Approcci innovativi per migliorare i risultati nel mercato del lavoro per le persone con disabilità

Approcci innovativi per migliorare i risultati nel mercato del lavoro per le persone con disabilità

headway-5qgiuubxkwm-unsplash

L’Iniziativa Social Innovation+, attuata nell’ambito della componente EaSI del FSE+, ha lanciato il nuovo bando “Implementing the Disability Employment Package – Innovative approaches to improve labour market outcomes for persons with disabilities”, che rimane aperto fino al 30 ottobre 2025.

La call mette a disposizione 10 milioni di euro per sostenere progetti transnazionali volti a trasferire o ampliare innovazioni sociali basate sulle pratiche del “Pacchetto UE sull’occupazione delle persone con disabilità”, che è una delle iniziative faro della Strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030.

In particolare, il bando finanzierà progetti, di durata tra 18 e 24 mesi, che si basano su una o più pratiche del “Pacchetto” e ne dimostrano la capacità di promuovere l’inclusione occupazionale delle persone disabili, affrontando esigenze sociali non ancora soddisfatte e barriere sistemiche. Le pratiche sono contemplate in sei deliverables tematici del Disability Employment Package e riguardano:

  • rafforzare le capacità dei servizi per l’occupazione e l’integrazione,
  • promuovere le prospettive di assunzione attraverso azioni positive e combattere gli stereotipi;
  • garantire sistemazioni ragionevoli sul luogo di lavoro;
  • mantenere le persone con disabilità nel mondo del lavoro: prevenire la disabilità associata a malattie croniche
  • garantire programmi di riqualificazione professionale in caso di malattia o infortunio;
  • modelli occupazionali alternativi per le persone con disabilità.

Il bando è aperto a persone giuridiche stabilite nei Paesi UE o nei Paesi associati ammissibili alla sezione EaSI del FSE+. Questi soggetti possono essere:

  • Ministeri del Lavoro/Affari sociali
  • servizi pubblici per l’impiego, agenzie e centri per l’impiego
  • autorità locali e regionali, Comuni
  • hub e centri di comunità locali
  • enti di formazione e istruzione professionale
  • enti non governativi e senza scopo di lucro (organizzazioni della società civile, associazioni, fondazioni, imprese sociali), in particolare quelli che rappresentano le persone con disabilità
  • organismi di rappresentanza legati al mercato del lavoro, comprese Camere di commercio e altre associazioni di categoria e sindacati
  • enti di istruzione e di ricerca
  • fornitori di servizi di orientamento e consulenza in materia di occupazione e inclusione
  • imprese pubbliche e private

Le candidature devono essere presentate da un consorzio costituito da almeno tre soggetti (applicant + almeno 2 co-applicant) di due diversi Paesi ammissibili, di cui almeno un’autorità pubblica che sia stabilita nello stesso Paese dell’applicant o dei co-applicant e sia responsabile dell’attuazione delle politiche inerenti gli obiettivi della call.

I progetti selezionati potranno essere cofinanziati fino all’80% dei costi totali ammissibili. La sovvenzione UE sarà compresa 500.000 € e 1.000.000 € per progetto.

Scadenza: 30 ottobre 2025

Salute: aperti ufficialmente due nuovi bandi di Horizon Europe

Salute: aperti ufficialmente due nuovi bandi di Horizon Europe

misael-moreno-rl9biwkcvf0-unsplash

Ufficialmente aperti due nuovi bandi del cluster salute di Horizon Europe, pubblicati nel nuovo Work Programme 2025.

