Bando UE per la sicurezza alimentare in Etiopia

Bando UE per la sicurezza alimentare in Etiopia

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L’Etiopia si trova ad affrontare una delle crisi multidimensionali più gravi degli ultimi decenni, causata da conflitti interni, calamità naturali (siccità, insicurezza alimentare) esacerbate dal cambiamento climatico e dal degrado ambientale, e sfide economiche derivanti anche dalla pandemia di COVID-19 e dal conflitto in Ucraina. Il conflitto nel nord dell’Etiopia e la siccità hanno avuto un impatto devastante sulla produttività sia delle attività agricole che di allevamento, oggi l’accessibilità al cibo dovuta all’elevata inflazione rappresenta una sfida enorme con un’elevata percentuale della popolazione al di sotto della soglia di povertà globale. A fronte di questo contesto e del peggioramento della situazione economica e sociale, le persone bisognose di assistenza alimentare sono quasi raddoppiate, passando da 11,8 milioni nel 2020 (anno COVID-19) a 22,6 milioni nel 2022.

La Commissione europea ha lanciato un invito a presentare proposte per migliorare la sicurezza alimentare, la nutrizione e la resilienza dei mezzi di sussistenza per le comunità rurali in tutta l’Etiopia, con particolare attenzione alle aree colpite da disastri causati da rischi naturali e provocati dall’uomo. L’obiettivo specifico del bando è migliorare l’efficacia dei programmi di sicurezza alimentare e resilienza, con particolare attenzione ai giovani e alle donne.

Il bando è suddiviso in due lotti:

Lotto 1: Migliorare le opportunità di lavoro per le donne e i giovani che abbandonano i mezzi di sussistenza agricoli/(agro)pastorali

Lotto 2: Integrazione dei cambiamenti comportamentali per la gestione dei conflitti

Le azioni da proporre dovrebbero consentire ai giovani e alle donne che abbandonano i sistemi agricoli e (agro)pastorali di avere migliori mezzi di sussistenza, misurati in termini di numero di posti di lavoro diretti e indiretti e di opportunità di reddito, e favorire cambiamenti comportamentali sociali misurati da sistemi di gestione dei conflitti locali efficaci e sostenibili messi in atto e rafforzato la coesione sociale attribuibile all’azione. Le azioni devono svolgersi in una o più regioni colpite da disastri naturali e provocati dall’uomo in Etiopia. La durata di ogni azione non può essere inferiore a 36 mesi né superiore a 48 mesi.

 

Le tipologie di attività che possono essere finanziate nell’ambito del bando sono attività che contribuiscono ad aumentare l’accesso a mezzi di sussistenza e opportunità di lavoro diversificati, dando priorità ai bisogni specifici delle donne e dei giovani nelle regioni colpite da crisi naturali e provocate dall’uomo. A tal fine, gli interventi principali saranno attività che:

  • sostenere i giovani e le donne vulnerabili migliorando il loro accesso alle opportunità di lavoro come alternative ai mezzi di sussistenza agricoli e (agro)pastorali;
  • cambiamenti comportamentali sociali degli individui, delle famiglie, delle comunità e dei responsabili dei doveri, orientato alla gestione sostenibile dei conflitti/iniziative di costruzione della pace, nonché alle coesioni sociali.

L’importo complessivo messo a disposizione dal bando è di 7.000.000 € (Lotto 1: 5.000.000 € – Lotto 2: 2.000.000 €).

Scadenza: 29 novembre 2023

FONDO CRISI UCRAINA

FONDO CRISI UCRAINA

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Il “Fondo per il sostegno alle imprese danneggiate dalla crisi ucraina”, con una dotazione finanziaria di 120 milioni di euro, è finalizzato alla concessione di aiuti in forma di contributo a fondo perduto, a favore delle piccole e medie imprese nazionali che hanno subìto ripercussioni economiche negative derivanti dal conflitto in Ucraina.

