Aperta la seconda call per progetti di trasformazione digitale aziendale nel settore illuminazione e arredamento

Aperta la seconda call per progetti di trasformazione digitale aziendale nel settore illuminazione e arredamento

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Supporting the recovery and business transformation of lighting & furniture SMEs for the Europe Industry of Tomorrow (SILEO) ha lanciato la seconda edizione della “Call for Business Digital Transformation Projects”, con scadenza il 25 marzo 2024.

L’obiettivo è sostenere progetti di trasformazione digitale aziendale nei settori dell’illuminazione e dell’arredamento. In particolare, il progetto rafforzerà un servizio di consulenza per esplorare il potenziale dei processi di digitalizzazione delle PMI e l’adozione di pratiche sostenibili per sostenere la transizione verde e digitale delle imprese.

Le seguenti tecnologie avanzate sono state individuate come di fondamentale importanza per le PMI dell’illuminazione e del mobile:

  • Augmented and Virtual Reality (VR)
  • Big Data & Analytics
  • Cybersecurity
  • Robotics
  • Intelligenza artificiale
  • Digitalisation of marketing and online trading
  • Image scripting technologies
  • Web-based Augmented Reality (WebAR)
  • Machine learning

Possono partecipare le PMI del settore illuminazione e dell’ecosistema di mobili con sede in uno degli Stati membri dell’Unione Europea, nei paesi associati al Single Market Programme o con i paesi che sono in corso negoziati per l’associazione.

27 progetti selezionati otterranno fino a € 5.000 di importi forfettari ciascuno, oltre all’accesso a uno dei seguenti servizi di esperti attraverso la collaborazione con uno o più fornitori di tecnologia:

  1. consulenza generale di esperti sui processi di digitalizzazione dell’azienda;
  2. consulenza specialistica specifica su tecnologie avanzate processi di digitalizzazione per esplorare concretamente la sua potenziale adozione a livello aziendale, la sua procedura di attuazione nelle operazioni aziendali e la portata degli investimenti;
  3. consulenza generale di esperti per la trasformazione aziendale e l’analisi di mercato, come supporto nell’analisi delle informazioni di mercato.

Scadenza: 25 marzo 2024

Interventi integrati per l’acquisizione di aziende in crisi, di impianti produttivi chiusi o a rischio di chiusura L.R.34/04 – Fondo Sviluppo e Coesione 2021/2027

Interventi integrati per l’acquisizione di aziende in crisi, di impianti produttivi chiusi o a rischio di chiusura L.R.34/04 - Fondo Sviluppo e Coesione 2021/2027

Per contrastare i processi di deindustrializzazione in atto, recuperare a fini produttivi i siti industriali dismessi o a rischio di dismissione, salvaguardare il patrimonio di conoscenze e competenze professionali presente nei centri di ricerca e sviluppo del territorio, per favorire il mantenimento, il miglioramento e/o il recupero dei livelli occupazionali, il Bando intende agevolare l’acquisizione (intesa come acquisizione degli attivi, materiali ed immateriali, direttamente connessi all’attività) di un’azienda in crisi, di un ramo d’azienda o di un impianto, di uno stabilimento produttivo o di un centro di ricerca localizzati in Piemonte già chiusi o che, se non fossero acquisiti, chiuderebbero per cessazione dell’attività. Può inoltre agevolare l’affitto, esclusivamente se finalizzato alla successiva acquisizione e le acquisizioni di singoli lotti funzionali relativi alle fattispecie sopra indicate, proposte eventualmente da diversi soggetti imprenditoriali beneficiari.

