SWITCH-Asia – Bando 2023

SWITCH-Asia – Bando 2023

Bando relativo a SWITCH-Asia III, nel quadro di NDICI – Europa Globale che in questa sua terza fase si allarga anche ai Paesi del Pacifico e che supporta la transizione verde delle industrie ad alta intensità energetica e altamente inquinanti nelle regioni destinatarie e contribuisce alla prosperità economica e alla riduzione della povertà nelle regioni destinatarie. Il programma supporta l’implementazione nei Paesi beneficiari della dimensione esterna del Green Deal europeo.

Il bando, che resta aperto fino al 12/12/2023, rientra nella componente Grant scheme del programma SWITCH-Asia, che sostiene la transizione verde delle catene del valore trainate dalle esportazioni in tutta la regione, garantendo che gli strumenti finanziari disponibili sul mercato possano rispondere alle reali esigenze delle MPMI e che i consumatori siano agevolati nelle loro scelte consapevoli e protetti dal greenwashing

I Paesi beneficiari del bando (nei quali si devono realizzare le attività) sono: Bangladesh, Bhutan, Cambogia, Cina, India, Indonesia, Laos, Myanmar, Maldive, Malesia, Mongolia, Nepal, Corea del Nord, Pakistan, Filippine, Sri Lanka, Thailandia, Vietnam Isole Cook, Micronesia, Fiji, Kiribati, Niue, Palau, Papua Nuova Guinea, Isole Marshall, Samoa, Isole Salomone, Timor Est, Tonga, Tuvalu, Vanuatu

Obiettivi specifici del bando

  1. sostenere la transizione verde delle principali catene di valore economico all’interno della regione ammissibile o verso l’UE per ridurre la loro impronta di carbonio e ambientale.
  2. garantire che gli strumenti di finanza verde e climatica disponibili o nuovi rispondano alle esigenze delle MPMI nella regione.
  3. sostenere i consumatori locali affinché agiscano in modo più responsabile nella scelta di prodotti e servizi a basse emissioni di carbonio e sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale.

In linea con le priorità del Global Gatway, del Green Deal europeo e con la strategia UE Indo-Pacifica, il bando finanzia azioni nel quadro delle seguenti priorità:

  1. Supportare le MPMI nella riduzione delle loro emissioni di gas serra e dell’’impatto ambientale della loro produzione industriale, migliorando l’efficienza delle risorse e adottando pratiche di economia circolare
  2. Coinvolgere i consumatori in pratiche di consumo e produzione sostenibili

Settori prioritari:

  • Tessuti e pellame
  • Alimentare (compreso agroalimentare e pesca)
  • Edilizia e costruzioni
  • Materie plastiche (con focus sul packaging e relativi rifiuti)
  • Elettronica

Sotto l’aspetto finanziario il bando è diviso in due lotti geografici:

  • Lotto 1: Asia
  • Lotto 2: Pacifico

Beneficiari del bando sono:

  • Organismi senza fini di lucro
  • Organizzazioni profit (es. camere di commercio, associazioni industriali o cluster industriali, micro imprese, PMI, rivenditori, ecc.), centri di produzione pulita nazionali e regionali, università, centri di ricerca, centri per il trasferimento tecnologico, organizzazioni di consumatori, organizzazioni per lo sviluppo, federazioni commerciali e organizzazioni sindacali
  • ONG e operatori del settore pubblico.

Il proponente può essere stabilito in un paese UE, in uno dei Paesi beneficiario, in un Paese membro dell’OCSE (in caso di progetti attuati esclusivamente in un paese meno sviluppato o un paese altamente indebitato come definiti nell’elenco dei beneficiari dell’APS), nei Paesi del SEE (Islanda, Norvegia, Liechtenstein), nei paesi beneficiari dell’Assistenza Pre-Adesione (Albania, Bosnia ed Erzegovina, Kosovo, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia e Turchia).

I progetti devono svolgersi in uno dei paesi beneficiari e devono essere presentati da consorzi costituiti da almeno due soggetti: uno con sede in un Paese UE (compresi i Paesi e territori d’Oltremare), oppure SEE e uno in un Paese beneficiario. I progetti multi-paese, svolti in più di un paese beneficiario (nello stesso lotto geografico), sono ammessi ma devono mostrare il valore aggiunto determinato dall’affrontare un tema a livello regionale (non devono tradursi solo in un elenco di attività svolte a livello nazionale).

