Security Research Event 2023 – Societal transformations, climate change and digitalisation: a new paradigm of Security Research?

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Il 24 e il 25 ottobre si terrà a Bruxelles l’evento “Security Research Event 2023: Societal transformations, climate change and digitalisation – a new paradigm of Security Research?”.

L’evento è l’incontro annuale in cui industria, responsabili politici e istituti di ricerca si riuniscono per discutere lo stato di avanzamento e le sfide attuali della ricerca europea sulla sicurezza.

L’edizione 2023 si concentrerà sulle sfide dei megatrend globali, quali il cambiamento climatico e la digitalizzazioni, che stanno modificando le basi su cui verteva la ricerca europea sul tema sicurezza.

Per partecipare è necessario registrarsi entro il 16 ottobre.

Al via Diana, il primo acceleratore di imprese innovative dell’Alleanza atlantica

Al via Diana, il primo acceleratore di imprese innovative dell'Alleanza atlantica

È ufficialmente aperto, fino al 25 agosto 2023, il primo bando del “Defence Innovation Accelerator for the North Atlantic” (DIANA), l’acceleratore di innovazione della difesa della NATO con l’obiettivo di risolvere le sfide critiche della difesa e della sicurezza.

DIANA sosterrà PMI e start-up per sviluppare tecnologie dual-use con l’obiettivo di risolvere problemi in tre aree:

  • energy resilience
  • sensing and surveillance
  • secure information sharing

Inoltre, il programma si concentrerà su big data, intelligenza artificiale, autonomy, quantistica, biotecnologie e human enhancement, energia e propulsione, nuovi materiali e produzione avanzata, ipersonica e spazio, in aree dual-use, in cui si può agire sia in civile sia in quello della difesa.

Le imprese selezionate nel programma di accelerazione DIANA avranno accesso a:

  • sovvenzioni per sostenere lo sviluppo e la dimostrazione della tecnologia, oltre che alla partecipazione al programma di accelerazione DIANA;
  • oltre 10 acceleratori in tutta l’Alleanza, con altri in programma nei prossimi anni;
  • oltre 90 centri di test in tutta l’Alleanza in cui gli imprenditori possono convalidare le loro soluzioni tecnologiche;
  • tutoraggio di scienziati, ingegneri, partner industriali, utenti finali ed esperti di appalti pubblici
  • una rete di investitori per finanziamenti di terze parti di fiducia;
  • opportunità di dimostrare la tecnologia in ambienti operativi;
  • percorsi di mercato all’interno dell’impresa NATO e 31 mercati alleati.

Possono partecipare al bando start-up e PMI che si occupano di tecnologie dirompenti e che hanno sede in uno dei 31 Paesi Nato.

Saranno assegnati € 100.000 a ciascuna delle 30 start-up sotto forma di non-dilutive grant, con l’opportunità di ottenere fino a € 300.000 in seguito nel programma di accelerazione di DIANA.

Scadenza: 25 agosto 2023

Info day nazionale Horizon Europe – Cluster 3 “Civil Security for Society”, bandi 2023

Info day nazionale Horizon Europe – Cluster 3 “Civil Security for Society”, bandi 2023

In continuità con gli Info day nazionali sui bandi 2023 (La Settimana Horizon Europe 2023) organizzati lo scorso gennaio, APRE – in accordo con il MUR – organizza l’Info day nazionale sui bandi 2023 all’interno del Cluster 3. L’evento si svolgerà, on line, venerdì 23 giugno dalle 09:30 alle 13:15.

Il Programma di lavoro 2023-2024 del Cluster 3 sostiene l’attuazione delle priorità politiche dell’UE in materia di sicurezza – compresa la sicurezza informatica -, di riduzione del rischio di catastrofi e di capacità di ripresa, anche attraverso azioni di coordinamento e sinergia con altre parti del Secondo Pilastro di Horizon Europe.

