Suolo: online la call per progetti di governance partecipativa del progetto HuMUS

Suolo: online la call per progetti di governance partecipativa del progetto HuMUS

Il progetto HuMUS ha lanciato una call aperta sulla governance partecipativa sulla salute del suolo, con scadenza fissata per il 29 febbraio 2024.

L’obiettivo della call è identificare e finanziare almeno 20 progetti pilota con un target di 300 stakeholder quali partecipanti attivi (conformemente all’approccio della quadruplice elica) per il rafforzamento di metodi partecipativi di governance volti a migliorare i livelli di salute del suolo a livello regionale e locale in tutta l’UE.

Tra gli obiettivi attesi vi sono la firma dei 13 Accordi di gestione territoriali all’interno delle comunità dei partner HuMUS e la presentazione di prove inerenti all’adozione con successo della metodologia del progetto o di simili approcci da parte dei 20 progetti pilota selezionati.

Possono partecipare al bando le autorità pubbliche in collaborazione con agricoltori, imprenditori, PMI, associazioni di consumatori, ricercatori, accademici e altri stakeholder locali, in conformità alle linee guida di Horizon Europe.

Il budget della call è pari a € 600.000, per un massimo di € 30.000 di importo forfettario per ciascun pilota selezionato. In aggiunta, i vincitori beneficeranno dell’assistenza tecnica fornita dai membri del consorzio HuMUS e la possibilità di partecipare a un programma di formazione Soil Stewards sulla metodologia adottata dal progetto.

Scadenza: 29 febbraio 2024

Buona governance per la politica regionale dell’UE – Eventi online e a Bruxelles, 24-28 marzo e 18 aprile 2023

Buona governance per la politica regionale dell'UE - Eventi online e a Bruxelles, 24-28 marzo e 18 aprile 2023

SITE_CE2304013_FERDILa Commissione europea ha organizzato tre eventi per gli Stati membri che tratteranno l’argomento della “Buona governance per la politica regionale dell’UE”:

venerdì 24 marzo, dalle 10:00 alle 12:30, il Competence Centre for Administrative Capacity Building in DG Regional and Urban Policy presenterà gli strumenti e i servizi a supporto dello sviluppo delle capacità amministrative messi a disposizione delle autorità che gestiscono il FESR, il Cohesion Fund e il Just Transition Fund;

martedì 28 marzo, dalle 09:30 alle 12:30, si terrà online un evento per ascoltare le presentazioni di diversi casi di studio attualmente e discutere dell’importanza della partecipazione dei cittadini e il coinvolgimento dei giovani per l’UE;

martedì 18 aprile, dalle 09:30 alle 17:00, si svolgerà il secondo forum “Managing Authorities: Building Administrative Capacity 2021-2027” online e a Bruxelles (la partecipazione è consentita a 300 partecipanti).

Cooperazione territoriale europea: lanciato il primo bando Interreg Euro-MED

Cooperazione territoriale europea: lanciato il primo bando Interreg Euro-MED

 

Il programma Interreg Euro-MED annuncia il lancio del suo primo bando, che verte sul tema della governance della cooperazione tra gli attori impegnati nella transizione verso una società neutrale dal punto di vista climatico e resiliente.

In particolare, questo bando si focalizza sulla Priorità 3, “Mediterranean Governanance” del Programma, invitando tutti gli interessati a presentare proposte per sostenere un migliore coordinamento tra i diversi livelli di politiche.

Le tipologie di progetto che verranno finanziate sono le seguenti:

  • The Thematic Community Projects: con l’obiettivo di consentire scambi e sinergie tra progetti, favorire il trasferimento tecnico e l’integrazione dei risultati dei progetti nelle pratiche e nelle politiche dei territori Euro-MED.
  • The Institutional Dialogue Projects: hanno lo scopo di sostenere il trasferimento e l’integrazione dei risultati nelle pratiche e nelle politiche intraprese dai Thematic Community Projects attraverso attività di collegamento. Mireranno, inoltre, a migliorare il coordinamento con gli stakeholder all’interno e oltre l’area Euro-MED

I partner ammissibili sono i seguenti:

  • autorità pubbliche
  • agenzie specializzate, ad esempio agenzie ambientali o per l’energia
  • università, istituti di istruzione superiore e centri di ricerca
  • ONG, comunità e associazioni locali
  • reti transnazionali tematiche
  • reti tematiche mediterranee
  • reti di decisori
  • reti istituzionali
  • reti di advocacy
  • organismi internazionali

Il bando intende finanziare indicativamente 4 progetti (tra cui 4 Thematic Community Projects e 4 Institutional Dialogue Projects), con un budget totale di circa 36 milioni di euro.

