Salute digitale: aperto il primo bando UNITE per progetti interregionali

Salute digitale: aperto il primo bando UNITE per progetti interregionali

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È aperta la prima call del programma europeo UNITE – European Digital Health Valleys, per sostenere progetti congiunti di innovazione interregionale nel campo della salute digitale.

L’iniziativa mira a creare un ecosistema europeo della salute digitale senza confini, favorendo la collaborazione tra regioni ad alta e media capacità innovativa. I progetti selezionati avranno una durata di 18 mesi e dovranno coinvolgere almeno tre organizzazioni di tre diverse regioni UNITE, tra cui un fornitore di soluzioni, un ente di ricerca e un utilizzatore finale.

Le sfide di innovazione previste dal bando si concentrano su due priorità strategiche:

  1. soluzioni digitali per una sanità remota più personalizzata e centrata sulla persona, attraverso tecnologie predittive e preventive basate sui principi della medicina P4;
  2. sviluppo e interoperabilità degli European Health Data Spaces, per favorire l’uso sicuro e condiviso dei dati sanitari tra regioni e Stati membri.

I candidati devono essere legalmente stabiliti e rispettare i requisiti delle seguenti regioni partecipanti UNITE:

  • Regione Zelanda, Danimarca
  • Paesi Bassi settentrionali, Paesi Bassi
  • Macedonia centrale, Grecia
  • Regione Lombardia, Italia
  • Regione dell’Estremadura, Spagna
  • Scozia, Regno Unito
  • Romania (ambito nazionale)

Possono partecipare consorzi che includano almeno 3 organizzazioni provenienti da 3 diverse regioni UNITE:

  • almeno 1 azienda o altro fornitore di soluzioni vicino al mercato
  • almeno 1 entità di ricerca che supporta l’azienda da qualsiasi prospettiva
  • almeno 1 organizzazione di utenti finali che dimostra la soluzione in contesti di vita reale

Inoltre, ogni consorzio deve rispettare l’equilibrio regionale e includere:

  • almeno 1 organizzazione di una regione di forte innovazione (Zelanda, Paesi Bassi settentrionali, Scozia)
  • almeno 1 organizzazione di una regione moderata o emergente (Macedonia centrale, Romania, Lombardia, Estremadura)

Il budget complessivo di 4 milioni di euro, con un finanziamento massimo di 1 milione per progetto.

La scadenza per la presentazione delle proposte è fissata al 15 gennaio 2026.

Scadenza: 15 gennaio 2026

TIDAL ArtS: nuovo bando per residenze d’arte e scienza a sostegno degli oceani

TIDAL ArtS: nuovo bando per residenze d'arte e scienza a sostegno degli oceani

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TIDAL ArtS ha lanciato la sua Residency Call con l’obiettivo di sostenere la Missione dell’UE: Restore our Ocean and Waters by 2030.

Il progetto è alla ricerca di artisti, collettivi e creativi che possano combinare arte, scienza e coinvolgimento dei cittadini per connettere le comunità con i loro corpi idrici.

L’iniziativa mira a sostenere la protezione e il ripristino della salute di oceani e acque attraverso espressioni artistiche innovative e attività di co-creazione, ispirando il cambiamento e promuovendo l’azione.

Saranno assegnate quattro Residencies, ciascuna accompagnata da un budget di € 50.000. I candidati selezionati dovranno elaborare un progetto il cui budget sia esattamente pari a tale importo.

Le spese ammissibili includono viaggio, attività di community engagement, produzione, materiali, esibizione, stoccaggio, traduzione, spazio di lavoro e costi personali. In aggiunta al contributo economico, il programma prevede sei settimane di alloggio retribuito in ciascuna delle sedi di residenza.

Gli artisti sono tenuti a trascorrere almeno sei settimane complete nel sito di residenza durante l’anno, con la possibilità di suddividere il periodo a discrezione dell’ospite e del team TIDAL ArtS, in base alle esigenze del progetto. I progetti selezionati dovranno essere implementati ed esposti pubblicamente entro Aprile 2027.