Possono beneficiare delle agevolazioni previste dal Bando le imprese:

  • di qualsiasi dimensione (PMI e Grandi Imprese). Per la definizione relativa alla dimensione aziendale si rimanda all’allegato I del Regolamento (UE) n. 651/2014;
  • che siano iscritte al Registro delle Imprese oppure, nel caso di imprese estere, ad analogo registro del Paese di provenienza; in ogni caso i beneficiari devono avere l’unità operativa localizzata in Piemonte al momento della erogazione del contributo;
  • che abbiano un codice ATECO 2007 prevalente compreso tra quelli elencati in Allegato I al Bando, oppure acquisiscano attività con uno dei codici compresi tra quelli elencati in Allegato I al Bando e, al termine dell’investimento, mantengano un codice di attività ammissibile ai sensi del presente Bando. Per quanto attiene il soggetto acquirente, il codice ATECO 2007 verrà verificato mediante visura camerale con riferimento all’attività prevalente svolta dall’impresa nel suo complesso. In relazione all’impresa/stabilimento/centro di ricerca oggetto di acquisizione, il codice ATECO 2007 verrà verificato mediante visura camerale con riferimento all’attività prevalente svolta dall’impresa/centro di ricerca nel suo complesso oppure svolta nello stabilimento oggetto di acquisizione. Qualora le suddette verifiche si rendessero difficoltose o non esaustive, l’attività prevalente dovrà essere dimostrata attraverso dati contabili e/o mediante il numero di U.L.A. dedicate all’attività stessa; per coloro che operano sia nei settori esclusi (art. 1, par. 3 del Regolamento (UE) n. 651/2014) sia in quelli che rientrano nel campo di applicazione del Regolamento (UE) n. 651/2014, è necessario garantire “tramite mezzi adeguati quali la separazione delle attività o la distinzione dei costi” che le attività esercitate nei settori esclusi non beneficiano degli aiuti concessi ai sensi del presente bando (art. 1, par. 3, secondo comma del Regolamento (UE) n. 651/2014);
  • che non abbiano violato il cosiddetto “Impegno Deggendorf”;
  • che non siano considerate “imprese in difficoltà” ai sensi dell’art. 2, punto 18 del Regolamento (UE) n. 651/2014;
  • (requisito specifico per accedere alle agevolazioni relative agli Incentivi all’occupazione) che rispettino i requisiti previsti nel Decreto Legislativo 14 settembre 2015, n. 150, all’art. 31, recante “Principi generali di fruizione degli incentivi”.

L’ammontare disponibile complessivo delle risorse assegnate al presente Bando è pari a € 4.144.424,79 di cui:

  • € 3.423.964,70 per la parte Investimenti;
  • € 720.460,09 per la parte Incentivi all’occupazione.

Sarà possibile presentare domanda a partire dal 5 settembre 2023.

 

Scadenza: 29 settembre 2023

Attivazione di piani di welfare aziendale e territoriale nel tessuto imprenditoriale piemontese

Attivazione di piani di welfare aziendale e territoriale nel tessuto imprenditoriale piemontese

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Obiettivo del bando è favorire l’implementazione di esperienze virtuose di welfare aziendale di secondo livello, da parte di aziende private, in risposta alla domanda di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, sviluppare e/o ottimizzare i servizi per il benessere delle lavoratrici e dei lavoratori, dei loro familiari nonché della cittadinanza in generale.

L’intervento si rivolge prioritariamente alle Piccole e Medie imprese, anche incoraggiando la collaborazione inter-aziendale, ed è finalizzata all’attivazione e implementazione, soprattutto condivisa, di servizi di welfare aziendale. Le grandi imprese possono presentare proposte progettuali purché fortemente condivise con il territorio, anche in ATI con PMI del territorio stesso.

L’intervento finanzierà, con obbligo di cofinanziamento, progetti di Imprese singole o di Associazioni Temporanee di Imprese – ATI che sviluppino sistemi di welfare destinati al loro personale dipendente ed, eventualmente, ad altri/e lavoratori o lavoratrici del territorio di riferimento.

In particolare, saranno finanziate le attività inerenti la definizione e l’avvio dei Piani di welfare finalizzati all’erogazione di servizi nelle macro-aree “conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”, “politiche per le pari opportunità”, “sostegno alla cultura di benessere globale delle lavoratrici e dei lavoratori” e “sviluppo sostenibile”, nonché azioni di volontariato aziendale.

