Operazioni formative e di politica attiva per l’inserimento e la permanenza nel lavoro delle persone con disabilità – Anno 2023

Operazioni formative e di politica attiva per l’inserimento e la permanenza nel lavoro delle persone con disabilità - Anno 2023

L’Invito intende dare attuazione a quanto previsto dalla deliberazione di Giunta regionale n. 2326 del 27/12/2022 “Programmazione delle risorse Fondo regionale persone con disabilità. Approvazione del programma annuale”, rendendo disponibili opportunità formative e misure di politica attiva del lavoro finalizzate a consentire l’accesso, la permanenza e la qualificazione dell’occupazione delle persone con disabilità.

L’offerta deve permettere di accompagnare le persone inviate nominativamente dagli Uffici del collocamento mirato nella fruizione delle singole misure, anche integrate tra di loro, così come riportate nel Patto o Accordo di servizio siglato tra il destinatario e l’operatore pubblico, costruendo risposte adeguate e personalizzate, strutturate e articolate in funzione degli effettivi bisogni.

Destinatari:

  • persone con disabilità in cerca di lavoro iscritte al collocamento mirato secondo quanto previsto dalla Legge n. 68/1999;
  • persone con disabilità ai sensi della Legge n. 68/1999 occupate e persone con disabilità acquisita in costanza di rapporto di lavoro.

L’individuazione dei destinatari e delle misure da erogare sarà a cura degli Uffici del collocamento mirato. I nominativi saranno inoltrati al soggetto attuatore per l’attivazione dei percorsi previsti nel Patto di servizio e previsti nell’Accordo di servizio per le persone occupate.

Possono essere candidate operazioni che, nell’integrazione e articolazione dei diversi progetti che le costituiscono, rendano disponibili ai destinatari tutte le misure formative e di politica attiva di cui al citato “Programma annuale Fondo regionale per l’occupazione delle persone con disabilità”, di seguito elencate:

  • azioni di orientamento specialistico individuale;
  • azioni di orientamento specialistico in piccolo gruppo;
  • azioni di accompagnamento nei percorsi individuali;
  • attività di sostegno alle persone nei contesti formativi;
  • attività di sostegno alle persone nei contesti lavorativi;
  • tirocini e relativo servizio di formalizzazione delle competenze in esito nonché erogazione dell’indennità di partecipazione;
  • formazione permanente:
  • formazione digitale, linguistica, trasversale,
  • formazione per la sicurezza,
  • formazione regolamentata,
  • formazione per l’acquisizione di competenze tecniche e professionali riferite al Repertorio delle qualifiche professionali;
  • formazione progettata con riferimento al Sistema regionale delle qualifiche e correlati progetti di certificazione delle competenze riferiti al Sistema regionale di formalizzazione e certificazione delle competenze, di cui alla delibera di Giunta regionale n. 739/2013.

Per tutte le attività formative e per le azioni di orientamento specialistico individuale potrà essere erogata, a valere sulle risorse complessive del finanziamento delle operazioni, l’indennità di frequenza, nei limiti e nei modi previsti dalle disposizioni regionali vigenti, e in particolare dalla deliberazione di Giunta regionale n. 1298/2015. Per consentire la piena fruizione delle diverse opportunità e delle diverse misure orientative, formative e di politica attiva del lavoro, potrà essere riconosciuto il rimborso di servizi e strumentazioni aventi finalità strumentale e sussidiaria rispetto alle altre misure erogate alle persone e determinati, pertanto, preservando un’adeguata proporzionalità fra il costo della misura erogata e il costo del servizio/strumentazione – riconducibili a:

  • trasporto speciale,
  • strumentazioni tecnologiche.

Possono candidare operazioni a valere sul presente Invito, in qualità di soggetti gestori titolari:

  • soggetti accreditati per la realizzazione di servizi per il lavoro – area 2 Supporto all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale di soggetti fragili e vulnerabili ai sensi di quanto previsto dalla deliberazione di Giunta regionale n. 1959/2016 o che abbiano presentato domanda di accreditamento per tale ambito entro la data di scadenza del presente Avviso, per uno degli ambiti distrettuali coerenti con l’azione su cui l’operazione viene candidata, e quindi compreso nel territorio dell’Ufficio del collocamento mirato di riferimento;
  • organismi accreditati per l’ambito della Formazione superiore o per l’ambito Formazione continua e permanente e per l’ambito aggiuntivo Utenze speciali, ai sensi della deliberazione di Giunta regionale n. 177/2003 e ss.mm.ii.;
  • organismi accreditati ai sensi della DGR n. 201/2022 per l’ambito Formazione per l’accesso all’occupazione, continua e permanente o che abbiano presentato domanda di accreditamento per tale ambito entro la data di scadenza del presente Avviso.

Scadenza: 22 giugno 2023

Bando “Tutti inclusi” per favorire l’inclusione sociale dei minori con disabilità e bisogni educativi speciali

Bando “Tutti inclusi” per favorire l’inclusione sociale dei minori con disabilità e bisogni educativi speciali

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CON I BAMBINI Impresa sociale è Soggetto Attuatore del “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”, nato da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da ACRI, il Forum Nazionale del Terzo Settore ed il Governo. L’istituzione del Fondo costituisce un’importante sperimentazione per rendere operante una strategia complessiva nazionale, alimentata e ispirata dalle migliori esperienze territoriali, di lotta alla povertà educativa dei minori, con effetti di lungo periodo.

