Europa Creativa. Invito a presentare proposte “Distribuzione selettiva” – II scadenza

Europa Creativa. Invito a presentare proposte "Distribuzione selettiva" - II scadenza

Cinema

Scade il 16 giugno 2020 l’invito a presentare proposte EACEA 21/2019 “Distribuzione selettiva” pubblicato nell’ambito del programma Europa Creativa sezione Media.

Questo sostegno finanziario si rivolge a raggruppamenti di minimo 7 distributori di diversi Paesi partecipanti al Programma, coordinati dall’agente di vendita del film, che propongano di distribuire uno o più film europei recenti e non nazionali.

Il raggruppamento deve essere costituito da almeno 7 distributori, dei quali almeno 2 provenienti da Paesi a debole capacità produttiva e almeno 3 provenienti da Paesi ad alta e media capacità produttiva.

L’agente di vendita deve dimostrare di aver venduto almeno tre film, che siano stati programmati in almeno 5 territori nei tre anni precedenti alla presentazione della candidatura.

Il budget annuale complessivo disponibile è di 9,85 milioni di euro.

Sono considerate eleggibili tutte le opere recenti di fiction (inclusi i film di animazione) o i documentari, con una durata minima di 60 minuti, che siano prodotte maggioritariamente da uno o più produttori registrati nei Paesi partecipanti al Programma MEDIA e alla cui realizzazione abbiano contribuito significativamente professionisti che siano cittadini/residenti nei Paesi partecipanti al Programma MEDIA.

Sono considerati recenti i film il cui primo copyright (diritti d’autore) sia stato registrato a partire dal 2019 in poi.

Progetti di cooperazione culturale nei Paesi dei Balcani: Bando EACEA/39/2019

Progetti di cooperazione culturale nei Paesi dei Balcani: Bando EACEA/39/2019

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Europa Creativa – Sottoprogramma Cultura: bando 2019 per promuovere la riconciliazione e delle relazioni di buon vicinato con i Balcani occidentali attraverso la cooperazione e la creazione culturale.

Il bando è finanziato dai fondi del programma IPA II e i progetti devono coinvolgere obbligatoriamente dei partner dei paesi beneficiari di tale programma.

Obiettivi del bando:

– Migliorare la cooperazione culturale transfrontaliera nella regione dei Balcani occidentali e negli Stati membri UE;

– Rafforzare la competitività delle industrie culturali e creative nella regione dei Balcani occidentali.

I progetti devono andare a beneficio soprattutto dei paesi dei Balcani e devono rientrare nelle seguenti priorità:

  1. AUMENTARE LA CAPACITÀ DELLE INDUSTRIE CULTURALI E CREATIVE DI OPERARE A LIVELLO TRANSNAZIONALE E INTERNAZIONALE

I progetti devono rafforzare la capacità di collaborare a livello internazionale e aumentare le capacità e le competenze di coloro che lavorano nel settore culturale e nelle industrie creative.

Sotto-priorità:

A.1. Promuovere la cooperazione tra industrie culturali e creative nei Balcani occidentali e/o con gli Stati membri dell’UE.

I progetti dovrebbero presentare una solida strategia di cooperazione comprendente iniziative per rafforzare l’opportunità di creare reti, la costruzione di partnership e l’incremento dei contatti all’interno e al di fuori della regione. La complementarietà con le altre priorità sarà considerata un valore aggiunto.

A.2. Rafforzare le capacità delle industrie culturali e creative nei Balcani occidentali

Il capacity building aiuta gli artisti e i professionisti della cultura a sviluppare ulteriormente le proprie capacità al fine di facilitare loro l’accesso alle opportunità internazionali e crea le condizioni per una maggiore circolazione transnazionale di opere culturali e creative, oltre che per la creazione di reti transfrontaliere. Ciò può avvenire principalmente nei seguenti modi:

A.2.1. Sviluppo di nuove competenze e acquisizione di esperienza e competenza professionale

Azioni che offrono agli artisti e ai professionisti della cultura l’opportunità di acquisire nuove competenze e migliorare la loro occupabilità, attraverso l’apprendimento formale presso istituti riconosciuti o attraverso una forte strategia di apprendimento peer-to-peer, oppure attraverso attività non formali focalizzate sull’apprendimento artistico o su competenze trasversali nelle industrie della cultura e dell’arte. Questi progetti possono comprendere l’Audience development, la mediazione culturale e la partecipazione culturale.