Le due call (HORIZON-HLTH-2025-01 e HORIZON-HLTH-2025-03-two-stage) contengono complessivamente 18 topic per un budget pari a 700 milioni di euro. Di seguito i dettagli dei due bandi:

HORIZON-HLTH-2025-01: Cluster 1 – Health (Single stage – 2025) 

Il bando ha un budget complessivo pari a 486 milioni di euro e contiene i seguenti 13 topic:

  • HORIZON-HLTH-2025-01-DISEASE-01: Testing safety and efficacy of phage therapy for the treatment of antibiotic-resistant bacterial infections
  • HORIZON-HLTH-2025-01-DISEASE-03: Development of antibodies and antibodyderived proteins for the prevention and treatment of infectious diseases with epidemic potential
  • HORIZON-HLTH-2025-01-DISEASE-04: Leveraging artificial intelligence for pandemic preparedness and response
  • HORIZON-HLTH-2025-01-DISEASE-05: Support for the functioning of the Global Research Collaboration for Infectious Disease Preparedness (GloPID-R)
  • HORIZON-HLTH-2025-01-DISEASE-06: Implementation research addressing strategies to strengthen health systems for equitable highquality care and health outcomes in the context of non-communicable diseases (GACD)
  • HORIZON-HLTH-2025-01-DISEASE-07: Tackling high-burden for patients and underresearched medical conditions
  • HORIZON-HLTH-2025-01-CARE-01: End user-driven application of Generative Artificial Intelligence models in healthcare (GenAI4EU)
  • HORIZON-HLTH-2025-01-TOOL-01: Enhancing cell therapies with genomic techniques
  • HORIZON-HLTH-2025-01-TOOL-02: Advancing cell secretome-based therapies
  • HORIZON-HLTH-2025-01-TOOL-03: Leveraging multimodal data to advance Generative Artificial Intelligence applicability in biomedical research (GenAI4EU)
  • HORIZON-HLTH-2025-01-TOOL-05: Boosting the translation of biotech research into innovative health therapies
  • HORIZON-HLTH-2025-01-IND-01: Optimising the manufacturing of Advanced Therapy Medicinal Products (ATMPs)
  • HORIZON-HLTH-2025-01-IND-02: Digitalisation of conformity assessment procedures of medical devices and in vitro diagnostic medical devices

I topic si aprono tutti il 22 maggio 2025 e si chiudono il 16 settembre 2025.
HORIZON-HLTH-2025-03-two-stage: Cluster 1 – Health (Two stage – 2025)

Il bando ha un budget complessivo pari a 210 milioni di euro e contiene i seguenti 5 topic:

  • HORIZON-HLTH-2025-03-STAYHLTH-01-two-stage: Improving the quality of life of persons with intellectual disabilities and their families
  • HORIZON-HLTH-2025-03-ENVHLTH-01-two-stage: The impact of pollution on the development and progression of brain diseases and disorders
  • HORIZON-HLTH-2025-03-ENVHLTH-02-two-stage: Advancing knowledge on the impacts of micro- and nanoplastics on human health
  • HORIZON-HLTH-2025-03-DISEASE-02-two-stage: Advancing innovative interventions for mental, behavioural and neurodevelopmental disorders
  • HORIZON-HLTH-2025-03-IND-03-twostage: Facilitating the conduct of multinational clinical studies of orphan devices and/or of highly innovative (“breakthrough”) devices

Tutti i topic prevedono una valutazione a due step, con la chiusura first stage prevista per il 16 settembre 2025 mentre la valutazione second stage (solo per le proposte che superano il primo step) è prevista per il 16 aprile 2026.

Scadenze: 16 settembre 2025; 16 aprile 2026

Contributi per progetti degli ETS per l’inclusione delle persone con disabilità

Contributi per progetti degli ETS per l’inclusione delle persone con disabilità

headway-5qgiuubxkwm-unsplash

È stato pubblicato l’avviso pubblico che disciplina la procedura di accesso ai finanziamenti a valere sul Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità (stabilito in attuazione all’articolo 4 comma 1 del decreto del Ministro per le disabilità, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro del lavoro e delle politiche sociali dell’8 gennaio 2025) per finanziare progetti presentati dagli Enti del Terzo settore per la realizzazione di iniziative sperimentali, riguardo una o più delle attività di interesse generale, per l’inclusione, l’accessibilità e il sostegno a favore delle persone con disabilità, di particolare rilevanza nazionale o territoriale.

