Bando REC-RDAP-GBV-AG-2019: progetti volti a prevenire e combattere tutte le forme di violenza contro bambini, giovani e donne

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Bando nell’ambito del programma “Diritti, uguaglianza e cittadinanza”: sostegno a progetti volti a prevenire e combattere tutte le forme di violenza contro i bambini, i giovani e le donne.
Progetti nazionali e transnazionali riguardanti le seguenti priorità:
1. Prevenire e combattere la violenza di genere (risorse disponibili: 7.020.000 euro)
1.1 Prevenzione, protezione e/o supporto alle vittime di violenza domestica
L’attenzione è posta sulla violenza di genere nella sfera domestica, comprese le pratiche dannose, in linea con le disposizioni della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica (Convenzione di Istanbul).
I progetti possono affrontare questa forma di violenza attraverso:
– Prevenzione: azioni che favoriscono cambiamenti attitudinali e comportamentali e la sensibilizzazione in merito alla violenza domestica; sviluppo di strumenti per aiutare a riconoscere e ad affrontare i primi segnali di violenza domestica; programmi volti ad incoraggiare le vittime a denunciare la violenza, contribuendo a raggiungere tassi di denuncia che rispecchino la reale portata del fenomeno.
– Protezione: misure volte a promuovere la cooperazione multidisciplinare e lo sviluppo di capacità dei professionisti coinvolti nelle attività di protezione e sostegno alle vittime; sviluppo di metodi e protocolli per la valutazione del rischio e loro effettiva attuazione;
– Supporto: azioni di formazione e di sviluppo di capacità dei professionisti che supportano e assistono le vittime, per garantire che siano pienamente informate dei loro diritti e indirizzate ai servizi appropriati; sviluppo di programmi per consentire alle vittime di raggiungere l’indipendenza economica.

1.2 Protezione e sostegno alle vittime di violenza di genere all’interno di gruppi particolarmente vulnerabili
L’attenzione è posta sulla protezione e il sostegno alle persone adulte vittime di violenza di genere, compresa la violenza sessuale, provenienti da gruppi particolarmente vulnerabili, tra cui donne giovani, persone con background migratorio, richiedenti asilo, rifugiati, LGBTI, minoranze etniche (compresi i Rom), donne con disabilità, donne che vivono e/o lavorano per strada.
Le azioni dovrebbero concentrarsi sul facilitare l’accesso ai servizi di protezione e sostegno che rispondono alle esigenze specifiche di queste vittime e sulla cooperazione multidisciplinare e lo sviluppo di capacità dei professionisti a contatto con questi gruppi, per garantire protezione e supporto tempestivi ed efficaci. Possono anche essere presi in considerazione interventi di prevenzione mirati a questi gruppi (come campagne di sensibilizzazione e comunicazione).
1.3 Prevenzione e risposta alle molestie sessuali
L’attenzione è posta sulla prevenzione e reazione alle molestie sessuali, comprese le molestie perpetrate online.
Le azioni dovrebbero concentrarsi sullo sviluppo di strumenti per la denuncia degli episodi di molestie: sensibilizzazione tra i gruppi a rischio (ad esempio, giovani adulti utenti di social media) e le vittime di molestie, al fine di educare sui rischi e i diritti e incoraggiare le vittime a denunciare; sviluppare linee guida e manuali per servizi di supporto specializzati (ad es. sul posto di lavoro, nelle scuole, università, online); sviluppo di capacità dei professionisti pertinenti. Possono essere prese in considerazione anche azioni con un focus più ampio, come la sensibilizzazione del pubblico per combattere pregiudizi e stereotipi di genere e le convenzioni che incoraggiano o giustificano le molestie sessuali.
Sono incoraggiati progetti rivolti a giovani adulti.

2. Prevenire e combattere la violenza contro i bambini (risorse disponibili: 4.680.000 euro)
L’attenzione è posta su tre aree di intervento:
2.1 Sviluppo di capacità del personale medico e degli specializzandi, degli operatori dei servizi sociali, della polizia e del settore dell’istruzione, con l’obiettivo di sistematizzare la prevenzione, individuazione, identificazione e reazione alle esperienze infantili avverse (ACE).
2.2 Sviluppo di capacità degli operatori forensi specializzati nell’audizione dei minori vittime di violenza, con l’obiettivo di prevenire la ri-traumatizzazione delle vittime, assicurare un percorso terapeutico e l’aumento del tasso dei procedimenti penali.
2.3 Sviluppo di capacità degli operatori specializzati e in tirocinio che offrono servizi terapeutici e trattamento dei minori vittime di violenza, con l’obiettivo di sistematizzare l’adeguata copertura nazionale dei servizi terapeutici per le vittime.

Attività finanziabili
Attività di sensibilizzazione; capacity-building e formazione per i professionisti; ideazione e attuazione di protocolli, sviluppo di metodi e strumenti di lavoro; apprendimento reciproco e scambio di buone pratiche.
Si intende finanziare progetti mirati e concreti che garantiscano il massimo beneficio e un impatto tangibili e dimostrabili sui gruppi target.
Il contributo UE può coprire fino all’80% dei costi totali ammissibili del progetto. La sovvenzione richiesta non può essere inferiore a € 75.000.
I progetti proposti possono essere nazionali o transnazionali e dovrebbero essere sviluppati in cooperazione e/o essere guidati da attori chiave appropriati.
È fortemente incoraggiato il coinvolgimento di un’autorità pubblica, comprese le autorità regionali e locali. Queste autorità pubbliche possono essere:
– per i progetti che trattano la violenza di genere, ministeri/agenzie/organismi responsabili per l’uguaglianza di genere e/o della fornitura di servizi alle vittime di violenza; autorità di polizia, giudiziarie, dell’istruzione o della salute in quanto pertinenti.
– per i progetti relativi alla violenza contro i bambini, ministeri e/o agenzie responsabili per i minori/infanzia (agenzie e servizi per la protezione dei minori, ministeri per l’infanzia, la protezione dei minori, l’istruzione, gli affari sociali, la giustizia, Ombudsman per i minori e/o istituti nazionali per i diritti umani dei bambini, autorità regionali responsabili, ecc.).

I progetti devono essere presentati da una partnership che coinvolga almeno due soggetti (proponente di progetto + 1 partner). Se il progetto è transnazionale, devono essere di due diversi Paesi ammissibili.

Organizzazioni a scopo di lucro possono presentare progetti solo in partnership con enti pubblici o organizzazioni non-profit. I progetti proposti devono prevedere una durata massima 24 mesi.

Scadenza: 13 giugno 2019