Industria conciaria, al via l’agevolazione “Concerie”

Industria conciaria, al via l’agevolazione “Concerie”

concerie

“Concerie” è un’agevolazione che si sostanzia in un contributo a fondo perduto da destinare alle imprese operanti nell’industria conciaria e alla tutela delle filiere nel settore conciario.

Le domande possono essere precompilate a partire dal 8 novembre 2022 e inviate a partire dal 15 novembre 2022 accedendo alla sezione elenco incentivi dall’area riservata del sito web Invitalia.

Per la concessione delle agevolazioni sono disponibili risorse finanziarie pari a 10 milioni di euro, stanziate dall’art. 8, comma 2 -bis, del decreto-legge 25 maggio 2021.

La misura finanzia progetti in grado di accrescere la competitività delle imprese proponenti, con ricadute positive sul distretto conciario di appartenenza, volti alla realizzazione di programmi di investimento dotati di elevato contenuto di innovazione e sostenibilità. I progetti possono anche includere lo svolgimento di attività di ricerca industriale o sviluppo sperimentale, purché queste ultime siano strettamente connesse e funzionali alle finalità del progetto e, comunque, non preponderanti nell’ambito del complessivo programma di spesa.

Sono ammissibili le seguenti spese:

  • acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, comprese le relative spese di installazione;
  • programmi informatici e licenze software;
  • formazione del personale inerente gli aspetti su cui è incentrato il progetto per il quale si richiede l’agevolazione. La formazione deve essere acquisita da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente e alle normali condizioni di mercato, in misura non superiore al 10% dell’importo del progetto;
  • acquisto di beni immobili e realizzazione di opere murarie e assimilabili, limitatamente ai progetti di cui all’art. 7, comma 1, lettera c) del DM 30 dicembre 2021, nel limite del 30% delle spese ammissibili complessive.

In relazione alle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale eventualmente incluse nel progetto di cui all’art. 7, sono ammissibili le seguenti ulteriori spese, complessivamente nel limite del 30% dell’importo delle spese ammissibili del progetto:

  • personale dipendente e collaboratori con contratto a progetto, con contratto di somministrazione di lavoro, ovvero titolare di specifico assegno di ricerca, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale incluse del progetto. Sono esclusi i costi del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali;
  • strumenti e attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale;
  • contratti di ricerca «extra muros » aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte di un soggetto commissionario di attività ricerca industriale e sviluppo sperimentale tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato;
  • servizi di consulenza e altri servizi utilizzati per l’attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how, tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato.
  • È inoltre ammissibile alle agevolazioni un importo a copertura delle esigenze di capitale circolante, nel limite del 20% delle spese per gli investimenti di cui al comma 1 dell’articolo 8 del DM 30 dicembre 2021 complessivamente ritenute ammissibili.

Le esigenze di capitale circolante devono essere giustificate nella proposta progettuale e possono essere utilizzate ai fini del pagamento delle seguenti voci di spesa:

  • materie prime, compresi i beni acquistati soggetti ad ulteriori processi di trasformazione, sussidiarie, materiali di consumo e merci;
  • servizi, qualora non riconducibili alle fattispecie di cui ai commi 1 e 2 dell’articolo 8 del DM 30 dicembre 2021, necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;
  • godimento di beni di terzi;
  • personale direttamente impiegato nella realizzazione dei progetti di investimento.

Le agevolazioni previste sono rivolte esclusivamente alle imprese con sede operativa in uno dei distretti conciari elencati nell’allegato 1 del D.D. 6 settembre 2022 e ubicati in una delle seguenti Regioni:

  • Campania
  • Lombardia
  • Marche
  • Toscana
  • Veneto

Ai fini dell’accesso alle agevolazioni, le imprese beneficiarie, alla data di presentazione della domanda, devono:

  • svolgere presso la sede oggetto della domanda di agevolazione l’attività economica, come risultante dal codice di attività comunicato al Registro delle imprese, di “preparazione e concia del cuoio e pelle” di cui al codice ATECO 15.11.00;
  • essere in possesso dei requisiti di cui all’articolo 6 del D.M. 30 dicembre 2021.

