Progetto AID4SME: nuovo bando per soluzioni di Intelligenza Artificiale e data-driven delle PMI

Progetto AID4SME: nuovo bando per soluzioni di Intelligenza Artificiale e data-driven delle PMI

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È aperta la prima call del progetto europeo AID4SME, rivolta a piccole e medie imprese e start-up che intendano sviluppare soluzioni innovative basate su Intelligenza Artificiale e tecnologie data-driven.

L’obiettivo è sostenere lo sviluppo di soluzioni nei campi della raccolta e analisi dei dati, del supporto decisionale e dell’automazione dei processi, offrendo non solo un contributo economico ma anche percorsi di formazione, mentoring e coaching personalizzato.

I progetti saranno accompagnati verso l’accesso a nuovi mercati e clienti. I soggetti selezionati entreranno a far parte della Community of Practice AID4SME, beneficiando di un ampio network di esperti e opportunità di crescita.

Le proposte selezionate dovranno affrontare una delle sfide previste dalla call, suddivise in quattro ambiti principali:

  • raccolta dati
  • creazione di gemelli digitali
  • supporto decisionale
  • automazione

Tra le sfide specifiche figurano, ad esempio, soluzioni di augmented sensing, manutenzione predittiva tramite analisi 2D/3D, sistemi digital twin per la produzione o la gestione energetica, e sistemi di automazione per l’assemblaggio o il riciclo delle batterie per veicoli elettrici.

Possono candidarsi singoli soggetti giuridici oppure consorzi composti da due entità.

L’iniziativa mette a disposizione fino a € 150.000 per ciascun progetto, selezionando fino a 13 proposte in grado di rispondere a sfide industriali reali.

Le candidature possono essere presentate entro l’11 settembre 2025.

Scadenza: 11 settembre 2025

Mobilità urbana sostenibile: aperto il bando RIS Education per il triennio 2026–2028

Mobilità urbana sostenibile: aperto il bando RIS Education per il triennio 2026–2028

È stata lanciata la call 2026 per progetti formativi nell’ambito della mobilità urbana sostenibile, nell’ambito del programma RIS Education promosso da EIT Urban Mobility.

Il bando, che rientra nel Piano d’Azione 2026–2028, mira a finanziare iniziative educative per rafforzare le competenze in innovazioneimprenditorialità e soluzioni urbane sostenibili, destinate a studentigiovani tra i 12 e i 19 anniprofessionisti e funzionari pubblici. In particolare, la call prevede cinque aree d’intervento:

  • Capacity Building in Innovation and Entrepreneurship (RISE1): corsi in presenza incentrati su imprenditorialità e mobilità urbana, articolati in almeno tre moduli formativi
  • Attività educative e formative in mobilità urbana (RISE2): formazione su esigenze locali, con focus anche su innovazione sociale e coinvolgimento dei cittadini
  • Organizzazione di scuole estive e invernali (RISE3): percorsi intensivi per studenti universitari o giovani tra 12 e 19 anni, con attività pratiche e mentoraggio
  • Scaling-up di iniziative esistenti (RISE4): espansione di programmi educativi già attivi a livello locale, regionale o nazionale
  • Network con istituzioni educative (RISE5): creazione di reti per sviluppare strategie comuni nel campo della formazione sulla mobilità e sull’innovazione

Il bando è aperto a universitàcentri di ricercaenti pubblicicittàPMI e start-up con sede nei Paesi UE e negli Stati associati a Horizon Europe.

Il bando mette a disposizione un budget totale di 1,25 milioni di euro. Tutti i progetti dovranno prevedere un co-finanziamento minimo del 25% (50% per RISE4) e rispettare criteri di inclusivitàdiversità di genere e valutazione d’impatto. Le attività dovranno essere prevalentemente in presenza, orientate al contesto locale e organizzate in maniera da favorire la scalabilità e il riutilizzo in altri contesti europei.

La scadenza per la presentazione delle proposte è fissata al 10 settembre 2025.

Scadenza: 10 settembre 2025

TASTE: sostegno all’innovazione sostenibile nel turismo alimentare

TASTE: sostegno all’innovazione sostenibile nel turismo alimentare

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È aperto dal 1° luglio 2025 il bando TASTE – Transformative Approaches for Sustainable Food in Tourism, finanziato nell’ambito del programma SMP-COSME-2023-TOURSME-01 della Commissione europea, e dedicato alle PMI turistiche attive nell’ambito food & tourism.