Scadenza: 24 maggio 2022

EIDHR – Call globale 2020

EIDHR - Call globale 2020

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Sostenere la società civile nella protezione e promozione dei diritti umani e delle libertà fondamentali in tutto il mondo.

Guidare un hub di risorse multi-paese, incentrato sull’affrontare le dinamiche (restringimento, apertura) dello spazio civico, democratico e della società civile. L’hub dovrebbe supportare la società civile gli altri attori che lavorano sui diritti umani e la democrazia nel guidare il cambiamento verso un maggiore rispetto delle libertà fondamentali, l’impegno civico e la governance democratica e per stimolare un processo di sviluppo più efficace a livello nazionale.

La scelta della forma proposta per l’hub di risorse (piattaforma, centro, sistema o altro) compete ai richiedenti in base alla loro esperienza, valutazioni di necessità e fattibilità, innovazione e logica di intervento.

Il bando è articolato in quattro lotti geografici (una proposta progettuale può riguardare un solo lotto).

Lotto 1 – Africa

Lotto 2 – Asia e Pacifico

Lotto 3 – America latina e Caraibi

Lotto 4 – Paesi dell’allargamento e della Politica di vicinato

Priorità:

– coinvolgere i driver a lungo e medio termine delle dinamiche dello spazio civico in base ai contesti specifici del paese;

– offrire programmi di capacity building, networking e scambio per i difensori dei diritti umani e la società civile (compresi se del caso altri stakeholder,) a livello nazionale e/o con una dimensione multinazionale o regionale;

– lottare contro la criminalizzazione e la diffamazione degli attori civici e della società civile;

– sviluppare e guidare protocolli di risposta multi-stakeholder per un’azione tempestiva; mantenere contatti/reti con attori nazionali e internazionali per valutare opportunità di azioni significative; coordinare o mobilitare misure a diversi livelli;

–  fornire supporto diretto (servizi e/o assistenza finanziaria) in caso di cambiamenti improvvisi o segnali di cambiamento significativi;

– analizzare le tendenze e valutare le dinamiche dello spazio civico, democratico e della società civile.

Temi prioritari:

  • rispetto per la società civile e lo spazio civico nella legislazione nazionale e la sua applicazione nella pratica; se del caso, rivendicazione delle libertà perse o compromesse durante la pandemia COVID-19;
  • elevare/ampliare la comprensione dello spazio civico come elemento fondamentale per raggiungere uno sviluppo sostenibile all’interno di un ambiente politico stabile; recuperare i danni alla reputazione degli attori civici e alla cittadinanza attiva; aumentare il profilo della riduzione dello spazio democratico come questione di interesse politico a livello nazionale, regionale e globale;
  • Resilienza della società civile e degli attori civici alle nuove e moderne sfide, comprese la sicurezza digitale, la polarizzazione politica e le misure di emergenza legate all’antiterrorismo, alla salute pubblica e ad altre questioni (anche derivanti da COVID-19); diversificazione delle risorse finanziarie a disposizione degli attori civici e della società civile in situazioni di chiusura dello spazio civico; digitalizzazione dello spazio civico e fruizione online delle libertà fondamentali;
  • Costruire ponti: incoraggiare la costruzione di coalizioni tra i settori della società civile (tra i settori diritti umani e sviluppo, servizi sociali), tra la società civile “tradizionale” e altre forme di movimenti civici e sociali, compresi i giovani attivisti, prestando attenzione all’eccezionale riduzione dello spazio correlata alla discriminazione nei confronti di determinati gruppi o attori, esacerbando l’emarginazione e la disuguaglianza.

Le proposte di progetto, quale che sia il lotto scelto, devono essere ideate nel rispetto del “rights-based approach” (RBA), una metodologia di lavoro basata sui diritti umani riconosciuti a livello internazionale e tesa a promuovere e proteggere concretamente tali diritti.

Un progetto deve OBBLIGATORIAMENTE contenere la previsione di un sostegno finanziario a terzi (sub-granting) per alcune attività.

Possono presentare una proposta progettuale gli enti dotati di personalità giuridica oppure privi di personalità giuridica, senza scopo di lucro che rientrano nella categoria di Organizzazioni della società civile (OSC).

Le organizzazioni internazionali non sono ammissibili per questo bando.