Saranno accolte candidature presentate da artisti singoli, collettivi (fino a 5 persone) e creativi di ogni tipo. I candidati devono possedere un portfolio di lavori che dimostri la loro pratica e esperienza (almeno 5 anni) in relazione ai temi di TIDAL ArtS: ecosistemi acquatici, scienze acquatiche e coinvolgimento dei cittadini/comunità attraverso strumenti creativi.

Le quattro residenze si svolgeranno in località uniche che fungono da centri regionali (“Lighthouses”) per la Missione, ciascuna situata vicino a corpi idrici con immense bellezze e diverse sfide ambientali. Le sedi sono: São Miguel Island, Azzorre, Portogallo (Bacino Atlantico), Venice Lagoon, Italia (Bacino Mediterraneo), Turku Archipelago, Finlandia (Bacino Baltico-Mare del Nord), e Danube River, Ráckeve, Ungheria (Bacino del Danubio-Mar Nero).

La scadenza per presentare la candidatura è fissata per il 15 Novembre 2025.

Scadenza: 15 Novembre 2025

Innovation Fund: online i termini e condizioni dell’asta 2025 per la decarbonizzazione del settore industriale

Innovation Fund: online i termini e condizioni dell'asta 2025 per la decarbonizzazione del settore industriale

La Commissione europea ha pubblicato termini e condizioni finali per la prima asta europea per la decarbonizzazione a livello industriale nell’ambito del Innovation Fund. L’iniziativa, annunciata nel Clean Industrial Deal, mira a promuovere l’adozione di tecnologie elettriche e a energia rinnovabile per i processi termici industriali, contribuendo alla transizione verde dell’industria europea.

L’asta pilota, denominata IF25 Heat Auction, riguarda una delle principali fonti di emissioni industriali di CO2 nell’UE: il riscaldamento dei processi industriali.

L’asta dispone di un budget di 1 miliardo di euro finanziato dai ricavi del Sistema di Scambio delle Emissioni dell’UE (EU ETS) e sostiene progetti innovativi di elettrificazione a livello industriale attraverso tecnologie come pompe di calore, caldaie, torce al plasma, riscaldamento a resistenza e a induzione, oltre a progetti che sfruttano il solare termico o il geotermico, o soluzioni ibride che combinano diverse tecnologie.

L’asta è aperta a progetti di tutte le dimensioni e settori industriali nell’Area Economica Europea, con particolare attenzione a processi industriali continui e a soluzioni flessibili che riducano il consumo di elettricità nelle ore di picco.

L’apertura dell’asta ai partecipanti è prevista per inizio dicembre 2025.

Pubblicate le nuove call EU4Health: focus su prevenzione, dati sanitari e innovazione medica

Pubblicate le nuove call EU4Health: focus su prevenzione, dati sanitari e innovazione medica

La European Health and Digital Executive Agency (HaDEA) ha pubblicato nove nuove call for proposals nell’ambito del Work Programme EU4Health 2025.

Le iniziative mirano a rafforzare la prevenzione, la digitalizzazione dei sistemi sanitari e l’innovazione medica. In particolare, contribuendo a consolidare la resilienza dei sistemi sanitari europei, migliorare l’accesso equo alle cure e promuovere l’uso strategico dei dati sanitari per la ricerca e l’innovazione.

Sono aperte le seguenti call:

  1. EU4H-2026-SANTE-PJ-01: proposte per programmi pilota di screening oncologico per il cancro gastrico (€ 3.000.000)
  2. EU4H-2026-SANTE-PJ-02: proposte per programmi pilota di screening oncologico per il cancro ai polmoni (€ 7.440.000)
  3. EU4H-2026-SANTE-PJ-03: proposte per programmi pilota di screening oncologico per il cancro alla prostata (€ 7.440.000)
  4. EU4H-2026-SANTE-PJ-04iniziativa europea faro sull’uso di IA e dati sanitari per la salute cardiovascolare e le malattie non trasmissibili  (€ 20.000.000)
  5. EU4H-2026-SANTE-PJ-05prevenzione cardiovascolare lungo tutto l’arco della vita per una vita sana e attiva (€ 2.000.000)
  6. EU4H-2026-SANTE-PJ-06: sviluppo di un database europeo (EURIPID) per il monitoraggio dei prezzi, rimborso e accesso ai farmaci (€ 750.000)
  7. EU4H-2026-SANTE-PJ-07: programma dedicato ai dispositivi medici orfani, con particolare attenzione ai pazienti pediatrici (€ 1.200.000)
  8. EU4H-2026-SANTE-PJ-08dati sanitari per l’innovazione biotecnologica, in sinergia con l’European Health Data Space (€ 14.386.810)
  9. EU4H-2026-SANTE-PJ-09: sostegno all’organizzazione di conferenze e attività di divulgazione nel settore sanitario (€ 600.000)

Il budget complessivo è di € 56.816.810.

