Investimenti Strategici Pmi

Investimenti Strategici Pmi

 

Presentazione delle Domande: a partire dalle ore 12:00 del 17 luglio 2025 e fino alle ore 17:00 del 5 marzo 2026

La Regione Lazio, attraverso il presente Avviso, sostiene la competitività delle PMI del proprio territorio rafforzando il loro fondamentale contributo per la crescita sostenibile e la creazione di posti di lavoro nell’economia regionale.

A tal fine l’Avviso sostiene la realizzazione di investimenti da parte delle PMI riguardanti l’ampliamento, la diversificazione e la modernizzazione delle attività produttive esistenti, anche mediante l’adozione di tecnologie innovative e sostenibili. Non sono ammissibili investimenti sostitutivi della capacità produttiva esistente, né investimenti per l’avvio di nuove iniziative.

I progetti ammissibili devono presentare costi ammissibili almeno pari a 500.000,00 euro e riguardare prevalentemente Investimenti (almeno il 75% del progetto).

Sono inoltre ammissibili le due tipologie di intervento ancillari:

  1. attività di formazione e di addestramento dei dipendenti da assumere o da riqualificare per effetto degli investimenti agevolati;
  2. consulenze e servizi attinenti alla fase di industrializzazione e di prima commercializzazione dei prodotti o servizi oggetto dell’investimento agevolato.

Ogni progetto deve essere concluso e rendicontato entro 18 mesi dalla data di concessione; tale termine è di 24 mesi per i progetti di importo superiore ai 3 milioni di euro e di 36 mesi per i progetti di importo superiore ai 10 milioni di euro; i progetti devono comunque essere completati entro il 31 marzo 2029. Non sono ammissibili progetti riguardanti tecnologie critiche rientranti nell’ambito STEP, per i quali è previsto uno specifico avviso.

Il sostegno è destinato alle PMI che hanno, o acquisiscono entro la data della prima erogazione, l’unità produttiva localizzata nel Lazio che è oggetto del progetto.

Ogni PMI può realizzare un solo progetto in forma singola, dimostrando una adeguata capacità finanziaria in rapporto ai costi ammissibili del progetto al netto del corrispondente contributo. Non sono ammissibili Progetti da realizzarsi in aggregazione.

Tutte le PMI beneficiarie devono, infine, possedere i requisiti previsti per contrarre con la Pubblica Amministrazione.

Sono ammissibili i seguenti costi:

  1. per gli investimenti: gli acquisti a condizioni di mercato di beni materiali e immateriali;
  2. per le attività di formazione: le spese riconosciute all’organizzazione responsabile della formazione, relative alle ore dedicate dai formatori, ai servizi di consulenza specifica e agli altri costi di esercizio direttamente imputabili all’attività. Sono inoltre ammissibili i costi per la partecipazione all’attività dei dipendenti dell’impresa beneficiaria, questi ultimi riconosciuti nella misura forfettaria del 20% del totale delle spese sostenute nei confronti dell’organizzazione responsabile (art. 55 (1) Reg. UE 2021/1060);
  3. le spese per consulenze e servizi direttamente imputabili ad attività di supporto all’industrializzazione e alla prima commercializzazione dei prodotti o servizi oggetto dell’investimento agevolato;
  4. il premio della Fideiussione a garanzia dell’anticipo obbligatorio.

L’agevolazione è un contributo a fondo perduto, nella misura massima di 10 milioni di euro per progetto.

Scadenza: 5 marzo 2026

Attrazione Investimenti – Invest in Lazio Grant facility

Attrazione Investimenti – Invest in Lazio Grant facility

Presentazione delle domande: a partire dalle ore 12:00 del 28 agosto 2025 e fino alle ore 17:00 del 5 marzo 2026

La Regione Lazio prevede, con il programma Invest In Lazio e nel quadro delle iniziative italiane tese ad attrarre investimenti esteri, importanti misure di accompagnamento riguardanti l’individuazione di aree disponibili, di filiere di fornitori e di risorse umane di qualità, e la velocizzazione delle procedure amministrative.

L’Avviso “Attrazione Investimenti – Invest in Lazio grant facility” si rivolge alle PMI, anche estere o non presenti nella Regione Lazio, e sostiene con contributi a fondo perduto la creazione nel Lazio di nuove unità produttive e il rinnovamento di unità produttive esistenti.

I progetti ammissibili devono pertanto riguardare prevalentemente investimenti per la creazione di una nuova unità produttiva nel Lazio ovvero investimenti per l’ampliamento della capacità produttiva, il cambiamento fondamentale dei processi di produzione o la diversificazione delle produzioni esistenti, da realizzarsi in una unità produttiva che la PMI beneficiaria intende acquistare o ha acquistato da terzi negli ultimi sei mesi.