Possono partecipare:

  • Piccole e medie imprese, singole o raggruppate in Associazioni Temporanee di Imprese costituende o già costituite;
  • Grandi imprese, a condizione che venga adottato un nuovo Piano di welfare territoriale oppure che un Piano di welfare aziendale esistente venga ampliato e messo a disposizione del territorio di riferimento. In entrambi i casi dovrà avere una forte condivisione con Enti o altri soggetti locali, e/o si dovrà configurare come forma di integrazione/sinergia con iniziative di welfare locale e di comunità già esistenti o fase di definizione.

Scadenza: 29 dicembre 2022

Interventi integrati per l’acquisizione di aziende in crisi, di impianti produttivi chiusi o a rischio di chiusura – Fondo Sviluppo e Coesione 2021/2027

Interventi integrati per l’acquisizione di aziende in crisi, di impianti produttivi chiusi o a rischio di chiusura - Fondo Sviluppo e Coesione 2021/2027

La Regione Piemonte ha stabilito la riapertura dello sportello e dei termini di presentazione delle domande sul bando “Interventi integrati per l’acquisizione di aziende in crisi, di impianti produttivi chiusi o a rischio di chiusura”, a partire dalle ore 9.00 del 5 settembre 2022 fino alle ore 12.00 del 30 dicembre 2022.

Per contrastare i processi di deindustrializzazione in atto, recuperare a fini produttivi i siti industriali dismessi o a rischio di dismissione, salvaguardare il patrimonio di conoscenze e competenze professionali presente nei centri di ricerca e sviluppo del territorio, per favorire il mantenimento, il miglioramento e/o il recupero dei livelli occupazionali, il Bando intende agevolare l’acquisizione (intesa come acquisizione degli attivi, materiali ed immateriali, direttamente connessi all’attività) di un’azienda in crisi, di un ramo d’azienda o di un impianto, di uno stabilimento produttivo o di un centro di ricerca localizzati in Piemonte già chiusi o che, se non fossero acquisiti, chiuderebbero per cessazione dell’attività. Può inoltre agevolare l’affitto, esclusivamente se finalizzato alla successiva acquisizione e le acquisizioni di singoli lotti funzionali relativi alle fattispecie sopra indicate, proposte eventualmente da diversi soggetti imprenditoriali beneficiari.

Possono beneficiare delle agevolazioni previste dal Bando le imprese:

  • di qualsiasi dimensione (PMI e Grandi Imprese). Per la definizione relativa alla dimensione aziendale si rimanda all’allegato I del Regolamento (UE) n. 651/2014;
  • che siano iscritte al Registro delle Imprese oppure, nel caso di imprese estere, ad analogo registro del Paese di provenienza; in ogni caso i beneficiari devono avere l’unità operativa localizzata in Piemonte al momento della erogazione del contributo;
  • che abbiano un codice ATECO 2007 prevalente compreso tra quelli elencati in Allegato I al Bando, oppure acquisiscano attività con uno dei codici compresi tra quelli elencati in Allegato I al Bando e, al termine dell’investimento, mantengano un codice di attività ammissibile ai sensi del presente Bando. Per quanto attiene il soggetto acquirente, il codice ATECO 2007 verrà verificato mediante visura camerale con riferimento all’attività prevalente svolta dall’impresa nel suo complesso. In relazione all’impresa/stabilimento/centro di ricerca oggetto di acquisizione, il codice ATECO 2007 verrà verificato mediante visura camerale con riferimento all’attività prevalente svolta dall’impresa/centro di ricerca nel suo complesso oppure svolta nello stabilimento oggetto di acquisizione. Qualora le suddette verifiche si rendessero difficoltose o non esaustive, l’attività prevalente dovrà essere dimostrata attraverso dati contabili e/o mediante il numero di U.L.A. dedicate all’attività stessa; per coloro che operano sia nei settori esclusi (art. 1, par. 3 del Regolamento (UE) n. 651/2014) sia in quelli che rientrano nel campo di applicazione del Regolamento (UE) n. 651/2014, è necessario garantire “tramite mezzi adeguati quali la separazione delle attività o la distinzione dei costi” che le attività esercitate nei settori esclusi non beneficiano degli aiuti concessi ai sensi del presente bando (art. 1, par. 3, secondo comma del Regolamento (UE) n. 651/2014);
  • che non abbiano violato il cosiddetto “Impegno Deggendorf”;
  • che non siano considerate “imprese in difficoltà” ai sensi dell’art. 2, punto 18 del Regolamento (UE) n. 651/2014;
  • (requisito specifico per accedere alle agevolazioni relative agli Incentivi all’occupazione) che rispettino i requisiti previsti nel Decreto Legislativo 14 settembre 2015, n. 150, all’art. 31, recante “Principi generali di fruizione degli incentivi”.