A.2.2. Promozione di nuovi modelli di generazione di reddito, gestione e marketing per le industrie culturali e creative

Azioni che migliorano le capacità imprenditoriali dei professionisti dei settori culturali e creativi, consentendo loro di comprendere meglio il mutevole contesto economico e di trovare nuove fonti di entrate o nuovi modelli di gestione che facilitino prestazioni migliori e costi inferiori. In particolare saranno sostenuti (elenco non esaustivo): l’organizzazione di seminari, lo sviluppo e la sperimentazione di nuovi modelli di business, la creazione di spazi di co-working e di co-creazione, lo sviluppo e la sperimentazione di nuovi approcci di business e di gestione e altre attività per rafforzare le competenze imprenditoriali per le industrie culturali e creative.

A.2.3. Adeguamento per il passaggio al digitale

Azioni che supportano gli attori delle industrie culturali e creative nell’adattarsi al passaggio al digitale, incoraggiando l’uso delle tecnologie digitali dalla produzione alla distribuzione e al consumo. Attività ammissibili (elenco non esaustivo): organizzazione di seminari, sperimentazione di nuovi canali di consegna tramite mezzi digitali e sviluppo di strumenti per la digitalizzazione dei contenuti culturali.

I progetti dovrebbero avere un approccio sostenibile o innovativo e andare oltre la semplice digitalizzazione dei contenuti. Devono inoltre esplicitare come promuovere efficacemente la parità di genere.

  1. AUMENTARE LA CIRCOLAZIONE TRANSNAZIONALE DELLE OPERE CULTURALI E CREATIVE E LA MOBILITÀ TRANSNAZIONALE DEGLI ATTORI CHE OPERANO IN QUESTI SETTORI

Progetti tesi a promuovere la mobilità transnazionale degli artisti e delle opere creative sia all’interno dei Balcani occidentali sia tra i Balcani occidentali e l’UE, per consentire loro di cooperare a livello internazionale e di internazionalizzare le loro carriere. Possono includere, tra l’altro, alcune delle seguenti misure:

– residenze, ricerca artistica (che porta alla) co-creazione, coproduzione tra artisti e / o operatori culturali;

– attività volte a sviluppare opportunità di carriera per artisti e professionisti della cultura dei Balcani occidentali per lavorare a livello transnazionale e internazionale, compreso l’accesso a nuovi mercati o a un nuovo pubblico target.

I progetti possono comprendere il movimento di artisti e operatori culturali oltre i confini nazionali o la circolazione transnazionale di opere culturali e creative tuttavia la mobilità non può essere un’attività autonoma ma deve essere utilizzata per raggiungere gli obiettivi del progetto. Come uno strumento, la mobilità deve essere integrata in una strategia coerente e concentrarsi sulle esigenze dei gruppi target del progetto, portando risultati chiari e creando nuove sinergie. Questa priorità deve essere combinata con almeno un’altra priorità.

I progetti che affrontano questa priorità dovrebbero esplicitare come promuovere efficacemente la parità di genere.

  1. MIGLIORARE IL DIALOGO INTERCULTURALE TRA ARTISTI, OPERATORI CULTURALI E PUBBLICO IN GENERALE

Progetti che promuovono il ricco e diversificato mosaico di espressioni culturali e creative in Europa e utilizzano il dialogo come mezzo per favorire la creazione, la coesione sociale, la comprensione culturale, la tolleranza, la riconciliazione e le relazioni di buon vicinato. Dovrebbero concentrarsi sul miglioramento della partecipazione culturale e sulla promozione della capacitazione culturale (cultural capability), concetto che potrebbe essere definito come la libertà combinata di parlare, esprimersi, essere ascoltati, sperimentare, creare, costruire, contestare; dovrebbero inoltre rendere disponibile una vasta gamma di attività culturali o artistiche promuovendo l’opportunità per tutti di partecipare e creare. Attività ammissibili (elenco non esaustivo): attività che consentano agli artisti e agli operatori culturali di generare un dialogo interculturale e interreligioso, il rispetto per le diverse culture e le espressioni culturali; il rafforzamento dell’interazione tra il settore dei beni culturali e altri settori culturali e artistici nonché la società in generale; il rafforzamento dell’audience development come mezzo per migliorare l’accesso al patrimonio culturale materiale e immateriale; la capitalizzazione dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018. I progetti potrebbero proporre attività volte a rafforzare i collegamenti tra cultura e istruzione, affari sociali, democrazia, politica urbana, ricerca o innovazione, a seconda dei casi e prevedere possibili complementarità con la priorità di sviluppo delle capacità.

La Commissione raccomanda che le proposte progettuali combinino diverse priorità fra quelle indicate, pur scegliendone una come principale.

Beneficiari:

Organizzazioni o associazioni che lavorano nei settori culturali e creativi (escluso l’audiovisivo), Consigli nazionali che si occupano dei settori culturali e creativi (escluso l’audiovisivo) e Enti pubblici a livello locale, regionale o centrale coinvolti nei settori culturali e creativi (escluso l’audiovisivo).

