EU4Health: pubblicati nuovi bandi nell’area della preparazione alle crisi sanitarie

EU4Health: pubblicati nuovi bandi nell'area della preparazione alle crisi sanitarie

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L’Agenzia esecutiva europea per la salute e il digitale (HaDEA) ha pubblicato quattro nuovi bandi nel settore della preparazione alle crisi, nell’ambito del programma di lavoro 2024 di EU4Health.

Questa azione sostiene la priorità politica di migliorare la preparazione alle crisi e la risposta alle future emergenze sanitarie in relazione alle contromisure mediche, con particolare attenzione agli agenti patogeni prioritari con potenziale pandemico.

In particolare, i bandi sono i seguenti:

  • EU4H-2024-PJ-01-1 (CP-g-24-10): Call for proposals on the European Hub for vaccine development (HERA) (Budget: € 102.000.000)
  • EU4H-2024-PJ-01-2 (CP-g-24-11): Call for proposals for next-generation respiratory protection (HERA) (Budget: € 20.000 000)
  • EU4H-2024-PJ-01-3 (CP-g-24-12): Call for proposals to support innovative manufacturing technologies and processes in the Union for medicines production (HERA) (Budget: € 17.000.000)
  • EU4H-2024-PJ-01-4 (CP-g-24-105): Call for proposals to support the development of novel antivirals (HERA) (Budget: € 10.000.000)

Il budget complessivo ammonta a € 149.000.000 e la scadenza è fissata al 5 settembre 2024.

Scadenza: 5 settembre 2024

Bando UE per la sicurezza alimentare in Etiopia

Bando UE per la sicurezza alimentare in Etiopia

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L’Etiopia si trova ad affrontare una delle crisi multidimensionali più gravi degli ultimi decenni, causata da conflitti interni, calamità naturali (siccità, insicurezza alimentare) esacerbate dal cambiamento climatico e dal degrado ambientale, e sfide economiche derivanti anche dalla pandemia di COVID-19 e dal conflitto in Ucraina. Il conflitto nel nord dell’Etiopia e la siccità hanno avuto un impatto devastante sulla produttività sia delle attività agricole che di allevamento, oggi l’accessibilità al cibo dovuta all’elevata inflazione rappresenta una sfida enorme con un’elevata percentuale della popolazione al di sotto della soglia di povertà globale. A fronte di questo contesto e del peggioramento della situazione economica e sociale, le persone bisognose di assistenza alimentare sono quasi raddoppiate, passando da 11,8 milioni nel 2020 (anno COVID-19) a 22,6 milioni nel 2022.

La Commissione europea ha lanciato un invito a presentare proposte per migliorare la sicurezza alimentare, la nutrizione e la resilienza dei mezzi di sussistenza per le comunità rurali in tutta l’Etiopia, con particolare attenzione alle aree colpite da disastri causati da rischi naturali e provocati dall’uomo. L’obiettivo specifico del bando è migliorare l’efficacia dei programmi di sicurezza alimentare e resilienza, con particolare attenzione ai giovani e alle donne.

Il bando è suddiviso in due lotti:

Lotto 1: Migliorare le opportunità di lavoro per le donne e i giovani che abbandonano i mezzi di sussistenza agricoli/(agro)pastorali

Lotto 2: Integrazione dei cambiamenti comportamentali per la gestione dei conflitti

Le azioni da proporre dovrebbero consentire ai giovani e alle donne che abbandonano i sistemi agricoli e (agro)pastorali di avere migliori mezzi di sussistenza, misurati in termini di numero di posti di lavoro diretti e indiretti e di opportunità di reddito, e favorire cambiamenti comportamentali sociali misurati da sistemi di gestione dei conflitti locali efficaci e sostenibili messi in atto e rafforzato la coesione sociale attribuibile all’azione. Le azioni devono svolgersi in una o più regioni colpite da disastri naturali e provocati dall’uomo in Etiopia. La durata di ogni azione non può essere inferiore a 36 mesi né superiore a 48 mesi.

