LIFE: bando 2024 per progetti d’azione standard (SAP) del sottoprogramma Economia circolare e qualità della vita

LIFE: bando 2024 per progetti d’azione standard (SAP) del sottoprogramma Economia circolare e qualità della vita

ecosostenibile

La Commissione europea ha pubblicato i bandi 2024 relativi al LIFE il programma per l’ambiente e l’azione per il clima, che è il principale strumento per la realizzazione del Green deal europeo

Il bando per progetti d’azione standard (SAP) nel quadro del sottoprogramma Economia circolare e qualità della vita sostiene progetti tesi a facilitare la transizione verso un’economia sostenibile, circolare, priva di sostanze tossiche, efficiente dal punto di vista energetico e resiliente al clima e a proteggere, ripristinare e migliorare la qualità dell’ambiente.

I SAP che corrispondono ai progetti “tradizionali” della precedente programmazione di LIFE, hanno l’intento di:

  • sviluppare, dimostrare e promuovere tecniche, metodi e approcci innovativi, ovvero soluzioni nuove rispetto allo stato dell’arte a livello di Stato membro o di settore, attuate su scala operativa e in condizioni tali da consentire un impatto significativo;
  • contribuire alla base di conoscenza e all’applicazione delle migliori pratiche, definizione che comprende soluzioni, tecniche, metodi e approcci appropriati, efficienti e all’avanguardia (a livello di Stato membro o di settore), attuate su scala operativa e in condizioni da consentire un impatto significativo;
  • sostenere lo sviluppo, l’attuazione, il monitoraggio e l’applicazione della legislazione e della politica dell’UE, anche migliorando la governance a tutti i livelli, in particolare rafforzando le capacità degli attori pubblici e privati e il coinvolgimento della società civile;
  • catalizzare la diffusione su larga scala di soluzioni tecniche e politiche di successo replicando i risultati, integrando gli obiettivi correlati in altre politiche e nelle pratiche del settore pubblico e privato, mobilitando investimenti e migliorando l’accesso ai finanziamenti.

I SAP possono essere vicini al mercato, ossia mirare non solo a fornire soluzioni ambientali migliori, ma anche a garantire che tali soluzioni siano ampiamente adottate attraverso un esplicito approccio orientato al mercato.
Il bando comprende 2 topic (una proposta progettuale deve riguardare un solo topic).

TOPIC 1 – Circular Economy, resources from Waste, Air, Water, Soil, Noise, Chemicals, Bauhaus (ID: LIFE-2024-SAP-ENV-ENVIRONMENT)
Sub-topic (un progetto può riguardare un massimo di due sub-topic):

  1. Economia circolare e rifiuti
    1.1 Recupero di risorse dai rifiuti
    Implementazione di soluzioni innovative a sostegno di materiali, componenti o prodotti riciclati a valore aggiunto per una serie di aree specifiche.
    1.2 Economia circolare e ambiente
    Implementazione di modelli o soluzioni commerciali e di consumo per sostenere le catene del valore, in particolare quelle dei prodotti chiave definite nel nuovo piano d’azione dell’UE per l’economia circolare, con l’obiettivo di ridurre o prevenire l’uso delle risorse e i rifiuti.
    Modelli e soluzioni dovrebbero considerare le prestazioni ambientali dell’intera catena del valore ma possono anche concentrarsi su una fase specifica della stessa.
    Particolare attenzione dovrà essere data al coinvolgimento e alla partecipazione attiva delle PMI.

Priorità: progetti che minimizzano o eliminano l’impatto ambientale, senza semplicemente spostare gli impatti negativi altrove/in altre fasi del ciclo di vita del prodotto.
I progetti che si occupano di prevenzione dei rifiuti dovrebbero possibilmente coinvolgere i cittadini, attraverso l’informazione e la sensibilizzazione sulle prestazioni ambientali associate alla soluzione proposta (per incoraggiare acquisti più consapevoli) e sui sistemi di restituzione, raccolta e recupero disponibili e il significato delle etichette relative alle prestazioni ecologiche e al riciclaggio.

