SPOKE 7 – Green and smart environments

Bando per la realizzazione di Piani di Sviluppo di Green Communities

Ente Coordinatore: Università di Napoli Federico II
Ambiti tematici:

  • Information Theory, Analytical and Numerical Modelling for Smart Propagation Environments
  • Passive and Active Smart Nodes for Smart Propagation Environments
  • Smart Propagation Environments Implementation: Use Cases Definitions, Prototyping and Technology Transfer
  • Distributed cognitive radar systems exploiting emerging technologies (RIS, ambient backscatters, cognition) and related learning, optimization, resource allocation and scheduling for ISAC
  • Flexible mmWave Radar & Comm devices and technical assistance during experimental campaigns
  • Technical assistance during experimental UAV campaigns

Scadenza: 22 aprile 2024

Interreg Europe – Terzo bando per progetti di cooperazione regionale

Interreg Europe – Terzo bando per progetti di cooperazione regionale

Resterà aperto dal 20 marzo al 7 giugno il terzo bando Interreg Europe per progetti di cooperazione interregionale, una categoria di progetti che ha l’obiettivo di migliorare l’attuazione delle politiche di sviluppo regionale attraverso lo scambio di esperienze e buone pratiche.

Il programma ha una “priorità” trasversale una migliore governance della cooperazione e, sotto di essa, copre un’ampia gamma di temi, suddivisi in 5 priorità tematiche. Fra i temi alcuni sono considerati di maggior interesse (parte A), e beneficiano di una parte più importante dei fondi disponibili, e altri di minor interesse (parte B).

Parte A (che beneficia complessivamente dell’80% del budget del bando)

Un’Europa più smart

Temi/Obiettivi specifici:

  1. Capacità di ricerca e innovazione, adozione di tecnologie avanzate
  2. Digitalizzazione per cittadini, imprese, enti di ricerca ed enti pubblici
  3. Crescita sostenibile e competitività delle PMI e creazione di posti di lavoro nelle PMI, anche attraverso investimenti produttivi
  4. Competenze per la specializzazione smart, la transizione industriale e l’imprenditorialità
  5. Connettività digitale

Un’Europa più verde

Temi/Obiettivi specifici:

  1. Efficienza energetica e riduzione delle emissioni a effetto serra
  2. Energie rinnovabili
  3. Sistemi energetici intelligenti, reti e stoccaggio
  4. Adattamento ai cambiamenti climatici, prevenzione del rischio di catastrofi, resilienza
  5. Accesso all’acqua e gestione sostenibile dell’acqua
  6. Economia circolare ed efficiente sotto il profilo delle risorse
  7. Tutela e conservazione della natura e della biodiversità, infrastrutture verdi, riduzione dell’inquinamento
  8. Mobilità urbana sostenibile per un’economia a zero emissioni di carbonio

Un’Europa più sociale

Temi/Obiettivi specifici:

  1. Efficacia e inclusività del mercato del lavoro, accesso a un’occupazione di qualità, economia sociale
  2. Parità di accesso all’assistenza sanitaria, resilienza dei sistemi sanitari, assistenza familiare edi comunità
  3. Cultura e turismo per lo sviluppo economico, l’inclusione sociale e l’innovazione sociale

Parte B (che beneficia del 20% del budget del bando)

Un’Europa più connessa

Temi/Obiettivi specifici:

  1. TEN-T (Reti transeuropee di trasporto) resilienti ai cambiamenti climatici, intelligenti, sicure, sostenibili e intermodali
  2. Mobilità nazionale, regionale e locale sostenibile, resiliente ai cambiamenti climatici, intelligente e intermodale

Un’Europa più sociale

Temi/Obiettivi specifici:

  1. Accesso all’istruzione, alla formazione e all’apprendimento permanente, all’istruzione e alla formazione a distanza e on-line
  2. Inclusione delle comunità emarginate, delle famiglie a basso reddito e dei gruppi svantaggiati
  3. Integrazione socioeconomica dei cittadini di paesi terzi, compresi i migranti

Europa più vicina ai cittadini

Temi/Obiettivi specifici:

  1. Sviluppo territoriale integrato sostenibile, cultura, patrimonio naturale, turismo sostenibile e sicurezza (aree urbane)
  2. Sviluppo territoriale integrato sostenibile, cultura, patrimonio naturale, turismo sostenibile e sicurezza (zone diverse dalle aree urbane)

Un progetto deve riunire enti di policy di diversi paesi europei che lavorano insieme su una questione di sviluppo regionale comune, che può rientrare fra i temi specificati sopra o riguardare altri temi condivisi relativi ai loro bisogni, oppure attivare una cooperazione “non tematica” su questioni che riguardano le sfide legate alla pura attuazione delle politiche di sviluppo regionale (ad esempio, aiuti di Stato, appalti pubblici, strumenti territoriali, strumenti finanziari, valutazione e monitoraggio). Per ogni progetto almeno uno degli strumenti di policy affrontati deve essere un Programma di Investimenti per l’occupazione la crescita.

