Programma CERV: bando 2025 per la promozione dell’uguaglianza e la lotta contro il razzismo, la xenofobia e la discriminazione

Programma CERV: bando 2025 per la promozione dell'uguaglianza e la lotta contro il razzismo, la xenofobia e la discriminazione

 

Nell’ambito del programma Cittadini, UguaglianzaDiritti e Valori (CERV) verrà aperto – dal 15 luglio al 23 ottobre 2025 – il nuovo bando per la promozione dell’uguaglianza e la lotta contro il razzismo, la xenofobia e tutte le forme di discriminazione.

Il bando EQUAL finanzia progetti nazionali o transnazionali – quelli transnazionali sono particolarmente incoraggiati – incentrati sulle seguenti priorità. Ciascuna proposta progettuale può riguardare una sola priorità:

  1. Combattere la discriminazione, il razzismo, la xenofobia e altre forme di intolleranza, tra cui l’antiziganismo e il razzismo verso persone di colore e di origine asiatica (CERV-2025-EQUAL-RACI-DISC)

In questo ambito, si vorrebbe sostenere progetti che si concentrino su:

  • cooperazione multisettoriale tra organizzazioni della società civile, organizzazioni pubbliche e private e autorità locali per affrontare il razzismo sistemico e strutturale in settori correlati all’accesso ad alloggi di qualità, all’occupazione (ad es. competenze, formazione professionale) e all’inclusione sociale (lotta contro la povertà, ecc.).
  • la denuncia, la sensibilizzazione ai diritti, la protezione, la difesa e la rappresentanza degli interessi delle vittime.
  • la diversità dei Rom, con particolare attenzione alla partecipazione politica dei giovani, alla salute delle donne, allo sviluppo della prima infanzia e alla cura dei bambini e alla giustizia ambientale. Su questo tema sono incoraggiati progetti nazionali.
  1. Combattere l’antisemitismo (CERV-2025-EQUAL-ANTISEMITISM)

Sotto-priorità 2.1: sostiene progetti che contribuiscano all’attuazione della Strategia UE sulla lotta contro l’antisemitismo e il sostegno alla vita ebraica (2021-2030). In particolare, progetti focalizzati su:

  • sensibilizzazione sull’antisemitismo contemporaneo e sul suo impatto sulla società in generale e su gruppi target specifici come i moltiplicatori (educatori, giornalisti, politici), nonché sensibilizzazione sulla vita ebraica per contrastare l’antisemitismo.
  • miglioramento del monitoraggio degli episodi antisemiti, incoraggiando la denuncia e rafforzando la cooperazione con la polizia a livello locale.
  • rafforzamento delle capacità di leadership all’interno delle comunità ebraiche per contrastare l’antisemitismo, in particolare sviluppando reti professionali.
  • costruire ponti tra ebrei e altri gruppi minoritari nella lotta comune contro l’intolleranza e la discriminazione.

Sotto-priorità 2.2 – Riservata alle autorità pubbliche: mira a sostenere le autorità pubbliche nello sviluppo e attuazione dei piani d’azione contro l’antisemitismo e finanzierà progetti incentrati su:

  • sviluppo e/o attuazione di piani d’azione o strategie nazionali di lotta contro l’antisemitismo.
  • miglioramento della denuncia degli episodi antisemiti e armonizzazione della raccolta di dati, in linea con la Dichiarazione di Vienna.
  • prevenzione e lotta contro l’antisemitismo.
  1. Combattere l’odio anti-musulmano (CERV-2025-EQUAL-ANTIMUSLIM)

Sotto-priorità 3.1: sostiene progetti che si concentrino su:

  • sensibilizzazione sull’odio/razzismo contro i musulmani e sulla discriminazione, sul suo impatto sulla società in generale e su gruppi target specifici come i moltiplicatori (educatori, giornalisti, responsabili politici…), nonché lotta agli stereotipi, alle teorie cospirazioniste e ai discorsi d’odio contro i musulmani.
  • sostegno e misure di accompagnamento alle vittime di discriminazione anti-musulmana, contribuendo in tal modo alla resilienza delle comunità musulmane.
  • miglioramento del monitoraggio dell’odio/razzismo anti-musulmani, incoraggiare le denunce e rafforzare la cooperazione con le forze di polizia a livello locale e con le autorità.

Sotto-priorità 3.2 – Riservata alle autorità pubbliche: mira a sostenere progetti incentrati sul supporto alle autorità pubbliche per:

  • sviluppo e/o attuazione di piani d’azione o strategie nazionali per combattere l’odio/il razzismo contro i musulmani.
  • miglioramento della denuncia dei casi di odio/razzismo e discriminazione contro i musulmani e armonizzazione della raccolta di dati sull’odio/razzismo e la discriminazione contro i musulmani.
  • prevenzione e contrasto all’odio/razzismo anti-musulmano attraverso l’istruzione e la formazione, in particolare per educatori, insegnanti, magistratura e media.
  1. Promuovere la gestione della diversità e l’inclusione sul posto di lavoro, sia nel settore pubblico che in quello privato (CERV-2025-EQUAL-DIVERSITYMGT)

Verranno finanziati progetti che si focalizzino sul rafforzamento della rete delle Carte della diversità, sostenendo l’attuazione e l’ulteriore sviluppo delle Carte esistenti nel l’UE e aumentando il numero dei firmatari.