Il bando “Spazi aggregativi di prossimità“ si propone di garantire la piena partecipazione alla vita sociale e scolastica dei minori con disabilità in condizioni di povertà educativa. Il bando intende sostenere interventi innovativi e sperimentali che rimuovano o riducano le barriere, sia fisiche che culturali, nell’accesso a opportunità educative e ludiche, garantendo la piena inclusione dei minori in povertà che rientrino nella categoria della disabilità vera e propria (sensoriale, motoria, psichica ex L.104/92) o che presentino importanti disturbi evolutivi specifici.

Saranno sostenute iniziative, integrate e multidimensionali, che:

  • prevedano di rispondere adeguatamente ai bisogni di socializzazione e di integrazione con azioni che garantiscano pari dignità e opportunità ai minori con disabilità, agendo anche sull’eliminazione delle barriere fisiche e culturali, in contesti caratterizzati da povertà educativa;
  • stimolino il protagonismo dei minori con disabilità nella costruzione del proprio progetto di vita, favorendone lo sviluppo personale in ottica funzionale, e la partecipazione alla comunità di coetanei;
  • prevedano la presa in carico personalizzata, precoce e tempestiva, dei minori con disabilità, in ambito scolastico ed extrascolastico, incentivandone la motivazione, il coinvolgimento attivo e l’autodeterminazione;
  • supportino e potenzino le famiglie, specie quelle in condizioni di vulnerabilità socio-economica, nel loro complesso ruolo di accompagnamento e di sostegno, valorizzando il ruolo dei siblings;
  • intervengano nei contesti informali, attraverso attività culturali, ludiche e ricreative (es. parchi gioco, sport), per potenziare le competenze relazionali e l’autonomia dei beneficiari coinvolti ed anche nei contesti scolastici, tramite la sperimentazione di metodologie e pratiche didattiche ed educative;
  • promuovano una diffusa sensibilizzazione sulle tematiche dell’inclusione dei minori con disabilità, anche attraverso il coinvolgimento delle comunità educanti;
  • prevedano attività finalizzate al capacity building, coordinamento, riflessione formativa e supervisione degli operatori, educatori e docenti.

Si raccomanda di promuovere il raccordo fra scuola, servizi territoriali, famiglia, bambini e ragazzi con disabilità e fra tutti gli attori della comunità educante, anche al fine di costruire il ‘progetto di vita’ del minore.

I progetti devono includere, nel piano delle azioni, risorse specifiche per la valutazione di impatto, nonché prevedere la localizzazione dell’intervento in un’unica regione e che la durata complessiva sia non inferiore ai 36 e non superiore ai 48 mesi.

Le proposte dovranno essere presentate da partenariati composti da un minimo di 3 organizzazioni, di cui minimo 2 del Terzo settore (una con ruolo di “soggetto responsabile”).

Il soggetto responsabile, alla data di pubblicazione dell’iniziativa, deve essere un Ente del Terzo settore, essere stato costituito da almeno due anni in forma di atto pubblico o di scrittura privata autenticata o registrata e avere la sede legale e/o operativa nella regione di intervento.

Gli altri soggetti della partnership possono appartenere, oltre che al mondo del terzo settore e della scuola, anche a quello delle istituzioni, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale, dell’università, della ricerca e al mondo delle imprese. Ogni organizzazione potrà presentare una sola proposta, in qualità di soggetto responsabile, o prendere parte ad una sola proposta in qualità di partner. Fanno eccezione unicamente le amministrazioni locali e territoriali (comuni, regioni, uffici scolastici regionali e provinciali, ecc.), le università e i centri di ricerca che possono partecipare, in qualità di partner, a più proposte.

Il bando mette a disposizione un ammontare complessivo di 15 milioni di euro Il contributo richiesto deve essere compreso tra 250 mila e 1 milione di euro e garantire un cofinanziamento monetario di almeno il 10% del totale. Saranno considerati ammissibili progetti che prevedano che nessun soggetto della partnership gestisca una quota superiore al 50% del contributo richiesto e che almeno il 65% delle risorse sia gestito da enti del terzo settore.

Scadenza: 30 settembre 2022.

Buono servizi lavoro per persone con disabilità – terza edizione 2021-2024

Buono servizi lavoro per persone con disabilità - terza edizione 2021-2024

 

Chiamata a progetti per l’istituzione del catalogo soggetti attuatori del Buono Servizi Lavoro rivolto a persone con disabilità.

Il progetto è finanziato dal Fondo Regionale Disabili ma gestito secondo le modalità POR-FSE.

Scadenza: 21/01/2022 alle ore 12:00.