Il contributo comunitario per ogni progetto può coprire dal fino all’85% dei costi ammissibili di progetto, per un massimo di 500.000 euro. Non saranno presi in considerazione progetti che richiedano un contributo inferiore a 100.000 euro.

Scadenza: 17/03/2020

Europa Creativa. Invito a presentare proposte “Distribuzione selettiva” – I scadenza

Europa Creativa. Invito a presentare proposte "Distribuzione selettiva" - I scadenza

Cinema

Scade il 10 dicembre 2019 l’invito a presentare proposte EACEA 21/2019 “Distribuzione selettiva” pubblicato nell’ambito del programma Europa Creativa sezione Media.

Questo sostegno finanziario si rivolge a raggruppamenti di minimo 7 distributori di diversi Paesi partecipanti al Programma, coordinati dall’agente di vendita del film, che propongano di distribuire uno o più film europei recenti e non nazionali.

Il raggruppamento deve essere costituito da almeno 7 distributori, dei quali almeno 2 provenienti da Paesi a debole capacità produttiva e almeno 3 provenienti da Paesi ad alta e media capacità produttiva.

L’agente di vendita deve dimostrare di aver venduto almeno tre film, che siano stati programmati in almeno 5 territori nei tre anni precedenti alla presentazione della candidatura.

Il budget annuale complessivo disponibile è di 9,85 milioni di euro.

Sono considerate eleggibili tutte le opere recenti di fiction (inclusi i film di animazione) o i documentari, con una durata minima di 60 minuti, che siano prodotte maggioritariamente da uno o più produttori registrati nei Paesi partecipanti al Programma MEDIA e alla cui realizzazione abbiano contribuito significativamente professionisti che siano cittadini/residenti nei Paesi partecipanti al Programma MEDIA.

Sono considerati recenti i film il cui primo copyright (diritti d’autore) sia stato registrato a partire dal 2019 in poi.

Europa Creativa – CULTURA: Bando EACEA 32/2019 per progetti di cooperazione europea

Europa Creativa - CULTURA: Bando EACEA 32/2019 per progetti di cooperazione europea

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Il presente bando ha lo scopo di sostenere progetti incentrati sulle seguenti priorità:

  • Promuovere la mobilità transnazionale di artisti e professionisti e la circolazione delle opere culturali e creative, al fine di migliorare la capacità di cooperare a livello internazionale e di internazionalizzare le carriere, nonché favorire gli scambi culturali, il dialogo interculturale, la comprensione della diversità culturale. I progetti orientati a questa priorità devono concepire e sviluppare una effettiva strategia di mobilità transnazionale.
  • Rafforzare l’Audience Development come strumento per stimolare l’interesse delle persone nei confronti delle opere e del patrimonio culturale europei e migliorare l’accesso ad essi. L’AD punta ad avvicinare le persone e la cultura, richiede di impegnarsi in modi nuovi e innovativi con il pubblico, sia per diversificare o costruire un nuovo pubblico, raggiungendo anche gruppi sottorappresentati, sia per migliorare l’esperienza del pubblico esistente e approfondire il rapporto con esso. Una strategia di AD può essere quindi rivolta all’ampliamento, alla diversificazione del pubblico o all’intensificazione della relazione col pubblico fidelizzato/esistente (o a una combinazione di questi aspetti).
  • C) Capacity building, ovvero aiutare gli operatori culturali ad acquisire nuove competenze al fine di facilitare l’accesso a opportunità per internazionalizzare le loro carriere, creare le condizioni per una maggiore circolazione delle opere culturali e creative e promuovere reti. Questa priorità è declinata in tre aspetti:

1) digitalizzazione;

2) nuovi modelli di business culturale;

3) istruzione e formazione (ampliamento di competenze e abilità).

  • Contribuire all’integrazione di migranti e rifugiati nelle società europee, promuovendo il dialogo interculturale e migliorando la comprensione reciproca e il rispetto per le altre culture.
  • Retaggio dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018, ovvero promuovere il patrimonio culturale come fonte di ispirazione per la creazione contemporanea e l’innovazione e per rafforzare il senso di appartenenza a uno spazio comune europeo.

I progetti dovranno includere una strategia motivata e una descrizione dettagliata di come intendono implementare una o più di queste priorità. I progetti potranno riguardare fino a un massimo di tre priorità.

Tipologia di progetti finanziabili

  1. Progetti di cooperazione di piccola scala

Progetti che coinvolgono almeno 3 partner (il capofila di progetto + almeno 2 partner) stabiliti in 3 diversi Paesi ammissibili al sottoprogramma Cultura. Il capofila di progetto o uno dei partner devono essere stabiliti in uno dei seguenti Paesi ammissibili: Stati UE, Paesi EFTA/SEE.