Il contributo per progetto può coprire fino al 95% dei costi ammissibili di progetto (minimo: 51%); per ogni lotto sarà approvato un progetto per un contributo massimo di 2,5 milioni di euro. Per progetti la cui realizzazione è ritenuta essenziale è possibile richiedere un contributo del 100% dei costi ammissibili di progetto (tale essenzialità deve essere adeguatamente provata).

Individuato il lotto sul quale presentare la proposta progettuale, il progetto deve svolgersi in almeno un Paese del lotto; una proposta progettuale deve comprendere almeno un proponente e un partner locali, cioè stabiliti nel paese nel quale si svolgono le attività (salvo situazioni nelle quali le organizzazioni locali non sono in grado di operare, che devono essere adeguatamente specificate e motivate). La partecipazione di un partner per ogni paese nel quale si realizza il progetto conferirà valore aggiunto alla partnership.

Per i lotti 1, 2 e 3 un progetto deve svolgersi in un minimo di 2 e un massimo di 5 paesi dello stesso lotto; per il lotto 4 un progetto può svolgersi in un massimo di 6 paesi del lotto.

Uno stesso soggetto non può presentare come applicant più di una proposta di progetto per uno stesso lotto (ma può essere partner in altre proposte progettuali)

Alcune limitate attività, come ad esempio un seminario o una conferenza, una mostra specifica o altri eventi simili, se motivato, possono svolgersi al di fuori dei paesi target del lotto, compresa l’UE.

I progetti devono avere una durata prevista compresa fra 30 e 36 mesi e devono essere scritti in inglese, francese o spagnolo.

Il bando è qualificato come “ristretto” e questo implica che la presentazione delle proposte di progetto avvenga in due fasi: la prima consiste nell’invio delle proposte di progetto attraverso la compilazione del concept note, un formulario meno dettagliato attraverso il quale presentare il progetto in modo sintetico; solo i progetti i cui concept note siano stati valutati positivamente saranno inseriti in una short list e i loro proponenti saranno invitati a presentare le proposte complete di progetto. Le proposte complete devono essere CONFORMI CON QUELLE PRESENTATE ATTRAVERSO IL CONCEPT NOTE (ovvero: gli elementi presentati nel concept note non possono essere modificati nella proposta completa; in particolare il partenariato non può essere modificato, salvo situazioni di particolare criticità e in accordo con la Commissione).

Sia il proponente sia eventuali partner devono essere registrati nel sistema PADOR.

La presentazione dei concept note deve essere fatta esclusivamente attraverso il sistema PROSPECT.

Scadenza: 20/11/2020 (concept note)

INTERREG MED: pubblicato il secondo bando per progetti strategici

INTERREG MED: pubblicato il secondo bando per progetti strategici

 

 

 

 

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E’ stato lanciato il secondo bando per progetti strategici del Programma INTERREG MED.

Saranno sostenuti unicamente proposte presentate nell’ambito dell’Asse 4 – Enhancing Mediterranean Governance. La candidatura potrà essere promossa da soggetti pubblici o equivalenti. Pertanto è esclusa la partecipazione ai soggetti privati.

In particolare, l’Asse 4 del Programma presenta il seguente obiettivo specifico:

  • To support the process of strengthening and developing multilateral coordination frameworks in the Mediterranean for joint responses to common challenges

All’interno di questo obiettivo è stato individuato il seguente topic su cui poter candidare progetti:

  • Innovazione

I progetti finanziati potranno avere un budget compreso tra 1.5 e 1.6 milioni di €. Saranno finanziati massimo 2 progetti. Il contributo previsto per i partner sarà dell’85% dei costi ammissibili.

La scadenza per la presentazione dei progetti è fissata al 10 giugno 2020.

Erasmus+: Bando EACEA/34/2019 – Inclusione sociale e valori comuni: il contributo nei settori dell’istruzione e della formazione

Erasmus+: Bando EACEA/34/2019 – Inclusione sociale e valori comuni: il contributo nei settori dell’istruzione e della formazione

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Il programma Erasmus + ha lanciato il nuovo bando Azione Chiave 3 “Inclusione sociale e valori comuni: il contributo nei settori dell’istruzione e della formazione” in scadenza il 25 febbraio 2020.