All’evento parteciperanno rappresentanti ministeriali e della Commissione europea ed esperti tematici nazionali che presenteranno le novità e gli elementi di continuità con il passato dei bandi 2023 del Cluster 3. Spazio sarà dedicato, anche, alle sinergie con gli altri Programmi e al ruolo del sistema Paese all’interno del Cluster 3.

La partecipazione all’Info day italiano è aperta a tutte le persone interessate alle opportunità 2023 all’interno del Cluster 3. La partecipazione all’evento è libera, previa registrazione.

Horizon Europe info day- Cluster 3: Civil Security for Society

Horizon Europe info day- Cluster 3: Civil Security for Society

La Commissione europea e la European Research Executive Agency organizzano il 27 giugno l’Info day dedicato al Cluster 3 “Civil Security for Society”, un’opportunità unica per i potenziali candidati per prepararsi a richiedere i finanziamenti europei.

Il Cluster 3 fa parte del secondo pilastro di Horizon Europe e si concentra sulle questioni di sicurezza e ha sei destinazioni:

  • Proteggere più efficacemente l’UE e i suoi cittadini dalla criminalità e dal terrorismo.
  • Gestione efficace delle frontiere esterne dell’UE
  • Infrastrutture resilienti
  • Maggiore sicurezza informatica
  • Società resiliente alle catastrofi per l’Europa
  • Rafforzamento della ricerca e dell’innovazione in materia di sicurezza

Il brokerage event organizzato il 28 giugno si tiene esclusivamente in presenza ed è dedicato alla creazione di consorzi nel Cluster 3.

Per partecipare agli Info days e ai brokerage events è richiesta la registrazione.

Meccanismo Unionale di protezione civile: progetti di prevenzione, preparazione ed esercitazioni su larga scala

Meccanismo Unionale di protezione civile: progetti di prevenzione, preparazione ed esercitazioni su larga scala

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Il bando comprende tre topic distinti (una proposta progettuale può riguardare un solo topic):

  1. PROGETTI DI PREVENZIONE (ID: UCPM-2023-KAPP-PV — PREVENTION)
    Obiettivo: contribuire a rafforzare la cooperazione tra i Paesi del Meccanismo e tra questi e i Paesi terzi per la prevenzione delle catastrofi naturali e di origine antropica.Le proposte progettuali devono riguardare una o più delle seguenti priorità:

    • Valutazione dei rischi, anticipazione e pianificazione della gestione del rischio
      Saranno co-finanziate attività volte a valutare e quantificare i rischi e/o a preparare piani di gestione per i rischi con un impatto multinazionale o transfrontaliero. Le proposte possono basarsi su e/o ampliare le valutazioni e i piani di gestione del rischio esistenti, oppure possono sviluppare nuove valutazioni o piani di rischio.Sono incoraggiate le proposte che mirano a migliorare la disponibilità di strumenti e linee guida sulla valutazione del rischio e sulla pianificazione della gestione del rischio. I progetti devono seguire un approccio multirischio.
    • Sensibilizzazione al rischio
      Saranno cofinanziate attività che mirano ad accrescere e migliorare la consapevolezza e la preparazione della popolazione ai rischi, anche attraverso l’aumento del livello generale di consapevolezza dei rischi, delle misure di prevenzione e di preparazione tra la popolazione, il miglioramento dell’accesso pubblico alle informazioni sui rischi di catastrofe e il potenziamento della cultura della prevenzione dei rischi e dell’autoprotezione; sono ammissibili anche le proposte che mirano ad aumentare la disponibilità di strumenti e linee guida per la sensibilizzazione dei cittadini sui rischi di catastrofe.
    • Allarme precoce
      Saranno cofinanziate attività volte a costruire e migliorare le capacità di previsione, rilevamento e monitoraggio, nonché i sistemi di allarme pubblico e di allerta. Le proposte devono dimostrare che si basano su sforzi precedenti o che esiste una lacuna identificata per l’azione.
    • Prevenzione degli incendi boschivi
      Saranno cofinanziate attività volte a sviluppare o migliorare la raccolta e l’analisi dei dati sugli incendi boschivi, la valutazione del rischio che si verifichino, la pianificazione della gestione del loro rischio, la governance del rischio di incendi boschivi e i sistemi di allerta precoce degli incendi boschivi, basandosi, per quanto possibile, su strumenti esistenti come il Sistema europeo di informazione sugli incendi boschivi (EFFIS). Sono incoraggiati i progetti volti a sensibilizzare l’opinione pubblica, a sviluppare materiale educativo e formativo e a migliorare la comprensione dei rischi legati agli incendi boschivi e a misure di prevenzione tra gli attori principali. Le proposte devono prendere in considerazione aspetti quali l’impatto dei cambiamenti climatici sul pericolo di incendi boschivi, le previsioni meteorologiche degli incendi, la propagazione degli incendi in base al terreno, al combustibile e alle condizioni atmosferiche e gli elementi comportamentali.
  2. PROGETTI DI PREPARAZIONE (ID: UCPM-2023-KAPP-PP — PREPAREDNESS)
    Obiettivo: aumentare la preparazione generale dell’UCPM e dei suoi stakeholder attraverso attività che affrontano questioni attuali ed emergenti di rilevanza sistemica.
    I progetti possono concentrarsi su attività a rischio multiplo o specifiche; è particolarmente apprezzato il coinvolgimento nel progetto di organizzazioni diverse dalle tradizionali autorità di protezione civile.
    Una parte delle risorse è riservata ad attività che affrontano specificamente la preparazione alle crisi sanitarie a livello UE (i finanziamenti, messi a disposizione nell’ambito dello strumento Next Generation EU, possono essere destinati a finanziare proposte incentrate su misure di preparazione chiaramente correlate alle difficoltà incontrate durante la crisi di Covid-19 e devono dimostrare come le attività proposte migliorino la preparazione per future crisi di analoga natura sanitaria.
    Le proposte progettuali devono riguardare una o più delle seguenti priorità:

    • Preparazione Istituzionale
      Saranno cofinanziate attività che rafforzino la capacità delle istituzioni incaricate della protezione civile o del DRM (disaster risk management) di prepararsi efficacemente a futuri disastri. Le attività possono concentrarsi su uno o tutti i seguenti aspetti: identificare le lacune di preparazione istituzionale, sviluppare strategie per superare le lacune individuate, nonché indagare l’efficienza di strumenti, metodologie e approcci nuovi o esistenti.
    • Rafforzamento delle capacità individuali
      Saranno cofinanziate attività di sostegno agli attori della protezione civile e del DRM tese a migliorare la capacità individuale di reagire durante i disastri.
      I progetti possono concentrarsi su uno o tutti i seguenti elementi: raccolta di conoscenze e buone pratiche da diverse parti interessate del DRM, integrazione del contributo delle istituzioni scientifiche e di ricerca nelle attività di condivisione delle conoscenze rilevanti per il DRM, elaborazione di metodologie per il trasferimento di competenze e conoscenze e sviluppo e realizzazione di attività specifiche. Le attività possono anche concentrarsi sull’integrazione degli insegnamenti tratti dalle recenti emergenze in iniziative di rafforzamento delle capacità.
  3. ESERCITAZIONI SU LARGA SCALA (UCPM-2023-KAPP-EX — FULL SCALE EXERCISES)
    Obiettivo: migliorare la preparazione e la risposta della protezione civile a tutti i tipi di catastrofi, negli Stati partecipanti al Meccanismo e al di fuori, fornendo un ambiente di verifica e un’opportunità di apprendimento per tutti gli attori coinvolti negli interventi di soccorso di protezione civile nell’ambito del Meccanismo.
    Sono ammissibili a presentare una proposta progettuale le persone giuridiche pubbliche o private senza scopo di lucro stabilite nei seguenti Paesi (Paesi ammissibili):