  1. Aria
    Saranno finanziati progetti riguardanti l’attuazione della legislazione sulla qualità dell’aria e approccio globale ai problemi ambientali urbani, industriali e rurali correlati. I progetti devono fare riferimento alla riduzione degli inquinanti atmosferici, in particolare PM, NOx e/o ammoniaca.
    2.1 Legislazione sulla qualità dell’aria e direttiva NEC(Limiti emissioni nazionali):

    • Miglioramento della qualità dell’aria e riduzione delle emissioni di particolato (PM) in aree con un elevato utilizzo di combustibili solidi come biomassa, carbone e torba per il riscaldamento domestico, oppure con elevate emissioni di PM derivanti da (ri)costruzione, cave, miniere, movimentazione di minerali o altre attività che generano polvere, se non coperte dalla IED (direttiva sulle emissioni industriali)
    • Mobilità sostenibile del trasporto stradale per ridurre le emissioni di inquinanti atmosferici e contribuire al rispetto degli standard di qualità dell’aria
    • Mobilità sostenibile diversa dal trasporto su strada, compresi il trasporto marittimo, i porti, l’aviazione e la mobilità dei macchinari mobili non stradali, le loro infrastrutture di supporto e la logistica
    • Riduzione delle emissioni di ammoniaca, metano e PM dall’agricoltura a sostegno dell’attuazione del Codice di buone pratiche aggiornato dell’UNECE per la riduzione delle emissioni dall’agricoltura.

    2.2 Direttiva sulle emissioni industriali
    Applicazione di tecniche di prevenzione e abbattimento dell’inquinamento indicate nella Direttiva sulle emissioni industriali (IED) come tecniche emergenti o sviluppo e applicazione di tecniche di prevenzione e abbattimento dell’inquinamento (i progetti si concentreranno sulla riduzione degli inquinanti atmosferici e dovranno riguardare in particolare PM2.5, NOX, SO2, NH3 e/o NMVOCs generati da impianti industriali regolamentati dalla Direttiva IED).

  1. Acqua
    Saranno finanziati progetti riguardanti lo sviluppo e l’attuazione di azioni che possano aiutare gli Stati membri a muoversi verso una gestione realmente integrata delle risorse idriche, a ridurre le pressioni sull’acqua (qualità e quantità), a promuovere soluzioni basate sulla natura e a sostenere la Strategia dell’UE per la biodiversità.
    3.1. Quantità e qualità dell’acqua

    • Miglioramento della qualità dell’acqua
    • Implementazione di azioni di gestione del rischio di alluvione e/o siccità
    • Progetti innovativi che affrontano le pressioni idro-morfologiche identificate nei Piani di gestione dei bacini idrografici e derivanti dagli usi del suolo o dell’acqua
    • Misure innovative di risparmio idrico.

    3.2. Gestione delle acque marittime e costiere
    Applicazione di soluzioni innovative per garantire la protezione e la conservazione di mari, oceani e delle loro coste, promuovendo attività umane sostenibili, comprese iniziative volte a ridurre la pressione delle attività umane sull’ambiente marino e ad affrontare almeno uno dei seguenti temi: rumore subacqueo, rifiuti marini e/o contaminanti, perturbazione e danneggiamento dei fondali marini, esame e riduzione degli impatti dello sfruttamento e dell’esplorazione delle profondità marine, pesca eccessiva e/o catture accessorie accidentali, apporti di nutrienti e di materia organica da parte di agricoltura o acquacoltura, navigazione.
    3.3. Servizi idrici
    Applicazione di tecnologie e strumenti innovativi per i sistemi di trattamento dell’acqua potabile e delle acque reflue urbane.

    • Applicazione di strumenti innovativi che garantiscano l’efficienza delle risorse nella fornitura di servizi idrici conformi alla direttiva sull’acqua potabile e alla direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane per la popolazione che vive nelle aree rurali
    • Miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia delle soluzioni innovative e/o delle opzioni di trattamento innovative relative all’acqua riciclata/recuperata.
  1. Suolo
    Progetti volti a contribuire agli impegni sul suolo stabiliti nella Strategia dell’UE per la Biodiversità verso il 2030:

    • Attuazione di azioni per proteggere la qualità del suolo dell’UE,
    • Ripristino, protezione e miglioramento della salute del suolo e prevenzione del suo degrado, compresa la perdita di suolo.
  1. Rumore
    Soluzioni ad alta sostenibilità ambientale ed economica per una riduzione sostanziale del rumore all’interno di aree urbane densamente popolate
  2. Prodotti chimici
    Prevenzione e riduzione dell’impatto sull’ambiente o sulla salute umana di sostanze pericolose