Possono accedere al contributo le piccole e medie imprese, diverse da quelle agricole (come definite dalla raccomandazione n. 2003/ 361/CE della Commissione europea, del 6 maggio 2003) che presentano, congiuntamente, i seguenti requisiti:

  • hanno realizzato negli ultimi due anni operazioni di vendita di beni o servizi, compreso l’approvvigionamento di materie prime e semilavorati, con l’Ucraina, la Federazione russa e la Repubblica di Bielorussia, pari almeno al 20 per cento del fatturato aziendale totale
  • nel corso dell’ultimo trimestre antecedente al 18 maggio 2022 hanno sostenuto un costo di acquisto medio per materie prime e semilavorati incrementato almeno del 30 per cento rispetto al costo di acquisto medio del corrispondente periodo dell’anno 2019 o, per le imprese costituite dal 1° gennaio 2020, rispetto al costo di acquisto medio del corrispondente periodo dell’anno 2021
  • hanno subìto nel corso del trimestre antecedente al 18 maggio 2022, un calo di fatturato di almeno il 30 per cento rispetto all’analogo periodo del 2019. Ai fini della quantificazione della riduzione del fatturato rilevano i ricavi di cui all’articolo 85, comma 1, lettere a) e b), del Testo unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.

Le medesime imprese, inoltre, devono possedere i seguenti requisiti alla data di presentazione della domanda:

  • avere sede legale od operativa nel territorio italiano e risultare regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle imprese
  • non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie
  • non essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231.

L’agevolazione è riconosciuta sotto forma di contributo a fondo perduto, nei limiti delle risorse finanziarie stanziate per l’intervento agevolativo, ai sensi e nel rispetto delle condizioni e dei limiti previsti dalla comunicazione della Commissione europea 2022/C131 I/01 e successive modificazioni, recante il “Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina”.

Nello specifico, le risorse finanziarie destinate all’intervento agevolativo sono ripartite tra i soggetti aventi diritto, riconoscendo a ciascuno di essi un importo determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare medio dei ricavi relativi all’ultimo trimestre anteriore al 18 maggio 2022 e l’ammontare dei medesimi ricavi riferiti al corrispondente trimestre del 2019, come segue:

  • 60% per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 non superiori a 5 milioni di euro
  • 40%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 superiori a 5 milioni di euro e fino a 50 milioni di euro.
  • Per le imprese costituite dal 1° gennaio 2020, il periodo di imposta di riferimento di cui alle lettere a) e b) è quello relativo all’anno 2021.

La domanda può essere presentata dalle ore 12:00 del 10 novembre 2022 alle ore 12:00 del 30 novembre 2022, solo attraverso la piattaforma on line di Invitalia.

L’ordine temporale di presentazione delle domane non determina alcun vantaggio né penalizzazione nell’ iter di trattamento delle stesse. Ai fini dell’attribuzione delle agevolazioni, le domande presentate nel primo giorno utile saranno trattate alla stessa stregua di quelle presentate l’ultimo giorno.

Scadenza: 30 novembre 2022

Decreto aiuti, le misure per le imprese

Decreto aiuti, le misure per le imprese

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Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto aiuti per sostenere famiglie e imprese introducendo misure per limitare gli effetti della crisi in Ucraina.
Con un ammontare complessivo di risorse mobilitate pari a 14 miliardi di euro sono stati potenziati e creati nuovi strumenti in materia di investimenti. Dagli interventi mirati ad assicurare liquidità alle imprese danneggiate dal conflitto a quelli per fronteggiare il rincaro delle materie prime e dei materiali da costruzione, nonché per assicurare produttività e attrazione degli investimenti.

Sul tema dell’energia è stata rafforzata ed estesa al terzo trimestre la misura del credito d’imposta in favore delle imprese mentre è stato riconosciuto ai cittadini con ISEE fino a 12 mila euro l’automatismo dei bonus sociali relativo alle bollette dell’elettricità, del gas e dell’acqua che è stato reso retroattivo.
Rafforzati anche i crediti d’imposta per gli investimenti in beni materiali 4.0 e per formazione 4.0 mentre è stato rifinanziato il fondo IPCEI.
Il Consiglio dei ministri ha inoltre approvato un nuovo decreto che ha prorogato fino all’8 luglio il taglio delle accise dei carburanti, estendendo l’intervento anche al metano per cui l’accisa va a zero e l’Iva viene ridotta al 5%.

