EuroHPC: aperto il bando “Innovation Action in Low Latency and High Bandwidth Interconnects”

EuroHPC: aperto il bando "Innovation Action in Low Latency and High Bandwidth Interconnects"

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L’Impresa comune europea per il calcolo ad alte prestazioni (EuroHPC) ha lanciato un bando (Innovation Action in Low Latency and High Bandwidth Interconnects) per sostenere l’innovazione nelle reti di interconnessione a bassa frequenza e alta larghezza di banda.

L’obiettivo del bando è di sostenere lo sviluppo tecnologico di una tecnologia di interconnessione tra nodi HPC innovativa e competitiva a livello europeo.

Le proposte selezionate dovranno:

  • Sviluppare una tabella di marcia per le interconnessioni europee scalabili tra i nodi destinate ai sistemi HPC exascale e post-exascale, che dovrà tenere conto del lavoro sostenuto da EuroHPC in quest’area, come i componenti in fase di sviluppo nel progetto EuroHPC RED-SEA e nell’area dei processori e degli acceleratori.
  • Sviluppare l’hardware di interconnessione tra i nodi affrontando la progettazione, lo sviluppo, il collaudo e il tape-out, nonché l’integrazione nei banchi di prova. Il lavoro dovrebbe favorire le sinergie con il lavoro sostenuto da EuroHPC nell’area dei processori e degli acceleratori.
  • Sviluppare il software, l’installazione, la configurazione e gli strumenti di gestione per l’interconnessione sviluppata, in base alle esigenze dei flussi di lavoro HPC e ai requisiti delle applicazioni.
  • Affrontare questioni quali larghezza di banda elevata, bassa latenza, efficienza energetica, virtualizzazione, scalabilità, affidabilità, sicurezza, ecc.

Il bando è finanziato nell’ambito di Horizon Europe, il programma di finanziamento dell’UE per la ricerca e l’innovazione, con un budget totale di 30 milioni di euro.

Le proposte selezionate dovranno avere una durata di 3 anni.

Scadenza: 31 gennaio 2024

Connessioni di rete europee: CEF mette a disposizione 277 milioni di euro

Connessioni di rete europee: CEF mette a disposizione 277 milioni di euro

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È stata pubblicata la seconda tranche di call nell’ambito del programma “Connecting Europe Facility” (CEF): sono disponibili otto tipologie diverse di bandi a seconda dell’argomento di interesse.

L’obiettivo principale è quello di sostenere progetti per reti sicure, veloci e ad alta capacità, dorsali di rete (backbone), comprese comunicazioni quantistiche, cloud federation e cavi sottomarini, rafforzando le reti che collegano le aree rurali, periferiche e d’oltremare.

  • European Quantum Communication Infrastructure – The EuroQCI initiative – Works: verrà cofinanziato lo sviluppo e l’implementazione di componenti della rete dorsale terrestre per sostenere collegamenti transfrontalieri tra due o più reti nazionali di comunicazione quantistica negli Stati membri e/o sul collegamento tra i segmenti terrestri e spaziali di EuroQCI. Questo bando supporta le seguenti azioni:

rafforzamento delle reti dorsali quantistiche terrestri transfrontaliere per l’interconnessione transfrontaliera;

collegamento con il segmento spaziale di EuroQCI, sviluppato nell’ambito del programma Secure Connectivity;

fornitura di collegamenti in fibra tra EuroQCI e una rete paneuropea di Security Operation Centers (SOC).

Sono disponibili 90 milioni € per queste azioni.

  • Interconnection of backbone networks for cloud federations – Studies: verranno finanziate le ricerche nell’ambito dei collegamenti Gigabit per l’interconnessione tra i driver socioeconomici, ossia le pubbliche amministrazioni, enti pubblici o privati incaricati della gestione di servizi di interesse generale (SGI) o di servizi di interesse economico generale (SIEG) e reti backbone per le cloud federation. Le attività finanziate saranno:

analisi delle esigenze di investimento relative allo sviluppo e alla diffusione di infrastrutture transfrontaliere e nazionali per le interconnessioni cloud e le interconnessioni cloud con HPC e infrastrutture edge sia a livello fisico, tenendo conto della sostenibilità;

studio della sovranità economica delle alternative impiegate;

indagine dei fabbisogni tecnologici e dell’impronta di carbonio rilevanti per l’interconnessione delle reti e risorse;

analisi dei rischi per la sicurezza informatica.