È prevista la possibilità che l’unità produttiva nel Lazio in cui saranno localizzati gli Investimenti previsti nel progetto si configuri come impresa di nuova costituzione (non ancora costituita alla data della domanda), anche nel caso in cui quest’ultima è il soggetto che acquisterà l’unità produttiva esistente in cui saranno localizzati gli investimenti. La nuova impresa (impresa costituenda) dovrà essere controllata da una o più imprese, italiane o estere, una delle quali presenta la domanda in veste di promotore. La nuova Impresa dovrà essere costituita esclusivamente nella forma di società di capitale e dovrà avere i requisiti e le caratteristiche previste dall’Avviso. Sul punto si chiarisce in particolare che la nuova Impresa dovrà rispettare i parametri dimensionali di PMI anche tenendo conto della dimensione delle imprese socie, in applicazione dei regolamenti europei.

Sono inoltre ammissibili i costi per attività di formazione, consulenze e servizi strettamente attinenti al progetto di investimento, per un importo complessivamente non superiore al 25% degli investimenti realizzati.

I progetti agevolabili devono essere di importo non inferiore a 1.000.000,00 euro ed essere completati e rendicontati entro 18 mesi dalla data di concessione del contributo. Tale termine è di 24 mesi per i progetti di importo superiore a 3.000.000,00 euro e di 36 mesi per i progetti di importo superiore a 10.000.000,00 euro, ma non può comunque essere successivo al 31 marzo 2029.

Il sostegno è destinato alle PMI che abbiano, al massimo entro la data della prima erogazione, l’unità produttiva localizzata nel Lazio oggetto del progetto.

Ogni impresa può realizzare un solo progetto, dimostrando una adeguata capacità finanziaria in rapporto ai costi ammissibili del progetto al netto del corrispondente contributo.

Tutti i beneficiari devono, infine, possedere i requisiti previsti per contrarre con la Pubblica Amministrazione.

Sono ammissibili tutti i costi per investimenti, con limitazioni per quanto riguarda gli investimenti immateriali (50%), le spese per terreni (10%) e le spese tecniche (10%).

Il costo per l’acquisto dell’unità produttiva esistente è ammissibile, nella misura massima del 50% del totale degli investimenti, solo se l’acquisto è successivo al momento della domanda e riguarda un’unità produttiva chiusa o che sarebbe stata chiusa in assenza di tale acquisizione e che non ha ricevuto precedenti aiuti.

Per l’attività di formazione sono ammissibili le spese sostenute nei confronti dell’organizzazione incaricata della formazione, oltre a una somma forfettaria (20%) per la partecipazione all’attività di formazione da parte dei dipendenti dell’impresa beneficiaria.

I costi per consulenze e servizi devono riguardare l’industrializzazione o la prima commercializzazione dei prodotti o servizi oggetto dell’investimento.

È ammissibile il premio per la fideiussione a garanzia dell’anticipo obbligatorio.

L’agevolazione è un contributo a fondo perduto e non può superare 10 milioni di euro per progetto.

Scadenza: 5 marzo 2026

STEP Lazio – Sostegno allo sviluppo e alla fabbricazione delle tecnologie critiche

STEP Lazio - Sostegno allo sviluppo e alla fabbricazione delle tecnologie critiche

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Presentazione delle Domande: a partire dalle ore 12:00 del 17 luglio 2025 e fino alle ore 17:00 del 5 marzo 2026

Attraverso l’Avviso, la Regione Lazio sostiene progetti che, ai sensi del Reg. (UE) 2024/795 che istituisce la piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa, riguardano lo sviluppo o la fabbricazione di tecnologie critiche, o la salvaguardia e il rafforzamento delle rispettive catene del valore, nei seguenti settori:

  • tecnologie digitali e innovazione delle tecnologie deep tech;
  • tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse, incluse le tecnologie a zero emissioni nette;
  • biotecnologie, compreso lo sviluppo e la fabbricazione dei medicinali critici.

Tali tecnologie sono considerate critiche se soddisfano almeno una delle condizioni seguenti:

  • apportano un elemento innovativo, emergente e all’avanguardia con un notevole potenziale economico;
  • contribuiscono a ridurre o a prevenire le dipendenze strategiche della UE.

I progetti agevolabili devono prevedere una o entrambe le seguenti tipologie di intervento:

  1. investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali per realizzare nuove unità produttive o ampliamenti, diversificazione o cambiamenti fondamentali delle produzioni esistenti. Non sono ammissibili investimenti sostitutivi di capacità produttiva esistente;
  2. attività di sviluppo sperimentale che concludono almeno il TRL 7 e non comprendono TRL inferiori a 4.

Nel caso di progetti che comprendono investimenti (A) sono inoltre ammissibili le seguenti attività accessorie, ciascuna con costi ammissibili non superiori al 20% di quelli per investimenti:

  • attività di formazione e di addestramento dei dipendenti da assumere o da riqualificare per effetto degli investimenti agevolati;
  • per le sole PMI, consulenze e servizi attinenti alla fase di industrializzazione e di prima commercializzazione dei prodotti o servizi oggetto dell’investimento agevolato.

I progetti che comprendono investimenti (A) devono avere almeno 3.000.000,00 euro di costi ammissibili, i progetti che prevedono esclusivamente attività di sviluppo sperimentale (B) devono avere almeno 500.000,00 euro di costi ammissibili. Ogni progetto deve essere concluso e rendicontato entro 24 mesi dalla data di concessione; tale termine è di 36 mesi per i progetti di importo superiore ai 10 milioni di euro. I progetti devono comunque essere completati entro il 31 marzo 2029.

Il sostegno è destinato alle imprese, di qualsiasi dimensione, che hanno, al massimo entro la data della prima erogazione, l’unità produttiva localizzata nel Lazio che è oggetto del progetto.
I progetti possono essere realizzati da più soggetti, in aggregazione.

Ogni impresa può realizzare un solo progetto in forma singola o in veste di capofila di una aggregazione, dimostrando una adeguata capacità finanziaria in rapporto ai costi ammissibili del progetto al netto del corrispondente contributo.

Gli Organismi di Ricerca (OdR) possono collaborare all’attività di sviluppo sperimentale, sostenendone fino ad un massimo del 30% dei costi e partecipando all’aggregazione con una o più imprese che sostengono almeno il 70% dei costi dell’attività.

Tutti i beneficiari devono, infine, possedere i requisiti previsti per contrarre con la Pubblica Amministrazione.

Sono ammissibili i seguenti costi:

  1. per gli investimenti: gli acquisti a condizioni di mercato di beni materiali e immateriali, compresi gli acquisti da terzi di unità produttive chiuse o che altrimenti sarebbero state chiuse;
  2. per le attività di sviluppo sperimentale: i costi per il personale direttamente impegnato nel progetto (costi orari standard); le spese per l’acquisto di brevetti e di know-how, per la ricerca contrattuale e per altri servizi utilizzati esclusivamente per il progetto, e la quota direttamente imputabile al progetto del costo (ammortamento, noleggio o leasing) di altri beni, quali strumentazione, attrezzature e beni immobili (da rendicontare). Sono ammissibili altre spese e altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili allattivitàe costi generali, amministrativi e indiretti nella misura forfettaria del 20% dei costi da rendicontare (art. 25 (3) (e) del Reg. UE 651/2014);
  3. per le attività di formazione: le spese riconosciute all’organizzazione responsabile della formazione, relative alle ore dedicate dai formatori, ai servizi di consulenza specifica e agli altri costi di esercizio direttamente imputabili all’attività. Sono inoltre ammissibili i costi per la partecipazione all’attività dei dipendenti dell’impresa beneficiaria, questi ultimi riconosciuti nella misura forfettaria del 20% del totale delle spese sostenute nei confronti dell’organizzazione responsabile (art. 55 (1) Reg. UE 2021/1060);
  4. per le sole PMI: le spese per consulenze e servizi direttamente imputabili ad attività di supporto all’industrializzazione e alla prima commercializzazione dei prodotti o servizi oggetto dell’investimento agevolato;

il premio della Fideiussione a garanzia dell’anticipo obbligatorio.

L’agevolazione è un contributo a fondo perduto, nella misura massima di 10 milioni di euro per progetto.

È previsto un anticipo obbligatorio, in misura pari al 40%, da erogarsi a fronte di fideiussione.

Sono previsti dei SAL da presentarsi obbligatoriamente;

  • per i Progetti di importo pari o inferiore a 10 milioni di euro, entro 8 mesi senza obbligo di rendicontazione, ed entro 16 mesi con rendicontazione pari ad almeno il 40% dei costi ammessi;
  • per i Progetti di importo superiore a 10 milioni di euro, 8 mesi senza obbligo di rendicontazione, entro 16 mesi con rendicontazione pari ad almeno il 20% dei costi ammessi, ed entro 24 mesi con rendicontazione pari ad almeno il 40% dei costi ammessi.

Gli importi erogati per anticipi e SAL non possono superare l’80% del contributo concesso, l’ulteriore contributo spettante è erogato a saldo.

Scadenza: 5 marzo 2026

LAZIO Venture 2

LAZIO Venture 2

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LAZIO Venture 2 è un fondo cofinanziato dal PR FESR 2021-2027 con una dotazione di euro 60.114.332,00, incrementabile, che opera sottoscrivendo quote o altri strumenti partecipativi di uno o più fondi alternativi di investimento ai sensi della Regolamentazione dei Mercati Finanziari (italiana o equivalente normativa comunitaria), sottoposti alla vigilanza prudenziale ivi prevista (i FIA).

L’obiettivo di Lazio Venture 2 è investire in FIA che investano strutturalmente in Start-up e PMI localizzate operativamente nel Lazio o che intendano localizzarsi e svilupparsi nel Lazio, favorendo la crescita e il radicamento di gestori professionali di FIA, e delle relative professionalità, nel territorio.

In particolare, l’obiettivo prioritario è supportare la nascita di almeno FIA Dedicato esclusivamente a investimenti in start-up e PMI del Lazio – oltre a poter investire in FIA associati a FIA non dedicati esclusivamente a tali investimenti (tramite FIA Paralleli o equivalenti) – con un’attenzione ai FIA che propongano politiche di investimento orientate a investimenti in equity a più alto fallimento di mercato, nelle fasi più early stage delle imprese e con riferimento alle iniziative deep techhard techtech transfer o nell’ambito delle Tecnologie STEP.

Nel caso di FIA Dedicati al Lazio l’Avviso prevede, in sintesi:

  • una specifica premialità nei punteggi;
  • la possibilità di richiedere Aiuti di stato ai sensi dell’art. 21 in termini di ripartizione asimmetrica dei profitti ed eventualmente delle perdite per gli Investitori Privati Indipendenti del FIA;
  • la possibilità per i GEFIA di richiedere un contributo del 50% sui costi per lo scouting ai sensi dell’art. 24 del Reg. (UE) 651/2014 (denominato “SCE”), fino a un ammontare pari al 3,0% del commitment di LAZIO Venture 2;
  • una quota Investitori Privati Indipendenti potenzialmente limitata anche al 20% (pur prevedendo l’Avviso premialità nei punteggi laddove tale quota sia pari ad almeno il 30%);
  • la possibilità di proporre il regime commissionale e l’eventuale commitment GP;
  • la possibilità di effettuare follow-on anche dopo il 2029 grazie a una dotazione ad hoc (di totali 5 milioni di euro)
  • un commitment di LAZIO Venture 2 pari ad almeno 10 milioni di euro;
  • la possibilità che anche gestori non costituiti possano presentare una proposta, fermi restando gli specifici vincoli previsti nell’Avviso su successiva costituzione e autorizzazione.

Nel caso di FIA Paralleli (o similari) l’Avviso prevede, in sintesi che:

  • operino “a mercato”;
  • siano associati a FIA principali che rispettano il MEOP (test dell’operatore di mercato) avendo Investitori Privati Indipendenti a livello di FIA pari almeno al 30%;
  • coinvestono pari passu con un rapporto di coinvestimento al 50% con il FIA Principale;
  • devono investire tutte le risorse (inclusi i follow-on) entro il 31 dicembre 2029;
  • il commitment di LAZIO Venture 2 possa andare da un minimo di 5 milioni di euro a un massimo di 12 milioni di euro;
  • il first closing del FIA Principale avvenga al più tardi entro la delibera del Comitato di Investimento.

Sia i FIA Dedicati sia i FIA Paralleli possono investire esclusivamente in imprese ammissibili ai sensi dall’art. 21 del Reg. (UE) 651/2014 e i relativi investimenti per quanto attiene il commitment di LAZIO Venture 2 dovranno essere finalizzati entro il 31 dicembre 2029, salvo quanto sopra indicato per i soli follow-on dei FIA Dedicati.

A partire dalla data di pubblicazione ed entro e non oltre le ore 12:00 del 14 luglio 2025 sarà possibile inviare le richieste di chiarimento inerenti all’Avviso stesso – indicando tassativamente nell’oggetto “QUESITI INVITO LAZIO VENTURE 2 – esclusivamente a mezzo PEC.

Le Proposte di investimento possono essere presentate esclusivamente a partire dalle ore 12:00 del 25 luglio 2025 ed entro e non oltre le ore 12:00 del 13 ottobre 2025.

Scadenza: 13 ottobre 2025

VENTURE TECH Lazio

VENTURE TECH Lazio

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VENTURE TECH Lazio è un fondo cofinanziato dal PR FESR 2021-2027 con una dotazione di euro 12.042.000,00, incrementabile, che opera ai sensi dell’art. 22 del Reg. (UE) 651/2014 attraverso un innovativo schema contrattuale insieme a soggetti denominati “Investitori Attivi”, ossia soggetti qualificati che forniscono alle imprese sia capitali sia servizi per lo sviluppo (quali acceleratori, incubatori, venture builder, etc.) attraverso specifici programmi di accelerazione basati nel Lazio.

L’obiettivo di VENTURE TECH Lazio è selezionare Investitori Attivi che investano e sviluppino strutturalmente le start-up localizzate operativamente nel Lazio o che intendano localizzarsi e svilupparsi nel Lazio, favorendo la crescita e il radicamento di operatori professionali, e delle relative competenze, nel territorio. Attenzione sarà anche posta agli ambiti di investimento, con riferimento alle iniziative deep techhard techtech transfer o nell’ambito delle Tecnologie STEP.

L’Avviso prevede, in sintesi:

  • l’affidamento delle risorse di VENTURE TECH Lazio agli Investitori Attivi attraverso un contratto di associazione in partecipazione;
  • un apporto degli Investitori Attivi pari almeno al 30% (di cui almeno il 20% direttamente e la parte restante anche attraverso terzi investitori indipendenti, anche non privati);
  • un apporto di VENTURE TECH Lazio da un minimo di 1,5 milioni di euro a un massimo di 6 milioni di euro;la possibilità che anche soggetti non costituiti possano presentare una proposta, fermi restando gli specifici vincoli previsti nell’Avviso su successiva costituzione e requisiti;
  • la possibilità che anche soggetti non costituiti possano presentare una proposta, fermi restando gli specifici vincoli previsti nell’Avviso su successiva costituzione e requisiti;
  • l’investimento in autonomia nelle imprese target, pro quota e pari passu,delle risorse dell’Investitore attivo e di VENTURE TECH Lazio.

Non è previsto il riconoscimento da parte di VENTURE TECH Lazio a favore degli Investitori Attivi di alcuna commissione, ma questi ultimi:

  • possono richiedere un contributo del 50% sui costi per lo scouting ai sensi dell’art. 24 del Reg. (UE) 651/2014 (denominato SCE), fino a un ammontare pari all’11,5% dell’apporto di VENTURE TECH Lazio;
  • possono prevedere meccanismi di work-for-equity negli investimenti (limitatamente alla quota non apportata da VENTURE TECH Lazio nelle imprese investite).

Gli investimenti potranno riguardare esclusivamente imprese ammissibili ai sensi dell’art. 22 del Reg. (UE) 651/2014 (ossia piccole imprese non iscritte da più di 5 anni nel registro imprese) e i relativi investimenti per quanto attiene l’apporto di VENTURE TECH Lazio dovranno essere finalizzati entro il 31 dicembre 2029 (inclusi i follow-on) e avranno un massimo di euro 500.000,00 per singola impresa.

A partire dalla data di pubblicazione ed entro e non oltre le ore 12:00 del 14 luglio 2025 sarà possibile inviare le richieste di chiarimento inerenti all’Avviso stesso – indicando tassativamente nell’oggetto “QUESITI INVITO VENTURE TECH Lazio – esclusivamente a mezzo PEC.

Le Proposte di investimento possono essere presentate esclusivamente a partire dalle ore 12:00 del 25 luglio 2025 ed entro e non oltre le ore 12:00 del 13 ottobre 2025.

Scadenza: 13 ottobre 2025

Fondo Patrimonializzazione Pmi – 2025

Fondo Patrimonializzazione Pmi - 2025

Il Fondo Patrimonializzazione interviene con l’obiettivo di rafforzare le imprese a sostegno dello sviluppo e della ripresa.

È finalizzato alla concessione diretta di prestiti a PMI già costituite che abbiano forma giuridica di società di capitali, a fronte di un aumento di capitale che determini un effettivo ingresso di risorse finanziarie nell’impresa.

Beneficiari del NFPC sono: Piccole e Medie Imprese (PMI)

Alla data di presentazione della domanda devono essere in possesso dei seguenti requisiti di ammissibilità:

  • rientrare nei requisiti dimensionali di PMI
  • essere costituite in forma di società di capitali
  • avere gli ultimi due bilanci chiusi depositati
  • avere o intendere aprire, al massimo entro la data di sottoscrizione del contratto di finanziamento, una sede operativa nel Lazio (in tale sede si deve svolgere l’attività imprenditoriale destinata al prestito)
  • aver effettuato un aumento di capitale pari ad almeno 50.000 euro (il relativo versamento deve essere effettuato al massimo entro 30 giorni dalla comunicazione della concessione del prestito)

Devono inoltre rispettare i requisiti di ammissibilità generale indicati nell’Avviso (quali, ad esempio, la regolarità contributiva attestata dal DURC). Possono presentare domanda anche le Start Up Innovative iscritte nell’apposita sezione del registro delle imprese (non hanno l’obbligo di avere due bilanci chiusi depositati).

L’agevolazione consiste in un finanziamento con le seguenti caratteristiche:

  • importo: minimo 50.000,00 euro, massimo 500.000,00 euro
  • durata: 84 mesi incluso preammortamento di 12 mesi
  • tasso di interesse: zero
  • rimborso: a rata mensile costante posticipata

Il finanziamento può coprire fino al 50% del fabbisogno risultante dal business plan in quanto la parte restante è coperta dall’aumento di capitale.

Le risorse derivanti dall’aumento di capitale unitamente al prestito sono finalizzate a cofinanziare il progetto.

Importo minimo dell’aumento di capitale: 50.000 euro

L’aumento di capitale dell’impresa deve essere deliberato e sottoscritto dopo la pubblicazione dell’Avviso e prima della presentazione della domanda.

Il versamento deve essere effettuato entro 30 giorni dalla concessione del prestito.

Per quanto riguarda le Start Up Innovative: aumento di capitale sottoscritto da FIA e/o da Business Angels e/o da Investitori in Imprese Innovative.

L’aumento di capitale sottoscritto da Business Angels e/o Investitori in Imprese Innovative può essere considerato valido per l’ottenimento del prestito fino al massimo di 100.000 euro (salvo il caso in cui la Start Up innovativa è in grado di presentare due bilanci chiusi depositati).

Sono ammessi progetti che riguardano:

  1. Investimenti materiali e immateriali
  2. Spese di consulenza (nel limite del 10% del progetto)
  3. Capitale circolante (nel limite del 30% del progetto)

In sede di domanda deve essere presentato il Progetto che si chiede di ammettere a finanziamento e che dovrà essere realizzato entro 12 mesi dall’erogazione. Al termine dei 12 mesi il beneficiario dovrà presentare una relazione che illustri il Progetto effettivamente realizzato. Il Gestore effettuerà specifiche visite in loco per verificare l’effettiva realizzazione dei Progetti finanziati.

Le domande dovranno essere presentate esclusivamente on-line alla pagina dedicata al “Fondo Patrimonializzazione PMI” a partire dalle ore 9.00 del 28 agosto 2025 fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Scadenza: fino ad esaurimento delle risorse

Donne e Impresa

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La Regione Lazio con l’Avviso “Donne e Impresa” sostiene lo sviluppo delle PMI Femminili operanti nel territorio regionale.

A tal fine l’Avviso prevede la concessione di contributi a fondo perduto per la realizzazione di progetti di investimento per lo sviluppo di nuove PMI femminili e l’ampliamento, la ristrutturazione o l’ammodernamento di quelle esistenti, anche mediante l’adozione di soluzioni digitali.

L’intervento è destinato alle imprese che rientrano nei parametri dimensionali di PMI e sono imprese femminili.

Per imprese femminili si intendono:

  • la lavoratrice autonoma donna;
  • l’impresa individuale la cui titolare è una donna;
  • la società cooperativa, la società di persone o lo studio associato in cui il numero di donne socie o associate rappresenti almeno il 60% dei componenti della compagine sociale;
  • la società di capitale le cui quote di partecipazione siano possedute in misura non inferiore ai due terzi da donne e da imprese femminili e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne.

A ciascuna PMI femminile può essere finanziato un unico progetto.

Le PMI femminili devono avere, al più tardi al momento della richiesta di erogazione a saldo, una sede operativa nel Lazio in cui si svolge l’attività imprenditoriale oggetto del progetto agevolato. Le PMI femminili devono possedere inoltre i requisiti previsti per contrarre con la Pubblica Amministrazione.

L’agevolazione è un contributo a fondo perduto, riconosciuto a titolo di “de minimis” (Reg. (UE) 2023/2831) nella misura massima di 100.000 euro per singola PMI femminile e con una percentuale sul totale dei costi ammissibili compresa fra il 30% e il 60%.

I progetti devono includere spese da rendicontare per almeno 30.000 euro, che possono comprendere:

  1. investimenti materiali e immateriali e canoni per nuove soluzioni digitali
  2. spese per l’adeguamento dei locali adibiti a sede operativa – max 20% di a)
  3. spese per servizi qualificati e strategici “una tantum” – max 20% di a)

Sono inoltre riconosciuti automaticamente costi del personale e spese generali calcolati a forfait, in misura complessivamente pari al 20% delle spese da rendicontare. I progetti devono essere conclusi e rendicontati entro 9 mesi dalla data di Concessione.

Le domande devono essere presentate tramite la piattaforma GeCoWEB Plus dalle ore 12:00 del 15 aprile 2025 alle ore 17:00 del 3 giugno 2025.

Scadenza: 3 giugno 2025

Giovani in quota – contributi per l’imprenditoria under-35 nei Comuni montani

Giovani in quota – contributi per l’imprenditoria under-35 nei Comuni montani

La Regione Lazio con l’Avviso “Giovani in quota” sostiene attività economiche svolte nei Comuni Totalmente Montani del Lazio, volte a valorizzare le aree montane, contrastarne lo spopolamento, rivitalizzare il relativo tessuto economico e favorire l’imprenditoria giovanile.

I progetti devono riguardare l’avviamento di nuove attività imprenditoriali o di lavoro autonomo giovanili o l’ampliamento, la ristrutturazione o l’ammodernamento di quelle esistenti.
I Progetti devono riguardare una delle attività economiche ammissibili riportate in allegato.
I progetti devono essere realizzati e rendicontati entro 18 mesi dalla data di concessione.
I Beneficiari dell’Avviso sono Imprese Giovanili Locali vale a dire:

  • le società di capitali le cui quote di partecipazione siano possedute in maggioranza da Giovani Locali e da Imprese Giovanili Locali, e i cui componenti degli organi di amministrazione siano in maggioranza Giovani Locali;
  • le società cooperative e le società di persone in cui la maggioranza dei soci sono Giovani Locali;
  • le imprese individuali il cui titolare è un Giovane Locale;
  • i lavoratori autonomi che sono Giovani Locali.

Per «Giovane» si intende una persona fisica che non ha ancora compiuto il trentacinquesimo anno di età alla data della pubblicazione dell’Avviso. Per «Giovane Locale» si intende un Giovane residente in un Comune Totalmente Montano del Lazio.

Le società possono non essere ancora costituite alla Data della Domanda (società costituende), ma la loro costituzione con le caratteristiche previste dall’Avviso e dal Progetto approvato, è condizione per l’adozione dell’atto formale di concessione del contributo.

Il contributo è concesso in De Minimis (Reg. (UE) 2023/2831), nella misura massima del 70% delle spese ammesse e poi sostenute.

Il contributo concesso a ciascun beneficiario che è lavoratore autonomo o impresa individuale non può superare 25.000 euro, quello concesso a una società o a uno studio associato non può superare 50.000 euro.

Le richieste di contributo devono essere presentate esclusivamente on-line, seguendo la procedura descritta nel bando.

Il Formulario è disponibile on line a partire dalle ore 12:00 del 18 marzo 2025; le domande devono essere inviate a partire dalle ore 12:00 del 18 marzo 2025 ed entro le ore 17:00 del 4 giugno 2025.

Scadenza: 4 giugno 2025

INNO4CFIs: al via il programma di accelerazione per PMI e startup greentech

INNO4CFIs: al via il programma di accelerazione per PMI e startup greentech

Fino al 13 marzo 2025 è possibile mandare la propria candidatura per partecipare al programma INNO4CFIs Accelerator, un’iniziativa dedicata a supportare startup e PMI innovative nei settori del sequestro del carbonio, delle energie rinnovabili e di molti altri nel nell’ambito delle tecnologie verdi.

L’acceleratore, cofinanziato dall’UE attraverso lo Strumento per gli Investimenti Interregionali per l’Innovazione (I3), mira a promuovere soluzioni innovative per la gestione del suolo, la biodiversità e la sicurezza idrica.

In particolare, il programma offrirà un percorso di accelerazione di quattro mesi, durante il quale le imprese selezionate potranno migliorare le proprie strategie di validazione tecnologica e prepararsi all’ingresso nel mercato. Il Carbon Farm Technology Platform, una piattaforma sviluppata nell’ambito del progetto, aiuterà le aziende a integrare soluzioni basate sulla natura per aumentare l’assorbimento di CO2.

Possono partecipare PMI e startup che sviluppano soluzioni nel campo delle tecnologie per la cattura del carbonio, l’economia circolare, le energie rinnovabili, la gestione delle risorse idriche e altre innovazioni legate alla sostenibilità. I soggetti devono avere sede in una delle seguenti regioni:

  • Lazio
  • Lombardia
  • Toscana

Le tecnologie presentate devono avere un Technology Readiness Level (TRL) minimo di 6, ovvero essere già testate in un ambiente operativo rilevante, con l’obiettivo di portarle fino al TRL 9, pronto per la commercializzazione.

Durante il percorso, le startup riceveranno:

  • mentorship personalizzata, con esperti in tecnologia, business e investimenti,
  • accesso a workshop su ingegneria aziendale, gestione finanziaria e strategie di vendita,
  • opportunità di networking con investitori e aziende leader del settore,
  • supporto per la conformità alle normative ambientali e ai criteri di certificazione europea.

Il programma si concluderà con un Demo Day, in cui le startup presenteranno i propri progetti a una platea di investitori e stakeholder internazionali.

Scadenza: 13 marzo 2025

Valore Artigiano – Incentivi a favore delle imprese artigiane

Valore Artigiano – Incentivi a favore delle imprese artigiane

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La Regione Lazio sostiene la realizzazione da parte delle Imprese Artigiane operanti sul territorio regionale di Progetti che rientrano in una delle seguenti due tipologie:

  • Sviluppo dell’Impresa Artigiana mediante investimenti in innovazione e ammodernamento degli impianti e dei siti produttivi esistenti, anche volti ad affrontare la transizione digitale e ambientale, a cui sono riservati 5.000.000 euro;
  • Valorizzazione dell’Artigianato Artistico e Tradizionale, a cui sono riservati 1.000.000 euro

Ciascun Progetto deve essere realizzato in forma singola, avere Spese Ammissibili non inferiori a 5.000,00 euro ed essere realizzato entro 12 mesi dalla concessione del contributo.

I Beneficiari dei contributi previsti dall’Avviso sono le Imprese Artigiane del Lazio, iscritte all’albo delle Imprese Artigiane da almeno 5 anni alla data della domanda, e che svolgono una delle attività imprenditoriali ammissibili identificate nell’Avviso mediante la relativa classificazione ATECO.

I contributi per i progetti di Valorizzazione dell’Artigianato Artistico e Tradizionale (Tipologia B) sono concessi alle sole Imprese Artigiane del Lazio a cui è riconosciuto di operare nei settori dell’artigianato artistico e tradizionale di cui agli artt. 12 e 13 della L.R. 3/2015. Alla data della domanda tale riconoscimento può essere stato solo richiesto.

Tutti i progetti devono riguardare attività imprenditoriali svolte dalle Imprese Artigiane nelle loro Sedi Operative localizzate nel territorio del Lazio, risultanti al più tardi al momento della erogazione del contributo, e dove devono risultare ubicati i beni agevolati.

I Beneficiari devono, inoltre, possedere i requisiti generali di ammissibilità.

A ciascun Progetto è concedibile a titolo di De Minimis un contributo a fondo perduto con i massimali rappresentati nella seguente tabella:

Ciascun beneficiario può presentare Domanda per un’unica tipologia di Progetto.

Le Spese Ammissibili sono:

  • Investimenti in macchinari, attrezzature e impianti specifici;
  • Investimenti in tecnologie digitali, vale a dire in hardware, sistemi ICT e software;
  • Investimenti in impianti fotovoltaici, nel limite massimo del 20% delle Spese Ammissibili totali;
  • altre spese per Investimenti in opere murarie e impiantistica civile, nel limite massimo del 20% delle Spese Ammissibili totali.

Nel caso dei Progetti di Sviluppo delle Imprese Artigiane (Tipologia A) le spese di cui alle voci a), b) non possono essere inferiori al 70% delle spese ammissibili totali. Nel caso dei Progetti di Valorizzazione dell’Artigianato Artistico e Tradizionale (Tipologia B) sono ammissibili anche altre spese aventi carattere una tantum, ancorché non ammortizzabili, legate alla adozione di tecnologie digitali e allo sviluppo delle vendite dei prodotti dell’artigianato artistico e tradizionale via internet.

Le domande valutate positivamente nel merito dalla Commissione di Valutazione saranno finanziate fino a capienza della dotazione finanziaria nel rispetto dell’ordine decrescente di punteggio verificato e delle riserve previste per ciascuna delle due tipologie di Progetto.

Le domande devono essere presentate online attraverso GeCoWEB Plus dalle ore 12:00 del 20 febbraio 2025 fino alle ore 17:00 del 15 aprile 2025; il formulario è disponibile online a partire dalle ore 12:00 del 30 gennaio 2025.

Scadenza: 15 aprile 2025

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