La durata dei progetti può essere compresa fra 36 e 48 mesi.

Il bando è qualificato come “ristretto” e questo implica che la presentazione delle proposte di progetto avvenga in due fasi: la prima consiste nell’invio delle proposte di progetto attraverso la compilazione del concept note, un formulario meno dettagliato attraverso il quale il progetto viene presentato in modo sintetico; solo i progetti valutati positivamente saranno inseriti in una short list e i loro proponenti saranno invitati a presentare le proposte complete di progetto. Le proposte complete devono essere CONFORMI CON QUELLE PRESENTATE ATTRAVERSO IL CONCEPT NOTE (ovvero: gli elementi presentati nel concept note non possono essere modificati nella proposta completa).

Sia il proponente sia i partner devono essere registrati nel sistema PADOR.

Le proposte progettuali devono essere inviate esclusivamente online attraverso il sistema PROSPECT.

Sia i concept note sia le proposte progettuali devono essere scritti in inglese.

Il budget complessivo ammonta a € 24.000.000: 20 milioni per progetti nei Paesi dell’Asia e 4 milioni nei Paesi del Pacifico

Il contributo comunitario potrà coprire fino all`80% (e non meno del 50%) dei costi ammissibili per un massimo di 1.500.000 euro. Non saranno presi in considerazione progetti che richiedano un contributo inferiore a 500.000 euro. Per i Paesi meno sviluppati, qualificati come Least Developed Countries – LCD il contributo può arrivare al 90% dei costi ammissibili.

Scadenza: 12 dicembre 2023

NDICI-Europa globale: sostegno alle OSC nella prevenzione dei conflitti e costruzione della pace nell’Asia orientale e sudorientale

NDICI-Europa globale: sostegno alle OSC nella prevenzione dei conflitti e costruzione della pace nell'Asia orientale e sudorientale

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Nel quadro del programma NDICI-Europa Globale – Pace, stabilità e prevenzione dei conflitti, è stato pubblicato un bando per il sostegno agli attori della società civile nella prevenzione dei conflitti, nella preparazione alla costruzione della pace e alle crisi nell’Asia orientale e sudorientale. Il suo obiettivo è di sostenere le azioni attuate dalla società civile (organizzazioni locali della società civile, organizzazioni internazionali non governative) in contesti pertinenti per rafforzare la loro capacità istituzionale, operativa e di rete nel promuovere la coesione sociale e la pace attraverso iniziative culturali.

Paesi beneficiari (dove si deve svolgere il progetto)
– Asia orientale: Hong Kong e Macao, Giappone, Mongolia, Repubblica di Corea, Taiwan.
– Asia Sud-orientale: Cambogia, Timor Est, Indonesia, Laos, Malesia, Filippine, Singapore, Thailandia e Vietnam

Il bando beneficia di un budget di 4 milioni di euro; il contributo massimo ammonterà a 1 milione di euro per progetto. Il contributo varia in relazione al coinvolgimento di OSC locali: per per azioni che coinvolgono OSC locali, almeno come co-proponenti il contributo può arrivare al 90% dei costi totali ammissibili; diversamente il contributo può coprire fino al 70% dei costi totali ammissibili. Nel caso in cui una proposta progettuale con preveda un proponente/co-proponente locale, nella proposta progettuale deve essere previsto almeno il sostegno finanziario a terzi destinato a OSC locali (stabilite in una qualsiasi delle località destinatarie)

Attività ammissibili:

  • promozione dell’educazione alla pace nei sistemi di istruzione formale e informale, anche attraverso la formazione dei formatori, lo sviluppo di programmi di studio, l’impegno politico e di advocacy, il coinvolgimento della comunità, ecc.;
  • promozione della riconciliazione, della tolleranza e della comprensione reciproca attraverso l’uso delle arti, il dialogo interculturale e le attività culturali;
  • iniziative che contribuiscono alla protezione, restauro e recupero del patrimonio culturale in contesti colpiti da conflitti;
  • sostegno a forme di espressione nuove e innovative per dare voce alle aspettative di cambiamento dei giovani e di altri gruppi;
  • creazione di reti di artisti, attivisti, opinion leader/influencer, attori della società civile per affrontare le tensioni e i conflitti all’interno delle società e promuovere narrazioni positive e pacifiche.