Progetti per l’autonomia e l’inserimento al lavoro di giovani e adulti con disabilità

Progetti per l’autonomia e l’inserimento al lavoro di giovani e adulti con disabilità

 

L’Invito intende dare attuazione a quanto previsto dalla deliberazione di Giunta regionale n. 715 del 17/05/2021, rendendo disponibili contributi alle associazioni delle persone disabili e delle famiglie delle persone disabili. La situazione economica contingente in seguito all’emergenza COVID-19 rende ancor più necessario sostenere l’apporto e il contributo di ogni attore per garantire misure straordinarie che sostengano i giovani nelle transizioni tra la scuola e il lavoro e accompagnino gli adulti nei percorsi di autonomia e di inserimento lavorativo, valorizzando e ampliando l’impegno delle associazioni delle persone disabili e delle famiglie delle persone disabili per concorrere agli obiettivi attesi di cui al Protocollo tra Regione Emilia-Romagna e le Federazioni FISH e FAND.

In particolare, i contributi devono concorre a rafforzare e ampliare le progettualità che le associazioni garantiscono, a necessario completamento e in integrazione con gli interventi finanziati ai diversi attori pubblici e privati per accompagnare i giovani certificati nelle transizioni tra la scuola e il lavoro e le persone disabili nei percorsi di autonomia verso il lavoro.

I destinatari sono:

  • giovani con disabilità certificata ai sensi della Legge n.104/92;
  • persone disabili in cerca di lavoro iscritte al collocamento mirato secondo quanto previsto dalla Legge n. 68/1999.

I partecipanti alle attività finanziate devono essere residenti o domiciliati in regione Emilia-Romagna.

Possono essere candidati progetti che sostengano i giovani nelle transizioni tra la scuola e il lavoro e accompagnino gli adulti nei percorsi di autonomia e di inserimento lavorativo. Ogni progetto candidato deve:

  • avere a riferimento un solo ambito territoriale di livello provinciale;
  • prevedere un’ampia platea di destinatari, in particolare in relazione alle diverse tipologie di disabilità.

Il soggetto richiedente deve descrivere le progettualità realizzate/in corso di realizzazione, attestanti l’esperienza nell’assistenza alle persone con disabilità nei loro percorsi di autonomia verso il lavoro, con particolare riferimento alle attività svolte nell’ambito territoriale di ubicazione dell’intervento proposto. Il finanziamento richiesto deve essere finalizzato a rafforzare e ampliare tali progettualità – anche prevedendo sperimentazioni – e, sulla base dei bisogni dei destinatari degli interventi, aumentarne l’efficacia e l’impatto.

I progetti devono essere compilati utilizzando il modello di Scheda descrittiva del progetto per ciascun progetto per cui si richiede il finanziamento, predisposta come da fac-simile.

Per ciascun progetto territoriale deve essere allegato un Accordo di partenariato, nel quale devono essere esplicitati e sottoscritti ruoli e impegni dei soggetti coinvolti operanti e competenti a livello territoriale e le modalità di collaborazione e di supporto all’attuazione del progetto. L’Accordo deve essere predisposto come da fac-simile.

Possono candidare progetti a valere sul presente Invito le Federazioni di associazioni di persone con disabilità e di familiari delle persone con disabilità firmatarie del Protocollo d’intesa con la Regione Emilia-Romagna di cui alla deliberazione di Giunta regionale n. 1215 del 21/09/2020 – Federazione italiana per il superamento dell’handicap Regione Emilia-Romagna e Federazione tra le Associazioni nazionali delle persone con disabilità o le loro associate nella forma dell’Associazione temporanea di scopo (ATS). In caso di partecipazione in forma di ATS, i soggetti partecipanti al raggruppamento devono sottoscrivere, prima della presentazione della domanda, un accordo con cui i componenti si impegnano solidalmente, in caso di approvazione, alla realizzazione dei progetti presentati. L’accordo deve inoltre prevedere l’indicazione del capofila del raggruppamento. In seguito alla approvazione dei progetti e prima dell’avvio degli stessi, il raggruppamento si deve costituire in Associazione temporanea di scopo (ATS). L’atto di costituzione dell’ATS deve essere redatto con atto pubblico e registrato presso l’Agenzia delle Entrate.

Le risorse pubbliche disponibili sono complessivamente pari a euro 3.500.000,00 di cui al Fondo regionale per l’occupazione delle persone con disabilità ex Art. 19 della Legge regionale n.17/2005 e ss.mm.ii.

Ogni progetto per cui si richiede il finanziamento deve essere corredato da un Piano economico/finanziario, come indicato nel fac-simile Scheda descrittiva del progetto.

Scadenza: 15 marzo 2022

Operazioni formative e di politica attiva per l’inserimento e la permanenza al lavoro delle persone con disabilità

Operazioni formative e di politica attiva per l’inserimento e la permanenza al lavoro delle persone con disabilità

 

L’Invito intende dare attuazione a quanto previsto dalla deliberazione di Giunta regionale n. 715 del 17/05/2021, rendendo disponibili opportunità formative e misure di politica attiva del lavoro finalizzate a consentire l’accesso, la permanenza e la qualificazione dell’occupazione delle persone con disabilità.

In particolare, l’offerta deve permettere di accompagnare le persone inviate nominativamente dagli Uffici del collocamento mirato e/o dalle équipe multiprofessionali, ai sensi della Legge regionale n. 14/2015, nella fruizione delle singole misure, anche integrate tra di loro, così come riportate nel Patto o Accordo di servizio siglato tra il destinatario e l’operatore pubblico.