L’ammontare disponibile complessivo delle risorse assegnate al presente Bando è pari a € 4.144.424,79 di cui:

€ 3.423.964,70 per la parte Investimenti;

€ 720.460,09 per la parte Incentivi all’occupazione.

Scadenza: 30 dicembre 2022

Incentivi per l’attività di consulenza aziendale

Incentivi per l’attività di consulenza aziendale

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Possono presentare domanda di finanziamento gli Organismi di consulenza riconosciuti ed iscritti nell’Elenco regionale in esito alle procedure di riconoscimento. Possono altresì presentare domanda di finanziamento i soggetti iscritti al Registro Unico Nazionale degli Organismi di Consulenza, istituito presso il MIPAAF, con sede operativa in Regione Lombardia.

Bando finalizzato al sostegno dei servizi di consulenza intesi come l’insieme delle prestazioni tecniche di carattere specialistico, articolate in un progetto, realizzate da tecnici qualificati (consulenti), finalizzate ad aiutare gli imprenditori agricoli, i silvicoltori nella gestione aziendale, per migliorare i risultati economici (es. aumentare la redditività, ridurre i costi, rendere più professionale la gestione), la sostenibilità ambientale, il rispetto del clima e la resilienza climatica della loro azienda o investimento, la diffusione dell’innovazione e la crescita delle competenze professionali.

Contributo in conto capitale pari all’80% della spesa ammissibile per progetto di consulenza a fronte della dimostrazione dell’avvenuto pagamento del restante 20% da parte dei destinatari finali della consulenza stessa. In ogni caso, l’importo dell’aiuto è limitato a € 1.500,00 per consulenza e fino a un massimo di tre consulenze per ciascun destinatario.

La spesa ammissibile sulla quale si applicano le condizioni sopra riportate, è calcolata sulla base dello studio metodologico elaborato da Ismea “Metodologia per l’individuazione delle unità di costo standard (UCS) per i servizi di consulenza finanziati dalla sottomisura 2.1 del PSR”, ai sensi del paragrafo 1, lettera b) e paragrafo 5, lettera a), punto i) dell’articolo 67 del Regolamento UE n. 1303/2013.

Lo studio di cui sopra individua un unico valore UCS per l’identificazione della spesa ammissibile del servizio di consulenza pari a 54 euro/ora. La spesa prevista per ogni domanda di aiuto non può essere inferiore a € 10.000,00.

Scadenza: 30 settembre 2022

Ricambio generazionale – Programma Mip

Ricambio generazionale - Programma Mip

 

Avviso di selezione per la presentazione di domande e proposte progettuali per la realizzazione dei “Servizi ex ante a sostegno della creazione d’impresa finalizzati al trasferimento d’azienda (ricambio generazionale) – Periodo 2021-2022.

Obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione”, Asse 1 “Occupazione”, Priorità di investimento 8.i, Azione 2 “Percorsi di sostegno (servizi dei accompagnamento e/o incentivi) alla creazione d’impresa e al lavoro autonomo” ivi compreso il trasferimento d’azienda (ricambio generazionale).