    • Prevenzione e riduzione dell’impatto sull’ambiente e sulla salute umana della produzione e dell’uso di sostanze chimiche lungo tutta la catena del valore
    • Innovazioni digitali per strumenti, metodi e modelli avanzati e capacità di analisi dei dati per abbandonare anche la sperimentazione animale
    • Implementazione di soluzioni sicure e da progettazione sostenibile
    • Facilitazione dell’attuazione della Direttiva Seveso III (Direttiva 2012/18/UE) sul controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi a determinate sostanze pericolose.
  1. Un Nuovo Bauhaus europeo
    Progetti riguardanti una serie di priorità che contribuiscono all’attuazione del NEB:
    riduzione olistica dell’impatto ambientale dei nuovi edifici

    • distretti circolari che prevedono la creazione di catene di valore circolari per stimolare le economie urbane e al contempo produrre una rigenerazione urbana e territoriale
    • progetti di mantenimento/ripristino della biodiversità che contribuiscano all’iniziativa NEB, compresi ad es. la dimostrazione di pratiche rispettose della biodiversità per l’isolamento energetico degli edifici, approcci architettonici innovativi per edifici rispettosi della fauna selvatica, ecc.

TOPIC 2 – Environmental Governance (ID: LIFE-2024-SAP-ENV-GOV)
Sub-topic:

  1. Supporto al processo decisionale e agli approcci volontari delle pubbliche amministrazioni
    • Migliorare la capacità della PA di implementare una visione olistica dell’ambiente, compresa la gestione, il monitoraggio e la valutazione di piani, programmi e iniziative ambientali, coinvolgendo le autorità responsabili, anche attraverso la collaborazione istituzionale a diversi livelli territoriali e/o in partenariato con soggetti privati.
    • Sviluppo, promozione, implementazione e/o armonizzazione di uno o più dei seguenti strumenti e approcci volontari e loro utilizzo da parte di enti che mirano a ridurre l’impatto ambientale delle loro attività, prodotti e servizi:
      • Verifica da parte di terzi delle prestazioni delle tecnologie innovative quando sono pronte per il mercato;
      • Regole di categoria sull’impronta ambientale dei prodotti (PEFCR) e/o regole settoriali sull’impronta ambientale delle organizzazioni (OEFSR) a livello europeo per i prodotti e i settori non ancora coperti dalle regole esistenti
      • Marchio Ecolabel UE, per la promozione di prodotti (beni e servizi) con eccellenti prestazioni ambientali, in tutti i settori di interesse e in particolare nel turismo e nella finanza, e per promuovere modelli di consumo e stili di vita sostenibili; sostegno all’uso di marchi ecologici ufficialmente riconosciuti
      • Azioni, servizi, reti e modelli di business innovativi per promuovere l’uso di prodotti riutilizzati, riparati, ricondizionati, rigenerati anche in relazione alla durata dei prodotti e all’obsolescenza programmata; sviluppo di indicatori legati alla politica di prodotto.
      • Appalti pubblici verdi e circolari: capitolati d’appalto comuni e/o strumenti di monitoraggio dell’adozione per le autorità pubbliche con esigenze di acquisto simili, al fine di promuoverne l’adozione
      • Collegare gli incentivi normativi, finanziari o di reputazione alle prestazioni ambientali utilizzando l’EMAS
      • Valutazione e rendicontazione delle prestazioni di sostenibilità degli edifici
  1. Garanzia di conformità ambientale e accesso alla giustizia
    • Sostenere la garanzia di conformità ambientale;
    • Promuovere l’effettiva partecipazione del pubblico e l’accesso alla giustizia in materia ambientale tra il pubblico, le ONG, gli avvocati, la magistratura, le amministrazioni pubbliche o altre parti interessate.
  1. Cambiamento comportamentale e iniziative di sensibilizzazione
    Sensibilizzazione ai problemi ambientali, alle politiche, agli strumenti e/o alla legislazione ambientale dell’UE presso i destinatari interessati, con l’obiettivo di modificare la loro percezione e promuovere comportamenti e pratiche rispettosi dell’ambiente e/o l’impegno diretto dei cittadini. I problemi ambientali, le politiche ambientali dell’UE, gli strumenti e/o la legislazione cui si rivolgono devono essere direttamente collegati a una o più delle priorità del programma: il Green Deal europeo, il Piano d’azione per l’economia circolare e il Piano d’azione “Inquinamento zero”.
    Possono partecipare al bando persone giuridiche, pubbliche e private, stabilite in uno dei Paesi ammissibili a LIFE, ovvero Stati UE, compresi Paesi e territori d’oltremare, e alcuni altri paesi; organizzazioni internazionali.
    Il contributo UE può coprire fino al 60% dei costi del progetto per entrambi i topic.