La scadenza è fissata al 6 gennaio 2026.

Scadenza: 6 gennaio 2026

Europa Creativa – CULTURA: bando 2026 ‘Circolazione delle opere letterarie europee’

Europa Creativa – CULTURA: bando 2026 ‘Circolazione delle opere letterarie europee’

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Nell’ambito del programma Europa CreativaSezione Cultura, è aperto, fino al 29 gennaio 2026, il nuovo bando “Circolazione delle opere letterarie europee” che mette in campo 5 milioni di euro per finanziare circa 40 progetti riguardanti la traduzionepubblicazionedistribuzione e promozione di opere di narrativa.

In particolare, il sostegno è destinato a progetti che contribuiscano alle priorità generali dell’UE e che soddisfino le seguenti priorità specifiche del bando:

  • aumentare la circolazione transnazionale e la diversità delle opere letterarie europee attraverso la traduzione, la pubblicazione, la distribuzione e la promozione di opere di narrativa scritte nelle lingue meno diffuse;
  • promuovere la lettura e la diversità linguistica e culturale della letteratura europea presso un vasto pubblico;
  • sostenere la professione del traduttore letterario, in linea con i principi di buone condizioni di lavoro e di equa remunerazione;
  • accrescere la competitività del settore del libro, incoraggiando la cooperazione tra i diversi attori della catena del valore del libro, in particolare tra editori, rivenditori di libri e biblioteche.

Il progetto da candidare deve basarsi su una solida strategia editoriale e promozionale e comprendere almeno 5 opere da tradurre che siano:

  • opere di narrativa come romanzi, racconti, opere teatrali e radiofoniche, opere di poesia, fumetti e letteratura per ragazzi;
  • opere scritte da autori aventi cittadinanza o residenza in uno dei Paesi ammissibili, o che siano parte del patrimonio letterario di questi Paesi;
  • opere già pubblicate e che non siano mai state tradotte in precedenza nella lingua scelta per la traduzione (a meno che la nuova traduzione non risponda a una necessità chiaramente individuata);
  • opere che vengono tradotte da traduttori letterari e non dall’intelligenza artificiale.

In aggiunta, considerato il sostegno di Europa Creativa all’Ucraina, i progetti possono includere anche attività e relativi costi per la stampa, la promozione e la distribuzione di opere di narrativa scritte in ucraino (sono incoraggiati i progetti volti a fornire libri in lingua ucraina ai rifugiati e agli sfollati ucraini).

Inoltre, per sostenere la professione del traduttore letterario nel rispetto dei principi di buone condizioni di lavoro e di equa remunerazione, si raccomanda che tra il 20 e il 30% del budget totale del progetto sia destinato alla remunerazione dei traduttori e che a questi sia dato riconoscimento e visibilità.

Il bando è rivolto a persone giuridiche attive nel settore dell’editoria e librario che siano stabilite in uno dei Paesi ammissibili ad Europa Creativa: oltre ai Paesi UE, i Paesi non UE.

Potranno essere finanziati progetti presentati da un soggetto singolo oppure da un consorzio costituito da almeno 2 soggetti.

Il contributo UE potrà coprire, in entrambi i casi, fino al 60% dei costi del progetto con massimali differenti a seconda della portata del progetto:

  1. progetti di piccola scala: per la traduzione di almeno 5 opere, che possono ricevere fino a 100.000 euro
  2. progetti di media scala: per la traduzione di almeno 11 opere, che possono ricevere fino a 200.000 euro
  3. progetti di larga scala: per la traduzione di almeno 21 opere, che possono ricevere fino a 300.000 euro (riservati a candidature in consorzio).