I soggetti beneficiari delle attività del presente Avviso di selezione ai quali è riservata la presentazione di una proposta progettuale adeguata all’erogazione dei servizi per l’attuazione della Misura 9, sono:

  • i soggetti individuati (soggetti attuatori) che, in esito alla D.G.R. n. 7-507 del 15.11.2019, alla determinazione dirigenziale n. 1724 del 12.12.2019 e alle procedure ad evidenza pubblica, hanno presentato proposte progettuali per la realizzazione dei “Servizi ex ante ed ex post a sostegno della creazione d’impresa e del lavoro autonomo”; i predetti soggetti attuatori sono stati autorizzati a realizzare i progetti con la Determinazione dirigenziale n. 483 del 05.08.2020, integrata dalla Determinazione dirigenziale n. 762 del 09.12.2020.

Scadenza: 20/01/2022 alle ore 00:00.

PNRR: SIMEST prorogato Fondo 394/PNRR

PNRR: SIMEST prorogato Fondo 394/PNRR

 

Ancora disponibili €360 milioni di euro per investimenti nella transizione digitale ed ecologica delle PMI a vocazione internazionale.

Tasso agevolato e fondo perduto fino al 25%. Vantaggi per il Sud con risorse dedicate e fondo perduto fino al 40%.

SIMEST, società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti, comunica che il Comitato Agevolazioni ha deliberato la proroga del termine per la presentazione delle domande di finanziamento a valere sul Fondo 394/PNRR. Il Fondo è lo strumento pubblico a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese italiane, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU, attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) con l’obiettivo di favorire la transizione digitale ed ecologica delle PMI italiane a vocazione internazionale.

Gestito da SIMEST in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), il Fondo è stato dotato inizialmente di €1,2 miliardi ed ha ancora a disposizione circa €360 milioni per finanziare la trasformazione delle PMI e sostenerne la crescita nei mercati esteri.

Scadenza: 31 maggio 2022

Fondo Grandi Imprese in difficoltà

Fondo Grandi Imprese in difficoltà

 

Dal 13 dicembre riapre lo sportello per la presentazione delle domande di accesso al Fondo Grandi Imprese in Difficoltà (Fondo GID – art. 37 DL 41/21), promosso dal Ministero dello sviluppo economico e gestito da Invitalia.

Il Mise ha infatti emanato il Decreto Direttoriale che dispone la riapertura dei termini: le domande potranno essere presentate esclusivamente in forma elettronica a partire dalle ore 12.00 del 13 dicembre 2021.

Il Fondo GID, con una dotazione di 400 milioni di euro, è rivolto alle imprese in temporanea difficoltà finanziaria a seguito dell’emergenza Covid19 e punta a sostenere la ripresa o la continuità dell’attività, nell’ambito di piani realistici di rilancio dell’impresa o di un suo asset.

Il Fondo opera attraverso la concessione di prestiti quinquennali a tasso agevolato.
L’ammissione dovrà avvenire entro il 30 giugno 2022.

Scadenza: 29 aprile 2022

PSR 2014-2022. Operazione 4.1.3. Sostegno ad investimenti per la riduzione delle emissioni di gas serra e ammoniaca

PSR 2014-2022. Operazione 4.1.3. Sostegno ad investimenti per la riduzione delle emissioni di gas serra e ammoniaca

 

Tra le priorità strategiche del PSR, la riduzione delle emissioni di gas serra e ammoniaca in atmosfera è uno degli obiettivi ambientali più importanti e attuali, non solo per migliorare la qualità dell’aria ma anche per mitigare il cambiamento climatico.

L’Operazione 4.1.3 cofinanzia le aziende agricole che scelgono di migliorare le proprie performance ambientali nella gestione delle matrici organiche, di adottare tecniche di concimazione organica a basso impatto ambientale, tra cui quelle ammesse anche in caso di semaforo antismog acceso, e di rendere più efficiente la gestione della fertilizzazione, così da ridurre i costi colturali. Nello specifico, sono finanziabili:

  • la realizzazione di coperture, anche antipioggia, sopra le strutture di stoccaggio,
  • l’acquisto di macchine ed attrezzature per la distribuzione con tecniche a bassa emissività (interratori, rasoterra, sottocotico),
  • la realizzazione di vasche di stoccaggio aggiuntive rispetto alle capacità minime prescritte dalla normativa vigente,
  • la copertura dei paddock,
  • l’acquisto di separatori solido/liquido,
  • l’acquisto di attrezzature per movimentazione e gestione dei reflui, compresi gli spandiletame,
  • la riduzione del consumo d’acqua nelle stalle,
  • per i soli giovani agricoltori insediati da non più di 24 mesi, gli interventi necessari al rispetto di norme obbligatorie.