L’iniziativa mira a sostenere progetti collaborativi che promuovano la transizione sostenibile, digitale e resiliente dell’ecosistema turistico, attraverso l’innovazione alimentare.

Il bando dispone di un budget complessivo di 750.000 euro per finanziare almeno 40 progetti collaborativi, che coinvolgeranno un minimo di 80 organizzazioni. Ogni progetto selezionato riceverà:

  • 15.000 euro a fondo perduto come contributo forfettario;
  • la possibilità di ottenere un finanziamento aggiuntivo di 10.000 euro per i 15 progetti migliori, selezionati durante il “Demo Day”;
  • supporto tecnico, formazione mirata e visibilità internazionale.

Possono candidarsi partenariati composti da 2 a 5 soggetti indipendenti, di cui almeno il 50% devono essere PMI turistiche. Il capofila deve obbligatoriamente essere una PMI turistica con sede legale in Italia, Spagna, Belgio, Slovenia o Lettonia. I partner possono invece provenire da qualsiasi Paese UE o associato al Programma per il Mercato Unico.

Ogni consorzio dovrà allocare almeno il 60% dei fondi alle PMI turistiche coinvolte e rispettare i requisiti di ammissibilità tecnica, tra cui:

  • affrontare almeno due degli obiettivi del progetto: sostenibilità ambientaletransizione digitale e resilienza;
  • integrare concretamente i settori alimentare e turistico, ad esempio attraverso eventi gastronomici locali, storytelling digitale, soluzioni smart food o certificazioni ambientali.

La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 2 settembre 2025.

Scadenza: 2 settembre 2025

Attrazione Investimenti – Invest in Lazio Grant facility

Attrazione Investimenti – Invest in Lazio Grant facility

Presentazione delle domande: a partire dalle ore 12:00 del 28 agosto 2025 e fino alle ore 17:00 del 5 marzo 2026

La Regione Lazio prevede, con il programma Invest In Lazio e nel quadro delle iniziative italiane tese ad attrarre investimenti esteri, importanti misure di accompagnamento riguardanti l’individuazione di aree disponibili, di filiere di fornitori e di risorse umane di qualità, e la velocizzazione delle procedure amministrative.

L’Avviso “Attrazione Investimenti – Invest in Lazio grant facility” si rivolge alle PMI, anche estere o non presenti nella Regione Lazio, e sostiene con contributi a fondo perduto la creazione nel Lazio di nuove unità produttive e il rinnovamento di unità produttive esistenti.

I progetti ammissibili devono pertanto riguardare prevalentemente investimenti per la creazione di una nuova unità produttiva nel Lazio ovvero investimenti per l’ampliamento della capacità produttiva, il cambiamento fondamentale dei processi di produzione o la diversificazione delle produzioni esistenti, da realizzarsi in una unità produttiva che la PMI beneficiaria intende acquistare o ha acquistato da terzi negli ultimi sei mesi.

È prevista la possibilità che l’unità produttiva nel Lazio in cui saranno localizzati gli Investimenti previsti nel progetto si configuri come impresa di nuova costituzione (non ancora costituita alla data della domanda), anche nel caso in cui quest’ultima è il soggetto che acquisterà l’unità produttiva esistente in cui saranno localizzati gli investimenti. La nuova impresa (impresa costituenda) dovrà essere controllata da una o più imprese, italiane o estere, una delle quali presenta la domanda in veste di promotore. La nuova Impresa dovrà essere costituita esclusivamente nella forma di società di capitale e dovrà avere i requisiti e le caratteristiche previste dall’Avviso. Sul punto si chiarisce in particolare che la nuova Impresa dovrà rispettare i parametri dimensionali di PMI anche tenendo conto della dimensione delle imprese socie, in applicazione dei regolamenti europei.

Sono inoltre ammissibili i costi per attività di formazione, consulenze e servizi strettamente attinenti al progetto di investimento, per un importo complessivamente non superiore al 25% degli investimenti realizzati.

I progetti agevolabili devono essere di importo non inferiore a 1.000.000,00 euro ed essere completati e rendicontati entro 18 mesi dalla data di concessione del contributo. Tale termine è di 24 mesi per i progetti di importo superiore a 3.000.000,00 euro e di 36 mesi per i progetti di importo superiore a 10.000.000,00 euro, ma non può comunque essere successivo al 31 marzo 2029.