Il bando è rivolto a autorità pubbliche locali, regionali e nazionali, enti di diritto pubblico ed enti privati no-profit che si occupano di politiche di sviluppo territoriale; nel caso dei programmi dell’obiettivo Investimenti per l’occupazione e la crescita, le autorità responsabili sono le autorità di gestione competenti o gli organismi intermedi. Ogni regione coinvolta in un progetto deve identificare il principale strumento di policy che intende migliorare attraverso la cooperazione, e coinvolgere l’autorità responsabile di questo strumento.

Per ottenere miglioramenti negli strumenti di policy, le tradizionali attività di scambio di esperienze a volte devono essere completate con attività più operative, e un progetto può prevedere la realizzazione di azioni pilota, legate alla sperimentazione di un nuovo approccio di intervento pubblico, per verificarne la fattibilità o la sua trasferibilità in un nuovo contesto. Questo tipo di azioni può essere previsto già in fase di presentazione della proposta progettuale, oppure può essere uno dei risultati della core phase ed essere quindi proposto nella fase di follow-up.

L’attuazione di un progetto consiste in 2 fasi: la fase di attuazione (core phase, che dura tipicamente i primi 3 anni del progetto) e la fase di follow up (tipicamente l’ultimo anno); qualora al termine della prima fase nello strumento di policy di una regione coinvolta nel progetto non si producano gli attesi miglioramenti, quest’ultima dovrà preparare un piano d’azione nel quale descrive come le lezioni apprese dal progetto saranno attuate per ottenere i miglioramenti attesi.

Il programma interessa i territori di 29 Paesi europei, ovvero i 27 Stati membri UE, comprese le Regioni Ultraperiferiche, più Norvegia e Svizzera; dal 2024 (ossia da questo bando), sono stati aggiunti anche i 7 Paesi candidati. Ai fini delle partnership richieste per i progetti questo territorio è stato diviso in cinque aree:

  • NORD: Danimarca, Estonia Finlandia, Germania, Lettonia, Lituania, Svezia; Norvegia.
  • EST: Austria, Bulgaria,Repubblica Ceca, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia e Ungheria.
  • SUD: Italia, Croazia, Cipro, Grecia, Malta, Portogallo e Spagna
  • OVEST: Belgio, Francia, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi; Svizzera
  • AREA PAESI CANDIDATI: Albania, Bosnia ed Erzegovina, Moldavia, Montenegro, Nord Macedonia, Serbia e Ucraina

Una proposta progettuale deve comprendere partner di almeno 4 delle 5 aree geografiche nelle quali è suddiviso il programma; un partner svizzero non può essere lead-partner di progetto. Le regioni coinvolte dovrebbero trovarsi a livelli diversi di sviluppo sul tema scelto. Indicazioni dettagliate sulla partnership e sulle tipologie di partner sono precisate nella sezione 3.4 del manuale del programma.

Le proposte progettuali devono essere scritte in lingua inglese.

Il cofinanziamento UE (fondi FESR) può coprire fino al 70% o all’80% dei costi ammissibili del progetto, a seconda dello status dei partner UE coinvolti: 70% per gli enti privati no-profit, 80% per autorità pubbliche ed enti di diritto pubblico.

I soggetti stabiliti in Svizzera e Norvegia non possono beneficiare dei fondi FESR: per i partecipanti norvegesi, il cofinanziamento può coprire fino al 50% dei costi ammissibili a carico di fondi stanziati dalla Norvegia per la partecipazione al programma; i soggetti stabiliti in Svizzera devono rivolgersi ai referenti del programma a livello nazionale per avere indicazioni sulle possibilità di cofinanziamento. Le condizioni di partecipazione dei Paesi candidati non sono ancora definite con precisione.

Scadenza: 7 giugno 2024

Ospedali Smart: pubblicata la call ODIN per esperimenti tecnologici innovativi

Ospedali Smart: pubblicata la call ODIN per esperimenti tecnologici innovativi

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È stata lanciata l’ODIN Open Call, che mira a sviluppare una piattaforma altamente interoperabile per l’utilizzo diffuso di servizi digitali in contesti ospedalieri intelligenti.

