Contributi per la realizzazione di interventi e azioni di promozione dei biodistretti

Contributi per la realizzazione di interventi e azioni di promozione dei biodistretti

john-reed-04wigkb8jc-unsplash
Valorizzare la promozione dei biodistretti al fine di diffondere la cultura del biologico e di stabilire un modello di sviluppo sostenibile tenendo conto dei quattro principi formulati in materia dalla Federazione internazionale dei movimenti dell’agricoltura biologica (IFOAM): benessere, ecologia, equità e precauzione.
È questa la finalità dell’avviso pubblico da 400mila euro a sostegno di interventi e iniziative dei biodistretti riconosciuti dalla Regione Lazio e ivi localizzati.
Possono presentare domanda e relativa proposta i soggetti gestori di biodistretti già riconosciuti ai sensi dell’art.4 del Regolamento regionale “Disposizioni per la disciplina e la promozione dei biodistretti” o che abbiano richiesto e ottenuto la conferma di riconoscimento ai sensi dell’art.13, comma 1 del Regolamento stesso.
I soggetti gestori al momento della presentazione della domanda dovranno essere già costituiti in una delle forme giuridiche conformi all’ordinamento previsto dal Codice civile in materia di forme associative e societarie tra soggetti pubblici e privati ed avere sede nel Lazio.
I contributi sono concessi, nel rispetto della normativa europea vigente in materia di aiuti di Stato e di quanto previsto dai commi 2 e 3 dell’articolo 7 della legge, in misura non superiore all’80% del costo complessivo del progetto presentato e, comunque, nel limite massimo di:
  • 50.000 euro per gli interventi in conto capitale;
  • 25.000 euro per gli interventi in parte corrente;
  • 15.500 euro per la realizzazione delle attività di cui all’articolo 5, comma 1 della legge.
Le domande ammissibili, ordinate in apposita graduatoria, sono finanziate sino all’esaurimento delle risorse finanziarie disponibili.
Sono ammessi a contributo progetti che abbiano per oggetto la realizzazione:
  • degli interventi e/o dei progetti di cui alla legge regionale 11/2019, art.4, comma 2, previsti dai Piani triennali adottati dai biodistretti,
  • per il raggiungimento degli obiettivi e dei risultati previsti, con particolare riguardo allo sviluppo dell’agricoltura biologica;
  • per l’uso razionale ed eco sostenibile delle materie prime e delle risorse energetiche;
  • che i Comuni ricompresi nel territorio del biodistretto sono tenuti a realizzare per assicurare le percentuali di raccolta differenziata previste dalla normativa vigente in materia;
  • per regolamentare e ridurre l’uso dei fitofarmaci e dei fertilizzanti di sintesi; per promuovere il recupero ambientale delle aree di escavazione dismesse situate nel territorio dei comuni del biodistretto;
  • per promuovere investimenti a sostegno della filiera agroalimentare ed in particolare le attività di trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agroalimentari;
  • di azioni di promozione, informazione e sviluppo dei biodistretti, come previsto dall’art. 5 della Legge regionale del 12 luglio 2019 n.11 tra cui:
    • studi e indagini di mercato e di settore;
    • azioni informative e di educazione alimentare;
    • organizzazione o partecipazione a concorsi, mostre e fiere;
    • diffusione di conoscenze scientifiche;
    • pubblicazione di cataloghi o realizzazione di siti web.
Le proposte di progetto devono essere realizzate entro un anno decorrente dalla comunicazione di ammissibilità della domanda, salvo proroghe opportunamente motivate e richieste per esigenze oggettive relative all’espletamento delle attività progettuali.
Scadenza: 10 novembre 2021

POR FSE, Interventi e reti per l’inclusione sociale dei migranti afghani sul territorio del Lazio

POR FSE, Interventi e reti per l’inclusione sociale dei migranti afghani sul territorio del Lazio

group-418449_1280

 

L’Assessorato Lavoro e Nuovi diritti, Formazione, Scuola e Diritto allo Studio universitario, Politiche per la ricostruzione, tramite la Direzione Istruzione, Formazione, Ricerca e Lavoro della Regione Lazio, ha promosso un avviso finalizzato a sostenere progetti di inclusione sociale rivolti ai migranti afghani presenti sul territorio del Lazio.

Alla luce di quanto sta accadendo in Afghanistan e allo scopo di garantire adeguata accoglienza e protezione alla popolazione migrante afghana, il bando sostiene la realizzazione di azioni integrate a livello territoriale che possano mettere a disposizione percorsi di inclusione di carattere alloggiativo, linguistico, lavorativo e scolastico, da rivolgere ai migranti afghani che giungeranno sul territorio si prospetta, quindi, la possibilità di un nuovo acuirsi dei flussi migratori in Italia che potrebbe compromettere la tenuta degli attuali sistemi di accoglienza.

