Aree interne: avviso per la manifestazione di interesse a presentare strategie territoriali

Aree interne: avviso per la manifestazione di interesse a presentare strategie territoriali

Territorio turistico

Questo percorso si sviluppa in due fasi:

  • Prima fase: elaborazione preliminare

Fase finalizzata alla condivisione preliminare del quadro strategico, all’elaborazione ed alla presentazione alla Regione di una prima proposta di strategia territoriale “preliminare” accompagnata dalla proposta del sistema di governance che la coalizione locale intende adottare.

La presentazione delle strategie territoriali preliminari ha lo scopo di verificare i contenuti minimi richiesti dai Regolamenti europei nonché il rispetto dei criteri di valutazione delle strategie approvati dal Comitato di sorveglianza.

  • Seconda fase: elaborazione definitiva

Fase finalizzata all’individuazione e alla definizione puntuale degli interventi, nonché alla messa a punto della versione definitiva della strategia, tenuto conto dei criteri di selezione delle operazioni approvati dal Comitato di sorveglianza del Programma regionale Fesr e dal Comitato di sorveglianza del Programma regionale Fse+ 2021-2027.

Con riferimento al Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr), nella seconda fase, devono essere definiti gli obiettivi e i contenuti degli interventi afferenti allo sviluppo rurale, da individuare nell’ambito del Complemento di sviluppo rurale 2023-2027 (documento attuativo regionale del Piano strategico nazionale Pac 2023-2027), tenuto conto dei criteri di selezione che saranno definiti in sede di Comitato di monitoraggio Feasr 2023-2027.

La Regione con decreto dirigenziale 3419 del 22 febbraio 2023 (pubblicato sul Burt n. 10 del 8 marzo 2023, parte III) ha approvato l’avviso pubblico per la manifestazione di interesse alla presentazione di Strategie territoriali preliminari in Aree interne, con il quale si dà avvio alla prima fase.

L’obiettivo dell’azione regionale è quello di contrastare gli squilibri territoriali ed i processi di spopolamento nelle aree interne promuovendo il recupero dei borghi, l’attrattività dei territori e la sostenibilità dello sviluppo in chiave socio-economica e ambientale

  • da un lato rafforzando i servizi essenziali di cittadinanza (sanità, istruzione e mobilità) in termini di qualità e prossimità;
  • dall’altro favorendo la valorizzazione degli insediamenti esistenti, il rilancio e l’innovazione dei sistemi economici locali, nonché l’inclusione sociale anche mediante interventi nell’ambito della cultura.

L’avviso pubblico per manifestazione di interesse è finalizzato ad attivare la procedura negoziale, tra Regione ed enti delle coalizioni locali, per l’elaborazione delle proposte di strategie territoriali integrate.

Le strategie che saranno presentate alla Regione ai fini dell’ammissibilità alla programmazione 2021-2027 devono essere sviluppate dalle amministrazioni ricadenti nelle sei Aree interne con il coinvolgimento delle comunità locali, per rispondere alle specifiche esigenze di sviluppo e alle potenzialità dell’area, mediante un approccio basato sui principi di integrazione delle politiche, di partecipazione, di efficacia ed efficienza, di orientamento ai risultati.

Le proposte di strategie territoriali preliminari potranno essere presentate dalle amministrazioni locali ricadenti nelle sei Aree interne individuate nel Dossier candidatura Snai 2021-2027 (allegato A alla delibera di giunta 690 del 20 giugno 2022) ovvero da Comuni ed Unioni di Comuni che abbiano costituito una coalizione locale al fine di presentare un’unica proposta di strategia territoriale integrata per l’area di riferimento.

Le sei Aree sono così articolate:

  • Tre nuove Aree individuate per la programmazione 2021-2027, ovvero:
  • Alta Valdera – Alta Valdicecina – Colline Metallifere – Valdimerse
  • Amiata Valdorcia – Amiata Grossetana – Colline del Fiora
  • Valdichiana Senese
  • Tre Aree pilota confermate dalla programmazione 2014-2020, ovvero:
  • Casentino Valtiberina
  • Garfagnana Lunigiana Media Valle Appennino Pistoiese
  • Valdarno e Valdisieve Mugello Val Bisenzio.