L’agevolazione è concessa sotto forma di contributo a fondo perduto in misura pari al 50% delle spese ritenute ammissibili, ai sensi dell’articolo 9 del D.M. 30 dicembre 2021.

L’agevolazione è concessa nell’ambito del massimale «de minimis» (Regolamento UE N. 1407/2013).re alle imprese operanti nell’industria conciaria e alla tutela delle filiere nel settore conciario.

Scadenza: fino ad esaurimento fondi

Operativi i nuovi Accordi per l’innovazione

Operativi i nuovi Accordi per l’innovazione

business-561387__340

 

Diventano operativi i nuovi Accordi per l’innovazione del Ministero dello sviluppo economico che puntano a sostenere le imprese che investono in ricerca e sviluppo industriale attraverso contributi e finanziamenti agevolati.

È stato infatti pubblicato il decreto che disciplina la procedura di presentazione delle domande per le imprese che svolgono attività industriali, agroindustriali, artigiane e che presentano progetti d’importo superiore a 5 milioni di euro per realizzare nuovi prodotti e innovativi modelli produttivi.

Gli Accordi per l’innovazione sono un’importate strumento operativo per rafforzare la competitività e il tessuto produttivo del Paese che il ministro Giancarlo Giorgetti ha profondamente riformato, semplificando e velocizzando l’erogazione dei contributi, ma anche dotato di risorse finanziarie pari a 1 miliardo di euro, previste dal Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

La procedura di presentazione delle domande prevede per le imprese una prima fase dedicata alla compilazione della documentazione, a partire dal 19 aprile 2022, sul sito dedicato dal Mise al Fondo per la Crescita Sostenibile, mentre l’apertura formale dello sportello per richiedere gli incentivi è in programma dalle ore 10 dell’11 maggio 2022.

Scadenza: fino ad esaurimento fondi

Conference on Industrial Technologies IndTech 2022

 

La Conferenza IndTech 2022, organizzata per il 27-29 giugno 2022 a Grenoble (Francia), è volta a dare visibilità alle tecnologie industriali, identificare opzioni e priorità politiche, condividere informazioni e confrontare punti di vista, nonché a fornire uno spazio per il networking e trovare obiettivi comuni tra gli stakeholder del settore.

Tra gli argomenti principali della Conferenza:

  • Green and digital transition
  • Circularity and sustainability
  • AI for manufacturing
  • Human-centric technologies
  • Emerging breakthrough technologies
  • Youth in Science & Technology

Aree di crisi industriale: in arrivo nuovi fondi per la riconversione e riqualificazione produttiva

Aree di crisi industriale: in arrivo nuovi fondi per la riconversione e riqualificazione produttiva

 

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 27 del 2 febbraio 2022 il decreto 9 dicembre 2021 del Ministero dello Sviluppo Economico che assegna nuove risorse al Fondo per la crescita sostenibile agli interventi di riconversione e riqualificazione produttiva di aree interessate da situazioni di crisi industriale.

In particolare, il decreto destina una quota pari a euro 3.015.000,00 delle risorse disponibili agli interventi di riconversione e riqualificazione produttiva di aree interessate da situazioni di crisi industriali di cui alla legge 15 maggio 1989, n. 181.

I PRRI promuovono, anche mediante cofinanziamento regionale e con l’utilizzo di tutti i regimi d’aiuto disponibili per cui ricorrano i presupposti, investimenti produttivi anche a carattere innovativo:

  • la riqualificazione delle aree interessate,
  • la formazione del capitale umano,
  • la riconversione di aree industriali dismesse,
  • il recupero ambientale e l’efficientamento energetico dei siti,
  • la realizzazione di infrastrutture strettamente funzionali agli interventi.

EU Industry Days

Gli EU Industry Days rappresentano l’evento annuale di punta dell’Europa sul tema dei precursori industriali, le discussioni in corso sulla politica industriale e il miglioramento della base di conoscenze dell’industria europea.