  1. Progetti di cooperazione di larga scala

Progetti che coinvolgono almeno 6 partner (il capofila di progetto + almeno 5 partner) stabiliti in 6 diversi Paesi ammissibili al sottoprogramma Cultura. Il capofila di progetto o uno dei partner devono essere stabiliti in uno dei seguenti Paesi ammissibili: Stati UE, Paesi EFTA/SEE.

Le attività progettuali devono riguardare i settori culturali e creativi e contribuire al conseguimento delle priorità indicate. Non sono ammissibili attività concernenti esclusivamente il settore audiovisivo; tuttavia attività in questo settore possono essere ammesse qualora siano elementi accessori di attività riguardanti settori culturali diversi dall’audiovisivo.

Le attività potranno consistere in (elenco esemplificativo):

– scambi di operatori culturali finalizzati allo sviluppo di capacità (capacity building) per consentire agli operatori culturali di acquisire competenze e know-how necessari per adattarsi ai cambiamenti (passaggio al digitale, nuovi modelli di business e di gestione, nuovi approcci di Audience Development);

– scambi transnazionali di operatori culturali, incluso soggiorni e residenze artistiche, finalizzati a favorire lo sviluppo delle carriere di artisti e professionisti. Gli scambi possono comprendere la creazione artistica, tra cui co-creazioni e co-produzioni che vengono poi esposte o rappresentate nei Paesi coinvolti. Possibilmente gli scambi dovrebbero prevedere anche attività di formazione e a favore dell’Audience Development e dell’interazione con le comunità locali, incluso quelle per raggiungere gruppi sottorappresentati come i rifugiati;

– co-produzioni tra organizzazioni culturali di diversi Paesi, comprese attività di promozione e di Audience Development. Le attività dovrebbero favorire lo sviluppo delle carriere degli artisti/professionisti culturali, aiutare gli artisti e le opere a raggiungere un pubblico più vasto all’interno e fuori dall’Europa, e prolungare l’esistenza delle produzioni e delle organizzazioni per sviluppare una cooperazione sostenibile con nuovi partner in altri Paesi, nonché nuove opportunità professionali;

– scambi transnazionali di artefatti con una particolare dimensione europea: gli scambi possono favorire la circolazione di opere nuove ed esistenti, per esempio attraverso mostre ospitate nei diversi Paesi partner o prestiti di opere tra musei di diversi Paesi, con particolare attenzione ad accrescere e allargare il pubblico per queste opere e a prolungare l’esistenza delle mostre;

– attività culturali che contribuiscono all’integrazione dei rifugiati arrivati in Europa, dando la possibilità a cittadini e rifugiati di lavorare insieme, scoprire e capire i reciproci valori e culture, anche in collaborazione con strutture sociali che già lavorano con i rifugiati. I progetti possono promuovere creazioni e spettacoli congiunti, per esempio di teatro, musica, audiovisivi e spettacoli di strada. I progetti dovrebbero favorire l’individuazione di capacità artistiche dei rifugiati, utilizzare i loro talenti o migliorare le loro abilità per una migliore integrazione nella vita sociale e nel mercato del lavoro.

– cooperazione tra diversi tipi di organizzazioni dei beni culturali (musei, biblioteche, archivi cinematografici, siti del patrimonio, organizzazioni della società civile ecc.), organizzazioni culturali e/o altri stakeholder del patrimonio culturale per lo sviluppo di azioni volte a promuovere lo scambio di buone pratiche sulla cooperazione in un contesto di sperimentazione creativa e dialogo tra il settore del patrimonio culturale e altri settori creativi, a incoraggiare il riutilizzo innovativo del patrimonio culturale, a promuovere e rafforzare l’uso della cultura e la creatività per preservare, presentare e interpretare meglio il patrimonio culturale, sfruttando il potenziale delle industrie creative per migliorare l’offerta di servizi culturali attraverso nuovi servizi a più alto valore aggiunto;

– Attività culturali e/o mostre e/o spettacoli itineranti in diverse regioni e Paesi europei incentrate sull’esplorazione, la documentazione, la diffusione e la promozione degli aspetti sottorappresentati del patrimonio culturale europeo.

Per entrambe le tipologie di progetti la durata massima deve essere di 48 mesi con inizio tra il 1° settembre e il 15 dicembre 2020.

Beneficiari: Operatori pubblici e privati attivi nei settori culturali e creativi che siano legalmente costituiti in uno dei Paesi ammissibili al sottoprogramma Cultura.

Il capofila di progetto deve dimostrare di essere legalmente costituito come persona giuridica da almeno 2 anni alla data di scadenza del bando.

