Anno 2023 – Parchi gioco inclusivi, percorsi naturalistici accessibili, strutture semiresidenziali per disabili, servizi in ambito sportivo

Anno 2023 - Parchi gioco inclusivi, percorsi naturalistici accessibili, strutture semiresidenziali per disabili, servizi in ambito sportivo

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Il provvedimento intende promuovere una più ampia diffusione sul territorio degli interventi, con l’obiettivo di favorire i processi di socializzazione e di integrazione delle persone, comprese quelle con disabilità motorie, sensoriali, intellettive e di altro genere, contribuendo, di riflesso, anche ad una maggiore integrazione delle famiglie attraverso l’attivazione delle seguenti linee di intervento:

  • Linea 1: attuazione di attività ludico – sportive quali la realizzazione e adeguamento di parchi gioco inclusivi;
  • Linea 2: creazione di percorsi naturalistici accessibili;
  • Linea 3: ristrutturazione o riqualificazione di strutture semiresidenziali per disabili;
  • Linea 4: organizzazione di servizi in ambito sportivo.

L’iniziativa aderisce alle finalità indicate nel D.M. del 29 novembre 2021 ed è in continuità con le precedenti edizioni, favorendo l’inclusione delle persone disabili, migliorandone la qualità di vita e il benessere psicofisico.

Possono partecipare a seconda della Linea di intervento:

  • Linea 1 – PARCO GIOCO INCLUSIVO

Comuni, Unioni di Comuni e Comunità Montane fino a un massimo di 40 mila abitanti (popolazione al 01.01.2021, fonte Istat) ed Enti Parco di Regione Lombardia.

SONO ESCLUSI gli Enti già beneficiari di un contributo a seguito di partecipazione al bando 2018 (d.d.u.o. 6 agosto 2018 – n. 11713 ex DGR 502/2018), al bando 2020-2021 (d.d.s. 22 luglio 2020 – n. 8839 ex DGR 3364/2020 e DGR 4904/2021) al bando 2022 (d.d.u.o. 7 aprile 2022 – n. 4741 ex DGR 6172/2022) e alla realizzazione di parchi gioco inclusivi (DGR 4381/2021 e DGR 6047/2022).

  • Linea 2 – PERCORSO NATURALISTICO ACCESSIBILE

Comuni, Unioni di Comuni e Comunità Montane fino a un massimo di 40 mila abitanti (popolazione al 01.01.2021, fonte Istat) ed Enti Parco di Regione Lombardia.

  • Linea 3 – RISTRUTTURAZIONE O RIQUALIFICAZIONE DI STRUTTURE SEMIRESIDENZIALI PER DISABILI

Comuni, Unioni di Comuni e Comunità Montane.

  • Linea 4 – SERVIZI IN AMBITO SPORTIVO

Comuni, Unioni di Comuni e Comunità Montane fino a un massimo di 40 mila abitanti (popolazione al 01.01.2021, fonte Istat).

Ogni soggetto può presentare un solo progetto (Linea 1 o Linea 2 o Linea 3 o Linea 4) per una unica area.

Per la Linea 1 e la Linea 2, i soggetti proponenti devono individuare un’unica area e all’atto della presentazione della domanda, devono essere proprietari dell’area interessata dal progetto (area catastalmente identificata di proprietà del soggetto richiedente) e in possesso dell’autorizzazione o della richiesta all’ente competente, in caso di area soggetta a vincoli.

Per la Linea 3, i soggetti proponenti devono individuare un’unica struttura semiresidenziale (CSE o SFA) e all’atto della presentazione della domanda, il soggetto proponente, può essere proprietario della struttura (struttura catastalmente identificata di proprietà del soggetto richiedente) o solo gestore del servizio.

Il contributo regionale è a fondo perduto:

  • Linea 1, Linea 2 e Linea 4:

fino al 95% della spesa ammissibile, con una quota di cofinanziamento minimo del 5% dell’importo complessivo delle spese ammissibili;

minimo euro 10.000 e massimo euro 30.000.

  • Linea 3:

fino al 80% del massimo della spesa ammissibile pari a euro 100.000,00, con una quota di cofinanziamento minimo del 20% dell’importo complessivo delle spese ammissibili;

minimo euro 10.000 e massimo euro 80.000.

L’erogazione del contributo concesso avviene in:

due tranche (acconto+saldo):

  • 65% a seguito dell’accettazione del contributo e della richiesta di erogazione acconto;
  • 35% a saldo a seguito dell’approvazione della rendicontazione finale;

una tranche (saldo)

  • 100% a saldo a seguito dell’approvazione della rendicontazione finale.