I contributi sono destinati a finanziare progetti sperimentali che garantiscano alle persone con disabilità e alle loro famiglie un accesso reale e completo ai diritti civili e sociali, in tutti gli ambiti della vita e secondo le loro scelte personali. I progetti devono promuovere l’inclusione sociale e il miglioramento della qualità della vita, in linea con la Convenzione ONU del 2006 e il D.lgs. 62/2024.

In particolare, i progetti devono:

  • facilitare l’accesso ai servizi locali e al welfare di comunità, soprattutto per chi incontra maggiori difficoltà;
  • rafforzare il ruolo attivo delle associazioni, promuovendo il lavoro di rete e lo scambio di buone pratiche, soprattutto nei territori più svantaggiati;
  • migliorare l’organizzazione degli enti, aumentare l’efficacia delle loro attività e coinvolgere un numero crescente di associati e utenti con disabilità.
  • sostenere la creazione di reti territoriali e nazionali tra le associazioni per condividere informazioni e ridurre le differenze nell’accesso ai servizi tra le varie zone del Paese.

I progetti dovranno avere una durata compresa tra 18 e 36 mesi.

Possono accedere al contributo solo gli Enti del Terzo Settore, costituiti da almeno cinque anni ed iscritti al RUNTS, con capacità operativa a livello nazionale comprovata dalla presenza e disponibilità di almeno una sede o struttura organizzativa in almeno otto regioni o province autonome, che alla data di scadenza dei termini di presentazione della domanda, siano in possesso di tutti i requisiti indicati nell’avviso.

Gli Enti del Terzo Settore possono presentare domanda di finanziamento, sia in forma singola che associata attraverso la composizione di un partenariato. Ciascun ente può essere capofila per un solo progetto e può essere partner in un ulteriore progetto.

Il Fondo mette a disposizione un ammontare complessivo di 20 milioni di euro.

Il contributo massimo per ciascun progetto varia in base alla dimensione e diffusione territoriale degli enti coinvolti:

  • fino a 400.000 euro se partecipano ETS attivi in almeno 5 regioni/province autonome e con almeno 400 associati;
  • fino a 800.000 euro se gli ETS coinvolti operano in almeno 8 regioni/province autonome e rappresentano almeno 800 associati;
  • fino a 1.600.000 euro se il progetto è promosso da una rete associativa (art. 41 D.lgs. 117/2017) o da un’associazione iscritta al RUNTS con almeno 100 enti affiliati, e con almeno 10 enti attuatori presenti in almeno 10 regioni/province autonome, con almeno 5 dipendenti complessivi e 1.600 associati.

Il contributo copre fino al 90% dei costi ammissibili del progetto.

Scadenza: 3 luglio 2025

“Vivere il prossimo” bando a supporto delle famiglie con persone con disabilità

“Vivere il prossimo” bando a supporto delle famiglie con persone con disabilità

 

Fondazione TIM  con VIVERE IL PROSSIMO, il nuovo bando emesso nell’ambito dell’area di intervento Inclusione Sociale, persegue l’obiettivo di facilitare e incoraggiare tutti gli Enti del terzo settore, i centri di ricerca e le università, alla realizzazione di progetti che aiutino le famiglie con persone con disabilità, in particolare minori, nei bisogni di natura sociale, relazionale e occupazionale.

I piani di intervento, dedicati in particolar modo alle famiglie con minori possono riguardare, ad esempio, soluzioni che:

  • promuovano servizi di formazione e tutoraggio per caregivers specializzati;
  • forniscano un supporto per le persone con disabilità, in particolare minori, e le loro famiglie, attraverso servizi di informazione, ascolto e sostegno psicologico;
  • agevolino politiche di sostegno alla conciliazione dei tempi lavorativi e di cura, riducendo lo svantaggio occupazionale dei familiari caregivers;
  • realizzino programmi ricreativi e sociali in particolare nel caso di famiglie con minori disabili;
  • supportino l’inserimento lavorativo e lo sviluppo di competenze;
  • favoriscano l’integrazione di soluzioni anche tecnologicamente avanzate per migliorare la qualità della vita. Queste ultime possono offrire nuove opportunità per migliorare l’autonomia e la qualità della vita, facilitando la gestione quotidiana delle attività domestiche, l’accesso a servizi educativi e lavorativi personalizzati e l’integrazione sociale.

