
Presentazione delle domande: a partire dalle ore 12:00 del 28 agosto 2025 e fino alle ore 17:00 del 5 marzo 2026
La Regione Lazio prevede, con il programma Invest In Lazio e nel quadro delle iniziative italiane tese ad attrarre investimenti esteri, importanti misure di accompagnamento riguardanti l’individuazione di aree disponibili, di filiere di fornitori e di risorse umane di qualità, e la velocizzazione delle procedure amministrative.
L’Avviso “Attrazione Investimenti – Invest in Lazio grant facility” si rivolge alle PMI, anche estere o non presenti nella Regione Lazio, e sostiene con contributi a fondo perduto la creazione nel Lazio di nuove unità produttive e il rinnovamento di unità produttive esistenti.
I progetti ammissibili devono pertanto riguardare prevalentemente investimenti per la creazione di una nuova unità produttiva nel Lazio ovvero investimenti per l’ampliamento della capacità produttiva, il cambiamento fondamentale dei processi di produzione o la diversificazione delle produzioni esistenti, da realizzarsi in una unità produttiva che la PMI beneficiaria intende acquistare o ha acquistato da terzi negli ultimi sei mesi.
È prevista la possibilità che l’unità produttiva nel Lazio in cui saranno localizzati gli Investimenti previsti nel progetto si configuri come impresa di nuova costituzione (non ancora costituita alla data della domanda), anche nel caso in cui quest’ultima è il soggetto che acquisterà l’unità produttiva esistente in cui saranno localizzati gli investimenti. La nuova impresa (impresa costituenda) dovrà essere controllata da una o più imprese, italiane o estere, una delle quali presenta la domanda in veste di promotore. La nuova Impresa dovrà essere costituita esclusivamente nella forma di società di capitale e dovrà avere i requisiti e le caratteristiche previste dall’Avviso. Sul punto si chiarisce in particolare che la nuova Impresa dovrà rispettare i parametri dimensionali di PMI anche tenendo conto della dimensione delle imprese socie, in applicazione dei regolamenti europei.
Sono inoltre ammissibili i costi per attività di formazione, consulenze e servizi strettamente attinenti al progetto di investimento, per un importo complessivamente non superiore al 25% degli investimenti realizzati.
I progetti agevolabili devono essere di importo non inferiore a 1.000.000,00 euro ed essere completati e rendicontati entro 18 mesi dalla data di concessione del contributo. Tale termine è di 24 mesi per i progetti di importo superiore a 3.000.000,00 euro e di 36 mesi per i progetti di importo superiore a 10.000.000,00 euro, ma non può comunque essere successivo al 31 marzo 2029.
Il sostegno è destinato alle PMI che abbiano, al massimo entro la data della prima erogazione, l’unità produttiva localizzata nel Lazio oggetto del progetto.
Ogni impresa può realizzare un solo progetto, dimostrando una adeguata capacità finanziaria in rapporto ai costi ammissibili del progetto al netto del corrispondente contributo.
Tutti i beneficiari devono, infine, possedere i requisiti previsti per contrarre con la Pubblica Amministrazione.
Sono ammissibili tutti i costi per investimenti, con limitazioni per quanto riguarda gli investimenti immateriali (50%), le spese per terreni (10%) e le spese tecniche (10%).
Il costo per l’acquisto dell’unità produttiva esistente è ammissibile, nella misura massima del 50% del totale degli investimenti, solo se l’acquisto è successivo al momento della domanda e riguarda un’unità produttiva chiusa o che sarebbe stata chiusa in assenza di tale acquisizione e che non ha ricevuto precedenti aiuti.
Per l’attività di formazione sono ammissibili le spese sostenute nei confronti dell’organizzazione incaricata della formazione, oltre a una somma forfettaria (20%) per la partecipazione all’attività di formazione da parte dei dipendenti dell’impresa beneficiaria.
I costi per consulenze e servizi devono riguardare l’industrializzazione o la prima commercializzazione dei prodotti o servizi oggetto dell’investimento.
È ammissibile il premio per la fideiussione a garanzia dell’anticipo obbligatorio.
L’agevolazione è un contributo a fondo perduto e non può superare 10 milioni di euro per progetto.
Scadenza: 5 marzo 2026