Paesi ammissibili: Paesi UE, i Paesi EFTA/SEE (solo Islanda e Norvegia), i Paesi candidati effettivi e potenziali (solo Albania, Bosnia-Erzegovina, Macedonia del Nord, Montenegro, Serbia, Kosovo), Paesi PEV (solo Georgia, Moldova, Ucraina, Tunisia, Armenia).

Entità Contributo:

– Progetti di cooperazione di piccola scala: contributo UE fino al 60% dei costi totali ammissibili del progetto per un massimo di 200.000 euro.

– Progetti di cooperazione di larga scala: contributo UE fino al 50% dei costi totali ammissibili del progetto per un massimo di 2.000.000 euro.

Scadenza: 27/11/2019 ore 17.00

Bando “Progetto pilota – Piattaforma per l’innovazione dei contenuti culturali”

Bando “Progetto pilota - Piattaforma per l’innovazione dei contenuti culturali”

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La DG Connect della Commissione europea ha aperto un bando per il “Progetto pilota – Piattaforma per l’innovazione dei contenuti culturali”. L’obiettivo è incentivare le industrie europee dei contenuti a voler essere sempre più innovative e ad adottare nuove tecnologie che gli consentano di divenire pionieri creativi nell’era digitale.

Le industrie dei contenuti, vale a dire quelle che investono fortemente su beni immateriali, in particolare sulla proprietà intellettuale, sono tra le ICC più dinamiche e raggiungono una quota di mercato significativa in settori quali cinema, editoria, multimedia, animazione, musica. Il passaggio al digitale non ha risparmiato queste industrie e ha avuto un profondo impatto sul modo in cui i contenuti culturali vengono creati, prodotti, diffusi, resi accessibili e monetizzati, portando alla trasformazione e persino all’interruzione delle catene del valore esistenti.

Il bando intende pertanto incoraggiare a testare e sviluppare nuovi approcci e modelli di business per la creazione, distribuzione e promozione di contenuti, sfruttando le tecnologie digitali e tenendo conto delle nuove caratteristiche e comportamenti del pubblico. A tal fine, vuole promuovere lo sviluppo di una piattaforma per l’innovazione dei contenuti culturali. La piattaforma dovrebbe riunire attori dei diversi settori delle industrie dei contenuti e instillare una mentalità di innovazione e collaborazione attraverso la condivisione di esperienze, dati e conoscenze che dovrebbero favorire una maggiore innovazione e lo sviluppo di nuovi modelli di business.

Il progetto proposto dovrebbe basarsi su un’analisi di mercato che: (a) identifichi le principali sfide per le industrie dei contenuti e le aree in cui la collaborazione con le industrie tecnologiche è già esistente e sono già stati ottenuti risultati; (b) spieghi come il progetto abbia valore aggiunto rispetto alle iniziative esistenti e possa aiutare le industrie dei contenuti a promuovere nuovi approcci, servizi, prodotti, modelli di business innovativi in risposta alle sfide individuate.

Sono ammissibili le seguenti attività:

– attività di curation di una piattaforma che promuove la sperimentazione delle tecnologie più recenti e lo sviluppo di nuovi approcci, servizi, prodotti, modelli di business nelle industrie dei contenuti;

– attività legate alla diffusione dei risultati della sperimentazione, alla condivisione di dati ed esperienze tra i settori dei contenuti culturali;

– attività legate all’organizzazione di eventi, conferenze, workshop, ecc. (online e offline) che mostrano i progressi e i risultati delle attività della piattaforma;

– sostegno finanziario a terzi.

Il bando è aperto a persone giuridiche stabilite negli Stati UE che siano attive nelle industrie dei contenuti (audiovisivo, multimediale, editoria libraria e della stampa, musica e recording). I progetti possono essere presentati da un singolo proponente (anche come “sole applicant”) o da un consorzio.

Lo stanziamento complessivo a disposizione del bando ammonta a 1.038.000 euro. La Commissione europea prevede di finanziare fino a 3 progetti. Il cofinanziamento UE per singolo progetto potrà coprire fino al 60% dei costi totali ammissibili.

Scadenza: 20 settembre 2019

Contributi per attività internazionali 2020

Contributi per attività internazionali 2020

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La Fondazione Europea per la Gioventù è stata fondata dal Consiglio d’Europa nel 1972 per fornire sostegno economico e formativo alle organizzazioni europee attive nell’ambito giovanile. La fondazione offre supporto alle organizzazioni giovanili attraverso differenti tipologie di bandi che finanziano iniziative, progetti pilota o le attività ordinarie delle organizzazioni.

