Bando per progetti volti a sostenere la presenza paritaria delle donne nella vita economica del territorio Rivolto ad Enti locali, Associazioni di Promozione Sociale, Organizzazioni di Volontariato e Onlus

Bando per progetti volti a sostenere la presenza paritaria delle donne nella vita economica del territorio Rivolto ad Enti locali, Associazioni di Promozione Sociale, Organizzazioni di Volontariato e Onlus (art. 11 del d.lgs. 460/1997)

 

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Con Deliberazione di Giunta regionale n. 869 del 14 giugno 2021 «Bando per la presentazione di progetti volti a sostenere la presenza paritaria delle donne nella vita economica del territorio, favorendo l’accesso al lavoro, i percorsi di carriera e la promozione di progetti di welfare aziendale finalizzati al work-life balance e al miglioramento della qualità della vita delle persone – annualità 2021/2022» è stato approvato il bando per la presentazione di progetti volti a sostenere la presenza paritaria delle donne nella vita economica del territorio.

Il bando, a carattere biennale, mette a disposizione 1 milione e 900.000 euro per progetti finalizzati a:

  • realizzare iniziative che si prefiggano di intervenire, in modo diretto o indiretto, in favore dell’accesso e qualificazione dell’attività lavorativa delle donne (dipendente, autonoma, imprenditoriale o professionale) nel territorio dell’Emilia-Romagna, perseguendo, in particolare, le finalità specifiche di favorire la riduzione del differenziale salariale di genere e la diffusione della cultura di impresa tra le donne e di rafforzare il ruolo delle donne nell’economia e nella società;
  • promuovere ed incrementare progetti di welfare aziendale e welfare di comunità che migliorino l’organizzazione del lavoro e incidano favorevolmente sulla qualità della vita delle persone, in coerenza con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’AGENDA 2030.

Il bando è rivolto agli Enti locali, alle Associazioni di Promozione Sociali, alle Organizzazioni di Volontariato e Onlus (art. 11 del d.lgs. 460/1997).

Saranno fortemente valorizzati i progetti territoriali che prevedono l’attivazione di sinergie e collaborazioni tra soggetti pubblici e privati.

I progetti dovranno essere avviati nel 2021 e realizzati e conclusi entro il 31 dicembre 2022. Ciascun soggetto proponente può presentare un solo progetto.

La domanda potrà essere presentata dalle ore 10.00 del 16 giugno 2021 fino alle ore 13.00 del 9 luglio 2021.

Progetti sull’emancipazione femminile

Progetti sull’emancipazione femminile

 

Un programma che ha come obiettivo il supporto a idee di organizzazioni non profit e sociali in tutto il mondo che stanno lavorando per promuovere l’emancipazione economica di donne e ragazze. Lo ha annunciato Google in occasione della festa della donna: si chiama “Impact Challenge for Women and Girls” di Google.org, che si occupa di iniziative filantropiche.

Fornirà un finanziamento complessivo di 25 milioni di dollari e i beneficiari della Impact Challenge avranno la possibilità di seguire percorsi di ‘mentorship’ realizzati da dipendenti Google, così come di ricevere Ad Grants e ulteriore supporto per trasformare le loro idee in realtà. La dimensione dei progetti potrà variare da 300.000 dollari a 2 milioni.

La sfida è aperta a qualsiasi ente senza scopo di lucro, ONG, istituti accademici o di ricerca pubblici o privati e imprese sociali. Le organizzazioni avranno tempo di presentarsi fino al 9 aprile 2021 e i destinatari delle sovvenzioni verranno annunciati entro la fine dell’anno. Il panel di esperte che si occuperà della selezione sarà composto da donne leader provenienti da oltre 15 paesi con esperienza in politiche pubbliche globali, ricerca, business e tecnologia.

Le organizzazioni con sede in Crimea, Cuba, Iran, Corea del Nord o Siria e i progetti in questi paesi non possono presentare domanda.

Finanziamento per la creazione di nuove case rifugio e per il sostegno di soluzioni di accoglienza di secondo livello per le donne vittime di violenza sole e con figli e figlie

Finanziamento per la creazione di nuove case rifugio e per il sostegno di soluzioni di accoglienza di secondo livello per le donne vittime di violenza sole e con figli e figlie

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L’intervento, attraverso l’accesso a finanziamenti disposti dal Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri prevede la creazione di nuove case rifugio e soluzioni di accoglienza di secondo livello in favore delle donne vittime di violenza sole e con figli e figlie sul territorio regionale

Le attività e gli interventi che saranno oggetto di finanziamento potranno realizzarsi sino al 31.10.2021 purché le spese ammissibili siano state effettuate a partire dal giorno successivo alla data di pubblicazione del bando (9.7.2020).