Il sostegno è destinato alle PMI che abbiano, al massimo entro la data della prima erogazione, l’unità produttiva localizzata nel Lazio oggetto del progetto.

Ogni impresa può realizzare un solo progetto, dimostrando una adeguata capacità finanziaria in rapporto ai costi ammissibili del progetto al netto del corrispondente contributo.

Tutti i beneficiari devono, infine, possedere i requisiti previsti per contrarre con la Pubblica Amministrazione.

Sono ammissibili tutti i costi per investimenti, con limitazioni per quanto riguarda gli investimenti immateriali (50%), le spese per terreni (10%) e le spese tecniche (10%).

Il costo per l’acquisto dell’unità produttiva esistente è ammissibile, nella misura massima del 50% del totale degli investimenti, solo se l’acquisto è successivo al momento della domanda e riguarda un’unità produttiva chiusa o che sarebbe stata chiusa in assenza di tale acquisizione e che non ha ricevuto precedenti aiuti.

Per l’attività di formazione sono ammissibili le spese sostenute nei confronti dell’organizzazione incaricata della formazione, oltre a una somma forfettaria (20%) per la partecipazione all’attività di formazione da parte dei dipendenti dell’impresa beneficiaria.

I costi per consulenze e servizi devono riguardare l’industrializzazione o la prima commercializzazione dei prodotti o servizi oggetto dell’investimento.

È ammissibile il premio per la fideiussione a garanzia dell’anticipo obbligatorio.

L’agevolazione è un contributo a fondo perduto e non può superare 10 milioni di euro per progetto.

Scadenza: 5 marzo 2026

Rafforza&Innova

Rafforza&Innova

Il Bando promuove progetti di trasferimento di tecnologie e soluzioni innovative che prevedono la collaborazione tra PMI e Organismi di Ricerca (OdR), in qualità di fornitori di servizi avanzati alle imprese in risposta ai loro fabbisogni di ricerca e innovazione (R&I).

  • Possono partecipare al bando le piccole e medie imprese (ivi comprese le Start up innovative di cui al D.L. n. 179/2012 e s.m.i. e le PMI innovative di cui al D.L. n. 3/2015 e s.m.i.) così come definite all’Allegato I del Regolamento GBER che siano in possesso dei seguenti requisiti:
    1. siano regolarmente costituite, iscritte e dichiarate attive nel Registro delle Imprese(come risultante da visura camerale) alla data di presentazione della domanda di partecipazione al bando; le imprese non residenti nel territorio italiano devono essere costituite secondo le norme del diritto civile e commerciale vigenti nello Stato di residenza e iscritte nell’analogo Registro delle Imprese ove esistente, in mancanza di un analogo Registro devono produrre adeguata documentazione equipollente a quella rinvenibile nella visura camerale;
    2. abbiano una sede operativa in Lombardiaal momento dell’accettazione dell’Agevolazione (rilevabile da visura camerale) che benefici delle risultanze del Progetto.

Il requisito della dimensione di impresa deve essere mantenuto sino alla data di concessione dell’Agevolazione: essa è rilevata alla data del provvedimento di concessione dell’Agevolazione.

Le eventuali variazioni societarie in continuità (ad es. scissione, fusione, cessione totale o parziale di ramo d’azienda, incorporazione, ecc.) che intervengono successivamente alla data del provvedimento di ammissione all’Agevolazione non hanno impatto sulla dimensione dell’impresa del beneficiario finale.

Sono esclusi dall’Agevolazione:

  • i soggetti afferenti al codice primario Istat Ateco 2025 sezione A (agricoltura, silvicoltura e pesca);
  • i soggetti attivi nel settore della fabbricazione, trasformazione e commercializzazione del tabacco e dei prodotti del tabacco, di cui all’articolo 7 paragrafo 1 lettera c) del Regolamento (UE) n. 2021/1058 e s.m.i., ossia operanti in tutti i settori corrispondenti ai codici primari o prevalenti ricompresi nella sezione C (codice 12) e nella sezione G (codici 46.35, 46.39, 46.21.21, 47.26) della classificazione delle attività economiche Istat Ateco 2025;
  • i soggetti che rientrano nelle specifiche esclusioni di cui all’articolo 1 del Regolamento De Minimis;
  • i soggetti che non risultino in regola rispetto alla verifica della regolarità contributiva(DURC), come previsto all’art. 31 del D.L. n. 69/2013 (convertito in Legge n. 98/2013), pena la non ammissibilità della domanda (ad esclusione di coloro che non sono obbligati a tale regolarità).