3 milioni € è il budget per le ricerche in questo ambito.

  • Backbone connectivity for Digital Global Gateways – Works: l’obiettivo della call è diffondere reti nell’ambito della strategia di accesso globale digitale dell’UE, contribuendo a rafforzare la qualità della connettività all’interno dell’Unione e con i paesi terzi. Chi partecipa, dovrà utilizzare tecnologie neutrali per rafforzare la connettività e stimolare il mercato.

Il finanziamento per questo bando è di 100 milioni €, fondo che contiene anche la parte della ricerca.

  • 5G coverage along transport corridors – Studies: questo bando sostiene le azioni preliminari per i progetti di implementazione a sostegno degli investimenti in aree difficili, in cui le forze di mercato da sole non riescono a fornire i servizi 5G con la necessaria qualità del servizio, coinvolgendo due o più Stati membri.

Il budget della call per le azioni e le ricerche è pari a 28 milioni €.

  • 5G coverage along transport corridors – Works: verranno finanziate attività che supportano gli investimenti in aree difficili, in cui i servizi 5G non riusciranno a essere adottati con la necessaria qualità del servizio. L’obiettivo è fornire connettività lungo i principali percorsi di trasporto europei, nelle tratte transfrontaliere che coinvolgono due o più Stati membri, con un tasso di cofinanziamento del 50%.

Alle azioni di coordinamento e supporto verrà destinato un sostegno di 2 milioni €.

  • Preparation of works for Operational digital platforms: la call finanzia la realizzaione di piattaforme digitali per sostenere gli obiettivi ambientali ed energetici dell’UE a fronte della crisi energetica in corso, fornendo sia tecnologie che connettività. Questa azione di coordinazione e supporto preparerà progetti di lavoro futuri identificando in questi ambiti:

studio esplorativo per identificare i casi d’uso nell’energia e nella mobilità;

analisi di fattibilità per i casi preselezionati;

preparativi dettagliati per i casi selezionati;

assistenza ai progetti provenienti dal primo bando.

Saranno finanziati 4 milioni € per questo bando.

  • Integration of 5G with edge computing and federated cloud facilities: questa azione di coordinazione e supporto raccoglierà informazioni sui progetti nell’ambito dei programmi europei e nazionali e sulle principali iniziative del settore privato con lo scopo di collegare le infrastrutture 5G lungo i corridoi di trasporto e le comunità intelligenti 5G al nodo perimetrale e all’infrastruttura cloud federata. Gli obiettivi sono:

soddisfare i requisiti di servizio per la mobilità connessa e automatizzata;

generare efficienza di mercato: la piattaforma globale 5G-edge-cloud dovrebbe soddisfare le esigenze di varie comunità e settori, in particolare il settore socioeconomico e quello della mobilità.

Per questa azione di coordinazione e supporto sono stati stanziati 6 milioni di €.

  • 5G for Smart Communities – Works: questo bando finanzierà i progetti che:

implementano le infrastrutture 5G in grado di fornire una connettività innovativa (come prestazioni Gigabit, alta densità di utenti, copertura onnipresente, capacità di connettere dispositivi IoT, bassa latenza e affidabilità) in grado di supportare modalità innovative per migliorare la fornitura di servizi pubblici e SIG o SIEG;

raggruppano le reti 5G distribuite con uno stack middleware cloud-to-edge in grado di supportare i casi d’uso e le applicazioni ad alta intensità di dati richiesti dai SED coinvolti.

Alle attività verranno concessi 50 milioni €.

Possono partecipare alle call CEF Digital: le persone giuridiche, gli enti pubblici o privati (comprese le joint venture) con sede nei paesi dell’UE, inclusi Paesi o Territori d’Oltremare.