 

Le aree prioritarie di intervento valide per il biennio 2020-2021 comprendono:

 

  • Accesso ai diritti per i giovani, ovvero attività che prevedano la rimozione delle barriere legali, politiche e sociali. Ad esempio, corsi di alfabetizzazione mediatica per giovani e bambini, e identificazione e rimedi degli effetti del restringimento dello spazio civico su giovani e organizzazioni giovanili.
  • Partecipazione e lavoro giovanile: attività che rafforzano la consapevolezza politica dei giovani, la cittadinanza attiva e la partecipazione a livello locale e regionale in collaborazione con le autorità locali, nonché l’importanza del lavoro giovanile e dell’educazione non formale.
  • Società inclusive e pacifiche: attività che promuovano l’inclusione sociale, la partecipazione attiva, l’uguaglianza di genere e combattano le forme di discriminazione con un’attenzione specifica alle minoranze LGBTQ+, Rom Sinti Camminanti, giovani rifugiati, giovani donne; attività che permettano ai giovani di avere un ruolo attivo per la promozione di società pacifiche.

Le attività internazionali sono incontri di giovani volti all’apprendimento interculturale, quali seminari, festival, laboratori o conferenze. Contribuiscono al lavoro del settore giovani del Consiglio d’Europa per argomenti e metodologia, tenendo sempre in considerazione la dimensione europea. Le attività devono:

  • collegarsi chiaramente alle aree prioritarie definite al momento dello svolgimento;
  • rappresentare tra i partecipanti almeno 7 stati membri del Consiglio d’Europa;
  • essere organizzato da un team internazionale (almeno 4 nazionalità devono essere rappresentate nel team di progetto);
  • avere il 75% dei partecipanti sotto i 30 anni;
  • assicurare un bilanciamento di genere e geografico;
  • adottare una prospettiva di genere per tutta la durata dell’attività;
  • prevedere principi di educazione non formale: se l’attività dura meno di quattro giorni, l’organizzazione dovrà spiegare come questa si basi su un approccio non formale.

Il contributo massimo stanziato per le attività internazionali è di 20.000 euro. L’importo può andare a coprire massimo i due terzi del costo dell’attività, e verrà elargito per l’80% prima dell’inizio e per il 20% alla consegna del report finale. Possono rientrare nei costi finanziabili: viaggio e alloggio dei partecipanti, cibo, pagamenti agli esperti, produzione di materiali e affitto di stanze e strumenti. Il contributo di tempo dei volontari può essere incluso fino al 10% del budget.

I moduli online vanno compilati in lingua inglese o francese, entro il 1° ottobre 2019. La Fondazione non accetterà la registrazione di nuove Organizzazioni a due settimane di distanza dalla scadenza di ottobre.

Contributi per piani annuali di lavoro per l’anno 2020

Contributi per piani annuali di lavoro per l’anno 2020

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La Fondazione Europea per la Gioventù è stata fondata dal Consiglio d’Europa nel 1972 per fornire sostegno economico e formativo alle organizzazioni europee attive nell’ambito giovanile. La fondazione offre supporto alle organizzazioni giovanili attraverso differenti tipologie di bandi che finanziano iniziative, progetti pilota o le attività ordinarie delle organizzazioni.

Le aree prioritarie di intervento valide per il biennio 2020-2021 comprendono:

  • Accesso ai diritti per i giovani, ovvero attività che prevedano la rimozione delle barriere legali, politiche e sociali. Ad esempio, corsi di alfabetizzazione mediatica per giovani e bambini, e identificazione e rimedi degli effetti del restringimento dello spazio civico su giovani e organizzazioni giovanili.
  • Partecipazione e lavoro giovanile: attività che rafforzano la consapevolezza politica dei giovani, la cittadinanza attiva e la partecipazione a livello locale e regionale in collaborazione con le autorità locali, nonché l’importanza del lavoro giovanile e dell’educazione non formale.
  • Società inclusive e pacifiche: attività che promuovano l’inclusione sociale, la partecipazione attiva, l’uguaglianza di genere e combattano le forme di discriminazione con un’attenzione specifica alle minoranze LGBTQ+, Rom Sinti Camminanti, giovani rifugiati, giovani donne; attività che permettano ai giovani di avere un ruolo attivo per la promozione di società pacifiche.

Il piano di lavoro annuale comprende attività successive e interconnesse che si sviluppano nel corso di un anno, che riguardano almeno un elemento della strategia dell’organizzazione. Dovrà essere dimostrato il valore di queste attività ai fini della crescita dell’organizzazione, nonché la connessione con i valori e gli obiettivi del Consiglio d’Europa. Il piano di lavoro deve:

  • essere composto da diverse attività, di cui almeno una internazionale;
  • dimostrare una chiara connessione tra le diverse attività, che dovranno puntare allo stesso obiettivo;
  • collegarsi a priorità, missione e visione della sezione giovanile del Consiglio d’Europa;
  • prevedere almeno un terzo di co-finanziamento per le attività internazionali;
  • adottare una prospettiva di genere per tutta la durata dell’attività;
  • prevedere principi di educazione non formale: se l’attività dura meno di quattro giorni, l’organizzazione dovrà spiegare come questa si basi su un approccio non formale.