Bonus bollette
Per le famiglie aventi diritto attivato automatismo per i bonus sociali sulle bollette elettriche, del gas e dell’acqua, senza la necessità di presentare domanda. L’agevolazione viene riconosciuta retroattivamente.
Fondo per il sostegno delle attività danneggiate dalla crisi Ucraina
Per il 2022 è stato istituito un fondo da 200 milioni di euro per le imprese che hanno avuto ripercussioni economiche negative dalla crisi in Ucraina
Le imprese beneficiare potranno ricevere contributi a fondo perduto fino a 400 mila euro se negli ultimi due bilanci depositati almeno il 20% del fatturato è collegato a operazioni commerciali, compreso l’approvvigionamento di materie prime e semilavorati, con l’Ucraina, la Federazione russa e la Bielorussia. Devono aver subito nel corso dell’ultimo trimestre un calo di fatturato di almeno il 30 per cento rispetto all’analogo periodo del 2019.
Fast track per investimenti strategici
Procedure amministrative semplificate per l’adozione di investimenti di rilievo strategico per il sistema produttivo nazionale di valore superiore ai 50 milioni di euro che consentono al Mise di procedere anche in sostituzione dell’amministrazione proponente.
Attrazione degli investimenti esteri
5 milioni di euro all’anno per favorire l’attrazione di investimenti esteri e la rilocalizzazione delle imprese (reshoring) in Italia e in Europa prevedendo anche la creazione di sportelli unici che accompagnino e supportino gli investitori esteri in tutti gli adempimenti e le pratiche utili alla concreta realizzazione dell’investimento.
Fondo IPCEI
Rifinanziato il fondo IPCEI di 200 milioni nel 2023 e 150 milioni nel 2024 per sostenere le attività svolte in Italia nei settori della microelettronica, delle batterie, dell’idrogeno, del cloud e della salute.
Industria 4.0
Incremento del credito d’imposta per i beni strumentali immateriali 4.0, nello specifico l’aliquota sale dal 20 al 50 per cento fino al 31 dicembre 2022 o 30 giugno 2023 se è stato effettuato un pagamento in acconto pari almeno al 20% del valore dei beni.
Formazione 4.0
Per rispondere alla carenza di competenze professionali adeguate ai processi di trasformazione tecnologica e digitale viene incrementata l’aliquota del credito d’imposta per la formazione, dal 50 al 70% per le piccole imprese e dal 40 al 50% per le medie imprese. Prevista una certificazione dei risultati conseguiti in termini di acquisizione e consolidamento delle competenze.
Progetto «Polis» – Case dei servizi di cittadinanza digitale
Il Mise stipula convenzioni con le pubbliche amministrazioni per realizzare uno sportello unico nei Comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti, che assicuri ai cittadini la possibilità di fruire i servizi pubblici, in modalità fisica o digitale, al fine di garantire la completa ed efficace attuazione degli interventi del Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR.

PSR 2014-2020, Misura 21 – Sostegno temporaneo eccezionale a favore di agricoltori e PMI colpiti dalla crisi di COVID-19

PSR 2014-2020, Misura 21 – Sostegno temporaneo eccezionale a favore di agricoltori e PMI colpiti dalla crisi di COVID-19

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Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 del Piemonte (PSR) – Misura 21 “Sostegno temporaneo eccezionale a favore di agricoltori e PMI particolarmente colpiti dalla crisi di COVID-19”- Operazione 21.1.1 “Sostegno alle aziende agricole che allevano bovini da carne, alle aziende floricole e florovivaistiche e alle aziende apistiche”.

Il Reg. (UE) 1305/2013, così come modificato dal Reg. (UE) 872/2020, all’art. 39 ter prevede la possibilità di inserire nei PSR una nuova Misura denominata “Sostegno temporaneo eccezionale a favore di agricoltori e PMI particolarmente colpiti dalla crisi di COVID-19”, codificata come Misura 21 dal Reg. (UE) 1009/2020 che modifica il Reg. (UE) 808, allo scopo di fornire un’assistenza di emergenza agli agricoltori e alle PMI particolarmente colpiti dalla crisi di COVID-19 e garantire la continuità delle loro attività economiche.

La Misura 21 “Sostegno temporaneo eccezionale a favore di agricoltori e PMI del settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli particolarmente colpiti dalla crisi di COVID-19”, ha lo scopo di fornire in tempi rapidi un’assistenza di emergenza alle aziende agricole dei settori selezionati particolarmente colpite dalla crisi di COVID-19, e garantire la continuità delle loro attività economiche mettendo a disposizione una certa liquidità, come previsto dall’art. 39 ter del Reg. (UE) 1305/2013.