È necessario che ciascuna delle sei coalizioni locali individui un Comune o una Unione di Comuni che assuma il ruolo di coordinatore della strategia territoriale e capofila della coalizione, supportato da una cabina di regia politica e da una Task-force tecnica-operativa.

Per le tre Aree pilota l’ente coordinatore e capofila resta confermato nel capofila d’area del ciclo 2014-2020, al fine di garantire la continuità ed ottimizzare il coordinamento operativo tra le due programmazioni, fatte salve eventuali esigenze di modifica da esplicitare nell’ambito della proposta di strategia.

Ai fini della predisposizione della strategia preliminare, le amministrazioni locali favoriscono la più ampia partecipazione del partenariato e della comunità locale.

Scadenza: 31 maggio 2023

Agricoltura e risorsa idrica: contributi per realizzare o migliorare infrastrutture irrigue

Agricoltura e risorsa idrica: contributi per realizzare o migliorare infrastrutture irrigue

Con decreto dirigenziale 1492 del 30 gennaio 2023 la Regione Toscana ha approvato il bando attuativo del tipo di operazione 4.3.1 “Sostegno agli investimenti agricoli in infrastrutture per migliorare la gestione della risorsa idrica” (allegato A del decreto 1492/2023, così come modificato dal decreto n. 1889 del 06/02/2023 con il quale è stata corretta la data di avvio della presentazione delle domande) per l’annualità 2022.

Il tipo di operazione 4.3.1.  finanzia investimenti per la realizzazione o il miglioramento di infrastrutture irrigue consortili pubbliche, finalizzati ai seguenti obiettivi:

  • favorire modalità di approvvigionamento idrico alternative al prelievo di acque sotterranee;
  • incentivare l’accumulo e la distribuzione di acque superficiali;
  • promuovere la gestione irrigua consortile e incrementare l’efficienza delle infrastrutture per l’irrigazione;
  • migliorare la gestione dei prelievi irrigui con l’introduzione di adeguati sistemi di controllo e di misura;
  • favorire il risparmio idrico.

Le domande di aiuto devono essere presentate solo utilizzando la piattaforma dedicata sul sito web di Artea, impiegando la modulistica disponibile sulla piattaforma web stessa, a decorrere dal primo marzo 2023 ed entro le ore 13 del 31 marzo 2023.

L’importo complessivo dei fondi messo a disposizione con il bando è pari a 3 milioni di euro.

I soggetti che possono presentare domanda di aiuto e beneficiare del sostegno previsto dal tipo di operazione 4.3.1. “Sostegno agli investimenti agricoli in infrastrutture per migliorare la gestione della risorsa idrica” sono:

i Consorzi di bonifica istituiti con la legge regionale n. 79/2012

l’Ente Acque Umbre Toscane (EAUT).

È escluso l’accesso al sostegno per le aziende agricole, sia singole che associate.

Il tipo di operazione 4.3.1 supporta “investimenti relativi a bacini e accumuli consortili al di sotto dei 250.000 metri cubi, con relativo sistema di adduzione, distribuzione, monitoraggio e controllo”.

Gli interventi che possono essere finanziati con il tipo di operazione 4.3.1 sono:

1) Realizzazione di nuovi bacini e accumuli per l’approvvigionamento idrico, di capacità inferiore ai 250.000 metri cubi, e dei relativi sistemi di adduzione e di distribuzione.

2) Miglioramento di bacini e accumuli per l’approvvigionamento idrico, di capacità inferiore ai 250.000 metri cubi;

3) Miglioramento di sistemi di adduzione e/o di reti di distribuzione di schemi irrigui esistenti collegati a bacini e accumuli inferiori ai 250.000 metri cubi;

4) Completamento funzionale di schemi irrigui esistenti collegati a bacini e accumuli di capacità inferiore ai 250.000 metri cubi.