Le PMI richiedenti devono avere individuato, al momento della presentazione della domanda di partecipazione al presente bando, l’OdR o gli OdR (per un numero massimo di tre OdR per ciascun Progetto) con il/i quale/i intendono collaborare per realizzare il Progetto di trasferimento tecnologico. Per OdR si intendono le entità (ad esempio, università o istituti di ricerca, agenzie incaricate del trasferimento di tecnologia, intermediari dell’innovazione, entità collaborative reali o virtuali orientate alla ricerca), indipendentemente dal suo status giuridico (costituito secondo il diritto privato o pubblico), la cui finalità statutaria consiste nello svolgere in maniera indipendente attività di ricerca industriale, di sviluppo sperimentale e/o di trasferimento tecnologico. Gli OdR, diversi dalle università e dagli enti di ricerca autorizzati dal Ministero dell’Università e della Ricerca o dal Ministero della Salute, se costituiti secondo il diritto privato devono presentare, in funzione del proprio status giuridico, almeno un socio/fondatore/associato appartenente ad una delle seguenti categorie di stakeholder istituzionali: università, pubbliche amministrazioni, associazioni di categoria, camere di commercio. La PMI beneficiaria e l’OdR con il quale intendano intendono collaborare devono risultare autonomi tra loro ai sensi delle previsioni di cui all’Allegato I articolo 3 del Regolamento GBER e inoltre non devono avere in comune soggetti che rivestono il ruolo di soci, amministratori o procuratori nella PMI.

Ciascun soggetto richiedente, identificato da un univoco codice fiscale, può presentare più domande di partecipazione al presente bando nel rispetto del massimale previsto dal Regolamento De Minimis purché si verifichi almeno una delle seguenti condizioni:

  • la successiva domanda deve riguardare un Progetto di trasferimento tecnologico con interventi diversi da quelli rientranti in Progetti precedentemente ammessi e deve essere stato concluso il procedimento istruttorio con l’adozione del provvedimento di concessione dell’Agevolazione o non ammissione della/e precedente/i domanda/e con la relativa notifica al soggetto richiedente;
  • vi sia stato il ritiro o la rinuncia della/e domanda/e precedentemente presentata/e o ammessa/e.
  • Misura di promozione del trasferimento tecnologico e di consolidamento della collaborazione tra PMI e Organismi di Ricerca (OdR).

Il Bando Rafforza&Innova finanzia progetti di trasferimento tecnologico afferenti ad una delle priorità della Strategia di Specializzazione intelligente per la Ricerca e l’Innovazione di Regione Lombardia – S3 2021-2027, che prevedano la collaborazione tra PMI e OdR (in qualità di fornitori di servizi avanzati) volti a definire e validare soluzioni tecnologiche innovative tramite lo sviluppo e la realizzazione di almeno uno dei seguenti interventi:

  1. un Proof of Concept(PoC), inteso come attività di dimostrazione della fattibilità di un prodotto o di prototipo con lo scopo principale di verificare se l’idea è tecnicamente fattibile ed effettivamente realizzabile;
  2. un prototipo, che prevede la realizzazione di un modello semplice e sperimentale dell’idea al fine di testarla e convalidarla prima di investire nel prodotto o prototipo reale;
  3. un Minimum Viable Product(MVP) inteso come prodotto pilota, nuovo o da migliorare, da testare e convalidare in un ambiente che riproduca le condizioni operative/aziendali reali; tale prodotto pilota può essere utilizzato per scopi commerciali anche non rappresentando il prodotto commerciale finale.

Per essere agevolabili, i progetti devono:

    • portare beneficio alla sede operativa ubicata sul territorio lombardo;
    • avere un importo minimo di spese ammissibili di 50 mila euro;
    • essere stati avviati a partire dal 17 dicembre 2024, giorno successivo alla data di adozione del provvedimento di approvazione degli elementi essenziali della misura (D.G.R. n. 3614/2024 del 16 dicembre 2024);
    • concludersi non prima del giorno successivo alla data di presentazione della domanda di partecipazione al bando e comunque entro 12 mesi dalla data di notifica del provvedimento di concessione dell’agevolazione (massimo 3 mesi di proroga se motivata).