Domande dal 18 gennaio 2023.

Scadenza: 24 febbraio 2023

Interventi orientativi e formativi finalizzati all’inclusione socio-lavorativa delle persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria limitativi o privativi della libertà personale

Interventi orientativi e formativi finalizzati all'inclusione socio-lavorativa delle persone sottoposte a provvedimenti dell'autorità giudiziaria limitativi o privativi della libertà personale

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L’Invito intende dare attuazione a quanto previsto nel Programma Fse+ nell’ambito della Priorità 3 – Inclusione sociale: in particolare, gli interventi che saranno selezionati dovranno concorrere a incentivare l’inclusione attiva, per promuovere le pari opportunità, la non discriminazione e la partecipazione attiva, e migliorare l’occupabilità, in particolare dei gruppi svantaggiati.

In particolare, l’Invito intende rendere disponibili azioni orientative e formative, eventualmente accompagnate da servizi di supporto e di personalizzazione, finalizzate a sostenere le persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria limitativi o privativi della libertà personale nello sviluppo di progetti di reinserimento sociale fondati sul lavoro che, a partire dall’acquisizione e qualificazione di un profilo professionale spendibile nel mercato del lavoro, consentano loro di acquisire autonomia e competenze utili per una realizzazione professionale e per operare attivamente nella società.

I destinatari delle azioni candidate a valere sul presente Invito sono le persone che, a diverso titolo e con diverse misure, sono sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria limitativi o privativi della libertà personale, quali ad esempio:

  • detenuti e internati nei diversi Istituti del territorio regionale, dimittendi, semiliberi, ammessi al lavoro all’esterno, ecc.;
  • persone in carico agli Uffici di Esecuzione penale esterna dell’Emilia-Romagna che fruiscono di misure alternative largamente intese e di misure di sicurezza non detentive (affidati, detenuti domiciliari, anche provvisori, liberi vigilati, soggetti in “Messa alla prova”, ecc.) e/o in carico ad altro titolo (indagini socio-familiari richieste dall’Autorità giudiziaria). Per accesso a misure, assistenza post-penitenziaria).

Le operazioni devono essere coerenti con quanto i singoli Istituti penitenziari e Uffici di Esecuzione penale esterna hanno rilevato e reso trasparente nelle Schede di rilevazione dei fabbisogni formativi e nei dati quantitativi descrittivi della potenziale utenza, inserite in questa pagina nel box Presentazione candidatura – Materiali di approfondimento.

In funzione delle caratteristiche dei destinatari, possono essere candidate operazioni riferite a una delle due azioni di seguito riportate:

  • Azione 1: Interventi per persone detenute presenti presso gli Istituti penitenziari dell’Emilia-Romagna;
  • Azione 2: Interventi per persone in carico agli Uffici Esecuzione penale esterna (UEPE) dell’Emilia-Romagna.

Le operazioni devono avere a riferimento, pena la non ammissibilità:

Azione 1: le persone detenute presenti presso uno solo dei dieci Istituti penitenziari dell’Emilia-Romagna:

  • Area territoriale di Bologna – Casa circondariale BOLOGNA
  • Area territoriale di Ferrara – Casa circondariale FERRARA
  • Area territoriale di Forlì – Casa circondariale FORLÌ
  • Area territoriale di Modena – Casa circondariale MODENA
  • Area territoriale di Piacenza – Casa circondariale PIACENZA
  • Area territoriale di Ravenna – Casa circondariale RAVENNA
  • Area territoriale di Rimini – Casa circondariale RIMINI
  • Area territoriale di Modena – Casa di reclusione CASTELFRANCO EMILIA
  • Area territoriale di Parma – Istituti penali PARMA
  • Area territoriale di Reggio Emilia – Istituti penali REGGIO EMILIA

Azione 2: le persone in carico a uno solo dei nove ambiti territoriali di riferimento degli Uffici Esecuzione penale esterna (UEPE) dell’Emilia-Romagna (Bologna, Ferrara, Modena, Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini).

Possono candidare operazioni, in qualità di soggetti gestori titolari e responsabili delle iniziative, organismi accreditati per l’ambito della Formazione superiore e per l’ambito aggiuntivo Utenze speciali, ai sensi della normativa regionale vigente o che abbiano presentato domanda di accreditamento per tali ambiti al momento della presentazione dell’operazione.