5) Installazione di sistemi di controllo e di misura su schemi irrigui collegati a bacini e accumuli inferiori ai 250.000 metri cubi.

Il sostegno è concesso in forma di contributo in conto capitale.

La percentuale di contribuzione prevista per tutti gli investimenti è pari al 100% dei costi ammissibili.

L’importo massimo del contributo concedibile per beneficiario (indipendentemente dal numero di progetti presentati) è pari a 1.500.000 euro; non sono ammesse domande di aiuto con un contributo pubblico concedibile inferiore a  100.000 euro.

Scadenza: 31 marzo 2023

Agricoltura di precisione e digitale, contributi per investire su redditività e competitività

Agricoltura di precisione e digitale, contributi per investire su redditività e competitività

Il bando intende contribuire a rendere più efficiente e sostenibile il processo produttivo, attraverso l’ottimizzazione nell’uso degli input esterni (ad esempio fitofarmaci, fertilizzanti, etc.) e delle risorse (ad esempio umane, mezzi etc..), minimizzando al contempo l’impatto ambientale. Risultato lo si ottiene grazie all’introduzione / potenziamento in azienda di tecnologie/attrezzature e sistemi/sensori di “agricoltura di precisione e digitale” quali si citano a titolo esemplificativo e non esaustivo i dispositivi che compongono l’universo IoT- Internet of Things – per l’agricoltura, le macchine e attrezzature intelligenti dotate di sensoristica anche di posizionamento; i robot e droni utilizzati per il rilievo, il monitoraggio, lo sviluppo di mappe ed interventi colturali nei limiti di ciò che è previsto dalle normative e dagli strumenti ad oggi disponibili.

Attraverso le suddette “tecnologie / sensori” l’imprenditore agricolo professionale (Iap) potrà essere in grado di eseguire le seguenti attività:

  1. Raccolta, gestione e monitoraggio dei dati (digitalizzazione dell’agricoltura) inerenti sia la coltura/allevamento durante tutto il ciclo produttivo sia del contesto in cui tali informazioni si producono (terreno, clima, ambiente di coltivazione e allevamento, biosicurezza dei prodotti e riduzione degli sprechi in campo, etc).
    I dati vengono gestiti direttamente dall’azienda e/o per il tramite di servizi digitali in agricoltura, in grado di restituire all’azienda agricola un supporto tecnico per la programmazione e la scelta degli interventi in termini temporali, quantitativi e qualitativi;
  2. Esecuzione interventi di precisione: questa fase presuppone l’impiego di macchine/attrezzature in grado di eseguire interventi a rateo variabile (VRT) tramite lettura di mappe di prescrizione, oppure interventi puntuali e funzionali alle esigenze della coltura/allevamento sulla base delle informazioni fornite da servizi digitali in agricoltura (ad esempio mappe) e dai sistemi di supporto alle decisioni (ad esempio DSS o modelli previsionali).

Sono ammessi a presentare domanda e a beneficiare del sostegno i seguenti soggetti:

  • imprenditori agricoli professionali (Iap) iscritti, anche a titolo provvisorio, nell’anagrafe regionale ai sensi della legge regionale 45 del 27 luglio 2007 “Norme in materia di imprenditore e imprenditrice agricoli e di impresa agricola” e dal Regolamento regionale 49/R del 2017 (approvato con decreto del presidente della giunta regionale 49 del 6 settembre 2017);
  • imprenditori agricoli professionali (Iap) riconosciuti, anche a titolo provvisorio, ai sensi della vigente normativa statale (decreto legislativo 99/2004), da altre regioni o province autonome;
  • gli equiparati all’imprenditore agricolo professionale (Iap) ai sensi dell’articolo 20 “Norma finale” della legge regionale 45 del 27 luglio 2007 (aziende degli enti pubblici che esercitano in via esclusiva attività definite agricole dall’articolo 2135 del Codice civile e dalle leggi statali speciali).