    • gli Stati partecipanti al programma, ovvero gli Stati UE, compresi i Paesi e territori d’oltremare, Albania, Bosnia ed Erzegovina, Islanda, Montenegro, Macedonia del Nord, Norvegia, Serbia e Turchia;
    • il Kosovo (paese destinatario di IPA ma non partecipante al programma);
    • i paesi della politica di vicinato: Est (Armenia, Azerbaijan, Georgia, Moldova e Ucraina) e Sud (Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Palestina e Tunisia).

I progetti devono avere una durata massima di 24 mesi e devono essere presentati da un partenariato che comprenda enti di almeno 3 diversi Stati ammissibili; il coordinatore del progetto deve essere stabilito in uno dei Paesi partecipanti al programma

Le Organizzazioni internazionali possono essere partner (non leader) ma la loro presenza non rileva ai fini dei requisiti minimi di partenariato.

Le proposte progettuali devono essere inviate in formato elettronico, utilizzando i formulari specifici per topic, attraverso le pagina dedicate al bando sul portale Funding & tender, dove sono disponibili anche tutti i documenti relativi al bando.

Il budget del bando ammonta a € 15.000.000 così suddivisi:

  • Progetti prevenzione: € 7.000.000
  • Progetti di preparazione: € 5.000.000
  • Esercitazioni su larga scala: € 3.000.000

Il contributo comunitario può coprire fino all’85% dei costi ammissibili di progetto per un massimo di 1.000.000 euro.

Scadenza: 4 maggio 2023

Sicurezza civile per la società: pubblicato il bando Resilient Infrastructure 2022 di Horizon Europe

Sicurezza civile per la società: pubblicato il bando Resilient Infrastructure 2022 di Horizon Europe

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Si è aperto il bando Resilient Infrastructure 2022 (HORIZON-CL3-2022-INFRA-01) del Programma di lavoro 2021-2022 del Cluster Civil Security for Society di Horizon Europe.

Il bando contiene 2 topic (una RIA e una IA) con un budget complessivo pari a 11 milioni di €:

  • HORIZON-CL3-2022-INFRA-01-01: Nature-based Solutions integrated to protect local infrastructure
  • HORIZON-CL3-2022-INFRA-01-02: Autonomous systems used for infrastructure protection

Scadenza: 23 novembre 2022

Eramet e EIT insieme per la sicurezza sul lavoro nelle industrie minerarie e metallurgiche

Eramet e EIT insieme per la sicurezza sul lavoro nelle industrie minerarie e metallurgiche

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Il gruppo Eramet e EIT RawMaterials hanno lanciato la prima “Safety First Innovation Challenge 2022” per promuovere lo sviluppo di nuove soluzioni per la sicurezza sul lavoro nelle industrie minerarie e metallurgiche.

La sfida è rivolta alla scoperta e sviluppo di soluzioni innovative per la sicurezza occupazionale nelle miniere e nell’industria dei metalli e per la crescita della rete di partner e stakeholders strategici di Eramet.

Le soluzioni proposte dovranno rivolgersi principalmente a una delle seguenti aree di interesse:

  • Sicurezza dei singoli lavoratori nell’esplorazione
  • Sistemi per l’individuazione e la prevenzione del rischio
  • Interazione uomo-macchina nelle lavorazioni minerarie e metallurgiche
  • Trasporto e logistica nell’industria mineraria

Possono partecipare PMI e start-up attive nella produzione di tecnologie intelligenti per la sicurezza dei lavoratori nei settori di interesse a un livello di sviluppo almeno pari a TRL 5. Dieci imprese selezionate potranno esporre la propria soluzione alla giuria, delle quali solo tre accederanno alla formazione personalizzata degli esperti Eramet e EIT RawMaterials. La start-up vincitrice verrà annunciata agli inizi del 2023 e otterrà un accordo di collaborazione con Eramet del valore di massimo 50 mila euro per la realizzazione di una prova di fattibilità, con possibilità di estendere l’accordo a lungo termine.

