Pacchetto Investimenti Regione Lombardia – Linea Sviluppo Aziendale

Pacchetto Investimenti Regione Lombardia – Linea Sviluppo Aziendale

high-growthI soggetti beneficiari, per accedere all’agevolazione gestita da Finlombarda SpA con dotazione finanziaria complessiva di 115 milioni di euro, devono, tra gli altri, rispettare i seguenti parametri:

  • avere almeno due bilanci depositati alla data di presentazione della domanda;
  • avere una sede operativa, oggetto dell’intervento, in Lombardia al momento della concessione della garanzia regionale;
  • rientrare nella classificazione da 1 a 10 secondo il credit scoring del Fondo di Garanzia.

La misura prevede due principali aree di intervento:

Area 1 – Sviluppo aziendale Lombardia: PMI e MidCap(1) con sede operativa in cui si intende realizzare l’investimento ubicata in Lombardia;

Area 2 – PMI e MidCap con sede operativa in cui si intende realizzare l’investimento ubicata nelle zone della carta degli aiuti di Stato a finalità regionale in Lombardia (ex art. 107.3.c del TFUE di cui all’Aiuto SA.101134/2021/N). Sono, infatti, previste intensità di aiuto maggiori per i soggetti beneficiari che intendano realizzare l’investimento ubicata nelle zone previste dagli aiuti a finalità regionale.

L’azienda richiedente potrà presentare domanda per investimenti da realizzarsi nell’ambito di piani di sviluppo aziendale finalizzati all’ammodernamento e ampliamento produttivo, per un importo minimo dell’investimento pari a euro 100.000 e con un importo massimo agevolabile (tra finanziamento supportato da garanzia e contributo a fondo perduto) pari a euro 3.000.000.

Saranno ammissibili, al netto di IVA, le seguenti tipologie di spese sostenute successivamente alla presentazione della domanda di partecipazione, purché funzionali e collegate al progetto di investimento:

  • acquisto e installazione di macchinari, impianti di produzione, attrezzature, hardware e arredi, necessari per il conseguimento delle finalità progettuali;
  • acquisto di software, licenze d’uso software e costi per servizi software di tipo cloud e saas e simili per un periodo non superiore a 12 mesi di servizio;
  • acquisizione di marchi, brevetti e licenze di produzione;
  • opere murarie, opere di bonifica e impiantistica se direttamente correlate e funzionali all’installazione dei beni di cui alla voce a), nel limite del 20% di tale voce di spesa.

Gli interventi devono essere realizzati unicamente presso la sede operativa oggetto di intervento ubicata in Lombardia. In presenza di più sedi operative ubicate in Lombardia, il soggetto richiedente dovrà sceglierne una sola ed indicarla in fase di domanda.

Per le MidCap, che optano per il regime di aiuto ex art. 14 del Regolamento GBER, l’intervento potrà consistere in un investimento in attivi materiali e immateriali relativo a un nuovo stabilimento o alla diversificazione delle attività di uno stabilimento, a condizione che le nuove attività non siano uguali o simili a quelle svolte precedentemente nello stabilimento.

L’investimento e relative spese devono essere rendicontate entro 15 mesi dalla data di pubblicazione sul BURL del decreto di concessione dell’agevolazione.

L’agevolazione si compone di:

  • un contributo a fondo perduto in conto capitale sull’investimento.
  • una garanzia regionale gratuita su un finanziamento a medio-lungo termine erogato dai Soggetti finanziatori, appositamente convenzionati con Regione Lombardia sulla misura in essere, e finalizzato ad ottenere le risorse finanziarie necessarie per l’investimento;

Il contributo a fondo perduto è determinato come percentuale del totale delle spese ammissibili a seconda del regime di aiuto applicato, mentre il finanziamento coperto dalla garanzia è volto a finanziare la quota parte non coperta dal contributo, fino all’integrale copertura del 100% dell’investimento ammissibile.