  1. Combattere la discriminazione contro le persone LGBTIQ e promuovere l’uguaglianza LGBTIQ (CERV-2025-EQUAL-LGBTIQ)

Si intende sostenere progetti che contribuiscano all’attuazione della Strategia UE per l’uguaglianza LGBTIQ (2020-2025). In particolare, progetti che si concentrino su uno o più dei seguenti aspetti:

  • le sfide che le persone LGBTIQ devono affrontare in ambiti in cui sono particolarmente svantaggiate (ad es. istruzione, assistenza sanitaria, alloggi).
  • persone LGBTIQ nelle situazioni più vulnerabili, come le persone transgender e intersessuali e quelle che subiscono la discriminazione intersezionale, e le famiglie arcobaleno.
  1. Sostenere le autorità pubbliche nella lotta contro il razzismo, la xenofobia, la LGBTIQ fobia e tutte le altre forme di intolleranza, inclusa la discriminazione intersezionale (CERV-2025-EQUAL-RESTRICTED)

L’obiettivo di questa priorità – riservata ad autorità ed enti pubblici a livello nazionale, regionale e locale (coordinatori di progetto) – è aiutare gli Stati membri a:

  • migliorare l’attuazione della Direttiva sull’uguaglianza razziale, della Decisione quadro sulla lotta contro talune forme ed espressioni di razzismo e xenofobia, nonché delle Direttive UE sulle norme per gli organismi per la parità;
  • sviluppare e attuare piani d’azione o strategie nazionali per combattere il razzismo, la xenofobia, la LGBTIQ fobia e tutte le altre forme di intolleranza;
  • migliorare la raccolta e l’utilizzo dei dati sulla parità.

I progetti relativi alle priorità 1, 2, 3 e 6 devono avere durata compresa tra 12 e 24 mesi, quelli relativi alle priorità 4 e 5 tra 12 e 36 mesi.

Il bando si rivolge a persone giuridiche, pubbliche e private, stabilite in uno dei seguenti Paesi: Stati UE (compreso PTOM) e Paesi non UE associati al programma CERV indicati in questo documento.

I progetti devono essere presentati da un consorzio costituito da almeno due soggetti (il coordinatore di progetto + almeno 1 partner). In particolare:

  • per le priorità 1 e 5 e le sotto-priorità 2.1 e 3.1: coordinatore di progetto deve essere un ente non profit. Organizzazioni a scopo di lucro possono presentare progetti solo in partnership con enti pubblici o organizzazioni private non-profit.
  • per la priorità 4: coordinatore di progetto può essere un ente con o senza scopo di lucro. Organizzazioni a scopo di lucro possono essere partner di progetto solo in partnership con enti pubblici o organizzazioni private non-profit.
  • per la priorità 6 e le sotto-priorità 2.2 e 3.2: coordinatore di progetto deve essere un’autorità pubblica. Organizzazioni a scopo di lucro possono presentare progetti solo in partnership con enti pubblici.

Il contributo UE potrà coprire fino al 90% dei costi ammissibili del progetto. La sovvenzione richiesta dovrebbe essere:

  • tra 150.000 e 750.000 euro per i progetti relativi alle priorità 1 e 4
  • tra 100.000 e 500.000 euro per i progetti relativi alle priorità 2 e 3
  • tra 150.000 e 500.000 euro per i progetti relativi alla priorità 5
  • non inferiore a 100.000 euro per i progetti relativi alla priorità 6

Scadenza: 23 ottobre 2025

Approcci innovativi per migliorare i risultati nel mercato del lavoro per le persone con disabilità

Approcci innovativi per migliorare i risultati nel mercato del lavoro per le persone con disabilità

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L’Iniziativa Social Innovation+, attuata nell’ambito della componente EaSI del FSE+, ha lanciato il nuovo bando “Implementing the Disability Employment Package – Innovative approaches to improve labour market outcomes for persons with disabilities”, che rimane aperto fino al 30 ottobre 2025.

La call mette a disposizione 10 milioni di euro per sostenere progetti transnazionali volti a trasferire o ampliare innovazioni sociali basate sulle pratiche del “Pacchetto UE sull’occupazione delle persone con disabilità”, che è una delle iniziative faro della Strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030.

