PSR 2014-2020 (FEASR): Supporto ai costi di impianto per forestazione e imboschimento

PSR 2014-2020 (FEASR): Supporto ai costi di impianto per forestazione e imboschimento

 

Possono partecipare al bando imprese agricole individuali e società agricole di persone, capitali o cooperative.

Bando per il finanziamento delle seguenti tipologie d’intervento, su terreni agricoli e non agricoli:

Tipologia A: piantagioni legnose a ciclo breve e a rapido accrescimento (“pioppeti”), con durata dell’impegno di mantenimento pari a 8 anni;

Tipologia B: piantagioni legnose a ciclo medio lungo (“impianti a ciclo medio lungo”), con durata dell’impegno di mantenimento pari a 20 anni.

Tipologia A – Contributo in conto capitale pari al 60% delle spese d’impianto ammissibili, incrementato:

  • all’80% nel caso di impianti realizzati con soli cloni di pioppo MSA.
  • al 90% impianti realizzati da beneficiari in possesso di certificazione PEFC o FSC con almeno il 50% di piante a “maggior sostenibilità ambientale” (MSA). Le spese d’impianto ammissibili per ettaro vanno da un minimo di 1.348,88 € a un massimo di 2.739,51 €.

Tipologia B – Contributo in conto capitale, pari al 70% delle spese d’impianto ammissibili, incrementato all’90%, nel caso di impianti realizzati da beneficiari in possesso di certificazione PEFC o FSC. Le spese d’impianto ammissibili per ettaro vanno da un minimo di 4.445,28 € a un massimo di 10.926,46 €.

Alle spese d’impianto si possono aggiungere le spese generali e le spese inerenti all’obbligo di informare e sensibilizzare il pubblico sugli interventi finanziati dal FEASR di cui al paragrafo 6.2 del presente bando.

Scadenza: 25 marzo 2022

INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI CHE SVOLGONO ATTIVITÀ DI PROIEZIONE CINEMATOGRAFICA AMMISSIBILI ALLA FRUIZIONE DELLA RIDUZIONE DI ALIQUOTA IRAP – ANNO 2021

INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI CHE SVOLGONO ATTIVITÀ DI PROIEZIONE CINEMATOGRAFICA AMMISSIBILI ALLA FRUIZIONE DELLA RIDUZIONE DI ALIQUOTA IRAP - ANNO 2021

 

Con il presente avviso Regione Lombardia intende approvare le modalità operative relative alla procedura di domanda e ammissione delle imprese per l’individuazione dei soggetti che svolgono attività di proiezione cinematografica ammissibili alla fruizione della riduzione di aliquota IRAP ai sensi dell’art. 77.bis della l.r. 10/2003 per l’anno 2021.

Potranno presentare domanda soggetti che svolgono attività di proiezione cinematografica di cui al codice ATECO 591400 sul territorio lombardo.

Per la categoria delle imprese sono ammissibili le micro, piccole e medie imprese, mentre sono escluse le grandi imprese.

La domanda di ammissione all’agevolazione per l’anno 2021 dovrà essere presentata anche dai soggetti beneficiari nell’anno 2020 al fine della verifica del mantenimento dei requisiti.

La legge regionale 14 luglio 2003, n. 10, all’art. 77 bis, introdotto dall’art. 7, comma 1, della l.r. 30 dicembre 2019, n. 24, disciplina gli interventi fiscali a favore delle imprese che esercitano attività di proiezione cinematografica, disponendo la riduzione dell’1% dell’aliquota IRAP di cui al comma 1 dell’articolo 16, del d.Lgs. 15 dicembre 1997, n. 446, per le attività economiche di proiezione cinematografica di cui al codice ATECO 591400 esercitata da micro, piccole e medie imprese secondo la definizione contenuta nel DM Attività produttive 18 aprile 2005 (Adeguamento alla disciplina comunitaria dei criteri di individuazione di piccole e medie imprese) per i periodi d’imposta 2020-2022.

Con il presente avviso Regione Lombardia intende approvare le modalità operative relative alla procedura di domanda e ammissione delle imprese per l’individuazione dei soggetti che svolgono attività di proiezione cinematografica ammissibili alla fruizione della riduzione di aliquota IRAP ai sensi dell’art. 77.bis della l.r. 10/2003 per l’anno 2021.

