DCI II – OSC: Riduzione delle disuguaglianze e contrasto all’estremismo violento

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Bando per il supporto alle organizzazioni della società civile (OSC) nel raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) 10 (riduzione delle diseguaglianze) e 16 (promozione di società pacifiche e inclusive) nel quadro di DCI II – Organizzazioni della società civile e Autorità locali.

I progetti devono svolgersi in Paesi partner extra UE specifici (indicati nei rispettivi lotti).

Il bando è rivolto alle OSC firmatarie di un accordo quadro di partenariato (FPA) con la Commissione europea (vedi infra).

Obiettivo del bando è quello di sostenere le OSC in quanto attori della governance a pieno titolo, rafforzando la loro capacità di partecipare efficacemente alla formulazione delle politiche e al monitoraggio dei processi di attuazione delle politiche al fine di contribuire al raggiungimento degli SDG 10 e 16 e garantendo che nessuno rimanga indietro.

Il bando è articolato in quattro lotti (una proposta progettuale può riguardare un solo lotto).

Lotti 1 – 3: Iniziative contro de disuguaglianze

I lotti 1, 2 e 3 differiscono per l’area geografica di riferimento; supportano le OSC nella preparazione di analisi e indagini tese a sviluppare la consapevolezza pubblica e la comprensione critica delle cause, delle conseguenze e delle possibili soluzioni delle disuguaglianze economiche; con il coinvolgimento delle autorità pubbliche mettono in atto misure tese a sostenere politiche pubbliche per ridurre le disparità di reddito e ricchezza.

Per questi lotti il bando intende contribuire ad affrontare i flussi finanziari illeciti, l’evasione fiscale e l’impatto dell’evasione fiscale sulla disuguaglianza di reddito e ricchezza.

Specifiche per ciascun lotto

Lotto 1: America latina e Caraibi

Paesi ammissibili: Bolivia, Colombia, Ecuador, Guyana, Paraguay, Perù, Suriname, Venezuela, Belize, Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama, Isole Cayman, Isole Vergini e Stati membri UE.

Paesi prioritari (nei quali si dovrà realizzare il progetto) e obiettivi specifici delle proposte progettuali:

– Messico: contribuire ad affrontare le disparità di reddito e ricchezza legate al genere, all’origine etnica e all’accesso scarsamente definito alle risorse naturali.

– Colombia: contribuire ad affrontare le disparità di reddito e ricchezza come contributo al processo di pace.

Lotto 2: Africa

Paesi ammissibili: Algeria, Angola, Benin, Botswana, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Capo Verde, Repubblica Centrafricana, Chad, Comore, Congo Brazzaville, Repubblica Democratica del Congo, Gibuti, Egitto, Guinea Equatoriale, Eritrea, Eswatini, Etiopia, Gabon, Gambia, Ghana, Repubblica di Guinea, Guinea Bissau, Costa d’Avorio, Kenya, Lesotho, Liberia, Madagascar, Malawi, Mali, Mauritania, Mauritius, Marocco, Mozambico, Namibia, Niger, Nigeria, Ruanda, Sao Tomé e Principe, Senegal, Sierra Leona, Somalia, Sudafrica, Sud Sudan, Sudan, Tanzania, Togo, Tunisia, Uganda, Zambia, Zimbabwe e Stati membri UE.

Paesi prioritari (nei quali si dovrà realizzare il progetto) e obiettivi specifici delle proposte progettuali:

– Sud Africa: contribuire ad affrontare le disparità di reddito e ricchezza legate ai diritti fondiari, compresa la riforma agraria, e l’accesso a risorse naturali come l’acqua per l’agricoltura.

– Kenya: contribuire ad affrontare le disparità di reddito e ricchezza connesse alla politica fiscale (compresi gli incentivi come le esenzioni fiscali).

Lotto 3: Asia-Pacifico

Paesi ammissibili: Afghanistan, Bangladesh, Bhutan, Fiji, Cambogia, India, Indonesia, Kazakistan, Kirghizistan, Malesia, Mongolia, Myanmar, Nepal, Pachistan, Filippine, Sri Lanka, Tagikistan, Tailandia, Timor-Est, Turkmenistan, Vietnam e Stati membri UE.

Paesi prioritari (nei quali si dovrà realizzare il progetto) e obiettivi specifici delle proposte progettuali:

– Indonesia: contribuire ad affrontare le disparità di reddito e ricchezza legate al genere.

– India: contribuire ad affrontare le disparità di reddito e ricchezza affrontate dagli spazzini manuali (solo negli Stati del Maharashtra e del Madhya Pradesh).