I destinatari sono:

  • persone disabili in cerca di lavoro iscritte al collocamento mirato secondo quanto previsto dalla Legge n. 68/99;
  • persone disabili ai sensi della Legge 68/99 occupate e persone con disabilità acquisita in costanza di rapporto di lavoro.

L’individuazione dei destinatari e delle misure da erogare sarà a cura degli Uffici del collocamento mirato e/o delle équipe multiprofessionali, ai sensi della Legge regionale n. 14/2015. I nominativi saranno inoltrati al soggetto attuatore per l’attivazione dei percorsi previsti nel Patto o Accordo di servizio.

Possono essere candidate operazioni che, nell’integrazione e articolazione dei diversi progetti che le costituiscono, rendano disponibili ai destinatari tutte le misure formative e di politica attiva di cui al Programma annuale 2021, di seguito elencate:

  • orientamento individuale e di gruppo;
  • azioni di accompagnamento nei percorsi individuali;
  • attività di sostegno alle persone nei contesti formativi o lavorativi;
  • tirocini e relativo servizio di formalizzazione delle competenze in esito ed erogazione dell’indennità di partecipazione;
  • formazione e certificazione delle competenze:
  • formazione permanente con previsione dell’indennità di frequenza
  • formazione per la sicurezza
  • formazione progettata con riferimento al Sistema regionale delle qualifiche con previsione dell’indennità di frequenza
  • certificazione delle competenze comprese in una o più unità di competenze del Sistema regionale delle qualifiche
  • certificazione delle competenze per l’acquisizione di una qualifica presente nel Sistema regionale delle qualifiche.

Per consentire la piena fruizione delle diverse opportunità e delle diverse misure orientative, formative e di politica attiva del lavoro, e preservando una adeguata proporzionalità fra il costo della misura erogata ed il costo del servizio/strumentazione, può essere riconosciuto il rimborso di servizi e strumentazioni aventi finalità strumentale e sussidiaria, riconducibili a:

  • trasporto speciale;
  • strumentazioni tecnologiche.

Possono candidare operazioni a valere sul presente Invito, in qualità di soggetti gestori titolari:

  • gli organismi accreditati per l’ambito della Formazione superiore o per l’ambito Formazione continua e permanente e per l’ambito aggiuntivo Utenze speciali, ai sensi della deliberazione di Giunta regionale n. 177/2003 e ss.mm.ii. o che abbiano presentato domanda di accreditamento per tali ambiti entro la data di scadenza del presente Invito;
  • i soggetti accreditati per la realizzazione di servizi per il lavoro – Area 2 Supporto all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale di soggetti fragili e vulnerabili, ai sensi di quanto previsto dalla deliberazione di Giunta regionale n. 1959/2016 o che abbiano presentato domanda di accreditamento per tale ambito entro la data di scadenza del presente Invito, per uno degli ambiti distrettuali coerenti con l’Azione su cui l’operazione viene candidata, e quindi compreso nel territorio dell’Ufficio del collocamento mirato di riferimento.

Le risorse pubbliche disponibili sono complessivamente pari a euro 6.100.000,00 di cui al Fondo regionale per l’occupazione delle persone con disabilità ex Art. 19 della Legge regionale n.17/2005 e successive modifiche.

Le operazioni devono essere compilate esclusivamente attraverso l’apposita procedura applicativa web e devono essere inviate alla Pubblica Amministrazione per via telematica.

Scadenza: 08 marzo 2022

Azioni di continuità dei percorsi per l’inserimento lavorativo

Azioni di continuità dei percorsi per l’inserimento lavorativo

 

Il Bando, dando attuazione a quanto previsto dalla deliberazione di Giunta regionale n. 715 del 17/05/2021, intende sostenere le persone disabili, a fronte dell’impossibilità di una regolare partecipazione ai tirocini, al fine di mantenere un sostegno nella ricerca del lavoro e dare unitarietà al percorso individuale dei tirocinanti.

Anche dopo gli interventi di sostegno previsti dalla delibera di Giunta regionale n.369/2020 e ss.mm.ii, le misure restrittive volte a contrastare e contenere il diffondersi del contagio epidemiologico COVID-19, disposte dal 18 maggio 2020, hanno continuato a comportare delle oggettive difficoltà e/o impossibilità a garantire una regolare presenza nei contesti di lavoro dei tirocinanti fino a quando la Regione Emilia-Romagna, il 14 giugno 2021, è tornata in “zona bianca” e le attività formative hanno potuto riprendere in presenza.

L’intervento straordinario si è reso necessario a fronte delle oggettive difficoltà e/o impossibilità, da parte dei soggetti ospitanti a garantire una regolare presenza delle persone disabili nei contesti di lavoro.

Sono destinatari delle misure di sostegno le persone con disabilità ai sensi della L.68/99 impegnate in tirocini con data inizio dal 18/05/2020 al 13/06/2021 autorizzati dall’Agenzia regionale per il lavoro. Ogni tirocinante potrà beneficiare di un sostegno economico di 900 euro.

Le misure di intervento sono due:

  • misura di sostegno economico alla continuità;
  • misura per la continuità del percorso individuale.