Sono ammissibili ad agevolazione le spese per attività riconducibili ai progetti di trasferimento tecnologico e in particolare:

  1. costi per servizi forniti dall’OdR o dagli OdR selezionato/i nell’ambito del progetto alla PMI beneficiaria (servizi di consulenza di carattere tecnico-scientifico e specialistico) e costi di utilizzo di laboratori;
  2. costi per materiali (materie prime, componenti, semilavorati, materiali commerciali, materiali di consumo specifico, forniture e/o prodotti analoghi) e beni strumentali immateriali (per es. software, licenze d’uso, sfruttamento di brevetti) nella misura massima del 30% del totale delle spese ammissibili relative alla voce di spesa a);
  3. spese di personale del soggetto beneficiario dedicato al progetto nella misura forfettaria del 20% del totale dei costi diretti ammissibili relative alla voce di spesa a) e b);
  4. costi indiretti, nella misura forfettaria del 7% dei costi diretti ammissibili di cui alle voci di spesa a), b) e c).

Scadenza: 30 giugno 2026

LAZIO Venture 2

LAZIO Venture 2

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LAZIO Venture 2 è un fondo cofinanziato dal PR FESR 2021-2027 con una dotazione di euro 60.114.332,00, incrementabile, che opera sottoscrivendo quote o altri strumenti partecipativi di uno o più fondi alternativi di investimento ai sensi della Regolamentazione dei Mercati Finanziari (italiana o equivalente normativa comunitaria), sottoposti alla vigilanza prudenziale ivi prevista (i FIA).

L’obiettivo di Lazio Venture 2 è investire in FIA che investano strutturalmente in Start-up e PMI localizzate operativamente nel Lazio o che intendano localizzarsi e svilupparsi nel Lazio, favorendo la crescita e il radicamento di gestori professionali di FIA, e delle relative professionalità, nel territorio.

In particolare, l’obiettivo prioritario è supportare la nascita di almeno FIA Dedicato esclusivamente a investimenti in start-up e PMI del Lazio – oltre a poter investire in FIA associati a FIA non dedicati esclusivamente a tali investimenti (tramite FIA Paralleli o equivalenti) – con un’attenzione ai FIA che propongano politiche di investimento orientate a investimenti in equity a più alto fallimento di mercato, nelle fasi più early stage delle imprese e con riferimento alle iniziative deep techhard techtech transfer o nell’ambito delle Tecnologie STEP.

Nel caso di FIA Dedicati al Lazio l’Avviso prevede, in sintesi:

  • una specifica premialità nei punteggi;
  • la possibilità di richiedere Aiuti di stato ai sensi dell’art. 21 in termini di ripartizione asimmetrica dei profitti ed eventualmente delle perdite per gli Investitori Privati Indipendenti del FIA;
  • la possibilità per i GEFIA di richiedere un contributo del 50% sui costi per lo scouting ai sensi dell’art. 24 del Reg. (UE) 651/2014 (denominato “SCE”), fino a un ammontare pari al 3,0% del commitment di LAZIO Venture 2;
  • una quota Investitori Privati Indipendenti potenzialmente limitata anche al 20% (pur prevedendo l’Avviso premialità nei punteggi laddove tale quota sia pari ad almeno il 30%);
  • la possibilità di proporre il regime commissionale e l’eventuale commitment GP;
  • la possibilità di effettuare follow-on anche dopo il 2029 grazie a una dotazione ad hoc (di totali 5 milioni di euro)
  • un commitment di LAZIO Venture 2 pari ad almeno 10 milioni di euro;
  • la possibilità che anche gestori non costituiti possano presentare una proposta, fermi restando gli specifici vincoli previsti nell’Avviso su successiva costituzione e autorizzazione.

Nel caso di FIA Paralleli (o similari) l’Avviso prevede, in sintesi che:

  • operino “a mercato”;
  • siano associati a FIA principali che rispettano il MEOP (test dell’operatore di mercato) avendo Investitori Privati Indipendenti a livello di FIA pari almeno al 30%;
  • coinvestono pari passu con un rapporto di coinvestimento al 50% con il FIA Principale;
  • devono investire tutte le risorse (inclusi i follow-on) entro il 31 dicembre 2029;
  • il commitment di LAZIO Venture 2 possa andare da un minimo di 5 milioni di euro a un massimo di 12 milioni di euro;
  • il first closing del FIA Principale avvenga al più tardi entro la delibera del Comitato di Investimento.