Oltre alle attività internazionali, possono essere previste campagne, visite di studio, serie di workshop, attività che comprendono viaggi e altri esempi consultabili su questo documento. Non possono essere richiesti fondi per incontri statutari o interni, per finanziare i quali si può richiedere un finanziamento strutturale.

Il contributo massimo stanziato per il piano di lavoro annuale è di 50.000 euro. L’importo verrà elargito per il 60% alla firma del contratto, per il 25% alla consegna del report intermedio e per il 15% alla consegna del report finale.

I moduli online vanno compilati in lingua inglese o francese, entro il giorno 1° ottobre 2019. La Fondazione non accetterà la registrazione di nuove Organizzazioni a due settimane di distanza dalla scadenza di ottobre.

Europa Creativa – “Schema di mobilità per artisti e/o professionisti della cultura”

Europa Creativa - "Schema di mobilità per artisti e/o professionisti della cultura"

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Nell’ambito del programma Europa Creativa è stato aperto il bando “Mobility scheme for artists and/or cultural professionals”. Si tratta della seconda iniziativa messa in atto dalla Commissione europea per favorire la messa a punto di un sistema di sostegno alla mobilità nel settore culturale, dopo il progetto pilota i-Portunus attualmente in corso.

 

L’obiettivo del bando è, infatti, sviluppare e attuare azioni di mobilità individuale di breve durata attraverso la fornitura di sostegno finanziario ad artisti e/o professionisti del settore culturale. Più in particolare, tenendo conto anche dei risultati di i-Portunus, il bando è orientato a:

– testare uno schema di mobilità praticabile ed efficiente per artisti e professionisti della cultura che agisca in complementarità con schemi di mobilità già esistenti a livello locale, regionale e/o nazionale.

– formulare raccomandazioni politiche per la piena attuazione di tale schema nella prossima generazione di programmi dell’UE.

Il bando è aperto a organizzazioni senza scopo di lucro, autorità pubbliche nazionali, regionali e locali, organizzazioni internazionali, università, istituti d’istruzione, centri di ricerca, organizzazioni profit. Questi soggetti devono avere esperienza nei settori culturali e creativi, nell’organizzazione di attività di mobilità a livello europeo o internazionale e nella gestione di progetti a livello europeo o internazionale. Devono inoltre essere stabiliti nei seguenti Paesi: Stati UE, Paesi ETFA (Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera), Paesi candidati all’UE e Paesi non-UE che, alla data dell’assegnazione del finanziamento, siano ammissibili al programma Europa Creativa (vedi lista).

I progetti devono essere presentati da un consorzio costituito da almeno 3 soggetti di diversi Paesi. La loro durata deve essere al massimo di 16 mesi con inizio indicativamente a febbraio 2020.

Il budget a disposizione del bando è di 1,5 milioni di euro con i quali la Commissione Ue prevede di finanziare massimo 2 progetti. Il contributo Ue per singolo progetto potrà coprire fino all’80% dei costi totali ammissibili per un massimo di 750.000 euro.

La scadenza per presentare proposte è il 27 settembre 2019.

Bando EAC/S12/2019: Progetto pilota per le industrie culturali e creative – FLIP for CCIs 2

Bando EAC/S12/2019: Progetto pilota per le industrie culturali e creative - FLIP for CCIs 2

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La Commissione europea ha pubblicato il bando “Pilot project – Finance, Learning, Innovation and Patenting for Cultural and Creative Industries – FLIP for CCIs 2”.

La call costituisce la seconda fase dell’azione pilota FLIP for CCI, che è stata lanciata lo scorso anno con il bando EAC/S11/2018. L’obiettivo di FLIP è definire e testare politiche e azioni per sostenere lo sviluppo delle ICC e generare benefici trasversali ed effetti spill-over nei settori con i quali le ICC si interfacciano. La prima fase di FLIP si è concentrata sui seguenti aspetti che interessano le industrie culturali e creative: Finanza, Apprendimento, Innovazione e Brevetti (Finance, Learning, Innovation e Patenting). Poiché le aree Finanza e Brevetti sono state ampiamente trattate nella prima fase, la seconda fase di FLIP si concentrerà sulle aree Apprendimento e Innovazione.

L’obiettivo principale in questa fase è esplorare attività che mirano a colmare il divario tra educazione al patrimonio culturale e sviluppo delle competenze, da un lato, e mercato del lavoro, dall’altro, e incoraggiare una più forte interazione del settore del patrimonio culturale con le industrie creative e realtà quali hub creativi, maker space, fab lab, centri e comunità culturali.