In particolare, il bando finanzierà progetti, di durata tra 18 e 24 mesi, che si basano su una o più pratiche del “Pacchetto” e ne dimostrano la capacità di promuovere l’inclusione occupazionale delle persone disabili, affrontando esigenze sociali non ancora soddisfatte e barriere sistemiche. Le pratiche sono contemplate in sei deliverables tematici del Disability Employment Package e riguardano:

  • rafforzare le capacità dei servizi per l’occupazione e l’integrazione,
  • promuovere le prospettive di assunzione attraverso azioni positive e combattere gli stereotipi;
  • garantire sistemazioni ragionevoli sul luogo di lavoro;
  • mantenere le persone con disabilità nel mondo del lavoro: prevenire la disabilità associata a malattie croniche
  • garantire programmi di riqualificazione professionale in caso di malattia o infortunio;
  • modelli occupazionali alternativi per le persone con disabilità.

Il bando è aperto a persone giuridiche stabilite nei Paesi UE o nei Paesi associati ammissibili alla sezione EaSI del FSE+. Questi soggetti possono essere:

  • Ministeri del Lavoro/Affari sociali
  • servizi pubblici per l’impiego, agenzie e centri per l’impiego
  • autorità locali e regionali, Comuni
  • hub e centri di comunità locali
  • enti di formazione e istruzione professionale
  • enti non governativi e senza scopo di lucro (organizzazioni della società civile, associazioni, fondazioni, imprese sociali), in particolare quelli che rappresentano le persone con disabilità
  • organismi di rappresentanza legati al mercato del lavoro, comprese Camere di commercio e altre associazioni di categoria e sindacati
  • enti di istruzione e di ricerca
  • fornitori di servizi di orientamento e consulenza in materia di occupazione e inclusione
  • imprese pubbliche e private

Le candidature devono essere presentate da un consorzio costituito da almeno tre soggetti (applicant + almeno 2 co-applicant) di due diversi Paesi ammissibili, di cui almeno un’autorità pubblica che sia stabilita nello stesso Paese dell’applicant o dei co-applicant e sia responsabile dell’attuazione delle politiche inerenti gli obiettivi della call.

I progetti selezionati potranno essere cofinanziati fino all’80% dei costi totali ammissibili. La sovvenzione UE sarà compresa 500.000 € e 1.000.000 € per progetto.

Scadenza: 30 ottobre 2025

Contributi per progetti degli ETS per l’inclusione delle persone con disabilità

Contributi per progetti degli ETS per l’inclusione delle persone con disabilità

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È stato pubblicato l’avviso pubblico che disciplina la procedura di accesso ai finanziamenti a valere sul Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità (stabilito in attuazione all’articolo 4 comma 1 del decreto del Ministro per le disabilità, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro del lavoro e delle politiche sociali dell’8 gennaio 2025) per finanziare progetti presentati dagli Enti del Terzo settore per la realizzazione di iniziative sperimentali, riguardo una o più delle attività di interesse generale, per l’inclusione, l’accessibilità e il sostegno a favore delle persone con disabilità, di particolare rilevanza nazionale o territoriale.

I contributi sono destinati a finanziare progetti sperimentali che garantiscano alle persone con disabilità e alle loro famiglie un accesso reale e completo ai diritti civili e sociali, in tutti gli ambiti della vita e secondo le loro scelte personali. I progetti devono promuovere l’inclusione sociale e il miglioramento della qualità della vita, in linea con la Convenzione ONU del 2006 e il D.lgs. 62/2024.

In particolare, i progetti devono:

  • facilitare l’accesso ai servizi locali e al welfare di comunità, soprattutto per chi incontra maggiori difficoltà;
  • rafforzare il ruolo attivo delle associazioni, promuovendo il lavoro di rete e lo scambio di buone pratiche, soprattutto nei territori più svantaggiati;
  • migliorare l’organizzazione degli enti, aumentare l’efficacia delle loro attività e coinvolgere un numero crescente di associati e utenti con disabilità.
  • sostenere la creazione di reti territoriali e nazionali tra le associazioni per condividere informazioni e ridurre le differenze nell’accesso ai servizi tra le varie zone del Paese.

I progetti dovranno avere una durata compresa tra 18 e 36 mesi.

Possono accedere al contributo solo gli Enti del Terzo Settore, costituiti da almeno cinque anni ed iscritti al RUNTS, con capacità operativa a livello nazionale comprovata dalla presenza e disponibilità di almeno una sede o struttura organizzativa in almeno otto regioni o province autonome, che alla data di scadenza dei termini di presentazione della domanda, siano in possesso di tutti i requisiti indicati nell’avviso.

Gli Enti del Terzo Settore possono presentare domanda di finanziamento, sia in forma singola che associata attraverso la composizione di un partenariato. Ciascun ente può essere capofila per un solo progetto e può essere partner in un ulteriore progetto.

Il Fondo mette a disposizione un ammontare complessivo di 20 milioni di euro.