Risorse pari a euro 1.100.000,00 di cui al Programma regionale Fse+ 2021/2027 – Priorità 3. Inclusione sociale.

Scadenza: 15 settembre 2022

Interventi orientativi e formativi per l’inclusione socio-lavorativa dei minori e dei giovani-adulti sottoposti a procedimento penale

Interventi orientativi e formativi per l’inclusione socio-lavorativa dei minori e dei giovani-adulti sottoposti a procedimento penale

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Approvazione Invito a presentare operazioni per interventi orientativi e formativi finalizzati all’inclusione socio-lavorativa dei minori e dei giovani-adulti sottoposti a procedimento penale dall’Autorità giudiziaria minorile ed in carico al Centro per la giustizia minorile dell’Emilia-Romagna – Pr Fse+ 2021/2027 Priorità 3. Inclusione sociale

L’Invito intende dare attuazione a quanto previsto nel Programma regionale Fse+ nell’ambito della Priorità 3 – Inclusione sociale, obiettivo specifico h) Incentivare l’inclusione attiva, rendendo disponibili opportunità orientative e formative per l’inclusione sociale e lavorativa in particolare dei gruppi svantaggiati.

Gli interventi devono sostenere i minori e i giovani-adulti, dai 14 ai 25 anni, sottoposti a procedimento penale dall’Autorità giudiziaria minorile e in carico al Centro per la giustizia minorile dell’Emilia-Romagna, nell’acquisizione e nel recupero delle abilità e competenze individuali per potenziarne le opportunità di inserimento nel mondo del lavoro, rendendo disponibili opportunità di crescita, autorealizzazione e opportunità per operare attivamente nella società.

I potenziali destinatari delle azioni candidate a valere sul presente Invito sono minori e giovani-adulti, dai 14 ai 25 anni, sottoposti a procedimento penale dall’Autorità giudiziaria minorile e in carico al Centro per la giustizia minorile dell’Emilia-Romagna, individuati attraverso i Servizi dipendenti:

  • Istituto penale minorenni –IPM
  • Ufficio di servizio sociale minorenni – USSM
  • Comunità ministeriale – CM
  • Centro di prima accoglienza – CPA

Possono essere candidate operazioni che, nell’integrazione dei diversi progetti, permettano di rispondere alle esigenze dei giovani per sostenerne l’inclusione sociale e lavorativa anche accompagnandoli, attraverso adeguate misure orientative, nel rientro nei percorsi educativi e formativi. In particolare, il soggetto attuatore deve rendere disponibili ai giovani interventi mirati e personalizzati che costituiscano risposte differenziate in funzione delle caratteristiche individuali.

In funzione delle caratteristiche dei destinatari, possono essere candidate operazioni riferite a una delle due azioni di seguito riportate:

Azione 1: interventi per l’inclusione e l’autonomia per i giovani ristretti nell’Istituto penale minorenni di Bologna;

Azione 2: interventi per l’inclusione e l’autonomia per giovani in area penale esterna.

Le operazioni candidate, nella loro articolazione in progetti, devono essere coerenti con i piani di razionalizzazione e umanizzazione della pena avviati dal Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità e con quanto rilevato e reso trasparente dal Centro per la giustizia minorile dell’Emilia-Romagna nelle Schede di rilevazione dei fabbisogni formativi e nei dati quantitativi descrittivi della potenziale utenza.

Al fine di rendere effettivo il diritto di accesso, i soggetti attuatori devono garantire modelli e modalità di erogazione inclusivi, che garantiscano anche alle persone con disabilità o con disturbi specifici di apprendimento azioni adeguate e personalizzate per sostenerli nell’accesso, nella piena partecipazione e per accompagnarli al successo formativo e alla transizione verso il lavoro.

Possono candidare operazioni a valere sul presente Invito, in qualità di soggetti gestori titolari e responsabili delle iniziative, organismi accreditati per l’ambito della Formazione superiore e per l’ambito aggiuntivo Utenze speciali, ai sensi della normativa regionale vigente o che abbiano presentato domanda di accreditamento per tali ambiti al momento della presentazione dell’operazione.

Le operazioni approvabili saranno finanziabili a seguito dell’adozione da parte della Commissione Europea del Programma regionale Fse+ 2021/2027 per un contributo pubblico complessivo pari a euro 500.000,00.

I percorsi saranno finanziati a costi standard nel rispetto dei parametri di costo indicati per ogni misura alla lettera E dell’Invito.