Il bando è qualificato come “ristretto” e questo implica che la presentazione delle proposte di progetto avvenga in due fasi: la prima consiste nell’invio delle proposte di progetto attraverso la compilazione del concept note, un formulario meno dettagliato attraverso il quale presentare il progetto in modo sintetico; solo i progetti valutati positivamente saranno inseriti in una short list e i loro proponenti saranno invitati a presentare le proposte complete di progetto. Le proposte complete devono essere CONFORMI CON QUELLE PRESENTATE ATTRAVERSO IL CONCEPT NOTE.

Sia il proponente sia i partner devono essere registrati nel sistema PADOR: il proponente deve esserlo già al momento della presentazione del concept note, mentre i partner è sufficiente che lo siano al momento della presentazione della proposta completa del progetto.

La presentazione dei concept note deve essere fatta esclusivamente attraverso il sistema PROSPECT.

Scadenza: 12 Maggio 2022

NDICI-Europa Globale: Partenariati verdi UE-ASEAN

NDICI-Europa Globale: Partenariati verdi UE-ASEAN

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Nel quadro del programma NDICI-Europa Globale è stato pubblicato un bando per rafforzare il partenariato UE-ASEAN e ridurre gli impatti ambientali negativi in aree chiave del Green Deal europeo rafforzando i partenariati con e tra un’ampia gamma di attori, comprese le organizzazioni della società civile (OSC), le autorità locali e i giovani, sull’azione per il clima, la protezione dell’ambiente e la riduzione del rischio di catastrofi (DRR).

I progetti devono realizzarsi nei Paesi membri dell’ASEAN, l’associazione delle nazioni del Sud Est asiatico: Brunei, Cambogia, Filippine, Indonesia, Laos, Malaysia, Myanmar, Singapore, Thailandia, Vietnam

Il bando è articolato in due lotti (una proposta progettuale deve riguardare un solo lotto):

Lotto 1Opportunità per le organizzazioni dell’UE e dell’ASEAN di condividere esperienze e cooperare in materia di advocacy
Obiettivo: facilitare e promuovere la condivisione di esperienze, la cooperazione e le iniziative/campagne congiunte tra organizzazioni dell’UE e dei territori destinatari in materia di difesa della neutralità climatica, mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, protezione della biodiversità e ripristino dell’ecosistema, economia circolare e protezione degli oceani.

Lotto 2: Programmi digitali di educazione ambientale per i giovani adattati alle esigenze degli Stati membri dell’ASEAN
Obiettivo: progettare e fornire programmi/campagne di educazione ambientale digitale per giovani di diverse fasce d’età nei territori destinatari, con contenuti nella loro lingua, compresi i social media e altre campagne di visibilità per un’ampia diffusione. Ciò può comportare programmi di formazione digitale e in presenza per le OSC partecipanti e i gruppi di giovani.

Attività ammissibili (elenco non esaustivo): rafforzamento delle capacità, promozione e sensibilizzazione, online o offline (webinar, workshop, conferenze, corsi di formazione, ecc.), dialogo politico, scambi interpersonali, networking, gruppi comunitari e consultazioni degli stakeholder, studi e ricerche, creazione di piattaforme di condivisione delle risorse, adattamento di piattaforme di e-learning, produzione di contenuti -compreso materiale audiovisivo-, formazione degli utenti, misurazione, monitoraggio e rendicontazione dei risultati.

Il bando beneficia di un budget di 5 milioni di euro, equamente divisi fra i due lotti; per ogni lotto sarà finanziato un solo progetto (contributo massimo: 2,5 milioni di euro). Il contributo per progetto può arrivare al 90% dei costi totali ammissibili

Gli enti ammissibili a proporre un progetto devono essere stabiliti nei Paesi UE o nei paesi ASEAN e appartenere alle seguenti categorie:
– OSC, ONG, organizzazione comunitaria;
– organizzazione, istituzione o rete del settore privato (ad esempio camera di commercio, associazione di categoria, istituto di istruzione privato);
– organizzazione del settore pubblico, autorità locale, organizzazioni internazionale (intergovernativa).