Sia i FIA Dedicati sia i FIA Paralleli possono investire esclusivamente in imprese ammissibili ai sensi dall’art. 21 del Reg. (UE) 651/2014 e i relativi investimenti per quanto attiene il commitment di LAZIO Venture 2 dovranno essere finalizzati entro il 31 dicembre 2029, salvo quanto sopra indicato per i soli follow-on dei FIA Dedicati.

A partire dalla data di pubblicazione ed entro e non oltre le ore 12:00 del 14 luglio 2025 sarà possibile inviare le richieste di chiarimento inerenti all’Avviso stesso – indicando tassativamente nell’oggetto “QUESITI INVITO LAZIO VENTURE 2 – esclusivamente a mezzo PEC.

Le Proposte di investimento possono essere presentate esclusivamente a partire dalle ore 12:00 del 25 luglio 2025 ed entro e non oltre le ore 12:00 del 13 ottobre 2025.

Scadenza: 13 ottobre 2025

Fondo Patrimonializzazione Pmi – 2025

Fondo Patrimonializzazione Pmi - 2025

Il Fondo Patrimonializzazione interviene con l’obiettivo di rafforzare le imprese a sostegno dello sviluppo e della ripresa.

È finalizzato alla concessione diretta di prestiti a PMI già costituite che abbiano forma giuridica di società di capitali, a fronte di un aumento di capitale che determini un effettivo ingresso di risorse finanziarie nell’impresa.

Beneficiari del NFPC sono: Piccole e Medie Imprese (PMI)

Alla data di presentazione della domanda devono essere in possesso dei seguenti requisiti di ammissibilità:

  • rientrare nei requisiti dimensionali di PMI
  • essere costituite in forma di società di capitali
  • avere gli ultimi due bilanci chiusi depositati
  • avere o intendere aprire, al massimo entro la data di sottoscrizione del contratto di finanziamento, una sede operativa nel Lazio (in tale sede si deve svolgere l’attività imprenditoriale destinata al prestito)
  • aver effettuato un aumento di capitale pari ad almeno 50.000 euro (il relativo versamento deve essere effettuato al massimo entro 30 giorni dalla comunicazione della concessione del prestito)

Devono inoltre rispettare i requisiti di ammissibilità generale indicati nell’Avviso (quali, ad esempio, la regolarità contributiva attestata dal DURC). Possono presentare domanda anche le Start Up Innovative iscritte nell’apposita sezione del registro delle imprese (non hanno l’obbligo di avere due bilanci chiusi depositati).

L’agevolazione consiste in un finanziamento con le seguenti caratteristiche:

  • importo: minimo 50.000,00 euro, massimo 500.000,00 euro
  • durata: 84 mesi incluso preammortamento di 12 mesi
  • tasso di interesse: zero
  • rimborso: a rata mensile costante posticipata

Il finanziamento può coprire fino al 50% del fabbisogno risultante dal business plan in quanto la parte restante è coperta dall’aumento di capitale.

Le risorse derivanti dall’aumento di capitale unitamente al prestito sono finalizzate a cofinanziare il progetto.

Importo minimo dell’aumento di capitale: 50.000 euro

L’aumento di capitale dell’impresa deve essere deliberato e sottoscritto dopo la pubblicazione dell’Avviso e prima della presentazione della domanda.

Il versamento deve essere effettuato entro 30 giorni dalla concessione del prestito.

Per quanto riguarda le Start Up Innovative: aumento di capitale sottoscritto da FIA e/o da Business Angels e/o da Investitori in Imprese Innovative.

L’aumento di capitale sottoscritto da Business Angels e/o Investitori in Imprese Innovative può essere considerato valido per l’ottenimento del prestito fino al massimo di 100.000 euro (salvo il caso in cui la Start Up innovativa è in grado di presentare due bilanci chiusi depositati).

Sono ammessi progetti che riguardano:

  1. Investimenti materiali e immateriali
  2. Spese di consulenza (nel limite del 10% del progetto)
  3. Capitale circolante (nel limite del 30% del progetto)

In sede di domanda deve essere presentato il Progetto che si chiede di ammettere a finanziamento e che dovrà essere realizzato entro 12 mesi dall’erogazione. Al termine dei 12 mesi il beneficiario dovrà presentare una relazione che illustri il Progetto effettivamente realizzato. Il Gestore effettuerà specifiche visite in loco per verificare l’effettiva realizzazione dei Progetti finanziati.

