EACEA/02/2019 — Carta Erasmus per l’istruzione superiore 2014-2020

EACEA/02/2019 — Carta Erasmus per l’istruzione superiore 2014-2020

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L’Agenzia esecutiva EACEA ha pubblicato il consueto bando annuale per la presentazione di candidature finalizzate ad ottenere la Carta Erasmus per l’istruzione superiore.
Si ricorda che la Carta Erasmus definisce il quadro qualitativo generale in cui si inscrivono le attività di cooperazione europea e internazionale che un istituto di istruzione superiore può condurre nell`ambito programma Erasmus+. L’acquisizione della Carta è condizione preliminare affinché un istituto possa presentare proposte per le azioni di mobilità individuale ai fini dell’apprendimento e/o di cooperazione per l’innovazione e lo scambio di buone pratiche finanziate da Erasmus+. La Carta viene assegnata per l’intera durata del programma.
Il bando è pertanto rivolto agli istituti di istruzione superiore, intenzionati a partecipare al programma Erasmus+ e non ancora in possesso della Carta, che siano stabiliti in uno dei seguenti Paesi: Stati UE, Paesi EFTA/SEE (Islanda, Liechtenstein, Norvegia), Serbia, ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Turchia.
Tra gli istituti candidati, le Autorità nazionali designeranno quelli da considerare ammissibili a partecipare, nei rispettivi territori, alle azioni finanziate da Erasmus+ sopra indicate.
Le candidature devono essere presentate entro le ore 12 (ora di Bruxelles) del 29 marzo 2019.

Rete europea di innovazione aperta in tecnologie avanzate

Rete europea di innovazione aperta in tecnologie avanzate

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Le piccole imprese innovative creano la maggior parte dei nuovi posti di lavoro nell’economia europea. I progressi tecnologici stanno rendendo più semplice ed economico l’avvio di imprese con risorse proprie limitate, ma le PMI spesso hanno difficoltà a crescere e creare nuovi posti di lavoro, incluso il reclutamento di talenti. Esiste un’ampia gamma di sostegno del settore pubblico attraverso sovvenzioni, prestiti agevolati, fondi propri e servizi di supporto all’innovazione. Tuttavia, le PMI sono spesso insoddisfatte, mentre allo stesso tempo il pubblico si aspetta un rendimento più elevato dall’assistenza fornita.
La presente call è uno degli elementi di un’azione più ampia per affrontare queste sfide e sviluppare l’ecosistema di sostegno all’innovazione per le PMI in Europa. In generale, le azioni sono progettate per fornire opportunità agli Stati membri e alle regioni di migliorare i loro servizi attraverso la collaborazione e l’apprendimento tra pari. L’enfasi è posta sull’ulteriore verifica di nuovi approcci per un migliore sostegno all’innovazione, come le tecnologie blockchain, l’innovazione sul posto di lavoro, una rete per l’innovazione aperta, la formazione sulla produzione avanzata, la sperimentazione nelle agenzie di innovazione e uno strumento per gli investitori nel finanziamento delle PMI. Queste grandi azioni pilota consolideranno i risultati e forniranno raccomandazioni per la preparazione del prossimo programma quadro. Si prevede che la rete Enterprise Europe, i punti di contatto nazionali (NCP) e gli Stati membri continueranno a svolgere un ruolo importante nell’attuazione di queste azioni pilota e nel trasferire i risultati “in tempo reale” alle loro regioni e alle autorità di gestione delle loro strutture europee e fondi di investimento (fondi SIE).
Scadenza: 1 agosto 2019 ore 17.00

Interreg Italia- Slovenia- Bando mirato 07/2019 per progetti standard

Interreg Italia- Slovenia- Bando mirato 07/2019 per progetti standard

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È stato pubblicato il Bando mirato n. 07/2019 per progetti standard nell’ambito del Programma di Cooperazione Interreg V A Italia-Slovenia 2014-2020.
Il bando mette a disposizione 11 milioni di euro di fondi FESR a finanziamento di progetti a valere sulle Priorità d’investimento 1b, 6d, 6f e 11 CTE del Programma. Il bando mirato seleziona solo alcuni indicatori di output del Programma medesimo per ciascuna priorità d’Investimento bandita.
La procedura di presentazione delle proposte progettuali sarà esclusivamente in modalità elettronica ed opererà sulla base del sistema Front End Generalizzato 2 – FEG2 predisposto dalla società Insiel (in-house della regione autonoma Friuli – Venezia Giulia) previo ottenimento di login e password attraverso il sistema Login FVG. La presentazione delle proposte progettuali sarà altresì a cura esclusiva del Lead Partner (LP).
Scadenza: 15 marzo 2019