I progetti dovranno necessariamente definire il contesto in cui si opera e il sistema integrato di azioni che saranno messe in opera per attuare le soluzioni (compreso lo sviluppo di soluzioni tecnologiche e informatiche) e avere una durata di massimo 18 mesi.

Possono partecipare al bando Organizzazioni No Profit che hanno come missione l’Inclusione Sociale, a titolo esemplificativo:

  • Fondazioni
  • Onlus
  • Organizzazioni di volontariato
  • Associazioni di promozione sociale
  • Associazioni riconosciute
  • Enti pubblici
  • Cooperative sociali
  • Imprese sociali
  • Università
  • Enti di ricerca
  • Enti religiosi.

Il fondo erogativo totale stanziato da Fondazione TIM per il bando è pari a 350.000,00 Euro.

In caso di esito positivo della selezione, Fondazione TIM accorderà uno o più contributi economici per un importo complessivo fino a 350.000 euro. L’importo o gli importi erogati dovranno corrispondere a non oltre l’80% del costo complessivo del progetto/dei progetti.

Scadenza: 13 maggio 2024

Nave Italia – preselezione progetti da realizzarsi nel 2024

Nave Italia – preselezione progetti da realizzarsi nel 2024

redcharlie-redcharlie1-h2_omqgcahu-unsplash

La Fondazione, fondata dalla Marina Militare Italiana e dallo Yacht Club Italiano nel 2007, mette a disposizione Nave Italia, un grande veliero armato a brigantino-goletta (61 metri, 22 ospiti oltre all’equipaggio), condotto da un equipaggio della Marina Militare, quale strumento principale per realizzare progetti educativi e riabilitativi indirizzati a persone con disabilità cognitive, deficit sensoriali, malattie genetiche, disagio psichico e sociale, nelle varie forme in cui esso si manifesta.

Il Regolamento per l’ammissione dei progetti 2023 prevede l’erogazione di contributi finalizzati all’organizzazione di 22 progetti di educazione, riabilitazione, miglioramento della qualità di vita di persone con disabilità e/o disagio sociale o familiare.

I tempi di imbarco sono previsti nella primavera – estate 2024.

Ogni progetto deve contenere due elementi chiave:

  • il superamento dei pregiudizi sull’esclusione sociale e la disabilità;
  • la proposta di idee innovative, capaci di far scoprire in sé stessi e negli altri energie fino a quel momento impensabili.

Il bando è aperto a:

  • enti non profit dedicati a disabilità e disagio
  • enti pubblici o privati dedicati a educazione e formazione
  • scuole, ospedali, servizi sanitari o sociali territoriali sia pubblici che privati
  • parrocchie, enti ecclesiastici, comunità religiose, enti di formazione.

Il costo di ogni progetto è di 1.800 euro per persona, dei quali 900 sono pagati da TTNI. I proponenti si impegnano a raccogliere i restanti 900 euro per persona. L’erogazione di TTNI è vincolata alla capacità di ciascun ente di sostenere in toto o in parte la propria quota. TTNI si riserva di erogare una somma superiore al 50% qualora il progetto venga ritenuto meritevole dal Comitato Scientifico.

Scadenza: 2 ottobre 2023

Bando Intrapresa Sociale 2023

Bando Intrapresa Sociale 2023

group-418449_1280

 

La Fondazione nasce nel 2006 da Società Cattolica Assicurazioni, per rispondere all’esigenza di un rapporto più vivo e diretto tra impresa e società civile. Si propone di concorrere, direttamente o indirettamente, al sostegno e alla realizzazione di opere, servizi o iniziative, comunque aventi esclusiva finalità di educazione, formazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale e sanitaria, ricerca scientifica o di culto, di ispirazione cattolica ovvero con la stessa non incompatibili.

La Fondazione per adempiere al proprio mandato è alla ricerca di idee progettuali che rispondano in modo nuovo, efficace e sostenibile ai bisogni che riguardano: Anziani, Disabilità, Famiglia, Nuove Povertà.

