Programma CERV: bando 2024 per la prevenzione e la lotta alla violenza di genere e sui minori

Programma CERV: bando 2024 per la prevenzione e la lotta alla violenza di genere e sui minori

Protezione bambini

Nell’ambito del programma Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori (CERV) è stato pubblicato il bando 2024 per la prevenzione e la lotta contro la violenza di genere e sui minori, in scadenza il 24 aprile 2024.

Il bando mette a disposizione 24,8 milioni di euro per finanziare progetti inerenti le seguenti priorità:

  1. Azioni transnazionali su larga scala e a lungo termine per contrastare la violenza di genere (risorse assegnate: € 11.000.000)

Questa priorità mira a favorire lo sviluppo di azioni integrate su larga scala per combattere la violenza di genere e realizzare cambiamenti strutturali e a lungo termine con un’ampia copertura geografica, in linea con la Strategia sull’Uguaglianza di Genere. Si intende sostenere progetti transnazionali focalizzati su uno dei seguenti campi di intervento:

  • Violenza domestica: aumentare la consapevolezza e l’accesso ai servizi di sostegno per le vittime; potenziare le risposte alla violenza domestica (anche per i testimoni di violenza) attraverso la capacity-building e la cooperazione e il coordinamento multidisciplinari fra attori pertinenti.
  • Pratiche dannose: lotta contro le mutilazioni genitali femminili, l’aborto e la sterilizzazione forzati, i matrimoni precoci e forzati, la “violenza d’onore” e altre pratiche dannose contro donne e ragazze.
  • Violenza nell’ambiente online: lotta contro la violenza online basata sul genere, come lo stalking online, la condivisione non consensuale di immagini, l’estorsione mediante l’uso di immagini sessuali (“sextortion”), le molestie sessuali e il bullismo online o di genere, l’adescamento.
  • Violenza e molestie nel mondo del lavoro: lotta contro la violenza e le molestie fisiche e psicologiche, offline e online, nei contesti di lavoro, in particolare prevenendo tali comportamenti, incoraggiando lo sviluppo e attuazione di misure correttive e meccanismi di sostegno alle vittime, nonchè lo sviluppo di strumenti, orientamento, educazione e formazione pertinenti.
  • Stereotipi di genere: prevenzione della violenza di genere affrontando pregiudizi e stereotipi di genere, in particolare quelli relativi a mascolinità, norme, atteggiamenti e comportamenti che incoraggiano o minimizzano la violenza.
  1. Azioni mirate per la protezione e il sostegno delle vittime e delle sopravvissute alla violenza di genere (risorse assegnate: € 4.800.000)

Si intende sostenere progetti nazionali e transnazionali (quest’ultimi sono particolarmente incoraggiati) concentrati su:

  • Protezione e sostegno mirati per i gruppi ad alto rischio di violenza, anche affrontando il fenomeno della scarsità di denunce.
  • Sostegno mirato alle vittime di violenza sessuale.
  • Promozione della cooperazione multidisciplinare, anche online, tra professionisti pertinenti.
  • Sostegno attraverso linee telefoniche nazionali (helplines) dedicate alle vittime di violenza.
  1. Azioni mirate per la prevenzione della violenza di genere nella sfera domestica, nelle relazioni intime e online, anche attraverso azioni con i responsabili della violenza (risorse assegnate: € 5.000.000)

Verranno sostenuti progetti nazionali e transnazionali (quest’ultimi sono particolarmente incoraggiati) per prevenire la violenza attraverso:

  • Lo sviluppo di strumenti per la prevenzione della violenza domestica che aiutino a riconoscere ed affrontare i primi segnali di violenza, comprese forme di violenza meno visibili come il controllo coercitivo e la violenza psicologica.
  • Lo sviluppo di misure di prevenzione della violenza nelle relazioni intime, che promuovano relazioni paritarie, che contrastino gli stereotipi e forniscano strumenti per risolvere pacificamente i conflitti.
  • Misure per la prevenzione della violenza di genere nell’ambiente online.
  • Programmi di prevenzione per gli autori di violenza.
  1. Azioni mirate attraverso sistemi integrati di protezione dell’infanzia (risorse assegnate: € 4.000.000)