Scadenza: 29 gennaio 2026

Bando per misure di informazione sulla politica di coesione UE

Bando per misure di informazione sulla politica di coesione UE

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Fino al 15 gennaio 2026 è possibile partecipare al nuovo bando annuale per “Misure di informazione sulla politica di coesione dell’UE”. L’obiettivo della Call è fornire sostegno alla produzione e diffusione di informazioni e contenuti relativi alla politica di coesione europea, incluso il Fondo per la transizione giusta o lo Strumento di sostegno tecnico.

I progetti proposti dovrebbero offrire informazioni coerenti, oggettive e complete e illustrare e valutare il ruolo della politica di coesione nel realizzare le priorità politiche dell’UE (come la transizione verso un’economia più verde e digitale, lo sviluppo di tecnologie strategiche, l’edilizia abitativa o la transizione demografica) e nell’affrontare le sfide attuali e future che impegnano l’Unione, gli Stati membri, le Regioni e le amministrazioni locali.

Le misure di informazione dovrebbero comprendere una o più delle seguenti attività:

  • produzione e distribuzione di materiale cartaceo, multimediale o audiovisivo,
  • attività di divulgazione sul web e sui social media,
  • eventi mediatici,
  • seminari, conferenze, workshop.

Le misure sono destinate a:

  • il pubblico in generale, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui risultati della politica di coesione e sul suo impatto sulla vita dei cittadini. L’informazione dovrebbe puntare ad aumentare la comprensione del contributo della politica di coesione alla promozione dell’occupazione e della crescita in Europa e alla riduzione delle disparità tra territori.
  • gli stakeholder. L’obiettivo è coinvolgere gli stakeholder (incluso autorità nazionali, regionali e locali, beneficiari, imprese, mondo accademico) per comunicare l’impatto della politica di coesione sulle loro regioni e alimentare il dibattito sul futuro di tale politica e, più in generale, sul futuro dell’Europa.

La durata dei progetti proposti deve essere di 12 mesi.

Il bando è aperto a persone giuridiche, pubbliche e private, stabilite in uno dei Paesi UE (compreso i PTOM) ad esclusione degli enti incaricati dell’attuazione della politica di coesione a norma dell’art. 71 del Reg. (UE) n. 2021/1060 (Autorità di gestione o di audit).

Il contributo UE potrà coprire fino all’80% dei costi ammissibili del progetto. La sovvenzione richiesta dovrebbe essere massimo 200.000 euro.

Scadenza: 15 gennaio 2026

Voucher Internazionalizzazione Pmi 2026

Voucher Internazionalizzazione Pmi 2026

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Attraverso il presente Avviso la Regione Lazio sostiene la Partecipazione a Fiere Internazionali Business to Business (B2B) delle PMI regionali, al fine di ampliarne l’accesso ai mercati esteri e favorirne i processi di internazionalizzazione.

Ciascuna PMI Beneficiaria deve partecipare alle Fiere Internazionali B2B oggetto del contributo con un proprio spazio espositivo fisico, in forza di un contratto diretto con il soggetto organizzatore della Fiera o, nel caso di Fiere che si svolgono in uno Stato Estero, con agenzie locali specializzate. Non è ammessa la partecipazione tramite spazi espositivi collettivi, anche se in parte riservati alla PMI Beneficiaria, o tramite intermediari italiani.

A ciascuna PMI può essere finanziato un unico Progetto, in forma singola, per la Partecipazione fino ad un massimo di tre Fiere Internazionali B2B, che devono tutte iniziare e concludersi nell’anno 2026.

La Partecipazione alle Fiere Internazionali B2B oggetto del contributo deve promuovere l’attività imprenditoriale svolta della PMI Beneficiaria in una o più Sedi Operative localizzate nel territorio del Lazio e non riguardare attività imprenditoriali che rientrino nelle Attività Escluse.

Per Fiera Internazionale si intende una manifestazione fieristica, che:

  • si svolge in uno Stato estero, oppure
  • si svolge in Italia ed è censita con la qualifica di internazionale nel calendario fieristico nazionale relativo all’anno 2026 e vigente al 28 novembre 2025.

I calendari fieristici nazionali sono pubblicati sul sito della Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome (calendario manifestazioni fieristiche – Regioni.it).