Il contributo massimo per ciascun progetto varia in base alla dimensione e diffusione territoriale degli enti coinvolti:

  • fino a 400.000 euro se partecipano ETS attivi in almeno 5 regioni/province autonome e con almeno 400 associati;
  • fino a 800.000 euro se gli ETS coinvolti operano in almeno 8 regioni/province autonome e rappresentano almeno 800 associati;
  • fino a 1.600.000 euro se il progetto è promosso da una rete associativa (art. 41 D.lgs. 117/2017) o da un’associazione iscritta al RUNTS con almeno 100 enti affiliati, e con almeno 10 enti attuatori presenti in almeno 10 regioni/province autonome, con almeno 5 dipendenti complessivi e 1.600 associati.

Il contributo copre fino al 90% dei costi ammissibili del progetto.

Scadenza: 3 luglio 2025

FAMI: bando sull’assistenza, il sostegno e l’integrazione di cittadini di Paesi terzi vittime della tratta

FAMI: bando sull'assistenza, il sostegno e l'integrazione di cittadini di Paesi terzi vittime della tratta

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Nell’ambito del Fondo Asilo, migrazione e integrazione, è aperto fino al 21 agosto 2024 un nuovo bando per progetti sull’assistenza, il sostegno e l’integrazione di cittadini di Paesi terzi vittime della tratta.

Il bando intende contribuire a migliorare l’identificazione, l’assistenza, il sostegno e l’integrazione dei cittadini di Paesi terzi vittime della tratta di esseri umani, per far fronte alle sfide individuate nella quarta Relazione della Commissione sui progressi compiuti nella lotta contro la tratta.

In particolare, verranno finanziati progetti con risultati tangibili e concreti che si concentrano sulle seguenti attività:

  • Iniziative per la creazione e il miglioramento del coordinamento transnazionale multi-stakeholder e multidisciplinare, in particolare sull’identificazione, che faciliti lo scambio di esperienze e migliori pratiche tra attori pertinenti, quali le autorità di polizia, giudiziarie, di immigrazione e asilo, gli assistenti sociali, gli ispettorati del lavoro, le guardie di frontiera, le organizzazioni della società civile e altri servizi.
  • Iniziative volte a migliorare la prevenzione della tratta degli esseri umani, in particolare a fini di sfruttamento lavorativo e sessuale. Tali iniziative possono comprendere campagne di sensibilizzazione, anche in cooperazione con i Paesi terzi.
  • Iniziative volte a migliorare il deferimento delle vittime della tratta ai servizi di protezione, assistenza e sostegno, tenendo conto delle circostanze personali e delle loro esigenze specifiche, in particolare quelle inerenti i servizi sanitari, psicologici e legali.
  • Iniziative volte a potenziare l’offerta di servizi specializzati di assistenza e sostegno. Queste potrebbero includere la cooperazione e lo scambio di migliori pratiche tra i centri di accoglienza esistenti di diversi Stati membri, in particolare in relazione alla fornitura di assistenza e sostegno alle vittime della tratta.
  • Misure transnazionali che facilitano l’integrazione delle vittime attraverso l’accesso, tra l’altro, all’istruzione, alla formazione linguistica e professionale, a programmi di apprendistato, a servizi di collocamento lavorativo, alla formazione e mentoring sul posto di lavoro, alla formazione all’imprenditorialità.
  • Iniziative volte a migliorare la cooperazione transfrontaliera in casi concreti, come nel contesto del trasferimento di cittadini vittime della tratta allo Stato membro di primo arrivo o del rimpatrio volontario e sicuro nel loro Paese di origine.

I progetti dovrebbero avere un impatto operativo concreto sull’identificazione, l’assistenza e la protezione dei cittadini di Paesi terzi vittime della tratta, nel contesto dell’integrazione o del rimpatrio sicuro. Dovrebbero contribuire a raggiungere almeno uno dei seguenti risultati:

  • miglioramento dell’identificazione, protezione, assistenza, sostegno e integrazione delle vittime della tratta, tenendo conto in particolare dei bambini e altri gruppi vulnerabili, dei settori e degli ambienti ad alto rischio;
  • miglioramento della cooperazione transnazionale tra autorità locali e regionali e società civile per l’identificazione, l’integrazione nonché il rimpatrio volontario e sicuro delle vittime della tratta, e per trovare soluzioni durature per le vittime particolarmente vulnerabili, incluso i bambini;
  • miglioramento dell’identificazione, protezione, assistenza e sostegno alle vittime attraverso una maggiore considerazione della dimensione online della tratta di esseri umani;
  • sviluppo di approcci pratici, strumenti e linee guida, se del caso basandosi sui risultati di progetti già realizzati.

I progetti proposti devono avere una durata massima di 24 mesi.

Il bando è aperto a enti non-profit stabiliti nei Paesi UE (escluso Danimarca) e a organizzazioni internazionali.

I progetti devono essere presentati da un consorzio costituito da almeno tre soggetti di 3 diversi Stati UE. Le organizzazioni internazionali non possono essere coordinatori di progetto.

Il contributo UE può coprire fino al 90% dei costi ammissibili del progetto, per una sovvenzione compresa tra 500.000 e 1.000.000 euro.