Il bando sostiene progetti di cooperazione transnazionale che rientrino in uno dei seguenti Lotti:

Lotto 1 – Istruzione e formazione generali: progetti che puntino a diffondere, replicare e trasferire buone pratiche sull’apprendimento inclusivo avviate a livello locale oppure a sviluppare metodi e pratiche innovativi per favorire un’istruzione inclusiva e promuovere valori comuni

Lotto 2 – Istruzione degli adulti: progetti che puntino a contribuire all’istituzione di nuove reti nazionali o regionali di erogatori d’istruzione per gli adulti e favorire la loro cooperazione europea; sostenere lo sviluppo di capacità delle reti nazionali o regionali esistenti di erogatori d’istruzione per gli adulti; rafforzare le reti transnazionali esistenti attraverso l’apprendimento reciproco, la consulenza tra pari e lo sviluppo di capacità.

Il contributo massimo per progetto sarà di 400.000 o 500.000 euro a seconda della durata dell’azione e rappresenterà un cofinanziamento dell’80% dei costi totali ammissibili.

Possono partecipare enti pubblici e privati attivi nei settori dell’istruzione e della formazione generale e per gli adulti, enti di altri settori socio-economici oppure che svolgono attività trasversali, come organizzazioni culturali e sportive, centri di riconoscimento, camere di commercio, organizzazioni di settore ecc.

I progetti devono coinvolgere almeno 4 soggetti di 4 paesi diversi aderenti al programma (Stati membri dell’UE, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Macedonia del Nord, Turchia e Serbia).

Scadenza: 25/02/2020

Erasmus+: Bando EACEA 33/2019 – Centri di eccellenza professionale

Erasmus+: Bando EACEA 33/2019 – Centri di eccellenza professionale

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Bando nell’ambito del programma Erasmus+, Azione chiave 3: Centri di eccellenza professionale con l’obbiettivo di creazione e sviluppo di piattaforme di cooperazione transnazionale di Centri di eccellenza professionale, per collegare i Centri che operano in un determinato contesto locale a livello europeo.

Le piattaforme riuniranno i Centri di eccellenza professionale che:

– hanno un interesse comune in attività o settori specifici (ad es. aeronautica, mobilità elettrica, sanità, turismo ecc.), o

– sviluppano congiuntamente approcci innovativi per far fronte alle sfide sociali, tecnologiche ed economiche (cambiamenti climatici, digitalizzazione, intelligenza artificiale, obiettivi di sviluppo sostenibile, integrazione dei migranti, sostegno agli studenti con disabilità/esigenze specifiche, riqualificazione delle persone con competenze limitate e/o bassi livelli di qualificazione ecc.).

Le piattaforme creeranno punti di riferimento di livello mondiale per la formazione professionale. Riuniranno i Centri esistenti in diversi Paesi oppure amplieranno il modello collegando i Centri consolidati in un Paese con partner di altri Paesi che intendono sviluppare i Centri nel loro ecosistema locale.

I Centri di eccellenza professionale sono caratterizzati dall’adozione di un approccio sistemico tramite il quale le istituzioni di IFP contribuiscono attivamente alla co-creazione di ecosistemi di competenze, unitamente a un’ampia gamma di altri partner locali/regionali, quali fornitori di IFP iniziale e continua, istituti di istruzione terziaria, comprese università di scienze applicate e politecnici, istituti di ricerca, parchi scientifici, aziende, imprese sociali, camere del lavoro e loro associazioni, parti sociali, consigli settoriali delle competenze, associazioni professionali/settoriali, autorità nazionali e regionali e agenzie di sviluppo, servizi pubblici per l’impiego ecc.

Le caratteristiche che contraddistinguono i Centri includono una serie di attività raggruppate in tre gruppi tematici (sezione 2.2 guidelines). Il progetto deve pertanto includere i prodotti pertinenti collegati ad:

– almeno 3 attività correlate a gruppo tematico 1 – Insegnamento e apprendimento, e

– almeno 3 attività correlate a gruppo tematico 2 – Cooperazione e partenariato, e

– almeno 2 attività correlate a gruppo tematico 3 – Governance e finanziamento.

I progetti devono inoltre dimostrare di mirare a:

– stabilire relazioni solide, durature a livello locale e transnazionale tra la comunità IFP e le imprese, in cui le interazioni sono reciproche e reciprocamente vantaggiose, e

– integrare attività, costruire relazioni riflessive tra le varie attività e servizi, ed

– essere saldamente ancorati a quadri più ampi di sviluppo regionale, innovazione e/o strategie di specializzazione intelligente. Queste possono essere strategie esistenti (da identificare chiaramente) o in fase di sviluppo nel contesto del progetto (descrivendo come il progetto contribuisce a tali strategie).