Nel quadro delle azioni già attivate dalla Regione Lazio a supporto dei migranti, dei transitanti e dei richiedenti asilo, si intende, pertanto, realizzare un intervento specifico volto alla creazione e allo sviluppo di reti per l’inclusione sociale dei migranti afghani, con il coinvolgimento attivo delle associazioni e organizzazioni del terzo settore che operano sul territorio regionale, al fine di definire un modello di governance e di erogazione di servizi standardizzati e conseguire così elevati livelli di qualità per l’erogazione dei servizi stessi.

È stato pertanto approvato un avviso a valere del POR FSE 2014-2020, che prevede il finanziamento e la messa in rete di iniziative integrate di politica attiva, da realizzare per il tramite di soggetti qualificati che, a vario titolo e in linea con la normativa regionale, già intervengono nelle attività di presa in carico, di attivazione di categorie fragili, di sperimentando progetti di innovazione sociale e di lotta alla povertà.

L’avviso prevede quindi il sostegno alla realizzazione di progetti contraddistinti da due azioni di carattere complementare:

Azione 1: rivolta alla realizzazione di attività di presa in carico e sostegno dei migranti afghani, in un’ottica di rafforzamento ed empowerment personale;

Azione 2: volta al potenziamento e alla messa in rete dei soggetti attuatori su scala territoriale, in un’ottica di sistema.

L’avviso stabilisce che ogni progetto dovrà prevedere obbligatoriamente la realizzazione dell’Azione 1 e dell’Azione 2.

All’interno dell’Azione 1, il soggetto proponente dovrà prevedere, ai fini dell’ammissibilità della proposta progettuale, una o più azioni tra quelle indicate nell’Avviso (Categorie 1 e II).

Per quanto concerne l’Azione 2, il soggetto proponente dovrà dettagliatamente descrivere, all’interno della proposta progettuale, la modalità di realizzazione di azioni integrate in rete specificamente rivolte all’accoglienza e all’integrazione della popolazione migrante afghana, incluse le scelte del proponente per consentire una più ampia e strutturata azione di sistema che consenta l’attuazione di quanto previsto dall’avviso per la Categoria III – Interventi di politica attiva per l’inserimento lavorativo e l’accesso alla formazione professionale e alta formazione.

Sono destinatari del presente avviso prioritariamente le seguenti categorie di soggetti:

  • cittadini afghani che hanno collaborato con la comunità internazionale e personalità che si sono esposte a favore dei diritti umani e civili, in arrivo in Italia tramite ponti aerei;
  • collaboratori afghani dell’ambasciata italiana, del contingente militare a Kabul e presso il comando di Herat e le loro famiglie, in arrivo in Italia tramite ponti aerei;
  • potenziali migranti in arrivo nel paese – anche tramite eventuali corridoi umanitari – che potranno richiedere la protezione internazionale;
  • potenziali migranti “transitanti” sul territorio regionale e nazionale verso altri paesi, non inseriti nei programmi di accoglienza per richiedenti protezione internazionale, che non godono di copertura socio-sanitaria e non si rivolgono ai servizi di base/prima assistenza per immigrati, in ragione della loro stessa dimensione di temporaneità sul territorio.

I progetti hanno una durata massima di 18 mesi, salvo proroghe autorizzate dall’Amministrazione. Per ogni singolo destinatario, il percorso individuale e le relative azioni che lo articolano non potranno avere durata superiore ai 12 mesi.

Possono presentare proposte progettuali enti del terzo settore, di cui al D.Lgs. 3 luglio 2017, n. 117 (Codice del Terzo Settore) in forma singola o, se in forma associata, costituiti o che intendano costituirsi in Associazione Temporanea di Imprese (ATI) o, ancora, in Associazione Temporanea di Scopo (ATS).

Nelle more dell’operatività del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore e ai sensi dell’art. 101 (norme transitorie e di attuazione), comma 2 del Codice, il requisito dell’iscrizione al Registro Unico Nazionale del terzo settore deve intendersi soddisfatto da parte degli enti attraverso la loro iscrizione, alla data di pubblicazione del presente Avviso, in uno dei registri attualmente previsti dalle normative di settore.

In caso di ATI/ATS, questa può essere composta dai seguenti soggetti:

  • almeno un ente del terzo settore, di cui al D.Lgs. 3 luglio 2017, n. 117 (Codice del Terzo Settore).
  • operatori della formazione già accreditati o che abbiano presentato domanda di accreditamento prima della presentazione della proposta, nell’ambito della formazione professionale e dell’orientamento ai sensi della D.G.R. n. 968/2007 e s.m.i. in possesso di codici ISFOL/ORFEO compatibili con i servizi erogati;
  • altri soggetti pubblici o privati non rientranti tra gli enti del terzo settore, motivandone la richiesta, fermo restando in capo al soggetto capofila il possesso dei requisiti indicati dall’avviso.

I soggetti del terzo settore devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • documentata esperienza con riferimento ad attività di presa in carico analoghe a quelle del presente avviso con riferimento alle categorie di destinatari con caratteristiche analoghe a quelli oggetto dell’intervento proposto;
  • sede legale e operativa nella regione Lazio, oppure con sede legale al di fuori dalla regione Lazio, ma almeno con una sede operativa ubicata nel territorio regionale.