Scadenza: 6 marzo 2023

Contributi per diversificare l’attività agricola: il bando 2022

Contributi per diversificare l'attività agricola: il bando 2022

Il bando ha lo scopo di concedere contributi in conto capitale, calcolati in percentuale sull’importo ammesso a finanziamento, ai destinatari / beneficiari del bando i quali intendono realizzare nella propria azienda, investimenti finalizzati a diversificare l’attività agricola.

Sono ammessi a presentare domanda e a beneficiare del sostegno i seguenti soggetti:

  • imprenditori agricoli professionali (IAP) iscritti, anche a titolo provvisorio, nell’anagrafe regionale ai sensi della legge regionale 27 luglio 2007, n.45, “Norme in materia di imprenditore e imprenditrice agricoli e di impresa agricola” e del Decreto del Presidente della Giunta Regionale 6 settembre 2017 n.49/R “Regolamento di attuazione del capo II della legge regionale 27 luglio 2007, n.45 (Norme in materia di imprenditore e imprenditrice agricoli e di impresa agricola);
  • imprenditori agricoli professionali (IAP) riconosciuti, anche a titolo provvisorio, ai sensi della vigente normativa statale (D.Lgs 99/2004) da altre Regioni o Province autonome; – gli equiparati all’imprenditore agricolo professionale (IAP) ai sensi dell’art.20 della legge regionale 27 luglio 2007, n.45 (aziende degli enti pubblici che esercitano in via esclusiva attività definite agricole dall’art. 2135 del C.C. e dalle leggi statali speciali);
  • imprenditori agricoli ai sensi del Codice civile articoli 2135 iscritti nel registro delle imprese sezione speciale aziende agricole, per le sole attività sociali e di servizio per le comunità locali e per le fattorie didattiche come definite dalla normativa regionale.

La qualifica “Imprenditore agricolo professionale” (Iap) o l’equiparazione allo Iap deve essere posseduta al momento della presentazione della domanda di aiuto; inoltre deve essere posseduta, e verificata, prima dell’emissione dell’atto di assegnazione dei contributi (in questa fase la verifica va fatta anche con riferimento al momento della presentazione della domanda di aiuto) e prima del saldo degli aiuti.

Il mancato possesso della qualifica di “Imprenditore agricolo professionale” (Iap) o della sua equiparazione, nei tempi sopra indicati porta all’esclusione della domanda o alla decadenza dal beneficio con conseguente revoca dell’atto di assegnazione dei contributi.

In caso di domanda presentata da un soggetto in possesso della qualifica Iap a titolo provvisorio, quest’ultimo si impegna ad acquisire la qualifica Iap a titolo definitivo nei modi e nei termini indicati al successivo paragrafo “Impegni del beneficiario”.

Le domande di aiuto possono essere presentate a partire dal 6 febbraio 2023.

Scadenza: 31 marzo 2023

Contributi per attività di informazione nel settore agricolo e forestale: il bando 2022

Contributi per attività di informazione nel settore agricolo e forestale: il bando 2022

 

Potenziare il sistema delle conoscenze e del trasferimento dell’innovazione attraverso azioni di informazione che contribuiscono a dare risposte concrete ai fabbisogni delle imprese agricole e forestali, al fine di promuovere l’innovazione nelle zone rurali e contribuire così a una ripresa economica, resiliente, sostenibile e digitale. Sono queste le finalità del bando approvato dalla Regione Toscana con il decreto dirigenziale 23739 del 25 novembre 2022.

Il bando dà attuazione, per l’annualità 2022, alla sottomisura 1.2 “Sostegno ad attività dimostrative e azioni di informazione” del Programma di sviluppo rurale (Psr) del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) 2014-2022.

La dotazione finanziaria del presente bando è pari a 781 mila 252 euro.

Sono ammesse a presentare domanda d’aiuto e a beneficiare del sostegno le Agenzie di formazione accreditate secondo quanto previsto dalla delibera di giunta 1078 del 18 ottobre 2021 con almeno una sede localizzata in Toscana.