Il bando intende pertanto finanziare 1 progetto focalizzato sul settore del patrimonio culturale e sullo sviluppo delle competenze professionali per le ICC in questo settore, considerando anche quelle aree correlate al patrimonio culturale dei settori dell’industria dei contenuti, della moda, del design. Il progetto dovrebbe inoltre mostrare in che modo le regioni possono promuovere la creazione di posti di lavoro attraverso approcci innovativi per lo sviluppo delle competenze e la mobilità geografica e professionale nelle ICC correlate al patrimonio culturale.

Possono partecipare al bando persone giuridiche pubbliche e private stabilite in uno degli Stati UE. Può trattarsi di organizzazioni non-profit, organizzazioni internazionali, autorità pubbliche (a livello nazionale, regionale, locale), università, istituti di istruzione, centri di ricerca, enti a scopo di lucro.

Le proposte possono essere presentate singolarmente o da un consorzio: più precisamente, applicant di progetto può essere una singola entità coinvolta nel supporto strategico – relativo agli aspetti fondamentali del progetto – alle ICC, in particolare PMI e microimprese, attiva nei settori culturali e creativi, o un consorzio di cui la maggior parte dei partner siano attivi nei settori culturali

Il progetto da finanziare dovrà coprire almeno 3 Paesi UE e dovrà avere una durata di 28 mesi con inizio nel 2020.

Lo stanziamento complessivo a disposizione del bando è pari a 1.050.000 euro. Il progetto proposto potrà essere cofinanziato fino all’80% dei costi totali ammissibili.

La scadenza per presentare candidature è il 12 agosto 2019.

Europa Creativa – Bando “Creare ponti tra la cultura e i contenuti audiovisivi attraverso le tecnologie digitali”

Europa Creativa – Bando “Creare ponti tra la cultura e i contenuti audiovisivi attraverso le tecnologie digitali”

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Il presente bando offre sostegno a:

  1. a) progetti che promuovono nuove forme di creazione all’incrocio tra diversi settori culturali e creativi, compreso il settore audiovisivo, attraverso l’uso di tecnologie innovative, compresa la realtà virtuale, oppure
  2. b) progetti che promuovono approcci e strumenti trans-settoriali innovativi per facilitare l’accesso, la distribuzione, la promozione e la monetizzazione della cultura e della creatività, compreso il patrimonio culturale.

Verranno sostenuti progetti transnazionali che comprendono un aspetto audiovisivo e di nuova tecnologia digitale da realizzare in almeno uno dei seguenti settori: musei, spettacoli dal vivo e/o patrimonio culturale.

I risultati delle azioni intraprese devono essere condivisi con le parti interessate e i responsabili politici attraverso l’organizzazione di un workshop pubblico e la valutazione dell’impatto dell’azione.

La Commissione Ue prevede di finanziare 6-10 progetti.

Beneficiari: Organizzazioni no-profit pubbliche e private, autorità pubbliche a livello locale, regionale, nazionale, organizzazioni internazionali, università, istituti di istruzione, centri di ricerca, enti a scopo di lucro, liberi professionisti o soggetti equivalenti.

Proponente e partner di progetto devono essere stabiliti in uno dei seguenti Paesi ammissibili ad Europa Creativa: (per i Paesi non-UE si tiene conto di quanto indicato nel documento del 5/04/2019): i 28 Stati UE, i Paesi EFTA/SEE (solo Islanda e Norvegia), i Paesi candidati e potenziali candidati (Albania, Bosnia-Erzegovina, Macedonia del Nord, Montenegro, Serbia), i Paesi PEV (solo Moldavia, Ucraina, Tunisia).

Per ciascun progetto deve essere richiesto un contributo di almeno 150mila euro, corrispondente al massimo al 60% dei suoi costi totali ammissibili. Progetti che richiedono un contributo inferiore a 150mila euro non sono considerati ammissibili.

I progetti devono essere realizzati da un consorzio costituito da almeno 3 organismi – il proponente di progetto + 2 partner – provenienti da 3 diversi Paesi ammissibili.

I progetti devono avere durata di 18 mesi con inizio a partire dal 1°gennaio 2020 e conclusione entro il 30 giugno 2021.

La presentazione dei progetti avviene per via telematica. E’ necessario registrarsi al Participant’s Register accessibile dal Funding & Tender Portal al fine di ottenere un Participant Identification Code (PIC). La registrazione è richiesta per tutti i soggetti coinvolti nel progetto (proponente e partner). Il PIC sarà richiesto per l`eForm (formulario elettronico) e per presentare la candidatura online.

Scadenza: 20/06/2019 ore 12

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