Le proposte, senza soluzione di continuità e con assegnazione “on demand”, potranno essere presentate dalle ore 9:30 del 15 ottobre 2021 fino a esaurimento delle risorse.

PSR FEASR, Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie

PSR FEASR, Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie

agriculture

 

Sostenere i “progetti pilota” derivanti dallo sviluppo dell’idea progettuale innovativa presentata da parte dei Gruppi Operativi (GO) che si sono costituiti e che hanno svolto le attività nell’ambito della sottomisura 16.1 del PSR Lazio.

È questa la finalità del bando pubblico per il quale la Regione Lazio ha stanziato 7.592.926,88 euro a valere sul PSR FEASR 2014-2020. Il bando è destinato ai Gruppi Operativi per la realizzazione di progetti pilota per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi, tecnologie nel settore agricolo, agroalimentare e forestale. I progetti pilota devono avere come obiettivo l‘applicazione e/o l’utilizzo di risultati della ricerca già effettuata e la cui valorizzazione è promettente per dare riposte in termini pratici e concreti ai fabbisogni di innovazione delle aziende agricole, agro-alimentari e forestali.

Un Gruppo Operativo può presentare domanda di sostegno nell’ambito della presente sotto-misura 16.2 solamente dopo aver presentato la domanda di pagamento nell’ambito della sotto-misura 16.1. Le condizioni di ammissibilità sono definite all’articolo n. 4 del bando. La principale è il mantenimento del requisito di innovatività riconosciuto nell’ambito della Sotto-misura 16.1 per l’idea progettuale presentata dal medesimo GO. Ciascun Gruppo operativo deve sviluppare e attuare un’innovazione nell’ambito della Focus Area per la quale è stata finanziata la domanda di sostegno della Sotto-misura 16.1 presentata dal medesimo Gruppo Operativo. Costituisce inoltre condizione di ammissibilità l’inserimento del “legame associativo” con tutti i partner del GO nel fascicolo aziendale del Capofila.

È previsto un sostegno sotto forma di contributo in conto capitale per un importo pari al 100% del costo totale ammissibile, fino ad un massimo di 200.000 euro per domanda di sostegno.

Scadenza: 26 novembre 2021

OCM Vino, promozione sui mercati dei Paesi terzi (campagna 2021-2022)

OCM Vino, promozione sui mercati dei Paesi terzi (campagna 2021-2022)

6-Agri-Food

La Regione Lazio ha attivato la misura Promozione sui mercati dei Paesi terzi per l’accesso all’aiuto comunitario per la campagna 2021-2022 dell’Organizzazione Comune del Mercato vitivinicolo (OCM VINO) stanziando, a valere sull’esercizio finanziario comunitario 2021-2022, la somma complessiva 1.327.140,58 euro così ripartita:

  • Euro 1.000.000,00 per i progetti Regionali;
  • Euro 317.140,58 per i progetti Multiregionali con capofila la Regione Lazio;
  • Euro 10.000,00 per i progetti Multiregionali con capofila altre Regioni.

Qualora una delle due tipologie dei progetti Multiregionali presenti economie sulla dotazione finanziaria assegnata, le relative risorse potranno essere utilizzate per il finanziamento dei progetti, approvati per la campagna 2021/2022 ed in ordine di graduatoria, dell’altra tipologia dei progetti Multiregionali.

I fondi destinati al finanziamento dei progetti Multiregionali, se non integralmente utilizzati, saranno reintegrati nella quota di finanziamento dei progetti Regionali, approvati per la campagna 2021/2022 ed in ordine di graduatoria

Possono accedere alla misura Promozione del vino sui mercati dei Paesi terzi, i soggetti proponenti di cui all’art. 3 del Decreto Ministeriale n. 3893 del 4 aprile 2019, sottoelencati:

  • le organizzazioni professionali, purché abbiano, tra i loro scopi, la promozione dei prodotti agricoli;
  • le organizzazioni di produttori di vino, come definite dall’art. 152 del Regolamento (UE) n.1308/2013 4 del 17 dicembre 2013 (di seguito Regolamento);
  • le associazioni di organizzazioni di produttori di vino, come definite dall’art. 156 del Regolamento;
  • le organizzazioni interprofessionali, come definite dall’art. 157 del Regolamento;
  • i consorzi di tutela, riconosciuti ai sensi dell’art. 41 della legge n. 238 del 12 dicembre 2016 e le loro associazioni e federazioni;
  • i produttori di vino, come definiti all’art. 2 del DM n. 3893/2019;
  • i soggetti pubblici, come definiti all’art. 2 del DM n. 3893/2019, con comprovata esperienza nel settore del vino e della promozione dei prodotti agricoli;
  • le associazioni temporanee di impresa e di scopo costituende o costituite dai soggetti di cui alle lett. a), b), c), d), e), f) , g) e i);
  • i consorzi, le associazioni, le federazioni e le società cooperative, a condizione che tutti i partecipanti al progetto di promozione rientrino tra i soggetti proponenti di cui alle lett. a), e), f) e g);
  • le reti di impresa, composte da soggetti di cui alla lett. f).