Scadenza: 1° settembre 2022

Horizon Europe Cluster 3: Civil Security for Society Infoday

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Il 28 giugno 2022 dalle 9 alle 17 si terrà l’info day organizzato dalla Commissione europea dedicato al Cluster 3: Civil Security for Society Infoday di Horizon Europe.
L’evento intende informare sulle regole di partecipazione e su aspetti trasversali relativi alla ricerca nell’ambito della sicurezza per i cittadini, dando suggerimenti agli interessati sulle modalità di candidatura in vista dell’apertura dei nuovi bandi prevista per il 30 giugno.
Il Cluster 3 è parte del Pilastro 2 di Horizon Europe e si concentra su questioni relative alla sicurezza declinate in sei Destinazioni:

  • Proteggere meglio l’UE e i suoi cittadini contro il crimine e il terrorismo
  • Gestione efficace dei confini esterni dell’UE
  • Infrastrutture resilienti
  • Maggiore cybersicurezza
  • Società resiliente alle catastrofi per l’Europa
  • Ricerca rafforzata in sicurezza e innovazione

Sistemi di videosorveglianza nei parchi e nelle aree protette

Sistemi di videosorveglianza nei parchi e nelle aree protette

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Regione Lombardia finanzia con tre milioni e mezzo di euro l’acquisto, da parte di Comuni, Unione di Comuni, Enti gestori dei parchi, di strumenti di videosorveglianza nei parchi cittadini e nelle aree protette della Lombardia.

Regione Lombardia in considerazione delle diffuse problematiche di insicurezza che interessano i parchi comunali e le aree regionali protette  – di cui alla legge regionale 30 novembre 1983, n. 86 – ha ritenuto opportuno promuovere la realizzazione di progetti, che prevedono la collocazione, il rinnovo o l’ampliamento di impianti di video-sorveglianza e fototrappole, la cui installazione permette di prevenire, vigilare e sanzionare comportamenti incivili, lesivi della convivenza e talvolta penalmente rilevanti.

Con deliberazione del 14 marzo 2022 n. 6117, la Giunta regionale ha definito i criteri per la predisposizione del bando.

L’intervento regionale si attua attraverso il cofinanziamento – con una previsione paria ad euro 3.5000.000,00 – per l’acquisto di impianti di video-sorveglianza e fototrappole da impiegare in parchi comunali e aree regionali protette per supportare l’attività di controllo svolta dalle polizie locali.

L’Ente deve essere dotato di un servizio o comando di Polizia locale con una dotazione organica minima di 1 operatore assunto con contratto a tempo indeterminato. Tale previsione è necessaria allo scopo di poter impiegare tali strumentazioni nel rispetto della normativa della privacy ed assicurare che l’impegno economico profuso sia efficacemente utilizzato.

Tutti gli Enti Gestori di aree regionali protette definite dall’art. 1, comma 1, lettere dalla a) alla d) della l.r. 86/1983 che non siano dotati di un servizio di polizia locale possono segnalare al Comune o all’Unione di Comuni competente per territorio eventuali problematiche di sicurezza urbana riscontrate affinché il Comune o l’Unione, se ne ravvisa l’opportunità, presenti un progetto per le finalità e gli obiettivi su esposti.

Al fine di consentire una concreta riflessione dell’opportunità offerta per elevare il livello di sicurezza urbana nelle aree parco comunali e nelle aree regionali protette, si precisa che il cofinanziamento è assegnato agli Enti beneficiari nella misura dell’80% del costo del progetto validato, fino ad un massimo di euro 80.000,00 e la domanda deve essere presentata esclusivamente on line, attraverso la piattaforma informatizzata Bandi on line, dalle ore 10:00 del 28 marzo 2022 alle ore 12:00 del 19 aprile 2022.

