Voucher Internazionalizzazione Pmi 2026

Voucher Internazionalizzazione Pmi 2026

pexels-artem-beliaikin-929245

Attraverso il presente Avviso la Regione Lazio sostiene la Partecipazione a Fiere Internazionali Business to Business (B2B) delle PMI regionali, al fine di ampliarne l’accesso ai mercati esteri e favorirne i processi di internazionalizzazione.

Ciascuna PMI Beneficiaria deve partecipare alle Fiere Internazionali B2B oggetto del contributo con un proprio spazio espositivo fisico, in forza di un contratto diretto con il soggetto organizzatore della Fiera o, nel caso di Fiere che si svolgono in uno Stato Estero, con agenzie locali specializzate. Non è ammessa la partecipazione tramite spazi espositivi collettivi, anche se in parte riservati alla PMI Beneficiaria, o tramite intermediari italiani.

A ciascuna PMI può essere finanziato un unico Progetto, in forma singola, per la Partecipazione fino ad un massimo di tre Fiere Internazionali B2B, che devono tutte iniziare e concludersi nell’anno 2026.

La Partecipazione alle Fiere Internazionali B2B oggetto del contributo deve promuovere l’attività imprenditoriale svolta della PMI Beneficiaria in una o più Sedi Operative localizzate nel territorio del Lazio e non riguardare attività imprenditoriali che rientrino nelle Attività Escluse.

Per Fiera Internazionale si intende una manifestazione fieristica, che:

  • si svolge in uno Stato estero, oppure
  • si svolge in Italia ed è censita con la qualifica di internazionale nel calendario fieristico nazionale relativo all’anno 2026 e vigente al 28 novembre 2025.

I calendari fieristici nazionali sono pubblicati sul sito della Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome (calendario manifestazioni fieristiche – Regioni.it).

Il contributo è a fondo perduto (sovvenzione diretta in denaro) ed è concesso a titolo di De Minimis.

Il contributo concedibile è pari ad euro 15.240,00 euro per ciascuna singola Fiera Internazionale Business to Business a cui la PMI Beneficiaria partecipa.

Tale importo totale e omnicomprensivo è determinato dalla somma:

  • dell’importo di 12.700 euro quale somma forfettaria per la partecipazione alla fiera, determinata sulla base della metodologia adottata dall’Autorità di Gestione e approvata dalla Commissione UE con Decisione C(2023) 5956 final del 30/8/2023, ai sensi del comma 1, lettera c, dell’art. 53 del RDC;
  • del 20% della somma forfettaria di cui alla lettera a), calcolata automaticamente dalla piattaforma GeCoWEB Plus ai sensi del comma 1 dell’art. 55 del RDC (tasso forfettario), per tenere conto dei costi diretti del personale.

L’intervento è destinato alle PMI iscritte al Registro delle imprese italiano e con una sede operativa nel Lazio. Sono escluse le imprese prive dei requisiti generali di ammissibilità.

Le domande, da presentarsi tramite GeCoWEB Plus, sono avviate ad istruttoria sulla base della graduatoria definita dai punteggi dichiarati dai beneficiari in domanda, in ordine decrescente (modalità alternativa al “click day”).

Il contributo sarà erogato a saldo, in un’unica soluzione, previa richiesta di erogazione da presentarsi al massimo entro il termine di 30 giorni dalla conclusione della ultima Fiera approvata. Se tale conclusione è antecedente la Data di Concessione, il termine per la richiesta di erogazione è di 30 giorni dalla Data di Concessione.

La richiesta di erogazione è prodotta da GeCoWEB Plus, dopo aver caricato sulla piattaforma la documentazione di rimborso di seguito indicata:

  • la DSAN attestante la partecipazione alla o alle Fiere Internazionali B2B approvate e l’assenza di altri finanziamenti pubblici;
  • il contratto tra la PMI Beneficiaria e il soggetto organizzatore della Fiera avente ad oggetto la partecipazione di quest’ultima con un proprio spazio espositivo fisico. La partecipazione a Fiere che si svolgono in uno Stato Estero può avvenire tramite una agenzia locale specializzata, nel qual caso oltre al contratto deve essere fornito il company profile di tale agenzia;
  • una relazione descrittiva della partecipazione alla o alle Fiere;
  • la documentazione fotografica o video relativa allo spazio espositivo e al materiale promozionale distribuito.

L’invio della Domanda deve avvenire a partire dalle ore 12:00 del 28 ottobre 2025 ed entro le ore

17:00 del 28 novembre 2025.

Scadenza: 28 novembre 2025

Voucher Digitalizzazione Pmi – II edizione 2025

Voucher Digitalizzazione Pmi – II edizione 2025

brokerage-event

La Regione Lazio, attraverso l’Avviso, sostiene i progetti delle PMI del Lazio volti ad adottare alcune soluzioni digitali diffuse e trasversali, idonee ad aumentarne l’efficienza e la competitività.

I Progetti ammissibili sono composti da alcuni interventi predefiniti a cui sono associate delle somme forfettarie di cui al comma 3, lettera c, dell’art. 53 del Reg. (UE) 2021/1060, definita in applicazione della metodologia adottata dall’Autorità di Gestione. Il contributo, comprensivo dei costi diretti del personale calcolati ai sensi del comma 1 dell’art. 55 del medesimo Regolamento (tasso forfettario del 20%), è determinato nella misura indicata nella seguente tabella e in funzione dei parametri ivi specificati.