Lotto 4: Prevenzione e contrasto dell’estremismo violento (P/C VE)

Questo lotto intende contribuire alla prevenzione e al contrasto dell’estremismo violento attraverso un coinvolgimento più strategico delle OSC, in particolare con l’istituzione di un hub OSC che fungerebbe da partner dell’UE in questo settore. In particolare l’hub intende:

1) fornire uno spazio in cui la società civile attiva nell’area prevenzione e contrasto dell’estremismo violento possa interagire in modo più sistematico e strategico, condividere le migliori pratiche e scambiare le lezioni apprese,

2) servire come strumento operativo dell’UE nel sostenere iniziative a livello locale nei paesi/regioni partner prioritari.

Le proposte progettuali per questo lotto devono riguardare TUTTE le seguenti priorità:

  • sviluppare la capacità dei firmatari degli FPA di contribuire alla prevenzione e contrasto dell’estremismo violento attraverso iniziative locali, regionali e globali;
  • creare un hub OSC con un segretariato con sede a Bruxelles che consenta una collaborazione tempestiva e stretta con la DG DEVCO e, se necessario, anche con altre DG della Commissione europea e con i servizi UE (ad es. Servizio europeo per l’azione esterna-SEAE);
  • contribuire ad approfondire la collaborazione, la cooperazione e il networking tra le diverse reti della società civile attorno all’agenda prevenzione e contrasto dell’estremismo violento;
  • rafforzare la capacità delle OSC nel prevenire e lottare contro l’estremismo violento attraverso il sostegno a iniziative locali nelle seguenti aree:

– prevenzione e contrasto dell’estremismo violento e ricerca;

– educazione su prevenzione e contrasto dell’estremismo violento, compreso il pensiero critico;

– prevenzione e contrasto dell’estremismo violento e religione;

– prevenzione e contrasto dell’estremismo violento donne e giovani;

– prevenzione e contrasto dell’estremismo violento e messaggi/media alternativi;

– terroristi Foreign Fighters (FTF), disimpegno e reinserimento.

  • massimizzare lo spazio per le OSC per contribuire a prevenzione e contrasto dell’estremismo violento;
  • creare uno spazio per il dialogo, attraverso incontri, seminari, corsi di formazione tra gli attori coinvolti come il settore privato, piattaforme e reti locali e regionali, organizzazioni internazionali, esperti di prevenzione e contrasto dell’estremismo violento e altre OSC.

Una proposta progettuale deve riguardare almeno uno dei seguenti settori: ricerca, istruzione, formazione, seminari a livello locale/regionale, aspetto religioso, responsabilizzazione dei giovani e delle donne, comunicazione preventiva, terroristi foreign fighters, disimpegno e reintegrazione; partnership con il settore privato (piattaforme/società online e social media) per progettare campagne efficaci contro l’estremismo violento.

Temi trasversali: Diritti umani, parità di genere, ambiente.

Lead applicant: deve essere una persona giuridica senza scopo di lucro rappresentativa di una organizzazione ombrello, regionale o globale, di OSC, firmataria di un accordo quadro di partenariato (FPA) con la Commissione europea.

Co-applicant: OSC stabilite nei paesi dove si svolge il progetto.

Il contributo comunitario può coprire fino al 90% dei costi ammissibili (e non può scendere al di sotto del 60%) nel rispetto dei seguenti massimali:

Lotti 1-3: il contributo massimo può essere di 3.666.666 eur ciascuno;

Lotto 4: il contributo massimo può essere di 3.000.000 eur

Una proposta progettuale deve essere presentata da un partenariato fra una organizzazione rappresentativa di una rete di OSC firmataria di un FPA (come specificato nel campo Beneficiari) e almeno:

Lotti 1-3: una OSC di uno dei paesi appartenenti al lotto; sarà data priorità ai partenariati che comprendono come co-applicant o come ente affiliato una OSC stabilita in uno dei paesi prioritari del rispettivo lotto, nei quali deve realizzarsi il progetto.

Lotto 4: il progetto deve svolgersi in uno dei Paesi beneficiari dell’APS e il co-applicant può avere sede in uno qualsiasi dei paesi specificati nell’allegato M al bando (si tratta dei paesi presenti nella lista OCSE/DAC dei beneficiari dell’Aiuto pubblico allo sviluppo); i paesi di questo gruppo che sono membri del G20 (Argentina, Brasile, Cina, India, Indonesia, Messico, Sud Africa e Turchia) posso partecipare solo per proposte di progetto che si realizzino sul loro territorio. Nel partenariato ogni componente deve avere un ruolo specifico e ben identificato.

Durata

Lotti 1-3: i progetti devono avere una durata prevista di 36 mesi;

Lotto 4: i progetti devono avere una durata prevista compresa fra 36 e 48 mesi

Il bando segue la procedura di presentazione aperta, che implica la presentazione in un’unica soluzione del concept note e della proposta completa di progetto. La Commissione procederà prima alla valutazione concept note e solo per quelli che passeranno questa prima fase sarà valutata anche la proposta completa di progetto.

Sia il proponente sia i partner devono essere registrati nel sistema PADOR; La presentazione dei concept note deve essere fatta esclusivamente attraverso il sistema PROSPECT.

Scadenza: 16/06/2020