Saranno prese in considerazione le proposte che prevedono l’avvio in Italia di attività in grado di sostenersi autonomamente nel tempo una volta superata la fase di start up e che non prevedano, se non per importi limitati, interventi su immobili ed attrezzature.

Possono partecipare Associazioni ed Enti privati che non abbiano finalità di lucro.

Il contributo massimo per progetto sarà di 30.000 euro e non potrà superare il 50% dei costi complessivi.

Sono esclusi dal finanziamento costi relativi all’attività istituzionale dell’organizzazione richiedente e le spese sostenute anteriormente al 1° gennaio 2023.

Il bando si suddivide in tre fasi:

I Fase – Proposta dell’idea progettuale: l’idea progettuale dovrà essere anticipata attraverso un colloquio telefonico, chiamando dal lunedì al venerdì dalla 10.00 alle 13.00 al n. 045-8083211.

II Fase – Istruttoria completa del progetto: ai soli soggetti ammessi alla seconda fase sarà richiesta la documentazione necessaria al completamento dell’istruttoria; entro tre mesi dal ricevimento di tale documentazione la Fondazione deciderà in merito all’accoglimento della richiesta.

III Fase – Realizzazione del progetto: i progetti accolti saranno disciplinati da un apposito regolamento e dovranno essere avviati entro 6 mesi dalla comunicazione dell’avvenuta approvazione.

Scadenza: 23 dicembre 2023

Operazioni formative e di politica attiva per l’inserimento e la permanenza nel lavoro delle persone con disabilità – Anno 2023

Operazioni formative e di politica attiva per l’inserimento e la permanenza nel lavoro delle persone con disabilità - Anno 2023

L’Invito intende dare attuazione a quanto previsto dalla deliberazione di Giunta regionale n. 2326 del 27/12/2022 “Programmazione delle risorse Fondo regionale persone con disabilità. Approvazione del programma annuale”, rendendo disponibili opportunità formative e misure di politica attiva del lavoro finalizzate a consentire l’accesso, la permanenza e la qualificazione dell’occupazione delle persone con disabilità.

L’offerta deve permettere di accompagnare le persone inviate nominativamente dagli Uffici del collocamento mirato nella fruizione delle singole misure, anche integrate tra di loro, così come riportate nel Patto o Accordo di servizio siglato tra il destinatario e l’operatore pubblico, costruendo risposte adeguate e personalizzate, strutturate e articolate in funzione degli effettivi bisogni.

Destinatari:

  • persone con disabilità in cerca di lavoro iscritte al collocamento mirato secondo quanto previsto dalla Legge n. 68/1999;
  • persone con disabilità ai sensi della Legge n. 68/1999 occupate e persone con disabilità acquisita in costanza di rapporto di lavoro.

L’individuazione dei destinatari e delle misure da erogare sarà a cura degli Uffici del collocamento mirato. I nominativi saranno inoltrati al soggetto attuatore per l’attivazione dei percorsi previsti nel Patto di servizio e previsti nell’Accordo di servizio per le persone occupate.

Possono essere candidate operazioni che, nell’integrazione e articolazione dei diversi progetti che le costituiscono, rendano disponibili ai destinatari tutte le misure formative e di politica attiva di cui al citato “Programma annuale Fondo regionale per l’occupazione delle persone con disabilità”, di seguito elencate:

  • azioni di orientamento specialistico individuale;
  • azioni di orientamento specialistico in piccolo gruppo;
  • azioni di accompagnamento nei percorsi individuali;
  • attività di sostegno alle persone nei contesti formativi;
  • attività di sostegno alle persone nei contesti lavorativi;
  • tirocini e relativo servizio di formalizzazione delle competenze in esito nonché erogazione dell’indennità di partecipazione;
  • formazione permanente:
  • formazione digitale, linguistica, trasversale,
  • formazione per la sicurezza,
  • formazione regolamentata,
  • formazione per l’acquisizione di competenze tecniche e professionali riferite al Repertorio delle qualifiche professionali;
  • formazione progettata con riferimento al Sistema regionale delle qualifiche e correlati progetti di certificazione delle competenze riferiti al Sistema regionale di formalizzazione e certificazione delle competenze, di cui alla delibera di Giunta regionale n. 739/2013.