La misura prevede un unico tipo di operazione:

  • Operazione 21.1.1 “Sostegno alle aziende agricole che allevano bovini da carne, alle aziende floricole e florovivaistiche e alle aziende apistiche”, articolata in tre azioni:
    • Azione 1 – Sostegno alle aziende agricole che allevano bovini da carne;
    • Azione 2 – Sostegno alle aziende floricole e florovivaistiche;
    • Azione 3 – Sostegno alle aziende apistiche che allevano almeno 52 alveari.
  1. a) Agricoltori ai sensi dell’articolo 2135 c.c., iscritti alla gestione previdenziale agricola INPS in qualità di coltivatori diretti o di imprenditori agricoli professionali (indipendentemente dalla natura giuridica), con allevamenti da carne
  2. b) Cooperative agricole di produzione che svolgono come attività principale l’allevamento di animali da carne
  3. c) Apicoltori singoli o associati con sede legale in Piemonte che allevano almeno 52 alveari. Il limite relativo al numero di alveari è stabilito dalla Regione Piemonte in considerazione del fatto che da quel valore si stima che la produzione media annua di miele non rientri più nel cosiddetto autoconsumo ma debba essere commercializzata, pertanto si tratta di aziende che da questa attività ricavano un reddito.

Scadenza: 11/11/2020

PSR 2014-2020 (FEASR): bando 2020 – Operazione 21.1.01, disposizioni attuative Agricoltura ai tempi del COVID 21 MISURA 21 SOSTEGNO TEMPORANEO CRISI COVID-19

PSR 2014-2020 (FEASR): bando 2020 – Operazione 21.1.01, disposizioni attuative Agricoltura ai tempi del COVID 21 MISURA 21 SOSTEGNO TEMPORANEO CRISI COVID-19

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La DG Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi, con decreto n. 11322 del 29 settembre 2020, ha approvato le disposizioni attuative per la presentazione delle domande da parte degli agricoltori appartenenti ai comparti produttivi dell’agriturismo, del florovivaismo e dell’allevamento vitelli macellati entro 8 mesi di vita relative all’Operazione 21.1.01 «Sostegno temporaneo eccezionale a favore di agricoltori e PMI particolarmente colpiti dalla crisi di COVID-19 (articolo 39b)» del Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020 della Lombardia di cui all’Allegato A, parte integrante e sostanziale del decreto.

Il Bando prevede l’erogazione di un aiuto massimo di 7.000 euro per sostenere le imprese agricole maggiormente in difficoltà a seguito della pandemia Covid-19.

Possono partecipare le imprese agricole che appartengono ai comparti produttivi dell’agriturismo, del florovivaismo e dell’allevamento vitelli macellati entro 8 mesi di vita.

È possibile presentare una domanda, esclusivamente per via telematica tramite la compilazione della domanda informatizzata presente nel Sistema Informativo delle Conoscenze della Regione Lombardia (Sis.Co.), previa apertura e/o aggiornamento del fascicolo aziendale informatizzato.

Apertura domande in data 2 ottobre 2020.

Chiusura domande alle ore 16:00:00 di martedì 3 novembre 2020.

PSR 2014-2020, Op. 4.1.1 Miglioramento di rendimento e sostenibilità delle aziende agricole. Bando 2020

PSR 2014-2020, Op. 4.1.1 Miglioramento di rendimento e sostenibilità delle aziende agricole. Bando 2020

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L’epidemia da Coronavirus recentemente insorta, oltre che una drammatica crisi sanitaria, ha determinato altresì, anche in conseguenza del blocco del movimento delle persone e delle attività lavorative, una grave crisi economica generalizzata che ha investito anche il settore agroalimentare, il presente bando adotta specifici criteri di selezione per la formazione delle graduatorie delle domande e specifiche disposizioni, finalizzati a focalizzare l’intervento del bando sulle azioni / investimenti che meglio possono permettere alle aziende agricole di mitigare le conseguenze dell’impatto della epidemia.

Vengono pertanto concessi contributi per le tipologie di investimento (quali quelle finalizzate allo stoccaggio, alla trasformazione, alla vendita diretta e alla consegna a domicilio dei prodotti) che meglio possono permettere alle aziende agricole di mitigare le conseguenze dell’impatto della epidemia.

