Promozione dell’affido nel quadro del sistema nazionale di accoglienza dei Minori Stranieri non Accompagnati (MSNA)

Promozione dell’affido nel quadro del sistema nazionale di accoglienza dei Minori Stranieri non Accompagnati (MSNA)

 

Avviso pubblico a valere sul Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 “Promozione dell’affido nel quadro del sistema nazionale di accoglienza dei Minori Stranieri non Accompagnati (MSNA)”

L’Avviso promuove l’istituto dell’affidamento familiare in favore di minori stranieri non accompagnati, quale misura preferenziale rispetto al collocamento in comunità, al fine di agevolarne il processo di inclusione sociale e di autonomia.

Possono presentare proposte progettuali, sia in qualità di Capofila che di Partner:

  • Regioni ordinarie, Regioni a Statuto speciale e Province Autonome;

– Enti locali così come definiti dal d.lgs. n. 267/2000 e s.m.i., loro unioni, associazioni e consorzi, ovvero loro singole articolazioni purché dotate di autonomia organizzativa e finanziaria (es. municipi);

–  A.S.L., Aziende Ospedaliere ovvero loro singole articolazioni purché dotate di autonomia finanziaria;

– Istituti e scuole pubbliche di istruzione primaria e secondaria, nonché sedi dei Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti di cui all’ordinanza ministeriale 455/97 e Uffici Scolastici Regionali/Provinciali;

– Università, ovvero, singoli Dipartimenti Universitari;

– Organismi e organizzazioni internazionali, Organismi di diritto privato senza fini di lucro e imprese sociali, ONG, Associazioni od ONLUS, Società Cooperative e Società Consortili, nonché Fondazioni di diritto privato operanti nello specifico settore di riferimento oggetto dell’Avviso;

-Istituti di Ricerca pubblici e privati;

– Associazioni sindacali, datoriali, organismi di loro emanazione/derivazione, Enti bilaterali.

I soggetti di cui sopra possono presentare un’unica proposta progettuale in qualità di Soggetto Proponente Unico o Capofila di Soggetto Proponente Associato. Tutti i soggetti succitati possono partecipare in qualità di Partner a più proposte progettuali.

La proposta progettuale dovrà necessariamente prevedere, in qualità di Soggetto Proponente Unico/Capofila o di Partner di progetto, almeno un ente locale o facente parte della rete SIPROIMI come titolare di progetti per MSNA o che abbia avuto accesso al Fondo nazionale per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati nell’anno 2019. Le proposte progettuali dovranno prevedere, almeno le seguenti azioni:

  • Attività di informazione e sensibilizzazione sulla pratica dell’affido familiare rivolto ai MSNA;
  • Formazione costante e accompagnamento delle famiglie/persone singole;
  • Selezione delle famiglie/persone singole affidatarie idonee ad accogliere MSNA;
  • Percorsi di presa in carico del minore, in affiancamento ai competenti servizi sociali territoriali, per la valutazione dell’appropriatezza dell’inserimento in famiglia;
  • Integrazione e aggiornamento degli strumenti di presa in carico dei MSNA (PEI e Cartella Sociale).

Le attività dei progetti dovranno concludersi entro e non oltre il 30 settembre 2022 e dovranno realizzarsi nell’ambito dei territori di una o più Regioni.

L’Avviso prevede due categorie di destinatari:

  • destinatari diretti: i minori stranieri non accompagnati che si trovano, per qualsiasi causa, nel territorio nazionale, privi di assistenza e rappresentanza legale;
  • destinatari indiretti: le famiglie/persone singole affidatarie.

Le proposte progettuali dovranno essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 16 novembre 2020 e fino alle ore 12:00 del 15 gennaio 2021.

Bando CAI per progetti di cooperazione internazionale

Bando CAI per progetti di cooperazione internazionale

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  • Attraverso il bando, la CAI intende promuovere i seguenti obiettivi strategici ispirati ai principi generali della “Convenzione sui diritti del fanciullo” del 1989 e dell’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile:
  • prevenzione e contrasto del fenomeno dell’abbandono dei minori nel Paese di origine, mediante realizzazione di interventi concreti che ne facilitino il permanere nella famiglia naturale e più in generale nel contesto socioculturale di appartenenza ovvero in famiglie affidatarie o adottive;
  • pianificazione di attività di cooperazione con enti pubblici e/o privati che, sul territorio del Paese di origine, hanno l’obiettivo di assicurare e realizzare il benessere generale del minore.

I progetti potranno essere sviluppati su 3 aree tematiche prioritarie:

Salute: finalizzata alla promozione e alla tutela del diritto alla salute per tutti i minori, al loro benessere fisico, mentale, spirituale, morale e sociale.