Scadenza: 23 febbraio 2023

Programma Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori – Bando 2022 per gemellaggio e reti di città

Programma Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori – Bando 2022 per gemellaggio e reti di città

 

Bando nell’ambito del programma Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori (CERV): Gemellaggio di città e Reti di città.

Il bando è articolato in due topic distinti. Ciascuna candidatura può riguardare uno solo dei due topic.

Topic 1 – Gemellaggio di città
Sostegno a progetti orientati alle seguenti priorità:

  • sensibilizzare sulla ricchezza del contesto culturale e linguistico in Europa e promuovere la comprensione reciproca e la tolleranza;
  • sensibilizzare sull’importanza di rafforzare il processo di integrazione europea basato sulla solidarietà e sui valori comuni;
  • favorire il senso di appartenenza all’Europa promuovendo il dibattito sul futuro dell’Europa;
  • riflettere sull’impatto della pandemia sulle comunità locali, nonché sulle forme che la partecipazione civica assume durante la crisi COVID-19.

Attività finanziabili: workshop, seminari, conferenze, attività di formazione, riunioni di esperti, webinar, attività di sensibilizzazione, raccolta di dati, sviluppo, scambio e diffusione di buone pratiche tra autorità pubbliche e organizzazioni della società civile, sviluppo di strumenti di comunicazione e uso dei social media.

I progetti devono essere presentati da un singolo proponente. Un progetto deve coinvolgere almeno 2 municipalità di 2 Paesi ammissibili, dei quali almeno 1 sia Stato membro UE, e avere durata massima di 12 mesi. Il gemellaggio deve coinvolgere almeno 50 partecipanti diretti, di cui almeno 25 provenienti dalle municipalità partner. Le attività devono svolgersi in uno dei Paesi coinvolti nel progetto. Ciascun progetto può ricevere un contributo UE di massimo € 30.000.

Topic 2 – Reti di città
Sostegno a progetti riguardanti le seguenti priorità:

  • rafforzare la dimensione europea e democratica del processo decisionale dell’UE;
  • sostenere elezioni libere e corrette in Europa;
  • favorire il senso di appartenenza all’Europa promuovendo il dibattito sul futuro dell’Europa;
  • riflettere sull’impatto della pandemia sulle comunità locali, nonché sulle forme che la partecipazione civica assume durante la crisi COVID-19.

Attività finanziabili: workshop, seminari, conferenze, attività di formazione, riunioni di esperti, webinar, attività di sensibilizzazione, raccolta di dati, sviluppo, scambio e diffusione di buone pratiche tra autorità pubbliche e organizzazioni della società civile, sviluppo di strumenti di comunicazione e uso dei social media.

I progetti devono essere presentati da un consorzio costituito da almeno 5 municipalità di 5 Paesi ammissibili, di cui almeno 3 siano Stati UE, e avere una durata compresa tra 12 e 24 mesi. Le attività devono svolgersi in almeno due diversi Paesi ammissibili.

Beneficiari: Enti pubblici o organizzazioni non-profit: città/comuni e/o altri livelli di autorità locali o loro comitati di gemellaggio o altre organizzazioni non-profit che rappresentano le autorità locali. Questi soggetti devono essere stabiliti nei seguenti Paesi: Stati UE (compresi PTOM) e Paesi terzi associati al programma (al momento solo Paesi EFTA/SEE)

Scadenza: 24/03/2022, ore 17.00 (ora di Bruxelles).

Bando UE per contrastare la disinformazione in rete

Bando UE per contrastare la disinformazione in rete

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Internet non solo ha aumentato largamente la mole e la varietà di notizie fruibili dai cittadini, ma ha anche profondamente modificato l’accesso a tali contenuti. Le nuove tecnologie, tuttavia, possono anche essere utilizzate per diffondere disinformazione. Le dimensioni di questo fenomeno hanno suscitato preoccupazione e consapevolezza nella società civile e nelle istituzioni fino al livello internazionale. La cattiva informazione interferisce con l’azione politica, deviando l’opinione pubblica e manipolando dibattiti su argomenti importanti, come i cambiamenti climatici, l’immigrazione, la pubblica sicurezza, la salute e la finanza. Difficile non pensare alle campagne di disformazione che negli ultimi anni hanno spopolato nel nostro paese su temi come la migrazione, il ruolo delle ONG nelle attività di salvataggio in mare o rispetto al tema dei vaccini.