I soggetti beneficiari del finanziamento dovranno presentare la rendicontazione attestante le spese sostenute e gli interventi realizzati entro il 15.11.2021

Possono partecipare Soggetti proponenti:

  1. a) comuni e/o soggetti gestori delle funzioni socio-assistenziali di cui alla legge regionale 8 gennaio 2004, n. 1 (Norme per la realizzazione del sistema regionale integrato di interventi e servizi sociali e riordino della legislazione di riferimento).
  2. b) associazioni ed organizzazioni operanti nel settore del sostegno ed aiuto alle donne vittime violenza, in possesso dei requisiti di cui alla L.R. 4/2016, del DPGR n.10/R del 11.2016 e dell’Intesa CU n. 146 del 2014.
  3. c) soggetti di cui alle lettere a) e b) di concerto, di intesa o in forma consorziata.

Per la presentazione delle istanze di finanziamento delle soluzioni di accoglienza di secondo livello, i soggetti sopraccitati devono essere titolari di Centri antiviolenza o Case rifugio iscritti/e all’Albo regionale (o che abbiano presentato formale istanza di iscrizione) entro il 30.6.2020.

Ciascuna richiesta di finanziamento potrà porsi nell’ambito degli interventi e delle azioni ascrivibili ai protocolli territoriali già vigenti e presentati alla Regione in sede di istanza di iscrizione all’albo regionale dei Centri Antiviolenza e delle Case rifugio esistenti che rappresentano lo strumento per implementare/consolidare la rete territoriale a sostegno del Centro Antiviolenza, e di eventuali aggiornamenti successivi.

Scadenza: 10/09/2020

Colmare il divario di genere lungo l’arco della vita

Colmare il divario di genere lungo l’arco della vita

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Una delle questioni fondamentali da affrontare per raggiungere la parità di genere è la persistenza degli stereotipi di genere. Sin dalla più tenera età, i bambini sono esposti a ruoli di genere che modellano la loro percezione di sé e influenzano le loro scelte accademiche e professionali, nonché le aspettative dei loro ruoli di donne e uomini per tutta la vita. Inoltre, gli stereotipi di genere continuano a influenzare le scelte in materia di occupazione e combinazione di lavoro e vita privata.  Per tali motivi il bando si concentra su azioni volte a sensibilizzare e affrontare gli stereotipi di genere nell’istruzione, in particolare nell’educazione e cura della prima infanzia e nelle scuole e nelle scelte educative e professionali in un mondo digitalizzato.

Il bando mira a sensibilizzare l’opinione pubblica in materia di uguaglianza di genere fin dalla tenera età, a combattere il trattamento differenziato di ragazze e ragazzi e di donne e uomini in base ai presupposti di genere al fine di superare gli stereotipi collegati al ruolo di donna e uomo a casa, al lavoro e nella società.

AZIONI FINANZIABILI

Priorità 1 – Affrontare gli stereotipi di genere nell’istruzione e nella cura della prima infanzia, concentrandosi su misure come quelle che mirano a cambiare atteggiamenti, comportamenti e pratiche che ostacolano il progresso verso l’uguaglianza e limitano il potenziale di ragazze e ragazzi. Le azioni devono essere rivolte in modo specifico agli ambienti dell’infanzia (asili, scuole materne e scuole), nei messaggi veicolati, nelle scelte di strumenti, materiale pedagogico o nella progettazione di ambienti, ecc.

Attività:

  • attività che affrontano atteggiamenti e stereotipi negativi riguardo ai ruoli di genere nei sistemi di istruzione e cura della prima infanzia e nelle scelte educative e di carriera;
  • attività di sensibilizzazione, formazione e responsabilizzazione; in particolare attività di sensibilizzazione per i professionisti della scuola materna e dei sistemi scolastici verso un’istruzione, un lavoro e una vita privi di stereotipi, compresi i ruoli e gli atteggiamenti di genere nei confronti del lavoro domestico, dell’assistenza, del lavoro e della vita pubblica.

