Bando 2021 per progetti di cooperazione della Regione Emilia-Romagna

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Combattere povertà, disuguaglianze, malnutrizione, mortalità infantile, giovanile e materna e portare aiuti rapidi ed efficaci in zone colpite da catastrofi, conflitti e pandemia. Sono questi gli obiettivi della Regione Emilia-Romagna, che ha pubblicato ieri il bando 2021 per i progetti di cooperazione internazionale e aiuto umanitario a favore delle zone più vulnerabili del mondo.

Una dotazione finanziaria di oltre 1,4 milioni di euro, rivolto a Organizzazioni non governative, soggetti del Terzo settore ed Enti locali per realizzare interventi di sostegno in ambito sanitario, educativo, sociale, ambientale e di sviluppo rurale, in linea con gli orientamenti di sviluppo sostenibile fissati dall’Agenda 2030.

L’Intero pacchetto di risorse (1.434.000 euro) consentirà di cofinanziare fino al 70% i costi totali dei progetti selezionati, nei contesti territoriali dei Paesi dell’Africa (1.059.000 euro), dell’Est Europa (125 mila euro) e dei territori palestinesi (100 mila euro); oltre a progetti specifici di ‘emergenza umanitaria’ nella Striscia di Gaza, nella regione del Tigray in Etiopia, in Myanmar e Siria (150 mila euro complessivi).

Gli aiuti interesseranno soprattutto l’Africa, con Burundi per il quale verranno destinati 50mila euro; Burkina Faso e Camerun (75mila ciascuno); Campi Profughi Saharawi (125mila euro); Costa D’Avorio (50mila euro); Etiopia (100mila euro); Kenya (100mila euro); Marocco (50mila euro); Mozambico (184mila euro); Senegal (200mila euro); Tunisia (50mila euro); Regione del Tigray – Etiopia (50mila euro). Bielorussia e aree ucraine contaminate dall’incidente nucleare di Chernobyl (50mila euro); Ucraina (75mila euro); Territori dell’Autonomia Palestinese, escluso la Striscia di Gaza, (100mila euro); Striscia di Gaza (50mila euro); Myanmar (25mila euro) e Siria (25mila euro).

Con l’edizione 2020 di questo stesso bando la Regione ha approvato 40 progetti finanziati con 1,4 milioni di euro, destinati ai Paesi dell’area Mediterranea, Medio Oriente e Africa sub sahariana. Vedi qui i progetti finanziati.

Il bando prevede due lotti:

  • Bando ordinario di interventi di cooperazione internazionale, rivolto ad associazioni e ONG attive nei 14 Paesi prioritari, che prevede un finanziamento fino al 70% delle spese riconosciute;
  • Bando di emergenza, volto a realizzare interventi umanitari nella Striscia di Gaza in Palestina, per la quale è stato richiesto un progetto di sostegno ad una scuola, nella regione del Tigray in Etiopia, dove è in atto un conflitto importante, in Myanmar e in Siria, Paesi per i quali sono pervenute richieste di sostegno. Questo bando prevede un finanziamento al 100% delle spese riconosciute.

Possono presentare domanda le organizzazioni non governative (ONG), le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus), le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale, le cooperative sociali e gli enti locali con sede nel territorio regionale.

Le risorse complessive mese a disposizione sono 1.434.000 euro. Per il bando di emergenza sono stati stanziati 150.000 euro. Per il bando ordinario di cooperazione internazionale sono stati stanziati 1.284.000 distribuiti nei 14 Paesi prioritari per la Regione:

  • Burundi
  • Burkina Faso
  • Camerun
  • Campi profughi Saharawi e Territori liberati
  • Costa D’Avorio
  • Etiopia
  • Kenya
  • Marocco
  • Mozambico
  • Tunisia
  • Senegal
  • Territori dell’autonomia palestinese
  • Bielorussia
  • Ucraina

I tempi per la presentazione dei progetti sono strettissimi, meno di 30 giorni. La scadenza è infatti fissata per le ore 14 del 6 agosto 2021 tramite la piattaforma online della Cooperazione internazionale.

Un lasso di tempo molto ristretto per la progettazione che non ha precedenti (l’anno scorso il bando era stato aperto per 50 giorni) e che viene fissato in periodo estivo quando diversi operatori, soprattutto quelli espatriati, programmano i rientri in Italia per le vacanze estive. Una eccessiva restrizione dei tempi che rende problematica la partecipazione soprattutto per le realtà medio-piccole che hanno staff più ridotti e per quei progetti che vedono la partecipazione di diversi partner e attori spesso locali che hanno tempi di reazione più lunghi.