È il luogo principale per discutere le sfide del settore e co-sviluppare opportunità e risposte politiche in un dialogo inclusivo con un’ampia gamma di parti interessate.

L’evento mira ad informare le politiche industriali a livello europeo, nazionale, regionale e locale e garantisce coerenza all’industria europea per creare posti di lavoro, crescita e innovazione in Europa.

L’edizione 2022 dell’evento, 8–11 febbraio 2022, si focalizza sul ruolo delle nuove generazioni e delle piccole e medie imprese (PMI).

Manifattura additiva e basata sul laser: al via la nuova Call PULSATE Adopters

Manifattura additiva e basata sul laser: al via la nuova Call PULSATE Adopters

 

È aperta la nuova Open Call nell’ambito del progetto PULSATE dal titolo “Adopters Use Cases”, che mira a selezionare PMI interessate all’adozione della tecnologia Advanced e Additive Manufacturing basata sul laser (LBAAM).

Questa Call nasce con l’idea che la tecnologia LBAAM possa cambiare radicalmente le industrie generando benefici verso una produzione flessibile e ambienti di produzione altamente digitalizzati in settori come quello aerospaziale, automobilistico, medico, dei macchinari industriali, elettronica personalizzata, tessile e abbigliamento.

Il bando è aperto ai Technology Adopters (utilizzatori finali/aziende manifatturiere) con casi d’uso di business ad alto potenziale per l’implementazione della tecnologia LBAAM nei loro processi, prodotti e modelli di business. Possono, quindi, partecipare PMI o aziende con uno status giuridico leggermente più grande.

Esse dovranno dimostrare l’applicabilità (Use Case) della tecnologia LBAAM in un ambiente Adopter supportato da 3 mesi di valutazione della fattibilità tecnica e commerciale.

I beneficiari potranno ricevere fino a 25.000 euro di finanziamento e 3 mesi di mentorship da parte dei partner del Consorzio PULSATE nella valutazione della fattibilità della tecnologia LBAAM.

Scadenza: 31 marzo 2022.

Giorgetti, 2,2 miliardi per le filiere industriali strategiche

Giorgetti, 2,2 miliardi per le filiere industriali strategiche

 

Sono circa 2,2 miliardi di euro le risorse complessive destinate dal Ministero dello sviluppo economico a sostegno della competitività delle filiere industriali strategiche del Paese, che è tra le priorità indicate nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

L’obiettivo è di realizzare almeno 40 nuovi progetti d’investimento su tutto il territorio nazionale attraverso lo strumento agevolativo dei Contratti di sviluppo nei settori: automotive, microelettronica e semiconduttori, metallo ed elettromeccanica, chimico-farmaceutico, turismo, design, moda e arredo, agroindustria e tutela ambientale.

Il ministro Giorgetti ha infatti disposto che la dotazione finanziaria dei Contratti di sviluppo, 450 milioni di euro stanziati nella legge di bilancio 2022, venga ulteriormente integrata con le risorse previste dal PNRR. In particolare, sono disponibili 750 milioni di euro per progetti d’investimento legati alla digitalizzazione, innovazione e competitività delle filiere del made in Italy e 1 miliardo di euro per rafforzare gli investimenti, anche in ricerca e innovazione, sulle principali filiere della transizione ecologica, favorendo anche i processi di riconversione industriale con la costruzione di Gigafactory per realizzare batterie e pannelli fotovoltaici e per l’eolico.

Ogni progetto d’investimento finanziato dovrà infatti essere funzionale alla nascita, allo sviluppo o al rafforzamento di imprese appartenenti a filiere strategiche che siano in grado di aumentare la produttività e la crescita economica del Paese oltre che generare un impatto positivo sull’occupazione.

A tal proposito, riveste un ruolo fondamentale la clausola voluta dal ministro Giorgetti nella nuova normativa che disciplina la valutazione dei progetti e la concessione degli incentivi previsti dai Contratti di sviluppo. Infatti, le imprese che presenteranno richiesta di accesso agli strumenti agevolativi, nel caso in cui a seguito della realizzazione del programma di sviluppo sia previsto un incremento occupazionale, dovranno impegnarsi ad assumere in via prioritaria i percettori di interventi di sostegno al reddito, disoccupati a seguito di procedure di licenziamento collettivo e lavoratori di aziende coinvolte in tavoli di crisi attivi presso il Mise.