L’obiettivo in questo ambito è contribuire a cambiamenti sistemici nella prevenzione, protezione e sostegno dei bambini in caso di violenza attraverso i sistemi integrati di protezione dell’infanzia. In particolare, verranno sostenuti progetti nazionali e transnazionali (quest’ultimi sono particolarmente incoraggiati) che contribuiscano a prevenire e combattere soprattutto due forme di violenza sui minori:

  • le molestie e la violenza sessuale, specie quando si verificano nel contesto educativo formale e informale, nelle attività ricreative, culturali, sportive o in qualsiasi altra attività comunitaria;
  • il bullismo, online e offline, in particolare a scuola o nelle attività ricreative, e che colpisce i minori con vulnerabilità specifiche (ad esempio i minori con disabilità, i minori rom, i minori con un background migratorio), o collegato alla loro religione, genere o orientamento sessuale.

I progetti devono essere presentati da un consorzio costituito da almeno due soggetti (lead applicant + 1 partner). Se il progetto è transnazionale, essi devono essere stabiliti in due diversi Paesi ammissibili.

Il lead applicant deve essere un organismo non-profit. Organizzazioni a scopo di lucro possono partecipare solo in partnership con enti pubblici, organizzazioni private non-profit o organizzazioni internazionali.

È fortemente incoraggiato il coinvolgimento nel progetto di un’autorità pubblica, incluso le autorità regionali e locali. Per i progetti relativi alla violenza di genere, le autorità pubbliche possono essere ministeri/agenzie/organismi di parità nazionali, regionali o locali responsabili dell’uguaglianza di genere e/o della fornitura di servizi alle vittime di violenza, autorità di polizia, giudiziarie, sanitarie o educative, se del caso.

I progetti proposti devono avere una durata compresa tra 12 e 36 mesi se relativi alla priorità 1, o tra 12 e 24 mesi se relativi alle priorità 2, 3, 4

Il contributo UE potrà coprire fino al 90% dei costi ammissibili del progetto. La sovvenzione richiesta deve essere compresa tra € 1.000.000 e € 2.500.000 per i progetti relativi alla priorità 1, e tra € 100.000 e € 1.000.000 per i progetti relativi alle priorità 2, 3, 4.

Scadenza: 24 aprile 2024

FSE+ – Componente EaSI: bando “Attività nel settore del contrasto al lavoro sommerso”

FSE+ - Componente EaSI: bando "Attività nel settore del contrasto al lavoro sommerso"

marketing-board-strategy

L’obiettivo della call è integrare e aggiungere valore alle attività indicate nel programma di lavoro 2021-2022 della Piattaforma europea contro il lavoro sommerso. In particolare, il bando intende sostenere attori pertinenti, quali ministeri, autorità di contrasto, parti sociali, ecc., per sviluppare iniziative innovative che contribuiranno a migliorare l’attuazione, l’applicazione e la conoscenza della normativa UE e nazionale in materia di lavoro sommerso, favorendo in questo modo la trasformazione del lavoro sommerso in lavoro regolare. Le conoscenze acquisite da questi progetti dovrebbero anche contribuire a una migliore definizione delle politiche.

Si ritiene prioritario sostenere azioni che promuovono attività congiunte e progetti transfrontalieri delle autorità di contrasto e di altri attori pertinenti che migliorino la loro capacità tecnica nel campo della prevenzione e deterrenza del lavoro sommerso, in linea con la visione della Piattaforma di trasformare il lavoro sommerso in lavoro regolare utilizzando un approccio olistico in cui i governi nazionali uniscono strategia e operazioni e cooperano con le parti sociali e altre parti interessate.