L’agevolazione sarà concessa in alternativa, a scelta del beneficiario nel rispetto del Regolamento de minimis, oppure nel rispetto dell’articolo 17 (Aiuti agli investimenti a favore delle PMI) del Regolamento GBER. È certamente preferibile quest’ultimo. Di seguito la tabella riassuntiva con le intensità massime:

L’intensità complessiva dell’aiuto percepito dal beneficiario è pari alla sommatoria dell’aiuto percepito in forma di garanzia gratuita, espresso in ESL e dell’aiuto percepito in forma di contributo a fondo perduto.

In ogni caso l’agevolazione complessiva dovrà rispettare i massimali del relativo regime di aiuto e potrà, pertanto, essere ridotta l’intensità di aiuto della quota di contributo a fondo perduto per rientrare nei valori di suddetti massimali.

Le domande dovranno essere presentate esclusivamente tramite la procedura Bandi Online e dovranno essere corredate dalla delibera di finanziamento da parte del Soggetto Finanziatore scelto. Lo sportello sarà aperto a partire dalle 10:30 del 13 giugno 2023. Le domande verranno selezionate mediante procedura valutativa a sportello, secondo l’ordine cronologico di presentazione.

Scadenza: bando a sportello

Al via gli incentivi per le imprese creative

Al via gli incentivi per le imprese creative

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Al via il Fondo del Ministero dello sviluppo economico che incentiva le piccole e medie imprese creative a promuovere investimenti in attività culturali e artistiche, anche relative all’audiovisivo (tv, cinema e contenuti multimediali), al patrimonio culturale materiale e immateriale, al design, ai festival, alla musica, alla letteratura, alle arti dello spettacolo, al software e ai videogiochi, nonché all’architettura, agli archivi, alle biblioteche, ai musei e all’artigianato artistico.

Si tratta di un intervento promosso dal ministro Giancarlo Giorgetti che punta a valorizzare sul territorio nuova imprenditorialità in settori in cui il Made in Italy eccelle per idee e creatività. Sono finanziati anche interventi che prevedono la collaborazione delle PMI creative con le imprese di altri settori produttivi, in particolare quelli tradizionali, nonché con le università e gli enti di ricerca per l’acquisizione di servizi specialistici.

A partire da giugno sarà possibile avviare le procedure funzionali alla presentazione delle domande per richiedere contributi a fondo perduto, l’agevolazione nell’accesso al credito e la promozione di strumenti innovativi di finanziamento, secondo il calendario delle date di apertura degli sportelli:

  • l’accreditamento delle imprese non residenti nel territorio italiano sarà possibile a partire dalle ore 10 del 13 giugno 2022;
  • per le imprese italiane non è necessario l’accreditamento;
  • per l’avvio, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese creative la compilazione delle domande sarà possibile a partire dalle ore 10 del 20 giugno 2022 mentre l’invio è previsto a partire dalle ore 10 del 5 luglio 2022;
  • per la promozione della collaborazione tra imprese creative e soggetti operanti in altri settori la compilazione delle domande sarà possibile a partire dalle ore 10 del 6 settembre 2022 mentre l’invio è previsto a partire dalle ore 10 del 22 settembre 2022.

Per la misura sono disponibili risorse pari a 20 milioni di euro per ciascun anno 2021 e 2022, per un totale di 40 milioni di euro.

Gli sportelli per la presentazione delle domande saranno gestiti da Invitalia per conto del Ministero dello sviluppo economico.