Il contributo è pari al 40% della spesa ammessa; la spesa richiesta minima ammissibile per le domande di sostegno è di euro 20.000,00; la spesa richiesta massima ammissibile per le domande di sostegno è di euro 100.000,00

Possono partecipare imprenditori agricoli professionali (che inoltre risultino “agricoltori attivi” in base ai dati del fascicolo aziendale), sia persone fisiche che persone giuridiche (società di persone o capitali, società cooperative) titolari di azienda agricola singola. È necessario il possesso di partita IVA riferita al settore dell’agricoltura e, salvo che per le aziende rientranti nei limiti di esenzione ai sensi della normativa di settore, l’iscrizione al Registro delle imprese presso la Cciaa. La produzione deve essere compresa nell’allegato I del Trattato dell’Unione Europea.

Scadenza: 30/09/2020

Sostegno a favore di agricoltori colpiti dalla emergenza Covid-19

Sostegno a favore di agricoltori colpiti dalla emergenza Covid-19

agriculture

Il presenta bando intende dare una risposta alla situazione di crisi, conseguenza dell’interruzione delle attività dall’inizio del periodo di diffusione del virus COVID-19, che ha colpito in misura maggiore le aziende agricole che hanno attivato investimenti per la diversificazione dell’attività, quali agriturismi e fattorie didattiche, fornendo loro liquidità per dare continuità alle attività aziendali.

Beneficiari: imprese agrituristiche o imprese agricole che esercitano attività di fattoria didattica:

– che abbiano avviato tali attività non più tardi del 31 gennaio 2020, avendo presentato DIA o SCIA per

agriturismo o fattoria didattica;

– attive alla data di presentazione della domanda di sostegno.

Il sostegno consiste in un contributo pubblico erogabile, una tantum:

  1. A) imprese agrituristiche: € 2.000;
  2. B) imprese agricole che esercitano attività di fattoria didattica: € 1.000.

Scadenza: 22/09/2020, ore 13:00

Pubblicata ALTERNATIVE!, la prima open call dedicata all’innovazione frugale

Pubblicata ALTERNATIVE!, la prima open call dedicata all'innovazione frugale

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Pubblicata da Figli del Mondo (associazione di promozione sociale) in collaborazione con Primo Miglio (acceleratore di startup responsabili), la call nasce in seguito all’emergenza Covid-19 con due obiettivi:

  • Esplorare e mappare le idee frugali che, durante l’emergenza, hanno proposto soluzioni semplici ed efficaci a problemi comuni;
  • Stimolare la produzione di nuove idee frugali per la ricostruzione post emergenza.

Entrambe le categorie (storie di idee già messe in pratica durante la crisi e nuove idee per la ricostruzione) dovranno essere innovazioni frugali, caratterizzate dall’uso di poche risorse ma grande ingegno e spirito di adattamento.

In particolare, le innovazioni frugali sono soluzioni ad alto tasso di efficienza e massimo impatto (portano valore tangibile e diretto all’utente finale), a basso costo e facili da replicare, durevoli nel tempo, a basso impatto ambientale e, infine, create per generare valore sociale condiviso all’interno della comunità.

La call è aperta a individui, associazioni, startup e gruppi informali residenti o domiciliati in tutto il territorio nazionale.

Le migliori storie di soluzioni frugali durante l’emergenza verranno raccontate e valorizzate attraverso campagne di comunicazione della rete promotrice della call. Le tre migliori idee di innovazione frugale per la ricostruzione verranno invece accompagnate in un percorso di incubazione e sviluppo offerto dall’incubatore Primo Miglio.

Scadenza: 26/06/2020

Acquisizione di aziende in crisi, di impianti produttivi chiusi o a rischio di chiusura

Acquisizione di aziende in crisi, di impianti produttivi chiusi o a rischio di chiusura

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Fino alle ore 17.00 del 30 dicembre 2020 le imprese (PMI e Grandi) italiane o estere, possono accedere ai contributi a fondo perduto previsti dalla L.R. 34/04 “Acquisizione di aziende in crisi, di impianti produttivi chiusi o a rischio di chiusura”.

