Pacchetto investimenti – Linea green

Pacchetto investimenti – Linea green

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La linea green, i cui criteri sono stati approvati con delibera di Giunta regionale n. 7595 del 15 dicembre 2022, è rivolta alle PMI e alle grandi imprese per investimenti dedicati all’efficientamento energetico degli impianti produttivi per favorire la riduzione dell’impatto ambientale dei sistemi produttivi, sia attraverso la riduzione dei consumi energetici sia attraverso il recupero di energia e/o la cattura dei gas serra dai cicli produttivi esistenti.

Possono partecipare al bando PMI e grandi imprese in possesso dei seguenti requisiti:

  • costituite, iscritte e attive nel Registro delle Imprese con almeno due bilanci depositati alla data di presentazione della domanda di finanziamento
  • con una sede operativa in Lombardia
  • con rating da 1 a 10 secondo la metodologia di Credit Scoring su dati storici del Modello di valutazione per il calcolo della probabilità di inadempimento del Fondo Centrale di Garanzia.

Le grandi imprese possono presentare domanda di finanziamento entro il 28 luglio 2023.

La dotazione finanziaria complessiva è di 65 milioni di euro comprensiva dei costi di gestione, inizialmente così suddivisa:

  • 31 milioni di euro su risorse PR FESR 2021-2027 per il Fondo di garanzia
  • 34 milioni di euro su risorse PR FESR 2021-2027 per il contributo in conto capitale a fondo perduto.

Le risorse relative ai finanziamenti sono rese disponibili dagli intermediari finanziari che hanno stipulato la convenzione quadro con Regione Lombardia entro i limiti del Fondo di garanzia.

L’agevolazione si compone di:

  • una garanzia regionale gratuita su un finanziamento a medio-lungo termine erogato dai Soggetti Finanziatori e finalizzato ad ottenere le risorse finanziarie necessarie per l’investimento;
  • un contributo a fondo perduto in conto capitale sull’investimento.

L’intensità del contributo a fondo perduto varia in ragione dell’area di riferimento dell’impresa e del regime di aiuto applicato, come di seguito specificato:

  • Per gli aiuti concessi entro il 31 dicembre 2023 (con domanda di partecipazione presentata entro il 28 luglio 2023) i massimali del contributo a fondo perduto sono indicati nella tabella disponibile negli allegati in fondo alla pagina. I massimali si intendono al netto dell’agevolazione relativa alla garanzia espressa.
  • Per le concessioni successive al 31 dicembre 2023 (con domanda di partecipazione presentata dopo il 28 luglio 2023) i massimali del contributo in conto capitale sono indicati nella tabella disponibile negli allegati in fondo alla pagina, salvo proroghe della sezione 3.13 del “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19”.

Il contributo in conto capitale verrà erogato da Finlombarda spa, soggetto gestore della misura, in un’unica soluzione a saldo, previa verifica della rendicontazione delle spese ammissibili.

L’importo minimo dell’investimento deve essere di euro 100.000, l’importo massimo agevolabile -tra finanziamento supportato da garanzia e contributo a fondo perduto – è:

  • euro 10 milioni per le concessioni entro il 31 dicembre 2023
  • euro 3 milioni per le concessioni successive al 31 dicembre 2023.

Caratteristiche del finanziamento

Importo: fino a un massimo di euro 9.000.000,00 per le domande presentate entro il 28 luglio 2023 (per concessioni entro il 31 dicembre 2023 nel regime 3.13); fino a un massimo di euro 2.850.000,00 per le domande presentate dopo il 28 luglio 2023

Tasso di interesse: tasso di mercato applicato alle risorse finanziarie messe a disposizione dai Soggetti Finanziatori convenzionati

Durata: compresa tra un minimo di 3 anni e un massimo di 6 anni, incluso l’eventuale preammortamento fino ad un massimo di 24 mesi.

Il finanziamento verrà erogato in anticipazione fino al 70% a seguito della sottoscrizione del contratto; il saldo sarà poi erogato dal Soggetto finanziatore previa verifica della rendicontazione delle spese ammissibili.

La domanda di partecipazione al bando deve essere presentata a partire dalle ore 10.30 del 17 maggio 2023 fino ad esaurimento risorse per le PMI e fino al 28 luglio 2023 per le grandi imprese.

Scadenza: a sportello per PMI (28 luglio 2023 per grandi imprese)

Bando 2023 per contributi dedicati alla manutenzione della rete dei percorsi escursionistici

Bando 2023 per contributi dedicati alla manutenzione della rete dei percorsi escursionistici

 

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I destinatari sono i Comuni e le Unioni dei Comuni. Priorità per i sentieri che ricadano in aree Mab Unesco, per i comuni più piccoli e quelli montani.
Per mantenere i percorsi escursionistici nelle migliori condizioni anche dal punto di vista della sicurezza, la Regione ha stanziato 360mila euro, per un contributo massimo che potrà arrivare a 7mila euro per intervento. Le risorse serviranno a finanziare lavori di manutenzione ordinaria da parte dei Comuni e delle Unioni dei Comuni: dal diradamento della vegetazione alla manutenzione della segnaletica.
Il bando prevede una linea preferenziale per i sentieri che ricadono nel territorio di Comuni montani, a partire da quelli con minor popolazione, e per i progetti che riguardano l’Alta Via dei Parchi – l’itinerario appenninico lungo oltre 500 km tra Emilia-Romagna, Toscana e Marche – specialmente per i tratti proposti in forma coordinata da più Comuni.
Analogamente, per i Comuni non montani, verranno favoriti i programmi che interessano, per almeno il 50% del tracciato, il territorio di un’area protetta, di un sito di Rete Natura 2000 o di un’area Mab Unesco.

Scadenza: 17 luglio 2022

Progetto The CARE: 3 bandi per la promozione dei Diritti e dei Valori europei

Progetto The CARE: 3 bandi per la promozione dei Diritti e dei Valori europei

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Nell’ambito del Progetto the Care – Civic Actors for Rights and Empowerment, Fondazione Realizza il Cambiamento e ActionAid International Italia E.T.S., co-finanziato dall’Unione Europa, aprono tre bandi per la presentazione di proposte volte a promuovere, proteggere e far rispettare i Diritti e i Valori dell’Unione Europea con un approccio fondato sulla partecipazione dei/delle portatori/trici di diritti e sull’empowerment degli/delle stessi/e nel rivendicare i propri diritti.

Gli ambiti prioritari d’intervento sono:

Sensibilizzazione sui diritti fondamentali e sui valori dell’Unione Europea

  • Rafforzamento della protezione e della promozione dei valori dell’Unione Europea includendo il rispetto dei diritti
  • Supporto al dialogo, alla trasparenza e al buon governo inclusi i casi di un restringimento degli spazi per la società civile
  • Saranno sostenuti interventi rivolti a soggetti o in favore di soggetti che vivono in situazioni di vulnerabilità e/o discriminazione con particolare riguardo a persone con background migratorio, donne vittime di violenza maschile, persone soggette a qualsiasi tipo di discriminazione (di genere, legata alla cittadinanza, alle abilità), giovani e persone in condizione di particolare vulnerabilità economica e sociale.

I bandi sono rivolti a Enti del terzo settore non societari (sono escluse le cooperative e le imprese sociali), fondazioni, associazioni riconosciute e non riconosciute, comitati non ETS (per avere maggiori dettagli sugli enti ammissibili si rimanda al testo integrale di ciascun bando).

Per i tre bandi vengono messi a disposizione 3,4 milioni di euro. L’entità dei contributi varia a seconda del bando:

  • Bando POP: contributi tra 15.000 e 20.000 euro per iniziative della durata tra 6 e 12 mesi (non è previsto alcun tipo di cofinanziamento)
  • Bando START: contributi tra 40.000 e 60.000 euro per iniziative della durata tra 12 e 18 mesi (non è previsto alcun tipo di cofinanziamento)
  • Bando WAVE: contributi tra 40.000 e 60.000 euro per iniziative della durata tra 12 e 18 mesi (richiesta una quota di cofinanziamento pari al 10% del budget complessivo).

Scadenza: 4 giugno 2023

Bando per la valorizzazione dei Beni confiscati alle mafie 2023

Bando per la valorizzazione dei Beni confiscati alle mafie 2023

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Fondazione con il Sud, nata dall’alleanza tra il mondo delle fondazioni bancarie e l’associazionismo, si pone come obiettivo di favorire l’infrastrutturazione sociale del Mezzogiorno attraverso il finanziamento di iniziative esemplari nelle regioni meridionali.

Con la 5° edizione del presente bando la Fondazione intende rinnovare il proprio impegno sul tema della valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, intesi come beni comuni e come occasione di sviluppo sociale ed economico del territorio. Obiettivo del bando è valorizzare i beni confiscati alle mafie con iniziative sostenibili nel tempo di natura sociale, culturale ed economica, in grado di contribuire sia allo sviluppo socio-economico del territorio circostante, sia alla riappropriazione del bene da parte della comunità di riferimento.

La Fondazione intende sostenere interventi virtuosi e duraturi di valorizzazione di beni confiscati attraverso lo sviluppo di attività di imprenditoria sociale da parte di enti del terzo settore radicati sul territorio di intervento.

Saranno sostenute iniziative integrate e multidimensionali che:

  • si dimostrino idonee a garantire agli interventi “continuità operativa” (oltre il termine del finanziamento) in termini di capacità di generare o raccogliere risorse economiche da reinvestire in attività sociali;
  • incidano significativamente sul tessuto socio-economico di ciascuna comunità, anche in termini di utilità sociale (inserimento lavorativo di persone svantaggiate; creazione di un’impresa sociale; integrazione culturale di minoranze o gruppi fragili; attività sociali e culturali, ecc.…);
  • rendano il bene confiscato un patrimonio collettivo, condiviso e pienamente fruibile da parte della cittadinanza per un sostegno diffuso alle azioni progettuali proposte.

I beni confiscati, oltre a non essere stati oggetto di un precedente finanziamento da parte della Fondazione, devono essere nella piena ed effettiva disponibilità di uno degli enti del terzo settore che costituiscono il partenariato, per almeno 10 anni dalla data di scadenza del presente bando.

I progetti dovranno durare un minimo di 30 e un massimo di 48 mesi.

Il bando è rivolto agli enti del Terzo settore delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia che si costituiscano in partenariati composti da tre o più soggetti, di cui almeno due del Terzo settore.

La Fondazione mette a disposizione complessivamente la somma di 3 milioni di euro.

Il contributo massimo ottenibile per singola proposta è di 400.000 euro. Le proposte di progetto devono prevedere una quota di co-finanziamento, costituita interamente da risorse finanziarie, pari ad almeno il 20% del costo complessivo del progetto, indicando le fonti del finanziamento.

Scadenza: 14 settembre 2023

Strategie di sviluppo locale 2023-2027, intervento Leader e Gal: avviso pubblico per la prima fase

Strategie di sviluppo locale 2023-2027, intervento Leader e Gal: avviso pubblico per la prima fase

Territorio turistico

La sottomisura 19.1 “Sostegno preparatorio” del Programma di sviluppo rurale 2014-2022 è finalizzata, come previsto dall’articolo 4 “Sviluppo locale di tipo partecipativo” del Reg. (UE) n. 2020/2220 del Parlamento europeo e del Consiglio, a sostenere, nelle aree regionali Leader, lo sviluppo delle capacità e delle azioni preparatorie dei Gruppi di azione locale (Gal) costituiti e costituendi, a sostegno dell’elaborazione e successiva attuazione delle strategie locali di tipo partecipativo, metodo Leader, a norma del nuovo quadro giuridico 2023-2027.

I territori elegibili al metodo Leader per il periodo di programmazione 2023-2027 sono quelli approvati con la delibera di giunta 201 del 6 marzo 2023 ” Reg. Ue n. 2021/2115 Feasr. Complemento per lo Sviluppo rurale (Csr) Toscana 2023-2027. Modifica della scheda SRG06 “Leader. Attuazione strategie di sviluppo locale” e approvazione dei territori elegibili al metodo Leader”.

La Regione Toscana, con decreto dirigenziale 6726 del 4 aprile 2023 ha approvato, nell’ambito della sottomisura 19.1 “Supporto preparatorio”, l’avviso per raccogliere le manifestazioni d’interesse per l’individuazione di Gruppi di azione locale che intendono proporre strategie di sviluppo locale, da attuare con l’intervento SRG06 “Leader, attuazione strategie di sviluppo locale” Feasr 2023-2027.

I territori elegibili al metodo Leader, di cui alla delibera sopra citata, sono contenuti anche negli allegati dell’avviso di manifestazione di interesse.

La procedura di selezione delle Strategie di sviluppo locale (Ssl) e dei relativi Gal proponenti attivata da Regione Toscana si articola in due fasi:

  • prima fase: avviso per valutazione di pre-ammissibilità delle candidature dei Gal che intendano elaborare e attuare le strategie di Sviluppo locale (Ssl) 2023-2027 attraverso il metodo Leader.

Con questo avviso pubblico la Regione avvia la prima fase.

  • seconda fase: bando -aperto esclusivamente ai candidati che abbiano superato positivamente la verifica di pre-ammissibilità-, per la selezione, valutazione e approvazione delle Strategie che verranno successivamente attuate dai GAL con le risorse Feasr dell’intervento SRG06 “Leader- attuazione strategie di sviluppo locale” del Complemento di sviluppo rurale 2023-2027.

Sono ammessi a partecipare a questo avviso pubblico di manifestazione di interesse:

  • Gruppi di azione locale attivi e riconosciuti in Regione Toscana nel corso della programmazione 2014-2022 che mantengono la stessa forma giuridica nel passaggio dalla programmazione 2014-2022 alla programmazione 2023-2027.
  • Gruppi di azione locale attivi e riconosciuti in Regione Toscana nel corso della programmazione 2014-2022 che adottano nuove forme di organizzazione, diverse dalla precedente, operando fusioni o creazione di nuove associazioni.

Le condizioni che devono essere soddisfatte per la nuova organizzazione sono:

  • che la nuova organizzazione sia decisa dagli organi statutari dei Gal operanti nella precedente programmazione;
  • che rispetti i requisiti di ammissibilità fissati nell’avviso di manifestazione di interesse.
  • Nuovi gruppi di azione locale rappresentativi dei partner provenienti dai vari settori socio-economici locali, sia pubblici, sia privati che si impegnino a costituirsi formalmente come Gal entro i termini di scadenza previsti dal bando di selezione delle strategie

Scadenza: 15 maggio 2023

CSR 2023-2027. Benessere animale – Classyfarm (SRA 30 Azione B)

CSR 2023-2027. Benessere animale - Classyfarm (SRA 30 Azione B)

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Presentazione di domande di aiuto/pagamento ai sensi dell’intervento dello Sviluppo rurale per l’Ambiente (SRA) 30 del PSP e del CSR 2023-2027 Benessere animale – Azione B – Classyfarm.

Possono partecipare al bando:

  • Imprenditori agricoli in attività, singoli o associati;
  • Enti e altri soggetti di diritto pubblico titolari di allevamenti. Sono escluse le ATS (Aziende Temporanee di Scopo).