Scadenza: Bando a sportello

Al via la riforma degli incentivi

Al via la riforma degli incentivi

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È stato approvato dal Consiglio dei ministri il disegno di legge di riforma degli incentivi proposto dal ministro dello sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, che ha l’obiettivo di migliorare l’efficienza e incrementare gli investimenti di politica industriale, attraverso una ricognizione del sistema degli incentivi alle imprese basata su una organica razionalizzazione delle misure agevolative.
Alla base del provvedimento c’è l’esigenza indicata dal ministro Giorgetti, sin da suo insediamento e poi prevista anche nel Pnrr e nella legge di bilancio 2022, di procedere ad una riduzione degli oneri per le imprese, con una semplificazione e velocizzazione delle procedure amministrative per l’accesso alle agevolazioni, garantendo così ai beneficiari la certezza dei tempi.
Prevista anche l’introduzione di tecnologie gestionali innovative per l’interoperabilità dei dati e funzionali ad evitare la duplicazione e la sovrapposizione degli interventi previsti.
Nel provvedimento viene inoltre indicata l’importanza di facilitare la conoscenza da parte delle imprese degli strumenti disponibili, favorendo il potenziamento e una maggiore sinergia tra il Registro nazionale degli aiuti di Stato e il portale “Incentivi.gov.it” che il Mise renderà operativo a partire dal prossimo 2 giugno.
Entro 12 mesi dall’entrata in vigore del disegno di legge il governo dovrà adottare uno o più decreti legislativi per l’attuazione della riforma che punta anche ad aumentare l’efficacia degli interventi agevolativi per le imprese del Mezzogiorno.

Al via nuova riforma legge 181/89 su aree crisi industriale

Al via nuova riforma legge 181/89 su aree crisi industriale

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È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto del ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che riforma la legge 181/89 per il rilancio delle aree di crisi industriale, semplificando e accelerando le procedure per le imprese che presentano domande di incentivi per realizzare programmi di investimento sul territorio nazionale.
Il provvedimento amplia le modalità operative di questo importante strumento di riconversione e riqualificazione industriale estendendo le agevolazioni alla realizzazione di programmi di investimento produttivo e/o per la tutela ambientale di importo superiore a 5 milioni di euro, che comprendono anche progetti per l’innovazione di processo e dell’organizzazione, la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale, nonché la formazione del personale.
Tra le novità, anche l’inserimento della clausola introdotta dal ministro Giorgetti, resa già operativa da una direttiva ministeriale e da una norma contenuta in legge di bilancio 2022, che dà priorità nella richiesta di incentivi alle aziende che si impegnano ad assumere lavoratori di aziende del territorio per i quali è attivo un tavolo di crisi al Mise.
Inoltre, sono state snellite le procedure di valutazione delle domande presentate dalle imprese che intendono investire in aree di crisi industriali, riducendo i tempi per le istruttorie, le delibere nonché l’erogazione dei contributi, sia a fondo perduto sia come finanziamento agevolato.
A salvaguardia della competitività del territorio è stata prevista anche una limitazione alle delocalizzazioni per le attività che beneficiano di incentivi pubblici.
Un prossimo provvedimento ministeriale indicherà i termini e le modalità di presentazione delle domande.

Operativi i nuovi Accordi per l’innovazione

Operativi i nuovi Accordi per l’innovazione

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Diventano operativi i nuovi Accordi per l’innovazione del Ministero dello sviluppo economico che puntano a sostenere le imprese che investono in ricerca e sviluppo industriale attraverso contributi e finanziamenti agevolati.

È stato infatti pubblicato il decreto che disciplina la procedura di presentazione delle domande per le imprese che svolgono attività industriali, agroindustriali, artigiane e che presentano progetti d’importo superiore a 5 milioni di euro per realizzare nuovi prodotti e innovativi modelli produttivi.

Gli Accordi per l’innovazione sono un’importate strumento operativo per rafforzare la competitività e il tessuto produttivo del Paese che il ministro Giancarlo Giorgetti ha profondamente riformato, semplificando e velocizzando l’erogazione dei contributi, ma anche dotato di risorse finanziarie pari a 1 miliardo di euro, previste dal Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

La procedura di presentazione delle domande prevede per le imprese una prima fase dedicata alla compilazione della documentazione, a partire dal 19 aprile 2022, sul sito dedicato dal Mise al Fondo per la Crescita Sostenibile, mentre l’apertura formale dello sportello per richiedere gli incentivi è in programma dalle ore 10 dell’11 maggio 2022.

Scadenza: fino ad esaurimento fondi