Per l’anno 2022 sarà pubblicato un nuovo avviso per verificare il mantenimento dei requisiti da parte dei soggetti beneficiari dell’agevolazione e per consentire la presentazione della domanda da parte di ulteriori soggetti rispetto a quelli che saranno individuati con il presente avviso.

Scadenza: 8/02/2022.

PSR 2014-2020 (FEASR): Investimenti non produttivi finalizzati alla riduzione di ammoniaca in atmosfera

PSR 2014-2020 (FEASR): Investimenti non produttivi finalizzati alla riduzione di ammoniaca in atmosfera

 

Possono partecipare: imprenditore individuale; società agricola di persone, di capitali o cooperativa.

Dotazione finanziaria pari a euro 10.000.000,00.

L’Operazione si pone l’obiettivo di stimolare la competitività del settore agricolo, garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali e contribuire alle azioni per il clima.

L’operazione è finalizzata a realizzare interventi non produttivi per una migliore gestione degli effluenti di allevamento e, pertanto, indirettamente anche dei fertilizzanti, oltre che a promuovere la possibile adozione di strutture non fisse di stoccaggio (c.d. storage bag o sacconi).

Le finalità sono:

  • garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali;
  • contribuire alle azioni per il clima;
  • incentivare l’introduzione e lo sviluppo nelle aziende agricole di strutture che riducono le emissioni in atmosfera.

Procedura valutativa. Le domande sono valutate in base ad una griglia di criteri indicati nel bando al paragrafo 10. L’istruttoria è di competenza delle Strutture Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca (AFCP)/Provincia di Sondrio nel cui ambito territoriale è proposta la realizzazione dell’intervento.

Scadenza: 31 maggio 2022

PIANO LOMBARDIA – SPAZIO ALLA SCUOLA

PIANO LOMBARDIA - SPAZIO ALLA SCUOLA

 

Il bando è rivolto ai Comuni.

I Comuni per poter partecipare al presente Bando devono avere compilato tutti i campi dell’Anagrafe Regionale dell’Edilizia Scolastica dell’ARES 2.0 previsti per la validazione dello “SNAES 2.0 Fase 1” per tutti gli edifici di competenza comunale sul proprio territorio.

Ai comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti è richiesto di presentare da parte di un Comune capofila, con possibilità di delega anche alla Comunità Montana o all’Unione dei Comuni, un progetto in associazione tra più comuni che concorrono al raggiungimento di una popolazione superiore a 5.000 abitanti così come risultanti dall’ultimo dato ufficiale disponibile ISTAT e in modo tale che si verifichino entrambe le seguenti condizioni di ammissibilità:

  1. le funzioni di stazione appaltante siano concentrate in un’unica centrale di committenza dotata di adeguate competenze tecniche-amministrative;
  2. la scuola da realizzarsi sia a servizio della popolazione scolastica di più comuni e i servizi che la scuola potrà offrire siano a disposizione dei cittadini dei comuni consorziati.

Con una dotazione finanziaria di 60 milioni di euro dal 2022 al 2026, il Bando si rivolge ai Comuni che intendano realizzare progetti innovativi in scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado: progetti esemplari che integrino progettazione e didattica, apertura al territorio e sostenibilità

Sovvenzione a fondo perduto.

La domanda di partecipazione deve essere presentata e sottoscritta, pena l’inammissibilità della stessa, dal legale rappresentante dell’Ente o da un soggetto formalmente delegato dallo stesso interno all’ente individuato fra i responsabili di servizio dell’ente, esclusivamente online a partire dalle ore 10:00 del 25 gennaio 2022.

Scadenza: 15 marzo 2022

OSSIGENO, Selezione di progetti per la piantumazione di nuovi alberi e arbusti su aree pubbliche o ad uso pubblico

OSSIGENO, Selezione di progetti per la piantumazione di nuovi alberi e arbusti su aree pubbliche o ad uso pubblico

 

Coinvolgere il maggior numero di soggetti pubblici e privati, attivi nella valorizzazione del territorio e che sono interessati a mettere a dimora alberi e arbusti su terreni pubblici, ad uso pubblico, ovvero collettivo.

È questo l’obiettivo dell’avviso pubblico approvato dalla Regione Lazio all’interno del progetto OSSIGENO per raccogliere nuove proposte inerenti alla piantumazione di alberi e arbusti, preferenzialmente autoctoni, per migliorare la qualità dell’aria, restituire ossigeno ai cittadini e ridurre la concentrazione di anidride carbonica.