Scadenza: 21 agosto 2024

“Vivere il prossimo” bando a supporto delle famiglie con persone con disabilità

“Vivere il prossimo” bando a supporto delle famiglie con persone con disabilità

 

Fondazione TIM  con VIVERE IL PROSSIMO, il nuovo bando emesso nell’ambito dell’area di intervento Inclusione Sociale, persegue l’obiettivo di facilitare e incoraggiare tutti gli Enti del terzo settore, i centri di ricerca e le università, alla realizzazione di progetti che aiutino le famiglie con persone con disabilità, in particolare minori, nei bisogni di natura sociale, relazionale e occupazionale.

I piani di intervento, dedicati in particolar modo alle famiglie con minori possono riguardare, ad esempio, soluzioni che:

  • promuovano servizi di formazione e tutoraggio per caregivers specializzati;
  • forniscano un supporto per le persone con disabilità, in particolare minori, e le loro famiglie, attraverso servizi di informazione, ascolto e sostegno psicologico;
  • agevolino politiche di sostegno alla conciliazione dei tempi lavorativi e di cura, riducendo lo svantaggio occupazionale dei familiari caregivers;
  • realizzino programmi ricreativi e sociali in particolare nel caso di famiglie con minori disabili;
  • supportino l’inserimento lavorativo e lo sviluppo di competenze;
  • favoriscano l’integrazione di soluzioni anche tecnologicamente avanzate per migliorare la qualità della vita. Queste ultime possono offrire nuove opportunità per migliorare l’autonomia e la qualità della vita, facilitando la gestione quotidiana delle attività domestiche, l’accesso a servizi educativi e lavorativi personalizzati e l’integrazione sociale.

I progetti dovranno necessariamente definire il contesto in cui si opera e il sistema integrato di azioni che saranno messe in opera per attuare le soluzioni (compreso lo sviluppo di soluzioni tecnologiche e informatiche) e avere una durata di massimo 18 mesi.

Possono partecipare al bando Organizzazioni No Profit che hanno come missione l’Inclusione Sociale, a titolo esemplificativo:

  • Fondazioni
  • Onlus
  • Organizzazioni di volontariato
  • Associazioni di promozione sociale
  • Associazioni riconosciute
  • Enti pubblici
  • Cooperative sociali
  • Imprese sociali
  • Università
  • Enti di ricerca
  • Enti religiosi.

Il fondo erogativo totale stanziato da Fondazione TIM per il bando è pari a 350.000,00 Euro.

In caso di esito positivo della selezione, Fondazione TIM accorderà uno o più contributi economici per un importo complessivo fino a 350.000 euro. L’importo o gli importi erogati dovranno corrispondere a non oltre l’80% del costo complessivo del progetto/dei progetti.

Scadenza: 13 maggio 2024

Programma CERV: bando 2024 per la promozione della parità di genere

Programma CERV: bando 2024 per la promozione della parità di genere

Nell’ambito del programma Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori (CERV) è stato pubblicato il bando 2024 per la promozione della parità di genere, che rimane aperto dal 12 dicembre 2023 fino al 29 febbraio 2024.

Il bando mette in campo 10.100.000 euro per finanziare progetti nazionali o transnazionali focalizzati sulle due seguenti priorità:

  1. Affrontare le cause profonde del divario di genere nell’assistenza, promuovendo un approccio trasformativo e sfidando gli stereotipi di genere

L’obiettivo è supportare:

  • la promozione di pratiche nelle imprese che incoraggino l’acquisizione dei nuovi diritti previsti dalla Direttiva sulla conciliazione vita-lavoro;
  • la prevenzione e la tutela contro qualsiasi forma di trattamento sfavorevole e di discriminazione delle donne durante e dopo la gravidanza, nonché delle donne e degli uomini che hanno beneficiato di congedi parentali o di accordi di lavoro flessibile;
  • la sensibilizzazione sul valore del lavoro di cura, riflettendo sulla valutazione delle competenze necessarie, l’impegno richiesto e altri aspetti delle condizioni di lavoro;
  • il superamento degli stereotipi di genere che perpetuano la tradizionale divisione del lavoro.

Attività finanziabili:

  • Definizione di nuovi approcci per incoraggiare il modello dual earner-dual carer e per affrontare gli stereotipi di genere;
  • Capacity building e formazione, anche dei responsabili risorse umane, dei rappresentanti delle autorità pubbliche, delle parti sociali e altri soggetti interessati, comprese le organizzazioni della società civile;
  • Apprendimento reciproco, scambio di buone pratiche e cooperazione tra differenti attori;
  • Diffusione di informazioni e sensibilizzazione, anche attraverso i social media o campagne di comunicazione.

I progetti devono essere presentati da un consorzio costituito da almeno due soggetti (lead applicant + almeno un co-applicant), che devono essere enti pubblici o organizzazioni private, stabiliti in uno dei Paesi ammissibili, o un’organizzazione internazionale. Le organizzazioni a scopo di lucro possono presentare proposte solo in partenariato con enti pubblici o organizzazioni private senza scopo di lucro.