Scadenza: 6 settembre 2022

Bando “Tutti inclusi” per favorire l’inclusione sociale dei minori con disabilità e bisogni educativi speciali

Bando “Tutti inclusi” per favorire l’inclusione sociale dei minori con disabilità e bisogni educativi speciali

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CON I BAMBINI Impresa sociale è Soggetto Attuatore del “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”, nato da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da ACRI, il Forum Nazionale del Terzo Settore ed il Governo. L’istituzione del Fondo costituisce un’importante sperimentazione per rendere operante una strategia complessiva nazionale, alimentata e ispirata dalle migliori esperienze territoriali, di lotta alla povertà educativa dei minori, con effetti di lungo periodo.

Il bando “Spazi aggregativi di prossimità“ si propone di garantire la piena partecipazione alla vita sociale e scolastica dei minori con disabilità in condizioni di povertà educativa. Il bando intende sostenere interventi innovativi e sperimentali che rimuovano o riducano le barriere, sia fisiche che culturali, nell’accesso a opportunità educative e ludiche, garantendo la piena inclusione dei minori in povertà che rientrino nella categoria della disabilità vera e propria (sensoriale, motoria, psichica ex L.104/92) o che presentino importanti disturbi evolutivi specifici.

Saranno sostenute iniziative, integrate e multidimensionali, che:

  • prevedano di rispondere adeguatamente ai bisogni di socializzazione e di integrazione con azioni che garantiscano pari dignità e opportunità ai minori con disabilità, agendo anche sull’eliminazione delle barriere fisiche e culturali, in contesti caratterizzati da povertà educativa;
  • stimolino il protagonismo dei minori con disabilità nella costruzione del proprio progetto di vita, favorendone lo sviluppo personale in ottica funzionale, e la partecipazione alla comunità di coetanei;
  • prevedano la presa in carico personalizzata, precoce e tempestiva, dei minori con disabilità, in ambito scolastico ed extrascolastico, incentivandone la motivazione, il coinvolgimento attivo e l’autodeterminazione;
  • supportino e potenzino le famiglie, specie quelle in condizioni di vulnerabilità socio-economica, nel loro complesso ruolo di accompagnamento e di sostegno, valorizzando il ruolo dei siblings;
  • intervengano nei contesti informali, attraverso attività culturali, ludiche e ricreative (es. parchi gioco, sport), per potenziare le competenze relazionali e l’autonomia dei beneficiari coinvolti ed anche nei contesti scolastici, tramite la sperimentazione di metodologie e pratiche didattiche ed educative;
  • promuovano una diffusa sensibilizzazione sulle tematiche dell’inclusione dei minori con disabilità, anche attraverso il coinvolgimento delle comunità educanti;
  • prevedano attività finalizzate al capacity building, coordinamento, riflessione formativa e supervisione degli operatori, educatori e docenti.

Si raccomanda di promuovere il raccordo fra scuola, servizi territoriali, famiglia, bambini e ragazzi con disabilità e fra tutti gli attori della comunità educante, anche al fine di costruire il ‘progetto di vita’ del minore.

I progetti devono includere, nel piano delle azioni, risorse specifiche per la valutazione di impatto, nonché prevedere la localizzazione dell’intervento in un’unica regione e che la durata complessiva sia non inferiore ai 36 e non superiore ai 48 mesi.

Le proposte dovranno essere presentate da partenariati composti da un minimo di 3 organizzazioni, di cui minimo 2 del Terzo settore (una con ruolo di “soggetto responsabile”).

Il soggetto responsabile, alla data di pubblicazione dell’iniziativa, deve essere un Ente del Terzo settore, essere stato costituito da almeno due anni in forma di atto pubblico o di scrittura privata autenticata o registrata e avere la sede legale e/o operativa nella regione di intervento.

Gli altri soggetti della partnership possono appartenere, oltre che al mondo del terzo settore e della scuola, anche a quello delle istituzioni, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale, dell’università, della ricerca e al mondo delle imprese. Ogni organizzazione potrà presentare una sola proposta, in qualità di soggetto responsabile, o prendere parte ad una sola proposta in qualità di partner. Fanno eccezione unicamente le amministrazioni locali e territoriali (comuni, regioni, uffici scolastici regionali e provinciali, ecc.), le università e i centri di ricerca che possono partecipare, in qualità di partner, a più proposte.

Il bando mette a disposizione un ammontare complessivo di 15 milioni di euro Il contributo richiesto deve essere compreso tra 250 mila e 1 milione di euro e garantire un cofinanziamento monetario di almeno il 10% del totale. Saranno considerati ammissibili progetti che prevedano che nessun soggetto della partnership gestisca una quota superiore al 50% del contributo richiesto e che almeno il 65% delle risorse sia gestito da enti del terzo settore.