 

Le tipologie di attività che possono essere finanziate nell’ambito del bando sono attività che contribuiscono ad aumentare l’accesso a mezzi di sussistenza e opportunità di lavoro diversificati, dando priorità ai bisogni specifici delle donne e dei giovani nelle regioni colpite da crisi naturali e provocate dall’uomo. A tal fine, gli interventi principali saranno attività che:

  • sostenere i giovani e le donne vulnerabili migliorando il loro accesso alle opportunità di lavoro come alternative ai mezzi di sussistenza agricoli e (agro)pastorali;
  • cambiamenti comportamentali sociali degli individui, delle famiglie, delle comunità e dei responsabili dei doveri, orientato alla gestione sostenibile dei conflitti/iniziative di costruzione della pace, nonché alle coesioni sociali.

L’importo complessivo messo a disposizione dal bando è di 7.000.000 € (Lotto 1: 5.000.000 € – Lotto 2: 2.000.000 €).

Scadenza: 29 novembre 2023

FONDO CRISI UCRAINA

FONDO CRISI UCRAINA

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Il “Fondo per il sostegno alle imprese danneggiate dalla crisi ucraina”, con una dotazione finanziaria di 120 milioni di euro, è finalizzato alla concessione di aiuti in forma di contributo a fondo perduto, a favore delle piccole e medie imprese nazionali che hanno subìto ripercussioni economiche negative derivanti dal conflitto in Ucraina.

Possono accedere al contributo le piccole e medie imprese, diverse da quelle agricole (come definite dalla raccomandazione n. 2003/ 361/CE della Commissione europea, del 6 maggio 2003) che presentano, congiuntamente, i seguenti requisiti:

  • hanno realizzato negli ultimi due anni operazioni di vendita di beni o servizi, compreso l’approvvigionamento di materie prime e semilavorati, con l’Ucraina, la Federazione russa e la Repubblica di Bielorussia, pari almeno al 20 per cento del fatturato aziendale totale
  • nel corso dell’ultimo trimestre antecedente al 18 maggio 2022 hanno sostenuto un costo di acquisto medio per materie prime e semilavorati incrementato almeno del 30 per cento rispetto al costo di acquisto medio del corrispondente periodo dell’anno 2019 o, per le imprese costituite dal 1° gennaio 2020, rispetto al costo di acquisto medio del corrispondente periodo dell’anno 2021
  • hanno subìto nel corso del trimestre antecedente al 18 maggio 2022, un calo di fatturato di almeno il 30 per cento rispetto all’analogo periodo del 2019. Ai fini della quantificazione della riduzione del fatturato rilevano i ricavi di cui all’articolo 85, comma 1, lettere a) e b), del Testo unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.

Le medesime imprese, inoltre, devono possedere i seguenti requisiti alla data di presentazione della domanda:

  • avere sede legale od operativa nel territorio italiano e risultare regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle imprese
  • non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie
  • non essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231.

L’agevolazione è riconosciuta sotto forma di contributo a fondo perduto, nei limiti delle risorse finanziarie stanziate per l’intervento agevolativo, ai sensi e nel rispetto delle condizioni e dei limiti previsti dalla comunicazione della Commissione europea 2022/C131 I/01 e successive modificazioni, recante il “Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina”.

Nello specifico, le risorse finanziarie destinate all’intervento agevolativo sono ripartite tra i soggetti aventi diritto, riconoscendo a ciascuno di essi un importo determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare medio dei ricavi relativi all’ultimo trimestre anteriore al 18 maggio 2022 e l’ammontare dei medesimi ricavi riferiti al corrispondente trimestre del 2019, come segue:

  • 60% per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 non superiori a 5 milioni di euro
  • 40%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 superiori a 5 milioni di euro e fino a 50 milioni di euro.
  • Per le imprese costituite dal 1° gennaio 2020, il periodo di imposta di riferimento di cui alle lettere a) e b) è quello relativo all’anno 2021.

La domanda può essere presentata dalle ore 12:00 del 10 novembre 2022 alle ore 12:00 del 30 novembre 2022, solo attraverso la piattaforma on line di Invitalia.

L’ordine temporale di presentazione delle domane non determina alcun vantaggio né penalizzazione nell’ iter di trattamento delle stesse. Ai fini dell’attribuzione delle agevolazioni, le domande presentate nel primo giorno utile saranno trattate alla stessa stregua di quelle presentate l’ultimo giorno.