In attuazione di quanto disposto dal comma 2 dell’art.3 del DM n. 3893 del 4 aprile 2019, i soggetti pubblici di cui alla lett. g) partecipano ai progetti esclusivamente nell’ambito delle associazioni di cui alla lett. h), ma non contribuiscono con propri apporti finanziari e non possono essere il solo beneficiario.

I soggetti proponenti alle lettere a), b), c), d), h), i) e j) sono esclusi qualora al loro interno anche un solo soggetto partecipante al progetto di promozione si trovi nelle condizioni di cui alle lettere f) ed h) dell’art. 13 del presente bando e dell’art.9 del Decreto Ministeriale n. 3893/2019.

In attuazione di quanto disposto dal Decreto Ministeriale n. 3893 del 4 aprile 2019, sono ammissibili al finanziamento a valere sui fondi di quota regionale, i progetti presentati dai soggetti proponenti, di cui al comma 1, che hanno sede operativa nella Regione Lazio.

La promozione riguarda le seguenti categorie di vini confezionati, di cui alla Parte II, Titolo II, Capo I, Sezione 2 e all’allegato VII – Parte II del Regolamento (UE) 1308/2013:

  • vini a denominazione di origine protetta;
  • vini a indicazione geografica protetta;
  • vini spumanti di qualità;
  • vini spumanti di qualità aromatici;
  • vini con l’indicazione della varietà.

I progetti non possono riguardare esclusivamente i vini con indicazione della varietà e/o i vini spumanti di qualità e vini spumanti di qualità aromatici, senza indicazione geografica.

Ai sensi del comma 1 dell’art. 5 del Decreto Ministeriale n. 3893/2019 sono attivate le seguenti tipologie di progetti:

  • Progetti Regionali, con contributo a valere sui fondi di quota regionale, per la promozione delle produzioni vitivinicole della Regione Lazio.

I soggetti proponenti, di cui all’art.3 del presente avviso, devono avere la sede operativa nella Regione Lazio e possono presentare o partecipare a più progetti regionali, nell’ambito del presente avviso, purché 5 non siano rivolti ai medesimi Paesi o mercati dei Paesi terzi, come previsto dal comma 3 dell’art.5 del Decreto Ministeriale n. 3893/2019. La quota di finanziamento pro capite, da parte della Regione non supera il 50 % dell’importo del progetto presentato.

  • Progetti Multiregionali, con contributo a valere sui fondi di quota regionale e su una riserva dei fondi della quota nazionale. Il progetto deve essere presentato da soggetti proponenti che hanno sede operativa in almeno due Regioni e prevede la promozione delle produzioni vitivinicole delle Regioni in cui i soggetti proponenti hanno le sedi operative.

I soggetti proponenti, di cui alle lett. a), b), c), d), e), f) ed i) dell’art. 3 del presente avviso, presentano il progetto alla Regione in cui hanno la sede legale.

I soggetti proponenti di cui alla lett. h) dell’art. 3 del presente avviso presentano il progetto alla Regione in cui ha sede legale la mandataria. I soggetti proponenti di cui alla lett. j) dell’art. 3 del presente avviso presentano il progetto alla Regione in cui ha sede legale l’organo comune o il soggetto a cui è stato conferito mandato con rappresentanza.

Sono ammissibili le seguenti azioni da attuare in uno o più Paesi terzi o mercati dei Paesi terzi:

  • azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, che mettano in rilievo gli elevati standard dei prodotti dell’Unione, in particolare in termini di qualità, sicurezza alimentare o ambiente;
  • partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale;
  • campagne di informazione, in particolare sui sistemi delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e della produzione biologica vigenti nell’Unione;
  • studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione. La spesa per tale azione non deve superare il 3% dell’importo complessivo del progetto presentato.

Ai sensi dell’art.14 del Decreto Direttoriale n. 0376627/2021, le sub-azioni ammissibili a contributo, le relative spese eleggibili e le modalità di certificazione delle stesse sono riportate nell’allegato M dello stesso Decreto. I soggetti proponenti possono proporre, nell’ambito delle azioni di cui al comma 1 dell’articolo 7 del Decreto Ministeriale n. 3893/2019, la realizzazione di sub-azioni non contenute nell’allegato M, che possono riguardare esclusivamente attività di comunicazione e di promozione svolte attraverso la rete internet o di digital marketing.

Scadenza: 2 novembre 2021

Avviso pubblico per l’assegnazione di contributi a festival di spettacolo dal vivo

Avviso pubblico per l'assegnazione di contributi a festival di spettacolo dal vivo

laser-light-461515__340

 

Selezionare progetti destinati al sostegno delle attività svolte dai Centri Anziani pubblici della Regione Lazio per la realizzazione di attività/interventi o progetti promozionali, ricreativi, formativi ecc. a favore di persone anziane.

È questo l’obiettivo dell’avviso pubblico approvato dalla Regione Lazio e gestito dalla società in house LazioCrea S.p.A. per favorire l’integrazione, la socializzazione e il recupero psicofisico della popolazione anziana soprattutto a seguito del prolungato isolamento coatto determinato dall’emergenza COVID19.