Il bando sostiene la realizzazione di progetti di divulgazione e disseminazione di informazioni importanti per il settore primario:

  • attività di informazione realizzate tramite convegni, incontri tematici, presentazioni pubbliche, oppure produzione di materiale informativo su mezzo cartaceo, elettronico ed in rete web.

Il bando prevede un contributo in conto capitale pari al 100% della spesa ammissibile.

Non è previsto anticipo del contributo.

Massimali e minimali di contributo:

  • l’importo massimo del contributo pubblico concesso per singola domanda di aiuto è pari a 100 mila euro;
  • non sono ammesse le domande con un contributo minimo richiesto inferiore a 50.000 euro.

La domanda di aiuto deve essere presentata a partire dal 9 gennaio 2023 ed entro le ore 13.00 del 31 gennaio 2023.

Scadenza: 31 gennaio 2023

Aree interne, montane e insulari: contributi per progetti di economia collaborativa

Aree interne, montane e insulari: contributi per progetti di economia collaborativa

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Apre il 26 settembre il bando che la Regione Toscana, con decreto 17806 del 2 settembre 2022, ha approvato per il sostegno all’innovazione digitale nelle aree interne, montane e insulari, al fine di sostenere, attraverso agevolazioni sotto forma di contributi a fondo perduto in conto capitale,  la realizzazione di progetti di economia collaborativa che si sviluppino attraverso l’innovazione digitale nelle aree interne, montane ed insulari soggette a spopolamento, contribuendo alla nascita e consolidamento di realtà imprenditoriali.

Il bando punta a sostenere con contributi a fondo perduto per realizzare forme di economia collaborativa, intesa come possibilità di fruizione condivisa di servizi che a loro volta devono consentire di ottenere i seguenti obiettivi nei territori in cui sono localizzati i soggetti richiedenti:

  • ripopolamento per attrazione di nomadi digitali e smart workers;
  • ripopolamento per insediamento di nuove imprese;
  • incremento del livello e contenuto di innovazione della attività economiche nel Comune interessato dal progetto

Possono presentare domanda di contributo:

  • Micro, piccole e medie imprese così come definite dall’allegato I del Reg. (UE) n. 651/2014 aventi sede ubicata nel territorio regionale
  • Altri soggetti titolari di partita Iva ed iscritti al Repertorio economico amministrativo (Rea)
  • RTI/ATS, Reti di imprese con personalità giuridica (Rete-Soggetto), Reti di imprese senza personalità giuridica (Rete-Contratto), Consorzi, Società consortili compresi gli organismi di gestione dei Centri commerciali naturali (CCN) previsti dall’art. 111 della legge regionale 62/2018 “Codice del Commercio”.

I contributi a fondo perduto sono del 60% sul costo del progetto ammesso e per un valore da un minimo di 20 mila euro ad un massimo di 150 mila euro.

Scadenza: fino ad esaurimento fondi

Bando pacchetto Giovani 2022: aiuti per avviare l’impresa agricola

Bando pacchetto Giovani 2022: aiuti per avviare l'impresa agricola

agriculture

Favorire il ricambio generazionale nel settore agricolo consentendo di ottenere un premio per l’avviamento dell’attività agricola e di ricevere contemporaneamente contributi per investimenti finalizzati ad ammodernare le strutture e dotazioni aziendali e diversificare le attività agricole. È questa la finalità del bando “Aiuto all’avviamento di imprese per giovani agricoltori. Pacchetto giovani. Annualità 2022″.

Il bando è cofinanziato dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) 2014-2022 e rientra nell’ambito delle iniziative promosse da Giovanisì il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani.