  1. Per la Diagnosi Digitale;
  2. per l’acquisto di nuove applicazioni integrate per la produttività individuale (Digital Workplace), nel limite massimo di una Digital Workplace per ogni addetto, come risultante dalla “Attestazione della denuncia contributiva” emessa dall’INPS;
  3. per l’adozione di nuovi sistemi di Digital Commerce & Engagement, in funzione della dimensione della PMI Beneficiaria;
  4. per la migrazione dell’infrastruttura esecutiva di applicazioni aziendali e relativi dati in cloud pubblico (Cloud Computing), per ciascuna tipologia di virtual machine oggetto della migrazione (anche più di una per ciascuna PMI e Domanda ma non più di una per ciascuna delle quattro tipologie);
  5. per l’adozione di nuovi sistemi di Cyber Security.

I Progetti presentati dalle Micro Imprese non possono includere Interventi rientranti nelle tipologie di cui alle lettere A ed E.

I Progetti presentati dalle Piccole e dalle Medie Imprese devono includere obbligatoriamente l’Intervento di cui alla lettera A.

Non sono ammissibili Progetti che includono solo l’Intervento di cui alla lettera A (Diagnosi Digitale).

Non sono ammissibili Progetti a cui è concedibile un contributo inferiore a 14.000,00 euro. Il contributo massimo concedibile è di 50.000,00 euro per le Micro Imprese, 100.000,00 euro per le Piccole Imprese e 150.000,00 euro per le Medie Imprese.

L’intervento è destinato alle PMI iscritte al Registro delle imprese italiano e con una sede operativa nel Lazio; quest’ultima può essere acquisita prima della erogazione del contributo. Sono escluse le imprese operanti in attività economiche escluse e prive dei requisiti generali di ammissibilità.

Le domande, da presentarsi tramite GeCoWEB Plus, sono avviate a istruttoria sulla base della graduatoria definita dai punteggi dichiarati dai beneficiari in domanda, in ordine decrescente (modalità alternativa al “click day”).

Il contributo è erogato a saldo previa presentazione di apposita richiesta prodotta da GeCoWEB Plus e, da presentarsi entro 6 mesi dalla concessione del contributo e dopo aver caricato sulla piattaforma:

  • per le Piccole Imprese e per le Medie Imprese: la Diagnosi Digitale completa della sezione ex post redatta dal medesimo Innovation Manager indipendente che ha redatto le Diagnosi Digitale ex ante;
  • per le Micro Imprese: la Relazione sulla Digitalizzazione e completa della sezione ex post sottoscritta dal fornitore per attestare la conformità delle caratteristiche specifiche dei prodotti, soluzioni e servizi dallo stesso forniti, configurati e istallati. In caso di più fornitori la Relazione sulla Digitalizzazione deve essere sottoscritta da colui che ha fornito i servizi di progettazione e configurazione, nonché di verifica del corretto funzionamento dei beni e servizi acquisiti che deve essere unico per tutti gli Interventi previsti dal Progetto.

L’invio della Domanda deve avvenire a partire dalle ore 12:00 del 24 ottobre 2025 ed entro le ore

17:00 del 24 novembre 2025.

Scadenza: 24 novembre 2025

Nuovo Voucher Digitalizzazione per le PMI

Nuovo Voucher Digitalizzazione per le PMI

brokerage-event

La Regione Lazio ha presentato oggi l’Avviso pubblico dedicato ai Voucher per la Digitalizzazione delle PMI, nell’ambito del Programma FESR Lazio 2021–2027.

L’iniziativa, che mette a disposizione 15 milioni di euro a fondo perduto, è finalizzata a sostenere i progetti delle micro, piccole e medie imprese del Lazio che investono in tecnologie digitali per aumentare efficienza e competitività. Il contributo è concesso per interventi come diagnosi digitale, digital workplace, sistemi di e-commerce, cloud computing e cybersecurity, con importi variabili in base alla dimensione dell’impresa e alla tipologia di intervento, fino a un massimo di 150.000 euro per progetto.

Il bando è stato presentato da Roberta Angelilli, vicepresidente e assessore a Sviluppo economico, Commercio, Artigianato, Industria, Internazionalizzazione della Regione Lazio.

«Il voucher digitalizzazione è uno strumento di successo che abbiamo introdotto dal 2023, molto apprezzato dalle imprese perché è una misura ormai strutturale, finanziariamente importante ed estremamente semplificata. Proprio per questo abbiamo aumentato di 2 milioni di euro la dotazione. Con questo bando vogliamo offrire alle imprese del Lazio l’opportunità per accrescere l’efficienza, la competitività e l’innovazione, attraverso la trasformazione e il consolidamento digitale» ha dichiarato Roberta Angelilli.

«In due anni abbiamo stanziato complessivamente 43 milioni di euro per i voucher digitalizzazione. Una cifra senza precedenti. È un contributo strategico, che replichiamo annualmente, a vantaggio del tessuto produttivo del nostro territorio, e che coinvolge diversi aspetti del business aziendale, tra cui la gestione dei processi, la comunicazione con i clienti, la raccolta, l’analisi e la sicurezza dei dati, la presenza online. Quest’ultimo in particolare è un tema di stretta attualità e su cui siamo fortemente impegnati. Si tratta di una misura che favorisce, inoltre, l’accesso a nuovi mercati per raggiungere un pubblico più vasto e internazionale» ha aggiunto la vicepresidente della Regione Lazio Angelilli.

L’evento si è aperto con il saluto del presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti, e con gli interventi di Vittoria Carli, vicepresidente di Unindustria con delega alla Transizione Digitale, Enrico Tiero, presidente della Commissione Sviluppo Economico della Regione Lazio ed Emanuela Droghei, consigliera regionale.