Nell’aprile 2018 la Commissione Europea ha analizzato il fenomeno della disinformazione online e ha delineato una strategia per limitarne l’impatto, rispettando la libertà di pensiero e tutti gli altri diritti fondamentali. Da qui un Piano d’Azione Contro la Disinformazione e la creazione di un Osservatorio Europeo dei Media Digitali (EDMO) che supporta le attività delle commissioni multidisciplinari, fornisce costantemente statistiche e valutazioni alle autorità incaricate di tali politiche ai sensi del Codice di Condotta sulla disinformazione e, non per ultimo, risulta essere un valido strumento per l’alfabetizzazione mediatica.

L’obiettivo del bando “Pilot Project- EU grants for small-scale online media: supporting high-quality news products and tackling fake news” è contrastare la disinformazione e integrare le attività di EDMO, fornendo finanziamenti a specifici progetti di ricerca sulla disinformazione. Ogni progetto, di durata compresa tra i 12 e i 15 mesi, potrà ricevere un contributo UE non superiore ad € 315.000. In totale la dotazione finanziaria del bando è pari a 2,2 milioni di euro con i quali la Commissione si aspetta di finanziare almeno 7 proposte progettuali.

Attività che rientrano nel progetto:

  • Analisi e individuazione di campagne di disinformazione dannose a livello nazionale/regionale e il loro impatto sulla società e sulla democrazia.
  • Attività di alfabetizzazione mediatica a livello nazionale/regionale.

I progetti candidati contribuiranno attivamente all’attività dell’EDMO. Analizzeranno il livello di propagazione e gli ambiti presi di mira da campagne di disinformazione. Ogni progetto avrà la possibilità di accedere alla piattaforma tecnologica di EDMO alle condizioni stabilite dal consiglio di amministrazione.

Dovrebbero, inoltre, essere in grado di supportare esperti in settori facilmente bersaglio di campagne di disinformazione come ad esempio Salute, Ambiente, Immigrazione, Politiche europee, focalizzando le indagini e le attività di ricerca sulle emergenti vulnerabilità delle nuove tecnologie e sulle campagne di disinformazione del territorio in cui operano.

Sono soggetti eleggibili le OSC (comprese le ONG), le università, le istituzioni educative, i centri di ricerca e le società di media online di piccole dimensioni.

Possono essere richiesti fondi per le seguenti tipologie di attività:

  • conferenze, seminari, eventi;
  • attività di formazione;
  • di messa a conoscenza e diffusione;
  • azioni finalizzate alla creazione e al miglioramento di network e scambi di buone pratiche;
  • progetti di studio, analisi e mappatura;
  • attività di fast-checking e ricerca.

Le candidature devono essere presentate entro il 30 novembre 2020, seguendo le modalità indicate nel bando.

Erasmus+: Bando EACEA/10/2020 – European Youth Together

Erasmus+: Bando EACEA/10/2020 – European Youth Together

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“European Youth Together” mira a creare reti che promuovono partenariati regionali, da gestire in stretta collaborazione con i giovani di tutta Europa, per incoraggiare una più ampia partecipazione dei giovani alla vita pubblica europea e la promozione della cittadinanza europea.

“European Youth Together” sosterrà le iniziative di almeno cinque organizzazioni giovanili di cinque diversi Paesi ammissibili ad Erasmus+ e mirerà a riunire i giovani di tutta Europa (orientale, occidentale, settentrionale e meridionale)

Creazione di reti che promuovono partenariati regionali, da gestire in stretta collaborazione con i giovani, per incoraggiare una più ampia partecipazione dei giovani alla vita pubblica europea, la condivisione di idee sull’UE e la promozione della cittadinanza europea. Verranno sostenute iniziative che coinvolgono almeno cinque organizzazioni giovanili di cinque diversi Paesi aderenti ad Erasmus+ e capaci di mobilitare i giovani di tutta Europa (orientale, occidentale, settentrionale e meridionale).