Per il topic LIFE-2024-SAP-ENV-ENVIRONMENT il budget complessivo del progetto deve essere compreso fra 2 e 10 milioni di euro (saranno finanziati indicativamente 30 progetti)

Per il topic LIFE-2024-SAP-ENV-GOV il budget complessivo del progetto deve essere compreso fra 0,7 e 2 milioni di euro (saranno finanziati indicativamente 7 progetti)

Per la presentazione di una proposta progettuale è necessario utilizzare la documentazione specificamente predisposta per il topic di riferimento.

Scadenza: 19 settembre 2024

Ri.Circo.Lo. Risorse Circolari in Lombardia per il sostegno alle PMI lombarde per lo sviluppo di azioni di economia circolare. Edizione dedicata alle filiere della plastica e del tessile.

Ri.Circo.Lo. Risorse Circolari in Lombardia per il sostegno alle PMI lombarde per lo sviluppo di azioni di economia circolare. Edizione dedicata alle filiere della plastica e del tessile.

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L’iniziativa intende sostenere le PMI lombarde per lo sviluppo di azioni di economia circolare per conseguire la riduzione ed una migliore gestione dei rifiuti delle filiere delle plastiche e del tessile, in coerenza con le indicazioni del Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti.

Possono presentare domanda di partecipazione alla misura le piccole e medie imprese, in forma singola o aggregata, come definite dall’Allegato 1 del Regolamento U.E. 651/2014 e ss.mm., che hanno i seguenti requisiti:

    • risultano regolarmente costituite, iscritte ed attive nel Registro delle Imprese;
    • presentino progetti in forma singola o in aggregazione; possono partecipare all’aggregazione anche soggetti che non siano micro, piccole e medie imprese, ma detti soggetti non potranno essere in alcun modo beneficiari di contributi e le spese che dovessero eventualmente sostenere non saranno ritenute ammissibili al contributo, ma saranno comunque tenute in considerazione in sede di valutazione del progetto;
    • realizzino interventi nell’ambito di una sede operativa ubicata sul territorio lombardo attiva alla presentazione della domanda o attivata entro e non oltre la richiesta di erogazione del saldo.

L’agevolazione non è concessa:

    • ai settori esclusi di cui all’art. 1, par. 1 e 2 del Reg. (UE) 2023/2831;
    • per gli interventi rientranti tra le esclusioni previste dal Regolamento (UE) 2021/1058;

ad imprese che, se risultante da dichiarazione ai sensi del DPR 445/2000, si trovano in stato di fallimento, di liquidazione (anche volontaria), di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa statale vigente.

La misura intende promuovere azioni di economia circolare da parte delle PMI lombarde per conseguire la riduzione ed una migliore gestione dei rifiuti delle filiere delle plastiche e del tessile in coerenza con le indicazioni del vigente Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti e degli sviluppi di specifici progetti svolti nell’ambito della programmazione comunitaria sulle tematiche dell’Economia Circolare.

Sono ammissibili interventi associati a tutte le fasi del ciclo di vita delle filiere della plastica e del tessile (approvvigionamento, design, produzione, distribuzione, utilizzo, raccolta, fine vita):

    • valorizzazione come materia dei residui di produzione, anche in un’ottica di simbiosi industriale e introduzione nel ciclo produttivo di sottoprodotti;
    • azioni di riutilizzo di imballaggi a fine vita, anche grazie alla realizzazione di sistemi di vuoto a rendere;
    • azioni per il riutilizzo di prodotti o l’allungamento di ciclo di vita;
    • modifiche alle linee produttive al fine di realizzare prodotti/imballaggi con un minor uso di materie prime;
    • modifiche alle linee produttive per la riduzione o l’utilizzo dei propri scarti/sfridi di lavorazione;
    • modifiche alle linee produttive per l’introduzione di materiali da “end of waste”;
    • modifiche alle linee produttive a seguito di riprogettazione del prodotto ai fini di un miglioramento del fine vita dello stesso (maggiore durata e riciclabilità) anche attraverso l’utilizzo di materiali alternativi;
    • progetti innovativi, con caratteristiche di trasferibilità e scalabilità, relativi a raccolte di rifiuti dedicate a frazioni omogenee ai fini dell’ottimizzazione dei processi di preparazione per il riutilizzo o riciclaggio;
    • progetti innovativi, con caratteristiche di trasferibilità e scalabilità, relativi a processi di preparazione per il riutilizzo o riciclaggio di rifiuti plastici, di rifiuti in bioplastica compostabile e di rifiuti tessili.