Le domande dovranno essere presentate esclusivamente on-line alla pagina dedicata al “Fondo Patrimonializzazione PMI” a partire dalle ore 9.00 del 28 agosto 2025 fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Scadenza: fino ad esaurimento delle risorse

Autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI – Nuovo Sportello

Autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI – Nuovo Sportello

A partire dalle ore 12 di martedì 8 luglio 2025 le imprese potranno presentare domanda di accesso alle agevolazioni per il sostegno ai programmi di investimento finalizzati all’autoproduzione di energia elettrica ricavata da impianti solari fotovoltaici o minieolici, per l’autoconsumo immediato e per sistemi di accumulo/stoccaggio dell’energia dietro il contatore per autoconsumo differito.

Con decreto direttoriale del 30 giugno 2025 sono disciplinate le modalità di accesso ai fondi destinati al sostegno di programmi di investimento coerenti con le finalità della Misura 7, Investimento 16 – Sostegno per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI, finanziato con risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Il medesimo decreto disciplina, altresì, gli schemi di presentazione della domanda di agevolazione nonché l’ulteriore documentazione utile allo svolgimento dell’attività istruttoria, nonché gli ulteriori elementi atti a definirne i criteri di ammissibilità.

Le domande di agevolazioni dovranno essere presentate all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa S.p.A. – Invitalia, soggetto gestore della misura.

La modulistica in base alla quale dovrà essere redatta la domanda e la documentazione da allegare alla stessa sarà resa disponibile nell’apposita sezione del sito internet di Invitalia dedicato alla misura (Sostegno per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle Pmi – Invitalia) e sul sito del Ministero delle imprese e del made in italy.

Possono beneficiare dell’agevolazione le PMI operanti sull’intero territorio nazionale, ad esclusione delle imprese che operano nel settore carbonifero e della produzione primaria di prodotti agricoli e della pesca e dell’acquacoltura. Non sono in ogni caso ammissibili alle agevolazioni le imprese la cui attività non garantisce il rispetto del principio DNSH, ai sensi dell’articolo 17 del regolamento (UE) n. 852/2020 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020.

La misura “Sostegno per l’autoproduzione di energia da Fonti Rinnovabili nelle Pmi – FER” prevede un regime di agevolazioni, concesse sotto forma di contributo in conto impianti, per i programmi di investimento delle piccole e medie imprese finalizzati all’autoproduzione di energia elettrica ricavata da impianti solari fotovoltaici o minieolici, per l’autoconsumo immediato e per sistemi di accumulo/stoccaggio dell’energia dietro il contatore per autoconsumo differito.

Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa a graduatoria e assegnate ai programmi di investimento realizzati per un ammontare di spese ammissibili non inferiore a trentamila euro e non superiore a un milione di euro nella misura massima del:

  • 30% per le medie imprese;
  • 40% per le micro e piccole imprese;
  • 30% per l’eventuale componente aggiuntiva di stoccaggio di energia elettrica dell’investimento;
  • 50% per la diagnosi energetica

Le risorse residue – rivenienti dall’attuazione dello sportello agevolativo disciplinato dal decreto 14 marzo 2025 – destinate alla misura sono 178.668.093,00 euro, di cui il 40% riservato alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e un altro 40% alle micro e piccole imprese.

La domanda di agevolazione deve essere presentata esclusivamente in formato elettronico, utilizzando la piattaforma informatica messa a disposizione nella sezione dedicata del sito internet del Soggetto Attuatore (www.invitalia.it), a partire dalle ore 12.00 del giorno 8 luglio 2025 e fino alle ore 12.00 del giorno 30 settembre 2025.

Scadenza: 30 settembre 2025

EIT Manufacturing: in arrivo la Education Call 2026 per la trasformazione digitale dell’industria

EIT Manufacturing: in arrivo la Education Call 2026 per la trasformazione digitale dell’industria

EIT Manufacturing aprirà la Education Call for Proposals 2026, un’iniziativa che punta a rafforzare le competenze digitali dei lavoratori europei nel settore manifatturiero, supportando la transizione verso sistemi produttivi intelligenti, automatizzati e connessi.