Sono ammessi a manifestare il proprio interesse presentando i progetti con le caratteristiche individuate dal presente avviso:

  • Enti pubblici o di diritto pubblico tra cui le Amministrazioni Comunali, Università Agrarie e Municipi di Roma Capitale e altre forme previste dalla normativa vigente in materia di Enti locali, di cui all’art. 2 del D. Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, presenti nel territorio della Regione Lazio;
  • Enti di diritto privato accreditati dalla Regione Lazio/Stato ai sensi della normativa vigente di riferimento. A titolo esemplificativo e non esaustivo: o la rete regionale delle dimore storiche di cui alla L. R. n. 8/2016; o le strutture sanitarie private accreditate di cui al DCA 4 luglio 2017, n. U00252; o gli Istituti Culturali di cui alla L.R. n 24/2019; o le strutture aperte al pubblico e abilitate all’esercizio delle attività multifunzionali in quanto iscritte nell’elenco di cui all’art. 2 quater della L.R. 14/2006 e ss.mm.ii;
  • Enti del Terzo Settore, costituiti con finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale che, senza scopo di lucro, promuovono e realizzano attività d’interesse generale, di cui al D. Lgs. 3 luglio 2017 n. 117.
  • Condizione indispensabile per l’ammissibilità è che il beneficiario dimostri, mediante produzione di documentazione a comprova, la proprietà o altro diritto reale o disponibilità giuridica di un terreno pubblico ad uso pubblico o collettivo, per il quale sia accertabile un prioritario interesse per la collettività.

Il bando, che ha ad oggetto esclusivamente la fornitura e messa a dimora di alberi e arbusti e non comprende la realizzazione di opere e lavorazioni di riqualificazione urbana, suddivide il territorio regionale su cui realizzare gli interventi in sei lotti geografici:

Lotto 1 – Territorio del Comune di Roma Capitale

Lotto 2 – Territorio della Città Metropolitana di Roma ad esclusione del territorio del Comune di Roma Capitale

Lotto 3 – Territorio della provincia di Frosinone

Lotto 4 – Territorio della provincia di Latina

Lotto 5 – Territorio della provincia di Rieti

Lotto 6 – Territorio della provincia di Viterbo

A ciascun lotto è associata una corrispondente lista di specie di alberi e arbusti e solo tra questi dovranno essere indicati quelli utili alla realizzazione del progetto proposto. Le liste specie per lotto da consultare sono scaricabili dal sito web all’indirizzo https://www.regione.lazio.it/rl/ossigeno/.

In tutte le fasi di predisposizione della documentazione, il beneficiario dovrà attenersi alla suddivisione sopra indicata, facendo riferimento al lotto a cui l’area di intervento appartiene.

Il progetto e il relativo computo metrico estimativo dovranno essere redatti con riferimento al listino prezzi di riferimento e al capitolato tecnico di cui alla gara di appalto per la fornitura di alberi e arbusti approvata dalla Regione Lazio e scaricabile all’indirizzo: https://www.regione.lazio.it/rl/ossigeno/.

I progetti proposti dovranno essere ispirati ai principi di educazione alla sostenibilità dell’ambiente, attraverso la sensibilizzazione ed il coinvolgimento dei cittadini alla gestione e alla tutela degli alberi e del territorio, nonché tenendo conto dei “Criteri ambientali minimi per il servizio di gestione del verde pubblico e la fornitura di prodotti per la cura del verde”, approvati con Decreto Ministeriale del 10 marzo 2020 pubblicato in G.U. n. 90 del 4 aprile 2020.

Si precisa che il progetto proposto potrà prevedere più aree di intervento, ma non potrà superare la soglia massima di 150.000 euro IVA esclusa. L’importo minimo di consegna, e pertanto lo stanziamento richiesto, non potrà essere inferiore a 500 euro IVA esclusa.

La Regione Lazio ha stanziato un importo complessivo triennale di 10 milioni di euro dei quali, a seguito della realizzazione dei progetti di cui al primo avviso di manifestazione di interesse, risulta ancora disponibile per l’annualità 2021 un importo di 3.065.826,94 euro.

