DCI II – Autorità Locali: Partnership per città sostenibili 2020

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Bando per il sostegno a partnership fra Autorità Locali (AL) dell’UE e dei Paesi extra-UE che garantiscano uno sviluppo urbano sostenibile di queste ultime, nel quadro di DCI II – Organizzazioni della società civile e Autorità locali.

I progetti devono svolgersi nei Paesi partner extra UE ammissibili in uno dei diversi lotti nei quali è articolato il bando.

Con AL si intendono istituzioni pubbliche dotate di personalità giuridica, componenti la struttura dello Stato a un livello più basso del governo centrale, quali ad esempio municipalità, comunità, distretti, provincie, regioni, ecc.

Obiettivo del bando è quello di promuovere lo sviluppo urbano integrato attraverso partnership tra le Autorità locali degli Stati dell’UE e dei paesi partner in conformità con l’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile.

Il bando è articolato in quattro lotti geografici e 2 lotti orizzontali (ciascuno con un budget indicativo dedicato).

Lotto 1 – Africa Sub-sahariana

Lotto 2 – Asia e Pacifico

Lotto 3 – America latina e Caraibi

Lotto 4 – Paesi della politica di vicinato (Sud e Est)

Lotto 5 – Città sostenibili di dimensioni più ridotte (150.000 abitanti per le città europee, 300.000 per e città extraeuropee)

Lotto 6 – Paesi estremamente fragili (Afghanistan, Burundi, Repubblica centrafricana, Chad, Repubblica democratica del Congo, Eritrea, Etiopia, Haiti, Iraq, Mali, Somalia, Sud Sudan, Sudan, Siria, Yemen)

Una proposta progettuale deve riguardare un solo lotto e avere ad oggetto la creazione di nuove partnership (o il miglioramento di quelle esistenti) finalizzate a promuovere lo sviluppo urbano sostenibile attraverso lo sviluppo di capacità e la fornitura di servizi alle AL dei Paesi terzi del lotto prescelto ricorrendo agli scambi peer to peer e all’erogazione di servizi.

In particolare, si terrà conto delle nuove priorità politiche dell’UE, il “New Green Deal” in primis, auentando l’importanza del miglioramento della sostenibilità nei diversi obiettivi specifici.

Il bando prevede 5 Obiettivi specifici:

  1. Rafforzare la governance urbana

Attività finanziabili (elenco non esaustivo):

– sviluppo delle capacità dei funzionari pubblici responsabili delle questioni urbane a livello subnazionale,

– supporto alle AL per tradurre le politiche urbane nazionali nella pianificazione urbana integrata, nella pianificazione territoriale e nella gestione dell’uso del suolo, garantendo collegamenti tra sviluppo urbano sostenibile, pianificazione e resilienza,

– supporto alle AL per migliorare le disposizioni istituzionali per la gestione urbana,

– elaborazione di accordi favorevoli alla consultazione e cooperazione tra le diverse parti interessate (livelli governativi, settore privato, università, organizzazioni della società civile) in diverse aree dello sviluppo urbano sostenibile,

– progettazione di meccanismi di responsabilità nei confronti degli abitanti delle città e della società civile o miglioramento di quelli esistenti,

– supporto alle AL nell’ideare piani d’azione e progetti volti a migliorare la gestione delle finanze pubbliche comunali e i sistemi di generazione delle entrate,

– formazione dei rappresentanti delle AL sui metodi e i principi di governance urbana.

  1. Assicurare che le città siano inclusive

Attività finanziabili (elenco non esaustivo):

– integrazione dei gruppi emarginati e vulnerabili, compresi gli sfollati forzati e i migranti vulnerabili, mettendoli al centro dell’attenzione e affrontando al contempo i bisogni più urgenti senza lasciare indietro nessuno,

– progetti che promuovono i sistemi urbani che affrontano il divario di genere nella pianificazione urbana rispondendo alle esigenze delle donne, compresa la sicurezza negli spazi pubblici urbani,

– progetti pilota su servizi di base e infrastrutture di rete, ovvero acqua, servizi igienico-sanitari, rifiuti, in particolare il riciclaggio, energia, compresa l’efficienza energetica, e trasporto pubblico,

– supporto tecnico alle autorità locali per l’accesso ad alimenti sicuri, nutrienti e sufficienti in un contesto più ampio di sostegno allo stabilimento di collegamenti tra zone rurali e città,

– progetti nel campo dello sviluppo urbano integrato centrati sul patrimonio culturale o sugli spazi culturali nelle città come fattori per garantire l’inclusione.

  1. Rendere più verdi le città e migliorarne la resilienza

Attività finanziabili (elenco non esaustivo):

– miglioramento della qualità ambientale nelle città e dell’economia circolare, compresi la mitigazione del cambiamento climatico, l’adattamento e l’adozione di misure,

– progetti pilota per sostenere l’ideazione e implementazione di nuove politiche locali in tema di ambiente e resilienza al cambiamento climatico,

– sensibilizzazione sui modi di trasporto alternativi al fine di migliorare la mobilità urbana sostenibile e a basse emissioni di carbonio,

– sviluppo della preparazione alle catastrofi e degli interventi di riduzione dei rischi: saranno promosse soluzioni naturali per la riduzione del rischio di catastrofi, specialmente quando contribuiscano anche all’adattamento ai cambiamenti climatici.

  1. Migliorare la prosperità e l’innovazione nelle città

Attività finanziabili (elenco non esaustivo):

– formazione e sovvenzioni per stimolare un ambiente favorevole al settore privato, in particolare alle imprese locali che promuovono attività inclusive e sociali,

– supporto tecnico alle AL dei Paesi partner per elaborare meccanismi finanziari e innovativi per finanziare investimenti in infrastrutture sostenibili di larga scala e la loro manutenzione,

– progetti pilota incentrati sull’innovazione per creare occupazione e promuovere l’imprenditoria socialmente responsabile.