Scadenza: 30 novembre 2022

Decreto aiuti, le misure per le imprese

Decreto aiuti, le misure per le imprese

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Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto aiuti per sostenere famiglie e imprese introducendo misure per limitare gli effetti della crisi in Ucraina.
Con un ammontare complessivo di risorse mobilitate pari a 14 miliardi di euro sono stati potenziati e creati nuovi strumenti in materia di investimenti. Dagli interventi mirati ad assicurare liquidità alle imprese danneggiate dal conflitto a quelli per fronteggiare il rincaro delle materie prime e dei materiali da costruzione, nonché per assicurare produttività e attrazione degli investimenti.

Sul tema dell’energia è stata rafforzata ed estesa al terzo trimestre la misura del credito d’imposta in favore delle imprese mentre è stato riconosciuto ai cittadini con ISEE fino a 12 mila euro l’automatismo dei bonus sociali relativo alle bollette dell’elettricità, del gas e dell’acqua che è stato reso retroattivo.
Rafforzati anche i crediti d’imposta per gli investimenti in beni materiali 4.0 e per formazione 4.0 mentre è stato rifinanziato il fondo IPCEI.
Il Consiglio dei ministri ha inoltre approvato un nuovo decreto che ha prorogato fino all’8 luglio il taglio delle accise dei carburanti, estendendo l’intervento anche al metano per cui l’accisa va a zero e l’Iva viene ridotta al 5%.

Bonus bollette
Per le famiglie aventi diritto attivato automatismo per i bonus sociali sulle bollette elettriche, del gas e dell’acqua, senza la necessità di presentare domanda. L’agevolazione viene riconosciuta retroattivamente.
Fondo per il sostegno delle attività danneggiate dalla crisi Ucraina
Per il 2022 è stato istituito un fondo da 200 milioni di euro per le imprese che hanno avuto ripercussioni economiche negative dalla crisi in Ucraina
Le imprese beneficiare potranno ricevere contributi a fondo perduto fino a 400 mila euro se negli ultimi due bilanci depositati almeno il 20% del fatturato è collegato a operazioni commerciali, compreso l’approvvigionamento di materie prime e semilavorati, con l’Ucraina, la Federazione russa e la Bielorussia. Devono aver subito nel corso dell’ultimo trimestre un calo di fatturato di almeno il 30 per cento rispetto all’analogo periodo del 2019.
Fast track per investimenti strategici
Procedure amministrative semplificate per l’adozione di investimenti di rilievo strategico per il sistema produttivo nazionale di valore superiore ai 50 milioni di euro che consentono al Mise di procedere anche in sostituzione dell’amministrazione proponente.
Attrazione degli investimenti esteri
5 milioni di euro all’anno per favorire l’attrazione di investimenti esteri e la rilocalizzazione delle imprese (reshoring) in Italia e in Europa prevedendo anche la creazione di sportelli unici che accompagnino e supportino gli investitori esteri in tutti gli adempimenti e le pratiche utili alla concreta realizzazione dell’investimento.
Fondo IPCEI
Rifinanziato il fondo IPCEI di 200 milioni nel 2023 e 150 milioni nel 2024 per sostenere le attività svolte in Italia nei settori della microelettronica, delle batterie, dell’idrogeno, del cloud e della salute.
Industria 4.0
Incremento del credito d’imposta per i beni strumentali immateriali 4.0, nello specifico l’aliquota sale dal 20 al 50 per cento fino al 31 dicembre 2022 o 30 giugno 2023 se è stato effettuato un pagamento in acconto pari almeno al 20% del valore dei beni.
Formazione 4.0
Per rispondere alla carenza di competenze professionali adeguate ai processi di trasformazione tecnologica e digitale viene incrementata l’aliquota del credito d’imposta per la formazione, dal 50 al 70% per le piccole imprese e dal 40 al 50% per le medie imprese. Prevista una certificazione dei risultati conseguiti in termini di acquisizione e consolidamento delle competenze.
Progetto «Polis» – Case dei servizi di cittadinanza digitale
Il Mise stipula convenzioni con le pubbliche amministrazioni per realizzare uno sportello unico nei Comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti, che assicuri ai cittadini la possibilità di fruire i servizi pubblici, in modalità fisica o digitale, al fine di garantire la completa ed efficace attuazione degli interventi del Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR.