografica.

Una proposta progettuale deve essere presentata da un partenariato di almeno 2 soggetti ammissibili di 2 diversi Stati firmatari della Convenzione relativa all’area marittima nella quale si svolge il progetto.

Possono presentare una proposta progettuale: organizzazioni no-profit (pubbliche o private), autorità pubbliche di livello nazionale, regionale e locale, organizzazioni internazionali, università, istituzioni di istruzione, centri di ricerca e enti profit. Saranno particolarmente incoraggiate le proposte che coinvolgono le autorità pubbliche per l’attuazione della MSFD.

Possono essere co-proponenti di progetto anche dei partner di Paesi non UE che sono parti contraenti di una delle convenzioni marittime regionali europee che insistono sulle aree destinatarie del bando (ovvero: Convenzione per la protezione dell’ambiente marittimo dell’Atlantico del Nord-Est, del 1992 – Convenzione OSPAR; convenzione di Helsinki per la protezione dell’ambiente marittimo nell’area del Mar Baltico, del 1992 – HELCOM; Convenzione per la protezione dell’ambiente marittimo e della regione costiera del Mediterraneo, del 1995 -Convenzione di Barcellona, UNEP-MAP; Convenzione per la protezione del Mar nero del 1992 – Convenzione di Bucarest). Questi partner possono essere associati all’azione senza costi (o per un costo fino al massimo al 10% per ogni Paese terzo partner, per un massimo complessivo del 20% dei costi) se necessario per l’attuazione dell’azione.

Scadenza per la presentazione delle proposte progettuali: 30/09/2020

Meccanismo Unionale di protezione civile: bando 2020 per progetti di preparazione e di prevenzione nei campi della protezione civile e dell’inquinamento marino

Meccanismo Unionale di protezione civile: bando 2020 per progetti di preparazione e di prevenzione nei campi della protezione civile e dell’inquinamento marino

Inquinamento

  • Il presente bando è costituito da tre obiettivi principali:
    • raggiungere un elevato livello di protezione dalle catastrofi con impatto transfrontaliero, prevenendole o riducendo i loro effetti potenziali, promuovendo una cultura della prevenzione e migliorando la cooperazione tra protezione civile, inquinamento marino e altri servizi/stakeholder pertinenti;
    • rafforzare la cooperazione e il coordinamento nell’area della preparazione e della risposta tra le autorità e gli stakeholder negli Stati partecipanti al Meccanismo, nei beneficiari di IPA non partecipanti al Meccanismo e/o nei paesi della politica europea di vicinato che condividono una frontiera, sulla base degli accordi o delle strategie transfrontaliere o macroregionali esistenti, comprese le convenzioni marittime regionali;
    • promuovere l’uso dei diversi fondi dell’Unione che possono supportare la gestione sostenibile del rischio di catastrofi e incoraggiare gli Stati membri a sviluppare le opportunità rese disponibili da tali fondi, anche per le regioni transfrontaliere.

    Il bando comprende due assi distinti e una proposta progettuale può riguardare un solo asse.

    ASSE 1. Progetti di preparazione e prevenzione per rischi transfrontalieri

    Gestione transfrontaliera del rischio di catastrofi attraverso prevenzione e preparazione in Europa, nei Paesi beneficiari di IPA e nei paesi di vicinato UE.

    Con il termine prevenzione si fa riferimento a qualsiasi azione volta a ridurre i rischi o mitigare le conseguenze negative delle catastrofi per le persone, l’ambiente e la proprietà, compreso il patrimonio culturale. Le attività di prevenzione mirano a sviluppare strumenti e quadri per la valutazione dei rischi finalizzati a migliorare la comprensione dei rischi condivisi aventi impatto transnazionale, compreso l’inquinamento marino. Ciò comprende: raccolta/analisi dei dati, strumenti di supporto per i decisori, studi di fattibilità, mappe dei rischi e altri strumenti di comunicazione a base scientifica.