Priorità 2 – Affrontare gli stereotipi di genere nelle scelte educative e di carriera in un mondo digitalizzato, concentrandosi sulle opportunità e le sfide della digitalizzazione sulla lotta agli stereotipi di genere. In particolare, il modo in cui la digitalizzazione può apportare vantaggi a tutti gli studenti e lavoratori / dipendenti (ad esempio nuove forme di lavoro, miglioramento delle competenze professionali), incidere positivamente sull’uguaglianza di genere e contribuire a rompere gli stereotipi. Inoltre, le proposte devono affrontare come mitigare i rischi di riproduzione degli stereotipi di genere attraverso la digitalizzazione (es. algoritmi, intelligenza artificiale).

Attività:

  • attività incentrate sull’impatto della digitalizzazione sulla carriera e sulle scelte professionali, evidenziando le sue opportunità e affrontando i potenziali ostacoli, nonché attenuando i rischi che determinati strumenti digitali comportano nell’intensificare gli stereotipi di genere (ad esempio la distorsione di genere attraverso l’uso di algoritmi per le procedure di assunzione);
  • scambio di buone pratiche, apprendimento reciproco, seminari, in particolare attività che promuovono esempi di buone pratiche;
  • attività di formazione per professionisti dell’assistenza all’infanzia nel settore dell’istruzione e nel mondo del lavoro o per quanto riguarda il superamento di stereotipi e ruoli di genere negli ambienti della prima infanzia in un mondo digitalizzato.

DESTINATARI: Donne, uomini, datori di lavoro, insegnanti, studenti, genitori, decisori politici, consigliere di parità.

BENEFICIARI: Enti pubblici e organizzazioni private stabiliti in uno dei Paesi ammissibili. Il bando è aperto anche a organizzazioni internazionali. I beneficiari non devono avere scopo di lucro. Le organizzazioni profit possono partecipare solo come partner e non come proponenti.

È fortemente incoraggiata la partecipazione attiva di un’autorità pubblica, comprese le autorità regionali e locali.

Tali autorità pubbliche possono essere: ministeri e/o agenzie responsabili per i minori (ad es. agenzie e servizi di protezione dei minori), ministeri per i minori, protezione dei minori, servizi sociali, protezione sociale, giustizia, difensori civici dei minori e/o istituti nazionali per i diritti umani dei minori, autorità regionali responsabili, ecc.

Nel quadro del Programma Diritti, uguaglianza e cittadinanza le entità affiliate a un beneficiario non sono considerate come partecipanti al progetto ed i loro costi non sono ammissibili.

Il contributo UE può coprire fino all’80% dei costi totali ammissibili del progetto. La sovvenzione richiesta per il progetto non può essere inferiore ai 75.000 euro.

Scadenza: 01/04/2020

Bando Mama Cash 2019 per i diritti delle donne

Bando Mama Cash 2019 per i diritti delle donne

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Mama Cash, fondato ad Amsterdam nel 1983, è stato il primo fondo internazionale per le donne al mondo.

Finanzia e sostiene iniziative per i diritti delle donne, delle ragazze e delle persone transgender in tutto il pianeta, con particolare attenzione a coloro che sono in prima linea nella lotta per i diritti di coloro che sono stati ignorati o rifiutati più frequentemente, non solo dalla società, ma anche dai “donatori più tradizionali”

Mama Cash finanzia organizzazioni e iniziative che operano da una prospettiva femminista o di difesa dei diritti umani per dare potere a donne, ragazze, transessuali e/o persone intersessuali lavorando e creando connessioni su 3 temi chiave:

  1. Corpo: diritto di libera scelta delle donne alla procreazione; diritto di autodeterminazione sessuale e di genere; riconfigurare e combattere la violenza.
  2. Denaro (giustizia economica): tutela dei diritti nel mondo del lavoro; giustizia ambientale.
  3. Voce: accesso e ridistribuzione del potere e della partecipazione politica; superare gli stereotipi tramite l’arte e i media.

N.B. Nel 2019 verranno accettati nuovi progetti solo negli ambiti “Denaro” e “Voce”.

Gruppi e organizzazioni gestiti da donne, ragazze, transessuali e/o persone intersessuali e che hanno la difesa dei loro diritti come missione principale e non solo come focus di uno dei loro programmi (inclusi gruppi informali di attivisti non registrati o reti o coalizioni di organizzazioni).

Beneficiari: Particolare attenzione è data a gruppi e iniziative con un bilancio annuale inferiore ai 200.000 euro.

Contributo: la media dei contributi di Mama Cash si attesta normalmente tra i 20.000 ed i 30.000 euro, con un limite minimo di 5.000 ed un limite massimo di 50.000 euro /anno. Per il 2019 Mama Cash si aspetta di approvare approssimativamente 15 nuovi progetti negli ambiti “Denaro” e “Voce”, oltre ai contributi che verranno rinnovati ai progetti già finanziati e pianificati nel 2019 per tutti e 3 gli ambiti.