Durante la presentazione sono stati illustrati i dettagli dell’Avviso, che prevede una procedura di selezione basata su graduatoria e punteggi dichiarati. Le domande potranno essere presentate tramite la piattaforma GeCoWEB Plus, gestita da Lazio Innova, e il contributo sarà erogato a saldo a seguito di presentazione della documentazione che attesti la realizzazione del progetto, semplificando così la modalità di rendicontazione.

Il nuovo Avviso sarà pubblicato nei prossimi giorni sul BUR-Bollettino Ufficiale Regionale e rappresenta un’importante opportunità per le PMI del Lazio di accelerare il proprio percorso di trasformazione digitale, in linea con gli obiettivi strategici europei di competitività e innovazione.
Le date: giovedì 25 settembre si pubblica il bando, il 7 ottobre si apre lo sportello.

Scadenza: bando a sportello con apertura 7 ottobre

Lazio Cinema International 2025 – I edizione

Lazio Cinema International 2025 – I edizione

L’intervento sostiene la produzione di Opere Audiovisive Internazionali, al fine di:

  • rafforzare e migliorare la competitività delle imprese di produzione cinematografica e il relativo indotto, anche mediante una più intensa collaborazione con i produttori esteri;
  • dare una maggiore visibilità internazionale alle destinazioni turistiche del Lazio, in particolare ai luoghi di pregio artistico e culturale oggi più marginali rispetto ad una domanda concentrata prevalentemente su Roma, e quindi rafforzare e migliorare la competitività del settore turistico.

La dotazione dell’Avviso è di 5 milioni di euro, per metà (2,5 milioni di euro) riservati alle Opere Audiovisive di Interesse Regionale, vale a dire che promuovono come destinazione turistica una o più località del Lazio.

I beneficiari sono i produttori indipendenti e originari (non esecutivi) dell’Opera Audiovisiva Internazionale che hanno accesso al credito d’imposta per la produzione di opere audiovisive (Tax Credit) e che sono PMI con sede operativa nel Lazio. Possono esserci più beneficiari per la stessa Opera e a ciascun beneficiario, incluse altre società del gruppo, può essere concesso il sostegno per la produzione di una sola Opera,

I Beneficiari, inoltre, devono avere una “capacità finanziaria” adeguata a realizzare l’Opera, congiuntamente agli altri Coproduttori Qualificati, cioè, avere un rapporto almeno pari a uno tra:

  • la somma del Valore della Produzione Medio Caratteristico del o dei Coproduttori Qualificati, e
  • il Costo Complessivo della Produzione, al netto dei crediti di imposta per la produzione di cui all’articolo 15 della Legge Cinema indicati come copertura finanziaria da parte dei Coproduttori Qualificati, delle Coperture Finanziarie di Terzi reperite alla Data di invio della Domanda dai Coproduttori Qualificati e dell’importo della Quota di Compartecipazione dei Coproduttori non Qualificati.

L’intervento è finalizzato a sostenere la realizzazione di Opere Audiovisive Internazionali, intendendo per tali:

  • Opere Cinematografiche Realizzate in Coproduzione Internazionale ai sensi dell’art. 3 del D.P.C.M. 11 luglio 2017 e che quindi abbiano la Quota Italiana e la Quota Estera compatibili con quanto stabilito dall’Accordo di Coproduzione tra l’Italia e lo Stato estero in questione;
  • Opere Cinematografiche Realizzate in Regime di Coproduzione Internazionale o Opere TV o Web di Produzione Internazionale ai sensi dell’art. 4 del D.P.C.M. 11 luglio 2017;
  • Opere TV o Web a cui è riconosciuta la nazionalità italiana ai sensi dell’articolo 2 del DPCM del 11 luglio 2017 e che abbiano sia la Quota Italiana sia la Quota Estera pari almeno al 20%.

Al momento della presentazione della domanda, deve essere presentata almeno una Lettera di Intenti, sottoscritta dal o dai Richiedenti e da almeno un Coproduttore Estero.

Le Opere devono in ogni caso fruire del credito d’imposta (Tax Credit Produttori), ma al momento della presentazione della Domanda è sufficiente avere richiesto la relativa idoneità, e:

  • se Opere Cinematografiche, devono presentare una durata superiore a 52 minuti e un Costo Complessivo di Produzione pari almeno a 1.500.000 euro, a 750.000 euro per le opere prime e seconde, per le opere di giovani autori e per le opere di ricerca e formazione, e a 400 euro al minuto per i documentari.
  • se Opere Audiovisive TV o Web:
  • se Opere di Narrazione e Finzione Scenica (fiction), devono presentare una durata pari o superiore a 52 minuti e un Costo Complessivo di Produzione pari almeno a 2.000 euro al minuto;
  • se Opere di Animazione o Documentari, devono presentare un Costo Complessivo di Produzione pari almeno a 400 euro al minuto e una durata pari o superiore a 40 minuti, se Documentario (singolo o seriale), o a 24 minuti, se Opere di Animazione.

Sono escluse le Opere Audiovisive per le quali alla Data della Domanda sia già avvenuto l’Inizio delle Riprese.

Entro 10 mesi dalla Data di Concessione deve essere presentata e prodotta a Lazio Innova la richiesta preventiva del Tax Credit, e quindi devono essere iniziate le riprese entro 60 giorni dalla data di presentazione di tale richiesta.

I Costi Ammissibili sono quelli sostenuti dal o dai Beneficiari per la realizzazione dell’Opera, inclusi quelli per produzioni appaltate ma esclusi quelli rimborsati da altri Coproduttori anche per effetto di una compartecipazione finanziaria. Tali Costi si distinguono in:

  • Costi Ammissibili Diretti Territoriali, vale a dire il Costo Eleggibile di Produzione sostenuto nei confronti di soggetti fiscalmente residenti nella regione Lazio oppure, a scelta del beneficiario, in proporzione al rapporto tra le giornate di ripresa effettuate sul territorio della regione Lazio e quelle totali,
  • Costi Ammissibili Diretti Extraterritoriali, nella misura massima del 25% di quelli Territoriali;
  • Costi Indiretti Forfettari calcolati nella misura del 15% dei costi per il personale ammissibili.

Per i costi del personale si applicano i costi standard orari, una semplificazione che consente di ridurre gli oneri di rendicontazione.

L’importo massimo dell’Aiuto concedibile ai sensi dell’art. 54 del Reg. (UE) 651/2014 per ogni singola Opera Audiovisiva non può superare il 50% dei Costi Ammessi e l’importo di un milione di euro in valore assoluto, ed è così determinato:

  • un importo pari al 30% dei Costi Ammessi (35% nel caso in cui la minore tra Quota Italiana ed Estera sia pari o superiore al 20%) con un massimo pari a 600.000 euro in valore assoluto. Tale quota non può risultare inferiore a 200.000 euro salvo che per i documentari;
  • un ulteriore importo pari al 5% dei Costi Ammessi, se l’Opera Audiovisiva è ritenuta di Interesse Regionale, con un massimo pari a 140.000,00 euro in valore assoluto;
  • un ulteriore importo pari al 5% dei Costi Ammessi, se l’Opera Audiovisiva è ritenuta di Particolare Interesse Regionale (10% nel caso in cui la minore tra Quota Italiana ed Estera sia pari o superiore al 20%) con massimo pari a 260.000,00 euro in valore assoluto.

È riconosciuto inoltre un contributo De Minimis pari al 100% del costo del Revisore Legale per la certificazione obbligatoria con perizia giurata del rendiconto.

La Domanda deve essere inviata dalle ore 12:00 del 30 settembre 2025 e fino alle ore 17:00 del 28 ottobre 2025.

Scadenza: 28 ottobre 2025

Giovani Attività Professionali

Giovani Attività Professionali

Spin-off universitario

La Regione Lazio sostiene le attività professionali, mediante la concessione di contributi a fondo perduto per la realizzazione di progetti di investimento per lo sviluppo di nuove attività professionali e l’ampliamento, la ristrutturazione o l’ammodernamento di quelle avviate di recente, anche mediante l’adozione di soluzioni digitali.

I progetti devono avere costi ammissibili da rendicontare non inferiori a 10.000,00 euro ed essere conclusi e rendicontati entro 9 mesi dalla data di concessione.

I Beneficiari sono i Professionisti, in forma singola, che al 16 settembre 2025 sono titolari di Partita IVA attiva, hanno domicilio fiscale nel Lazio, non hanno ancora compiuto il quarantesimo anno di età e sono iscritti a uno dei seguenti 9 ordini professionali:

  • Architetti
  • Avvocati
  • Commercialisti ed esperti contabili
  • Consulenti del Lavoro
  • Geologi
  • Geometri
  • Ingegneri
  • Notai
  • Periti Industriali

Il contributo previsto dall’Avviso è a fondo perduto ed è concesso a titolo di De Minimis.

Il contributo concedibile a un singolo progetto e a un singolo professionista non può superare 20.000,00 euro. Può essere richiesta una percentuale sui costi ammissibili dal 60% al 40%: la richiesta di una percentuale inferiore al massimo concedibile determina un punteggio maggiore.

Sono ammissibili i seguenti costi:

  • spese da rendicontare per investimenti materiali, immateriali e per canoni per l’adozione di nuove soluzioni digitali erogate in modalità SaaS, IaaS o PaaS;
  • spese da rendicontare per lavori di adeguamento strutturale e arredamento dei locali adibiti a Sede Operativa, nel limite massimo del 20% delle spese per investimenti materiali;
  • spese da rendicontare per servizi qualificati e strategici, aventi carattere una tantum (formazione, promozione e pubblicità, certificazioni di processo o di prodotto, adozione di nuove soluzioni digitali, commerciali, tecnologiche, legali e finanziarie, altro) nel limite massimo del 20% delle spese per investimenti materiali;
  • costi del personale, generali, amministrativi e indiretti calcolati nella misura forfettaria del 20% del totale delle spese da rendicontare di cui alle voci a), b) e c).

E’ possibile presentare domanda dalle ore 12:00 del 16 settembre ed entro le ore 17:00 del 16 ottobre.  Il Formulario è disponibile on line a partire dalle ore 12:00 del 2 settembre 2025.

Scadenza: 16 ottobre 2025

Interventi per la tutela e il recupero di insediamenti urbani storici

Interventi per la tutela e il recupero di insediamenti urbani storici

david-rodrigo-fr6zexbmjmc-unsplash

Al via il Bando regionale che concede contributi ai Comuni, ad esclusione di Roma Capitale, per la realizzazione di interventi finalizzati alla tutela e al recupero degli insediamenti urbani storici, ai sensi della L.R. n. 38/1999.

Gli interventi ammissibili a finanziamento dovranno perseguire gli obiettivi di cui all’articolo 59 della L.R. n. 38/1999 e dovranno prevedere:

  • la tutela dell’integrità fisica e la valorizzazione dell’identità culturale del centro storico;
  • il mantenimento od il ripristino dell’impianto urbano;
  • la tutela, la valorizzazione e la rivitalizzazione del patrimonio edilizio storico;
  • il recupero abitativo e sociale del patrimonio edilizio minore o di base;
  • l’integrazione di attrezzature e servizi mancanti, compatibilmente con la morfologia dell’impianto urbano e con i caratteri tipologici e stilistici-architettonici del patrimonio edilizio storico da riutilizzare;
  • l’ammodernamento e la riqualificazione dell’urbanizzazione primaria

Gli immobili, aree o fabbricati, oggetto degli interventi devono essere di proprietà del Comune richiedente oppure essere di proprietà di una Azienda di Servizi alla Persona (ASP). In caso di recupero di immobili di proprietà di una ASP, l’intervento per essere ammissibile deve riguardare l’utilizzo dell’immobile per l’erogazione di servizi alla persona, e la domanda, presentata dal Comune, deve essere corredata dagli atti di competenza del Comune e dell’ASP con i quali sia evidenziato l’interesse pubblico e sociale della proposta, approvato l’intervento di sostegno alla persona predisposto dall’ASP e resi disponibili al Comune il o gli immobili da recuperare e da utilizzare a tal fine.

Tali proposte devono inoltre rispettare i limiti massimi di costo stabiliti dalle D.G.R. n. 93/1997 e n. 750/2021 (che ha introdotto ulteriori deroghe ai limiti di costo riferite agli interventi di adeguamento/miglioramento sismico e di efficientamento energetico con miglioramento di almeno due classi) e a tal fine la domanda deve essere corredata di atti, relazioni tecniche, computi metrici estimativi ed ogni altro documento utile a fornire alla Commissione di Valutazione un quadro sufficientemente ampio e completo delle motivazioni che rendono necessario il ricorso alle deroghe dei massimali.

Non sono in ogni caso ammissibili:

  • interventi che non rientrano nel campo di applicazione della L.R. 22 dicembre 1999, n. 38 ed in particolare quelli che riguardassero immobili che non risultano ubicati, tutti se più di uno, all’interno di un centro storico o degli insediamenti storici puntuali come definiti dall’art. 60 della suddetta Legge regionale;
  • interventi già oggetto di finanziamento da parte di altra Direzione della Regione Lazio;
  • domande presentate da comuni che hanno ancora in corso alla Data della Domanda interventi di riqualificazione dei centri storici ex L.R. 22 dicembre 1999, n. 38, i cui finanziamenti sono antecedenti all’ultimo avviso di contribuzione di cui alla D.G.R. n. 855/2018.
  • interventi per i quali, alla Data della Domanda, siano già state pubblicate le procedure per la realizzazione dei lavori o di fornitura di beni e servizi previsti nel Quadro Economico dell’intervento.
  • non è finanziabile più di un intervento presentato dal medesimo Comune per i beni di proprietà e in caso un medesimo Comune presenti più di una Domanda sui beni di proprietà si considera valida l’ultima Domanda presentata entro i termini che annulla quelle presentate in precedenza.
  • in ogni Comune dove siano ubicati i beni di proprietà dell’ASP non è finanziabile più di un intervento presentato dal medesimo Comune sui beni di proprietà dell’ASP sul proprio territorio e in caso un medesimo Comune presenti più di una Domanda sui beni di proprietà dell’ASP sul proprio territorio si considera valida l’ultima Domanda presentata entro i termini che annulla quelle presentate in precedenza.

L’avviso ha una dotazione finanziaria complessiva di 14.000.000,00 euro.

Ai Comuni con più di 5.000 abitanti è riservato il 40% dell’importo totale stanziato, pari a 5.600.000,00 euro, mentre ai Comuni con 5.000 Abitanti o meno è riservato il restante 60%, pari a 8.400.000,00 euro.

Il contributo massimo concedibile a ciascun Comune e a ciascuna domanda è pari a 500.000,00 euro per i Comuni con più di 5.000 abitanti ed è pari a 250.000,00 euro per i Comuni con 5.000 abitanti o meno e per i beni di proprietà delle ASP.

Il contributo è a fondo perduto, fino a concorrenza del 100% dell’importo complessivo del Quadro Economico dell’intervento. Tale rapporto è ridotto per effetto della compartecipazione finanziaria che il Beneficiario si impegna a sostenere mediante risorse proprie, anche per effetto di altri contributi ad esso concessi da altri enti pubblici o privati.

Le domande di contributo devono essere presentate dalle ore 12:00 del 4 settembre e l’invio delle domande può essere perfezionato a partire dalle ore 12:00 dell’11 settembre ed entro le ore 17:00 del 25 settembre 2025.

Scadenza: 25 settembre 2025

Acchiappa Talenti: incentivi alle imprese per l’inserimento lavorativo di giovani e adulti

Acchiappa Talenti: incentivi alle imprese per l’inserimento lavorativo di giovani e adulti

Spin-off universitario

L’Assessorato Lavoro, Scuola, Formazione, Ricerca, Merito e Urbanistica, tramite la Direzione Regionale Istruzione, Formazione e Politiche per l’Occupazione, ha approvato un nuovo avviso pubblico a valere sul PR FSE+ Lazio, attraverso il quale si promuove un’azione rafforzata di attivazione e inserimento nel mercato del lavoro del Lazio, rivolta a soggetti disoccupati o inoccupati.

L’Avviso è articolato in tre principali macro ambiti, così delineati:

  1. Giovani”, attraverso il quale si intende promuovere l’occupazione stabile di persone fino a 35 anni, residenti o domiciliate nel Lazio. Si tratta di una finalità generalista, poiché l’età rappresenta ancora una barriera significativa da superare per l’ingresso nel mondo del lavoro;
  2. Rientro nel Lazio”, attraverso il quale si punta ad attrarre e/o riportare nel tessuto imprenditoriale regionale persone non occupate che hanno raggiunto un livello specifico nel loro percorso di studi, presso enti del Lazio;
  3. Alte professionalità”, attraverso il quale si è deciso di creare opportunità di inserimento in impresa che combinano alcune caratteristiche degli altri due ambiti, come la residenza e il luogo di conseguimento del titolo di studio. Questa iniziativa è, tuttavia, rivolta esclusivamente a soggetti privi di occupazione e in possesso di titoli di studio elevati, offrendo loro occasioni di inserimento professionale di alto livello.

L’obiettivo dell’avviso è erogare a favore del tessuto imprenditoriale regionale, incentivi all’occupazione, che dovranno essere riferiti ad assunzioni con contratto di lavoro subordinato, a tempo indeterminato o a tempo determinato, da parte di imprese attive nei settori dei servizi e dell’industria.

Le tre tipologie di incentivi possono essere richieste a scelta delle imprese, ai sensi della normativa in materia di Aiuti di Stato dell’UE:

  1. Regolamento (UE) n. 2023/2831 della Commissione Europea del 13 dicembre 2023, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti “de minimis” che, a partire dal 1° gennaio 2024, sostituisce il regolamento della Commissione (UE) 1407/2013 (AIUTI DE MINIMIS);
  2. Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato (Regolamento Generale di Esenzione per Categoria), pubblicato sulla GUUE L 187 del 26 giugno 2014 (AIUTI IN ESENZIONE).

Si raccomanda di porre attenzione al dettaglio dei requisiti per la concessione degli incentivi, illustrati negli articoli 3, 4 e 5 dell’avviso, definiti sulla base di un’analisi dei fabbisogni delle imprese.

Questa impostazione risponde anche alle indicazioni delle Autorità dell’UE, in particolare nell’ambito dell’utilizzo dei fondi FSE+ e dei fondi UE in generale, che richiedono di specificare con precisione i target di intervento e di delineare i processi che determinano la quantificazione delle risorse disponibili, al fine di raggiungere le finalità e i risultati attesi degli interventi.

Sono beneficiarie degli incentivi per i macro ambiti A, B e C le imprese attive nei settori dei servizi e dell’industria che assumono a partire dalla data di pubblicazione dell’Avviso, con contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato oppure a tempo determinato di almeno 12 mesi, i soggetti indicati nell’art. 4 dell’Avviso (destinatari).

Fermo restando quanto previsto nell’art. 5 dell’avviso (Aiuti di Stato), le imprese richiedenti devono inoltre possedere i seguenti requisiti:

  1. in caso di aiuti de minimis, avere una sede operativa ubicata sul territorio della Regione Lazio presso la quale viene assunto il lavoratore/la lavoratrice per cui viene richiesto l’incentivo e, in caso di aiuti in esenzione, di averla almeno al pagamento dell’aiuto;
  2. essere regolarmente iscritte presso il registro delle imprese della CCIAA territorialmente competente con stato attivo (solo per coloro che sono tenuti a tale adempimento ad esempio imprese, società tra professionisti ecc.);

ovvero:

  • essere regolarmente iscritte al relativo albo, elenco, ordine o collegio professionale, ove obbligatorio per legge, iscritte ad associazioni professionali inserite nell’elenco di cui alla L. 4/2013 art. comma 7 e/o alla L. R. n. 73/2008, iscritte alla Gestione Separata dell’INPS come liberi professionisti senza cassa, e – in ogni caso – sono in possesso di partita iva rilasciata da parte delle Agenzia delle Entrate per lo svolgimento dell’attività (solo per i liberi professionisti);
  • essere in regola con le norme in materia contributiva e previdenziale attestate nel DURC;
  • garantire trattamenti non inferiori a quelli previsti dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro e territoriali, se presenti, sottoscritti dalle Organizzazioni Sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale;
  • essere in regola con la normativa vigente in materia di sicurezza del lavoro, assicurazioni sociali obbligatorie nonché rispettare la normativa in materia fiscale;
  • essere in regola con le assunzioni previste dalla Legge 68/99 sul collocamento mirato ai disabili;
  • essere regolarmente costituite secondo il proprio regime giuridico;
  • essere operative alla data di presentazione della presente domanda di incentivo;
  • non essere state destinatarie, nei tre anni precedenti la data di presentazione della domanda di agevolazione, di provvedimenti di revoca di agevolazioni pubbliche ad eccezione di quelli derivanti da rinunce da parte delle imprese;
  • non sussistere nei propri confronti cause di divieto, decadenza o sospensione di cui al Decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove diposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136”;
  • non aver ricevuto alcuna condanna, con sentenza passata in giudicato, per qualsiasi reato che determina l’incapacità a contrattare con la Pubblica Amministrazione;
  • non sussistere nei propri confronti cause di esclusione di cui all’art. 1 bis comma 14 della Legge 18/10/2001 n. 383 e s.m.i. e di non essere destinataria di sanzioni interdittive di cui al D.Lgs. n. 231/2001 o di altre sanzioni interdittive limitative, in via temporanea;
  • non aver effettuato nei sei mesi precedenti alla data di assunzione incentivata:
  • licenziamenti individuali o plurimi, ai sensi della normativa vigente;
  • licenziamenti collettivi ai sensi della normativa vigente;
  • procedure di mobilità ordinarie e in deroga ai sensi della normativa vigente.

Gli incentivi possono essere riconosciuti a favore dell’impresa somministratrice anche nel caso di stipula di un contratto di somministrazione di lavoro, a tempo indeterminato oppure a tempo determinato, fermo restando, in particolare, quanto disposto dalla circolare INPS n. 57/2016.

Sono escluse dai benefici del presente Avviso le assunzioni effettuate dalla Pubblica Amministrazione, individuabile assumendo a riferimento la nozione e l’elencazione recati dall’art. 1, comma 2, del D.lgs. n. 165/2001 e smi.

Per beneficiare degli incentivi, l’assunzione deve corrispondere ad attività lavorative effettivamente svolte nelle unità produttive localizzate nel Lazio del datore di lavoro beneficiario.

Destinatari

Destinatari degli incentivi previsti dall’avviso (si rimanda alle specifiche dell’art. 4 dell’avviso) sono:

Incentivo A – Giovani under 35 disoccupati/e o inoccupati/e, residenti o domiciliati nel Lazio, che devono aver conseguito almeno il diploma di “Laurea triennale” (inclusa la “Laurea specialistica”, “Laurea a ciclo unico”, “Master di I e II livello”, titolo di “Dottore di Ricerca”) o un diploma “Tecnico Superiore” (non è sufficiente un diploma di scuola secondaria di secondo grado).

Incentivo B – Disoccupati/e o inoccupati/e, residenti o domiciliati fuori dal Lazio, che hanno conseguito in un Ateneo o ITS Academy del Lazio almeno il diploma di “Laurea triennale” (inclusa la “Laurea specialistica”, “Laurea a ciclo unico”, “Master di I e II livello”, titolo di “Dottore di Ricerca”) o un diploma “Tecnico Superiore”.

Incentivo C – Disoccupati/e e/o inoccupati/e:

  • residenti o domiciliati nel Lazio, che siano in possesso di Laurea specialistica o titolo superiore;
  • residenti o domiciliati fuori dal Lazio, che abbiano conseguito il titolo di Laurea specialistica o titolo superiore in un Ateneo del Lazio.

Modalità di presentazione delle proposte progettuali

Le domande di incentivo di cui al presente Avviso, dovranno essere presentate con la modalità a sportello, a partire dalle ore 10:30 di mercoledì 1° ottobre 2025 e fino alle ore 17:00 di mercoledì 1° aprile 2026.

Scadenza: 1° aprile 2026

Valorizzazione del patrimonio culturale dei piccoli Comuni – annualità 2025

Valorizzazione del patrimonio culturale dei piccoli Comuni – annualità 2025

Con il Piano Annuale degli interventi in materia di Valorizzazione Culturale – Annualità 2025, la Regione Lazio prosegue l’attività di valorizzazione del patrimonio culturale e sociale dei Piccoli Comuni del Lazio, intesi come centri abitati con popolazione non superiore a 5.000 abitanti
La misura riguarda lavori, attività e forniture per la valorizzazione del patrimonio culturale dei Piccoli Comuni del Lazio attraverso la riqualificazione dei centri storici e delle più varie emergenze d’interesse.
Il presente Avviso ha una dotazione finanziaria complessiva di 4.500.000,00 di euro, per il triennio 2025 – 2027.

La domanda di contributo può essere presentata da Piccoli Comuni, ossia comuni con popolazione residente fino a 5.000 abitanti (come risultante dai dati ISTAT al 1° gennaio 2025). Ogni piccolo comune può presentare un’unica domanda di contributo, in forma singola.
Il contributo regionale in conto capitale sarà pari al 100% del costo totale ammissibile dell’intervento. Per ciascuna proposta ammissibile il contributo regionale non potrà in ogni caso superare l’importo di € 40.000,00
L’istanza per la concessione del contributo deve pervenire esclusivamente mediante l’utilizzo dell’apposita piattaforma informatica messa a disposizione dall’Amministrazione regionale, a partire dalle ore 12:00 del 30 luglio ed entro le ore 16:00 del 23 settembre 2025.

Scadenza: 23 settembre 2025

Investimenti Strategici Pmi

Investimenti Strategici Pmi

 

Presentazione delle Domande: a partire dalle ore 12:00 del 17 luglio 2025 e fino alle ore 17:00 del 5 marzo 2026

La Regione Lazio, attraverso il presente Avviso, sostiene la competitività delle PMI del proprio territorio rafforzando il loro fondamentale contributo per la crescita sostenibile e la creazione di posti di lavoro nell’economia regionale.

A tal fine l’Avviso sostiene la realizzazione di investimenti da parte delle PMI riguardanti l’ampliamento, la diversificazione e la modernizzazione delle attività produttive esistenti, anche mediante l’adozione di tecnologie innovative e sostenibili. Non sono ammissibili investimenti sostitutivi della capacità produttiva esistente, né investimenti per l’avvio di nuove iniziative.

I progetti ammissibili devono presentare costi ammissibili almeno pari a 500.000,00 euro e riguardare prevalentemente Investimenti (almeno il 75% del progetto).

Sono inoltre ammissibili le due tipologie di intervento ancillari:

  1. attività di formazione e di addestramento dei dipendenti da assumere o da riqualificare per effetto degli investimenti agevolati;
  2. consulenze e servizi attinenti alla fase di industrializzazione e di prima commercializzazione dei prodotti o servizi oggetto dell’investimento agevolato.

Ogni progetto deve essere concluso e rendicontato entro 18 mesi dalla data di concessione; tale termine è di 24 mesi per i progetti di importo superiore ai 3 milioni di euro e di 36 mesi per i progetti di importo superiore ai 10 milioni di euro; i progetti devono comunque essere completati entro il 31 marzo 2029. Non sono ammissibili progetti riguardanti tecnologie critiche rientranti nell’ambito STEP, per i quali è previsto uno specifico avviso.

Il sostegno è destinato alle PMI che hanno, o acquisiscono entro la data della prima erogazione, l’unità produttiva localizzata nel Lazio che è oggetto del progetto.

Ogni PMI può realizzare un solo progetto in forma singola, dimostrando una adeguata capacità finanziaria in rapporto ai costi ammissibili del progetto al netto del corrispondente contributo. Non sono ammissibili Progetti da realizzarsi in aggregazione.

