Artigiani: dalla Regione 675.000 euro per partecipare a fiere nazionali e internazionali

Fiera

Il bando consiste in un contributo a fondo perduto erogabile in favore delle imprese artigiane con sede operativa attiva in Piemonte, per la partecipazione a una manifestazione fieristica nazionale e internazionale organizzata in presenza in Italia, fra quelle individuate nel Calendario Fieristico della Conferenza delle regioni e delle province autonome per l’anno 2023. La fiera per la partecipazione alla quale viene richiesto il contributo regionale deve essere compresa tra quelle di cui all’Allegato 2 del bando e deve avere luogo tra il sessantesimo giorno successivo alla presentazione della domanda ed il 31 dicembre 2023. È ammessa solo la partecipazione come espositore diretto, titolare dell’area espositiva, con modalità in presenza. L’impresa beneficiaria del contributo ha l’obbligo di dare evidenza della concessione dello stesso da parte della Regione Piemonte esponendo nello stand fieristico adeguata comunicazione.

Il contributo a fondo perduto è assegnato sulla base dell’ordine temporale di ricezione delle domande fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

L’importo di contributo richiesto deve essere compreso tra euro 2.000,00 ed euro 5.000,00, al netto di IVA, imposte e tasse. Qualora le spese sostenute siano inferiori a euro 2.000,00 non verrà concesso alcun contributo. Qualora le spese sostenute siano superiori al tetto massimo di contributo concedibile, l’impresa si impegna a coprire con risorse proprie l’eventuale restante parte non coperta da contributo regionale.

Il contributo deve essere riferito a spese pertinenti allo stand costituite da: quota di iscrizione, area espositiva (plateatico), allestimento.

Il contributo copre l’importo delle fatture dell’Ente fiera e di eventuale allestitore esterno autorizzato dall’Ente fiera, al netto di IVA e di altre imposte e tasse.

Tutte le spese devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda e i documenti contabili devono riportare il codice CUP, pena inammissibilità.

Le voci della spesa sostenuta devono essere indicate nel contratto sottoscritto con l’Ente fiera e devono essere riportate nella domanda.

La domanda di contributo consta di due fasi:

  • pre-adesione, nella quale viene compilata la domanda sulla piattaforma FINDOM con i dati dell’impresa, il piano delle spese per la partecipazione alla fiera e la somma richiesta a contributo, allegando il documento d’identità del legale rappresentante o delegato, apponendo la firma digitale, con invio su piattaforma;
  • integrazione dati: dopo la comunicazione da parte della Regione Piemonte del codice CUP, da riportare su tutti i documenti contabili, l’impresa formalizza con l’ente fiera il contratto per l’iscrizione alla manifestazione e allega i documenti necessari a concludere l’iter di presentazione domanda di contributo sulla piattaforma FINDOM: il contratto con l’ente fiera, la fattura di iscrizione, la quietanza di pagamento della stessa e l’eventuale autorizzazione all’allestimento con soggetto esterno.

Al termine dell’istruttoria per la verifica del possesso dei requisiti il procedimento verrà concluso con provvedimento di concessione o di diniego del contributo, che sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, sul portale istituzionale alla pagina Bandi e trasmesso all’impresa beneficiaria con Posta Elettronica Certificata.

Possono partecipare al bando le imprese artigiane, iscritte nel Registro delle Imprese, con sede operativa attiva in Piemonte e annotazione della qualifica artigiana al momento della presentazione della domanda e dell’erogazione del contributo, che abbiano i seguenti requisiti:

  • essere regolarmente costituite e iscritte al Registro delle imprese presso la Camera di Commercio competente per territorio in Piemonte, con sede operativa attiva in Piemonte;
  • possedere l’annotazione della qualifica di impresa artigiana riportata nel Registro imprese delle CCIAA;
  • non aver commesso reati per i quali è stata comminata la sanzione interdittiva di cui all’art. 9, comma 2, lett. d) del d.lgs. 231/2001, comportante l’esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e l’eventuale revoca di quelli già concessi;
  • non essere sottoposte a procedura concorsuale e non essere in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;
  • essere in regola con i versamenti contributivi e previdenziali (DURC);
  • svolgere l’attività prevalente (codice ATECO 2007) in tutti i settori ammessi dal regolamento “De minimis” e non rientranti pertanto nelle attività economiche escluse o ammesse con le limitazioni in base al Regolamento (CE) n. 1407/2013 “De minimis”;
  • non avere richiesto/ricevuto altri contributi per le medesime spese ammissibili di cui al presente bando e rispettare per tre periodi di imposta, a partire da quello in cui ricade la data di concessione del contributo richiesto, il divieto di cumulo con altri aiuti pubblici (in regime de minimis e/o non notificati all’unione Europea) che sommati al contributo concesso superino il tetto di € 200.000,00.

Scadenza: 16 ottobre 2023