“Accelerate in Israel”: al via il bando per favorire la mobilità di start-up italiane in Israele

“Accelerate in Israel”: al via il bando per favorire la mobilità di start-up italiane in Israele

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Al via il bando “Accelerate in Israel”, per agevolare la mobilità in Israele delle startup italiane.
Il bando mira a promuovere lo scale-up internazionale di start-up italiane interessate a sviluppare il proprio piano d’impresa nell’eco-sistema dell’innovazione israeliana, attraverso un periodo di accelerazione in Israele. La mobilità sarà agevolata per 10 settimane con un finanziamento forfettario pari a 12.000 euro per start-up.
Il Piano d’Impresa delle startup partecipanti dovrà riguardare una delle seguenti aree:
Tecnologie per mobilità, trasporti e città intelligente (Smart mobility, Smart cities, architecture tech);
Tecnologie per manifattura, robotica e automazione (Manufacture tech, Industry 4.0, Robotics and Automation);
Tecnologie per l’agricoltura e l’alimentazione (Agri and Food tech);
Tecnologie per l’ambiente, la gestione delle acque e il mare (Clean, Water and Blue tech);
Tecnologie medicali (Health tech);
Tecnologie per i viaggi e il turismo (Travel & Turism tech);
Tecnologie per l’informazione e le comunicazioni (ICT).
Il programma avrà inizio a gennaio 2021. Le domande di partecipazione alla selezione dovranno essere presentate entro e non oltre le ore 17.00 del giorno 31 luglio 2020.

Iniziativa UE di costruzione della pace – bando 2018-2019

Iniziativa UE di costruzione della pace – bando 2018-2019

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Bando 2018-19 nel quadro dello strumento ENI relativo all’Iniziativa di costruzione della pace (EUPI), tesa a sostenere e promuovere le condizioni per una risoluzione sostenibile del conflitto arabo-israeliano nei termini di soluzione “a due Stati” attraverso il coinvolgimento attivo della società civile e dei cittadini.

I progetti devono essere realizzati in Israele e/o Palestina

Obiettivo:

  1. Sostenere azioni innovative e orientate ai risultati volte a superare l’attuale impasse politico e/o invertire le attuali tendenze negative, promuovendo la tolleranza, per contribuire a raggiungere infine una soluzione a due stati.
  2. Sostenere azioni innovative e orientate ai risultati che, attraverso un cambiamento di atteggiamento e l’inclusione di gruppi chiave, promuovano le condizioni necessarie per una soluzione negoziata del conflitto, che alla fine porterà a una soluzione a due stati e/o a invertire le tendenze negative influenzando la sfera politica.
  3. Sostenere la cooperazione tra israeliani e palestinesi, in particolare a livello di comunità, nella creazione di settori di influenza su accordi politici in settori chiave di reciproco interesse, come istruzione superiore, progresso scientifico e tecnologico, ambiente, agricoltura, salute, cambiamenti climatici, commercio e affari (compreso il turismo), con l’obiettivo, tra le altre cose, di creare fiducia reciproca e contribuire a mantenere le condizioni per la fattibilità della soluzione dei due stati (saranno presi in considerazione solo i progetti transfrontalieri attuati congiuntamente da partner israeliani e palestinesi).

Una proposta progettuale deve proporsi di contribuire ad almeno uno degli obiettivi indicati; in particolare saranno finanziate le seguenti tipologie di azione (elenco non esaustivo):

  • azioni volte a costruire comprensione reciproca e fiducia, decostruendo le narrative tradizionali su “l’altro”, contrastando l’incitamento e la disinformazione e rigettando la violenza negli spazi pubblici (compresi media e social media), promuovendo una cultura di pace sia nella società israeliana sia in quella palestinese.
  • sforzi cooperativi tra israeliani e palestinesi, anche nei settori del commercio, dell’agricoltura, della salute, dell’ambiente, dell’istruzione, della cultura, dell’informazione e dello sport
  • azioni che coinvolgono stakeholder e gruppi politici, compresi i leader religiosi, sia in Israele sia in Palestina nell’adozione/sostegno di programmi per la pace e la giustizia
  • azioni che coinvolgono stakeholder e circoscrizioni elettorali, compresi gruppi e leader religiosi, di entrambe le parti che sono tradizionalmente meno esposti o meno impegnate per il Processo di pace in Medio Oriente, nell’affrontare passi concreti di costruzione della fiducia in vista di una soluzione a due stati
  • advocacy e sensibilizzazione per iniziative di elaborazione delle politiche anche a livello popolare
  • azioni volte a raccogliere, ricercare, documentare e diffondere informazioni al servizio della risoluzione del conflitto, comprese le conseguenze del suo proseguimento, e proporre risposte
  • azioni che sviluppano le capacità e la legittimazione pubblica delle organizzazioni che lavorano per promuovere le condizioni per una soluzione negoziata del conflitto
  • azioni che influenzano positivamente l’ambiente politico che regola la collaborazione transfrontaliera
  • azioni che sfruttano l’interesse reciproco di israeliani e palestinesi a costruire una cooperazione transfrontaliera di lunga durata che sia resiliente a rinnovate ondate di violenza e autosufficiente, con l’obiettivo di creare fiducia reciproca.

I beneficiari di seguente bando sono persone giuridiche senza fini di lucro ed in particolare: ONG, operatori del settore pubblico, autorità locali, organizzazioni (intergovernative) internazionali.

Il proponente può avere nazionalità di uno degli Stati UE o dei Paesi terzi del Mediterraneo beneficiari di ENI o dei Paesi in pre-adesione o EFTA/SEE.

Il contributo comunitario per ogni progetto può coprire dal fino all’80% dei costi ammissibili di progetto, per un massimo di 750.000 euro.

Il bando scade: 18/02/2019.

Italia-Israele: nuovo bando sugli effetti della microgravità

Italia-Israele: nuovo bando sugli effetti della microgravità

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Nell’ambito dell’Accordo di Cooperazione Industriale, Scientifica e Tecnologica tra Italia e Israele, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), insieme al Ministero della Scienza e della Tecnologia (MOST) israeliano e alla Israeli Space Agency (ISA) lanciano un nuovo bando per progetti congiunti di ricerca.

In particolare, i progetti dovranno concentrarsi sugli effetti della microgravità sui processi chimici, fisici, biochimici e biologici. L’area cui questo bando si rivolge è quindi quello delle scienze biologiche, biotecnologiche, chimiche e fisiche per le quali si ritiene che gli effetti della microgravità porti evidenti vantaggi in termini di semplificazione ed efficacia della ricerca.

Le proposte presentate dovranno prevedere la cooperazione tra atenei, enti di ricerca e aziende del lato italiano e università e istituti di ricerca dal lato israeliano. Il MAECI e ASI finanzieranno ciascuno due progetti tra quelli selezionati, fino a un importo massimo complessivo di €100.000 a progetto.

Le domande dovranno essere compilate ed inviate entro e non oltre il 11 giugno 2018.

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