Scadenza: 19 Aprile 2022

Programma FSE+ 2021-2027, Interventi di consulenza, formazione e informazione nelle imprese sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

Programma FSE+ 2021-2027, Interventi di consulenza, formazione e informazione nelle imprese sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

 

Cinque milioni di euro da investire nella realizzazione di interventi consulenziali, formativi/informativi rivolti alle imprese e ai lavoratori, al fine di tutelare la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro, che rappresentano una delle priorità degli indirizzi programmatici FSE+ 2021-2027 – Obiettivo di Policy 4 “Un’Europa più sociale” (OP 4) Priorità “Occupazione” – Obiettivo specifico d) – della Regione Lazio.

È quanto prevede l’avviso pubblico approvato dalla Regione Lazio che, in linea con gli orientamenti della politica europea sul tema della tutela dei lavoratori nei luoghi di lavoro, il 29 aprile 2019 ha sottoscritto il protocollo d’Intesa “Più Salute e Sicurezza sul Lavoro”, per potenziare gli interventi tesi a rafforzare la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro e del benessere dei lavoratori con una attenzione particolare anche alle azioni che concorrono a promuovere la responsabilità sociale dell’impresa.

Gli interventi dovranno essere orientati a contrastare i rischi di infortuni gravi e mortali, alla prevenzione delle malattie professionali e all’adozione di modelli organizzativi e sistemi di gestione della sicurezza in funzione della tipologia dei codici attività – ATECO 2007 e delle macrocategorie di rischio individuate con l’Accordo adottato in Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano il 21 dicembre 2011.

Le proposte saranno finalizzate alla predisposizione e all’adozione di modelli organizzativi e sistemi di gestione sperimentali e innovativi (Azione 1) e alla realizzazione di interventi di formazione continua (Azione 2) per aggiornare ed accrescere le competenze dei lavoratori e dei datori di lavori, in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro

Per l’Azione 1, le attività da realizzarsi prevedono un servizio di consulenza specifica, finalizzato alla:

  • predisposizione di un’analisi dei sistemi organizzativi e di gestione in uso all’impresa, al fine di individuare ambiti/aspetti di miglioramento dei processi relativi alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori;
  • elaborazione e successiva diffusione di modelli organizzativi e sistemi di gestione, anche in ottica sperimentale e/o di innovatività, volti a migliorare le condizioni di lavoro rispetto alla sicurezza e alla salute dei lavoratori, anche prevedendo specifiche procedure legate ai rischi del settore di riferimento;
  • progettazione di azioni di sistema allo scopo di promuovere presso le aziende interventi mirati a creare sistemi coerenti di valutazione e gestione dei rischi;
  • realizzazione di un sistema di monitoraggio quale strumento utile a verificare la corretta applicazione delle procedure adottate e, se del caso, ad attuare eventuali misure correttive per rendere le azioni di tutela maggiormente efficaci.

Per l’Azione 2, i percorsi formativi dovranno essere di natura “incrementale”, cioè aggiuntiva rispetto alla formazione obbligatoria prevista dalla disciplina vigente sulla sicurezza; inoltre, dovranno essere progettati, in coerenza con la tipologia di rischio (Alto, Medio e Basso) associata ai settori di attività individuati con l’Accordo Stato, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano del 21 dicembre 2011.