Verranno applicate le condizioni di ammissibilità/esclusione relative ad ogni azione e le domande di aiuto ammissibili saranno ordinate in graduatorie secondo i punteggi dei criteri di selezione, che sono stati sottoposti alla consultazione del Comitato di monitoraggio del Complemento dello Sviluppo Rurale 2023-2027 del Piemonte.

ll rispetto del benessere degli animali in quanto “esseri senzienti” è uno dei principi dell’Unione europea; esso è strettamente connesso alla sanità animale in quanto una migliore sanità animale favorisce un maggior benessere degli animali e viceversa.

Attraverso pratiche di allevamento più sostenibili e più aderenti alle esigenze naturali delle specie allevate (minori fonti di stress e di sofferenza fisica, alimentazione idonea, condizioni di stabulazione adeguate alle esigenze specifiche), nonché più attente alla biosicurezza (emissioni, gestione deiezioni e reflui, ecc.), è possibile migliorare il benessere e contribuire indirettamente, ma in maniera rilevante, alla riduzione dell’antimicrobico resistenza negli animali e dell’inquinamento ambientale.

Scadenza: 15 maggio 2023

Progetti di formazione per la ricerca: sostenibilità e resilienza della società, delle comunità e dei territori

Progetti di formazione per la ricerca: sostenibilità e resilienza della società, delle comunità e dei territori

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Con l’Avviso si intende selezionare progetti di formazione alla ricerca – triennali e/o quadriennali, nell’ambito di corsi di dottorato di ricerca del 39° ciclo o 40° ciclo – per il finanziamento di 18 borse per formare alte competenze negli ambiti della sostenibilità e della resilienza della società, delle comunità e dei territori, anche capaci di anticipare le conseguenze del cambiamento climatico e di valorizzare le nuove tecnologie, in particolare dell’elaborazione ad alte prestazioni (HPC), nella comprensione e nella valutazione di complessi problemi globali, concorrendo ad ampliare le ricadute attese dall’Università delle Nazioni Unite sul territorio regionale, “Institute on Big data and Artificial intelligence for managing Human habitat Change” (IBAHC).

I progetti permetteranno di concorrere a formare alte competenze per la ricerca coerenti ai settori di competenza UNESCO, e in particolare educazione, scienze naturali e sociali, cultura e comunicazione.

Destinatari: 18 persone in possesso di un titolo di studio di II livello che consenta l’accesso ai corsi di dottorato secondo la normativa vigente. Tenuto conto degli obiettivi generali e specifici, e in particolare delle politiche regionali di attrattività, ai sensi di quanto previsto dalla deliberazione di Giunta Regionale n. 1298/2015, non rileva, ai fini dell’accesso, la residenza dei destinatari.

Possono presentare candidature i soggetti ammessi al rilascio del titolo del dottorato di ricerca, ai sensi di quanto previsto dal Decreto Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca 14 dicembre 2021, n. 226.

Possono essere candidati progetti di formazione alla ricerca che prevedano una sede ove questi si svolgono in Emilia-Romagna.

Con riferimento ai corsi di dottorato in forma associata, inclusi i corsi di dottorato di interesse nazionale, possono essere candidati dall’Università sede amministrativa del corso di dottorato unitamente all’Università che si impegna all’attivazione delle procedure selettive e sarà sede di svolgimento, anche in collaborazione con istituzioni di ricerca di alta qualificazione e di riconosciuto livello internazionale, che hanno stipulato le convenzioni o sono parte dei consorzi di cui trattasi.

Le candidature devono essere costituite da progetti di formazione alla ricerca, triennali e/o quadriennali, che potranno avere a riferimento il 39° ciclo o il 40° ciclo, per i quali si richiede il finanziamento della/e relativa/e borsa/e di ricerca. In particolare:

  • ciascun soggetto ammesso a presentare la candidatura può presentare una sola candidatura a propria titolarità, debitamente sottoscritta dal legale rappresentante;
  • la singola candidatura può essere costituita da uno o al massimo da 8 progetti di formazione alla ricerca;
  • per ciascun progetto di formazione alla ricerca può essere richiesto il finanziamento di una o più borse di dottorato;
  • il numero massimo di borse di dottorato di ricerca per le quali si richiede il finanziamento è pari a 8.
  • Risorse

In esito alla valutazione delle candidature e dei singoli progetti di formazione alla ricerca, saranno approvate candidature e relativi progetti di formazione alla ricerca per il finanziamento di complessive 18 borse di dottorato alla ricerca a valere sulle risorse del Programma regionale Fse+ 2021/2027.