A partire dal 30 settembre, potranno presentare domanda di aiuto i giovani che si insediano per la prima volta in una azienda agricola, in forma singola (ditta individuale) o associata (società di persone, società di capitale e cooperative agricole di conduzione), e che, al momento della presentazione della domanda di aiuto, soddisfano i seguenti requisiti:

  • hanno un’età compresa tra i 18 anni (compiuti) ed i 40 anni (41 non compiuti);
  • hanno preso per la prima volta la partita IVA come azienda agricola (individuale, società, cooperativa) nei 24 mesi precedenti alla presentazione della domanda di aiuto;
  • presentano un Piano di sviluppo aziendale;
  • possiedono o si impegnano a conseguire adeguate qualifiche e competenze professionali;
  • si impegnano a diventare Iap (imprenditore agricolo professionale) entro la data di conclusione del piano aziendale;
  • si impegnano a diventare “agricoltori attivi” (articolo. 9 “Agricoltore in attività” Reg. UE 1307/2013) entro 18 mesi dalla data di sottoscrizione del contratto per l’assegnazione dei contributi e comunque non oltre la conclusione del Piano di sviluppo aziendale qualora questa sia precedente al suddetto termine;
  • si insediano in un’azienda agricola che al momento della presentazione della domanda di aiuto ha la potenzialità di raggiungere una dimensione espressa in termini di Standard output (SO) non inferiore a 13.000 euro e non superiore a 190.000 euro.
  • Nel caso di pluralità di insediamenti nella stessa azienda le soglie minima e massima sono da considerarsi riferite ad ogni singolo giovane beneficiario.

Il finanziamento prevede un premio di primo insediamento che ammonta a 40.000 euro a fondo perduto per ciascun giovane che si insedia, con aumento a 50.000 euro nel caso di insediamento in aziende ricadenti in aree montane.

In caso di insediamenti plurimi sono erogati fino ad un massimo di quattro premi con la presentazione di un unico piano aziendale. In questo caso il premio all’insediamento di ciascun beneficiario è pari a quello previsto nel caso di insediamento individuale.

È inoltre previsto un contributo a fondo perduto sugli investimenti da realizzare, attraverso l’attivazione obbligatoria di almeno una fra le seguenti sottomisure del Psr Feasr 2014-2022:

  • Sottomisura 4.1 tipo di operazione 4.1.2 “Investimenti in aziende agricole in cui si insedia un giovane agricoltore”: riconosce un sostegno agli investimenti riguardanti le attività di produzione, di trasformazione e di commercializzazione dei prodotti appartenenti all’allegato I del trattato UE e per impianti tecnologici finalizzati alla produzione di energia derivante da fonti rinnovabili, limitatamente per il fabbisogno energetico dell’azienda.
  • Sottomisura 6.4 tipo di operazione 6.4.1 “Diversificazione delle aziende agricole”: incentiva gli investimenti per la diversificazione delle aziende agricole finanziando interventi di qualificazione dell’offerta agrituristica, per attività sociali e di servizio alle comunità locali, di agricampeggio, di fattorie didattiche, di svago e ricreative.

Le percentuali di contributo per le sottomisure attivate sono:

  • Sottomisura 4.1: 60% per tutti gli investimenti incluse le spese generali e di informazione e pubblicità;
  • Sottomisura 6.4.: 50% per tutti gli investimenti incluse le spese generali e di informazione e pubblicità con una maggiorazione del 10% investimenti in zona montana.

Per accedere al premio e al contributo sugli investimenti è necessario che ciascun giovane che si insedia faccia investimenti per almeno 30.000 euro sulle sottomisure complessivamente attivate.

L’importo massimo del contributo pubblico concedibile per le sottomisure attivate (4.1 e 6.4) per ogni giovane beneficiario non può essere superiore a 70.000 euro. Non sono ammesse domande di aiuto riferite a ciascuna operazione con un contributo minimo richiesto/concesso inferiore a 5.000 euro.

Scadenza: 30 novembre 2022

Contributi per i territori montani: il bando 2022 del Fondo per la montagna

Contributi per i territori montani: il bando 2022 del Fondo per la montagna

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Il fondo ha lo scopo di sostenere finanziariamente le politiche di sviluppo e tutela delle zone montane ed è destinato alle spese di investimento per la realizzazione di interventi localizzati esclusivamente in zona classificata come montana.