Pertanto, verranno sostenute azioni riguardanti almeno una delle seguenti attività:

  1. a) Corsi di formazione comuni per il personale coinvolto nelle attività di contrasto: sviluppo di nuovi programmi di formazione, o miglioramento di quelli esistenti, tra funzionari delle autorità pubbliche competenti e/o tra parti sociali e parti interessate pertinenti, per contribuire a migliorare l’attuazione, l’applicazione, la conoscenza e il rispetto della normativa UE e nazionale in materia di lavoro sommerso.
  2. b) Ispezioni congiunte e scambio di personale delle autorità di contrasto: sviluppo di nuove attività o miglioramento di attività esistenti di scambio e apprendimento tra pari tra funzionari delle autorità pubbliche competenti, al fine di migliorare la cooperazione a livello transfrontaliero, sviluppare strumenti che facilitino il lavoro e favorire lo sviluppo di capacità.
  3. c) Assistenza tecnica ad altri organismi di contrasto UE/SEE per favorire lo sviluppo di capacità, l’attuazione di best practices, ecc.
  4. d) Sistemi di scambio di informazioni: sviluppo di sistemi di scambio di informazioni transfrontalieri mirati a facilitare la cooperazione amministrativa tra organismi di contrasto.
  5. e) Condivisione di informazioni e apprendimento reciproco tra autorità di contrasto: sviluppo o aggiornamento di piattaforme online per la raccolta e la diffusione di informazioni specifiche, di qualità e di facile uso, mirate a contrastare il lavoro sommerso e a facilitare la transizione dal lavoro sommerso a quello regolare.
  6. f) Campagne di sensibilizzazione congiunte/campagne specifiche settoriali/campagne regionali transfrontaliere: campagne di sensibilizzazione rivolte ai lavoratori e/o ai datori di lavoro mirate a cambiare regole, valori e convinzioni riguardo all’accettabilità del lavoro sommerso, a informare sui suoi rischi e i costi e a promuovere i benefici della regolarizzazione. I messaggi possono essere veicolati attraverso molteplici canali, ad esempio mass media (televisione, radio), social media (social network, video, blog, ecc), eventi, manifestazioni, tour, manifesti.

I progetti proposti devono avere una durata di18 mesi.

Possono partecipare al bando:

– Autorità pubbliche: ispettorati del lavoro, ispettorati di sicurezza sociale, autorità fiscali, autorità doganali, organismi che si occupano di migrazione, ministeri competenti in materia di lavoro sommerso, polizia, magistratura (procure);

– Parti sociali.

I progetti possono essere presentati da un soggetto singolo oppure da un consorzio. Il singolo proponente o il coordinatore di progetto (lead-applicant) devono essere stabiliti in uno dei Paesi UE o EFTA/SEE. I partner di progetto (co-applicant) possono essere stabiliti anche in uno dei Paesi candidati o potenziali candidati.

Il bando dispone di un budget complessivo di 1.500.000 euro.

Per ciascun progetto il cofinanziamento UE potrà coprire l’80% dei costi totali ammissibili. La sovvenzione richiesta dovrebbe essere compresa tra € 150.000 ed € 750.000.

Si prevede di finanziare 3 progetti.

La scadenza per la presentazione delle proposte è fissata al 28 settembre 2021, ore 17 (ora di Bruxelles).

Sicurezza civile per la società: pubblicato il bando Fighting Crime and Terrorism 2021 di Horizon Europe

Sicurezza civile per la società: pubblicato il bando Fighting Crime and Terrorism 2021 di Horizon Europe

police-171456_640

Si apre il 30 giugno il bando Fighting Crime and Terrorism 2021 (HORIZON-CL3-2021-FCT-01) del Programma di lavoro 2021-2022 del Cluster Civil Security for Society di Horizon Europe.

Il bando contiene 12 topic, per un budget complessivo ad essi destinato pari a 56 milioni di €, di cui 4 RIA e 8 IA, tutti con scadenza 23 novembre 2021:

  • HORIZON-CL3-2021-FCT-01-01: Terrorism and other forms of serious crime countered using travel intelligence
  • HORIZON-CL3-2021-FCT-01-02: Lawful interception using new and emerging technologies (5G & beyond, quantum computing and encryption)
  • HORIZON-CL3-2021-FCT-01-03: Disinformation and fake news are combated and trust in the digital world is raised
  • HORIZON-CL3-2021-FCT-01-04: Improved access to fighting crime and terrorism research data
  • HORIZON-CL3-2021-FCT-01-05: Modern biometrics used in forensic science and by police
  • HORIZON-CL3-2021-FCT-01-06: Domestic and sexual violence are prevented and combated
  • HORIZON-CL3-2021-FCT-01-07: Improved preparedness on attacks to public spaces
  • HORIZON-CL3-2021-FCT-01-08: Fight against trafficking in cultural goods
  • HORIZON-CL3-2021-FCT-01-09: Fight against organised environmental crime
  • HORIZON-CL3-2021-FCT-01-10: Fight against firearms trafficking
  • HORIZON-CL3-2021-FCT-01-11: Prevention of child sexual exploitation
  • HORIZON-CL3-2021-FCT-01-12: Online identity theft is countered