Scadenza: 31 marzo 2019, con esito entro il 20 maggio 2019.

Progetti contro la violenza sulle donne

Progetti contro la violenza sulle donne

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UN Women ha recentemente aperto il bando per il Fondo fiduciario delle Nazioni Unite sulla violenza contro le donne. Questo fondo è un meccanismo multilaterale globale e sostiene azioni per prevenire e porre fine alla violenza contro le donne e le ragazze, una delle più diffuse violazioni dei diritti umani nel mondo. Il fondo è gestito da UN Women per conto del sistema delle Nazioni Unite. Particolare attenzione è rivolta alle proposte progettuali provenienti organizzazioni che si occupano di diritti delle donne, guidate da donne, e dalle piccole organizzazioni di base (tra cui quelle giovanili). Il fondo darà priorità alle proposte presentate da organizzazioni della società civile che si qualificano per il finanziamento nell’ambito delle tre aree programmatiche della sua strategia 2015-2020. Aree Programmatiche

  • Migliorare l’accesso delle donne e delle ragazze ai servizi multisettoriali essenziali, sicuri e adeguati per porre fine alla violenza contro le donne e le ragazze
  • Aumentare l’efficacia della legislazione, delle politiche, dei piani d’azione nazionali e dei sistemi di responsabilità per prevenire e porre fine alla violenza contro le donne e le ragazze
  • Migliorare la prevenzione della violenza contro le donne e le ragazze attraverso i cambiamenti nelle conoscenze, negli atteggiamenti e nelle pratiche

All’interno di questo quadro generale, il Trust fund finanzierà proposte sulle seguenti tematiche specifiche:

  • Affrontare la violenza contro le donne e le ragazze nel contesto degli attuali spostamenti forzati e della crisi dei rifugiati
  • Affrontare la violenza contro le donne e le ragazze con disabilità

Informazioni sul finanziamento

Grant di 3 anni da 150,000 a 1 milione di dollari per tutte le organizzazioni della società civile

Grant di 3 anni da 50,000 a 150,000 dollari per piccole organizzazioni della società civile

Organizzazioni ammissibili:

  • Women-Led and Women’s Rights Organizations
  • Humanitarian Organizations
  • Organizations of Women with Disabilities, as well as Organizations of Persons with Disabilities (DPOS) and Civil Society Organizations working with Women and Girls with Disabilities
  • Regional/International Civil Society Organizations and Networks (Women-led, Women’s Rights and Humanitarian Organizations as well as Organizations of Persons with Disabilities Only)

Il richiedente deve essere registrato legalmente nel paese di esecuzione del progetto. Le organizzazioni regionali / internazionali devono dimostrare che essi o i loro partner nazionali di attuazione siano legalmente registrati nel paese (o territorio) dell’attuazione.

Scadenza per l’invio dei concept note 18 gennaio 2019.

Premio europeo per Donne Innovatrici – 2019

Premio europeo per Donne Innovatrici – 2019

La Commissione europea ha dato il via all’edizione 2019 del Premio europeo per Donne Innovatrici (EU Prize for Women Innovators), il concorso finanziato dal programma Horizon 2020 che intende dare visibilità e attribuire un riconoscimento alle donne che hanno saputo coniugare l’eccellenza scientifica con l’attitudine al business, creando imprese innovative e portando innovazioni sul mercato.

Quest’anno il concorso punta a premiare 4 vincitrici: 3 vincitrici del “Premio per donne innovatrici”, alle quali verrà assegnata una somma di 100mila euro ciascuna, e 1 vincitrice del “Premio per innovatrici emergenti” che riceverà invece una somma pari a 50mila euro.

Il contest intende premiare donne innovatrici che hanno saputo generare il maggiore impatto sull’ecosistema dell’innovazione, trasformando idee in prodotti e/o servizi nuovi e avanzati a vantaggio e per il benessere dei cittadini europei.

Al concorso possono partecipare donne residenti negli Stati UE e nei Paesi associati ad Horizon 2020 che abbiano fondato o co-fondato una società innovativa esistente che sia stata registrata prima del 1° gennaio 2017. Le candidate al premio dedicato alle innovatrici emergenti devono essere di età pari o inferiore ai 35 anni (nate a partire dal 1° gennaio 1984).

Il concorso rimane aperto fino al 16 gennaio 2019.