Industria conciaria, contributi a fondo perduto

Industria conciaria, contributi a fondo perduto

 

Il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha firmato il decreto che rende operativa l’erogazione di contributi a fondo perduto per 10 milioni di euro in favore dell’industria conciaria.

La misura è destinata alle imprese appartenenti ad un distretto conciario sul territorio nazionale che presentano, singolarmente o in modalità integrata di filiera, progetti d’investimento in grado di accrescere la competitività attraverso l’introduzione di processi produttivi digitali e innovazioni di prodotto.

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese complessivamente non inferiori a 50 mila euro e non superiori 200 mila euro, che includono anche attività di ricerca industriale o sviluppo sperimentale, nonché garantire la sostenibilità ambientale degli investimenti. La soglia massima delle spese ammissibili si innalza invece a 500 mila euro per progetti integrati di distretto che presentano determinate caratteristiche.

Il decreto, firmato anche dal ministro dell’Economia e delle finanze, è stato inviato alla Corte dei Conti per la registrazione.

Con un prossimo provvedimento ministeriale verranno invece definiti i termini e le modalità per richiedere il contributo a Invitalia, che gestirà la misura per conto del Mise.

Cluster: pubblicato il bando “Joint Cluster Initiatives for Europe’s recovery”

Cluster: pubblicato il bando "Joint Cluster Initiatives for Europe’s recovery"

 

La Commissione europea ha lanciato la Call “Joint Cluster Initiatives (EUROCLUSTERS) for Europe’s recovery” nell’ambito del Programma per il mercato unico.

L’obiettivo della call è di sviluppare e attuare misure di sostegno per le aziende all’interno e al di fuori del loro ecosistema industriale, creando e rafforzando le reti di collaborazione a livello dell’UE per migliorare la resilienza degli ecosistemi industriali europei e promuovere la loro trasformazione verde e digitale.

Per farlo, la Commissione lancerà circa 30 iniziative strategiche intersettoriali, interdisciplinari e transeuropee, chiamate “Eurocluster”. Il termine indica quindi consorzi di cluster e reti europee che collaborano con altri tipi di organizzazioni, al fine di sostenere la transizione verde e digitale e costruire una resilienza sociale ed economica.

La Call è divisa in 15 filoni:

  • Open Strand: che invita a presentare proposte di progetti inerenti a vari ecosistemi industriali senza un focus specifico
  • 14 Industrial Ecosystem Strands:
  • Turismo
  • Mobilità-Trasporti-Automotive
  • Aerospaziale e difesa
  • Costruzioni
  • Agroalimentare
  • Industrie ad alta intensità energetica
  • Tessile
  • Industrie creative e culturali
  • Digitale
  • Energia rinnovabile
  • Elettronica
  • Vendita al dettaglio
  • Prossimità ed economia sociale
  • Salute

Scadenza: 30 novembre 2021.

Al via il bando dell’Istituto Banca europea per gli investimenti nell’ambito del Programma Sapere

Al via il bando dell’Istituto Banca europea per gli investimenti nell’ambito del Programma Sapere

environmental-protection-886669_640

 

L’Istituto Banca europea per gli investimenti ha lanciato un nuovo invito a presentare proposte nell’ambito del Programma Sapere, rivolto a facoltà universitarie o centri di ricerca associati a università dell’Unione europea.

Il tema sul quale dovranno essere presentate proposte è il seguente: “L’industria europea delle tecnologie pulite, il Green Deal europeo e la domanda di capitale azionario delle PMI”.

Le facoltà o centri di ricerca selezionati riceveranno borse di studio nell’ambito dell’EIBURS (EIB University Research Sponsorship Programme), che prevedono una dotazione annua complessiva fino a 100 000 euro su un periodo di tre anni.

Scadenza: 15 novembre 2021

1 2 3 4