  1. Sostenere l’attuazione delle disposizioni della Direttiva sulla trasparenza retributiva

L’obiettivo è supportare le autorità responsabili dell’attuazione della Direttiva nello sviluppo di orientamenti nazionali e/o strumenti per sistemi di valutazione e classificazione del lavoro sensibili al genere, nonché sensibilizzare i rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori nei propri Paesi su questi orientamenti e/o strumenti.

Attività finanziabili:

  • Sviluppo di orientamenti, strumenti e liste di controllo per la valutazione e il confronto della parità retributiva per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore con uno stesso datore di lavoro, compresa l’implementazione di sistemi di valutazione e classificazione del lavoro neutrali rispetto al genere, ad uso dei datori di lavoro e, più in generale, delle parti sociali nel contesto della contrattazione collettiva;
  • Programmi di formazione per costruire la capacità dei datori di lavoro e delle parti sociali di valutare la parità retributiva e implementare sistemi di valutazione e classificazione del lavoro neutri dal punto di vista del genere;
  • Promozione di sistemi di valutazione e classificazione del lavoro neutri dal punto di vista del genere;
  • Monitoraggio dell’attuazione del concetto di lavoro di pari valore attraverso la valutazione dei sistemi di valutazione del lavoro e degli schemi di classificazione salariale esistenti e raccomandazioni per eventuali modifiche.

I progetti possono essere presentati da un soggetto singolo oppure coinvolgere più soggetti. Il proponente o il lead applicant devono essere autorità nazionali dell’UE responsabili dell’attuazione della Direttiva sulla trasparenza salariale (ministeri o agenzie nazionali responsabili); i co-applicant devono essere enti pubblici o organizzazioni private stabiliti in uno dei Paesi ammissibili o organizzazioni internazionali. Sarà accettata una sola candidatura per Stato membro.

Tutti i progetti proposti devono avere una durata compresa tra 12 e 24 mesi.

Il contributo UE potrà coprire fino al 90% dei costi ammissibili del progetto. La sovvenzione richiesta non può essere inferiore a € 100.000.

Scadenza: 29 febbraio 2024

Bando MLAC 2024 – Idee in movimento per il lavoro e la pastorale

Bando MLAC 2024 – Idee in movimento per il lavoro e la pastorale

La XVIII edizione del bando di progettazione sociale “Idee in movimento” – nato da una iniziativa del MLAC (Movimento Lavoratori di Azione Cattolica) in collaborazione con l’ufficio nazionale di Pastorale Sociale e del Lavoro, Caritas Italiana e Progetto Policoro – si rivolge a gruppi formali o informali che si vogliono cimentare in una progettazione sociale nel territorio in cui vivono.

Il bando intende favorire la partecipazione sui seguenti ambiti:

  • Promozione di percorsi di formazione/educazione non formale in ambito STEM, STEAM rivolti a ragazzi nelle fasce d’età 9-11 e 12-14 anche attraverso meccanismi di educazione tra pari (peer education) ed educazione non-formale.
  • Promozione di iniziative volte a rafforzare e/o formare gli adulti rispetto alle tematiche legate alla transizione digitale legate alla facilitazione nell’uso dei servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione, piuttosto che da operatori privati (Istituti di credito, ecc.) con lo scopo di ridurre il divario digitale all’interno della popolazione adulta per contribuire all’inclusione sociale dei soggetti adulti all’interno dell’attuale società digitale.
  • Promozione della cura dei luoghi, attraverso la rigenerazione urbana, grazie allo sviluppo di attività di carattere artistico-comunitario, legato al mondo dell’arte di strada (street art, murales, ecc.) che abbia come tema o temi, la promozione della legalità (lotta alla mafia), il mondo giovanile (inclusione e lotta al bullismo), la dimensione storico-culturale ed ambientale, ecc.
  • Potenziamento di percorsi formativi specifici/tecnici, complementari all’attività ordinaria delle Equipe Regionali del Progetto Policoro, legati al mondo dell’impresa profit e non-profit, per rinforzare le competenze degli Animatori di Comunità.

I progetti vincitori devono avviare le attività entro il 15 febbraio 2024 e chiudere le attività entro il 15 dicembre 2024.

Il bando è rivolto a gruppi formali o informali che ne condividano le finalità, realizzando il progetto in un’ottica di reciproca e costante collaborazione con l’Azione Cattolica diocesana e, dove presente, con il Movimento Lavoratori di AC.

Ai progetti selezionati verrà assegnato un contributo massimo di € 4.000 cosi ripartito:

  • 1.000 euro entro il mese di marzo, a titolo di acconto, 1.500 euro in itinere (in relazione al monitoraggio trimestrale) e 1.500 euro dopo la rendicontazione.
  • Il finanziamento dovrà essere usato esclusivamente per le attività programmate all’interno del progetto; l’acquisto di beni durevoli (computer, suppellettili, macchinari, ecc.) dovrà essere limitato al 30% massimo del contributo richiesto.

