Horizon 2020 –– L’impatto delle trasformazioni tecnologiche su bambini e giovaniPilastro Sfide Sociali

Le ICT sono generalmente apprezzate in termini di sviluppo delle competenze, apprendimento e futura occupabilità delle giovani generazioni. Le istituzioni educative e formative vengono attrezzate con strumenti ICT e gli educatori sono formati per progettare attività finalizzate all’alfabetizzazione digitale e per fare uso di media a scopo didattico. Il tempo che i bambini e i giovani dedicano alle ICT è cresciuto a scuola, a casa e per il tempo libero. Tuttavia, la ricerca sull’impatto delle ICT su salute, stili di vita, benessere e sicurezza ha identificato potenziali minacce. Inoltre, la quantità e la qualità dell’uso dei media digitali variano in base ai background familiari, con il rischio di ampliare il divario educativo tra i bambini da gruppi privilegiati e svantaggiati.

  1. a) Azione di ricerca e innovazione:

Le proposte dovrebbero valutare il comportamento online di bambini e giovani, nonché il loro uso di contenuti e dispositivi digitali da parte di gruppi socioeconomici, di genere e di età, con attenzione alle motivazioni per l’utilizzo delle ICT a casa, per il tempo libero e nelle scuole o istituti di formazione. Metodologie solide per misurare e spiegare gli impatti a lungo termine in settori quali competenze (ad es. Alfabetizzazione digitale e multimediale, innovazione e creatività, competenze di apprendimento e socio-emotive e competenze specifiche sul mercato del lavoro), benessere e salute (mentale) o altri aspetti rilevanti dello sviluppo del cervello dovrebbero essere sviluppati e testati a livello europeo. Le metodologie dovrebbero concentrarsi sulla comprensione del perché e del modo in cui alcuni bambini e adolescenti traggono beneficio dall’uso delle ICT, mentre altri sembrano essere influenzati negativamente. Possono essere sviluppati modelli basati sull’evidenza che identificano e analizzano i gruppi a rischio.

Le proposte devono tenere conto della diversità, a seconda dei casi (età, background culturale, sociale ed economico, genere, ecc.) e affrontare l’impatto dell’uso delle ICT sulle disuguaglianze nell’istruzione, la mancanza di equità di accesso alle ICT tra gruppi sociali dovrebbe essere presa in considerazione. I bambini e i giovani dovrebbero essere collaboratori attivi nel progetto.

La Commissione ritiene che le proposte che richiedono un contributo dell’UE nell’ordine di 3 milioni di euro consentirebbero di affrontare adeguatamente questa specifica sfida. Tuttavia, questo non preclude la presentazione e la selezione di proposte che richiedono altri importi.

  1. b) Azione di coordinamento e supporto:

Questa azione di coordinamento e sostegno dovrebbe mirare alla creazione di una piattaforma paneuropea per coordinare le attività di ricerca negli Stati membri dell’UE e nei paesi associati al fine di sviluppare una base di conoscenze e colmare lacune attuali nel modo in cui i bambini e i giovani si comportano e interagiscono online, così come i rischi che possono incontrare mentre si è online. Le proposte dovrebbero prestare particolare attenzione alla vulnerabilità dei bambini e dei giovani nell’ambiente digitale e proporre soluzioni per costruire la resilienza online, tenendo conto anche delle questioni culturali e di genere. Attraverso la piattaforma proposta, i ricercatori di diversi paesi, discipline e approcci dovrebbero condividere le conoscenze esistenti, colmare le lacune nella ricerca, creare capacità e lavorare verso un quadro consensuale per il lavoro futuro.

La Commissione ritiene che le proposte che richiedono un contributo dell’UE nell’ordine di 1,5 milioni di euro consentirebbero di affrontare adeguatamente questa specifica sfida. Tuttavia, questo non preclude la presentazione e la selezione di proposte che richiedono altri importi.

I modelli esplicativi informeranno le parti interessate e i professionisti in merito agli effetti a lungo termine delle ICT sullo sviluppo del bambino e sulle pratiche che massimizzano i rischi (fattori di rischio), riducono al minimo i rischi (fattori di resilienza) e massimizzano i benefici (fattori di miglioramento). L’azione contribuirà a migliorare la regolamentazione (ad esempio etichettatura, valutazione degli strumenti di educazione ICT, protezione degli utenti online) e ad un uso più sicuro e più vantaggioso delle tecnologie digitali a casa, per il tempo libero e in contesti educativi da parte di bambini e giovani. Formulerà raccomandazioni a sostegno delle politiche nazionali ed europee nel settore. L’azione migliorerà la cooperazione tra scuole e famiglie (partenariato scuola-comunità) nel garantire modi sicuri e produttivi di utilizzare le ICT.

Possono partecipare:

  • Agenzie di sviluppo
  • Amministrazioni locali
  • Amministrazioni Regionali
  • Amministrazioni nazionali
  • Centri/Enti di ricerca
  • Enti di formazione
  • Organizzazioni non profit
  • Scuole
  • Università
  • Istituti di statistica

 

Scadenza: 14 marzo 2019