Il contributo è a fondo perduto e sarà concesso ed erogato fino al 50% delle spese ammissibili e fino ad un importo massimo di euro 300.000,00 per ogni singola PMI nel rispetto del regolamento “de minimis” (Reg. (UE) n. 2831/2023). La percentuale di finanziamento potrà essere incrementata al 60% nel caso di progetti di particolare successo, che dimostrino il superamento, nella misura minima del 30%, dei risultati attesi attraverso un anno di misurazione effettiva ex-post degli effetti prodotti dall’intervento finanziato in termini di: riduzione della produzione di rifiuti, minor utilizzo di materie prime, utilizzo di sottoprodotti o prodotti da “end of waste” in sostituzione di risorse/materie prime, incremento di rifiuti riciclati o avviati a riciclo. L’agevolazione è concessa a progetti presentati, in forma singola o in aggregazione, con un totale di spese ammissibili, al netto di IVA, pari ad almeno 50.000 € sull’intero progetto.

Scadenza: 18 giugno 2024

Bando a Cascata a favore delle imprese dell’Emilia Romagna SPOKE 5 – UNIFE “Circular economy and blue economy”

Bando a Cascata a favore delle imprese dell’Emilia Romagna SPOKE 5 – UNIFE “Circular economy and blue economy”

Imprese di qualunque dimensione con sede operativa in Emilia Romagna, esterne al consorzio ECOSISTER, che concorrono in modalità singola o in modalità collaborativa.

Sono considerate ammissibili esclusivamente le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. I progetti dovranno prevedere almeno il 40% del costo complessivo per attività riconducibili allo sviluppo sperimentale. I progetti dovranno avere origine da un prodotto o un risultato del patrimonio Intellettuale di proprietà di organismi di ricerca e della diffusione della conoscenza (OdR)/start up/PMI innovative/spin off anche estere, ed essere finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi, applicazioni, materiali, servizi, da parte delle imprese. Le start up/spin off/PMI innovative italiane devono essere iscritti al registro delle start up o PMI innovative o in alternativa accreditate presso gli organismi di ricerca e della diffusione della conoscenza. A questo scopo, il prodotto o un risultato del patrimonio sviluppato da organismi di ricerca e della diffusione della conoscenza (OdR)/ start up/ spin off/ PMI innovative dovrà già essere individuato ed essere chiaramente descritto nel progetto al momento di presentazione della domanda di agevolazione.

Temi:

  • Tema 1: L’evoluzione congiunta dei modelli aziendali e dei quadri normativi lungo la transizione ecologica, con enfasi sugli aspetti geografici delle performance socio-economiche e ambientali, inclusa la convergenza territoriale all’interno della Regione Emilia Romagna;
  • Tema 2: La valorizzazione dei rifiuti e delle acque reflue in ambienti produttivi, anche in un’ottica di “estrazione urbana” e l’attuazione di una gestione delle acque reflue e dei fanghi anche secondo un approccio di bioraffineria che include metodologie innovative per il monitoraggio di microparticelle e di contaminanti;
  • Tema 3: La realizzazione di soluzioni, dispositivi, sensori e strumenti digitali per la pianificazione del territorio, la gestione delle risorse in ambiente marino e costiero nell’ambito dei servizi ecosistemici, dell’acquacoltura, della protezione ambientale, della salvaguardia della biodiversità e della mitigazione degli effetti causati dai cambiamenti climatici;
  • Tema 4: Lo sviluppo di soluzioni e servizi innovativi e sostenibili per la tutela del patrimonio culturale, marittimo e costiero. La rigenerazione e lo sviluppo dei sistemi turistici, la realizzazione di nuovi modelli, strumenti e servizi IT per incrementare la qualità dell’offerta turistica;
  • Tema 5: Lo sviluppo di nuove pratiche di agricoltura rigenerativa al fine di aumentare l’agrobiodiversità, arricchire la fertilità dei suoli, migliorare le aree di drenaggio e potenziare i servizi ecosistemici.

Scadenza: 7 giugno 2024

Economia circolare: al via la prima open call del progetto Up2Circ per sostenere le PMI

Economia circolare: al via la prima open call del progetto Up2Circ per sostenere le PMI

ecosostenibile

È stata lanciata la prima open call del progetto Up2Circ, finanziato dal programma Horizon Europe, con l’obiettivo generale di accelerare e ampliare la transizione delle PMI europee verso un’economia circolare.

Il bando finanzierà 47 progetti per convalidare l’adozione di modelli di business circolari e implementare azioni concrete verso prodotti, processi e servizi circolari.