L’obiettivo è preparare una forza lavoro pronta a guidare la trasformazione digitale dell’industria attraverso percorsi di formazione applicativa e multidisciplinare. Nello specifico, il bando finanzierà programmi formativi mirati a fornire competenze operative nei principali ambiti della manifattura digitale, tra cui:

  • Intelligenza artificiale industrialedigital twin e analisi dei dati
  • Robotica avanzata e collaborazione uomo-macchina
  • Metaverso industriale e tecnologie immersive
  • IoT industriale, connettività e smart factories
  • Sostenibilità digitale e gestione intelligente delle risorse
  • Cybersecurity per la produzione intelligente
  • Gestione dell’innovazione e del cambiamento organizzativo

Possono partecipare consorzi composti da almeno tre soggetti giuridici indipendenti stabiliti in almeno due diverse regioni EIT Manufacturing e avere sede in uno dei Paesi membri dell’UE (comprese le regioni e i territori d’oltremare), Paesi associati a Horizon Europe o Paesi a basso e medio reddito.

I soggetti ammissibili includono università, PMI, startup, centri di ricerca, aziende industriali e altri attori dell’ecosistema formativo e ogni consorzio deve includere almeno:

  • un Lead Partner, responsabile del coordinamento
  • un attore industriale, che supporti la definizione dei fabbisogni formativi e partecipi alla fase pilota
  • un Business Owner, responsabile della commercializzazione del programma formativo

Almeno il 15% del budget complessivo sarà riservato a progetti che rafforzino la capacità d’innovazione dei Paesi del Regional Innovation Scheme (RIS)

EuroHPC JU: nuovo bando per rafforzare la leadership europea nel calcolo ad alte prestazioni

EuroHPC JU: nuovo bando per rafforzare la leadership europea nel calcolo ad alte prestazioni

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Il partenariato EuroHPC Joint Undertaking ha lanciato il bando HORIZON-JU-EUROHPC-2026-COE-LH-01, con un budget complessivo di 60 milioni di euro, per sostenere la leadership europea nel calcolo ad alte prestazioni (HPC) e nello sviluppo di software avanzato per l’exascale.

Il bando sostiene la creazione e il rafforzamento di Centri di Eccellenza (CoE) per applicazioni HPC di frontiera e lo sviluppo di Lighthouse Codes, ossia codici di riferimento europei ad alte prestazioni, sviluppati in ambiti chiave per la competitività industriale e scientifica dell’Unione europea.

I progetti dovranno contribuire ad affrontare sfide cruciali nei settori del clima, energia, salute, IA, simulazione scientifica avanzata e manifattura digitale, garantendo al tempo stesso sostenibilità, interoperabilità, apertura e formazione delle competenze.

Il bando si articola in 3 topic:

  • Community Centres of Excellence (HORIZON-JU-EUROHPC-2026-COE-LH-01-01)
  • Transversal Centres of Excellence (HORIZON-JU-EUROHPC-2026-COE-LH-01-02)
  • Lighthouse Codes for HPC Applications (HORIZON-JU-EUROHPC-2026-COE-LH-01-03)

I primi due topic prevedono due tipologie di Centri di Eccellenza:

  1. CoE comunitari, incentrati sullo sviluppo e la scalabilità di applicazioni scientifiche e industriali strategiche integrate con tecnologie IA;
  2. CoE trasversali, con un mandato orizzontale per supportare la comunità europea di sviluppatori di software HPC, fornendo strumenti comuni, best practice e formazione.

In parallelo, il terzo topic finanzia anche progetti focalizzati sullo sviluppo di codici, appunto, destinati a diventare riferimento globale per performance, portabilità e impatto strategico in settori di interesse europeo.

I progetti selezionati opereranno in sinergia con le principali iniziative dell’impresa comune EuroHPC, tra cui la EuroHPC Training Academy, le AI Factory, i National Competence Centres e le attività dei supercomputer europei già operativi.

La partecipazione è aperta a enti di ricerca, università, industrie, PMI e organismi pubblici di tutta Europa. Particolare attenzione sarà riservata al coinvolgimento di Paesi con ecosistemi HPC emergenti, per favorire una crescita armonizzata delle capacità digitali in tutto lo Spazio europeo della Ricerca.

La scadenza per la presentazione delle proposte è fissata al 20 gennaio 2026.

Scadenza: 20 gennaio 2026

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