Priorità tematiche
Promozione degli obiettivi n. 3, 4 e 10 – ossia “Società inclusive”, “Informazione e dialogo costruttivo” e “Europa verde sostenibile” – stabiliti nella Strategia UE per i giovani 2019-2027, obiettivi che rispecchiano anche le priorità politiche della Commissione europea per i prossimi cinque anni, in particolare il “Green Deal europeo, “Una Europa pronta per l’era digitale” e ” Un nuovo slancio per la democrazia europea”.

Attività ammissibili
– attività di mobilità, tra cui scambi di giovani su larga scala, comprese attività di rete e opportunità di formazione non formale o informale, preparazione di attività online e sviluppo di progetti da parte dei giovani; Le attività di mobilità su larga scala dovrebbero costituire una componente chiave dei progetti. La mobilità dovrebbe offrire scambi transfrontalieri e opportunità di formazione non formale o informale per i giovani di tutta Europa, che possono essere preparati e supportati attraverso forum online;
– attività che facilitano l’accesso e la partecipazione dei giovani alle attività della politica dell’UE per la gioventù;
– scambi di esperienze e di buone pratiche; creazione di reti e partenariati con altre organizzazioni giovanili; partecipazione a riunioni, seminari, forum online con altri soggetti interessati e/o responsabili politici, anche al fine di accrescere l’impatto delle politiche sui gruppi, i settori e/o i sistemi target;
– iniziative ed eventi per lo sviluppo di ONG/organizzazioni della società civile europee /reti a livello europeo;
– attività di sensibilizzazione, informazione, divulgazione e promozione (seminari, workshop, campagne, riunioni, dibattiti pubblici, consultazioni) sulle priorità politiche dell’UE nel campo della gioventù.

Le attività saranno di natura transnazionale e possono essere svolte a livello europeo, nazionale, regionale o locale.

Si intende finanziare 10-15 progetti.

Il contributo UE può coprire fino all’80% dei costi totali ammissibili e sarà compreso tra 100mila e 500mila euro.

I progetti devono essere realizzati da una partnership costituita da almeno cinque organismi di cinque diversi Paesi ammissibili. I candidati devono dimostrare la capacità di garantire un buon equilibrio geografico tra i Paesi aderenti al programma Erasmus+, cioè che i partner provengano dalle diverse regioni Est, Ovest, Nord, Sud.

La durata dei progetti deve essere compresa tra 9 e 24 mesi.

Scadenza: 28/07/2020

COSME – Bando 2020 Social Economy Missions

COSME – Bando 2020 Social Economy Missions

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L’obiettivo generale del bando è dare seguito all’iniziativa pilota European Social Economy Regions 2018 (ESER) che ha gettato le basi per la creazione di reti efficaci di stakeholder dell’economia sociale a livello regionale, in tutta Europa, e per il rafforzamento della collaborazione interregionale nel campo dell’economia sociale. In particolare gli obiettivi specifici del bando sono:

– aumentare l’interazione e migliorare la collaborazione tra le reti esistenti dell’economia sociale e gli stakeholder a livello regionale e locale nell’ambito delle priorità delle “Missioni dell’Economia Sociale”;

– incrementare l’apprendimento interregionale tra gli stakeholder dell’economia sociale (pubblici e privati) nell’ambito delle priorità delle “Missioni dell’Economia Sociale”;

– contribuire a una graduale costruzione di una comunità dell’economia sociale.

Sostegno a “Missioni dell’Economia Sociale” che riuniranno autorità regionali e locali con priorità simili di economia sociale, accompagnate da stakeholder dell’economia sociale regionali e locali (imprese sociali, cooperative, PMI, ecc.). Le “Missioni dell’Economia Sociale” aiuteranno a costruire gradualmente un ecosistema di attori dell’economia sociale, incoraggiando l’interazione tra differenti partner pubblici e privati, contribuendo così allo sviluppo della comunità dell’economia sociale europea.

