Media innovativi per la pace, la coesione sociale e la riconciliazione in Turchia, Medio Oriente e Nord Africa

Media innovativi per la pace, la coesione sociale e la riconciliazione in Turchia, Medio Oriente e Nord Africa

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EuropeAid nel quadro dello Strumento per la stabilità e la pace ha pubblicato un bando per promuovere la pace nello spazio digitale e rafforzare la resilienza delle società fragili e colpite da conflitti rispetto ai contenuti nocivi dei media in Algeria, Iraq, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Siria, Tunisia, Turchia, West Bank e Striscia di Gaza e Yemen (Paesi beneficiari del bando).

Il bando mira a realizzare azioni che utilizzino il potenziale delle TIC (media digitali, applicazioni digitali, telefoni cellulari, dati, ecc.) per cambiare positivamente la dinamica della risoluzione di conflitti/crisi e a sostenere iniziative di costruzione della pace che aumentino la consapevolezza, combattano l’influenza della disinformazione/informazione e rafforzino l’alfabetizzazione mediatica per gli utenti chiave (giovani, influencer, giornalisti, cittadini, ecc.)

Priorità:

  1. Promuovere software open source gratuito, strumenti e piattaforme digitali per monitorare, contrastare la diffusione e mitigare l’impatto dell’incitamento all’odio, delle voci e della disinformazione.
  2. Promuovere i contenuti creativi dei media come strumento di sensibilizzazione per rafforzare identità condivise, sostenere la coesione sociale, la mediazione e gli sforzi di riconciliazione post-conflitto.
  3. Promuovere un programma informativo ed educativo che contribuisca ad aumentare la conoscenza di questioni complesse e ad aiutare il pubblico a rifletterci criticamente.
  4. Sostenere l’attuazione di iniziative di mediazione digitale e di diplomazia in aree colpite da conflitti.
  5. Contribuire a responsabilizzare e rafforzare la voce dei gruppi emarginati attraverso l’uso dei media e delle TIC.
  6. Promuovere l’innovazione e lo sviluppo di politiche tra TIC, pace e sicurezza.

Attività possibili (elenco non esaustivo):

– Utilizzo del potenziale delle TIC per raccogliere, elaborare e analizzare dati che supportano l’analisi dei conflitti e il processo di allarme rapido per informare le iniziative decisionali o di costruzione della pace volte a porre fine ai conflitti violenti;

– Monitoraggio dei social media per rilevare l’influenza di disinformazione / informazione, campagne di fake news, ecc;

– Sostegno/incoraggiamento alla pubblicazione di contenuti mediatici e di social media che contrastino la violenza e la disinformazione e / o promuovano messaggi positivi;

–  Utilizzo di applicazioni o giochi online per promuovere messaggi positivi, contrastare l’incitamento all’odio, l’incitamento alla violenza, la disinformazione e altri contenuti dannosi diffusi online;

– Utilizzo del potenziale delle TIC per lanciare iniziative quali mappatura delle crisi, podcast, giochi di pace, piattaforme di crowdsourcing;

– Miglioramento delle capacità investigative e di reportistica in tema di conflitti da parte dei giornalisti e delle équipe editoriali per promuovere una copertura più equilibrata di eventi e storie relativi ai conflitti;

– Utilizzo di podcast e spazio virtuale per documentare la realtà di una crisi, discutere questioni complesse e incoraggiare un dibattito costruttivo;

– Sessioni di sensibilizzazione sui rischi e le opportunità associati all’attivismo digitale e miglioramento delle competenze in materia di e-literacy e difesa informatica.

Sono autorizzati, quando necessario approcci integrati che combinano più piattaforme multimediali (radio, stampa, televisione e media online) con il coinvolgimento off-line. Tutte le proposte dovranno dimostrare di essere conformi alle normative del paese in cui si svolge l’azione e al Regolamento generale sulla protezione dei dati dell’UE.

Le attività progettuali si devono svolgere in almeno uno dei Paesi beneficiari.

Possono presentare una proposta progettuale soggetti con personalità giuridica appartenenti alle seguenti categorie: ONG, autorità locali, fondazioni indipendenti, operatori del settore pubblico, e in generale attori della società civile (come definiti nel regolamento istitutivo del programma) stabiliti in uno Stato UE oppure in uno dei Paesi destinatari del bando o negli altri Paesi ammissibili al programma.

Se il proponente non è stabilito in uno dei paesi beneficiari, almeno un partner del progetto deve esserlo.

La durata progetto deve essere compresa fra 24 e 36 mesi.

Il budget disponibile per il bando ammonta a 6.000.000 euro. Il contributo del programma ai progetti potrà coprire fino al 95% dei costi ammissibili (minimo 80%), per un massimo di 2.000.000 di euro. Non saranno valutati progetti che richiedono un contributo inferiore a 1.200.000 euro.

Il bando è qualificato come “ristretto” e questo implica che la presentazione delle proposte di progetto avvenga in due fasi: la prima consiste nell’invio delle proposte di progetto attraverso la compilazione del concept note, un formulario meno dettagliato attraverso il quale presentare il progetto in modo sintetico; solo i progetti i cui concept note siano stati valutati positivamente saranno inseriti in una short list e i loro proponenti saranno invitati a presentare le proposte complete di progetto. Le proposte complete devono essere CONFORMI CON QUELLE PRESENTATE ATTRAVERSO IL CONCEPT NOTE (ovvero: gli elementi presentati nel concept note non possono essere modificati nella proposta completa; in particolare il partenariato non può essere modificato, salvo situazioni di particolare criticità e in accordo con la Commissione).

Sia il proponente sia i partner devono essere registrati nel sistema PADOR: il proponente deve esserlo già al momento della presentazione del concept note, mentre i partner è sufficiente che lo siano al momento della presentazione della proposta completa del progetto.

La presentazione dei concept note deve essere fatta esclusivamente attraverso il sistema PROSPECT.

Scadenza (concept note): 29 gennaio 2021