Il contributo è a fondo perduto (sovvenzione diretta in denaro) ed è concesso a titolo di De Minimis.

Il contributo concedibile è pari ad euro 15.240,00 euro per ciascuna singola Fiera Internazionale Business to Business a cui la PMI Beneficiaria partecipa.

Tale importo totale e omnicomprensivo è determinato dalla somma:

  • dell’importo di 12.700 euro quale somma forfettaria per la partecipazione alla fiera, determinata sulla base della metodologia adottata dall’Autorità di Gestione e approvata dalla Commissione UE con Decisione C(2023) 5956 final del 30/8/2023, ai sensi del comma 1, lettera c, dell’art. 53 del RDC;
  • del 20% della somma forfettaria di cui alla lettera a), calcolata automaticamente dalla piattaforma GeCoWEB Plus ai sensi del comma 1 dell’art. 55 del RDC (tasso forfettario), per tenere conto dei costi diretti del personale.

L’intervento è destinato alle PMI iscritte al Registro delle imprese italiano e con una sede operativa nel Lazio. Sono escluse le imprese prive dei requisiti generali di ammissibilità.

Le domande, da presentarsi tramite GeCoWEB Plus, sono avviate ad istruttoria sulla base della graduatoria definita dai punteggi dichiarati dai beneficiari in domanda, in ordine decrescente (modalità alternativa al “click day”).

Il contributo sarà erogato a saldo, in un’unica soluzione, previa richiesta di erogazione da presentarsi al massimo entro il termine di 30 giorni dalla conclusione della ultima Fiera approvata. Se tale conclusione è antecedente la Data di Concessione, il termine per la richiesta di erogazione è di 30 giorni dalla Data di Concessione.

La richiesta di erogazione è prodotta da GeCoWEB Plus, dopo aver caricato sulla piattaforma la documentazione di rimborso di seguito indicata:

  • la DSAN attestante la partecipazione alla o alle Fiere Internazionali B2B approvate e l’assenza di altri finanziamenti pubblici;
  • il contratto tra la PMI Beneficiaria e il soggetto organizzatore della Fiera avente ad oggetto la partecipazione di quest’ultima con un proprio spazio espositivo fisico. La partecipazione a Fiere che si svolgono in uno Stato Estero può avvenire tramite una agenzia locale specializzata, nel qual caso oltre al contratto deve essere fornito il company profile di tale agenzia;
  • una relazione descrittiva della partecipazione alla o alle Fiere;
  • la documentazione fotografica o video relativa allo spazio espositivo e al materiale promozionale distribuito.

L’invio della Domanda deve avvenire a partire dalle ore 12:00 del 28 ottobre 2025 ed entro le ore

17:00 del 28 novembre 2025.

Scadenza: 28 novembre 2025

MUR: aperto il bando per borse di studio JSPS per il Giappone

MUR: aperto il bando per borse di studio JSPS per il Giappone

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È aperto il bando per le borse di studio per il Giappone offerte dalla Japan Society for the Promotion of Science (JSPS), con scadenza per le domande al 27 febbraio 2026.

Le borse di studio sono destinate a ricercatori operanti in tutti i settori delle scienze umanistichesociali e naturali.

Il Ministero dell’università e della ricerca (MUR) è l’amministrazione di riferimento in Italia per il JSPS POSTDOCTORAL FELLOWSHIP PROGRAM per l’assegnazione di 6 borse di studio nell’anno fiscale giapponese 2026-2027.

In caso di un numero di candidature superiore alle borse disponibili, il Ministero provvederà ad effettuare una pre-selezione delle candidature attraverso una valutazione da parte di propri esperti, al fine di trasmettere alla JSPS le candidature corrispondenti alla quota assegnata per ciascun anno.

Possono candidarsi per le borse JSPS i ricercatori di tutti i Paesi che abbiano legami diplomatici con il Giappone e che abbiano concluso il dottorato entro 6 anni dalla candidatura, i quali siano affiliati a specifici enti accademici.

