Europa Creativa - CULTURA: Bando EACEA 32/2019 per progetti di cooperazione europea

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Il presente bando ha lo scopo di sostenere progetti incentrati sulle seguenti priorità:

  • Promuovere la mobilità transnazionale di artisti e professionisti e la circolazione delle opere culturali e creative, al fine di migliorare la capacità di cooperare a livello internazionale e di internazionalizzare le carriere, nonché favorire gli scambi culturali, il dialogo interculturale, la comprensione della diversità culturale. I progetti orientati a questa priorità devono concepire e sviluppare una effettiva strategia di mobilità transnazionale.
  • Rafforzare l’Audience Development come strumento per stimolare l’interesse delle persone nei confronti delle opere e del patrimonio culturale europei e migliorare l’accesso ad essi. L’AD punta ad avvicinare le persone e la cultura, richiede di impegnarsi in modi nuovi e innovativi con il pubblico, sia per diversificare o costruire un nuovo pubblico, raggiungendo anche gruppi sottorappresentati, sia per migliorare l’esperienza del pubblico esistente e approfondire il rapporto con esso. Una strategia di AD può essere quindi rivolta all’ampliamento, alla diversificazione del pubblico o all’intensificazione della relazione col pubblico fidelizzato/esistente (o a una combinazione di questi aspetti).
  • C) Capacity building, ovvero aiutare gli operatori culturali ad acquisire nuove competenze al fine di facilitare l’accesso a opportunità per internazionalizzare le loro carriere, creare le condizioni per una maggiore circolazione delle opere culturali e creative e promuovere reti. Questa priorità è declinata in tre aspetti:

1) digitalizzazione;

2) nuovi modelli di business culturale;

3) istruzione e formazione (ampliamento di competenze e abilità).

  • Contribuire all’integrazione di migranti e rifugiati nelle società europee, promuovendo il dialogo interculturale e migliorando la comprensione reciproca e il rispetto per le altre culture.
  • Retaggio dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018, ovvero promuovere il patrimonio culturale come fonte di ispirazione per la creazione contemporanea e l’innovazione e per rafforzare il senso di appartenenza a uno spazio comune europeo.

I progetti dovranno includere una strategia motivata e una descrizione dettagliata di come intendono implementare una o più di queste priorità. I progetti potranno riguardare fino a un massimo di tre priorità.

Tipologia di progetti finanziabili

  1. Progetti di cooperazione di piccola scala

Progetti che coinvolgono almeno 3 partner (il capofila di progetto + almeno 2 partner) stabiliti in 3 diversi Paesi ammissibili al sottoprogramma Cultura. Il capofila di progetto o uno dei partner devono essere stabiliti in uno dei seguenti Paesi ammissibili: Stati UE, Paesi EFTA/SEE.

  1. Progetti di cooperazione di larga scala

Progetti che coinvolgono almeno 6 partner (il capofila di progetto + almeno 5 partner) stabiliti in 6 diversi Paesi ammissibili al sottoprogramma Cultura. Il capofila di progetto o uno dei partner devono essere stabiliti in uno dei seguenti Paesi ammissibili: Stati UE, Paesi EFTA/SEE.

Le attività progettuali devono riguardare i settori culturali e creativi e contribuire al conseguimento delle priorità indicate. Non sono ammissibili attività concernenti esclusivamente il settore audiovisivo; tuttavia attività in questo settore possono essere ammesse qualora siano elementi accessori di attività riguardanti settori culturali diversi dall’audiovisivo.