Gli enti destinatari del Fondo regionale per la montagna sono:

  1. le unioni di comuni di cui all’articolo 67 legge regionale 68/2011 o comunque costituite a seguito dell’estinzione delle comunità montane ai sensi della legge regionale 37/2008;
  2. le unioni di comuni, diverse da quelle della lettera a), che hanno almeno il 30% del proprio territorio classificato montano o nelle quali almeno il trenta per cento della popolazione è residente in territorio classificato montano;
  3. i comuni classificati montani che non fanno parte di unioni di comuni o che fanno parte di un’unione di comuni diversa da quelle di cui alle lettere a) e b).

Il finanziamento con le risorse del fondo non può superare il 90% del costo complessivo del singolo progetto.

Il contributo prevede la compartecipazione obbligatoria, da parte del soggetto beneficiario, di almeno il 10% del costo totale del progetto. Tale compartecipazione è assicurata anche con altre risorse pubbliche e/o private e dovrà risultare dalla documentazione finale di spesa.

Il limite massimo del finanziamento per singolo progetto è fissato in:

  • 400.000 euro per le Unioni di comuni;
  • 200.000 euro per i comuni montani e parzialmente montani

Scadenza: 30 settembre 2022

 

Persone svantaggiate: finanziamento dei servizi di accompagnamento al lavoro

Bando per la realizzazione di iniziative promozionali a carattere locale

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La Regione Toscana ha approvato il bando per servizi di accompagnamento al lavoro per persone svantaggiate al fine di migliorare l’occupabilità delle persone svantaggiate finanziando iniziative locali di inserimento e accompagnamento al lavoro, riservate a soggetti deboli e vulnerabili in carico ai servizi socio-sanitari territoriali.

Il bando si colloca nell’ambito delle iniziative già avviate con bando precedenti per “Servizi di accompagnamento al lavoro per persone svantaggiate” finanziate dal Programma operativo del Fondo sociale europeo 2014-2022 (bando 2016; bando 2018; bando 2020), in particolare dalle risorse assegnate all’asse B “Inclusione sociale e lotta alla povertà” del programma.

Il bando punta a sostenere, attraverso la concessione di finanziamenti, tirocini di inclusione sociale da realizzarsi presso enti pubblici e privati.

I progetti devono essere presentati da una Associazione temporanea di scopo (Ats) fra soggetti pubblici e enti privati già costituita al momento della presentazione della domanda di finanziamento.

In ogni Ats deve essere presente, oltre ai soggetti privati:

la Società della Salute, per le zone distretto ove esse siano formalmente costituite ai sensi dell’articolo 71 bis della legge regionale 40/2005 e successive modifiche e integrazioni (s.m.i);

oppure, ove non costituite:

il soggetto pubblico espressamente individuato dalla Conferenza zonale Integrata (definita all’articolo 70 bis, comma 8 della legge regionale 40/2005 e s.m.i. Discilplina del servizio sanitario regionale) nell’ambito delle convenzioni per l’esercizio delle funzioni di integrazione sociosanitaria.

Il bando finanzia la realizzazione di tirocini di orientamento, formazione e inserimento/reinserimento finalizzati all’inclusione sociale, all’autonomia delle persone e alla riabilitazione, per soggetti che necessitano di percorsi personalizzati di sostegno, consulenza, orientamento ai fini dell’inclusione socio-lavorativa e dell’acquisizione di autonomia personale.