Devono inoltre avere competenze nell’implementazione di progetti nel territorio ASEAN e avere almeno 5 anni di esperienza nel campo della neutralità climatica, della protezione della biodiversità, dell’economia circolare, dell’energia sostenibile o della protezione degli oceani.

Il bando è qualificato come “ristretto” e questo implica che la presentazione delle proposte di progetto avvenga in due fasi: la prima consiste nell’invio delle proposte di progetto attraverso la compilazione del concept note, un formulario meno dettagliato attraverso il quale presentare il progetto in modo sintetico; solo i progetti valutati positivamente saranno inseriti in una short list e i loro proponenti saranno invitati a presentare le proposte complete di progetto. Le proposte complete devono essere CONFORMI CON QUELLE PRESENTATE ATTRAVERSO IL CONCEPT NOTE (ovvero: gli elementi presentati nel concept note non possono essere modificati nella proposta completa).
Sia il proponente sia i partner devono essere registrati nel sistema PADOR: il proponente deve esserlo già al momento della presentazione del concept note, mentre i partner è sufficiente che lo siano al momento della presentazione della proposta completa del progetto.
La presentazione dei concept note deve essere fatta esclusivamente attraverso il sistema PROSPECT.

Scadenza: 06 maggio 2022

Sostegno agli attori della società civile impegnati per la prevenzione dei conflitti, la costruzione della pace e la preparazione alle crisi nel Sud-Est asiatico e nel Pacifico

Sostegno agli attori della società civile impegnati per la prevenzione dei conflitti, la costruzione della pace e la preparazione alle crisi nel Sud-Est asiatico e nel Pacifico

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Nel quadro dello Strumento per la stabilità e la pace è stato pubblicato un bando per supportare gli attori della società civile di alcuni Paesi del Sud-Est asiatico (Indonesia, Thailandia e Timor Est) e del Pacifico (Figi, Papua Nuova Guinea e Isole Salomone) nei loro sforzi di prevenire i conflitti, rispondere alle crisi e costruire la pace nei loro Paesi.

Obiettivo del bando è di sostenere azioni attuate dalla società civile in contesti colpiti da conflitti per rafforzare la loro capacità istituzionale, operativa e di collegamento in rete.

Il bando è articolato in 2 lotti:

Lotto 1 – Misure di mediazione, dialogo e rafforzamento della fiducia

Questo lotto supporta misure di mediazione, dialogo e rafforzamento della fiducia per promuovere forme costruttive di impegno per garantire stabilità e sicurezza, in particolare tra comunità e autorità

Le OSC possono sviluppare soluzioni localizzate alle sfide in materia di sicurezza che hanno un impatto sulla vita quotidiana delle persone e contribuire a processi più genuini, inclusivi, che consentono di evidenziare le esigenze e le preoccupazioni della popolazione in materia di sicurezza e di rafforzare i legami tra le autorità, le forze di polizia e di sicurezza e le popolazioni. Per affrontare tali sfide sono necessari spazi di mediazione, dialogo e rafforzamento della fiducia tra le parti e tra i gruppi sociali, elementi cruciali per prevenire conflitti e/o avviare, consolidare o approfondire processi di pace o transizione.

Lotto 2 – Giustizia di transizione (Transitional justice) e costruzione della pace

Questo lotto intende sostenere il ruolo della società civile nella progettazione e attuazione di processi nazionali e locali e rispondere alle esigenze di contesto specifiche degli individui e delle comunità nell’ambito di tali processi, comprese le preoccupazioni di genere e i diritti dei gruppi emarginati e vulnerabili.

Affrontare gli abusi commessi durante i momenti di crisi è un processo critico, che garantisce che gli Stati e le società possano riconciliarsi e infine stabilizzarsi. Processi di giustizia di transizione, che mirano ad affrontare meglio il passato, cercare la verità e la riconciliazione, combattere l’impunità, risarcire le vittime, accompagnare e sostenere le comunità nelle loro iniziative di riconciliazione e giustizia, richiedono l’impegno degli attori della società civile, che garantiscono che si tenga conto delle esigenze e delle aspettative di tutti i settori della società, in particolare delle vittime. L’UE considera la giustizia di transizione parte integrante della costruzione dello Stato e della pace e sottolinea l’importante ruolo che la società civile deve svolgere in questi processi. La necessità di misure di giustizia di transizione si applica solo a pochi contesti, come ad esempio Aceh.

Le proposte progettuali possono essere presentate da un soggetto che rientra nella definizione di attori della società civile, come specificati nel regolamento istitutivo dello Strumento per la stabilità e la pace (precisamente: ONG, organizzazioni rappresentative di popolazioni autoctone, gruppi di cittadini e associazioni professionali locali, cooperative, sindacati, organizzazioni rappresentative degli interessi economici e sociali, le organizzazioni locali -comprese le reti- che operano nel settore della cooperazione e dell’integrazione regionali decentralizzate, associazioni di consumatori, associazioni di donne e giovani, organizzazioni che operano nel campo dell’insegnamento, della cultura, della ricerca e della scienza, università, chiese e associazioni e comunità religiose, mass media, e tutte le associazioni non governative e fondazioni private e pubbliche che possono contribuire allo sviluppo o alla dimensione esterna delle politiche interne dell’UE), stabilito nell’UE o nei Paesi destinatari (in cui si deve svolgere il progetto), da solo o in partnership con altri soggetti che rientrano nella medesima categoria.

La durata del progetto, per entrambi i lotti, deve essere compresa fra 24 e 36 mesi.

Il budget disponibile per il bando ammonta a 4.000.000 euro: 3.000.000 per il lotto 1 e 1.000.000 per il lotto 2. Il contributo del programma ai progetti potrà coprire

– fino al 90% dei costi ammissibili se il progetto coinvolge OSC locali almeno come co-applicant,

– fino al 70% dei costi se tale coinvolgimento non è previsto.

Il contributo per progetto potrà ammontare al massimo a 1.000.000 euro.

La presentazione dei concept note deve essere fatta esclusivamente attraverso il sistema PROSPECT ed ha scadenza 9 marzo 2021.

SWITCH-Asia– Bando 2020

SWITCH-Asia– Bando 2020

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Bando relativo a SWITCH-Asia, programma che supporta la transizione della regione asiatica verso un’economia a basse emissioni di carbonio, efficiente sotto il profilo delle risorse e circolare e promuove catene di fornitura e di prodotti più sostenibili fra UE e Asia e contribuisce alla prosperità economica e alla riduzione della povertà nella regione asiatica.

Il bando rientra nella componente Grant scheme del programma SWITCH-Asia, che sostiene progetti innovativi collaborativi fra gli stakeholder delle due regioni e in particolare implementa azioni che promuovono processi industriali più verdi, la circolarità di prodotti, processi e servizi, nonché soluzioni bio-based, riducendo così l’impronta globale del sistema di produzione.

Paesi destinatari (nei quali si devono realizzare le attività) Afghanistan, Bangladesh, Bhutan, Cambogia, Cina, India, Indonesia, Laos, Myanmar, Maldive, Malesia, Mongolia, Nepal, Corea del Nord, Pakistan, Filippine, Sri Lanka, Tailandia, Vietnam.

Obiettivo

1) sviluppare e adottare da parte delle micro e piccole e medie imprese (MPMI) prodotti, processi e servizi circolari, meno inquinanti e più efficienti sotto il profilo delle risorse, permettendo la loro integrazione all’interno delle catene di fornitura e valore globali più verdi

2) promuovere modelli di consumo più sostenibili in Asia.

In linea con il Green Deal europeo e in particolare con il nuvo piano d’azione per l’economia circolare, con le strategie dal produttore al consumatore e con quella per la biodiversità, il bando finanzia azioni nel quadro delle seguenti priorità

1: Supportare le MPMI nella riduzione dell’impatto ambientale della loro produzione industriale, migliorare l’efficienza delle risorse e adottare pratiche di economia circolare

2: Coinvolgere i consumatori in pratiche di consumo e produzione sostenibili

Le proposte possono riguardare una o più azioni nell’ambito della STESSA priorità; le azioni possono toccare una qualsiasi delle fasi del ciclo di vita del prodotto (progettazione, produzione, logistica e distribuzione, consumo e gestione del fine vita).

Settori prioritari:

– Tessuti e pellame

– Edilizia e costruzioni

– Agroalimentare e bevande

– Materie plastiche

– Elettronica e TIC

Le proposte dovrebbero indicare il contributo del progetto ad almeno uno dei seguenti OSS dell’Agenda 2030:

OSS 12 – Garantire modelli di produzione e consumo sostenibili;

OSS 13 – Adottare misure urgenti per combattere i cambiamenti climatici e le loro conseguenze

OSS 7 – Garantire l’accesso all’energia a prezzo accessibile, affidabile, sostenibile e moderna per tutti

OSS 8 – Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena occupazione e il lavoro dignitoso per tutti

OSS 9 – Costruire un’infrastruttura resiliente, promuovere l’industrializzazione inclusiva e sostenibile e sostenere l’innovazione

Dovrebbero inoltre essere allineate con la Green Economy Results Chain and Sector Indicator Guidance della DG Cooperazione e sviluppo.

Beneficiari sono organismi senza fini di lucro oppure organizzazioni profit (es. camere di commercio, associazioni industriali o cluster industriali, micro imprese, PMI, rivenditori, ecc.), centri di produzione pulita nazionali e regionali, università, centri di ricerca, centri per il trasferimento tecnologico, organizzazioni di consumatori, organizzazioni per lo sviluppo, federazioni commerciali e organizzazioni sindacali oppure ONG e operatori del settore pubblico.

Il proponente può essere stabilito in un paese UE, in uno dei Paesi asiatici target, in un Paese membro dell’OCSE (in caso di progetti attuati esclusivamente in un paese meno sviluppato o un paese altamente indebitato come definiti nell’elenco dei beneficiari dell’APS), nei Paesi EFTA, nei paesi beneficiari di IPA II.

Le Organizzazioni (intergovernative) internazionali non sono ammissibili a partecipare a questo bando.

Il contributo comunitario potrà coprire fino all`80% (e non meno del 50%) dei costi ammissibili per un massimo di 2.500.000 euro. Non saranno presi in considerazione progetti che richiedano un contributo inferiore a 1.000.000 euro. Per i Paesi meno sviluppati, qualificati come Least Developed Countries – LCD il contributo può arrivare al 90% dei costi ammissibili.

I progetti devono svolgersi in uno dei paesi beneficiari e devono essere presentati da consorzi costituiti da almeno due soggetti: uno con sede in un Paese UE (o EFTA) e uno in un Paese dell’Asia beneficiario. I progetti multi-paese, svolti in più di un paese beneficiario, sono ammessi ma considerati eccezioni e devono mostrare il valore aggiunto determinato dall’affrontare un tema a livello regionale (non devono tradursi solo in un elenco di attività svolte in Paesi diversi)

La durata dei progetti può essere compresa fra 36 e 48 mesi.

Il bando è qualificato come “ristretto” e questo implica che la presentazione delle proposte di progetto avvenga in due fasi: la prima consiste nell’invio delle proposte di progetto attraverso la compilazione del concept note, un formulario meno dettagliato attraverso il quale presentare il progetto in modo sintetico; solo i progetti valutati positivamente saranno inseriti in una short list e i loro proponenti saranno invitati a presentare le proposte complete di progetto.

Sia il proponente sia i partner devono essere registrati nel sistema PADOR: il proponente deve esserlo già al momento della presentazione del concept note, mentre i partner (e gli enti affiliati) è sufficiente che lo siano al momento della presentazione della proposta completa del progetto.

Le proposte progettuali devono essere inviate esclusivamente online attraverso il sistema PROSPECT.

Sia i concept note sia le proposte progettuali devono essere scritti in inglese.

Il bando ha scadenza 18/12/2020 (concept note).