Tutte le PMI beneficiarie devono, infine, possedere i requisiti previsti per contrarre con la Pubblica Amministrazione.

Sono ammissibili i seguenti costi:

  1. per gli investimenti: gli acquisti a condizioni di mercato di beni materiali e immateriali;
  2. per le attività di formazione: le spese riconosciute all’organizzazione responsabile della formazione, relative alle ore dedicate dai formatori, ai servizi di consulenza specifica e agli altri costi di esercizio direttamente imputabili all’attività. Sono inoltre ammissibili i costi per la partecipazione all’attività dei dipendenti dell’impresa beneficiaria, questi ultimi riconosciuti nella misura forfettaria del 20% del totale delle spese sostenute nei confronti dell’organizzazione responsabile (art. 55 (1) Reg. UE 2021/1060);
  3. le spese per consulenze e servizi direttamente imputabili ad attività di supporto all’industrializzazione e alla prima commercializzazione dei prodotti o servizi oggetto dell’investimento agevolato;
  4. il premio della Fideiussione a garanzia dell’anticipo obbligatorio.

L’agevolazione è un contributo a fondo perduto, nella misura massima di 10 milioni di euro per progetto.

Scadenza: 5 marzo 2026

Attrazione Investimenti – Invest in Lazio Grant facility

Attrazione Investimenti – Invest in Lazio Grant facility

Presentazione delle domande: a partire dalle ore 12:00 del 28 agosto 2025 e fino alle ore 17:00 del 5 marzo 2026

La Regione Lazio prevede, con il programma Invest In Lazio e nel quadro delle iniziative italiane tese ad attrarre investimenti esteri, importanti misure di accompagnamento riguardanti l’individuazione di aree disponibili, di filiere di fornitori e di risorse umane di qualità, e la velocizzazione delle procedure amministrative.

L’Avviso “Attrazione Investimenti – Invest in Lazio grant facility” si rivolge alle PMI, anche estere o non presenti nella Regione Lazio, e sostiene con contributi a fondo perduto la creazione nel Lazio di nuove unità produttive e il rinnovamento di unità produttive esistenti.

I progetti ammissibili devono pertanto riguardare prevalentemente investimenti per la creazione di una nuova unità produttiva nel Lazio ovvero investimenti per l’ampliamento della capacità produttiva, il cambiamento fondamentale dei processi di produzione o la diversificazione delle produzioni esistenti, da realizzarsi in una unità produttiva che la PMI beneficiaria intende acquistare o ha acquistato da terzi negli ultimi sei mesi.

È prevista la possibilità che l’unità produttiva nel Lazio in cui saranno localizzati gli Investimenti previsti nel progetto si configuri come impresa di nuova costituzione (non ancora costituita alla data della domanda), anche nel caso in cui quest’ultima è il soggetto che acquisterà l’unità produttiva esistente in cui saranno localizzati gli investimenti. La nuova impresa (impresa costituenda) dovrà essere controllata da una o più imprese, italiane o estere, una delle quali presenta la domanda in veste di promotore. La nuova Impresa dovrà essere costituita esclusivamente nella forma di società di capitale e dovrà avere i requisiti e le caratteristiche previste dall’Avviso. Sul punto si chiarisce in particolare che la nuova Impresa dovrà rispettare i parametri dimensionali di PMI anche tenendo conto della dimensione delle imprese socie, in applicazione dei regolamenti europei.

Sono inoltre ammissibili i costi per attività di formazione, consulenze e servizi strettamente attinenti al progetto di investimento, per un importo complessivamente non superiore al 25% degli investimenti realizzati.

I progetti agevolabili devono essere di importo non inferiore a 1.000.000,00 euro ed essere completati e rendicontati entro 18 mesi dalla data di concessione del contributo. Tale termine è di 24 mesi per i progetti di importo superiore a 3.000.000,00 euro e di 36 mesi per i progetti di importo superiore a 10.000.000,00 euro, ma non può comunque essere successivo al 31 marzo 2029.

Il sostegno è destinato alle PMI che abbiano, al massimo entro la data della prima erogazione, l’unità produttiva localizzata nel Lazio oggetto del progetto.

Ogni impresa può realizzare un solo progetto, dimostrando una adeguata capacità finanziaria in rapporto ai costi ammissibili del progetto al netto del corrispondente contributo.

Tutti i beneficiari devono, infine, possedere i requisiti previsti per contrarre con la Pubblica Amministrazione.

Sono ammissibili tutti i costi per investimenti, con limitazioni per quanto riguarda gli investimenti immateriali (50%), le spese per terreni (10%) e le spese tecniche (10%).

Il costo per l’acquisto dell’unità produttiva esistente è ammissibile, nella misura massima del 50% del totale degli investimenti, solo se l’acquisto è successivo al momento della domanda e riguarda un’unità produttiva chiusa o che sarebbe stata chiusa in assenza di tale acquisizione e che non ha ricevuto precedenti aiuti.

Per l’attività di formazione sono ammissibili le spese sostenute nei confronti dell’organizzazione incaricata della formazione, oltre a una somma forfettaria (20%) per la partecipazione all’attività di formazione da parte dei dipendenti dell’impresa beneficiaria.

I costi per consulenze e servizi devono riguardare l’industrializzazione o la prima commercializzazione dei prodotti o servizi oggetto dell’investimento.

È ammissibile il premio per la fideiussione a garanzia dell’anticipo obbligatorio.

L’agevolazione è un contributo a fondo perduto e non può superare 10 milioni di euro per progetto.

Scadenza: 5 marzo 2026

1 2 3 14