Le domande possono essere presentate esclusivamente dai seguenti soggetti che alla data di pubblicazione dell’Avviso devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

1) Associazioni di Promozione Sociale che devono:

  • possedere tutti i requisiti individuati nella definizione data nel presente avviso per “Associazioni di Promozione Sociale”;
  • gestire, sulla base di apposita Convenzione redatta in conformità allo schema approvato con la D.G.R. 452/2020 o analogo documento idoneo (inteso come scambio reciproco di note tra le parti, dal contenuto vincolante ed esaustivo) stipulato con Comune/Municipio, un Centro anziani pubblico situato nel territorio della Regione Lazio.

2) tutti i Comuni del Lazio e i Municipi di Roma Capitale nel cui territorio di riferimento insistano Centri Anziani pubblici, non ancora affidati ad una A.P.S., che devono:

  • essere stati istituiti con apposita deliberazione dell’organo comunale o municipale deputato;
  • essere in possesso di Statuto o Regolamento di funzionamento che prevedano lo svolgimento effettivo di attività di Centro anziani (attività ricreative e promozionali a favore di persone anziane).

Possono presentare proposte progettuali anche i soggetti in possesso dei requisiti sopra indicati sul cui territorio non insistano ancora Centri anziani pubblici, ma che, alla data di pubblicazione del presente avviso, abbiano già avviato le procedure per l’istituzione di un Centro Anziani. Non possono presentare domanda di contributo come Centro anziani istituendo coloro che per lo stesso centro siano già risultati beneficiari di un contributo per gli Avvisi relativi al “Progetto Te Lazio per la Terza Età” negli anni 2018 e 2019 e non abbiano poi proceduto alla costituzione del Centro Anziani.

I progetti per i quali si richiede il contributo devono essere finalizzati all’attuazione di uno o più dei seguenti ambiti di intervento:

  • l’incontro intergenerazionale con le scuole ed apertura ad altre realtà del territorio attraverso il coinvolgimento delle sensibilità umane favorendo il miglioramento qualitativo dello scambio esperienziale e culturale;
  • interventi atti a contrastare i fattori discriminanti causa di emarginazione e isolamento della persona anziana e che ne favoriscano l’inclusione sociale;
  • il recupero psico-fisico, anche attraverso attività ludico-motorie, affinché la persona anziana mantenga l’autosufficienza, con conseguente miglioramento della qualità della vita;
  • l’apprendimento dell’utilizzo delle tecnologie informatiche;
  • l’informazione e orientamento finalizzati all’acquisizione delle conoscenze inerenti i servizi socio-assistenziali e sanitari promossi dal sistema integrato offerti sul territorio e le modalità per entrare in contatto con le pubbliche amministrazioni erogatrici dei servizi, con conseguente incremento della capacità di accesso ai servizi stessi (enti locali, A.S.L, etc.);
  • interventi finalizzati alla prevenzione e tutela della salute degli anziani, in collaborazione con le Aziende Sanitarie del Lazio;
  • attività ricreativo-culturali in favore della popolazione anziana (es: organizzazione di feste, soggiorni estivi/invernali, viaggi, etc.);
  • corsi informativi sulle problematiche sanitarie e sociali connesse con la terza età;
  • organizzazioni di riunioni conviviali quali occasioni di socialità svolte sia all’interno sia all’esterno dei Centri;
  • promozione di attività lavorative ed artigianali, utilizzando l’esperienza di artigiani anziani, e di attività rivolte alla cura degli orti urbani.

Le attività progettuali possono essere eseguite a decorrere dalla pubblicazione del presente avviso (ferma restando la necessaria conclusione dell’iter amministrativo per l’individuazione dei beneficiari) e devono terminare entro il 31 dicembre 2022.

Saranno ritenute ammissibili:

  • tutte le spese direttamente e strettamente necessarie alla realizzazione del progetto (es. a titolo non esaustivo, spese per viaggi e trasporti, materiali per laboratori, attività ludico ricreative, motorie, laboratoriali, artigianali, etc.);
  • le spese generali e di funzionamento del Centro anziani (es. a titolo non esaustivo, piccole manutenzioni, migliorie, mobilio, attrezzature e materiali vari non necessari al progetto, utenze, pulizie, spese materiali di consumo o specifiche collegate al riavvio dell’attività), spese relative all’adeguamento degli spazi e delle attività alle nuove esigenze legate al distanziamento sociale, ai requisiti igienico-sanitari e alle modalità di svolgimento delle attività, compresi gli acquisti di dispositivi di protezione individuale (D.P.I.), le attività di sanificazione, gli interventi necessari all’accesso del pubblico purché entro la misura massima del 50% del contributo richiesto;
  • le spese sostenute dai Centri Anziani per la trasformazione in A.P.S. successivamente al 14/07/2020, data di approvazione della D.G.R. n. 452, con la quale è stato istituito l’obbligo di trasformazione in A.P.S. (es. a titolo non esaustivo, spese notarili, spese per consulenza legale e fiscale eventualmente necessarie per la costituzione dell’APS, eventuali costi per assemblea straordinaria, spese di registrazione).