Central Asia Invest V – Bando 2019

Central Asia Invest V - Bando 2019

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Obiettivo del Bando Central Asia Invest V è quello di stimolare gli investimenti, lo sviluppo del settore privato e la diversificazione economica in Asia centrale, incoraggiando la crescita e l’espansione delle MSME.

I paesi destinatari del sostegno del bando sono le repubbliche dell’Asia centrale beneficiarie di DCI II (Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan).

Mira inoltre a rinforzare il ruolo e le competenze delle organizzazioni di intermediari d’affari (BIOs – Business Intermediary Organizations) dell’Asia centrale migliorando le loro capacità di supportare e offrire servizi alle MPMI e influenzare le politiche a loro favore, per aumentare la competitività delle MPMI sia sul mercato interno sia su quello internazionale.

Il bando finanzia attività di capacity building istituzionale rivolte alle BIOs, agli imprenditori e alle persone in cerca di lavoro e visite reciproche e scambi di staff fra BIOs dell’UE e dei Paesi destinatari o dei soli Paesi destinatari.

Le proposte progettuali devono riguardare almeno una delle seguenti priorità:

Priorità 1.

Azioni centrate sul sostegno a MPMI nell’accesso ai finanziamenti con particolare attenzione a iniziative di alfabetizzazione finanziaria (formazione in materia di gestione finanziaria e contabilità; formazione relativa a come fare richiesta di prestiti bancari) strumenti finanziari che coinvolgono le banche (supporto all’utilizzo dei sistemi di garanzia del credito; sostegno all’accesso delle PMI alle agenzie pubbliche che forniscono prodotti finanziari alle PMI),  strumenti finanziari alternativi (sostenere l’uso di strumenti alternativi disponibili a livello locale come il finanziamento della catena di approvvigionamento, cooperative di credito, finanziamenti basati su attività quali leasing o factoring, private equity e finanziamento di early stage) portafogli di finanziamento verdi (sostenere le MPMI nell’accesso al portafoglio di finanziamenti verdi di prodotti disponibili a livello locale),  strumenti sostenuti dall’UE (trasferimento di conoscenze sui piani di finanziamento nell’ambito del meccanismo blending  e nell’ambito del Fondo investimenti per l’Asia centrale (IFCA).

Priorità 2:

Azioni rivolte alle imprese, alla normativa fiscale e all’economia informale con particolare attenzione a advocacy e sensibilizzazione (ad esempio per contribuire a migliorare le capacità delle MPMI e dei BIOs di difendere i loro interessi e partecipare attivamente al processo decisionale), procedure (ad esempio per fornire formazione, consulenza e informazioni in materia di regolamenti aziendali, procedure e interazioni con l’amministrazione; sostenere le misure di semplificazione, supportare la digitalizzazione delle procedure; supporto e consulenza in materia di amministrazione fiscale per le MPMI); formalizzazione aziendale (ad esempio per aiutare i BIOs a identificare possibili incentivi, misure e procedure di semplificazione; meccanismi anti-corruzione).

Priorità 3:

Azioni incentrate sulla promozione del commercio intraregionale e internazionale. Le azioni dovrebbero mirare, tra l’altro, a:

  • Dogane: formazione per migliorare le capacità delle MPMI di comprendere ed eseguire il processo di sdoganamento; sostenere i BIOs nel promuovere la semplificazione e la digitalizzazione delle procedure doganali;
  • Standard, marketing, logistica: costruire capacità di esportazione compresa la conoscenza degli standard di prodotto e dei mercati esteri per le MPMI; fornire marketing, consulenza e informazioni specifiche per le esportazioni alle MPMI; contribuire allo sviluppo di centri logistici per facilitare gli scambi transfrontalieri.

Priorità 4:

Azioni incentrate sull’aumento delle capacità professionali degli imprenditori e delle persone in cerca di lavoro, al fine di stimolare la creazione di posti di lavoro e lo sviluppo delle MPMI:

  • Aiutare a sviluppare le capacità dei BIOs nell’identificare e difendere gli interessi delle MPMI;
  • Supportare le competenze e la struttura dei BIOs nel fornire attività di formazione e di sviluppo delle competenze ai propri membri; aiutare a fornire conoscenze manageriali, imprenditoriali e tecniche alle MPMI (compresi seminari e attività di formazione), consulenza, stage in aziende dell’UE, accesso ai finanziamenti, innovazione. Contribuire allo sviluppo di capacità di chi cerca lavoro, sia donne sia uomini, compresi seminari/attività di formazione sull’imprenditorialità (come scrivere un business plan, come creare una società, nuovi modelli di business, economia circolare, iniziative di start-up), sull’occupazione (formazione sulla costruzione di conoscenze e abilità pratiche per accedere al mercato del lavoro); sostegno a giovani e minoranze.