Nuovo bando CEF Transport 2019

Nuovo bando CEF Transport 2019

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Il Meccanismo per collegare l’Europa ha annunciato l’apertura del bando CEF Transport 2019, fissata per il 8 gennaio. La scadenza per le candidature è prevista per il 24 aprile 2019.

Il bando metterà a disposizione 100 milioni di EUR per progetti di interesse comune nel settore trasporti e in particolare si articolerà in 2 priorità:

  • Progetti sulla TEN-T Comprehensive Network (circa 65 milioni di EUR)
  • Riduzione del rumore del trasporto ferroviario di merci (circa 35 milioni di EUR)

 

Possono presentare le proposte:

  • uno o più Stati membri
  • previo accordo con lo Stato membro interessato: organizzazioni internazionali, imprese comuni, imprese pubbliche o private o enti con sede in uno Stato membro.

L’Agenzia INEA, in collaborazione con la Commissione europea, ha organizzato un Info Day virtuale per presentare il bando e fornire indicazioni utili sulla stesura delle proposte.

Bando REC-RDAP-GBV-AG-2019: progetti volti a prevenire e combattere tutte le forme di violenza contro bambini, giovani e donne

Bando REC-RDAP-GBV-AG-2019: progetti volti a prevenire e combattere tutte le forme di violenza contro bambini, giovani e donne

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Bando nell’ambito del programma “Diritti, uguaglianza e cittadinanza”: sostegno a progetti volti a prevenire e combattere tutte le forme di violenza contro i bambini, i giovani e le donne.
Progetti nazionali e transnazionali riguardanti le seguenti priorità:
1. Prevenire e combattere la violenza di genere (risorse disponibili: 7.020.000 euro)
1.1 Prevenzione, protezione e/o supporto alle vittime di violenza domestica
L’attenzione è posta sulla violenza di genere nella sfera domestica, comprese le pratiche dannose, in linea con le disposizioni della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica (Convenzione di Istanbul).
I progetti possono affrontare questa forma di violenza attraverso:
– Prevenzione: azioni che favoriscono cambiamenti attitudinali e comportamentali e la sensibilizzazione in merito alla violenza domestica; sviluppo di strumenti per aiutare a riconoscere e ad affrontare i primi segnali di violenza domestica; programmi volti ad incoraggiare le vittime a denunciare la violenza, contribuendo a raggiungere tassi di denuncia che rispecchino la reale portata del fenomeno.
– Protezione: misure volte a promuovere la cooperazione multidisciplinare e lo sviluppo di capacità dei professionisti coinvolti nelle attività di protezione e sostegno alle vittime; sviluppo di metodi e protocolli per la valutazione del rischio e loro effettiva attuazione;
– Supporto: azioni di formazione e di sviluppo di capacità dei professionisti che supportano e assistono le vittime, per garantire che siano pienamente informate dei loro diritti e indirizzate ai servizi appropriati; sviluppo di programmi per consentire alle vittime di raggiungere l’indipendenza economica.