    Con il termine preparazione si fa riferimento a uno stato di prontezza e capacità dei mezzi, delle strutture, delle comunità e delle organizzazioni umane e materiali tale da poter garantire un’efficace risposta rapida a un disastro – stato ottenuto grazie ad azioni intraprese in anticipo. Le attività di preparazione saranno destinate a lavori di base per lo sviluppo o il miglioramento delle capacità di risposta. Ciò comprende: specifiche tecniche e studi di fattibilità per migliorare le capacità di risposta multi-paese, esercitazioni su piccola scala e corsi di formazione volti a testare approcci/metodologie innovative alla preparazione alle catastrofi.

    Una proposta progettuale deve concentrarsi su una delle due seguenti priorità:

    1.1. Sviluppare una valutazione dei rischi transfrontaliera

    Saranno cofinanziate attività volte ad analizzare i rischi con impatto transfrontaliero, basandosi su una valutazione del rischio transfrontaliero esistente o sviluppandone una nuova attraverso il progetto.

    I beneficiari dell’azione saranno le autorità di protezione civile e le parti interessate negli Stati partecipanti, nei beneficiari di IPA che non partecipano al Meccanismo e/o nei paesi della politica europea di vicinato che condividono un confine.

    Le attività progettuali dovrebbero portare al raggiungimento di al massimo 2 dei seguenti risultati:

    1.1.1 Vengono sviluppate valutazioni di rischio transfrontaliero per i rischi identificati;

    1.1.2 Sono istituiti strumenti o piattaforme comuni per la condivisione di dati/informazioni;

    1.1.3 È istituita una rete di autorità competenti a livello nazionale e subnazionale per rischi specifici;

    1.1.4 Vengono sviluppati piani o piani d’azione per la gestione del rischio transfrontalieri per uno o più rischi (identificati in una valutazione del rischio transfrontaliero).

    1.2. Migliorare la gestione delle emergenze transfrontaliere

    Saranno cofinanziate azioni volte a migliorare la preparazione alle catastrofi transfrontaliere.

    I beneficiari saranno le autorità di protezione civile e le parti interessate negli Stati partecipanti, nei beneficiari di IPA che non partecipano al Meccanismo e/o nei paesi della politica europea di vicinato che condividono un confine.

    Le attività progettuali dovrebbero portare al raggiungimento di al massimo 2 dei seguenti risultati:

    1.2.1 Viene migliorata la comprensione del contesto istituzionale e legislativo della gestione delle emergenze nei paesi della politica di vicinato;

    1.2.2 Sono stati identificati i gap esistenti nella risposta alle emergenze transfrontaliere;

    1.2.3 Viene rafforzata l’interoperabilità transfrontaliera (ad es. moduli di protezione civile o altre capacità di risposta);

    1.2.4 Vengono sviluppati/migliorati i piani di risposta transfrontaliera, compreso il sostegno della nazione ospitante;

    1.2.5 Viene testata e rafforzata la collaborazione operativa transfrontaliera nella risposta alle catastrofi.

    ASSE 2. Progetti di preparazione e prevenzione per l’inquinamento marino (in mare o sulle coste)

    Azioni per rafforzare la prevenzione e la protezione del territorio dagli effetti delle catastrofi marittime

    Una proposta progettuale deve concentrarsi su una delle due seguenti priorità:

    2.1. Sviluppare capacità di risposta a fronte di incidenti di inquinamento marino

    Saranno cofinanziate attività volte a rafforzare le capacità dei soccorritori, compreso lo sviluppo di metodologie avanzate a sostegno della formazione e delle esercitazioni e il miglioramento del monitoraggio, dell’individuazione e della risposta all’inquinamento marino.

    Strumenti e metodologie dovrebbero tener conto delle recenti iniziative intraprese a livello europeo o regionale o basarsi su di esse.

    Le attività e i risultati del progetto dovrebbero portare allo sviluppo di al massimo 2 dei seguenti risultati:

    1.1. Vengono sviluppate capacità avanzate di formazione e/o di esercitazione;

    1.2. Sono sviluppati o migliorati i sistemi per il rilevamento e la risposta a vari inquinanti;

    1.3. Vengono testate attraverso esercizi le capacità di risposta innovative

    2.2. Sviluppare capacità di risposta per incidenti di inquinamento marino

    Saranno cofinanziate azioni volte a rafforzare azioni congiunte di prevenzione e preparazione fra regioni marittime e settori coinvolti.

    Le attività e i risultati del progetto dovrebbero portare allo sviluppo di al massimo 2 dei seguenti risultati:

    2.1. Viene rafforzato il coordinamento all’interno di una convenzione marittima regionale europea o tra convenzioni diverse;

    2.2 Viene migliorata la comunicazione e il coordinamento operativo tra preparazione e risposta in mare e sulla costa;

    2.3. Viene rafforzata la capacità di valutazione del rischio marittimo a livello europeo.

    Beneficiari del presente bando sono:

    Persone giuridiche pubbliche o private senza scopo di lucro con sede nei Paesi partecipanti al programma (Stati UE28 – compresi i Paesi e territori d’oltremare- Islanda, Norvegia, Macedonia del Nord, Montenegro, Serbia e Turchia); possono inoltre partecipare le organizzazioni internazionali (esclusivamente in qualità di partner)

    Le proposte progettuali su fondi del bilancio per l’azione esterna devono coinvolgere almeno un soggetto con sede nei Paesi IPA II non partecipanti al programma o nei Paesi beneficiari di ENI.

    Il contributo comunitario può coprire fino all’85% dei costi ammissibili per un massimo di 1.000.000 euro (minimo 500.000 euro).

    Scadenza: 05/03/2020

InfoDay Societal Challenge 2 – Bandi 2020

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Il prossimo 4 luglio 2019 si terrà a Bruxelles l’infoday sui bandi 2020 facenti riferimento al tema Societal Challenge 2 di Horizon 2020. Durante la giornata informativa verranno quindi presentate le opportunità di finanziamento per progetti incentrati di ricerca e innovazione sui seguenti temi:

  • sicurezza alimentare
  • agricoltura e silvicoltura sostenibile
  • ricerca marina, marittima e delle acque interne
  • bioeconomia

Oltre all’InfoDay il network dei National Contact Points europei BioHorizon ha organizzato per la giornata del 3 luglio 2019 un evento di brokerage. Si consiglia di creare il proprio profilo e scrutinare le diverse opportunitá offerte dalla piattaforma di brokerage.

É possibile avere maggiori informazioni e registrarsi sul sito dell’InfoDay.

Interreg ADRION: 3° bando – Asse 3 del Programma

Interreg ADRION: 3° bando - Asse 3 del Programma

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Sostegno a progetti riguardanti l’Asse 3 “Regione connessa” del Programma, focalizzati su uno dei due seguenti temi:

  1. Trasporto marittimo

Obiettivo: ottimizzare l’efficienza delle infrastrutture di trasporto dei mari Adriatico-Ionio, in particolare per quanto riguarda il Mandatory Ship Reporting System attualmente in vigore, l’armonizzazione delle procedure del Vessel Traffic Information Management System (VTMIS), l’inclusione dei Paesi IPA nelle procedure SafeSeaNet e National Single Windows (NSW), nonché nell’armonizzazione dello scambio di dati.

Le proposte di progetto si concentreranno su:

– l’aggiornamento, l’integrazione e la semplificazione del sistema ADRIREP – Adriatic Traffic Reporting System – per i mari Adriatico-Ionio;

– il miglioramento e l’armonizzazione della sicurezza e dell’efficienza della navigazione e delle procedure per lo scambio di informazioni sul monitoraggio del traffico navale tra VTMIS nazionali;

– la definizione di programmi di formazione comuni per gli operatori del VTM;

– l’implementazione degli standard e delle procedure SafeSeaNet e National Single Windows nei Paesi IPA.

  1. Trasporto urbano

Obiettivo: considerando l’opportunità offerta dall’elettro-mobilità e dalla mobilità condivisa, si intende contribuire a creare e testare strumenti di pianificazione innovativi integrati per la mobilità urbana sostenibile nella regione Adriatico-Ionica, prevedendo la futura domanda di trasporto pubblico urbano determinata dal cambiamento demografico.