Il bando rientra nella Destination 1 – Better protect the EU and its citizens against Crime and Terrorism, che sostiene la risoluzione di problematiche legate al terrorismo e al crimine, nel rispetto dei diritti fondamentali, grazie ad azioni di prevenzione, preparazione e risposta più efficaci, a una migliore comprensione degli aspetti umani, sociali e tecnologici e allo sviluppo di capacità e tecnologie all’avanguardia per le forze dell’ordine.

Il cluster 3 sostiene l’attuazione delle priorità politiche dell’UE in materia di sicurezza, compresa la sicurezza informatica, di riduzione del rischio di catastrofi e di resilienza. Inoltre, si baserà sugli insegnamenti tratti dalla crisi Covid-19 in termini di prevenzione, mitigazione, preparazione e sviluppo di capacità per le crisi future (comprese quelle sanitarie) e per migliorare gli aspetti intersettoriali di tali crisi.

Fondo Globale per la lotta all’AIDS, Tubercolosi e Malaria

Fondo Globale per la lotta all’AIDS, Tubercolosi e Malaria

connect-20333_1280

L’AICS ha pubblicato alcuni giorni fa la terza edizione del bando per il finanziamento diretto di “iniziative sinergiche” con gli interventi del Fondo Globale realizzate nei Paesi beneficiari di Grant del Fondo Globale. Si tratta di uno dei meccanismi con cui la Cooperazione Italiana sostiene l’azione del Fondo Globale per la lotta all’AIDS, alla Tubercolosi e alla Malaria. L’impegno italiano per il Fondo Globale nel triennio è in aumento, per il 2020-2022 ammonta a 161 milioni di Euro, il cui 5% è pari a 8.050.000 di cui 2.650.000 € sono a valere sull’annualità 2020. In più l’Italia ha stanziato nel 2020 ulteriori  500.000 € per la risposta al COVID19 del Global Fund.

Per questa edizione 2020 del bando sono stati stanziati 2.600.000 €, (50.000 € – pari al 1,8% – sono riservati dall’AICS per l’affidamento di attività di valutazione, come da Accordo con il Fondo Globale).

Obiettivo del bando è finanziare iniziative innovative che siano sinergiche e complementari con gli investimenti del Fondo Globale e in particolare con gli Obiettivi Strategici 2017-2022:

1.“Maximize impact against HIV, TB and malaria”,

2.“Build Resilient and Sustainable Systems for Health”

3.“Promote and Protect Human Rights and Gender Equality”.

Le proposte potranno riguardare una sola o entrambe le linee di intervento di seguito descritte.

In riferimento alla pandemia da Covid-19, le iniziative proposte potranno anche contemplare una componente mirata alla prevenzione e al contrasto degli effetti avversi della pandemia. In ogni caso, tutte le iniziative andranno realizzate nel rispetto della prevenzione e nel contrasto alla diffusione e alla trasmissione della pandemia.

Il bando dispone di una dotazione complessiva di € 2.600.000 a valere sull’annualità 2020, distribuiti secondo i seguenti Lotti:

  • Lotto 1: € 1.820.000 (70%) per iniziative proposte da Organizzazioni della Società Civile (OSC) regolarmente iscritte all’elenco di cui all’articolo 26 della L. 125/2014.
  • Lotto 2: € 780.000 (30%) per iniziative proposte da Università e/o Enti pubblici (come definiti dall’art.1 del Decreto Legislativo 25 novembre 2016, n. 218), come da articolo 24 della L.125/2014.