Il progetto ODIN attirerà nuovi soggetti e utenti finali di prodotti e servizi in tutta Europa per espandere l’ecosistema ODIN, grazie al miglioramento della piattaforma esistente. In questo contesto, l’ecosistema ODIN coinvolgerà partner provenienti principalmente dai settori della sanità e delle TIC (IA, robotica, IoT).

La Call prevede due tipologie di progetti:

Tipo 1: consentirà alla tecnologia di risolvere casi d’uso tecnici che daranno alle organizzazioni l’opportunità di sviluppare ulteriormente le funzionalità della piattaforma. Prevede un budget di 180.000 euro per il finanziamento di 3 proposte

Tipo 2: ODIN consentirà di integrare fino a 2 ulteriori progetti pilota per testare i casi d’uso di ODIN (logistici, territoriali e clinici) o nuovi casi d’uso. Prevede un budget di 240.000 euro per il finanziamento di 2 proposte

Potranno candidarsi consorzi di ospedali pubblici e privati o organizzazioni sanitarie e fornitori di tecnologia. Inoltre, ODIN è alla ricerca di startup tecnologiche innovative, PMI, MID cap, industrie, organizzazioni di ricerca e università.

I progetti dovranno avere una durata di 12 mesi.

Scadenza: 29 settembre 2022

Energia: bando per la presentazione di progetti sulle smart grid

Energia: bando per la presentazione di progetti sulle smart grid

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La Commissione europea lancia un bando per la presentazione di progetti nell’area tematica smart grid da inserire nella quinta lista di progetti UE di interesse comune (PCI).

La quinta lista PCI sarà adottata dalla Commissione Europea entro la fine del 2021 ai sensi dell’attuale regolamento sulle reti transeuropee dell’energia (TEN-E). La Commissione ha presentato una proposta legislativa per la revisione del regolamento TEN-E prima della fine del 2020, ma le nuove norme saranno in vigore solo in tempo per la sesta lista PCI.

I promotori di progetti candidati possono partecipare al bando entro l’8 marzo 2021.

INNOPROCESS

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Con il presente Avviso la regione Puglia intende supportare progetti aventi ad oggetto lo sviluppo di soluzioni ICT nei processi produttivi delle PMI, coerentemente con la strategia di smart specialisation e con particolare riferimento ai seguenti ambiti: commercio elettronico, cloud computing, manifattura digitale e sicurezza informatica.

Possono partecipare le Micro Piccole e Medie Imprese (MPMI), in forma singola o associata, in Consorzio, ATI, Reti di imprese con personalità giuridica (Reti – soggetto) o Reti senza personalità giuridica (Reti -contratto).

Nello specifico vengono finanziati i seguenti progetti per l’innovazione dei processi e dell’organizzazione:
1. Servizi a supporto dei processi produttivi basati su tecnologie e dispositivi comunicanti autonomamente fra di loro; 2. Servizi a supporto dell’innovazione dei processi di gestione aziendale; 3. Servizi a supporto dell’innovazione dei processi di fornitura e distribuzione; 4. Servizi per lo sviluppo e adozione di soluzioni e-commerce; 5. Servizi di supporto al cambiamento organizzativo; 6. Supporto all’implementazione di sistemi di gestione per la sicurezza delle informazioni; 7. Servizi di supporto ai processi di certificazione aziendale.

Sono ammissibili le seguenti spese: a) Le spese di personale; b) I costi relativi a strumentazione ed attrezzature, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto; c) I costi della ricerca contrattuale, delle competenze e dei brevetti acquisiti e ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato; d) Le spese generali supplementari e altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto; tali spese non potranno eccedere complessivamente il 18% delle spese valutate ammissibili; e) I costi per l’ottenimento, la convalida e la difesa dei brevetti e di altri attivi materiali; f) I costi per i servizi di consulenza a sostegno dell’innovazione.

Le agevolazioni sono concesse sottoforma di concessioni dirette nella misura massima del 46% della spesa ritenuta ammissibile. L a durata delle attività ammesse a finanziamento non può essere superiore a 12 mesi a partire dalla data di avvio dell’iniziativa.

Si può presentare la domanda a partire dalle ore 12.00 del 27 luglio 2020 attraverso il portale sistema.puglia.it. L’Avviso è una procedura valutativa a sportello fino ad esaurimento delle risorse finanziarie.

SCADENZA: FINO AD ESAURIMENTO FONDI