Scadenza: 30 settembre 2022.

Nuovo Bauhaus Europeo: aperte tre call for proposals

Nuovo Bauhaus Europeo: aperte tre call for proposals

Il 30 marzo sono stati aperti tre bandi orientati a rendere il Nuovo Bauhaus Europeo una concreta realtà a livello locale e regionale, ovvero:

  • Call for proposals for Citizen Engagement Activities: con questo bando, lanciato dall’Istituto europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT), vengono sostenuti progetti con i quali i cittadini sono chiamati a individuare le sfide rilevanti per le loro città inerenti al Nuovo Bauhaus europeo e a collaborare nella co-ideazione di soluzioni. I progetti proposti aiuteranno i cittadini ad adottare abitudini più sostenibili, a sviluppare prodotti, servizi o soluzioni innovativi e consentiranno alle comunità di diventare agenti di cambiamento influenzando le politiche locali.
    Scadenza: 29 maggio 2022
  • Call for proposals for Co-Creation of public space through citizen engagement: il secondo bando lanciato dall’Istituto europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT) sostiene progetti mirati a promuovere la trasformazione degli spazi pubblici nelle città, nelle aree urbane e in quelle rurali, creando soluzioni innovative con il coinvolgimento dei cittadini concentrate sulle tematiche del Nuovo Bauhaus Europeo.
    Scadenza: 29 maggio 2022
  • Il bando “Support to New European Bauhaus Local Initiatives”, pubblicato dalla DG per la Politica regionale della Commissione europea, intende invece fornire assistenza tecnica a autorità locali e Comuni di piccole e medie dimensioni che non hanno capacità o competenze necessarie per trasformare in realtà i propri progetti inerenti il Nuovo Bauhaus Europeo. Verranno selezionati 20 progetti concettuali basati sul territorio che otterranno un supporto personalizzato, fornito da un gruppo di esperti interdisciplinari, per plasmare i concetti sulla falsariga del Nuovo Bauhaus Europeo e degli obiettivi del Green Deal. L’assistenza tecnica è finanziata dal FESR e può assumere la forma di consulenze mirate in campo metodologico, tecnico, normativo, finanziario e socioeconomico, al fine di sostenere l’ulteriore sviluppo dei progetti da parte dei Comuni. Le conoscenze e gli insegnamenti tratti da questo processo confluiranno anche in un Toolbox rivolto ad altri Comuni e soggetti interessati a sviluppare nuovi progetti del NEB o a replicare quelli esistenti.
    Scadenza: 23 maggio 2022

Ruralis- Tutelare il paesaggio rurale e promuovere l’inclusione sociale

Ruralis- Tutelare il paesaggio rurale e promuovere l'inclusione sociale

L’Area Ambiente della Fondazione Cariplo ha recentemente lanciato il Bando Ruralis, un nuovo strumento per promuovere la creazione di nuove opportunità lavorative e facilitare l’accesso al mercato del lavoro attraverso iniziative volte al recupero del paesaggio rurale e alla manutenzione del territorio.

Agendo contemporaneamente su aspetti ambientali e sociali, il bando si propone di valorizzare sistemi agricoli e forestali locali favorendo opportunità di inclusione sociale e lavorativa per persone in condizioni di svantaggio. In particolare, di stimolare gli enti a:

  • preservare il patrimonio rurale e montano attraverso una maggiore caratterizzazione e valorizzazione delle produzioni locali;
  • contrastare i fenomeni di abbandono di aree agroforestali e il loro degrado ambientale, incidendo positivamente sulla tutela degli ecosistemi a esse connessi;
  • creare, aumentare e diversificare le occasioni di inclusione sociale e lavorativa, con particolare riferimento alle persone in condizioni di svantaggio.

I progetti potranno essere presentati, in qualità di capofila, esclusivamente da organizzazioni private senza scopo di lucro attive nel territorio di riferimento di Fondazione Cariplo, singolarmente o in partenariato con enti pubblici e/o altri enti privati non profit ammissibili.