Accoglienza: finalizzata alla promozione di attività di accoglienza di minori che sono stati temporaneamente o definitivamente privati delle cure genitoriali, rafforzando le attività collegate all’affidamento intra o extra-familiare (es. case famiglia) e all’adozione.

Educazione: finalizzata alla promozione e alla tutela del diritto all’educazione per favorire lo sviluppo globale del minore e il suo inserimento nel proprio contesto o di preparazione all’adozione internazionale.

I progetti dovranno essere realizzati nel territorio di uno dei Paesi appartenenti alle seguenti macro-aree geografiche:

Africa: Burkina Faso/Repubblica Democratica del Congo/Senegal e uno dei 14 Paesi dell’Africa Occidentale: Benin/CapoVerde/Costa d’Avorio/Gambia/Ghana/Guinea/Guinea Bissau/Liberia/Mali/Mauritania/Niger/Nigeria/Sierra Leone/Togo;

America Latina: Bolivia/Colombia;

Asia: Cambogia/Vietnam.

Il bando è rivolto agli Enti Autorizzati (EA) ai sensi dell’art. 39 ter della Legge 476/1998. In ogni progetto, l’accordo di partenariato prevede la partecipazione di almeno tre enti autorizzati, di cui uno ricoprirà il ruolo di Coordinatore e gli altri due il ruolo di partner.  L’EA Coordinatore, al momento della pubblicazione del Bando, dovrà essere accreditato nel Paese su cui insiste il Progetto. È possibile coinvolgere anche altri Soggetti, pubblici e/o privati, nazionali o internazionali, in possesso di comprovata esperienza nei settori indicati dal bando con lo scopo di favorire il benessere generale del minore.

La dotazione finanziaria complessiva è pari a 4.500.000,00 euro ripartita per finanziare un minimo di 8 progetti: 4 in Africa; 2 in America Latina; 2 in Asia.

Ogni progetto, la cui durata non potrà superare i 18 mesi, dovrà avere un costo totale ammissibile non superiore ad euro 703.125,00 e non inferiore ad euro 568.000,00. Il progetto sarà finanziato dalla CAI nella forma della sovvenzione diretta per un importo non superiore a euro 562.500,00 e non inferiore a euro 454.400,00 pari all’80% del costo totale ammissibile del progetto medesimo

Scadenza: 17/09/2020

Finanziamento per la creazione di nuove case rifugio e per il sostegno di soluzioni di accoglienza di secondo livello per le donne vittime di violenza sole e con figli e figlie

Finanziamento per la creazione di nuove case rifugio e per il sostegno di soluzioni di accoglienza di secondo livello per le donne vittime di violenza sole e con figli e figlie

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L’intervento, attraverso l’accesso a finanziamenti disposti dal Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri prevede la creazione di nuove case rifugio e soluzioni di accoglienza di secondo livello in favore delle donne vittime di violenza sole e con figli e figlie sul territorio regionale

Le attività e gli interventi che saranno oggetto di finanziamento potranno realizzarsi sino al 31.10.2021 purché le spese ammissibili siano state effettuate a partire dal giorno successivo alla data di pubblicazione del bando (9.7.2020).

I soggetti beneficiari del finanziamento dovranno presentare la rendicontazione attestante le spese sostenute e gli interventi realizzati entro il 15.11.2021

Possono partecipare Soggetti proponenti:

  1. a) comuni e/o soggetti gestori delle funzioni socio-assistenziali di cui alla legge regionale 8 gennaio 2004, n. 1 (Norme per la realizzazione del sistema regionale integrato di interventi e servizi sociali e riordino della legislazione di riferimento).
  2. b) associazioni ed organizzazioni operanti nel settore del sostegno ed aiuto alle donne vittime violenza, in possesso dei requisiti di cui alla L.R. 4/2016, del DPGR n.10/R del 11.2016 e dell’Intesa CU n. 146 del 2014.
  3. c) soggetti di cui alle lettere a) e b) di concerto, di intesa o in forma consorziata.

Per la presentazione delle istanze di finanziamento delle soluzioni di accoglienza di secondo livello, i soggetti sopraccitati devono essere titolari di Centri antiviolenza o Case rifugio iscritti/e all’Albo regionale (o che abbiano presentato formale istanza di iscrizione) entro il 30.6.2020.

Ciascuna richiesta di finanziamento potrà porsi nell’ambito degli interventi e delle azioni ascrivibili ai protocolli territoriali già vigenti e presentati alla Regione in sede di istanza di iscrizione all’albo regionale dei Centri Antiviolenza e delle Case rifugio esistenti che rappresentano lo strumento per implementare/consolidare la rete territoriale a sostegno del Centro Antiviolenza, e di eventuali aggiornamenti successivi.

Scadenza: 10/09/2020