Le domande di adesione dovranno essere trasmesse a mezzo PEC. Tutti gli interventi progettuali dovranno essere eseguiti entro il 31 dicembre 2022.

Scadenza: 11 febbraio 2022

8.3.01 Prevenzione delle foreste danneggiate da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici

8.3.01 Prevenzione delle foreste danneggiate da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici

 

Focus area: P3B “Sostenere la prevenzione e la gestione dei rischi aziendali”

Beneficiari: Amministrazioni pubbliche relativamente a proprietà pubbliche, proprietà collettive, proprietà private e consorzi forestali

Risorse: 4.300.000 euro

Finalità perseguite:

  1. riduzione del rischio di incendio boschivo;
  2. riduzione del rischio idrogeologico;
  3. prevenzione dei danni provocati da cambiamenti climatici, fitopatie e deperimento.

L’aiuto è pari al 100% della spesa ammissibile, le spese IVA sono riconosciute ammissibili solo se non recuperabili dal beneficiario in conformità alle disposizioni dell’art. 69 comma 3, lettera c, del Reg. (UE) n. 1303/2013 e s.m.i..

Gli importi delle domande di sostegno possono variare da un minimo di 50.000 euro ad un massimo di 150.000 euro. Tali importi si intendono già decurtati dell’eventuale valore di massa legnosa ed IVA esclusa.

Scadenza: 30 aprile 2022

Bando per finanziamento di azioni preventive di difesa dei boschi e delle foreste da incendi, calamità naturali, fitopatie

Bando per finanziamento di azioni preventive di difesa dei boschi e delle foreste da incendi, calamità naturali, fitopatie

 

Il bando finanzia gli interventi volti alla prevenzione delle principali avversità che possono distruggere o compromettere gravemente boschi o foreste, consentendo una buona gestione del patrimonio boschivo regionale

La Regione sostiene il lavoro di manutenzione mettendo a disposizione 4,3 milioni di euro per finanziare interventi di prevenzione e protezione rispetto a quelle che vengono considerate le principali minacce: incendi, calamità naturali, fitopatie.

La tutela del patrimonio forestale è una priorità per la Regione Emilia-Romagna in quanto concorre in modo importante a far crescere opportunità di lavoro nelle aree più periferiche come l’Appennino ed è fondamentale per la riduzione dei gas serra e della CO2.

I contributi in conto capitale potranno essere compresi tra i 50 e 150 mila euro e copriranno il 100% dell’importo dei lavori.

I beneficiari del presente bando sono:

  • Consorzi Forestali (ai sensi della L.R. 30/1981);
  • Amministrazioni Pubbliche (relativamente a proprietà pubbliche, proprietà collettive e
  • proprietà private).

Le tipologie di interventi finanziati sono:

  • pulizia dei boschi di conifere dalla biomassa secca;
  • diradamenti e rimozione delle piante morte stroncate e danneggiate da eventi calamitosi;
  • interventi selvicolturali come le conversioni di boschi cedui ad alto fusto;
  • realizzazione e ripristino di strutture di prevenzione incendi: sistemi di rilevamento, serbatoi o accumuli di acqua, magazzini;
  • altre azioni come il consolidamento delle pendici e la realizzazione e il ripristino di opere di sistemazione idraulico-forestale;
  • interventi per il monitoraggio dello stato fitosanitario dei boschi.

Scadenza: 30 aprile 2022

FEAMP 2014-2020 – Misura 2.48 – Investimenti produttivi destinati all’acquacoltura – Anno 2021

FEAMP 2014-2020 - Misura 2.48 - Investimenti produttivi destinati all’acquacoltura - Anno 2021

 

La misura è diretta a sostenere la competitività e la redditività delle imprese acquicole, incluso il miglioramento della sicurezza e delle condizioni di lavoro, la promozione della salute e del benessere degli animali e della salute e della sicurezza pubblica, a favorire un’acquacoltura sostenibile sotto il profilo ambientale, promuovendo l’uso efficiente delle risorse e sostenendo la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.

Possono presentare domande le imprese acquicole che svolgono attività di acquacoltura in maniera esclusiva o prevalente.

La prevalenza (o l’esclusività) dell’attività di acquacoltura deve risultare dalla visura camerale che dovrà essere aggiornata al momento della presentazione della domanda.