Le risorse saranno finalizzate al finanziamento della borsa di dottorato di ricerca per l’intera triennalità/quadriennalità nel rispetto di quanto previsto dal Decreto Ministeriale 14 dicembre 2021, n. 226 all’Art. 9. Comma 3.

Le candidature devono essere presentate dal legale rappresentante del soggetto proponente, utilizzando l’apposita modulistica disponibile in questa pagina.

Scadenza: 5 giugno 2023

Agricoltura di precisione e digitale, contributi per investire su redditività e competitività

Agricoltura di precisione e digitale, contributi per investire su redditività e competitività

Il bando intende contribuire a rendere più efficiente e sostenibile il processo produttivo, attraverso l’ottimizzazione nell’uso degli input esterni (ad esempio fitofarmaci, fertilizzanti, etc.) e delle risorse (ad esempio umane, mezzi etc..), minimizzando al contempo l’impatto ambientale. Risultato lo si ottiene grazie all’introduzione / potenziamento in azienda di tecnologie/attrezzature e sistemi/sensori di “agricoltura di precisione e digitale” quali si citano a titolo esemplificativo e non esaustivo i dispositivi che compongono l’universo IoT- Internet of Things – per l’agricoltura, le macchine e attrezzature intelligenti dotate di sensoristica anche di posizionamento; i robot e droni utilizzati per il rilievo, il monitoraggio, lo sviluppo di mappe ed interventi colturali nei limiti di ciò che è previsto dalle normative e dagli strumenti ad oggi disponibili.

Attraverso le suddette “tecnologie / sensori” l’imprenditore agricolo professionale (Iap) potrà essere in grado di eseguire le seguenti attività:

  1. Raccolta, gestione e monitoraggio dei dati (digitalizzazione dell’agricoltura) inerenti sia la coltura/allevamento durante tutto il ciclo produttivo sia del contesto in cui tali informazioni si producono (terreno, clima, ambiente di coltivazione e allevamento, biosicurezza dei prodotti e riduzione degli sprechi in campo, etc).
    I dati vengono gestiti direttamente dall’azienda e/o per il tramite di servizi digitali in agricoltura, in grado di restituire all’azienda agricola un supporto tecnico per la programmazione e la scelta degli interventi in termini temporali, quantitativi e qualitativi;
  2. Esecuzione interventi di precisione: questa fase presuppone l’impiego di macchine/attrezzature in grado di eseguire interventi a rateo variabile (VRT) tramite lettura di mappe di prescrizione, oppure interventi puntuali e funzionali alle esigenze della coltura/allevamento sulla base delle informazioni fornite da servizi digitali in agricoltura (ad esempio mappe) e dai sistemi di supporto alle decisioni (ad esempio DSS o modelli previsionali).

Sono ammessi a presentare domanda e a beneficiare del sostegno i seguenti soggetti:

  • imprenditori agricoli professionali (Iap) iscritti, anche a titolo provvisorio, nell’anagrafe regionale ai sensi della legge regionale 45 del 27 luglio 2007 “Norme in materia di imprenditore e imprenditrice agricoli e di impresa agricola” e dal Regolamento regionale 49/R del 2017 (approvato con decreto del presidente della giunta regionale 49 del 6 settembre 2017);
  • imprenditori agricoli professionali (Iap) riconosciuti, anche a titolo provvisorio, ai sensi della vigente normativa statale (decreto legislativo 99/2004), da altre regioni o province autonome;
  • gli equiparati all’imprenditore agricolo professionale (Iap) ai sensi dell’articolo 20 “Norma finale” della legge regionale 45 del 27 luglio 2007 (aziende degli enti pubblici che esercitano in via esclusiva attività definite agricole dall’articolo 2135 del Codice civile e dalle leggi statali speciali).