Scadenza: 15 novembre 2023

Bando non competitivo per Punti Digitale Facile

Bando non competitivo per Punti Digitale Facile

È aperto fino al 16 ottobre 2023, alle ore 18:00, il bando non competitivo di Regione Emilia-Romagna che investe 8,7 milioni del PNRR (su una dotazione nazionale complessiva di 135 milioni), rivolto a Comuni ed Unioni di Comuni, per presentare progetti che coinvolgano le biblioteche, i laboratori aperti dove presenti, eventuali spazi comunali o del terzo settore per l’apertura di 199 centri per la facilitazione digitale (Punti Digitale Facile).

I punti di facilitazione previsti devono essere realizzati entro il 2025 e raggiungere 160mila cittadini online o in presenza, da soli o in gruppo, per arrivare a 250mila negli anni successivi. I Punti offriranno laboratori, corsi online e sportelli, rivolti in particolare alle categorie più svantaggiate.

Scopo della creazione dei Punti Digitale Facile è l’alfabetizzazione digitale dei cittadini, ma anche la loro inclusione e integrazione, fino alla nascita di vere comunità digitali, con un’attenzione particolare a soggetti che potenzialmente partono da condizioni svantaggiate: anziani, stranieri, donne, residenti in aree montane o periferiche.

Attraverso il bando verranno aperti sportelli presso i comuni, presso enti del terzo settore e anche recuperando analoghe iniziative già attivate nel corso degli anni, corsi online o laboratori di persona.

Il terzo settore potrà essere coinvolto anche in un percorso di confronto e co-progettazione per garantire una maggior integrazione del progetto con le realtà già presenti nei territori; consentirà inoltre di intercettare più agevolmente gli utenti nei luoghi che già frequentano valorizzando ulteriormente i tanti spazi di aggregazione presenti.

Scadenza: 16 ottobre 2023, alle ore 18.00.

Bando EQUAL per combattere il razzismo, la xenofobia e la discriminazione

Bando EQUAL- Invito a presentare proposte per promuovere l’uguaglianza e combattere il razzismo, la xenofobia e la discriminazione

 

La Commissione Europea, Direzione generale Giustizia, ha lanciato il bando Equal (Invito a presentare proposte per promuovere l’uguaglianza e combattere il razzismo, la xenofobia e la discriminazione) nel quadro del programma CERV, che finanzierà progetti volti a prevenire e combattere la discriminazione e l’intolleranza, il razzismo, l’antiziganismo, l’antisemitismo, l’omofobia e la xenofobia, in particolare legata alle origini razziali ed etniche, al colore della pelle, alla religione, all’orientamento sessuale o all’identità di genere.

Il bando, finanziato per un importo complessivo di 20 milioni di euro, finanzierà i progetti nazionali e internazionali che si riferiranno alle seguenti quattro priorità:

  • Lottare contro la discriminazione e combattere il razzismo, la xenofobia e altre forme di intolleranza, inclusi l’antiziganismo, l’antisemitismo e l’odio contro i musulmani;
  • Promuovere la gestione della diversità, l’inclusione nel mondo del lavoro, sia nel settore pubblico che privato;
  • Lottare contro la discriminazione della comunità LGBTQI e promuoverne l’uguaglianza attraverso l’implementazione della strategia di uguaglianza LGBTQI (LGBTIQ Equality Strategy);
  • Aumentare la risposta degli enti pubblici alla discriminazione, all’antisemitismo, razzismo, omofobia e ad altre forme di intolleranza.

Ad ognuna delle quattro priorità presentate corrisponde un budget e una stima dei risultati attesi dai progetti che ne faranno parte:

Priorità 1 – Budget di 11,5 milioni di euro. Risultati attesi:

  • Maggiore conoscenza della legislazione in materia di non discriminazione;
  • Maggiore consapevolezza dei diritti, protezione e rappresentanza degli interessi delle vittime di discriminazione sulla razza o sull’origine etnica, sulla religione o sul colore della pelle;
  • attuazione e applicazione più efficace della legislazione sulla non discriminazione, nonché miglioramento del monitoraggio e della rendicontazione indipendenti;
  • Aumento della conoscenza e della consapevolezza dei pregiudizi e degli stereotipi;
  • Potenziamento e maggiore protezione per i gruppi, le comunità e le persone colpiti da manifestazioni di intolleranza e razzismo.