Le candidature devono essere precedute da un accordo con un ricercatore ospitante in Giappone, che dovrà fornire anche una lettera formale di accettazione da parte dell’istituzione di destinazione. I candidati devono inoltre concordare la durata e la decorrenza della borsa, considerando che l’intero processo di selezione e assegnazione richiede mediamente 3-4 mesi.

Scadenza: 27 febbraio 2026

Accordi per l’innovazione – 2025

Accordi per l’innovazione - 2025

Con decreto ministeriale 4 settembre 2025 sono state ridefinite le procedure per la concessione ed erogazione delle agevolazioni, previste dal decreto 31 dicembre 2021, in favore di interventi di ricerca e sviluppo di rilevante impatto tecnologico realizzati nell’ambito di accordi stipulati dalle imprese con il Ministero e con le regioni, le province autonome e le altre amministrazioni pubbliche eventualmente interessate.

Con il decreto ministeriale 4 settembre 2025 sono state rese disponibili risorse pari a 731 milioni di euro, di cui:

  • 530 milioni di euro per il sostegno delle iniziative di ricerca e sviluppo relative alle aree di intervento indicate nell’allegato n. 2 al decreto;
  • 201 milioni di euro per il sostegno delle iniziative di ricerca e sviluppo relative alle aree di intervento indicate nell’allegato n. 3 al decreto.

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione con almeno due bilanci approvati al momento della presentazione della domanda di agevolazioni, che esercitano attività industriali, ivi comprese quelle artigiane, i Centri di ricerca e, limitatamente alle aree di intervento di cui all’allegato n. 3 al decreto, le imprese di servizi.

I citati soggetti possono presentare progetti anche congiuntamente tra loro e con Organismi di ricerca, fino ad un massimo di cinque soggetti co-proponenti.

Progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti nell’ambito di specifiche aree di intervento individuate all’allegato n. 2 ed all’allegato n. 3 al decreto ministeriale 4 settembre 2025, riconducibili al comparto manufatturiero ed al settore digitale e delle telecomunicazioni.

Le iniziative agevolabili devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro e non superiori a 40 milioni di euro, avere una durata non inferiore a 18 mesi e non superiore a 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione.

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo diretto alla spesa e, ove richiesto, del finanziamento agevolato, nei limiti delle intensità massime di aiuto, comprensive delle eventuali maggiorazioni, stabilite dagli articoli 4 e 25 del regolamento GBER, a valere sulle risorse messe a disposizione dalle amministrazioni sottoscrittrici dell’Accordo per l’innovazione, nei limiti di una intensità d’aiuto calcolata sul totale dei costi e delle spese ammissibili di progetto, articolata sulla base della dimensione del soggetto proponente:

  • 45 per cento per le imprese di piccola dimensione;
  • 35 per cento per le imprese di media dimensione;
  • 25 per cento per le imprese di grande dimensione.

Il finanziamento agevolato, qualora richiesto, è concedibile esclusivamente alle imprese e nel limite massimo del 20 per cento del totale dei costi ammissibili di progetto.

Per gli Organismi di ricerca, le agevolazioni sono concesse esclusivamente nella forma di contributo diretto alla spesa, per una percentuale nominale pari al 50 per cento dei costi e delle spese ammissibili per attività di ricerca industriale e pari al 25 per cento dei costi e delle spese ammissibili di sviluppo sperimentale.

Le intensità di aiuto possono, inoltre, essere aumentate per ciascun soggetto proponente, di 15 punti percentuali se è soddisfatta almeno una delle seguenti condizioni:

  • il progetto di ricerca e sviluppo prevede la collaborazione effettiva tra imprese di cui almeno una è una PMI e non prevede che una singola impresa sostenga da sola più del 70 (settanta) per cento dei costi ammissibili;
  • il progetto di ricerca e sviluppo è interamente realizzato nei territori delle regioni meno sviluppate;
  • il progetto di ricerca e sviluppo prevede la collaborazione effettiva tra un’impresa e uno o più Organismi di ricerca e di diffusione delle conoscenze, nell’ambito del quale tali Organismi di ricerca sostengono almeno il 10 (dieci) per cento dei costi ammissibili e hanno il diritto di pubblicare i risultati della propria ricerca.

Con successivo provvedimento direttoriale saranno definiti i termini di apertura e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazioni, nonché gli eventuali ulteriori elementi utili a definire la corretta attuazione dell’intervento agevolativo.