La domanda di contributo deve essere compilata utilizzando il modello dell’Allegato A, sottoscritta dalla persona delegata.

Scadenza: 31 marzo 2022.

GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano – Misura 19.2.01 – A.1.2.3 “Sostegno a investimenti di nuove imprese (start up) – premio unico”

GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano - Misura 19.2.01 - A.1.2.3 “Sostegno a investimenti di nuove imprese (start up) - premio unico”

 

Beneficiari:

  • persone fisiche che avviano una impresa individuale esercente attività extra-agricole;
  • persone fisiche che assumono la responsabilità civile e fiscale di società di persone esercente attività extra-agricole.

Per essere ammessi al sostegno dovrà inoltre ricorrere alternativamente una delle seguenti condizioni:

  • prevedere la creazione di un’impresa extra-agricola, nella forma di ditta individuale oppure assumere la responsabilità civile e fiscale di una nuova società di persone esercente attività extra-agricola, che rientri nella definizione di “micro impresa”;
  • essere già titolare di un’impresa extra-agricola, nella forma di ditta individuale oppure possedere la responsabilità civile e fiscale di società di persone esercente attività extra-agricola, che rientri nella definizione di “micro impresa”.

Risorse: 520.000 euro

Sostegno: Premio unico del valore di 20.000 euro

Spese sostenute per investimenti realizzati sul territorio del GAL:

  • costi di predisposizione e realizzazione del progetto (investimenti specifici legati allo sviluppo del progetto, quali ,consulenze e spese per materiale)
  • costi di informazione e comunicazione (pubblicazioni, acquisti di spazi pubblicitari e pubbliredazionali su riviste e carta stampata, acquisto spazi e servizi a carattere radiotelevisivo);
  • realizzazione siti web, nell’ambito dell’importo massimo di 2.000 euro;
  • acquisizione di hardware o software (comprese eventuali configurazioni personalizzate) nel limite del 20% dell’importo del premio purché funzionali e riconducibili all’attività avviata;
  • investimenti immateriali quali: acquisizione di licenze relative a diritti della proprietà intellettuale, entro il limite massimo del 10% della spesa;
  • costruzione/ristrutturazione immobili produttivi, eccetto la manutenzione ordinaria. Con riferimento a tale fattispecie dovrà essere allegato idoneo titolo di proprietà o di possesso dell’immobile;
  • nuovi canoni di affitto, locazione e/o dei ratei del mutuo computati limitatamente a quelli effettivamente pagati nel periodo di vigenza del PSA stesso;
  • rate di eventuali contratti di leasing finanziario pagati nel periodo di vigenza del PSA;
  • macchinari, attrezzature funzionali al processo di sviluppo aziendale, impianti di lavorazione/trasformazione dei prodotti aziendali che non siano, in entrata ed uscita, produzioni di cui all’allegato 1 del Trattato che istituisce la Comunità Europea;
  • investimenti funzionali alla vendita delle produzioni aziendali.

Scadenza : 31 maggio 2022

100 milioni per imprese dei servizi di mensa e ristorazione

100 milioni per imprese dei servizi di mensa e ristorazione

 

Il ministro Giancarlo Giorgetti ha firmato il decreto che rende operativa l’erogazione di 100 milioni di euro di contributi a fondo perduto alle imprese dei servizi di ristorazione collettiva, mense e catering, che sono state particolarmente colpite durante l’emergenza Covid.

Potranno richiedere il contributo le imprese che nell’anno 2020 hanno subito una riduzione del fatturato non inferiore al 15% rispetto al fatturato del 2019 e che svolgono servizi di ristorazione definiti da un contratto con un committente, pubblico o privato, per la ristorazione non occasionale di una comunità delimitata e definita, quale – a titolo esemplificativo – ristorazione per scuole, uffici, università, caserme, strutture ospedaliere, assistenziali, socio-sanitarie e detentive.

Le risorse, stanziate dal decreto Sostegni bis, saranno ripartite in uguale misura tra tutte le imprese richiedenti e ammissibili fino al raggiungimento di un importo del contributo di 10 mila euro.

Il decreto, firmato anche dal ministro dell’Economia e delle finanze, è stato inviato alla Corte dei Conti per la registrazione.

Con un prossimo provvedimento dell’Agenzia delle entrate verranno invece definiti i termini e le modalità per richiedere il contributo.

1 147 148 149 150 151 197