Le risorse messe a disposizione per il presente avviso ammontano complessivamente a 3.500.000 euro che saranno erogati con modalità a sportello; pertanto, all’esito del lavoro istruttorio svolto dalla Commissione, LAZIOcrea S.p.A. procederà ad erogare i contributi in favore dei soggetti aventi titolo seguendo l’ordine cronologico delle domande, fino ad esaurimento dell’importo stanziato.

Per ciascun progetto selezionato, LAZIOcrea S.p.A. erogherà un finanziamento fino al 100% del costo complessivo dello stesso e, comunque, di importo fino ad un massimo di 8.000 euro. Nel caso in cui il progetto presentato avesse un costo maggiore al predetto limite massimo il beneficiario dovrà autofinanziare la parte rimanente.

Scadenza: 31 ottobre 2021

Voucher Digitali Impresa 4.0 – Edizione 2021

Voucher Digitali Impresa 4.0 - Edizione 2021

ict

 

Ammonta a complessivi 7.500.000 euro la dotazione dell’avviso pubblico “Voucher Digitali Impresa 4.0 – anno 2021” che prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto per consulenza, formazione e acquisto di beni e servizi strumentali finalizzati all’introduzione di tecnologie in ambito Impresa 4.0.

Beneficiarie della misura sono le micro, piccole o medie imprese aventi sede legale e/o unità locale nel Lazio. Le imprese devono essere in regola con l’iscrizione al competente Registro delle Imprese, con il pagamento del diritto annuale e con la dichiarazione dell’attività svolta. Restano invece escluse le imprese che hanno ricevuto un contributo in una delle precedenti edizioni del Bando Voucher Digitali (2017-2020) o del Bando Innovazione Digitale (2020) della Camera di Commercio di Roma.

Le risorse messe a disposizione prevedono uno stanziamento di 5.000.000 euro da parte della Regione Lazio a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione a favore delle imprese dell’intera Regione, cui si aggiungono 2.500.000 euro stanziati dalla Camera di Commercio di Roma e destinate in via esclusiva alle imprese di Roma e provincia.

Le agevolazioni sono accordate sotto forma di voucher, pari al 70%delle spese ammissibili, fino all’importo massimo di 10.000 euro a impresa. Per accedere alla misura, l’investimento deve prevedere una spesa minima di 3.000 euro (al netto dell’IVA).

Gli ambiti tecnologici di innovazione digitale ricompresi nel presente avviso per i quali i soggetti beneficiari sono tenuti a presentare progetti di digitalizzazione devono riguardare almeno una tecnologia dell’Elenco 1 (Tecnologie principali) con l’eventuale aggiunta di una o più tecnologie dell’Elenco 2 (Tecnologie accessorie).

Elenco 1 – TECNOLOGIE PRINCIPALI (inclusa la pianificazione o progettazione dei relativi interventi):

  • robotica avanzata e collaborativa;
  • interfaccia uomo-macchina;
  • manifattura additiva e stampa 3D;
  • prototipazione rapida; e) internet delle cose e delle macchine;
  • cloud, fog e quantum computing;
  • cyber security e business continuity;
  • big data e analytics;
  • intelligenza artificiale;
  • blockchain;
  • soluzioni tecnologiche perla navigazione immersiva, interattiva e partecipativa (realtà aumentata, realtà virtuale e ricostruzioni 3D);
  • simulazione e sistemi cyberfisici;
  • integrazione verticale e orizzontale;
  • soluzioni tecnologiche digitali di filiera per l’ottimizzazione della supply chain;
  • soluzioni tecnologiche per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con elevate caratteristiche di integrazione delle attività (ad es. ERP, MES, PLM, SCM, CRM, incluse le tecnologie di tracciamento, ad es. RFID, barcode, etc);
  • sistemi di e-commerce;
  • sistemi per lo smart working e il telelavoro;
  • soluzioni tecnologiche digitali per l’automazione del sistema produttivo e di vendita per favorire forme di distanziamento sociale dettate dalle misure di contenimento legate all’emergenza sanitaria da Covid-19;
  • connettività a Banda Ultralarga;
  • soluzioni tecnologiche per il negozio 4.0 e l’esercizio pubblico 4.0 (vetrina intelligente, sensori di presenza, analisi dei passanti, sistemi di prenotazione evoluta, servizi logistici di prossimità, big data, casse fiscali evolute).

2 – TECNOLOGIE ACCESSORIE (propedeutiche o complementari a quelle previste al precedente Elenco 1)

  • sistemi di pagamento mobile e/o via Internet;
  • sistemi fintech;
  • sistemi EDI, electronic data interchange;
  • geolocalizzazione;
  • tecnologie per l’in-store customer experience;
  • system integration applicata all’automazione dei processi;
  • tecnologie della Next Production Revolution (NPR);
  • programmi di digital marketing (esclusa la mera promozione commerciale o pubblicitaria);
  • soluzioni tecnologiche per la transizione ecologica.
  • Ciascun impresa può essere ammessa ad un solo voucher.
  • Sono considerate ammissibili le spese per:
  • acquisto di beni e servizi strumentali, inclusi dispositivi e spese di connessione, funzionali all’acquisizione delle tecnologie previste;
  • servizi di consulenza e/o formazione relativi a una o più tecnologie tra quelle previste dal bando.

Le domande devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica con firma digitale, attraverso lo strumento Webtelemaco di Infocamere – Servizi e-gov, dalle ore 14:00 del 13 settembre 2021 alle ore 14:00 del 15 ottobre 2021.

Contributi allo spettacolo dal vivo – annualità 2022

Contributi allo spettacolo dal vivo - annualità 2022

laser-light-461515__340

Le domande di contributo per l’annualità 2022 vanno presentate tramite GeCoWEB, applicativo che richiede il preventivo accreditamento dei soggetti richiedenti. Per l’accreditamento delle imprese (soggetti iscritti al Registro delle Imprese) il sistema richiede la smart-card o token USB rilasciata preventivamente dalle CCIAA.

Per i soggetti già accreditati in precedenza sul sistema non è necessario effettuare un nuovo accredito e le credenziali di accesso rimangono le stesse.

Per maggiori informazioni si rimanda alla pagina http://www.lazioinnova.it/gecoweb.

Una volta accreditati a GeCoWEB si deve compilare sulla piattaforma stessa il formulario, diverso per ogni linea di intervento (ciascuna linea di intervento corrisponde ad un paragrafo dell’allegato A del nuovo Regolamento), e allegare i documenti previsti, dalle ore 12:00 del 26 agosto 2021 ed entro il termine improrogabile delle ore 18:00 del 30 settembre 2021.

Manifestazione di interesse per lo sviluppo di attività formative volte a rafforzare la partecipazione dei cittadini in forma associata nelle politiche sanitarie

Manifestazione di interesse per lo sviluppo di attività formative volte a rafforzare la partecipazione dei cittadini in forma associata nelle politiche sanitarie

health-2082630_960_720

Un avviso per manifestazione di interesse a realizzare un percorso formativo specifico, senza oneri per l’Amministrazione regionale, destinato ai cittadini, per il tramite delle Associazioni di pazienti e utenti del Servizio Sanitario Regionale (SSR) impegnati in ambito sanitario: è quello approvato dalla Regione Lazio, nell’ambito del percorso di sanità partecipata che la Regione Lazio ha avviato in attuazione della DGR736/2019, al fine di rafforzare e valorizzare la partecipazione delle Associazioni di tutela dei pazienti nella programmazione e valutazione dei servizi sanitari regionali.

Nello specifico, la manifestazione di interesse si prefigge di:

  • sviluppare competenze sulle politiche sanitarie volte a migliorare il dialogo collaborativo tra le istituzioni e chi opera all’interno di organizzazioni in rappresentanza di interessi di pazienti e cittadini in ambito sanitario;
  • promuovere l’acquisizione di formazione adeguata che consenta di sviluppare, secondo un principio di collaborazione, anche sussidiaria, il rapporto tra istituzione regionale e associazioni di tutela di pazienti ed utenti del SSR, consentendo lo sviluppo di iniziative di coordinamento e di circolarità della comunicazione sulle politiche sanitarie regionali, anche alla luce dei bisogni e delle esigenze emersi in occasione della gestione dell’emergenza pandemica da COVID-19, al fine di assicurare ulteriori canali informativi per i cittadini;
  • acquisire competenze necessarie per creare, all’interno della struttura regionale e delle associazioni di pazienti o utenti del SSR, un raccordo e un coordinamento funzionale a garantire un dialogo permanente.

Sono ammessi a partecipare alla procedura Università/Enti accademici, con sede legale e/o operativa nel territorio della Regione Lazio ed esperienza nella formazione post-laurea nell’ambito del management sanitario.

Costituisce requisito della proposta formativa la trattazione delle seguenti aree tematiche per una durata complessiva non inferiore a 100 ore, da articolarsi nell’arco di un biennio:

  • Organizzazione sanitaria nazionale e regionale
  • PDTA, modelli di presa in carico
  • Organizzazione del terzo settore
  • HTA e patient involvement
  • Sperimentazioni cliniche
  • Comunicazione sanitaria
  • Partecipazione, engagement e empowerment dei pazienti
  • Sistemi informativi sanitari, sistemi di valutazione e raccolta dati

Le proposte formative saranno valutate in ragione della completezza dell’offerta formativa, dell’ampiezza delle tematiche trattate, della pronta attivazione e della correlazione con l’organizzazione del SSR alla luce degli atti di programmazione.