Scadenza: in fase di pubblicazione

Voucher Digitalizzazione Pmi – II edizione 2025

Voucher Digitalizzazione Pmi – II edizione 2025

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La Regione Lazio, attraverso l’Avviso, sostiene i progetti delle PMI del Lazio volti ad adottare alcune soluzioni digitali diffuse e trasversali, idonee ad aumentarne l’efficienza e la competitività.

I Progetti ammissibili sono composti da alcuni interventi predefiniti a cui sono associate delle somme forfettarie di cui al comma 3, lettera c, dell’art. 53 del Reg. (UE) 2021/1060, definita in applicazione della metodologia adottata dall’Autorità di Gestione. Il contributo, comprensivo dei costi diretti del personale calcolati ai sensi del comma 1 dell’art. 55 del medesimo Regolamento (tasso forfettario del 20%), è determinato nella misura indicata nella seguente tabella e in funzione dei parametri ivi specificati.

  1. Per la Diagnosi Digitale;
  2. per l’acquisto di nuove applicazioni integrate per la produttività individuale (Digital Workplace), nel limite massimo di una Digital Workplace per ogni addetto, come risultante dalla “Attestazione della denuncia contributiva” emessa dall’INPS;
  3. per l’adozione di nuovi sistemi di Digital Commerce & Engagement, in funzione della dimensione della PMI Beneficiaria;
  4. per la migrazione dell’infrastruttura esecutiva di applicazioni aziendali e relativi dati in cloud pubblico (Cloud Computing), per ciascuna tipologia di virtual machine oggetto della migrazione (anche più di una per ciascuna PMI e Domanda ma non più di una per ciascuna delle quattro tipologie);
  5. per l’adozione di nuovi sistemi di Cyber Security.

I Progetti presentati dalle Micro Imprese non possono includere Interventi rientranti nelle tipologie di cui alle lettere A ed E.

I Progetti presentati dalle Piccole e dalle Medie Imprese devono includere obbligatoriamente l’Intervento di cui alla lettera A.

Non sono ammissibili Progetti che includono solo l’Intervento di cui alla lettera A (Diagnosi Digitale).

Non sono ammissibili Progetti a cui è concedibile un contributo inferiore a 14.000,00 euro. Il contributo massimo concedibile è di 50.000,00 euro per le Micro Imprese, 100.000,00 euro per le Piccole Imprese e 150.000,00 euro per le Medie Imprese.

L’intervento è destinato alle PMI iscritte al Registro delle imprese italiano e con una sede operativa nel Lazio; quest’ultima può essere acquisita prima della erogazione del contributo. Sono escluse le imprese operanti in attività economiche escluse e prive dei requisiti generali di ammissibilità.

Le domande, da presentarsi tramite GeCoWEB Plus, sono avviate a istruttoria sulla base della graduatoria definita dai punteggi dichiarati dai beneficiari in domanda, in ordine decrescente (modalità alternativa al “click day”).

Il contributo è erogato a saldo previa presentazione di apposita richiesta prodotta da GeCoWEB Plus e, da presentarsi entro 6 mesi dalla concessione del contributo e dopo aver caricato sulla piattaforma:

  • per le Piccole Imprese e per le Medie Imprese: la Diagnosi Digitale completa della sezione ex post redatta dal medesimo Innovation Manager indipendente che ha redatto le Diagnosi Digitale ex ante;
  • per le Micro Imprese: la Relazione sulla Digitalizzazione e completa della sezione ex post sottoscritta dal fornitore per attestare la conformità delle caratteristiche specifiche dei prodotti, soluzioni e servizi dallo stesso forniti, configurati e istallati. In caso di più fornitori la Relazione sulla Digitalizzazione deve essere sottoscritta da colui che ha fornito i servizi di progettazione e configurazione, nonché di verifica del corretto funzionamento dei beni e servizi acquisiti che deve essere unico per tutti gli Interventi previsti dal Progetto.

L’invio della Domanda deve avvenire a partire dalle ore 12:00 del 24 ottobre 2025 ed entro le ore

17:00 del 24 novembre 2025.

Scadenza: 24 novembre 2025

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