Tutte le procedure sono nella responsabilità dei soggetti promotori dei tirocini: nessuna procedura di richiesta è a carico dei tirocinanti.

Soggetti promotori di tirocini compresi nell’Allegato 2) alla delibera di Giunta regionale n. 2102 del 13/12/2021.

Le risorse pubbliche disponibili sono pari a euro 2.930.000,00 di cui al Fondo regionale per l’occupazione delle persone con disabilità ex Art. 19 della Legge regionale n.17/2005 e successive modifiche.

Le operazioni, per ciascun soggetto promotore ricompreso nell’elenco di cui all’Allegato 2), sono state predisposte nel Sistema informativo della formazione – SIFER e sono contraddistinte dai rispettivi Rif.PA come contenuti nello stesso Allegato 2.

Il soggetto promotore, per accedere ai finanziamenti di cui al presente Bando, deve inviare una richiesta di finanziamento completa dei seguenti allegati:

  • Atto di impegno relativo all’operazione firmato digitalmente dal legale rappresentante del soggetto richiedente;
  • dichiarazione sostitutiva di atto notorio, da rendersi ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, concernente l’ottemperanza all’art. 17 Legge n.68/1999.

Si richiede inoltre ai soggetti che non siano anche organismi di formazione accreditati ai sensi della deliberazione di Giunta regionale n.177/2003 e ss.mm.ii., di inviare le dichiarazioni utili per l’acquisizione della documentazione antimafia necessarie al successivo finanziamento qualora l’importo quantificato per il finanziamento dell’operazione a loro titolarità sia superiore a euro 150.000,00.

La richiesta di finanziamento, completa di tutti gli allegati, deve essere inviata via posta elettronica certificata all’indirizzo AttuazioneIFL@postacert.regione.emilia-romagna.it, pena la non ammissibilità, entro le seguenti scadenze:

27 Gennaio 2022

24 Febbraio 2022

Misure di accompagnamento al fare impresa e all’autoimpiego

Misure di accompagnamento al fare impresa e all’autoimpiego

 

L’Invito intende dare attuazione a quanto previsto dalla deliberazione di Giunta regionale n. 715 del 17/05/2021, rendendo disponibili servizi individuali a supporto della nascita di nuove imprese e dell’autoimpiego per valorizzare e supportare le persone con disabilità che, per proprie aspettative e attitudini, investono nell’imprenditorialità.

I destinatari sono:

  • persone disabili in cerca di lavoro iscritte al collocamento mirato secondo quanto previsto dalla Legge n. 68/1999;
  • persone disabili ai sensi della Legge n. 68/1999 occupate e persone con disabilità acquisita in costanza di rapporto di lavoro.

L’individuazione dei destinatari è a cura degli Uffici del collocamento mirato. I nominativi sono inoltrati al soggetto attuatore per l’attivazione del servizio individuale o individualizzato a supporto della nascita di nuove imprese e dell’autoimpiego e tale misura deve essere riportata nel Patto o Accordo di servizio sottoscritto tra la persona e l’operatore pubblico.

Le operazioni candidate devono essere articolate prevedendo la seguente offerta:

Progetto 1: analisi di fattibilità dell’idea imprenditoriale;

Progetto 2: costruzione del business plan;

Progetto 3: accompagnamento allo start up d’impresa.

In esito al presente Invito si procederà ad approvare un’unica operazione, che rappresenterà la potenziale offerta della totalità delle misure che potranno essere erogate fino al concorso del costo totale previsto e reso disponibile.

L’operazione deve avere una ricaduta sull’intero territorio regionale ed essere progettata e realizzata in una rete di partenariato di livello regionale, formalizzata in un Accordo, che sia in grado di rispondere in modo efficace ed efficiente ai fabbisogni delle persone e alla loro richiesta di servizi.

Possono candidare operazioni a valere sul presente Invito, in qualità di soggetti gestori titolari:

  • gli organismi accreditati per l’ambito della Formazione superiore o per l’ambito Formazione continua e permanente e per l’ambito aggiuntivo Utenze speciali ai sensi della deliberazione di Giunta regionale n. 177/2003 e ss.mm.ii. o che abbiano presentato domanda di accreditamento per tali ambiti entro la data di scadenza del presente Invito;
  • soggetti accreditati, ai sensi della deliberazione di Giunta regionale n. 1959/2016, o che abbiano presentato domanda di accreditamento entro la data di scadenza del presente Invito, per la realizzazione di servizi per il lavoro – area 2 Supporto all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale di soggetti fragili e vulnerabili.

Le risorse pubbliche disponibili sono pari a euro 500.000,00 di cui al Fondo regionale per l’occupazione delle persone con disabilità ex art. 19 della Legge regionale n.17/2005 e successive modifiche.

Tenuto conto che in esito al presente Invito sarà approvata una sola operazione, le operazioni candidate devono prevedere un contributo pubblico richiesto pari a quello sopra riportato.

Le operazioni devono essere compilate esclusivamente attraverso l’apposita procedura applicativa web SIFER progettazione 2007/2013 e devono essere inviate alla Pubblica Amministrazione per via telematica entro e non oltre le ore 12.00 del 26/01/2022, pena la non ammissibilità.