I progetti devono prevedere obbligatoriamente le attività sotto riportate necessarie per l’attivazione dei tirocini di inclusione sociale:

  • Valutazione multidimensionale: Valutazione dei destinatari che ne permetta una maggiore e migliore possibilità di inclusione lavorativa e sociale;
  • Orientamento dei partecipanti: colloquio di orientamento specialistico, bilancio individuale di competenze, attività di counseling, azioni di orientamento di gruppo;
  • Progettazione personalizzata: definizione e stesura PAP e pianificazione delle attività specifiche da includere nel progetto personalizzato di tirocinio;
  • Scouting e matching: Ricerca di contesti lavorativi (enti pubblici e privati) disponibili ad ospitare i Tirocini, matching tra domanda e offerta;
  • Tutoring in azienda: accompagnamento del destinatario in tutte le fasi del tirocinio

Per facilitare l’inserimento in azienda, possono inoltre essere progettate le seguenti attività facoltative:

  • Formazione obbligatoria in materia di salute e sicurezza ai sensi del decreto legislativo 81/2008 e s.m..i.
  • Formazione obbligatoria per alimentaristi.

I destinatari delle attività progettuali sono soggetti disoccupati o inoccupati, in particolare condizione di svantaggio socio-economico e in carico ai servizi sociali territoriali.

 

I destinatari sono residenti o dimoranti nel territorio della Regione Toscana ai sensi legge regionale 41/2005

All’interno del gruppo target sopra definito, particolare attenzione deve essere dedicata ai seguenti gruppi vulnerabili:

  1. minori di età superiore ad anni 16 (sedici), anche minori stranieri non accompagnati;
  2. neo-maggiorenni accolti negli “Appartamenti per l’autonomia per adolescenti e giovani”;
  3. richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale in carico al sistema di accoglienza di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 142 del 18 agosto 2015 così come modificato dal decreto legislativo 113 del 4 ottobre 2018;
  4. persone vittime di violenza in carico ai servizi di cui alla legge regionanle 59/2007, “Norme contro la violenza di genere”.
  5. persone sole con figli a carico;
  6. persone inserite in strutture di accoglienza, in programmi di intervento in emergenza alloggio o programmi pubblici di affitto sociale concordato;
  7. persone inserite nei programmi di assistenza ai sensi dell’articolo 13 della legge del 228 del 11 agosto 2003 a favore di vittime di tratta;
  8. persone inserite nei programmi di intervento e servizi ai sensi della legge 154/2001;  legge 38/2009; legge 119/2013 a favore di vittime di violenza nelle relazioni familiari e/o di genere)
  9. ex detenuti;
  10. persone detenute ammesse alle misure di esecuzione penale esterna;
  11. giovani post diploma secondario superiore che abbiano avuto un percorso Bisogni educativi speciali (Bse) durante la carriera scolastica.

È prevista l’erogazione di una indennità di partecipazione calcolata sulle ore realmente effettuate dal tirocinante il cui importo orario omnicomprensivo è pari ad euro 4 fino ad un importo massimo mensile di 500 euro.

Tutti i progetti devono prevedere l’erogazione dell’indennità di partecipazione quale sostegno all’inclusione attiva dei destinatari. Tale indennità è connessa alla partecipazione alle eventuali attività formative e ai tirocini in azienda.

Scadenza: 26 settembre 2022

Bando per la realizzazione di iniziative promozionali a carattere locale

Bando per la realizzazione di iniziative promozionali a carattere locale

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Scopo del bando è individuare le organizzazioni della Toscana che realizzeranno, in contitolarità con Cesvot, iniziative promozionali a carattere locale.

Le iniziative possono essere:

  • convegni (seminari, tavole rotonde o incontri di approfondimento), da effettuarsi in presenza o in modalità online, su argomenti relativi le principali aree di intervento del volontariato: sociale; sanitario; protezione civile; conservazione, tutela e promozione dei beni culturali; solidarietà internazionale; ambiente; cultura sport e ricreazione.
  • eventi ed altre occasioni (feste, mostre, spettacoli artistici, concorsi di idee, campagne promozionali e rassegne) il cui scopo sia comunque la promozione della solidarietà, della cittadinanza responsabile, dell’altruismo, della difesa del bene pubblico ad esclusione di quegli eventi con finalità solo enogastronomiche.

Beneficiari:

Organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale della Toscana iscritte al registro. Per gli altri enti iscritti al Runts consultare la homepage del sito.

Scadenza: 1° dicembre 2022

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