L’intervento formativo dovrà essere articolato tenendo conto delle seguenti componenti:

  • formazione sui rischi specifici legati al comparto cui appartiene l’impresa e le misure adeguate a prevenire tali rischi, nonché sulle procedure di sicurezza e di igiene;
  • formazione per l’approfondimento delle particolari tipologie di rischio presenti nell’azienda e specificatamente legate alla mansione svolta dal lavoratore (o dal gruppo), sui dispositivi di sicurezza e sulle procedure di sicurezza relative alle macchine/impianti cui il lavoratore (o il gruppo) è addetto;
  • formazione manageriale, prevista per coloro che ricoprono ruoli di responsabilità rispetto alla sicurezza, formazione su aspetti relativi alla comunicazione, alla gestione delle emergenze (momenti di crisi /di panico, situazioni di rischio specifiche, ecc.), ai modelli organizzativi e gestionali, alla valutazione del rischio lavoro-collegato ecc.

Per tutte le azioni formative rivolte a lavoratori dipendenti, indipendentemente dalla tipologia del soggetto proponente, è obbligatorio raccogliere e allegare alla proposta il “Parere delle Parti Sociali”. Tale parere può essere sottoscritto, a seconda della tipologia d’intervento, dalle rappresentanze aziendali o dalle strutture territoriali di categoria.

Sono individuati quali destinatari delle azioni:

Azione 1: i titolari di impresa e/o datori di lavoro; dirigenti e/o personale con funzioni apicali; personale responsabile della sicurezza e della salute in ambito lavorativo.

Azione 2: i lavoratori occupati presso imprese operanti in unità localizzate nel territorio regionale con contratto di lavoro dipendente (tempo indeterminato, tempo determinato a tempo pieno o a tempo parziale) e con forme contrattuali previste dalla normativa vigente, compresi i soggetti assunti con contratto di apprendistato, purché la formazione svolta nell’ambito del progetto presentato non sostituisca in alcun modo la formazione obbligatoria per legge, prevista per gli apprendisti; – titolari di impresa e/o datori di lavoro. I lavoratori destinatari delle azioni formative/informative devono essere registrati nel Libro Unico con contratto in corso della micro, piccola o media impresa. Sono considerati come lavoratori occupati anche lavoratori in CIGO, CIGS o CIG in deroga, i lavoratori che beneficiano del contratto di solidarietà, ma non i lavoratori che beneficiano di NASpI/ASPI/miniASPI, trattamento di mobilità ordinaria o in deroga.

Soggetti beneficiari che possono proporre progetti nell’ambito dell’avviso sono:

  1. Imprese (anche in forma associata) aventi sede legale e operativa nella Regione Lazio oppure aventi sede legale fuori dal Lazio ma almeno una sede operativa ubicata nel territorio regionale.
  2. Organismi di Formazione professionale già accreditati1 ai sensi della D.G.R. n. 682/2019 per la macrotipologia “Formazione continua” o che hanno presentato domanda di accreditamento prima della presentazione della proposta ai sensi della normativa regionale per la Formazione Continua, in raggruppamento con le imprese coinvolte nell’intervento con il ruolo di capofila.

Gli Organismi Paritetici/Enti Bilaterali possono essere soggetti del raggruppamento per le attività di supporto all’Azione 1 (nello specifico, a titolo esemplificativo, possono essere coinvolti in attività di analisi dei processi e di predisposizione e gestione del sistema di monitoraggio).

L’iniziativa è cofinanziata con le risorse del FSE+ del POR Lazio 2021/2027. Le risorse complessivamente stanziate corrispondono a 5 milioni di euro.

Il finanziamento massimo per ogni progetto è definito sulla base di fasce per dimensione d’impresa;

  • Fino a 10 dipendenti: 30.000 euro
  • Da 11 a 50 dipendenti: 80.000 euro
  • Oltre 50 dipendenti: 120.000 euro

Il piano finanziario dell’Azione 1 non potrà superare il 20% del costo dell’Azione 2. Per le ATS/ATI il finanziamento massimo per progetto è determinato in base alla somma dei dipendenti di tutte le imprese componenti l’ATS/ATI e conseguentemente individuato in funzione di una delle tre dimensioni di impresa sopra.

Scadenza: 7 aprile 2022, ore 17.00.

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