Incentivi per l’avvio di nuove imprese con presenza maggioritaria di persone con disabilità

Incentivi per l’avvio di nuove imprese con presenza maggioritaria di persone con disabilità

 

Il bando intende dare attuazione a quanto previsto dalla deliberazione di Giunta regionale n. 715/2021 – Programma annuale del Fondo regionale persone con disabilità – rendendo disponibili in via sperimentale misure di sostegno per l’avvio di nuove imprese che vedono la presenza maggioritaria di persone con disabilità, sia come lavoratori dipendenti sia come soci lavoratori, in tutte le forme giuridiche previste dalla Legge n. 142/2001, al fine di ampliare le opportunità occupazionali.

Il bando si rivolge alle micro e piccole imprese. Inoltre, le imprese devono:

  • essere regolarmente costituite da non più di 12 mesi alla data della richiesta dell’incentivo;
  • realizzare la propria attività in almeno un’unità locale ubicata nel territorio dell’Emilia-Romagna;
  • essere attive e non essere sottoposte a procedure di liquidazione (anche volontaria), fallimento, concordato preventivo, amministrazione controllata o altre procedure concorsuali in corso o prima della data di presentazione della richiesta;
  • avere la maggioranza dei propri dipendenti alla data della richiesta dell’incentivo costituita da persone con disabilità di cui alla Legge n.68/1999 e successive modifiche.

È requisito di ammissibilità sostanziale per accedere agli incentivi la configurazione di una nuova impresa e non costituzione societaria a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda, fusione o scissione societaria.

Sono escluse dall’accesso agli incentivi le unità produttive e le imprese parte di un gruppo ai sensi dell’art. 31 Dlgs n.276/2003 la cui eccedenza di lavoratori aventi diritto al collocamento mirato rispetto agli obblighi di legge venga portata a compenso del minor numero di lavoratori assunti nelle altre unità produttive o nelle altre imprese del gruppo aventi sede in Italia ai sensi dell’art. 5 c. 8 della L. n.68/99.

Sono inoltre escluse dall’accesso alle richieste degli incentivi le imprese i cui investimenti oggetto della richiesta di incentivo sono riconducibili al settore della produzione agricola, della pesca, dell’acquacoltura come risultanti dal Registro delle imprese presso la Camera di Commercio.

La misura in oggetto si configura quale corresponsione di incentivi alla realizzazione degli investimenti necessari all’avvio dell’impresa e alla messa sul mercato di prodotti/servizi. Le spese devono essere riferite a un’unità locale situata nel territorio dell’Emilia-Romagna regolarmente censita presso la CCIAA di competenza.

Gli incentivi previsti sono concessi a fondo perduto, nella forma del conto capitale, nella misura pari all’80% della spesa ritenuta ammissibile per ciascuna impresa. L’importo dell’incentivo per ogni impresa, comunque, non potrà superare euro 75.000,00.

Sono ammissibili le spese sostenute per l’acquisto o locazione/leasing di macchinari, attrezzature, impianti, l’affitto/noleggio di laboratori e attrezzature, spese di costituzione, consulenze esterne specialistiche. In caso di ratei di locazione/leasing/affitto/noleggio, le spese devono riferirsi al periodo intercorrente tra la data di costituzione dell’impresa e i 18 mesi successivi.

Gli incentivi vengono concessi secondo quanto stabilito dal Regolamento UE n. 651/2014 del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato. In particolare, il presente regime di aiuti rispetta le disposizioni di cui all’art. 22 del suddetto regolamento.

Le risorse pubbliche disponibili sono pari a euro 2.500.000,00 di cui al Fondo regionale per l’occupazione delle persone con disabilità ex Art. 19 della Legge regionale n.17/2005 e successive modifiche.

La richiesta di incentivo, firmata digitalmente dal legale rappresentante del soggetto richiedente, deve essere inviata via posta elettronica certificata dal 25/01/2022 al 30/06/2022.

Tre milioni di euro per avvio centri polivalenti a favore di persone con disabilità

Tre milioni di euro per avvio centri polivalenti a favore di persone con disabilità

Tre milioni di euro di stanziamento per l’erogazione di contributi per promuovere l’attuazione di proposte progettuali a carattere sperimentale e innovativo, per la gestione di Centri polivalenti per giovani e adulti con disturbo dello spettro autistico ed altre disabilità con bisogni complessi, da parte di Enti del Terzo Settore (ETS).

Sono ammessi a partecipare alla presente procedura gli Enti del Terzo Settore di cui all’art. 4 del D.Lgs. n. 117/2017, in forma singola o in Associazione Temporanea di Impresa o di Scopo, costituita o costituenda, con comprovata esperienza pluriennale nel campo dell’inclusione di giovani e adulti con disabilità e/o esperienza specifica in progettualità relative a giovani e adulti con disturbo dello spettro autistico.

Nei casi di presentazione di proposte da parte di Associazioni Temporanee di Impresa ovvero di Scopo, i Soggetti componenti dell’Associazione dovranno dichiarare di aver costituito l’associazione temporanea o l’intenzione di costituirsi in ATI o ATS (dichiarazione di intenti).