I progetti devono essere presentati da una singola PMI degli Stati membri dell’UE che soddisfi i seguenti due criteri relativi al loro coinvolgimento nell’Up2Circ Academy prima della scadenza della presentazione:

  • Valutazione della circolarità: I candidati devono aver completato la valutazione della circolarità utilizzando l’Up2Circ Circularity Assessment Tool. Per le aziende situate al di fuori delle regioni partner di Up2Circ, la valutazione della circolarità viene completata online. Per le aziende situate nelle regioni partner di Up2Circ, la valutazione della circolarità può essere completata anche offline con il supporto del team Up2Circ.
  • Maggiore conoscenza e competenza in materia di economia circolare: I candidati devono aver partecipato attivamente al programma di apprendimento online di Up2Circ Academy. Per partecipazione attiva si intende aver completato almeno il 50% dei moduli di e-learning di Up2Circ Academy.

Il bando finanzierà due tipologie di progetti:

1) Progetti su piccola scala: saranno sostenuti 32 progetti su studi di fattibilità, con finanziamento massimo di 15.000 euro

Ambito del progetto: Validazione approfondita degli aspetti tecnici, economici e sociali dell’adozione di modelli di business circolari, considerando desiderabilità, fattibilità, redditività e aspetti ambientali. I progetti devono concentrarsi su uno o più modelli di business circolari, come la catena di approvvigionamento circolare, le piattaforme di condivisione, il prodotto come servizio, l’estensione della vita del prodotto, il recupero e il riciclaggio.

2) Progetti su larga scala: saranno sostenuti 15 progetti di pilotaggio e dimostrazione, con un finanziamento disponibile massimo di 50.000 euro  

Ambito del progetto: Attività pilota e dimostrative per attuare misure concrete di transizione verso la circolarità attraverso l’implementazione di determinate tecnologie, il passaggio a una progettazione circolare dei prodotti, l’introduzione di nuovi prodotti, processi e servizi. I progetti devono concentrarsi su prototipi, test pilota, implementazione di nuovi processi aziendali, soluzioni e sistemi.

Il budget stanziato per il bando è di 1.230.000 euro.

La scadenza per partecipare è fissata al 31 maggio 2024.

Scadenza: 31 maggio 2024

Promozione dell’economia circolare e riduzione dei rifiuti nel sistema produttivo regionale

Promozione dell'economia circolare e riduzione dei rifiuti nel sistema produttivo regionale

ecosostenibile

Con delibera di Giunta regionale n. 483 del 18 marzo 2024, la Regione Emilia-Romagna intende favorire gli investimenti necessari ad aumentare il tasso di riciclo dei rifiuti, nonché attivare azioni significative in termini di economia circolare, incentivando gli interventi volti alla riduzione del quantitativo di rifiuti prodotti in ambito manifatturiero e/o al riutilizzo del materiale di scarto.

Beneficiari dei contributi

Possono presentare domanda di contributo gli enti, le organizzazioni iscritti nel Repertorio delle notizie Economiche e Amministrative (REA) delle c.c.i.a.a. competenti per territorio, che svolgono una attività economica sia con le forme giuridiche tipiche delle imprese (soggetti iscritti nel registro delle imprese) che nelle forme diverse da queste ultime (soggetti iscritti nel REA ma non nel registro delle imprese, con esclusione delle persone fisiche).

Interventi ammissibili

Sono ammissibili a finanziamento, a valere sull’azione 2.6.1, gli interventi volti alla realizzazione di nuovi impianti o al potenziamento di impianti esistenti necessari al trattamento e riciclaggio di rifiuti di qualsiasi tipo e alla loro trasformazione in materia prima seconda.

Per quanto attiene all’azione 1.3.1, sono ammissibili gli interventi di innovazione tecnologica, di prodotto, di processo e di servizio che siano finalizzati alla riconversione e/o riqualificazione dell’attività economico/produttiva verso un modello di economia circolare e sviluppo sostenibile e che siano in grado di dimostrare, per effetto degli investimenti, un utilizzo più efficiente delle risorse attraverso una riduzione della produzione di scarti/rifiuti o un aumento degli scarti riutilizzabili

Presentazione domanda

Le domande di contributo dovranno essere trasmesse alla Regione tramite applicativo Sfinge 2020, dalle ore 10.00 del giorno 9 aprile 2024 fino alle ore 13.00 del giorno 21 maggio 2024.