Scadenza: 6 marzo 2023

Contributi per diversificare l’attività agricola: il bando 2022

Contributi per diversificare l'attività agricola: il bando 2022

Il bando ha lo scopo di concedere contributi in conto capitale, calcolati in percentuale sull’importo ammesso a finanziamento, ai destinatari / beneficiari del bando i quali intendono realizzare nella propria azienda, investimenti finalizzati a diversificare l’attività agricola.

Sono ammessi a presentare domanda e a beneficiare del sostegno i seguenti soggetti:

  • imprenditori agricoli professionali (IAP) iscritti, anche a titolo provvisorio, nell’anagrafe regionale ai sensi della legge regionale 27 luglio 2007, n.45, “Norme in materia di imprenditore e imprenditrice agricoli e di impresa agricola” e del Decreto del Presidente della Giunta Regionale 6 settembre 2017 n.49/R “Regolamento di attuazione del capo II della legge regionale 27 luglio 2007, n.45 (Norme in materia di imprenditore e imprenditrice agricoli e di impresa agricola);
  • imprenditori agricoli professionali (IAP) riconosciuti, anche a titolo provvisorio, ai sensi della vigente normativa statale (D.Lgs 99/2004) da altre Regioni o Province autonome; – gli equiparati all’imprenditore agricolo professionale (IAP) ai sensi dell’art.20 della legge regionale 27 luglio 2007, n.45 (aziende degli enti pubblici che esercitano in via esclusiva attività definite agricole dall’art. 2135 del C.C. e dalle leggi statali speciali);
  • imprenditori agricoli ai sensi del Codice civile articoli 2135 iscritti nel registro delle imprese sezione speciale aziende agricole, per le sole attività sociali e di servizio per le comunità locali e per le fattorie didattiche come definite dalla normativa regionale.

La qualifica “Imprenditore agricolo professionale” (Iap) o l’equiparazione allo Iap deve essere posseduta al momento della presentazione della domanda di aiuto; inoltre deve essere posseduta, e verificata, prima dell’emissione dell’atto di assegnazione dei contributi (in questa fase la verifica va fatta anche con riferimento al momento della presentazione della domanda di aiuto) e prima del saldo degli aiuti.

Il mancato possesso della qualifica di “Imprenditore agricolo professionale” (Iap) o della sua equiparazione, nei tempi sopra indicati porta all’esclusione della domanda o alla decadenza dal beneficio con conseguente revoca dell’atto di assegnazione dei contributi.

In caso di domanda presentata da un soggetto in possesso della qualifica Iap a titolo provvisorio, quest’ultimo si impegna ad acquisire la qualifica Iap a titolo definitivo nei modi e nei termini indicati al successivo paragrafo “Impegni del beneficiario”.

Le domande di aiuto possono essere presentate a partire dal 6 febbraio 2023.

Scadenza: 31 marzo 2023

Indennità per la conservazione del patrimonio tartufigeno regionale 2022

Indennità per la conservazione del patrimonio tartufigeno regionale 2022

Il bando si pone come obiettivo la conservazione del patrimonio tartufigeno regionale mediante la concessione di una indennità ai proprietari o possessori di terreni o alle associazioni di raccoglitori che li conducano, a titolo di proprietà o di affitto, per la conservazione di ciascun soggetto arboreo di riconosciuta capacità tartufigena secondo uno specifico piano di coltura e conservazione, permettendo nel contempo la libera raccolta dei tartufi su detti terreni.

Possono presentare domanda i proprietari o possessori di terreni sui quali sono radicate piante produttive di Tuber magnatum Picco

Scadenza: 31 marzo 2023

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