Il contributo UE potrà coprire fino all’80% dei costi totali ammissibili del progetto per un massimo di 4.000.000 €. I progetti devono avere durata di 4 anni. Le attività devono avere inizio il 1°ottobre 2020 o il 1° novembre 2020. La scadenza è 20/02/2020

Raccogliere di più, spendere meno – supporto alle OSC per il raggiungimento degli SDG

Raccogliere di più, spendere meno – supporto alle OSC per il raggiungimento degli SDG

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Il bando mira a sostenere le organizzazioni della società civile (OSC) rafforzando la loro capacità di partecipare efficacemente alla formulazione delle politiche e al monitoraggio dei processi di attuazione delle stesse, così da contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) nel quadro del programma tematico DCI II – Organizzazioni della società civile e Autorità locali.

Obiettivo del bando è Sostenere le OSC a livello internazionale e nazionale affinché conducano iniziative internazionali volte a una buona governance nella gestione delle finanze pubbliche e nella mobilitazione delle entrate nazionali. La gestione delle finanze pubbliche comprende un’erogazione efficace di servizi pubblici, nonché appalti pubblici trasparenti e competitivi, un’esecuzione efficiente del bilancio, investimenti pubblici sostenibili e gestione del debito.

Il proponente deve essere un attore no profit rappresentativo di una rete reginale/globale di OSC che hanno sottoscritto un Accordo quadro di partenariato (Framework Partnership Agreement) con la Commissione europea.

Il contributo comunitario può coprire fino al 90% delle spese ammissibili del progetto per un massimo di 1.500.0000 euro. Non saranno presi in considerazione progetti che richiedano un contributo inferiore a 1 milione di euro.

Una proposta progettuale deve prevedere il partenariato fra almeno un proponente e un co-proponente. Il co-proponente deve essere una OSC con sede nel paese in cui si realizzano e attività del progetto.I progetti devono avere una durata massima di 48 mesi.

Le proposte di progetto devono essere scritte in inglese, francese o spagnolo.

Il bando scade il 20/08/2019.

Progetti tradizionali 2019: Governance e informazione in materia di Ambiente

Progetti tradizionali 2019: Governance e informazione in materia di Ambiente

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Il bando intende sensibilizzare su temi ambientali, promuovere conoscenze sullo sviluppo sostenibile e i nuovi modelli sostenibili di consumo, supportare la comunicazione, la gestione e la diffusione delle informazioni in materia di ambiente.

Obiettivi:

  • Sviluppare e diffondere buone pratiche e approcci politici;
  • sensibilizzare su temi ambientali, promuovere conoscenze sullo sviluppo sostenibile e i nuovi modelli sostenibili di consumo, supportare la comunicazione, la gestione e la diffusione delle informazioni in materia di ambiente;
  • Facilitare la condivisione delle conoscenze sulle soluzioni e pratiche ambientali, anche attraverso lo sviluppo di piattaforme di cooperazione tra gli stakeholder e la formazione;
  • Promuovere e contribuire ad un maggiore rispetto e applicazione della legislazione ambientale dell’UE, in particolare attraverso lo sviluppo e la diffusione di buone pratiche e approcci politici.

Per questo settore saranno finanziati progetti che contribuiscono allo sviluppo e all’attuazione della politica e della legislazione ambientale dell’UE; devono avere un valore aggiunto europeo ed essere complementari alle azioni che possono essere finanziate da altri fondi dell’UE nel periodo 2014-2020.

Priorità:

campagne di informazione, comunicazione e sensibilizzazione;

attività a sostegno di un processo di controllo efficace e di misure di promozione della conformità in relazione alla legislazione ambientale UE, nonché attività a sostegno di sistemi e strumenti di informazione relativi all’attuazione della legislazione ambientale UE.

Il bando finanzia progetti di informazione, sensibilizzazione e divulgazione per sensibilizzare su temi ambientali e promuovere conoscenze sullo sviluppo sostenibile e sui nuovi modelli sostenibili di consumo, oppure per supportare la comunicazione, la gestione e la diffusione delle informazioni in materia di ambiente e facilitare la condivisione delle conoscenze sulle soluzioni e pratiche ambientali, anche attraverso lo sviluppo di piattaforme di cooperazione tra gli stakeholder e la formazione; ed inoltre progetti volti a promuovere e contribuire ad un maggiore rispetto e applicazione della legislazione ambientale UE, in particolare attraverso lo sviluppo e la diffusione di migliori pratiche e approcci politici e progetti a favore di una migliore governance ambientale, che allarghi la partecipazione delle parti interessate, comprese le ONG, alla consultazione e all’attuazione della politica.

