Programma CERV: bando 2025 per la promozione dell’uguaglianza e la lotta contro il razzismo, la xenofobia e la discriminazione

Programma CERV: bando 2025 per la promozione dell'uguaglianza e la lotta contro il razzismo, la xenofobia e la discriminazione

 

Nell’ambito del programma Cittadini, UguaglianzaDiritti e Valori (CERV) verrà aperto – dal 15 luglio al 23 ottobre 2025 – il nuovo bando per la promozione dell’uguaglianza e la lotta contro il razzismo, la xenofobia e tutte le forme di discriminazione.

Il bando EQUAL finanzia progetti nazionali o transnazionali – quelli transnazionali sono particolarmente incoraggiati – incentrati sulle seguenti priorità. Ciascuna proposta progettuale può riguardare una sola priorità:

  1. Combattere la discriminazione, il razzismo, la xenofobia e altre forme di intolleranza, tra cui l’antiziganismo e il razzismo verso persone di colore e di origine asiatica (CERV-2025-EQUAL-RACI-DISC)

In questo ambito, si vorrebbe sostenere progetti che si concentrino su:

  • cooperazione multisettoriale tra organizzazioni della società civile, organizzazioni pubbliche e private e autorità locali per affrontare il razzismo sistemico e strutturale in settori correlati all’accesso ad alloggi di qualità, all’occupazione (ad es. competenze, formazione professionale) e all’inclusione sociale (lotta contro la povertà, ecc.).
  • la denuncia, la sensibilizzazione ai diritti, la protezione, la difesa e la rappresentanza degli interessi delle vittime.
  • la diversità dei Rom, con particolare attenzione alla partecipazione politica dei giovani, alla salute delle donne, allo sviluppo della prima infanzia e alla cura dei bambini e alla giustizia ambientale. Su questo tema sono incoraggiati progetti nazionali.
  1. Combattere l’antisemitismo (CERV-2025-EQUAL-ANTISEMITISM)

Sotto-priorità 2.1: sostiene progetti che contribuiscano all’attuazione della Strategia UE sulla lotta contro l’antisemitismo e il sostegno alla vita ebraica (2021-2030). In particolare, progetti focalizzati su:

  • sensibilizzazione sull’antisemitismo contemporaneo e sul suo impatto sulla società in generale e su gruppi target specifici come i moltiplicatori (educatori, giornalisti, politici), nonché sensibilizzazione sulla vita ebraica per contrastare l’antisemitismo.
  • miglioramento del monitoraggio degli episodi antisemiti, incoraggiando la denuncia e rafforzando la cooperazione con la polizia a livello locale.
  • rafforzamento delle capacità di leadership all’interno delle comunità ebraiche per contrastare l’antisemitismo, in particolare sviluppando reti professionali.
  • costruire ponti tra ebrei e altri gruppi minoritari nella lotta comune contro l’intolleranza e la discriminazione.

Sotto-priorità 2.2 – Riservata alle autorità pubbliche: mira a sostenere le autorità pubbliche nello sviluppo e attuazione dei piani d’azione contro l’antisemitismo e finanzierà progetti incentrati su:

  • sviluppo e/o attuazione di piani d’azione o strategie nazionali di lotta contro l’antisemitismo.
  • miglioramento della denuncia degli episodi antisemiti e armonizzazione della raccolta di dati, in linea con la Dichiarazione di Vienna.
  • prevenzione e lotta contro l’antisemitismo.
  1. Combattere l’odio anti-musulmano (CERV-2025-EQUAL-ANTIMUSLIM)

Sotto-priorità 3.1: sostiene progetti che si concentrino su:

  • sensibilizzazione sull’odio/razzismo contro i musulmani e sulla discriminazione, sul suo impatto sulla società in generale e su gruppi target specifici come i moltiplicatori (educatori, giornalisti, responsabili politici…), nonché lotta agli stereotipi, alle teorie cospirazioniste e ai discorsi d’odio contro i musulmani.
  • sostegno e misure di accompagnamento alle vittime di discriminazione anti-musulmana, contribuendo in tal modo alla resilienza delle comunità musulmane.
  • miglioramento del monitoraggio dell’odio/razzismo anti-musulmani, incoraggiare le denunce e rafforzare la cooperazione con le forze di polizia a livello locale e con le autorità.

Sotto-priorità 3.2 – Riservata alle autorità pubbliche: mira a sostenere progetti incentrati sul supporto alle autorità pubbliche per:

  • sviluppo e/o attuazione di piani d’azione o strategie nazionali per combattere l’odio/il razzismo contro i musulmani.
  • miglioramento della denuncia dei casi di odio/razzismo e discriminazione contro i musulmani e armonizzazione della raccolta di dati sull’odio/razzismo e la discriminazione contro i musulmani.
  • prevenzione e contrasto all’odio/razzismo anti-musulmano attraverso l’istruzione e la formazione, in particolare per educatori, insegnanti, magistratura e media.
  1. Promuovere la gestione della diversità e l’inclusione sul posto di lavoro, sia nel settore pubblico che in quello privato (CERV-2025-EQUAL-DIVERSITYMGT)

Verranno finanziati progetti che si focalizzino sul rafforzamento della rete delle Carte della diversità, sostenendo l’attuazione e l’ulteriore sviluppo delle Carte esistenti nel l’UE e aumentando il numero dei firmatari.

  1. Combattere la discriminazione contro le persone LGBTIQ e promuovere l’uguaglianza LGBTIQ (CERV-2025-EQUAL-LGBTIQ)

Si intende sostenere progetti che contribuiscano all’attuazione della Strategia UE per l’uguaglianza LGBTIQ (2020-2025). In particolare, progetti che si concentrino su uno o più dei seguenti aspetti:

  • le sfide che le persone LGBTIQ devono affrontare in ambiti in cui sono particolarmente svantaggiate (ad es. istruzione, assistenza sanitaria, alloggi).
  • persone LGBTIQ nelle situazioni più vulnerabili, come le persone transgender e intersessuali e quelle che subiscono la discriminazione intersezionale, e le famiglie arcobaleno.
  1. Sostenere le autorità pubbliche nella lotta contro il razzismo, la xenofobia, la LGBTIQ fobia e tutte le altre forme di intolleranza, inclusa la discriminazione intersezionale (CERV-2025-EQUAL-RESTRICTED)

L’obiettivo di questa priorità – riservata ad autorità ed enti pubblici a livello nazionale, regionale e locale (coordinatori di progetto) – è aiutare gli Stati membri a:

  • migliorare l’attuazione della Direttiva sull’uguaglianza razziale, della Decisione quadro sulla lotta contro talune forme ed espressioni di razzismo e xenofobia, nonché delle Direttive UE sulle norme per gli organismi per la parità;
  • sviluppare e attuare piani d’azione o strategie nazionali per combattere il razzismo, la xenofobia, la LGBTIQ fobia e tutte le altre forme di intolleranza;
  • migliorare la raccolta e l’utilizzo dei dati sulla parità.

I progetti relativi alle priorità 1, 2, 3 e 6 devono avere durata compresa tra 12 e 24 mesi, quelli relativi alle priorità 4 e 5 tra 12 e 36 mesi.

Il bando si rivolge a persone giuridiche, pubbliche e private, stabilite in uno dei seguenti Paesi: Stati UE (compreso PTOM) e Paesi non UE associati al programma CERV indicati in questo documento.

I progetti devono essere presentati da un consorzio costituito da almeno due soggetti (il coordinatore di progetto + almeno 1 partner). In particolare:

  • per le priorità 1 e 5 e le sotto-priorità 2.1 e 3.1: coordinatore di progetto deve essere un ente non profit. Organizzazioni a scopo di lucro possono presentare progetti solo in partnership con enti pubblici o organizzazioni private non-profit.
  • per la priorità 4: coordinatore di progetto può essere un ente con o senza scopo di lucro. Organizzazioni a scopo di lucro possono essere partner di progetto solo in partnership con enti pubblici o organizzazioni private non-profit.
  • per la priorità 6 e le sotto-priorità 2.2 e 3.2: coordinatore di progetto deve essere un’autorità pubblica. Organizzazioni a scopo di lucro possono presentare progetti solo in partnership con enti pubblici.

Il contributo UE potrà coprire fino al 90% dei costi ammissibili del progetto. La sovvenzione richiesta dovrebbe essere:

  • tra 150.000 e 750.000 euro per i progetti relativi alle priorità 1 e 4
  • tra 100.000 e 500.000 euro per i progetti relativi alle priorità 2 e 3
  • tra 150.000 e 500.000 euro per i progetti relativi alla priorità 5
  • non inferiore a 100.000 euro per i progetti relativi alla priorità 6

Scadenza: 23 ottobre 2025

Programma CERV: bando 2025 Memoria Europea

Programma CERV: bando 2025 Memoria Europea

 

Nell’ambito del programma Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori (CERV), è aperto – fino al 1° ottobre 2025  il nuovo bando Memoria Europea.

La Call per l’annualità 2025 mette a disposizione 18 milioni di euro per finanziare progetti nazionali o transnazionali – quest’ultimi sono particolarmente incoraggiati – focalizzati su quattro topic prioritari. Ciascuna proposta progettuale può riguardare un solo topic:

  • Topic 1 – Transizione democratica, (ri)costruzione e rafforzamento della società fondata sullo Stato di diritto, sulla democrazia e sui diritti fondamentali (id: CERV-2025-CITIZENS-REM-TRANSITION)
  • Topic 2 – Rafforzare la memoria dell’Olocausto del popolo ebraico (id: CERV-2025-CITIZENS-REM-HOLOCAUSTJEW)
  • Topic 3 – Rafforzare la memoria dell’Olocausto, dei genocidi, dei crimini di guerra e contro l’umanita per rafforzare la democrazia nell’UE (id: CERV-2025-CITIZENS-REM-GENCRIME)
  • Topic 4 – Migrazione, decolonizzazione, schiavitù e società europee multiculturali (id: CERV-2025-CITIZENS-REM- HISTMIGRATION)

Il sostegno è destinato a progetti che:

  • favoriscono sinergie tra diversi tipi di organizzazioni (tra enti non profit, amminidtrazioni locali, regionali e nazionali, università, con musei, memoriali e istituzioni educative).
  • realizzano diversi tipi di atività (attività di formazione, mostre, dibattiti pubblici, sensibilizzazione, ricerca, raccolta e digitalizzazione di testimonianze, pubblicazioni, strumenti online, azioni innovative e creative, ecc.).
  • attivano corsi di formazione per difensori dei diritti umani, funzionari pubblici, magistrati, forze dell’ordine, giornalisti e responsabili politici.
  • promuovono approcci inclusivi e partecipativi alla memoria, con focus sull’istruzione, il dialogo intergenerazionale e il coinvolgimento di pubblici eterogenei.
  • realizzano attività educative indirizzate a studenti, giovani, insegnanti, professionisti dell’istruzione.
  • offrono opportunità di scambio intergenerazionale tra testimoni e future generazioni.
  • coinvolgono persone di diversi gruppi target e genere, inclusi i migranti e coloro che subiscono razzismo, antisemitismo, antigitanismo, LGBTIQ-fobia o altre forme di discriminazione e intolleranza.

I progetti proposti devono avere una durata compresa tra 12 e 24 mesi.

Le candidature devono essere presentate da un consorzio costituito da almeno 2 soggetti (il coordinatore di progetto + almeno un co-applicant):

  • il coordinatore di progetto deve essere un ente senza scopo di lucro, pubblico o privato, o un’organizzazione internazionale.
  • co-applicant possono essere enti con o senza scopo di lucro (pubblici o privati). Quelli a scopo di lucro possono partecipare solo in partenariato con enti pubblici, organizzazioni private no-profit o organizzazioni internazionali.

Questi soggetti devono essere stabiliti in uno dei seguenti Paesi ammisdibili: Stati UE (compreso PTOM) e Paesi non UE associati al programma CERV indicati in questo documento.

Il contributo UE sarà in forma di lump sum. La sovvenzione richiesta per un progetto non può essere inferiore a 50.000 euro.

Scadenza: 1° ottobre 2025

Promuovere la consapevolezza, lo sviluppo di capacità e l’attuazione della Carta dei diritti fondamentali UE da parte delle OSC

Promuovere la consapevolezza, lo sviluppo di capacità e l’attuazione della Carta dei diritti fondamentali UE da parte delle OSC

 

Nell’ambito del programma Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori (CERV), è aperto fino al 18 settembre 2025 il nuovo bando “Promuovere la consapevolezza, lo sviluppo di capacità e l’attuazione della Carta dei diritti fondamentali dell’UE da parte delle organizzazioni della società civile”.

L’obiettivo della Call è promuovere i diritti e i valori fondanti dell’Unione, rafforzando la consapevolezza delle organizzazioni della società civile in merito alla Carta, nonchè la loro capacità di applicarla e di svolgere attività volte a garantire il rispetto dei diritti fondamentali da questa sanciti.

Il bando mette in campo complessivamente 18 milioni di euro per finanziare progetti nazionali o transnazionali – quest’ultimi sono particolarmente incoraggiati – riguardanti le seguenti priorità. Ogni singola proposta di progetto deve riguardare una sola di queste priorità:

  1. Capacity building e sensibilizzazione sulla Carta dei diritti fondamentali dell’UE (risorse disponibili € 3.600.000)

I progetti nell’ambito di questa priorità mirano a migliorare la conoscenza dei diritti fondamentali da parte degli attori target. In particolare, i progetti dovrebbero concentrarsi sulla sensibilizzazione e la capacity building in merito ad almeno una delle seguenti questioni: la Carta in generale e/o il contenuto di un singolo diritto o di più diritti fondamentali sanciti dalla Carta; l’ambito di applicazione della Carta; i mezzi di ricorso in caso di violazione dei diritti sanciti dalla Carta.

  1. Promozione dei diritti e dei valori attraverso il potenziamento dello spazio civico (risorse disponibili € 3.500.000)

I progetti potrebbero creare un sistema per monitorare regolarmente l’ambiente in cui operano le organizzazioni della società civile nei contesti nazionali, basato su indicatori e dati esistenti. Il monitoraggio dovrebbe concentrarsi in particolare sulle violazioni dei diritti fondamentali delle organizzazioni della società civile e dei difensori dei diritti umani. I progetti potrebbero anche sostenere e rafforzare la protezione delle organizzazioni della società civile e dei difensori dei diritti umani che lavorano per proteggere e promuovere i valori dell’UE sotto attacco.

  1. Contenzioso strategico (risorse disponibili € 2.400.000)

I progetti dovrebbero, attraverso la formazione, la condivisione di conoscenze e lo scambio di buone pratiche, rafforzare la conoscenza e la capacità delle organizzazioni della società civile e dei difensori dei diritti umani, nonché dei professionisti del settore legale e degli organismi indipendenti per i diritti umani, per impegnarsi efficacemente in pratiche di contenzioso a livello nazionale ed europeo e migliorare l’accesso alla giustizia e il rispetto dei diritti previsti dal diritto dell’UE, compresa la Carta. I progetti potrebbero concentrarsi in modo specifico sulle procedure dinanzi alla Corte di giustizia UE, oppure sul contrasto a procedimenti giudiziari manifestamente infondati o abusivi nei confronti di giornalisti e difensori dei diritti umani.

  1. Protezione dei valori e i diritti dell’UE attraverso il contrasto ai discorsi e ai crimini dettati dall’odio (risorse disponibili € 6.000.000)

I progetti potrebbero istituire meccanismi di cooperazione tra organizzazioni della società civile e autorità pubbliche, in particolare per sostenere la segnalazione di episodi di crimini e discorsi ispirati dall’odio, garantire supporto alle vittime e sostenere l’applicazione della legge. I progetti potrebbero anche concentrarsi su attività volte a contrastare l’incitamento all’odio online, compresa la segnalazione di contenuti alle società IT, la progettazione di campagne di sensibilizzazione e attività educative per affrontare le sfide sociali dell’incitamento all’odio online.

  1. Sostenere un ambiente favorevole alla protezione dei whistleblowers (risorse disponibili € 2.500.000)

I progetti nell’ambito di questa priorità dovrebbero mirare a sviluppare la capacità delle organizzazioni della società civile di contribuire alla creazione di un ambiente favorevole per i whistleblowers, in particolare fornendo consulenza e sostegno agli informatori e collaborando con imprese private, autorità nazionali e il settore legale per garantire il funzionamento efficace dei canali di segnalazione esistenti e l’offerta di adeguati mezzi di ricorso per gli informatori.

I progetti proposti devono avere una durata compresa tra 12 e 24 mesi e potranno essere cofinanziati dall’UE fino al 90% dei loro costi ammissibili. La sovvenzione richiesta non può essere inferiore a € 75.000.

Il bando si rivolge a persone giuridiche stabilite negli Stati membri UE (incluso i PTOM). Il proponente (o lead applicant) di progetto deve essere un ente privato no-profit. Partner di progetto (co-applicant) possono essere enti, pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Enti a scopo di lucro possono presentare progetti solo in partnership con enti privati no-profit.

Scadenza: 18 settembre 2025

Sostegno a progetti nei settori della giustizia elettronica, dei diritti delle vittime di reato e dei diritti processuali

Sostegno a progetti nei settori della giustizia elettronica, dei diritti delle vittime di reato e dei diritti processuali

 

Il programma Giustizia ha aperto un nuovo bando per il sostegno a progetti nei settori della giustizia elettronica, dei diritti delle vittime di reato e dei diritti processuali. La scadenza per partecipare è fissata al 2 ottobre 2025.

La Call mette a disposizione 5,4 milioni di euro per finanziare progetti transnazionali focalizzati sulle due seguenti priorità:

  1. e-Justice
  • Progetti che facilitano l’interazione e la comunicazione elettronica transfrontaliera tra le autorità giudiziarie, nonché con i cittadini, le imprese e i funzionari nei procedimenti giudiziari
  • Progetti che mirano a migliorare o a partecipare ai progetti in materia di giustizia elettronica, esistenti o in corso, specificati nel bando
  • Altri progetti in materia di giustizia elettronica relativi allo sviluppo di politiche pertinenti dell’UE che si trovano in fase avanzata di sviluppo o sono già attivi sul Portale e-Justice

In questo ambito potranno essere finanziati anche progetti nazionali che dimostrino un chiaro valore aggiunto dell’UE, ad esempio consentendo di partecipare a progetti europei, fornendo migliori pratiche ad altri Stati membri o promuovendo l’interoperabilità (sarà comunque data preferenza ai progetti transnazionali).

  1. Diritti delle vittime e diritti processuali

In questo ambito verranno sostenuti progetti che:

  • contribuiscono all’applicazione efficace e coerente della normativa UE nel settore dei diritti delle vittime di reato, in particolare in linea con le priorità stabilite dalla strategia dell’UE sui diritti delle vittime (2020-2025)
  • contribuiscono all’applicazione efficace e coerente del diritto penale dell’UE nel settore dei diritti delle persone indagate o imputate

Il bando è aperto a persone giuridiche stabilite in uno dei Paesi ammissibili indicati in questo documento. In particolare, i progetti devono essere presentati da un consorzio costituito da almeno due soggetti di due diversi Paesi e deve includere almeno un ente pubblico, un’organizzazione privata senza scopo di lucro o un’organizzazione internazionale.

Il contributo UE potrà coprire fino al 90% dei costi di ciascun progetto. La sovvenzione richiesta non può comunque essere inferiore a € 100.000. Nel caso di progetti relativi alla priorità 2 non deve anche essere superiore a € 800.000.

Scadenza: 2 ottobre 2025

Programma CERV: bando 2025 Gemellaggio di città

Programma CERV: bando 2025 Gemellaggio di città

 

Dal 9 aprile al 17 settembre 2025 sarà possibile partecipare al nuovo bando per Gemellaggio di città pubblicato nel quadro del programma CittadiniUguaglianza, Diritti e Valori (CERV).

La Call mette a disposizione 5 milioni di euro per finanziare progetti che favoriscano gli scambi tra cittadini di Paesi diversi e contribuiscano a promuovere la diversità culturale, il dialogo, il rispetto e la comprensione reciproca e lo sviluppo di opportunità di partecipazione civica a livello europeo.

In particolare, il bando punta a sostenere progetti che affrontino questioni quali (non esaustive):

  • L’UE fondata sulla solidarietà – La solidarietà è un valore condiviso che crea coesione e risposte alle sfide sociali. I progetti di gemellaggio contribuiranno a superare i pregiudizi nelle percezioni nazionali, favorendo la comprensione reciproca e creando forum dove discutere soluzioni comuni in modo costruttivo. Il loro obiettivo dovrebbe essere di aumentare la consapevolezza sull’importanza di rafforzare il processo di integrazione europea basato sulla solidarietà e i valori dell’UE.
  • L’Europa che i cittadini vogliono – I dibattiti sostenuti dovrebbero basarsi su risultati specifici dell’UE e sulle lezioni apprese dalla storia e dall’integrazione europea. Dovrebbero anche riflettere sulle tendenze attuali e permettere ai partecipanti di sfidare l’euroscetticismo e suggerire azioni che l’UE potrebbe intraprendere per promuovere il senso di appartenenza e migliorare la comprensione dei vantaggi dell’UE, nonchè rafforzare la coesione sociale e politica dell’Unione.
  • Partecipazione dei cittadini – I progetti possono riguardare la promozione di una partecipazione ampia e inclusiva nei processi democratici e decisionali, compresa quella dei bambini in questioni che li riguardano e nella promozione dei loro diritti.
  • Sensibilizzazione sui diritti derivanti dalla cittadinanza europea – I progetti possono riguardare la promozione della conoscenza sui diritti di cittadinanza dell’UE, sulla libera circolazione e sui valori comuni europei collegati, rendendoli più tangibili per i cittadini. Possono riguardare anche la promozione dei diritti sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’UE a livello nazionale, regionale e locale.
  • Violenza di genere e sui minori – I progetti possono riguardare attività di prevenzione e sensibilizzazione da parte di città e autorità locali riguardo alla violenza domestica e a qualsiasi forma di violenza contro i bambini.
  • Partecipazione democratica dei cittadini – I progetti possono esplorare metodi per migliorare la partecipazione democratica dei cittadini attraverso attività culturali, anche traendo ispirazione o collegandosi all’iniziativa New European Bauhaus.

Le attività ammissibili possono consistere in: workshop, seminari, conferenze; attività di formazione; incontri di esperti; attività di sensibilizzazione; eventi culturali, festival, mostre; raccolta e consultazione di dati (disaggregati per sesso); sviluppo, scambio e diffusione di buone pratiche tra le autorità pubbliche e le organizzazioni della società civile; sviluppo di strumenti di comunicazione e uso dei social media.

Ciascun progetto deve coinvolgere municipalità di almeno 2 diversi Paesi ammissibili, di cui almeno 1 sia Stato UE, e avere una durata compresa tra 6 e 12 mesi.

Gli eventi del gemellaggio devono coinvolgere un minimo di 50 partecipanti diretti, di cui almeno 25 “partecipanti invitati internazionali”, ovvero delegazioni provenienti dai Paesi partner del progetto diversi dal Paese che ospita l’evento.

Le candidature devono essere presentate da città/comuni e/o altri livelli di autorità locali o loro comitati di gemellaggio o altre organizzazioni non-profit che rappresentano le autorità locali. Questi soggetti devono essere stabiliti nei seguenti Paesi: Stati UE (compresi PTOM), Paesi candidati e potenziali candidati.

Ciascun progetto può ricevere un contributo UE compreso tra € 8.455 e € 50.745.

Scadenza: 17 settembre 2025

Programma CERV: bando 2025 per la prevenzione e la lotta alla violenza di genere e sui minori

Programma CERV: bando 2025 per la prevenzione e la lotta alla violenza di genere e sui minori

 

Nel quadro del programma Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori (CERV) è aperto, fino al 7 maggio 2025, un nuovo bando per la prevenzione e la lotta contro la violenza di genere e sui minori.

La Call mette in campo complessivamente € 23.000.000 per finanziare progetti nazionali o transnazionali (quest’ultimi sono particolarmente incoraggiati) focalizzati su quattro priorità:

1. Azioni transnazionali su larga scala e a lungo termine per contrastare la violenza di genere, con finanziamento a cascata (risorse disponibili: € 10.000.000)

Questa priorità mira a sostenere lo sviluppo di azioni integrate su larga scala per combattere la violenza di genere e realizzare cambiamenti strutturali e a lungo termine attraverso un programma di regranting. Pertanto, lo scopo è selezionare e sostenere un numero limitato di attori/intermediari che svilupperanno le capacità e erogheranno sovvenzioni a organizzazioni della società civile (OSC) attive a livello locale, regionale e nazionale nella lotta alla violenza di genere, in particolare le seguenti forme di violenza:

  • violenza domestica e violenza sessuale
  • violenza di genere nell’ambiente online
  • pratiche dannose

I progetti possono essere presentati da un soggetto singolo o in consorzio. Il proponente o il coordinatore di progetto deve essere un organismo non-profit. È fortemente incoraggiato il coinvolgimento nel progetto di un’autorità pubblica.

2. Azioni mirate per la protezione e il sostegno delle vittime e delle sopravvissute alla violenza di genere e alla violenza domestica (risorse disponibili: € 4.000.000)

Questa priorità supporta la creazione di strumenti per la protezione e il sostegno delle vittime di violenza di genere, in particolare:

  • sostegno all’istituzione/ad alcune attività di sportelli unici o centri di supporto specialistici coordinati
  • istituzione di centri di riferimento facilmente accessibili per i casi di violenza sessuale
  • strumenti per la protezione e il sostegno immediati delle vittime di violenza sessuale e domestica, per prevenire i femminicidi e consentire indagini e azioni penali efficaci

I progetti devono essere presentati da un consorzio costituito da almeno due soggetti (lead applicant + 1 partner co-applicant). Il coordinatore di progetto deve essere un organismo non-profit. È fortemente incoraggiato il coinvolgimento nel progetto di un’autorità pubblica.

3. Azioni mirate per la prevenzione della violenza di genere, inclusa la violenza online (risorse disponibili € 4.000.000)

In questo ambito verranno sostenuti progetti per la prevenzione della violenza di genere attraverso:

  • sviluppo di misure specifiche per prevenire la violenza sessuale e promuovere il ruolo centrale del consenso nelle relazioni sessuali. Sono particolarmente incoraggiate azioni che coinvolgano attivamente uomini e ragazzi in campagne e programmi di sensibilizzazione
  • misure per la prevenzione della violenza di genere nell’ambiente online
  • programmi di prevenzione per gli autori di violenza, con un approccio incentrato sulla vittima e un focus sugli stereotipi dannosi, la risoluzione pacifica dei conflitti nelle relazioni e la mascolinità tossica

I progetti devono essere presentati da un consorzio costituito da almeno due soggetti (lead applicant + 1 partner co-applicant). Il coordinatore di progetto deve essere un organismo non-profit. È fortemente incoraggiato il coinvolgimento nel progetto di un’autorità pubblica.

4. Azioni mirate per far funzionare concretamente i sistemi integrati di protezione dell’infanzia (risorse disponibili: € 5.000.000)

L’obiettivo in questo ambito è contribuire a cambiamenti sistemici nella prevenzione, protezione e sostegno dei bambini in caso di violenza mediante i sistemi integrati di protezione dell’infanzia. In particolare, questa priorità contribuirà a prevenire e combattere soprattutto due forme di violenza sui minori:

  • le molestie e la violenza sessuale, specie quando si verificano nel contesto educativo formale e informale, nelle attività ricreative, culturali, sportive o in qualsiasi altra attività comunitaria e nel contesto domestico
  • il bullismo, online e offline, in particolare a scuola o nelle attività ricreative, e che colpisce i minori con vulnerabilità specifiche (ad esempio i minori con disabilità, i minori rom, i minori con un background migratorio), o collegato alla loro religione, genere o orientamento sessuale.

I progetti devono essere presentati da un consorzio costituito da almeno due soggetti (lead applicant + 1 partner co-applicant). Il coordinatore di progetto deve essere un organismo non-profit. In ogni caso, il progetto proposto deve coinvolgere almeno un’autorità pubblica (a livello locale/comunale, regionale o nazionale) come lead applicant o partner co-applicant.

In generale, organismi a scopo di lucro non possono presentare o coordinare progetti, ma possono partecipare solo in partnership con enti pubblici, organizzazioni private non-profit o organizzazioni internazionali.

I progetti proposti devono avere una durata compresa tra 12 e 36 mesi se relativi alla priorità 1, o tra 12 e 24 mesi se relativi alle priorità 2, 3, 4.

Il contributo UE potrà coprire fino al 90% dei costi ammissibili del progetto. La sovvenzione richiesta deve essere:

  • compresa tra € 1.000.000 e € 3.000.000 per i progetti relativi alla priorità 1
  • compresa tra € 100.000 e € 1.000.000 per i progetti relativi alla priorità 4
  • non inferiore a € 100.000 per i progetti relativi alle priorità 2 e 3

Scadenza: 7 maggio 2025

Programma CERV: bando 2025 Diritti e partecipazione dei minori

Programma CERV: bando 2025 Diritti e partecipazione dei minori

Nell’ambito del programma Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori (CERV), è stato pubblicato il bando 2025 Diritti e partecipazione dei minori, che si aprirà il 16 gennaio 2025 con scadenza il 29 aprile 2025.

L’obiettivo della call è contribuire a sostenere e attuare politiche esaustive per proteggere e promuovere i diritti dei minori, compreso il diritto di partecipazione. Il bando supporta l’attuazione della Strategia UE sui diritti dei minori e presta anche particolare attenzione ai diritti dei minori con esigenze e vulnerabilità specifiche, incluso quelli fuggiti dalla guerra in Ucraina.

Il bando mette a disposizione € 17 milioni per finanziare progetti nazionali o transnazionali – quelli transnazionali sono particolarmente incoraggiati – focalizzati su una delle seguenti priorità:

  1. Diritti dei bambini nell’era digitale

Questa priorità affronta diversi aspetti, tra cui:

  1. promuovere l’alfabetizzazione digitale dei bambini
  2. sensibilizzare i bambini utenti, le loro comunità, le organizzazioni della società civile per i diritti dei bambini, i professionisti ICT e i fornitori di servizi digitali sui diritti dei bambini online
  3. ridurre l’impatto negativo dell’uso del digitale sul benessere dei bambini

 

  1. Coinvolgimento e partecipazione dei bambini

I progetti su questa priorità mireranno a creare o rafforzare meccanismi inclusivi e sistemici per la partecipazione dei bambini a livello locale e nazionale. Per “meccanismo” si intende un’iniziativa che consenta ai bambini di esprimere le proprie opinioni e che vengano prese in considerazione nei processi decisionali a livello locale, nazionale e UE. Su questo bando, per meccanismo si intende un processo costante piuttosto che un’iniziativa una tantum, avviata da un’istituzione (ad esempio una scuola), un governo nazionale/regionale/locale o un’organizzazione non governativa, che segue i principi di partecipazione inclusiva, significativa e sicura dei bambini al processo decisionale.

  1. Integrare la prospettiva dei diritti del bambino nelle azioni a livello nazionale e locale

Questa priorità si concentra sull’implementazione di strumenti di mainstreaming per la promozione e la protezione dei diritti dei bambini a livello nazionale e locale.

I progetti proposti devono avere una durata compresa tra 12 e 24 mesi.

Il bando si rivolge a persone giuridiche, pubbliche e private, stabilite negli Stati UE (incluso i PTOM) e nei Paesi candidati e potenziali candidati. Il bando è aperto anche ad organizzazioni internazionali.

I progetti devono essere presentati da un consorzio costituito da almeno due soggetti (di Paesi diversi se il progetto è transnazionale). Lead applicant devono essere organizzazioni senza scopo di lucro. Le organizzazioni a scopo di lucro possono presentare progetti solo in partnership con enti pubblici, organizzazioni private non-profit o organizzazioni internazionali.

Nei progetti relativi alla priorità 3, il consorzio deve obbligatoriamente coinvolgere, come lead applicant o co-applicant, almeno un’autorità pubblica (nazionale, regionale o locale). Il coinvolgimento di un’autorità pubblica è anche fortemente incoraggiato nei progetti relativi alle priorità 1 e 2.

Il contributo UE potrà coprire fino al 90% dei costi ammissibili del progetto. La sovvenzione richiesta non può essere inferiore a € 200.000.

Scadenza: 29 aprile 2025

Programma CERV – Bando 2025 Partecipazione e coinvolgimento dei cittadini

Programma CERV - Bando 2025 Partecipazione e coinvolgimento dei cittadini

Nell’ambito del programma Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori (CERV), è stato pubblicato il bando 2025 per la promozione della partecipazione e del coinvolgimento dei cittadini. Il bando verrà aperto il 15 gennaio 2025 fino al 29 aprile 2025.

L’obiettivo della Call è promuovere la partecipazione e il contributo dei cittadini e delle associazioni rappresentative alla vita democratica e civica dell’UE, consentendo loro di esprimere pubblicamente e scambiare opinioni in tutti i settori di azione dell’Unione.

Il bando intende quindi finanziare progetti promossi da partenariati e reti transnazionali che coinvolgono direttamente i cittadini. Questi progetti riuniranno una vasta gamma di persone di diverso background in attività direttamente collegate alle politiche dell’UE, offrendo loro l’opportunità di partecipare attivamente nel processo di elaborazione di tali politiche e così contribuire alla vita democratica e civica dell’Unione.

I progetti devono concentrarsi sulle seguenti priorità:

  1. Promuovere gli scambi sulle future priorità e sfide politiche dell’Unione
  2. Combattere la disinformazione, la manipolazione dell’informazione e l’interferenza nel dibattito democratico
  3. Promuovere la partecipazione democratica e il coinvolgimento attivo dei cittadini

I progetti dovrebbero:

  1. avere partenariati diversificati, in cui il settore della società civile e la cooperazione con le autorità pubbliche, comprese le autorità locali o regionali, svolgono un ruolo di primo piano
  2. includere diversi tipi di organizzazioni (ad esempio, organizzazioni non-profit, comprese le organizzazioni della società civile, istituti educativi, culturali o di ricerca, autorità pubbliche locali/regionali o università)
  3. avere una dimensione europea ed essere implementati a livello transnazionale (che comporta la creazione di partenariati e reti transnazionali).

La durata dei progetti deve essere compresa tra 12 e 24 mesi. La sovvenzione UE richiesta per un progetto non può essere inferiore a € 75.000.

Le proposte devono essere presentate da un consorzio costituito da almeno due soggetti di due diversi Paesi ammissibili. Tali Paesi sono: Stati UE, incluso i PTOM, nonchè i Paesi candidati e potenziali candidati. Coordinatore di progetto (lead applicant) deve essere un ente privato non profit o un’università pubblica, mentre partner di progetto (co-applicant) devono essere enti non profit, pubblici o privati, o un’organizzazione internazionale

Il bando ha una dotazione complessiva di € 33.000.000. Il contributo UE per ciascun progetto selezionato sarà in forma di lump sum grant.

Scadenza: 29 aprile 2025

Programma CERV – Bando 2024 Gemellaggio di città

Programma CERV – Bando 2024 Gemellaggio di città

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Nell’ambito del programma Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori (CERV), si aprirà il prossimo 9 aprile il bando 2024 Gemellaggio di città, con scadenza il 19 settembre 2024.

Il bando mette a disposizione 4 milioni di euro per finanziare progetti che favoriscano gli scambi tra cittadini di Paesi diversi e che contribuiscano a promuovere la diversità culturale, il dialogo, il rispetto e la comprensione reciproca e lo sviluppo di opportunità di partecipazione civica a livello europeo.

Più in particolare, verranno sostenuti progetti che affrontano questioni quali (non esaustive):

  • L’UE costruita sulla solidarietà – La solidarietà è un valore condiviso che crea coesione e risposte alle sfide sociali. I progetti di gemellaggio contribuiranno a superare i pregiudizi nelle percezioni nazionali, favorendo la comprensione reciproca e creando forum dove discutere soluzioni comuni in modo costruttivo. Il loro obiettivo dovrebbe essere quello di aumentare la consapevolezza dell’importanza di rafforzare il processo di integrazione europea basato sulla solidarietà e i valori dell’UE.
  • L’Europa che i cittadini vogliono – I dibattiti sostenuti dovrebbero basarsi su risultati specifici dell’UE e sulle lezioni apprese dalla storia e dall’integrazione europea. Dovrebbero anche riflettere sulle tendenze attuali e permettere ai partecipanti di sfidare l’euroscetticismo e suggerire azioni che l’UE potrebbe intraprendere per promuovere il senso di appartenenza e migliorare la comprensione dei vantaggi dell’UE, nonchè rafforzare la coesione sociale e politica dell’Unione.

Le attività ammissibili possono consistere in: workshop, seminari, conferenze; attività di formazione; incontri di esperti; attività di sensibilizzazione; eventi culturali, festival, mostre; raccolta e consultazione di dati (disaggregati per sesso); sviluppo, scambio e diffusione di buone pratiche tra le autorità pubbliche e le organizzazioni della società civile; sviluppo di strumenti di comunicazione e uso dei social media.

Ciascun progetto deve coinvolgere municipalità di almeno 2 diversi Paesi ammissibilidi cui almeno 1 sia Stato membro UE, e avere una durata compresa tra 6 e 12 mesi.

Le attività devono svolgersi nei Paesi coinvolti dal progetto. Gli eventi del gemellaggio devono coinvolgere un minimo di 50 partecipanti diretti, di cui almeno 25 “partecipanti invitati internazionali”, ovvero delegazioni provenienti dai Paesi partner del progetto diversi dal Paese che ospita l’evento.

Le candidature devono essere presentate da città/comuni e/o altri livelli di autorità locali o loro comitati di gemellaggio o altre organizzazioni non-profit che rappresentano le autorità locali. Questi soggetti devono essere stabiliti nei seguenti Paesi: Stati UE (compresi PTOM), Paesi candidati e potenziali candidati.

Ciascun progetto può ricevere un contributo UE compreso tra € 8.455 e € 50.745.

Scadenza: 19 settembre 2024

Promuovere la consapevolezza, lo sviluppo di capacità e l’attuazione della Carta dei diritti fondamentali UE da parte delle organizzazioni della società civile

Promuovere la consapevolezza, lo sviluppo di capacità e l’attuazione della Carta dei diritti fondamentali UE da parte delle organizzazioni della società civile

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Nel quadro del programma Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori (CERV), si aprirà il prossimo 23 aprile il bando 2024 “Promuovere la consapevolezza, lo sviluppo di capacità e l’attuazione della Carta dei diritti fondamentali dell’UE da parte delle organizzazioni della società civile”, con scadenza il 18 settembre 2024.

Il bando mette a disposizione complessivamente 16 milioni di euro per finanziare progetti nazionali o transnazionali – quest’ultimi sono particolarmente incoraggiati – riguardanti i seguenti topic. Ogni singola proposta di progetto deve riguardare una sola di queste priorità:

  1. Capacity building e sensibilizzazione sulla Carta dei diritti fondamentali dell’UE (CERV-2024-CHAR-LITI-CHARTER)

I progetti possono rispondere alle esigenze di capacity building e di sensibilizzazione sulla Carta in generale, oppure concentrarsi sulle seguenti questioni: Diritti sanciti dalla Carta e consapevolezza del campo di applicazione della Carta; Protezione dei diritti fondamentali nell’era digitale.

  1. Promuovere i diritti e i valori potenziando lo spazio civico (CERV-2024-CHAR-LITI-CIVIC)

I progetti dovrebbero promuovere i diritti e i valori consentendo agli attori della società civile di lavorare insieme nei settori interessati dal programma. I progetti saranno volti a creare un sistema per monitorare regolarmente l’ambiente in cui operano le organizzazioni della società civile nei contesti nazionali, basato sugli indicatori dell’Agenzia per i diritti fondamentali relativi alla riduzione dello spazio civico e sui dati delle organizzazioni. I progetti potrebbero anche sostenere e migliorare la protezione delle organizzazioni della società civile e dei difensori dei diritti umani che lavorano per proteggere e promuovere i valori dell’UE sotto attacco.

  1. Contenzioso strategico (CERV-2024-CHAR-LITI-LITIGATION)

I progetti dovrebbero, attraverso la formazione, la condivisione di conoscenze e lo scambio di buone pratiche, rafforzare la conoscenza e l’abilità delle organizzazioni della società civile e dei difensori dei diritti umani, nonché dei professionisti del settore legale e degli organismi indipendenti per i diritti umani di impegnarsi efficacemente nelle pratiche di contenzioso a livello nazionale ed europeo e per migliorare l’accesso alla giustizia e l’applicazione dei diritti previsti dal diritto dell’UE, compresa la Carta. I progetti possono anche concentrarsi sul contrasto a procedimenti giudiziari manifestamente infondati o abusivi contro giornalisti e difensori dei diritti umani.

  1. Proteggere i valori e i diritti dell’UE combattendo i discorsi e i crimini dettati dall’odio (CERV-2024-CHAR-LITI-SPEECH)

I progetti dovrebbero mirare a consentire alle organizzazioni della società civile di stabilire meccanismi di cooperazione con le autorità pubbliche, in particolare per sostenere la segnalazione di episodi di crimini e discorsi ispirati dall’odio, garantire supporto alle vittime e sostenere l’applicazione della legge. I progetti dovrebbero anche concentrarsi su attività volte a contrastare l’incitamento all’odio online, compresa la segnalazione di contenuti alle società IT, la progettazione di campagne di sensibilizzazione e attività educative per affrontare le sfide sociali dell’incitamento all’odio online.

  1. Sostenere un ambiente favorevole alla protezione degli informatori (CERV-2024-CHAR-LITI-WHISTLE)

Si intende sostenere la creazione di un ambiente favorevole per la denuncia e l’informazione sulle violazioni del diritto dell’Unione, in particolare mediante lo sviluppo di capacità sull’applicazione della Direttiva UE 2019/1937 sulla protezione degli informatori. I progetti nell’ambito di questa priorità dovrebbero supportare e proteggere gli informatori e sviluppare la capacità delle autorità nazionali e degli operatori del diritto di garantire rimedi giuridici adeguati alla protezione degli informatori.

I progetti proposti devono avere una durata compresa tra 12 e 24 mesi e potranno essere cofinanziati dall’UE fino al 90% dei loro costi ammissibili. La sovvenzione richiesta non può essere inferiore a 75.000 euro.

Il bando si rivolge a persone giuridiche stabilite negli Stati membri UE (incluso i PTOM). Il proponente (o coordinatore) di progetto deve essere un ente privato no-profit. Partner di progetto (co-applicant) possono essere enti, pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Enti a scopo di lucro possono presentare progetti solo in partnership con enti privati no-profit.

Scadenza: 18 settembre 2024

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