Per tutte le attività formative e per le azioni di orientamento specialistico individuale potrà essere erogata, a valere sulle risorse complessive del finanziamento delle operazioni, l’indennità di frequenza, nei limiti e nei modi previsti dalle disposizioni regionali vigenti, e in particolare dalla deliberazione di Giunta regionale n. 1298/2015. Per consentire la piena fruizione delle diverse opportunità e delle diverse misure orientative, formative e di politica attiva del lavoro, potrà essere riconosciuto il rimborso di servizi e strumentazioni aventi finalità strumentale e sussidiaria rispetto alle altre misure erogate alle persone e determinati, pertanto, preservando un’adeguata proporzionalità fra il costo della misura erogata e il costo del servizio/strumentazione – riconducibili a:

  • trasporto speciale,
  • strumentazioni tecnologiche.

Possono candidare operazioni a valere sul presente Invito, in qualità di soggetti gestori titolari:

  • soggetti accreditati per la realizzazione di servizi per il lavoro – area 2 Supporto all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale di soggetti fragili e vulnerabili ai sensi di quanto previsto dalla deliberazione di Giunta regionale n. 1959/2016 o che abbiano presentato domanda di accreditamento per tale ambito entro la data di scadenza del presente Avviso, per uno degli ambiti distrettuali coerenti con l’azione su cui l’operazione viene candidata, e quindi compreso nel territorio dell’Ufficio del collocamento mirato di riferimento;
  • organismi accreditati per l’ambito della Formazione superiore o per l’ambito Formazione continua e permanente e per l’ambito aggiuntivo Utenze speciali, ai sensi della deliberazione di Giunta regionale n. 177/2003 e ss.mm.ii.;
  • organismi accreditati ai sensi della DGR n. 201/2022 per l’ambito Formazione per l’accesso all’occupazione, continua e permanente o che abbiano presentato domanda di accreditamento per tale ambito entro la data di scadenza del presente Avviso.

Scadenza: 22 giugno 2023

Bando “Tutti inclusi” per favorire l’inclusione sociale dei minori con disabilità e bisogni educativi speciali

Bando “Tutti inclusi” per favorire l’inclusione sociale dei minori con disabilità e bisogni educativi speciali

marco-bianchetti-vzftmxtl0dq-unsplash

CON I BAMBINI Impresa sociale è Soggetto Attuatore del “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”, nato da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da ACRI, il Forum Nazionale del Terzo Settore ed il Governo. L’istituzione del Fondo costituisce un’importante sperimentazione per rendere operante una strategia complessiva nazionale, alimentata e ispirata dalle migliori esperienze territoriali, di lotta alla povertà educativa dei minori, con effetti di lungo periodo.

Il bando “Spazi aggregativi di prossimità“ si propone di garantire la piena partecipazione alla vita sociale e scolastica dei minori con disabilità in condizioni di povertà educativa. Il bando intende sostenere interventi innovativi e sperimentali che rimuovano o riducano le barriere, sia fisiche che culturali, nell’accesso a opportunità educative e ludiche, garantendo la piena inclusione dei minori in povertà che rientrino nella categoria della disabilità vera e propria (sensoriale, motoria, psichica ex L.104/92) o che presentino importanti disturbi evolutivi specifici.

Saranno sostenute iniziative, integrate e multidimensionali, che:

  • prevedano di rispondere adeguatamente ai bisogni di socializzazione e di integrazione con azioni che garantiscano pari dignità e opportunità ai minori con disabilità, agendo anche sull’eliminazione delle barriere fisiche e culturali, in contesti caratterizzati da povertà educativa;
  • stimolino il protagonismo dei minori con disabilità nella costruzione del proprio progetto di vita, favorendone lo sviluppo personale in ottica funzionale, e la partecipazione alla comunità di coetanei;
  • prevedano la presa in carico personalizzata, precoce e tempestiva, dei minori con disabilità, in ambito scolastico ed extrascolastico, incentivandone la motivazione, il coinvolgimento attivo e l’autodeterminazione;
  • supportino e potenzino le famiglie, specie quelle in condizioni di vulnerabilità socio-economica, nel loro complesso ruolo di accompagnamento e di sostegno, valorizzando il ruolo dei siblings;
  • intervengano nei contesti informali, attraverso attività culturali, ludiche e ricreative (es. parchi gioco, sport), per potenziare le competenze relazionali e l’autonomia dei beneficiari coinvolti ed anche nei contesti scolastici, tramite la sperimentazione di metodologie e pratiche didattiche ed educative;
  • promuovano una diffusa sensibilizzazione sulle tematiche dell’inclusione dei minori con disabilità, anche attraverso il coinvolgimento delle comunità educanti;
  • prevedano attività finalizzate al capacity building, coordinamento, riflessione formativa e supervisione degli operatori, educatori e docenti.

Si raccomanda di promuovere il raccordo fra scuola, servizi territoriali, famiglia, bambini e ragazzi con disabilità e fra tutti gli attori della comunità educante, anche al fine di costruire il ‘progetto di vita’ del minore.

I progetti devono includere, nel piano delle azioni, risorse specifiche per la valutazione di impatto, nonché prevedere la localizzazione dell’intervento in un’unica regione e che la durata complessiva sia non inferiore ai 36 e non superiore ai 48 mesi.

Le proposte dovranno essere presentate da partenariati composti da un minimo di 3 organizzazioni, di cui minimo 2 del Terzo settore (una con ruolo di “soggetto responsabile”).

Il soggetto responsabile, alla data di pubblicazione dell’iniziativa, deve essere un Ente del Terzo settore, essere stato costituito da almeno due anni in forma di atto pubblico o di scrittura privata autenticata o registrata e avere la sede legale e/o operativa nella regione di intervento.

Gli altri soggetti della partnership possono appartenere, oltre che al mondo del terzo settore e della scuola, anche a quello delle istituzioni, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale, dell’università, della ricerca e al mondo delle imprese. Ogni organizzazione potrà presentare una sola proposta, in qualità di soggetto responsabile, o prendere parte ad una sola proposta in qualità di partner. Fanno eccezione unicamente le amministrazioni locali e territoriali (comuni, regioni, uffici scolastici regionali e provinciali, ecc.), le università e i centri di ricerca che possono partecipare, in qualità di partner, a più proposte.

Il bando mette a disposizione un ammontare complessivo di 15 milioni di euro Il contributo richiesto deve essere compreso tra 250 mila e 1 milione di euro e garantire un cofinanziamento monetario di almeno il 10% del totale. Saranno considerati ammissibili progetti che prevedano che nessun soggetto della partnership gestisca una quota superiore al 50% del contributo richiesto e che almeno il 65% delle risorse sia gestito da enti del terzo settore.

Scadenza: 30 settembre 2022.

Buono servizi lavoro per persone con disabilità – terza edizione 2021-2024

Buono servizi lavoro per persone con disabilità - terza edizione 2021-2024

 

Chiamata a progetti per l’istituzione del catalogo soggetti attuatori del Buono Servizi Lavoro rivolto a persone con disabilità.

Il progetto è finanziato dal Fondo Regionale Disabili ma gestito secondo le modalità POR-FSE.

Scadenza: 21/01/2022 alle ore 12:00.

Progetti per l’autonomia e l’inserimento al lavoro di giovani e adulti con disabilità

Progetti per l’autonomia e l’inserimento al lavoro di giovani e adulti con disabilità

 

L’Invito intende dare attuazione a quanto previsto dalla deliberazione di Giunta regionale n. 715 del 17/05/2021, rendendo disponibili contributi alle associazioni delle persone disabili e delle famiglie delle persone disabili. La situazione economica contingente in seguito all’emergenza COVID-19 rende ancor più necessario sostenere l’apporto e il contributo di ogni attore per garantire misure straordinarie che sostengano i giovani nelle transizioni tra la scuola e il lavoro e accompagnino gli adulti nei percorsi di autonomia e di inserimento lavorativo, valorizzando e ampliando l’impegno delle associazioni delle persone disabili e delle famiglie delle persone disabili per concorrere agli obiettivi attesi di cui al Protocollo tra Regione Emilia-Romagna e le Federazioni FISH e FAND.