DESTINATARI: Territori, popolazioni e future generazioni.

BENEFICIARI: Enti pubblici e organizzazioni private commerciali e non commerciali, comprese le ONG, con sede nell’UE.

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

Il massimo tasso di cofinanziamento comunitario per i progetti tradizionali è del 55% dei costi totali ammissibili.

I richiedenti sono invitati a garantire che la scala (e quindi il budget) delle azioni proposte sia sufficientemente grande per garantire che il progetto raggiunga risultati significativi e di valore aggiunto per l’UE.

Per i progetti non è richiesto il requisito della transnazionalità. Un progetto transnazionale può ottenere valore aggiunto solo se ciò è essenziale per garantire la protezione dell’ambiente o della natura.

I progetti devono avere una data di inizio a partire dal 1° settembre 2020.

Anche quest’anno la metodologia di presentazione è in due fasi: la prima consiste nell’invio delle proposte di progetto attraverso la compilazione del concept note, un formulario meno dettagliato attraverso il quale presentare il progetto in modo sintetico.

LA SCADENZA INDICATA è per la presentazione del CONCEPT NOTE.

Solo i progetti valutati positivamente saranno invitati a presentare le proposte complete.

Per creare e inviare la proposta i proponenti devono usare solo lo strumento eProposal. L’accesso è disponibile tramite   la pagina web del bando.

Scadenza: 19/06/2019

LIFE: aperti i bandi 2018

LIFE: aperti i bandi 2018

3-Energia

La Commissione europea ha pubblicato la Call for proposals 2018 per le diverse tipologie di progetti dei due sottoprogrammi di LIFE: il Sottoprogramma Ambiente e il Sottoprogramma Azione per il Clima.

In particolare, per il Sottoprogramma Ambiente, l’invito riguarda le sovvenzioni di azioni dei progetti “Tradizionali” (buone pratiche, pilota, dimostrativi, informazione, sensibilizzazione e divulgazione), Preparatori, Integrati e di Assistenza dei progetti integrati. Per il Sottoprogramma Azione per il Clima, si tratta delle sovvenzioni di azione dei progetti “Tradizionali” (buone pratiche, pilota, dimostrativi, informazione, sensibilizzazione e divulgazione), Integrati e di Assistenza tecnica dei progetti integrati.

Fra questi, anche la possibilità di presentare progetti “Close to market” che propongono nuove soluzioni in grado di portare evidenti, ambiziosi e credibili vantaggi ambientali o sul clima e che abbiano un livello di maturità della tecnologia tale da poter essere attuati su scala industriale e commerciale. La scala tecnica scelta per questi progetti dovrebbe essere quella che consente di valutare la fattibilità tecnica ed economica della soluzione innovativa proposta in condizioni vicine all’immissione nel mercato già nel corso del progetto. Sono invitati a presentare proposte “C2M” per i settori prioritari “Ambiente ed uso efficiente delle risorse” (Sottoprogramma Ambiente) e “Mitigazione dei cambiamenti climatici” (Sottoprogramma Azione per il Clima) sia le piccole che le grandi imprese del settore clean-tech.

In generale, i candidati possono rientrare in tre diverse categorie di beneficiari: 1) enti pubblici; 2) aziende private; 3) organizzazioni non a scopo di lucro, comprese le ONG.

La principale novità di quest’anno riguarda la metodologia di presentazione a due fasi adottata per i progetti del Sottoprogramma Ambiente. La descrizione della procedura in due fasi è contenuta nel Programma di Lavoro Pluriennale 2018-2020 e nelle Linee Guida per i Candidati (Guidelines for Applicants) dei candidati dei progetti Ambiente ed uso efficiente delle risorse, Natura e Biodiversità e Governance e Informazione.

Scadenze

12/06/2018: Progetti tradizionali del Sottoprogramma Ambiente – Natura e Biodiversità

12/06/2018: Progetti tradizionali del Sottoprogramma Ambiente – Ambiente ed uso efficiente delle risorse

14/06/2018: Progetti tradizionali del Sottoprogramma Ambiente – Governance e Informazione

05/09/2018: Progetti integrati

12/09/2018: Progetti tradizionali del Sottoprogramma Azione per il Clima