La Misura regionale agevola investimenti avviati successivamente alla data di presentazione della domanda, non inferiori a 1.5 milioni di euro,  finalizzati all’acquisizione (intesa come acquisizione degli attivi, materiali ed immateriali, direttamente connessi all’attività – l’acquisizione di quote non è ammissibile) di un’azienda in crisi, di un ramo d’azienda o di un impianto, di uno stabilimento produttivo o di un centro di ricerca localizzati in Piemonte già chiusi o che, se non fossero acquisiti, chiuderebbero per cessazione dell’attività, favorendo il mantenimento, il miglioramento e/o il recupero dei livelli occupazionali.

Il contributo a fondo perduto, relativo agli investimenti, è calcolato nel limite di percentuale sui costi ammissibili (punto 3.4 del Bando), e con un ammontare massimo concedibile per singolo beneficiario pari a 2 milioni di euro (fino a 200.000 euro se a titolo de minimis) e nel rispetto della normativa sugli aiuti di Stato applicabile.

Il contributo a fondo perduto, relativo ai criteri di occupazione, viene concesso fino a un massimo di 6.300 euro per ogni acquisizione di contratto, fino a un massimo di 400.000 euro per beneficiario.

Scadenza: 30/12/2020

Iniziativa Volontari dell’Unione per l’aiuto umanitario: assistenza tecnica e rafforzamento delle capacità per le organizzazioni coinvolte

Iniziativa Volontari dell’Unione per l’aiuto umanitario: assistenza tecnica e rafforzamento delle capacità per le organizzazioni coinvolte

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Obiettivi del bando sono i seguenti:

– rafforzare la capacità dell’UE di fornire aiuti umanitari in base alle esigenze nonché le capacità e la resilienza delle comunità vulnerabili e colpite da catastrofi in paesi terzi, in particolare mediante la preparazione alle catastrofi, la riduzione del relativo rischio e il miglioramento del collegamento tra le attività di soccorso, riabilitazione e sviluppo.

– aumentare e migliorare la capacità dell’UE di fornire aiuti umanitari rafforzando la coerenza e l’interconnessione del volontariato negli Stati membri, per migliorare le opportunità dei cittadini dell’UE di partecipare alle attività e alle operazioni di aiuto umanitario

– sostenere le organizzazioni interessate per aiutarle a rispettare le norme e le procedure relative ai candidati volontari e ai volontari dell’Unione per l’aiuto umanitario al fine di richiedere la certificazione necessaria per la mobilitazione di tali volontari.

Il bando sostiene azioni finalizzate a rafforzare le capacità delle potenziali organizzazioni d’accoglienza in termini di preparazione e reazione alle crisi umanitarie e azioni volte al rafforzamento della capacità tecnica delle potenziali organizzazioni di invio per sviluppare o migliorare il loro adeguamento alle norme e alle procedure necessarie ai fini della partecipazione all’iniziativa Volontari dell’Unione per l’aiuto umanitario.

La Commissione prevede di potenziare la capacità di circa 115 organizzazioni di invio e d’accoglienza nei seguenti ambiti:

– gestione del rischio di catastrofi, preparazione e reazione alle catastrofi;

– collegamento tra le attività di soccorso, riabilitazione e sviluppo (LRRD);

– rafforzamento del volontariato locale nei paesi terzi;

– idoneità alla certificazione, anche dal punto di vista amministrativo;

– capacità di fornire allarmi rapidi alle comunità locali

Possono essere proponenti o partner di progetto:

– ONG senza scopo di lucro la cui sede sia ubicata nell’UE;

– organismi di diritto pubblico a carattere civile disciplinati dalla legislazione di uno Stato membro;

– Federazione internazionale delle società nazionali della Croce rossa e della Mezzaluna rossa.

Per i progetti di rafforzamento delle capacità possono essere proponenti o partner di progetto anche ONG senza scopo di lucro operanti o stabilite in un paese terzo, organismi di diritto pubblico a carattere civile stabiliti in Paesi terzi e Agenzie e organizzazioni internazionali di Paesi terzi (si vedano i requisiti di partenariato)

Il contributo comunitario può coprire fino all’85% delle spese ammissibili, per un massimo di 700.000 euro. Non saranno presi in considerazione progetti che richiedano un contributo inferiore a € 100.000.

Il bando finanzierà indicativamente 22 progetti.

Scadenza: 01/06/2018