Razzismo e xenofobia – il bando UE per contrastare i discorsi d’odio in rete

Razzismo e xenofobia – il bando UE per contrastare i discorsi d’odio in rete

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La Commissione ha recentemente comunicato i bandi 2019 relativi al programma “Diritti, uguaglianza, cittadinanza”. Tra questi uno dei più interessanti per le ONG italiane è sicuramente quello volto a sostenere progetti per monitorare, prevenire e contrastare l’incitamento all’odio online. Si tratta del bando dal titolo “Prevenire e combattere il razzismo, la xenofobia, l’omofobia e altre forme di intolleranza e monitorare, prevenire e contrastare l’incitamento all’odio online” con una dotazione finanziaria di 7 milioni e scadenza fissata per il 24 aprile 2019.

Prendendo in considerazione il numero crescente di manifestazioni che promuovono il razzismo, la xenofobia, l’omofobia e altre forme di intolleranza, come l’antisemitismo, l’odio anti-musulmano, l’afrofobia, l’odio contro migranti, rom, persone con disabilità, la commissione ha individuato la necessità di migliorare ulteriormente le risposte a questi fenomeni. Le tre priorità seguenti saranno finanziate:

1.1. Per prevenire e combattere il razzismo, la xenofobia, l’omofobia e altre forme di intolleranza

Bilancio indicativo per priorità (1): € 3 000 000

1.2. Monitorare, prevenire e contrastare l’incitamento all’odio online

Bilancio indicativo per priorità (2): € 2 000 000

1.3. Migliorare la capacità delle autorità nazionali di rispondere al razzismo, alla xenofobia, all’omofobia e ad altre forme di intolleranza

Bilancio indicativo per priorità (3): € 2 000 000 (riservato alle autorità pubbliche)

I paesi ammissibili al programma sono gli Stati membri dell’Unione europea, compresi i loro dipartimenti d’oltremare, l’Islanda, il Liechtenstein e la Repubblica di Serbia.

Sono ammissibili per la prima e la seconda priorità:

gli enti pubblici o organizzazioni private, debitamente stabiliti in uno dei paesi partecipanti al programma, o organizzazioni internazionali. Le organizzazioni orientate al profitto possono presentare domande solo in collaborazione con enti pubblici o organizzazioni private senza scopo di lucro.

Sono ammissibili nell’ambito della terza priorità

Le autorità pubbliche di uno dei paesi che partecipano al programma; i partner devono essere organismi pubblici o organizzazioni private debitamente costituite in uno dei paesi partecipanti al programma o organizzazioni internazionali;

  • Nell’ambito del programma REC, le entità affiliate a un beneficiario e le terze parti collegate non sono considerate partecipanti al progetto, a meno che non siano incluse come partner nella proposta.
  • Il progetto può essere nazionale o transnazionale;
  • La domanda deve essere presentata da un partenariato, comprendente almeno due organizzazioni (richiedente e partner) attivamente coinvolte nell’attuazione dell’azione proposta (se non diversamente specificato);
  • La sovvenzione UE richiesta non può essere inferiore a 75 000 EUR. Non esiste un limite massimo.