1.2 Protezione e sostegno alle vittime di violenza di genere all’interno di gruppi particolarmente vulnerabili
L’attenzione è posta sulla protezione e il sostegno alle persone adulte vittime di violenza di genere, compresa la violenza sessuale, provenienti da gruppi particolarmente vulnerabili, tra cui donne giovani, persone con background migratorio, richiedenti asilo, rifugiati, LGBTI, minoranze etniche (compresi i Rom), donne con disabilità, donne che vivono e/o lavorano per strada.
Le azioni dovrebbero concentrarsi sul facilitare l’accesso ai servizi di protezione e sostegno che rispondono alle esigenze specifiche di queste vittime e sulla cooperazione multidisciplinare e lo sviluppo di capacità dei professionisti a contatto con questi gruppi, per garantire protezione e supporto tempestivi ed efficaci. Possono anche essere presi in considerazione interventi di prevenzione mirati a questi gruppi (come campagne di sensibilizzazione e comunicazione).
1.3 Prevenzione e risposta alle molestie sessuali
L’attenzione è posta sulla prevenzione e reazione alle molestie sessuali, comprese le molestie perpetrate online.
Le azioni dovrebbero concentrarsi sullo sviluppo di strumenti per la denuncia degli episodi di molestie: sensibilizzazione tra i gruppi a rischio (ad esempio, giovani adulti utenti di social media) e le vittime di molestie, al fine di educare sui rischi e i diritti e incoraggiare le vittime a denunciare; sviluppare linee guida e manuali per servizi di supporto specializzati (ad es. sul posto di lavoro, nelle scuole, università, online); sviluppo di capacità dei professionisti pertinenti. Possono essere prese in considerazione anche azioni con un focus più ampio, come la sensibilizzazione del pubblico per combattere pregiudizi e stereotipi di genere e le convenzioni che incoraggiano o giustificano le molestie sessuali.
Sono incoraggiati progetti rivolti a giovani adulti.

2. Prevenire e combattere la violenza contro i bambini (risorse disponibili: 4.680.000 euro)
L’attenzione è posta su tre aree di intervento:
2.1 Sviluppo di capacità del personale medico e degli specializzandi, degli operatori dei servizi sociali, della polizia e del settore dell’istruzione, con l’obiettivo di sistematizzare la prevenzione, individuazione, identificazione e reazione alle esperienze infantili avverse (ACE).
2.2 Sviluppo di capacità degli operatori forensi specializzati nell’audizione dei minori vittime di violenza, con l’obiettivo di prevenire la ri-traumatizzazione delle vittime, assicurare un percorso terapeutico e l’aumento del tasso dei procedimenti penali.
2.3 Sviluppo di capacità degli operatori specializzati e in tirocinio che offrono servizi terapeutici e trattamento dei minori vittime di violenza, con l’obiettivo di sistematizzare l’adeguata copertura nazionale dei servizi terapeutici per le vittime.

Attività finanziabili
Attività di sensibilizzazione; capacity-building e formazione per i professionisti; ideazione e attuazione di protocolli, sviluppo di metodi e strumenti di lavoro; apprendimento reciproco e scambio di buone pratiche.
Si intende finanziare progetti mirati e concreti che garantiscano il massimo beneficio e un impatto tangibili e dimostrabili sui gruppi target.
Il contributo UE può coprire fino all’80% dei costi totali ammissibili del progetto. La sovvenzione richiesta non può essere inferiore a € 75.000.
I progetti proposti possono essere nazionali o transnazionali e dovrebbero essere sviluppati in cooperazione e/o essere guidati da attori chiave appropriati.
È fortemente incoraggiato il coinvolgimento di un’autorità pubblica, comprese le autorità regionali e locali. Queste autorità pubbliche possono essere:
– per i progetti che trattano la violenza di genere, ministeri/agenzie/organismi responsabili per l’uguaglianza di genere e/o della fornitura di servizi alle vittime di violenza; autorità di polizia, giudiziarie, dell’istruzione o della salute in quanto pertinenti.
– per i progetti relativi alla violenza contro i bambini, ministeri e/o agenzie responsabili per i minori/infanzia (agenzie e servizi per la protezione dei minori, ministeri per l’infanzia, la protezione dei minori, l’istruzione, gli affari sociali, la giustizia, Ombudsman per i minori e/o istituti nazionali per i diritti umani dei bambini, autorità regionali responsabili, ecc.).

I progetti devono essere presentati da una partnership che coinvolga almeno due soggetti (proponente di progetto + 1 partner). Se il progetto è transnazionale, devono essere di due diversi Paesi ammissibili.

Organizzazioni a scopo di lucro possono presentare progetti solo in partnership con enti pubblici o organizzazioni non-profit. I progetti proposti devono prevedere una durata massima 24 mesi.

Scadenza: 13 giugno 2019

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