I progetti potranno essere realizzati in uno dei Paesi di seguito elencati:

Angola, Burkina Faso, Camerun, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, Guinea, Kenya, Malawi, Mozambico, Senegal, Sierra Leone, Somalia, Sudan, Sud Sudan, Tanzania, Uganda

Ove chiaramente giustificato dalle attività (come nel caso del flusso di migranti e rifugiati transnazionale), potranno essere presentati progetti da realizzarsi in due Paesi confinanti.

I proponenti dovranno dimostrare di possedere comprovata e documentabile esperienza (almeno 3 anni per le OSC e 2 anni per le Università/Enti pubblici) nella realizzazione di iniziative per il contrasto alla malattia per la quale viene richiesto il finanziamento (indicare quale tra AIDS, Tubercolosi e Malaria) nel Paese di intervento.

Anche il bando 5% Fondo Globale per il 2020 è stato formulato nel rispetto delle “Procedure Generali per la concessione di contributi e la gestione e rendicontazione di Iniziative promosse da Soggetti pubblici e privati”.

Criteri di ammissibilità

La Proposta per essere ritenuta ammissibile deve, a pena di esclusione:

  1. a) prevedere una durata ordinaria minima di 12 mesi e massima di 24 mesi;
  2. b) contenere una richiesta di contributo AICS complessivamente non superiore a 455.000,00 Euro per il Lotto 1 (OSC) e 260.000,00 Euro per il Lotto 2 (Università ed Enti pubblici).
  3. c) richiedere un contributo all’AICS non superiore al 95,00 % del costo totale dell’Iniziativa;
  4. d) prevedere che la partecipazione monetaria al costo totale dell’Iniziativa assicurata dal Soggetto Proponente, sia con risorse proprie che di altri finanziatori, secondo quanto previsto dall’art. 13.2.17 delle “Procedure Generali”, sia pari almeno al 5,00 % del suddetto costo.

Il Soggetto Proponente può presentare 1 sola iniziativa come Capofila nel Lotto di competenza, e 1 sola iniziativa come Partner nell’altro Lotto.

Le proposte con la documentazione completa dovranno essere trasmesse ad AICS entro il 19 febbraio 2021.

Fondo per la sicurezza interna – Polizia. Invito a presentare proposte 2020 per la lotta alla criminalità informatica

Fondo per la sicurezza interna – Polizia. Invito a presentare proposte 2020 per la lotta alla criminalità informatica

Pirateria Informatica - Europa Innovazione

Scade il 25 febbraio 2021 l’invito a presentare proposte per la lotta alla criminalità informatica pubblicato nell’ambito del Fondo per la sicurezza interna sezione Polizia.

Il Fondo per la sicurezza interna sostiene l’attuazione della strategia di sicurezza interna, nonché un approccio coerente e globale alla cooperazione di polizia, compresa la gestione delle frontiere esterne dell’UE.

Il presente invito mira a finanziare progetti sulla lotta alla criminalità informatica.

Fondo per la sicurezza interna – sezione Polizia. Invito a presentare proposte per la lotta al finanziamento del terrorismo (TERFIN)

Fondo per la sicurezza interna – sezione Polizia. Invito a presentare proposte per la lotta al finanziamento del terrorismo (TERFIN)

police-171456_640

Scade il 21 gennaio 2021 l’invito a presentare proposte per la lotta al finanziamento del terrorismo incentrato sulla cooperazione tra gli attori pubblici e privati e sulle tecnologie emergenti, pubblicato nell’ambito del Fondo europeo per la sicurezza interna – sezione Polizia.

Il presente invito mira a intensificare la lotta al finanziamento del terrorismo ed è incentrato sulla cooperazione tra attori pubblici e privati e sull’utilizzo delle tecnologie emergenti.

Promuovere l’effettiva attuazione del principio di non discriminazione

Promuovere l’effettiva attuazione del principio di non discriminazione

hand-1917895_640

Il bando mira a sostenere progetti nazionali e transnazionali volti a promuovere l’attuazione del principio di non discriminazione ovvero la lotta alle discriminazioni fondate sul sesso, la razza, l’origine etnica, la religione, le convinzioni personali, la disabilità, l’età, l’orientamento sessuale e a favorire l’integrazione dei Rom.