 

Bando OSC 2018

Bando OSC 2018

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Il bando AICS è dedicato alle iniziative nei paesi partner della società civile. Confermata la dotazione finanziaria complessiva pari a 70 milioni che si riferisce all’intero importo dei progetti come già approfondito nel precedente post. La ripartizione in 3 lotti (1 paesi prioritari Africa, 2 altri paesi prioritari, 3 paesi non prioritari) che assegnano di fatto il grosso delle risorse all’Africa. Ogni progetto potrà contenere una richiesta di contributo non superiore a 1,8 milioni e richiedere un contributo non superiore al 90% del costo totale dell’iniziativa. Ogni OSC iscritta all’elenco AICS potrà presentare un massimo di 2 progetti nel ruolo di capofila e 4 come partner. Il termine finale per la presentazione della proposta è stabilito alle ore 12:00 del 19 dicembre 2018.

Lotto n. 1 riservato alle iniziative proposte dalle OSC da realizzare nei Paesi prioritari dell’Africa (Egitto, Tunisia, Burkina Faso, Senegal, Niger, Etiopia, Kenya, Somalia, Sudan, Sud Sudan, Mozambico)

Valore complessivo erogabile pari a Euro 35.000.000 (pari al 50% del totale);

Lotto n. 2 riservato alle iniziative proposte dalle OSC da realizzare nei Paesi prioritari secondo la seguente ripartizione:

  • Medio Oriente (Libano, Palestina, Giordania);
  • Balcani (Albania, Bosnia-Erzegovina);
  • America Latina e Caraibi (Bolivia, Cuba, El Salvador);
  • Asia (Afghanistan, Myanmar, Pakistan)

Valore complessivo erogabile pari a Euro 21.000.000 (pari al 30% del totale), come di seguito ripartito:

  • Medio Oriente: Euro 10.500.000 (pari al 15% del totale);
  • Balcani: Euro 1.750.000 (pari al 2,5% del totale);
  • America Latina e Caraibi: Euro 1.750.000 (pari al 2,5% del totale);
  • Asia: Euro 7.000.000 (pari al 10% del totale).

Lotto n. 3 riservato alle iniziative proposte dalle OSC da realizzare nei Paesi non Prioritari, in particolare africani (nella misura del 10%), in linea anche con la centralità che l’Africa ha assunto nell’agenda europea e internazionale.

Valore complessivo erogabile pari a Euro 14.000.000 (pari al 20% del totale). Il 10% della dotazione finanziaria del lotto sarà riservato ai paesi africani.

Con riferimento ai settori, ferme restando le priorità fissate nel Documento triennale, saranno valutati con un elemento di premialità i progetti nei seguenti settori prioritari:

  • Africa: sviluppo economico, incluso il sostegno alla micro imprenditoria e alla formazione professionale; sviluppo rurale, sicurezza alimentare e agricoltura sostenibile; servizi di base (salute, istruzione e WASH); uguaglianza di genere e protezione dei minori, con riferimento alle problematiche di pari opportunità ed empowerment delle donne e quelle relative alla gioventù; la promozione dei diritti delle persone con disabilità e delle loro organizzazioni; migrazione e sviluppo; ambiente ed energie rinnovabili; servizi di registrazione anagrafica e attività afferenti al pieno esercizio della cittadinanza.
  • Medio Oriente: sviluppo economico, salute, tutela del patrimonio culturale e turismo sostenibile, questioni di genere, con particolare riguardo alle problematiche di pari opportunità ed empowerment delle donne e quelle relative alla gioventù; la promozione dei diritti delle persone con disabilità e delle loro organizzazioni.
  • Balcani: sviluppo economico, ambiente, sviluppo rurale, tutela del patrimonio culturale e questioni di genere, con particolare riguardo alle problematiche di pari opportunità ed empowerment delle donne e quelle relative alla gioventù, la promozione dei diritti delle persone con disabilità e delle loro organizzazioni.
  • America Latina e Caraibi: ambiente e turismo sostenibile, giustizia, prevenzione e resilienza alle calamità naturali e questioni di genere, con particolare riguardo alle problematiche di pari opportunità ed empowerment delle donne e quelle relative alla gioventù; la promozione dei diritti delle persone con disabilità e delle loro organizzazioni.
  • Asia: sviluppo rurale, servizi e protezione sociale, ambiente, formazione professionale e questioni di genere, con particolare riguardo alle problematiche di pari opportunità ed empowerment delle donne e quelle relative alla gioventù; la promozione dei diritti delle persone con disabilità e delle loro organizzazioni.

 

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