I progetti ammissibili dovranno obbligatoriamente:

  • essere realizzati all’interno del territorio della Lombardia o delle province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola;
  • essere ispirati a principi di sostenibilità ambientale e di agroecologia;
  • prevedere azioni per favorire l’inserimento lavorativo di persone in condizioni di svantaggio, con definizione dei compiti e delle mansioni tenendo conto delle caratteristiche dei destinatari e indicando le modalità con le quali verranno svolti i percorsi;
  • avere una durata massima di 36 mesi;
  • avere carattere incrementale rispetto all’attività ordinaria degli enti proponenti;
  • fornire informazioni sulle caratteristiche e sullo stato dei beni immobili oggetto dell’iniziativa (terreni, edifici);
  • dimostrare che l’ente richiedente o il partner sia in possesso di un titolo di disponibilità dei beni immobili oggetto dell’intervento di natura e durata congrua rispetto agli obiettivi previsti e agli investimenti preventivati;
  • essere proposti da enti che dimostrino competenze coerenti con gli obiettivi del bando e le azioni del progetto;

Verrà assegnata priorità ai progetti che presentino uno o più tra i seguenti elementi:

  • recupero a uso produttivo di superfici agricole e forestali abbandonate, incolte o sottoutilizzate;
  • creazione di nuove opportunità lavorative e/o stabilizzazione di posizioni esistenti per persone in condizioni di svantaggio;
  • indicazioni sulla sostenibilità economica futura dell’iniziativa;
  • interventi mirati al superamento del frazionamento fondiario;
  • promozione di reti e altre forme di aggregazione locale e/o extra locale, o chiara collocazione dell’iniziativa all’interno di reti esistenti, condivise con i servizi territoriali, le altre organizzazioni non-profit e le imprese profit;
  • valorizzazione delle testimonianze e delle tradizioni storiche rurali, materiali e immateriali;
  • valorizzazione della multifunzionalità agricola e forestale;
  • adesione concreta ai principi di sostenibilità ambientale nella conduzione delle attività di progetto e, nel caso di acquisti di prodotti o servizi o di organizzazione di eventi, adozione di soluzioni gestionali in coerenza con la normativa relativa ai Criteri Ambientali Minimi (CAM):
  • presenza documentata di altre forme di finanziamento (pubbliche o private).

Il budget a disposizione del presente bando è pari a 2.400.000 euro. La richiesta di contributo dovrà essere compresa tra 50.000 e 250.000 € e non superiore al 70% dei costi totali di progetto. Eventuali costi ammortizzabili non potranno essere superiori al 50% dei costi totali di progetto.  La scadenza del bando è il 14 luglio 2022.

Scadenza: 14 luglio 2022

Avviso pubblico per la concessione di risorse destinate al consolidamento delle farmacie rurali – Missione 5 “Inclusione e coesione”

Avviso pubblico per la concessione di risorse destinate al consolidamento delle farmacie rurali - Missione 5 "Inclusione e coesione"

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L’Avviso è finalizzato all’avvio di una procedura selettiva per la concessione di contributi destinati alla realizzazione di diverse tipologie di interventi, tra cui la riorganizzazione e implementazione dell’area di dispensazione e dello stoccaggio dei farmaci, la partecipazione alla presa in carico del paziente cronico, anche tramite progetti di assistenza domiciliare, il potenziamento dei servizi di telemedicina.

Il bando mira a finanziare almeno 500 farmacie rurali entro dicembre 2023 e almeno 2000 farmacie entro giugno 2026.

Il contributo pubblico erogabile per ciascuna farmacia rurale sussidiata corrisponde a una quota pari ai 2/3 (due terzi) del costo totale dell’investimento ed è fissato nell’ammontare massimo di € 44.260,00.

Scadenza: 30 giugno 2022

Gal del Ducato 19.2.02 – “Azione specifica B.2.3 – Innovazione sociale e cooperative di comunità

Gal del Ducato 19.2.02 - “Azione specifica B.2.3 – Innovazione sociale e cooperative di comunità

 

Beneficiari:

Le forme aggregative già costituite che presentino un Accordo di comunità (AC) per la realizzazione di un Progetto di Comunità (PC) e in particolare:

  • società cooperative costituite ai sensi degli articoli 2511 e seguenti del Codice civile;
  • cooperative sociali costituite ai sensi dell’art. 2 della Legge regionale 17 luglio 2014, n. 12;
  • imprese sociali di cui al Decreto Legislativo 112 del 2017;
  • altre forme giuridiche di impresa senza scopo di lucro.

Per tutte le fattispecie elencate, la base sociale deve essere costituita in maggioranza (50% più 1) da persone fisiche o giuridiche che appartengono alla comunità interessata.

Risorse: 124.464 euro.