Priorità 2 – Budget di 1,5 milioni di euro. Risultati attesi:

  • Sostenere le Carte della Diversità nella promozione della diversità e dell’inclusione sul posto di lavoro;
  • Aumentare la diversità e l’inclusione sul posto di lavoro con legami più forti tra imprese, ONG, comunità accademica/di ricerca e pubblica amministrazione;
  • Strumenti, linee guida e piattaforme di apprendimento innovativi e inclusivi per promuovere la diversità e l’inclusione sul posto di lavoro,

Priorità 3 – Budget di 3 milioni di euro. Risultati attesi:

  • Miglioramento della conoscenza e della consapevolezza delle discriminazioni e delle disuguaglianze intersettoriali subite dalle persone LGBTIQ, nell’occupazione, nell’istruzione e nella salute, nonché soluzioni su come affrontarle.
  • Aumento della consapevolezza e miglioramento delle competenze dei professionisti interessati, tra cui i professionisti del settore sanitario, dei media e delle imprese e il personale scolastico, per contrastare gli stereotipi, la stigmatizzazione, la patologizzazione, la discriminazione, le molestie e il bullismo che colpiscono le persone LGBTIQ;
  • Maggiore sostegno alle persone LGBTIQ e alle loro famiglie;
  • Migliori indicazioni per le autorità nazionali e le scuole su come prevenire e combattere la violenza scolastica e il bullismo contro le persone LGBTIQ.

Priorità 4 – Budget di 4 milioni di euro. Risultati attesi:

  • Migliorare le competenze delle autorità pubbliche per indagare efficacemente, perseguire e condannare adeguatamente gli episodi di discriminazione;
  • Miglioramento del sostegno alle vittime, maggiore consapevolezza dei diritti da parte dell’opinione pubblica e aumento del numero di incidenti denunciati;
  • Miglioramento della cooperazione e dello scambio di informazioni tra le autorità pubbliche;
  • Migliorare la conoscenza e la consapevolezza tra le autorità pubbliche e le forze dell’ordine dell’impatto della discriminazione, del razzismo e della xenofobia;
  • Miglioramento del sistema di registrazione delle discriminazioni e di raccolta dei dati, miglioramento dell’approccio metodologico e miglioramento del sistema inter-istituzionale;
  • Sviluppo e attuazione efficaci di quadri di riferimento completi, strategie o piani d’azione per prevenire e combattere razzismo, antisemitismo, xenofobia e altre forme di intolleranza.

Scadenza: 20 giugno 2023

Bando per progetti di rilevanza locale 2022/2024

Bando per progetti di rilevanza locale 2022/2024

 

 

la Giunta della Regione Emilia-Romagna ha approvato il Bando per il finanziamento e il sostegno di progetti di rilevanza locale per una somma complessiva di Euro 2.440.306,00 – di cui Euro 1.297.755,00 come quota massima attribuibile alle Fondazioni, derivante dall’Accordo di programma con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali approvato con propria deliberazione n. 1596/2022.

I progetti potranno essere presentati da:

  • ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO
  • ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE
  • FONDAZIONI DEL TERZO SETTORE

che dovranno co-progettare e realizzare le attività attraverso partnership interassociative composte da un numero minimo di tre enti.

Nell’ambito di tale partnership dovrà essere individuato l’Ente capofila titolare del progetto, effettivo destinatario del finanziamento assegnato e responsabile della rendicontazione finale e dei rapporti con la Regione e con gli altri enti pubblici e privati coinvolti.

I progetti dovranno riferirsi ad una o più delle seguenti Aree di bisogno e attività:

  • contrasto delle solitudini involontarie specie nella popolazione anziana;
  • sostegno all’inclusione sociale, in particolare delle persone con disabilità e non autosufficienti;
  • contrasto delle condizioni di fragilità e di svantaggio al fine di intervenire su marginalità ed esclusione sociale;
  • promozione della partecipazione dei minori e dei giovani, quali agenti del cambiamento;
  • sostegno scolastico fuori dell’orario scolastico ed extra-scolastico;
  • sviluppo e rafforzamento dei legami sociali, in aree urbane o extraurbane disgregate o disagiate;
  • sviluppo di welfare generativo di comunità;
  • rafforzamento della cittadinanza attiva, della legalità attraverso la tutela e la valorizzazione dei beni comuni;
  • sensibilizzazione sulla necessità di adottare comportamenti responsabili per minimizzare gli effetti negativi dei cambiamenti climatici; promozione buone pratiche di economia circolare volte a ridurre l’impatto sull’ambiente delle attività umane.

Il finanziamento massimo per singolo progetto è di € 25.000,00. Al fine di garantirne la sostenibilità non saranno ammessi progetti che presentano un costo totale inferiore a € 12.000,00, cifra che corrisponde anche al contributo minimo assegnabile.

La copertura tramite il contributo regionale è pari al 100%, salvo che si preveda un co-finanziamento della partnership oppure di altri enti pubblici o privati. In questo caso il progetto avrà un punteggio aggiuntivo.

I progetti, che dovranno iniziare entro 30 giorni dall’avvenuta comunicazione del finanziamento, dovranno terminare entro il 30/11/2024.

Le domande potranno essere compilate e trasmesse esclusivamente per via telematica a partire dalle ore 9 del 23/01/2023 ed entro le ore 13.00 del 28/02/2023

Scadenza: 28 febbraio 2023

 

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