  1. Rinforzare la resilienza istituzionale in contesti di fragilità (lotto 6)

Attività finanziabili (elenco non esaustivo):

– supporto alle AL perché possano migliorare le disposizioni istituzionali per la gestione della città in situazioni di crisi o fragilità,

– elaborazione di disposizioni che favoriscano la consultazione e cooperazione con diverse parti interessate (distinti livelli governativi, settore privato, mondo accademico, organizzazioni della società civile),

– formazione destinata ai rappresentanti delle amministrazioni locali sui metodi e i principi di governance urbana,

– scambio di esperienze con altre autorità locali in situazioni di fragilità,

– attività pilota volte a migliorare l’erogazione dei servizi di base da parte delle autorità locali.

Per i lotti 1-5 una proposta progettuale deve riguardare l’Obiettivo specifico 1 e almeno uno fra gli obiettivi 2, 3 e 4

Per il lotto 6 una proposta progettuale deve riguardare l’Obiettivo specifico 1 e l’obiettivo 5.

Una proposta progettuale deve chiaramente evidenziare come i proponenti intendono operare per raggiungere almeno una delle seguenti priorità:

  1. Dimostrare chiaramente il contributo al raggiungimento dell’SDG 11 (Città e comunità sostenibili),
  2. Integrare nelle attività la promozione dell’apprendimento peer to peer e/o scambi e/o dislocazioni a breve termine di funzionari di livello sub-nazionale attraverso attività di gemellaggio,
  3. Promuovere approcci multi-stakeholder e multisettoriali,
  4. promuovere l’approccio RBA (Right base approach), l’approccio basato sui diritti che comprende tutti i diritti umani

Priorità aggiuntive (che non sono obbligatorie ma, se presenti, forniscono valore aggiunto al progetto):

– cooperazione triangolare: partnership guidate da città extra-Ue, di 2 o più paesi in via di sviluppo (PVS) finalizzate a implementare programmi e progetti di cooperazione attraverso scambi di esperienze, competenze risorse e know-how tecnico

– smart cities

– creazione di lavoro

Beneficiari

Lotti geografici:

Autorità locali o loro associazioni/reti stabiliti negli Stati UE, nei paesi e territori in via di sviluppo inclusi negli elenchi dei beneficiari di aiuto allo sviluppo inseriti nella lista OCSE/DAC che non sono membri del gruppo G20 oppure membri del gruppo G20 qualora lo stato sia beneficiario della sovvenzione; Paesi e territori d’oltremare (PTOM)

Lotto 5: rispetto alle condizioni precisate nei lotti geografici le autorità locali devono essere di dimensione più ridotta (150.000 abitanti per quelle dell’UE e 300.000 per quelle degli stati partner in cui si realizza il progetto).

Lotto 6: vale lo stesso indicato nei lotti geografici ma i progetti si devono realizzare in uno dei 15 paesi ad elevata fragilità.

I paesi di origine dei soggetti ammissibili sono specificati nell’allegato L del bando mentre i paesi compresi nei diversi lotti sono elencati nell’allegato M).

Il contributo comunitario può coprire fino al 95% dei costi ammissibili (e non può scendere al di sotto del 50%) nel rispetto dei seguenti massimali:

Lotti 1-4: il contributo massimo può essere di 5.000.000 eur; non saranno presi in considerazione progetti che richiedano un contributo inferiore a 2.000.000 eur

Lotti 5 e 6: il contributo massimo può essere di 1.000.000 eur; non saranno presi in considerazione progetti che richiedano un contributo inferiore a 500.000 eur

I progetti devono avere una durata compresa fra 24 e 48 mesi e devono prevedere un partenariato di almeno 2 soggetti ammissibili così costituito:

– almeno 1 partner UE,

– almeno 1 partner dello Stato beneficiario (uno degli stati ammissibili del lotto selezionato)

Il proponente può essere stabilito indifferentemente nell’UE o nello Stato beneficiario. Per i progetti di cooperazione triangolare i co-proponenti devono essere (almeno) 2 (uno per ogni Stato partner coinvolto).

Le proposte di progetto devono essere scritte in inglese, francese, spagnolo o portoghese e devono realizzarsi in massima parte in uno dei Paesi ammissibili per il lotto considerato (Allegato M del bando): sono possibili eccezioni per una parte marginale di attività, come workshop, seminari ed eventi dedicati, (che vanno adeguatamente giustificate).

Il bando è qualificato come “ristretto” e questo implica che la presentazione delle proposte di progetto avvenga in due fasi: la prima consiste nell’invio delle proposte di progetto attraverso la compilazione del concept note, un formulario meno dettagliato attraverso il quale presentare il progetto in modo sintetico; solo i progetti valutati positivamente saranno inseriti in una short list e i loro proponenti saranno invitati a presentare le proposte complete di progetto. Le proposte complete devono essere CONFORMI CON QUELLE PRESENTATE ATTRAVERSO IL CONCEPT NOTE (ovvero: gli elementi presentati nel concept note non possono essere modificati nella proposta completa).

Sia il proponente sia i partner devono essere registrati nel sistema PADOR: il proponente deve esserlo già al momento della presentazione del concept note, mentre i partner è sufficiente che lo siano al momento della presentazione della proposta completa del progetto.

La presentazione dei concept note deve essere fatta esclusivamente attraverso il sistema PROSPECT.

Scadenza: 14 Aprile 2020 (termine ultimo per il ricevimento dei concept note)