Gli interessati in possesso dei requisiti di cui sopra, dovranno far pervenire la propria candidatura attraverso domanda timbrata e firmata digitalmente dal titolare/legale rappresentante dell’ente, redatta secondo il fac-simile allegato, esclusivamente tramite posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo ricercasalute@regione.lazio.legalmail.it, entro le ore 12,00 del 27 settembre 2021, riportando nell’oggetto la dicitura “SVILUPPO DI ATTIVITA’ FORMATIVE VOLTE A RAFFORZARE LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI IN FORMA ASSOCIATA NELLE POLITICHE SANITARIE“ e allegando la proposta formativa. Quest’ultima dovrà riportare i nominativi dei responsabili del corso (direttore del corso, responsabile scientifico, responsabile della didattica) e il programma didattico.

Space economy: ancora aperta la call ESA Bic Lazio per startup

Space economy: ancora aperta la call ESA Bic Lazio per startup

startup-1018514_1280

È ancora aperto il bando ESA BIC Lazio promosso dalla Regione Lazio in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) per supportare l’avvio di imprese nei settori della Space Economy.

In particolare, il bando supporta startup innovative che intendono applicare know how e tecnologie di derivazione spaziale in altri settori di attività (downstream) o proporre tecnologie terrestri da applicare nel settore spaziale (upstream).

Le startup selezionate beneficeranno di un percorso di incubazione per lo sviluppo dell’idea imprenditoriale presso lo Spazio Attivo Roma Tecnopolo per un periodo di 24 mesi, che include:

  • supporto personalizzato da tutor e mentor Lazio Innova
  • supporto tecnico da esperti ASI ed ESA
  • accesso a una rete europea di startup e partner
  • supporto nella ricerca di ulteriori finanziamenti e accesso agli investitori
  • credibilità del marchio ESA SPACE SOLUTIONS

Ciascun progetto selezionato riceverà un massimo di 50.000 euro per attività di prototipazione, sviluppo del nuovo prodotto/servizio e proprietà intellettuale.

Possono candidarsi aspiranti imprenditori, ricercatori, professori universitari e personale tecnico di organismi di ricerca o di università (pubblici e privati) e startup innovative con massimo 5 anni di vita, con sede operativa nel Lazio.

La scadenza per presentare le domande è l’8 novembre 2021.

Voucher Diagnosi Digitale

Voucher Diagnosi Digitale

success-2917048_1280

La Regione Lazio intende accrescere la competitività del sistema produttivo del Lazio attraverso la transizione digitale delle MPMI, e a tal fine stanzia 5 milioni di euro (FSC 2014-2020 – Patto per la Regione Lazio) per sostenere l’adozione di un’analisi personalizzata dei loro fabbisogni digitali.

Beneficiari del bando sono tutte le MPMI che hanno una sede operativa nel Lazio, ad esclusione degli enti creditizi e finanziari, delle imprese agricole e del settore della pesca, di altri settori esclusi (gioco di azzardo, produzione di bevande alcoliche e derivati dal tabacco, altro) e nel rispetto dei requisiti generali di ammissibilità.

Per sua natura la Diagnosi Digitale si adatta alle MPMI che hanno fabbisogni digitali più complessi e articolati.

Il contributo è a fondo perduto nella misura del 70% dei costi ammissibili, con un limite massimo di 15.000 euro per Impresa. Non sono ammissibili le domande che presentano costi ammissibili inferiori a 10.000 euro.

Oltre alle spese per l’acquisto della Diagnosi Digitale, da rendicontare, è ammesso un importo pari al 20% di tali spese, rappresentativo dell’impegno del personale.

Il contributo è concesso entro il 31 dicembre 2021 ai sensi della sezione 3.1 del Quadro Temporaneo.

Sono agevolabili servizi di Diagnosi Digitale, vale a dire una approfondita valutazione del grado di maturazione dell’impresa beneficiaria sotto il profilo della digitalizzazione dei processi ed eventualmente dei prodotti, con relativa mappatura dettagliata (comprensiva delle dotazioni hardware e software) e la conseguente analisi dei possibili interventi, anche alternativi o sequenziali, con relativa stima dei tempi e dei costi e l’identificazione, ove rilevanti, delle condizioni di contorno.

Tali servizi devono essere forniti da:

  • uno dei 45 Poli Nazionali candidati dall’Italia alla call europea per la selezione degli European Digital Innovation Hubs;
  • uno degli 8 Competence Center di cui al Piano nazionale Impresa 4.0;
  • uno dei 27 Centri di Trasferimento Tecnologico certificati sulle tematiche di Industria 4.0;
  • un manager dell’innovazione iscritto nell’apposito elenco;
  • altre persone giuridiche in grado di garantire adeguata professionalità e indipendenza, vale a dire:
  • che hanno realizzato negli ultimi tre anni almeno 10 servizi di diagnosi digitale per conto di imprese, per un fatturato complessivo di almeno 200.000,00 euro;
  • che non sono controllati da o non controllano, direttamente o indirettamente, imprese fornitrici di hardware, software o soluzioni digitali.

La procedura è a sportello e si attiva con la presentazione di una Domanda tramite GeCoWEB Plus, corredata di un preventivo per la Diagnosi Digitale redatto da uno dei fornitori sopraindicati.

Le domande devono essere presentate dalle 12:00 del 7 settembre 2021 e fino alle ore 18:00 del 5 ottobre 2021.

1 8 9 10 11 12