Le proposte di progetto si concentreranno su:

– sviluppo di approcci innovativi per migliorare i sistemi di mobilità urbana pulita;

– identificazione delle politiche di trasporto urbano che meglio si adattano alle mutevoli esigenze di mobilità;

– promozione della partecipazione attiva dei cittadini nello sviluppo dei piani di mobilità urbana sostenibile (SUMPs) nelle città ADRION;

– cooperazione transnazionale tra le autorità pubbliche e i loro enti di trasporto per migliorare la mobilità multimodale e a basse emissioni di carbonio e la qualità dell’ambiente.

Per l’Italia le aree metropolitane che possono essere interessate da un progetto sono le seguenti: Milano, Palermo, Bologna, Bari, Catania, Venezia, Verona, Bergamo, Taranto, Brescia, Parma, Reggio Emilia, Messina, Padova, Trieste, Ancona, Campobasso, Reggio Calabria, Catanzaro.

  1. Trasporto marittimo

Lead applicant di progetto possono essere soggetti stabiliti nei territori UE coperti dal Programma, quali:

– Autorità pubbliche a livello nazionale e regionale

– Enti pubblici nazionali e regionali

– Organismi di diritto pubblico

– Partner assimilati (in via eccezionale e al fine di superare i vincoli geografici che toccano l’Italia, le autorità pubbliche italiane a livello nazionale, competenti per materia ma stabilite al di fuori dei territori ammissibili, sono considerate partner assimilati e alla pari degli altri soggetti eligibili).

  1. Trasporto urbano

Lead applicant di progetto possono essere soggetti stabiliti nei territori UE coperti dal Programma, quali:

– Autorità pubbliche a livello nazionale e regionale, comprese associazioni di diverse autorità pubbliche nazionali, regionali e locali

– Enti pubblici nazionali, regionali e locali, comprese associazioni di diversi enti regionali o locali

– Organismi di diritto pubblico, comprese loro associazioni

– Partner assimilati (in via eccezionale e al fine di superare i vincoli geografici che toccano l’Italia, le autorità pubbliche italiane a livello nazionale, competenti per materia ma stabilite al di fuori dei territori ammissibili, sono considerate partner assimilati e alla pari degli altri soggetti eligibili).

I Paesi (e relativi territori) coperti dal Programma sono:

Stati membri UE (Paesi FESR):

  • Italia – regioni Lombardia, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Umbria, Marche.
  • Grecia – regioni Anatoliki Makedonia, Thraki, Kentriki Makedonia, Dytiki Makedonia, Thessalia, Ipeiros, Ionia Nisia, Dytiki Ellada, Sterea Ellada, Peloponnisos, Attiki, Voreio Aigaio, Notio Aigaio, Kriti.
  • Croazia – regioni Jadranska Hrvatska e Kontinentalna Hrvatska.
  • Slovenia – regioni Vzhodna Slovenija e Zahodna Slovenija.

Paesi IPA:

  • Albania
  • Bosnia-Erzegovina
  • Montenegro
  • Serbia

Il cofinanziamento UE (da fondi FESR e IPA II) copre fino all’85% dei costi totali ammissibili del progetto per un massimo di 3.147.000 euro (contributo max. raccomandato). Per i partner italiani il restante 15% di cofinanziamento è a carico del Fondo di rotazione nazionale.

Il progetto deve coinvolgere almeno 6 partner provenienti da 6 diversi Paesi del Programma, di cui almeno 4 partner di 4 diversi Paesi FESR (compreso il lead applicant) e almeno 2 partner di 2 diversi Paesi IPA. Il partenariato può includere massimo 2 partner dello stesso Paese e può essere costituito da massimo 16 partner.

I progetti proposti devono avere durata massima di 30 mesi.

Scadenza: 31 luglio 2019

Maritime Spatial Planning (MSP) Projects – Pianificazione dello spazio marittimo.