I progetti dovranno chiaramente identificare un tema che verrà affrontato nella “Missione dell’Economia Sociale”, spiegare perché esso è rilevante per tutti i partner del consorzio coinvolti e specificare gli obiettivi che la Missione dovrà raggiungere.

I temi prioritari possono essere:

– Costruzione di ecosistemi regionali e/o locali resilienti;

– Appalti pubblici socialmente responsabili;

– Creazione di Cluster di Innovazione Sociale ed Ecologica o partecipazione a cluster tradizionali;

– Sostegno allo sviluppo del business dell’economia sociale;

– Sostegno alle iniziative locali e regionali nell’ambito della transizione verde e digitale;

– Misure locali o regionali per combattere la disoccupazione;

– Agricoltura sostenibile e sviluppo rurale;

– Istruzione e formazione per lo sviluppo dell’ecosistema dell’economia sociale;

– Sviluppo di politiche orizzontali per supportare l’economia sociale a livello locale o regionale;

– Iniziative di economia sociale per l’integrazione dei migranti.

Le “Missioni dell’Economia Sociale” devono prevedere alcune attività obbligatorie, tra cui tre workshop organizzati dal consorzio di partner nei loro territori e mirati alla condivisione di best practice. Qualora la pubblica amministrazione non sia coordinatore ma solo partner del consorzio, si richiede che partecipi ai workshop con delegazioni costituite da stakeholder dell’economia sociale attivi in un determinato territorio. Questi workshop obbligatori possono essere seguiti da ulteriori attività di apprendimento tra i partner del consorzio, come seminari supplementari, webinar, apprendimento peer-to-peer, ecc.

Si intende finanziare 19 progetti.

Beneficiari del bando sono consorzi costituiti da pubbliche amministrazioni di livello regionale o locale stabilite in uno dei Paesi ammissibili a COSME. Tali Paesi sono, oltre agli Stati membri UE, i Paesi non UE indicati in questo documento.

Per ciascun progetto è prevista una sovvenzione massima di 100.000 €

I progetti devono essere realizzati da un consorzio costituito da almeno 3 pubbliche amministrazioni regionali o locali di 3 diversi Paesi ammissibili.

In aggiunta al numero minimo di partner richiesto, possono essere partner del consorzio anche reti o organizzazioni ombrello attive nel campo dell’economia sociale o dell’imprenditoria sociale, o su questioni correlate, a vari livelli (europeo, nazionale, interregionale).

Una pubblica amministrazione regionale o locale non può partecipare a più di una proposta. Le organizzazioni ombrello o le reti, nonché gli stakeholder delle delegazioni territoriali, possono invece partecipare a più di una proposta.

I progetti devono avere una durata massima di 12 mesi, indicativamente con inizio a febbraio 2021.

Scadenza: 9 giugno 2020, ore 17 (ora di Bruxelles)

Bando Social Economy Missions

Bando Social Economy Missions

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Nell’ambito del programma COSME è stato pubblicato il bando “Social Economy Missions”. L’obiettivo  della call è sostenere una rete di autorità regionali e locali europee con priorità simili ed esperti dell’economia sociale per contribuire, attraverso la collaborazione interregionale, alla creazione di una comunità di pratiche su questo settore come componente chiave di un sistema economico europeo sostenibile.

Il bando sosterrà consorzi che realizzano la collaborazione interregionale attraverso una serie di “missioni dell’economia sociale”, creando opportunità e incentivi per una collaborazione strategica e lo sviluppo di progetti tra autorità regionali/locali e stakeholder dell’economia sociale.

Le proposte dovranno riguardare “missioni dell’economia sociale” riferite a una delle seguenti priorità:

– Appalti pubblici socialmente responsabili

– Quadro educativo per l’economia sociale

– Affrontare la disoccupazione regionale/locale attraverso il modello dell’economia sociale

– Cluster dell’economia sociale

Il bando si rivolge ad autorità pubbliche regionali e locali, imprese dell’economia sociale, altri enti pubblici e privati specializzati nell’economia sociale che siano stabiliti in uno dei Paesi partecipanti a COSME (oltre ai Paesi UE, i Paesi non UE indicati in questo documento).