AZIONI FINANZIABILI

Saranno sostenuti progetti nazionali e transnazionali che s’incardinino nelle seguenti priorità:

Priorità 1 – Gestione della diversità nel settore pubblico e privato: individuazione delle pratiche esistenti, attività di ricerca, misurazione dei benefici della gestione della diversità e sensibilizzazione su questo tema. Le attività possono essere collegate al lancio e all’attuazione delle Diversity Charters negli Stati Membri.

Priorità 2 – Lotta alla discriminazione fondata sull’orientamento sessuale, al fine di favorire l’accettazione sociale delle persone LGBTI e promuovere i loro diritti. In particolare, azioni concrete e pratiche per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’uguaglianza LGBTI o per formare professionisti in settori rilevanti per promuovere l’uguaglianza delle persone LGBTI. Verrà data la priorità per garantire che vi sia un finanziamento per almeno un progetto incentrato sull’eguaglianza transgender e un progetto incentrato sull’uguaglianza intersessuale.

Priorità 3 – Lotta contro le discriminazioni fondate sulla religione o le convinzioni personali, la razza e/o l’origine etnica (escluso i discorsi d’odio, tematica su cui è promulgato un bando specifico) e/o la discriminazione multipla, per contribuire all’efficace attuazione della legislazione e della politica dell’Unione, come la rappresentanza di interessi delle vittime, il monitoraggio indipendente, la sensibilizzazione, il preallarme e la denuncia. I candidati sono incoraggiati a coinvolgere gli organismi per la parità nei loro progetti e ad affrontare le questioni considerate nella raccomandazione della Commissione sugli standard per gli organismi di parità.

Priorità 4 – Lotta contro l’antigitanismo e varie forme di discriminazione dei Rom (tra cui la segregazione spaziale e scolastica, la discriminazione nell’accesso all’occupazione, alla salute, all’alloggio, gli sfratti forzati) attraverso attività come la sensibilizzazione, la lotta contro gli stereotipi dannosi, la rappresentazione dei loro interessi e quindi il sostegno alla loro integrazione nella società. Dare potere ai giovani, alle donne e ai bambini Rom e promuovere la loro partecipazione allo sviluppo, all’attuazione e al monitoraggio delle politiche che li riguardano. Sostenere il rafforzamento delle capacità della società civile Rom e pro-Rom attiva a livello locale.

Priorità 5 – Miglioramento della raccolta di dati sull’uguaglianza nel settore pubblico e/o privato mediante l’attuazione di nuovi strumenti, mappando i dati esistenti negli Stati membri, potenziando le interazioni con altri tipi di dati disponibili e la ricerca, sviluppando uno strumento diagnostico di facile utilizzo per il settore privato, comprese le PMI, per valutare la loro diversità.

Si intende finanziare almeno un progetto in ciascuna delle cinque aree prioritarie summenzionate.

Tipologie di attività finanziabili:

  • Raccolta di dati e di indagini per monitorare l’attuazione della legislazione sulla non discriminazione;
  • Rafforzamento di capacità e empowerment, formazione dei professionisti pertinenti;
  • Apprendimento reciproco, scambio di buone pratiche, cooperazione, incluso l’individuazione di migliori prassi trasferibili ad altri Paesi partecipanti;
  • Attività di divulgazione e sensibilizzazione (anche a livello locale), quali seminari, conferenze, campagne o attività dei social media e della stampa.

DESTINATARI:

Gruppi vulnerabili e/o appartenenti a minoranze, comunità Rom, decisori politici, operatori della giustizia e delle forze dell’ordine, operatori sanitari, insegnanti, datori di lavoro, rappresentanti sindacali, operatori dei servizi casa e alloggi.

 

BENEFICIARI:

  • Enti pubblici
  • Università
  • Centri di ricerca
  • Scuole
  • Enti di formazione
  • Organizzazioni non profit
  • ONG
  • Organizzazioni internazionali

SPECIFICA BENEFICIARI: I beneficiari non devono avere scopo di lucro. Le organizzazioni profit possono partecipare solo come partner e non come proponenti.

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO:

La sovvenzione UE richiesta non può essere inferiore a 100.000 euro e superiore a 250.000 euro.