Scadenza: 21 maggio 2024

Ecosistemi per le economie circolari: nuovo bando PNRR per progetti di ricerca

Ecosistemi per le economie circolari: nuovo bando PNRR per progetti di ricerca

ecosostenibile

È online un nuovo bando per progetti di ricerca fondamentale e sperimentale nell’ambito del Partenariato esteso GRINS – Growing Resilient, Inclusive and Sustainable, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) tramite i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

L’obiettivo del bando, gestito dall’Università di Torino nell’ambito dello Spoke 5, è raggiungere le università ed enti di ricerca esterni al Partenariato GRINS interessati a sviluppare progetti di ricerca di base in relazione a prodotti, processi o servizi negli ambiti tematici identificati.

SPOKE 5 – Innovazioni: ecosistemi per le economie circolari

In particolare, il bando finanzia progetti di ricerca fondamentale e applicata sulle seguenti tematiche, con ambiti territoriali di applicazione differenti:

  • Tematica 1: Start-up innovative per l’economia circolare: dati, indicatori e effetti di policy (WP1), con budget di € 150.000; area territoriale: Nazionale;
  • Tematica 2: Flussi migratori e dinamiche di innovazione circolare: dati e indicatori per il cambiamento strutturale (WP3), con budget di € 300.000; area territoriale: Nazionale;
  • Tematica 3: Infrastrutture digitali e transizione circolare (WP1), con budget di € 150.000; area territoriale: Nazionale;
  • Tematica 4: Transizione circolare, disuguaglianze territoriali e malcontento (WP2, WP4), con budget di € 300.000; area territoriale: Mezzogiorno;
  • Tematica 5: Digital transformation, economia circolare e dinamiche territoriali di innovazione (WP2), con budget di € 250.000; area territoriale: Mezzogiorno;
  • Tematica 6: Green trademarks e transizione circolare: dati di impresa e indicatori territoriali (WP1), con budget di € 150.000; area territoriale: Mezzogiorno;
  • Tematica 7: Incentivi fiscali alla Ricerca e Sviluppo in Italia: dati e indicatori per una valutazione di impatto (WP1, WP4), con budget di € 150.000; area territoriale: Nazionale;
  • Tematica 8: Transizione circolare, misure di policy e strategie (WP4), costo massimo di € 250.000; area territoriale: Mezzogiorno;
  • Tematica 9: Ecosistemi innovativi per la transizione circolare: dati, metodi e indicatori innovativi per una mappatura regionale (WP4), con budget di € 250.000; area territoriale: Mezzogiorno;
  • Tematica 10: Transizione ecologica nelle catene del valore: indicatori ed evidenza dai settori e regioni italiane (WP3), con budget di € 300.000; area territoriale: Mezzogiorno;
  • Tematica 11: Transizione circolare e rischio ambientale nei territori (WP4), con budget di € 200.000; area territoriale: Nazionale;
  • Tematica 12: Adozione di innovazioni per la transizione circolare: dati di impresa e indicatori territoriali (WP1), con budget di € 150.000; area territoriale: Nazionale.

Possono partecipare le Università e gli Enti Pubblici di Ricerca (EPR) nazionali ed esterni al partenariato Grins.

La dotazione finanziaria complessiva è pari a € 2.600.000, di cui € 1.500.000 riservato alle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), erogati in forma di finanziamenti a cascata.

Scadenza: 5 aprile 2024

World Circular Economy Forum 2024

World Circular Economy Forum 2024

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Dal 15 al 18 aprile 2024 avrà luogo, a Bruxelles e online, il World Circular Economy Forum 2024.

L’evento si rivolge ai pensatori, gli operatori e i leader dell’economia circolare, con l’obiettivo di presentare le soluzioni circolari più impattanti provenienti da tutto il mondo.

Oltre agli eventi a Bruxelles si terranno i WCEF Studios, ossia eventi locali che trasmettono tutto o parte del programma principale del forum, incorporando elementi aggiuntivi, sia dal vivo che online.

 

La partecipazione online è aperta a tutti, mentre in presenza a Bruxelles si potrà partecipare solo su invito.

Fesr 2021-2027 – OS 2.6 – Azione 2.6.1 – Sostegno alla realizzazione di progetti volti alla conversione dell’attività di impresa da un approccio lineare a uno circolare – III BANDO

Fesr 2021-2027 - OS 2.6 - Azione 2.6.1 - Sostegno alla realizzazione di progetti volti alla conversione dell'attività di impresa da un approccio lineare a uno circolare - III BANDO

3d rendering of green hydrogen icon in a green plant environment with blue sky

Approvato nella Giunta del 25 gennaio 2024, il terzo bando regionale dedicato all’economia circolare, una misura, rientrante nell’azione 2.6.1 del PR FESR 2021-2027, in favore delle imprese che intendono convertire l’attività da un approccio lineare a uno circolare.