Il sostegno, in forma di contributo in conto capitale, sarà pari al 60% in ragione del fatto che si tratta di investimenti collettivi e sarà calcolato ed erogato nel rispetto delle norme fissate per gli aiuti “de minimis” (Regolamento (UE) n.1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013) che prevedono che l’importo complessivo degli aiuti concessi a un’impresa unica non può superare i 200.000 Euro nell’arco di tre esercizi finanziari (art. 3 del sopracitato Reg. (UE) n. 1407/2013).

Spese ammissibili:

  • Spese per studi di fallibilità e spese notarili per la costituzione della cooperativa di comunità (N.B. queste spese sono riconoscibili solo se fatturate al beneficiario ovvero alla cooperativa costituita);
  • Consulenze specialistiche funzionali alla realizzazione del progetto di comunità;
  • Azioni di sensibilizzazione ed educazione promosse dalla cooperativa sul progetto (Es. convegni, seminari, workshop, interventi nelle scuole, ecc.);
  • Opere murarie e impiantistiche necessarie all’adeguamento/miglioramento o rinnovo di strutture funzionali alla realizzazione del progetto di comunità. (N.B. Non sono ammissibili interventi sulle strutture per adeguamento di servizi obbligatori per legge);
  • Acquisto di nuove attrezzature (comprese mountain-bike o bici a pedalata assistita e veicoli/minivan strettamente funzionali all’attività e ad uso esclusivo e non promiscuo) e nuovi macchinari funzionali alle attività previste dal PC;
  • Materiali di informazione, campagne ed eventi di promo-commercializzazione relative al progetto di comunità;
  • Spese generali nel limite massimo del 10% delle spese di investimento (come da art. 45 comma 2 lettera c) del Reg (UE) 1305/2013).

Ad eccezione delle spese per studi di fattibilità o costituzione della cooperativa di comunità che possono essere sostenute fino a 180 giorni prima della presentazione della domanda di sostegno, non risultano ammissibili spese sostenute in data antecedente a quella della protocollazione a SIAG della domanda di sostegno.

Scadenza: 30 giugno 2022, ore 17.00.

Fondazione Comunità Milano, al via l’edizione 2022 del Bando57

Fondazione Comunità Milano, al via l’edizione 2022 del Bando57

 

La Fondazione Comunità Milano, una delle 16 realtà filantropiche comunitarie promosse dalla Fondazione Cariplo, ha recentemente pubblicato l’edizione 2022 del suo meccanismo di erogazione di contributi per il sostegno di progetti territoriali denominato “Bando 57”.

Il bando vuole sostenere lo sviluppo e il rafforzamento di comunità solidali, favorire la partecipazione e l’integrazione di attori e risorse su priorità e problemi, promuovere la rigenerazione dei legami tra le persone. In particolare l’attenzione sarà rivolta a una serie di fenomeni che impattano sempre più sulla vita delle comunità:

  • La frammentazione sociale e dei legami comunitari: Aiutare la ricostruzione di legami comunitari e di prossimità nelle nuove condizioni della contemporaneità basate su un intreccio tra spazi, mobilità, relazioni virtuali e relazioni reali.
  • Le marginalità e le disuguaglianze: Favorire processi di re-inclusione delle fasce di popolazione marginali, sostenendo servizi a loro rivolti con l’obiettivo di contribuire al raggiungimento di una maggiore coesione sociale.
  • La trasformazione demografica: Sostenere le iniziative capaci di contribuire ad una ridefinizione dei sistemi di welfare locale e di politiche attive di inclusione, integrazione e lavoro per venire incontro ai nuovi bisogni della popolazione, con particolare riferimento ai giovani a agli anziani, creando spazi di innovazione sociale
  • La crisi ambientale: Sostenere iniziative che spingano le comunità verso l’adozione di stili di vita responsabili volti a ridurre l’impatto ambientale e verso la riqualificazione dell’ambiente e degli elementi di naturalità presenti nel contesto urbano.

Con il bando verranno finanziate azioni e progetti che, dal basso, siano capaci di aggregare risorse su priorità e problemi e generare valore e cambiamenti positivi per migliorare la qualità della vita delle comunità, rafforzando collaborazioni e legami fra i diversi soggetti che vivono e operano nei contesti di vita più critici e vulnerabili del nostro territorio. Di seguito i tre ambiti di intervento:

  • Sociale: Cura delle persone fragili, riattivazione giovani
  • Cultura: Interventi diffusi e valorizzazione del patrimonio
  • Ambiente: Stili di vita sostenibili

I progetti dovranno realizzarsi nel territorio di competenza della Fondazione di Comunità Milano, ovvero la città di Milano e 56 comuni delle zone omogenee Sud Ovest, Sud Est e Adda Martesana della Città Metropolitana Milano.