Nella proposta progettuale andranno specificate le motivazioni a costituire l’associazione temporanea, il ruolo e le funzioni di ciascun Ente all’interno della gestione del Centro polivalente, l’apporto specifico di ciascun Ente al progetto in termini di expertise, beni mobili e immobili, competenze e professionalità.

L’ETS individuato come capofila è il soggetto proponente. I partecipanti al progetto in forma di associati in associazione temporanea di impresa o di scopo vanno intesi come gestori del Centro polivalente a tutti gli effetti, attraverso l’associazione degli ETS coordinata da un capofila proponente.

I predetti Enti del Terzo settore, all’atto della presentazione della domanda, devono:

  • avere sede legale e operativa nel territorio della Regione Lazio;
  • risultare iscritti alla data di pubblicazione del presente avviso almeno in uno dei seguenti registri:
  • Registro nazionale del Terzo Settore di cui al D. Lgs. n. 117/2017;
  • Registro regionale del Lazio delle cooperative sociali di cui alla Legge Regionale n. 24 del n.27 giugno 1996;
  • Registro regionale del Lazio delle associazioni di promozione sociale di cui alla Legge Regionale n. 22 del 1° settembre 1999;
  • Registro regionale del Lazio degli organismi di volontariato di cui alla Legge Regionale n. 29 del 28 giugno 1993.

Il possesso dell’iscrizione ai Registri sopra menzionati deve permanere nei confronti dei soggetti proponenti (in forma singola o associata) per l’intero periodo di realizzazione del progetto.

Le proposte progettuali a carattere sperimentale dovranno prevedere la gestione biennale di un Centro polivalente, da intendersi come servizio innovativo, in rete e diffuso sul territorio, in grado di attivare processi di collaborazione eterogenei rispondenti ad una logica di offerta costruita intorno alla persona ed in linea con le sue esigenze, in ciascuna delle seguenti macroaree territoriali:

  • Roma – Città metropolitana di Roma
  • Lazio nord (Viterbo-Rieti)
  • Lazio sud (Latina-Frosinone)

La finalità generale dei Centri Polivalenti è quella di promuovere e attuare il coordinamento tra politiche integrate, afferenti ai diversi livelli di servizio rivolti alla persona con disabilità (scolastici, sanitari, sociali, del lavoro), ai fini della realizzazione di progetti individuali (art. 14, legge 328/00), con il protagonismo attivo dei beneficiari e delle loro famiglie.

Nello specifico i Centri polivalenti attivati:

  • Favoriranno percorsi personalizzati di inclusione sociale, volti alla capacitazione della persona in condizione di disabilità, alla valorizzazione e sviluppo delle competenze, al potenziamento delle autonomie e delle capacità di autodeterminazione, al miglioramento della qualità della vita, nel rispetto delle inclinazioni e delle volontà individuali del destinatario o espresse da chi lo rappresenta;
  • Sosterranno attività finalizzate alla piena partecipazione alla vita sociale e di comunità, con azioni di promozione di un approccio di welfare di comunità che supporti il progetto di vita della persona e contemporaneamente attivi processi generativi della comunità di riferimento;
  • Sosterranno l’avvio di percorsi confacenti alle aspirazioni e alle attitudini soggettive, propedeutici anche all’inserimento lavorativo nel rispetto della normativa regionale e nazionale di riferimento e favoriranno la sperimentazione di azioni sui contesti lavorativi, predisponendo ambienti inclusivi che sappiano rispondere al meglio alle necessità di accompagnamento.

Le attività dei Centri polivalenti perseguiranno pertanto i seguenti obiettivi:

  • facilitare la creazione di una rete territoriale che integri risorse e opportunità formali e informali che concorrono alla realizzazione dei progetti individuali delle persone destinatarie;
  • attivare interventi innovativi per la transizione all’età adulta, l’inclusione sociale e lavorativa della persona beneficiaria;
  • supportare il coordinamento tra la componente sociale, sanitaria e quella rivolta alle politiche attive del lavoro;
  • incentivare il protagonismo delle famiglie e delle associazioni dei familiari operanti nel territorio di riferimento, con servizi di auto-mutuo-aiuto, di consulenza/orientamento all’esercizio dei diritti e alla facilitazione dell’accesso ai servizi.

I Centri polivalenti svilupperanno azioni di inclusione sociale entro una cornice di presa in carico globale della persona, realizzando connessioni tra servizi attivi e offerte innovative, promuovendo nuovi investimenti o qualificando quelli in essere, agendo sia come fornitori di prestazioni assistenziali sia come agenzie di supporto alla rete per il management del progetto individuale.

Nell’ottica del principio di sussidiarietà e della piena promozione del rapporto tra pubblica amministrazione e le risorse del terzo settore territorialmente impegnate sul tema dell’inclusione sociale delle persone con disabilità, il finanziamento regionale è destinato ad Enti del Terzo Settore che assumeranno il ruolo di gestore con le seguenti funzioni:

  • animazione della rete territoriale per costruire risposte personalizzate e innovative;
  • impulso alle progettualità dei beneficiari, congiuntamente ai servizi socio-sanitari di presa in carico;
  • promozione di un rapporto di alleanza e coordinamento con i servizi sociali e sanitari territoriali;
  • promozione del Centro polivalente come bene comune del territorio, attraverso il coinvolgimento della collettività nella fruizione degli spazi e delle finalità del servizio;
  • messa a disposizione di risorse strutturali, professionali, di servizio, utili ad implementare le azioni dei Centri polivalenti;
  • coinvolgimento di altri stakeholder pubblici e privati nel progetto anche al fine di individuare risorse economiche integrando differenti linee di finanziamento;
  • monitoraggio dei processi.