Un milione per continuare ad accompagnare le imprese ad un uso più razionale delle risorse, delle materie e degli scarti di lavorazione. Nei precedenti bandi erano state coinvolte una ventina di aziende liguri. Con questa nuova misura si andranno a sostenere azioni propedeutiche a re-immettere nella catena del valore materie prime inutilizzate e far sì che non diventino rifiuti.

Sono previsti contributi a fondo perduto fino all’80% dell’investimento effettuato dalle imprese elevabile fino al 90% se localizzate nell’entroterra.

La procedura di valutazione delle domande è a sportello. Sono ammissibili spese per

-prestazioni consulenziali

-acquisto di software, brevetti, licenze, know-how

-costi indiretti (fino al 7% dei costi diretti ammissibili)

Il massimo contributo concedibile è di 40 mila euro. I progetti, per essere ammessi ad agevolazione, devono essere realizzati e rendicontati entro ottobre 2024 e avere un costo minimo non inferiore ai 5 mila euro.

Sono consentiti interventi avviati a partire dal 1° luglio 2023.

Le imprese interessate possono far domanda esclusivamente online, accedendo al sistema “Bandi online” di Filse, dal 16 febbraio al 17 marzo 2024.

In modalità offline dall’8 febbraio, per iniziare a predisporre la candidatura.

Scadenza: 17 marzo 2024

In partenza il secondo bando di CircularInvest per progetti di economia circolare

In partenza il secondo bando di CircularInvest per progetti di economia circolare

ecosostenibile

Rimarrà aperto fino al 15 dicembre 2023 il secondo bando di CircularInvest, uno dei primi Progetti di assistenza allo sviluppo (PDA) del consorzio INOVA+, META Group, Circle Economy, e ICLEI Europe attivo nel contesto della Circular Cities and Regions Initiative (CCRI) dell’UE.

L’obiettivo di CircularInvest è favorire il raggiungimento della maturità e della prontezza agli investimenti dei progetti di economia circolare, per accrescere le loro possibilità di ottenere le risorse finanziarie necessarie per la loro implementazione.

CircularInvest offre una suite di servizi completa per i promotori di progetti di economia circolare, che comprende:

  • Sessioni di mentoring dedicate
  • Workshop peer-to-peer
  • Sessioni di pitch
  • Trasferimento della conoscenza e networking
  • Attività promozionali

I progetti supportati devono presentare un livello di prontezza tecnologica (TRL) minimo pari a 6, avere un modello di business e finanziario chiaro, dimostrare forte potenziale economico e distinti vantaggi sulle alternative esistenti, essere innovativi e generare impatti positivi a livello sociale, economico e ambientale.

Scadenza: 15 dicembre 2023

Bando PoC Accademici – Spoke 2 – II cut off

Bando PoC Accademici – Spoke 2 - II cut off

ecosostenibile

Le proposte progettuali presentate da gruppi di ricercatori dovranno essere coerenti con le tematiche di ricerca e innovazione dello Spoke e con la strategia di specializzazione intelligente (S3) delle regioni coinvolte.

La dotazione finanziaria complessiva è di 1.080.747 €, a valere sui fondi PNRR di NODES.

Team proponente è composto da almeno tre ricercatori, tra i quali viene individuato il Responsabile di Progetto. Il Team dovrà afferente a un Ateneo promotore del Bando, che ricopra il ruolo di Soggetto Spoke o di Affiliato dello Spoke.

I progetti presentati dovranno avere un importo tra 50.000 e 160.000 euro, una durata massima di 14 mesi ed essere realizzati all’interno degli Atenei affiliati allo Spoke.

Le proposte progettuali dovranno riguardare i temi di ricerca e innovazione proposti dallo Spoke 2 il cui obiettivo è rivolto ad implementare e applicare l’Economia Circolare ai processi del sistema industriale, per incentivare produzioni green e sostenibili.

Le domande di partecipazione possono essere presentate a partire dal 16 Novembre 2023 nelle finestre stabilite dal bando. La seconda finestra di presentazione si chiuderà il 09 Gennaio 2024 a seguito della quale verrà attivato iter di istruttoria e valutazione. Bando a graduatoria.

Scadenza: 9 gennaio 2024

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