Saranno considerati prioritari gli interventi che abbiano queste caratteristiche:

  • Presenza di reti e partenariati ampi e diversificati (enti non profit, istituzioni, imprese e cittadini);
  • Approcci e processi concreti e innovativi, che portino a soluzioni efficaci ed efficienti rispetto ai
  •  bisogni e alle priorità individuate;
  • Presenza di componente di volontariato, donazioni di beni o servizi e agevolazioni funzionali a creare valore e coesione sociale;
  • Attenzione su quartieri e territori periferici e marginali dell’area metropolitana milanese;
  • Esplicita attenzione alla riduzione dell’impatto ambientale nella realizzazione delle attività progettuali.

Il Bando 57 non ha scadenza e la Fondazione da la possibilità di incontrare gli uffici in fase di progettazione.

Il contributo massimo è pari a 100.000 euro, massimo il 70% costo complessivo. La restante copertura dovrà essere garantita attraverso:

  • Risorse proprie
  • Risorse integrative di altri soggetti (enti non profit, enti pubblici, privati, imprese)
  • Proventi da attività di progetto
  • Azioni di fundraising di comunità

Sono eleggibili gli Enti privati senza scopo di lucro ed Enti pubblici. Nel corso dell’anno solare è possibile presentare massimo un progetto come ente proponente unico/capofila e due come partner.

Bando a sportello.

Programma Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori – Bando 2022 promuovere e proteggere i diritti dei minori

Programma Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori – Bando 2022 promuovere e proteggere i diritti dei minori

 

In particolare, il bando intende contribuire all’attuazione della prima area tematica della Strategia UE sui diritti dei minori, ovvero Partecipazione alla vita politica e democratica – un’Unione che consente ai minori di essere cittadini e membri attivi di società democratiche.

Progetti orientati a rafforzare la sostenibilità e l’impatto dei meccanismi di partecipazione dei minori (nuovi o esistenti), a livello locale e nazionale, nei processi decisionali.

Attività finanziabili:

  • Istituzione di programmi a lungo termine e sostenibili, nonchè di meccanismi di partecipazione dei minori a livello locale e nazionale, anche nelle scuole;
  • Supporto e ampliamento della portata operativa dei meccanismi di partecipazione dei minori allo scopo di inserirli nei più ampi processi decisionali e nel sistema democratico a livello locale e nazionale;
  • Apprendimento reciproco, attività di formazione, scambio di buone pratiche, cooperazione, compresa l’individuazione di buone pratiche;
  • Capacity building e formazione delle autorità nazionali, regionali e locali;
  • Attività di formazione e sensibilizzazione per bambini e adulti sul diritto ad essere ascoltati e sulla partecipazione dei minori.

Ci si attende che le azioni intraprese realizzino i seguenti risultati:

  • Attuazione della Strategia UE sui diritti dei minori e delle sue raccomandazioni agli Stati membri;
  • Miglioramento della partecipazione dei minori a livello locale e nazionale, anche nelle scuole;
  • Creazione di meccanismi di partecipazione dei minori a livello locale e nazionale;
  • Rafforzamento delle conoscenze e delle competenze su come integrare la partecipazione dei minori nel processo decisionale a livello locale e nazionale.

Si intende sostenere progetti sia nazionali che transnazionali.

Beneficiari sono gli enti pubblici e organizzazioni private stabiliti in uno dei Paesi ammissibili (indicati a fondo scheda). Il bando è aperto anche ad organizzazioni internazionali.

Il contributo UE può coprire fino al 90% dei costi ammissibili del progetto. La sovvenzione richiesta non può essere inferiore a 75.000 euro.

I progetti devono essere presentati da un consorzio costituito da almeno due soggetti (proponente di progetto + 1 partner). Se il progetto è transnazionale, essi devono essere stabiliti in due diversi Paesi ammissibili. Organizzazioni a scopo di lucro possono presentare progetti solo in partnership con enti pubblici o organizzazioni private non-profit. È fortemente incoraggiato il coinvolgimento nel progetto di un’autorità pubblica.

I progetti devono avere una durata compresa tra 12 e 24 mesi (con inizio entro 6 mesi dalla firma dell’accordo di sovvenzione, prevista per novembre-dicembre 2022).

Scadenza: 18 maggio 2022

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