Le modalità organizzative e realizzative dei Centri polivalenti andranno a delineare nuovi modelli di servizio che la Regione intenderà acquisire al fine di mettere a sistema sul territorio regionale le prassi più efficaci.

Fermo restando il principio della scelta di una macroarea in fase di presentazione della proposta, il Centro polivalente funzionerà come servizio diffuso sul territorio.

A seguito della valutazione da parte di una commissione tecnica verranno individuate le proposte progettuali da finanziare. Gli Enti individuati presenteranno in una fase successiva un progetto esecutivo, che conterrà, tra l’altro:

  • l’attestazione dei partenariati formalizzati, con soggetti pubblici e privati del territorio;
  • la descrizione dettagliata dell’assetto organizzativo del Centro, in termini di risorse professionali e ruoli/funzioni individuati;
  • il cronoprogramma di attuazione;
  • la programmazione dei percorsi, in relazione ad un gruppo dei destinatari;
  • il piano finanziario dettagliato;
  • le modalità di monitoraggio dei processi.

La gestione del Centro polivalente è di esclusiva responsabilità dal soggetto aggiudicatario, in forma singola o associata, non essendo ammessa la delega della medesima gestione a terzi.

Le risorse regionali finalizzate alla gestione dei Centri polivalenti dovranno prevedere, a pena di esclusione, l’attivazione di misure e interventi per un minimo di 8 e un massimo di 20 destinatari.

Qualora il Centro polivalente metta in atto prassi virtuose di reperimento e integrazione di ulteriori risorse tali per cui la sperimentazione sul target previsto non rischi di essere inficiata (in termini di efficacia dei percorsi, qualità, quantità e appropriatezza degli interventi), è ammissibile l’ampliamento dell’offerta ad un numero superiori di destinatari. Il cofinanziamento dovrà trovare evidenza nella proposta progettuale. In virtù della cornice di sperimentazione del servizio, resta inteso che il numero dei destinatari non rappresenta elemento di valutazione delle proposte progettuali, se non entro i limiti minimi e massimi sopra posti.

I destinatari del Centro polivalente sono giovani e adulti (dai 18 anni compiuti) con disturbo dello spettro autistico e altre disabilità con bisogni complessi, nonché coloro che quotidianamente se ne prendono cura, i familiari e i caregiver.

I destinatari indiretti sono i cittadini del territorio della macroarea territoriale.

Oltre la sussistenza della certificazione che attesti la condizione di gravità, di cui all’art. 3 comma 3 della legge 104/92, la complessità del bisogno è elemento che esita da una valutazione multidimensionale in cui vengono considerati diversi fattori, compreso il profilo di funzionamento formulato su base ICF e valutazioni relative ai facilitatori e alle barriere ambientali. L’accesso al Centro polivalente è determinato da un processo di collaborazione tra i servizi pubblici di presa in carico e il Centro medesimo.

Le risorse disponibili complessivamente sono pari a 3 milioni di euro.

Per ciascun progetto selezionato la Regione erogherà un contributo fino ad un massimale pari a 750.000 euro per ciascun Centro polivalente. La Regione si riserva comunque di riprogrammare le eventuali economie e/o di incrementare la dotazione del presente avviso.

Scadenza: 23 ottobre 2021.

Call for Projects 2021 – Infanzia e Adolescenza

Call for Projects 2021 – Infanzia e Adolescenza

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UniCredit Foundation, fondazione d’impresa del gruppo Unicredit, sostiene progetti realizzati da organizzazioni non profit su scala territoriale, nazionale e internazionale (con riferimento in particolare ai paesi in cui opera UniCredit).

La Fondazione ha lanciato la “Call for projects 2021”, con l’obiettivo di contribuire a creare condizioni maggiormente favorevoli per tutti i minori che si trovino in situazioni di malattia, disabilità, disagio, isolamento, discriminazione o ineguaglianza.

I progetti dovranno essere indirizzati esclusivamente al sostegno dell’infanzia e dell’adolescenza (0-18 anni) e avere come focus uno dei seguenti ambiti:

  • Educazione
  • inclusione sociale
  • disabilità
  • salute
  • ricerca scientifica pediatrica.

I progetti dovranno inoltre presentare una valenza nazionale ovvero locale ma scalabile, fornendo un’adeguata analisi del contesto e dell’area geografica d’intervento ed essere realizzati entro 12 mesi dall’avvio.

La Call è riservata esclusivamente a Enti del Terzo Settore e costituiti in data antecedente al 31 dicembre 2019. La Fondazione ha destinato complessivamente € 400.000 all’iniziativa.

Per la realizzazione di ogni progetto che risulterà vincitore della Call verrà corrisposto un contributo liberale massimo di € 40.000.

La presentazione dei progetti dovrà avvenire entro il 30 settembre 2021.

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