In particolare, i contributi devono concorre a rafforzare e ampliare le progettualità che le associazioni garantiscono, a necessario completamento e in integrazione con gli interventi finanziati ai diversi attori pubblici e privati per accompagnare i giovani certificati nelle transizioni tra la scuola e il lavoro e le persone disabili nei percorsi di autonomia verso il lavoro.

I destinatari sono:

  • giovani con disabilità certificata ai sensi della Legge n.104/92;
  • persone disabili in cerca di lavoro iscritte al collocamento mirato secondo quanto previsto dalla Legge n. 68/1999.

I partecipanti alle attività finanziate devono essere residenti o domiciliati in regione Emilia-Romagna.

Possono essere candidati progetti che sostengano i giovani nelle transizioni tra la scuola e il lavoro e accompagnino gli adulti nei percorsi di autonomia e di inserimento lavorativo. Ogni progetto candidato deve:

  • avere a riferimento un solo ambito territoriale di livello provinciale;
  • prevedere un’ampia platea di destinatari, in particolare in relazione alle diverse tipologie di disabilità.

Il soggetto richiedente deve descrivere le progettualità realizzate/in corso di realizzazione, attestanti l’esperienza nell’assistenza alle persone con disabilità nei loro percorsi di autonomia verso il lavoro, con particolare riferimento alle attività svolte nell’ambito territoriale di ubicazione dell’intervento proposto. Il finanziamento richiesto deve essere finalizzato a rafforzare e ampliare tali progettualità – anche prevedendo sperimentazioni – e, sulla base dei bisogni dei destinatari degli interventi, aumentarne l’efficacia e l’impatto.

I progetti devono essere compilati utilizzando il modello di Scheda descrittiva del progetto per ciascun progetto per cui si richiede il finanziamento, predisposta come da fac-simile.

Per ciascun progetto territoriale deve essere allegato un Accordo di partenariato, nel quale devono essere esplicitati e sottoscritti ruoli e impegni dei soggetti coinvolti operanti e competenti a livello territoriale e le modalità di collaborazione e di supporto all’attuazione del progetto. L’Accordo deve essere predisposto come da fac-simile.

Possono candidare progetti a valere sul presente Invito le Federazioni di associazioni di persone con disabilità e di familiari delle persone con disabilità firmatarie del Protocollo d’intesa con la Regione Emilia-Romagna di cui alla deliberazione di Giunta regionale n. 1215 del 21/09/2020 – Federazione italiana per il superamento dell’handicap Regione Emilia-Romagna e Federazione tra le Associazioni nazionali delle persone con disabilità o le loro associate nella forma dell’Associazione temporanea di scopo (ATS). In caso di partecipazione in forma di ATS, i soggetti partecipanti al raggruppamento devono sottoscrivere, prima della presentazione della domanda, un accordo con cui i componenti si impegnano solidalmente, in caso di approvazione, alla realizzazione dei progetti presentati. L’accordo deve inoltre prevedere l’indicazione del capofila del raggruppamento. In seguito alla approvazione dei progetti e prima dell’avvio degli stessi, il raggruppamento si deve costituire in Associazione temporanea di scopo (ATS). L’atto di costituzione dell’ATS deve essere redatto con atto pubblico e registrato presso l’Agenzia delle Entrate.

Le risorse pubbliche disponibili sono complessivamente pari a euro 3.500.000,00 di cui al Fondo regionale per l’occupazione delle persone con disabilità ex Art. 19 della Legge regionale n.17/2005 e ss.mm.ii.

Ogni progetto per cui si richiede il finanziamento deve essere corredato da un Piano economico/finanziario, come indicato nel fac-simile Scheda descrittiva del progetto.

Scadenza: 15 marzo 2022

1 2 3