I progetti devono essere realizzati da un consorzio costituito da almeno 3 differenti entità di 3 diversi Paesi ammissibili e dovrà includere almeno un’autorità pubblica a livello locale o regionale per ciascun Paese coinvolto. Il coordinatore del consorzio deve essere un’autorità pubblica regionale o locale in grado di mostrare best practice relative alla priorità oggetto della missione.

Il budget a disposizione del bando è pari a 400mila euro. La Commissione Ue prevede di finanziare 8 progetti (2 per ciascuna delle priorità indicate). Il contributo Ue per singolo progetto potrà coprire fino al 90% dei costi totali ammissibili per un massimo di 50mila euro.

La scadenza per presentare proposte è il 26 settembre 2019.

Il 25 luglio, alle ore 14:00, si terrà un webinar dedicato a questo bando.

Erasmus+: Bando EACEA/12/2019 – European Youth Together

Erasmus+: Bando EACEA/12/2019 – European Youth Together

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“European Youth Together” mira a creare reti che promuovono partenariati regionali, da gestire in stretta collaborazione con i giovani di tutta Europa, per incoraggiare una più ampia partecipazione dei giovani alla vita pubblica europea e la promozione della cittadinanza europea.

“European Youth Together” sosterrà le iniziative di almeno cinque organizzazioni giovanili di cinque diversi Paesi ammissibili ad Erasmus+ e mirerà a riunire i giovani di tutta Europa (orientale, occidentale, settentrionale e meridionale)

Priorità tematiche: la cittadinanza attiva, la creazione di reti, i valori e la cittadinanza europei, la partecipazione democratica, la resilienza democratica e l’inclusione sociale riguardante i giovani.

Attività ammissibili:

– attività di mobilità, tra cui scambi di giovani su larga scala, comprese attività di rete e opportunità di formazione non formale o informale e sviluppo di progetti da parte dei giovani; Le attività di mobilità su larga scala dovrebbero costituire una componente essenziale dei progetti. La mobilità dovrebbe offrire scambi transfrontalieri e opportunità di formazione non formale o informale per i giovani di tutta Europa;

– attività volte a facilitare l’accesso e la partecipazione dei giovani alle attività politiche dell’UE di cui sono destinatari;

– scambi di esperienze e di buone pratiche; creazione di reti e partenariati con altre organizzazioni giovanili; partecipazione a riunioni o seminari con altri soggetti interessati e/o responsabili politici, anche al fine di aumentare l’impatto delle politiche sui gruppi, i settori e/o i sistemi destinatari;

– iniziative ed eventi finalizzati a sviluppare le ONG europee/le organizzazioni della società civile/le reti a livello europeo;

– attività di sensibilizzazione, informazione, divulgazione e promozione (seminari, workshop, campagne, riunioni, dibattiti pubblici, consultazioni) sulle priorità politiche dell’UE nel campo della gioventù.

Le attività hanno carattere transfrontaliero e possono essere svolte a livello europeo, nazionale, regionale o locale.

Organismi stabiliti in uno dei Paesi aderenti ad Erasmus+ (vedi voce “Aree geografiche coinvolte” a fondo scheda):

– organizzazioni senza scopo di lucro, associazioni e ONG, ONG giovanili europee;

– imprese sociali;

– enti pubblici a livello locale, regionale o nazionale;

– associazioni di regioni;

– Gruppi Europei di Cooperazione Territoriale;

– organismi a scopo di lucro attivi nell’ambito della responsabilità sociale delle imprese.

Il contributo UE può coprire fino all’80% dei costi totali ammissibili e sarà compreso tra 100mila e 500mila euro.

I progetti devono essere realizzati da una partnership costituita da almeno cinque organismi di cinque diversi Paesi ammissibili. I candidati devono dimostrare la capacità di garantire un buon equilibrio geografico tra i Paesi aderenti al programma Erasmus+, cioè che i partner provengano dalle diverse regioni Est, Ovest, Nord, Sud.

La durata dei progetti deve essere compresa tra 9 e 24 mesi.

Scadenza: 18/07/2019