Le attività potranno consistere in (elenco esemplificativo):

– scambi di operatori culturali finalizzati allo sviluppo di capacità (capacity building) per consentire agli operatori culturali di acquisire competenze e know-how necessari per adattarsi ai cambiamenti (passaggio al digitale, nuovi modelli di business e di gestione, nuovi approcci di Audience Development);

– scambi transnazionali di operatori culturali, incluso soggiorni e residenze artistiche, finalizzati a favorire lo sviluppo delle carriere di artisti e professionisti. Gli scambi possono comprendere la creazione artistica, tra cui co-creazioni e co-produzioni che vengono poi esposte o rappresentate nei Paesi coinvolti. Possibilmente gli scambi dovrebbero prevedere anche attività di formazione e a favore dell’Audience Development e dell’interazione con le comunità locali, incluso quelle per raggiungere gruppi sottorappresentati come i rifugiati;

– co-produzioni tra organizzazioni culturali di diversi Paesi, comprese attività di promozione e di Audience Development. Le attività dovrebbero favorire lo sviluppo delle carriere degli artisti/professionisti culturali, aiutare gli artisti e le opere a raggiungere un pubblico più vasto all’interno e fuori dall’Europa, e prolungare l’esistenza delle produzioni e delle organizzazioni per sviluppare una cooperazione sostenibile con nuovi partner in altri Paesi, nonché nuove opportunità professionali;

– scambi transnazionali di artefatti con una particolare dimensione europea: gli scambi possono favorire la circolazione di opere nuove ed esistenti, per esempio attraverso mostre ospitate nei diversi Paesi partner o prestiti di opere tra musei di diversi Paesi, con particolare attenzione ad accrescere e allargare il pubblico per queste opere e a prolungare l’esistenza delle mostre;

– attività culturali che contribuiscono all’integrazione dei rifugiati arrivati in Europa, dando la possibilità a cittadini e rifugiati di lavorare insieme, scoprire e capire i reciproci valori e culture, anche in collaborazione con strutture sociali che già lavorano con i rifugiati. I progetti possono promuovere creazioni e spettacoli congiunti, per esempio di teatro, musica, audiovisivi e spettacoli di strada. I progetti dovrebbero favorire l’individuazione di capacità artistiche dei rifugiati, utilizzare i loro talenti o migliorare le loro abilità per una migliore integrazione nella vita sociale e nel mercato del lavoro.

– cooperazione tra diversi tipi di organizzazioni dei beni culturali (musei, biblioteche, archivi cinematografici, siti del patrimonio, organizzazioni della società civile ecc.), organizzazioni culturali e/o altri stakeholder del patrimonio culturale per lo sviluppo di azioni volte a promuovere lo scambio di buone pratiche sulla cooperazione in un contesto di sperimentazione creativa e dialogo tra il settore del patrimonio culturale e altri settori creativi, a incoraggiare il riutilizzo innovativo del patrimonio culturale, a promuovere e rafforzare l’uso della cultura e la creatività per preservare, presentare e interpretare meglio il patrimonio culturale, sfruttando il potenziale delle industrie creative per migliorare l’offerta di servizi culturali attraverso nuovi servizi a più alto valore aggiunto;

– Attività culturali e/o mostre e/o spettacoli itineranti in diverse regioni e Paesi europei incentrate sull’esplorazione, la documentazione, la diffusione e la promozione degli aspetti sottorappresentati del patrimonio culturale europeo.

Per entrambe le tipologie di progetti la durata massima deve essere di 48 mesi con inizio tra il 1° settembre e il 15 dicembre 2020.

Beneficiari: Operatori pubblici e privati attivi nei settori culturali e creativi che siano legalmente costituiti in uno dei Paesi ammissibili al sottoprogramma Cultura.

Il capofila di progetto deve dimostrare di essere legalmente costituito come persona giuridica da almeno 2 anni alla data di scadenza del bando.

Paesi ammissibili: Paesi UE, i Paesi EFTA/SEE (solo Islanda e Norvegia), i Paesi candidati effettivi e potenziali (solo Albania, Bosnia-Erzegovina, Macedonia del Nord, Montenegro, Serbia, Kosovo), Paesi PEV (solo Georgia, Moldova, Ucraina, Tunisia, Armenia).

Entità Contributo:

– Progetti di cooperazione di piccola scala: contributo UE fino al 60% dei costi totali ammissibili del progetto per un massimo di 200.000 euro.

– Progetti di cooperazione di larga scala: contributo UE fino al 50% dei costi totali ammissibili del progetto per un massimo di 2.000.000 euro.

Scadenza: 27/11/2019 ore 17.00