Il contributo UE può coprire fino all’80% dei costi totali ammissibili del progetto.

Scadenza: 20/06/2019

Fondo Globale per la lotta all’AIDS, alla Tubercolosi e alla Malaria

Fondo Globale per la lotta all’AIDS, alla Tubercolosi e alla Malaria

health-2082630_960_720

L’AICS ha pubblicato alcuni giorni fa il bando per il finanziamento diretto di “iniziative sinergiche” con gli interventi del Fondo Globale realizzate nei Paesi beneficiari di Grant del Fondo Globale. Si tratta di uno dei meccanismi con cui la Cooperazione Italiana sostiene l’azione del Fondo Globale per la lotta all’AIDS, alla Tubercolosi e alla Malaria. Uno specifico Accordo siglato tra MAECI e il Fondo Globale stabilisce, infatti, che l’Italia attraverso il cosiddetto “Technical Support Spending” possa utilizzare il 5% del proprio contributo al Fondo Globale per il periodo 2017-2019 per il finanziamento diretto di “iniziative sinergiche” proposte e realizzate da Organizzazioni della Società Civile, Università e Enti pubblici di ricerca, selezionate con appositi bandi. Per questo primo bando 2017 sono stati stanziati 2 milioni di euro.

Scadenza: 5 febbraio 2018

Le iniziative finanziate nell’ambito del bando dovranno contribuire al raggiungimento degli obiettivi strategici pianificati dal Fondo Globale per il periodo 2017-2022:

  • sostenendo le politiche e sviluppando strategie nazionali per la salute che rispondano ai bisogni dei Paesi beneficiari;
  • massimizzando l’impatto dei programmi Paese supportati dal Fondo Globale attraverso iniziative sinergiche e complementari alla sua azione;
  • fornendo supporto tecnico ai Country Coordinating Mechanisms (CCM), Principal Recipients (PR) e/o Sub-Recipients (SR) – come definiti dal Fondo Globale – nella realizzazione, monitoraggio, valutazione e misurazione dell’impatto dei programmi.

Lo stanziamento complessivo per il bando è suddiviso in due linee di finanziamento:

  1. a) € 1.500.000 per progetti proposti da Organizzazioni della Società Civile (OSC) che al momento della presentazione della proposta siano regolarmente iscritte all’elenco di cui all’articolo 26 della L. 125/2014 e all’articolo 17 del Decreto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale n. 113/2015;
  2. b) € 500.000 per progetti proposti da Enti pubblici di ricerca (come definiti dall’art. 1 del Decreto Legislativo 25 novembre 2016, n. 218) e/o Università (articolo 24 della L. 125/2014).

Potranno partecipare soggetti proponenti di cui all’articolo precedente che:

  1. a) non siano debitori verso la DGCS del MAECI e/o verso l’AICS, per debiti certi, liquidi ed esigibili, comprese le situazioni debitorie derivanti da provvedimenti di revoca dei contributi per progetti promossi e/o affidati;
  2. b) non abbiano tenuto comportamenti connotati da grave negligenza o malafede nella realizzazione di progetti promossi o affidati dalla DGCS-MAECI o dall’AICS nell’esercizio delle loro attività.

I progetti proposti dovranno:

  1. c) avere una durata compresa tra 6 e 24 mesi;
  2. d) richiedere un finanziamento massimo di € 500.000 per la linea a) e di € 250.000 per la linea b);
  3. e) avere un costo totale inferiore all’ammontare dei proventi totali annuali del proponente per il 2016.

Il finanziamento AICS potrà coprire il 100% del costo totale del progetto. Un co-finanziamento da parte del proponente pari almeno al 15% del costo totale sarà valutato positivamente.

I progetti dovranno essere realizzati in uno dei Paesi elencati di seguito: Angola, Burkina Faso, Camerun, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, Guinea, Kenya, Malawi, Mozambico, Senegal, Sierra Leone, Somalia, Sudan, Sud Sudan, Tanzania ed Uganda.

Ciascun proponente potrà presentare al massimo 1 proposta come capofila e 1 una come partner nell’altra linea di finanziamento.