Le attività indirizzate alla MPMI (formazione, organizzazione di tirocini, e viaggi studio, ecc.) devono essere organizzate esclusivamente nel quadro dei programmi di capacity building per le BIOs (e i criteri per la selezione delle PMI partecipanti devono essere precisati nella proposta di progetto).

Settori prioritari (elenco non esaustivo)

– Agro-business e trattamento degli alimenti

– Turismo

– Artigianato, lavorazioni artistiche e culturali

– Trasporti e logistica

– Abbigliamento/tessile

– Tecnologie dell’informazione e della comunicazione e digitalizzazione

– Green economy, energie rinnovabili ed efficienza energetica

– Gestione dei rifiuti

– Accesso al mercato

– Qualità e standard di prodotti e servizi e indicazione geografica (GI)

Per ogni paese destinatario sono specificati i settori prioritari (le proposte progettuali relative ai settori prioritari per un paese ricevono punteggi aggiuntivi in fase di valutazione).

Le attività devono essere organizzate in almeno 2 Stati destinatari.

Beneficiari:

Organismi dotati di personalità giuridica appartenenti alle seguenti categorie:

– organizzazioni di intermediari d’affari (BIOs) che rappresentano le MPMI e promuovono il commercio e gli investimenti fra l’UE e le repubbliche dell’Asia centrale: in particolare si tratta di camere di commercio, associazioni settoriali del commercio, dell’industria e professionali, enti e organismi regolatori e agenzie di promozione del commercio, degli investimenti e di attività commerciali, agenzie settoriali che lavorano con le MPMI, società specializzate nel sostenere la crescita delle organizzazioni attraverso l’innovazione, la cooperazione internazionale, la trasformazione digitale e l’accesso ai finanziamenti,

– agenzie pubbliche (ad esempio Board of Investment e agenzie di promozione commerciale) di livello locale o regionale, non direttamente/strettamente collegate al governo.

Il contributo comunitario può coprire fino al 90% (min 50%) dei costi ammissibili per un massimo di 1,1 milioni di euro (non saranno ritenute ammissibili proposte progettuali che richiedano un contributo inferiore a 800.000 euro)

Le proposte progettuali devono essere presentate da un partenariato transnazionale costituito da almeno un organismo europeo (UE28 oppure EFTA/SEE) e un organismo di uno dei Paesi destinatari. Il proponente deve conoscere l’ambiente di business dell’Asia centrale: sarà data priorità alle BIOs locali con un alto numero di MPMI aderenti e/o un ampio portafoglio di servizi per le PMI.

Le proposte di progetto devono avere una durata compresa fra 24 e 48 mesi, devono essere scritte in inglese.

Il bando è qualificato come “ristretto” e questo implica che la presentazione delle proposte di progetto avvenga in due fasi: la prima consiste nell’invio delle proposte di progetto attraverso la compilazione del concept note, un formulario meno dettagliato attraverso il quale presentare il progetto in modo sintetico; solo i progetti valutati positivamente saranno inseriti in una short list e i loro proponenti saranno invitati a presentare le proposte complete di progetto. Le proposte complete devono essere CONFORMI CON QUELLE PRESENTATE ATTRAVERSO IL CONCEPT NOTE (ovvero: gli elementi presentati nel concept note non possono essere modificati nella proposta completa).

Sia il proponente sia i partner devono essere registrati nel sistema PADOR: il proponente deve esserlo già al momento della presentazione del concept note, mentre i partner è sufficiente che lo siano al momento della presentazione della proposta completa del progetto.

La presentazione dei concept note deve essere fatta esclusivamente attraverso il sistema PROSPECT.

Scadenza: 24/06/2019