Maritime Spatial Planning (MSP) Projects – Pianificazione dello spazio marittimo.fishing-boat-97322_960_720

 

L’Agenzia esecutiva per le piccole e medie imprese, “EASME”, che agisce sotto i poteri delegati dalla Commissione europea, sta lanciando una call, al fine di stipulare convenzioni di sovvenzione per progetti nel settore della pianificazione dello spazio marittimo (MSP).

Questo invito è lanciato in conformità al Programma di lavoro 2018 per l’Attuazione del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP) 2018.

Gli obiettivi specifici di questo invito sono:

1) sostenere azioni concrete negli Stati membri, Stati che contribuiscono a creare spazio per l’attuazione della direttiva MSP;

2)  fornire supporto per l’istituzione di meccanismi duraturi per i servizi transfrontalieri di cooperazione su MSP.

L’area geografica coperta dall’azione comprende l’Atlantico, il Mar Nero e il Mediterraneo. Le proposte dovranno riguardare una delle aree sopra indicate. Per ogni area, sono coinvolti almeno due Stati membri costieri dell’UE.

I candidati devono essere persone giuridiche. Le persone fisiche non sono ammissibili come richiedenti

Il periodo di sviluppo del progetto non deve superare i 24 mesi.

Il budget totale stanziato è di Euro 2.470.000.

Scadenza: 31 ottobre 2018

Progetti di preparazione e di prevenzione nei campi della protezione civile e dell’inquinamento marino

Meccanismo Unionale di protezione civile: bando 2018 per progetti di preparazione e di prevenzione nei campi della protezione civile e dell’inquinamento marino

Inquinamento

  • Progetti di Prevenzione

Sostenere e integrare gli sforzi degli Stati membri nel campo della prevenzione delle catastrofi, in particolare in settori nei quali la cooperazione fornisce valore aggiunto e integra i quadri/gli strumenti di cooperazione esistenti stabiliti dalle strategie macroregionali.

  • Progetti di Preparazione

Migliorare la preparazione del Meccanismo per far fronte ai rischi di catastrofi, sviluppare la cooperazione tra i paesi per rispondere alle sfide nel campo della protezione civile e/o dell’inquinamento marino e migliorare la consapevolezza di professionisti e volontari. Integrare i quadri e gli strumenti di cooperazione esistenti stabiliti dalle strategie macroregionali.

Il bando comprende due azioni distinte. Una proposta progettuale può riguardare una sola azione.

  1. Progetti di Prevenzione

Progetti volti a ridurre i rischi o a mitigare gli effetti negativi di una catastrofe per le persone, l’ambiente e i beni, compreso il patrimonio culturale, attraverso la loro prevenzione o la riduzione dei loro effetti potenziali, grazie al rafforzamento di una cultura di prevenzione e a una migliore cooperazione fra la protezione civile e altri servizi. Per migliorare la prevenzione il Meccanismo punta in particolare sul miglioramento della base di conoscenze, sulla promozione della valutazione del rischio e sulla pianificazione della gestione del rischio.

Priorità:

  1. Progetti che promuovono i collegamenti tra le valutazioni di rischio multi-rischi (compresi i cambiamenti climatici) e le valutazioni delle capacità di gestione dei rischi con: gestione dei rischi, preparazione e pianificazione della risposta.
  2. Progetti che sostengono lo sviluppo di strategie di riduzione del rischio di catastrofi tenendo conto dell’adattamento ai cambiamenti climatici.
  3. Progetti che supportano la sensibilizzazione al rischio e la comunicazione del rischio con particolare attenzione alle dimensioni frontaliera, transfrontaliera e regionale

Per ognuna delle tre priorità, le linee guida specificano le categorie di misure da realizzare.