In graduatoria sarà assegnata una priorità a chi realizza coperture sulle vasche oppure più interventi diversi, alle aziende localizzate in pianura o collina, agli investimenti collettivi, ai giovani che si insediano, agli aderenti all’Operazione 10.1.5, a chi ha una certificazione ambientale e agli allevamenti di maggiori dimensioni. L’aliquota di contribuzione è del 40%, elevabile al 50% per i soggetti collettivi e le aziende di montagna e al 60% per i giovani agricoltori. Il massimale di spesa è di 60.000 € (100.000€ se investimenti collettivi) quando l’investimento riguarda un solo intervento, 90.000€ per la copertura delle vasche con strutture fisse e per gli investimenti che comprendono più interventi (150.000 se investimenti collettivi).

A inizio dicembre sarà organizzato un webinar di presentazione del bando, ad accesso libero, durante il quale sarà possibile chiedere eventuali chiarimenti tecnici.

Scadenza: 15/02/2022, ore 23:59.

Fondo rotativo regionale per il recupero delle aziende in crisi (WBO)

Fondo rotativo regionale per il recupero delle aziende in crisi (WBO)

 

La Regione Lazio (L.R. 13/2018 – art. 4, c. 40 e ss) ha istituito il Fondo rotativo regionale per il recupero delle aziende in crisi (Fondo WBO), finalizzato a sostenere operazioni per il recupero di aziende in crisi da parte di cooperative costituite da dipendenti o ex dipendenti (cd. Workers Buyout).

Con deliberazione n. 666 del 24 settembre 2019, modificata dalla deliberazione n. 717 dell’8 ottobre 2019, la Giunta Regionale ha approvato gli “Indirizzi e Criteri per la gestione del Fondo WBO” definendo i principi generali per l’accesso al Fondo e stabilendo di affidare a Lazio Innova il compito di individuare il gestore del Fondo WBO e di curare i rapporti con tale soggetto.

Finalità del Fondo WBO

Lo strumento consiste in un finanziamento agevolato – a tasso zero – e ha la finalità di sostenere l’acquisizione di aziende in crisi o oggetto di delocalizzazione, da parte dei dipendenti dell’impresa organizzati in forma cooperativa.

Il Fondo WBO, in particolare, finanzia l’affitto o l’acquisto di aziende, rami d’azienda o complessi di beni e contratti da parte di società cooperative costituite da lavoratori dipendenti dell’azienda in crisi o oggetto di delocalizzazione:

  • per effetto del diritto di prelazione ai sensi di quanto disposto dall’articolo 11, comma 2, del decreto – legge 23 dicembre 2013, n. 145 (convertito con modificazioni dalla legge 21 febbraio 2014, n.9);
  • al fine del rilancio o della riconversione del sito produttivo a rischio chiusura a causa di delocalizzazione dell’attività economica.

Beneficiari

Società cooperative, appartenenti alla categoria produzione e lavoro, costituite per almeno i 2/3 da dipendenti di un’azienda in crisi o oggetto di delocalizzazione (Azienda di provenienza), che presentino un progetto industriale per il recupero dell’azienda.

Spese ammissibili e finanziamento concedibile

Sono ammissibili le spese inerenti all’attività d’impresa, come elencate nell’Avviso.

Il finanziamento è pari al 100% dei costi ammissibili; l’importo minimo è pari a 20.000 euro.

L’agevolazione consiste in un finanziamento a tasso zero ed è concessa ai sensi e nei limiti dei Regolamenti UE n. 1407/2013 (de minimis) o n. 1408/2013 (de minimis agricoltura).

Apertura: 9.00 del 20 ottobre 2021.

Scadenza: 1° luglio 2029.

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