Tipologie di attività ammissibili:

– progetti finalizzati a studiare, definire, sviluppare, testare e attuare nuovi approcci di prevenzione o di gestione dei rischi di catastrofe o a valutare e/o migliorare quelli esistenti;

– progetti finalizzati a studiare, definire, sviluppare, testare e attuare approcci, tecniche e strumenti innovativi per collegare le misure di preparazione alle esigenze di prevenzione e risposta ai bisogni e per integrare la considerazione della gestione del rischio di catastrofi nella pianificazione e nelle altre politiche;

– progetti finalizzati a sviluppare principi generali e linee guida riguardanti i rischi che hanno un potenziale impatto significativo su situazioni umane, ambientali ed economiche;

– progetti nell’area della prevenzione e della gestione dei rischi finalizzati a miglioramenti concreti e all’innovazione attraverso la cooperazione transnazionale;

– progetti finalizzati ad identificare le migliori prassi e/o a trasferirle in altri Paesi/regioni

  1. Progetti di Preparazione

Per preparazione si intende una condizione di prontezza e capacità da parte le risorse umane e materiali, strutture, comunità e organizzazioni tale da consentire loro di assicurare una rapida ed efficace risposta ai disastri grazie a un’azione anticipata. La preparazione è essenziale per ridurre l’impatto delle catastrofi,

Priorità:

  1. Azioni volte ad aumentare la preparazione dei Paesi per ricevere assistenza internazionale nel contesto delle Linee guida UE sull’Host Nation Support.
  2. Azioni volte a migliorare la cooperazione transfrontaliera e macro-regionale nella preparazione alle catastrofi, compreso il miglioramento del sostegno agli Stati partecipanti nella sensibilizzazione, nell’informazione pubblica (ad esempio sulla consapevolezza dei rischi), nella diffusione delle conoscenze e nell’istruzione (ad esempio capacità di auto-resilienza).
  3. Migliorare la cooperazione tra gli attori della protezione civile e quelli dell’aiuto umanitario
  4. Azioni volte a sviluppare ulteriormente gli aspetti di preparazione nel Meccanismo, in particolare attraverso lo sviluppo e il collaudo di nuove tecnologie e metodologie di risposta e una miglior qualità e interoperabilità delle capacità di risposta (queste attività saranno intraprese su base pilota e i loro risultati saranno presentati ai gruppi di lavoro pertinenti e al Comitato per la protezione civile per un dibattito informato su soluzioni più strutturali).

Inoltre (e solo per proposte sui fondi per l’azione esterna): azioni volte a migliorare la collaborazione con Paesi dell’allargamento e con quelli della politica di vicinato attraverso una più stretta cooperazione con il Meccanismo e suoi Stati partecipanti; questi progetti dovrebbero essere complementari e dovrebbero fare il punto sui risultati delle attività rilevanti intraprese a livello europeo utilizzando i fondi UE.

Però ognuna delle priorità, le linee guida specificano le categorie di misure da realizzare.

Beneficiari sono persone giuridiche pubbliche o private senza scopo di lucro con sede nei Paesi partecipanti al programma ovvero Stati UE28 (compresi i Paesi e territori d’oltremare), Islanda, Norvegia, ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Montenegro, Serbia e Turchia; possono inoltre partecipare le organizzazioni internazionali (esclusivamente in qualità di partner)

Le proposte progettuali su fondi del bilancio per l’azione esterna devono coinvolgere (esclusivamente in qualità di partner) almeno un soggetto con sede nei Paesi IPA II non partecipanti al programma o nei Paesi beneficiari di ENI.

Per entrambi i tipi di progetti il contributo comunitario può coprire fino al 75% dei costi ammissibili per un massimo di 800.000 euro.

I progetti devono avere una durata massima di 24 mesi e non devono iniziare prima del 1° gennaio 2019. Devono inoltre coinvolgere enti di almeno 3 diversi Stati:

– nel caso di progetti finanziati a titolo del bilancio UE, i soggetti (il coordinatore/leader + 2 partner) devono avere sede in 3 diversi Paesi partecipanti al programma;

– nel caso di progetti finanziati a titolo del bilancio per l’azione esterna, il proponente deve aver sede in uno dei Paesi partecipanti al programma e almeno un partner deve aver sede in uno dei Paesi terzi eleggibili.

Per entrambe le categorie di progetti possono essere partner (non leader di progetto) anche le Organizzazioni internazionali

Le proposte progettuali devono essere inviate in formato elettronico attraverso la pagina dedicata al bando sul portale dei partecipanti, dove sono disponibili anche tutti i documenti relativi al bando.

Scadenza: 25/04/2018

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