POR FESR, APEA – Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate

POR FESR, APEA – Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate

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Obiettivo del presente bando è quello di promuovere e valorizzare le Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA), e quindi l’economia circolare, la simbiosi e lo sviluppo industriale e tecnologico sostenibile.

Il bando POR FESR sostiene investimenti finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti e la riduzione degli altri impatti ambientali delle Imprese, coerenti con gli obiettivi generali delle APEA e quelli specifici della singola APEA alla quale aderiscono.

Un’APEA è costituita da un insieme di aziende (minimo 2) industriali, artigianali, commerciali, agricole e alle ulteriori attività previste dall’art. 1, comma 1, lettera i) del DPR n. 160/2010, anche in forma mista, ed è caratterizzata dalla gestione integrata di infrastrutture, servizi centralizzati e risorse. Non è necessaria la contiguità dei soggetti aderenti, che possono operare in qualsiasi punto del territorio regionale.

L’obiettivo di ogni APEA è migliorare le prestazioni ambientali, industriali e sociali, in coerenza con gli indirizzi dell’Unione europea, per la promozione di uno sviluppo economico ambientale sostenibile nonché di un modello di gestione delle attività produttive in grado di accrescere la competitività delle imprese aderenti. Un obiettivo fissato dalla Regione Lazio attraverso una specifica Azione Cardine della programmazione 2014-2020.

Sono agevolabili Progetti che prevedono una o più delle seguenti Tipologie di Interventi:

  • Investimenti per l’Efficienza Energetica, inclusi impianti di Teleriscaldamento e Teleraffreddamento Efficienti sotto il Profilo Energetico, di Cogenerazione (autoconsumo) e, in forma combinata, per la Produzione di Energia da Fonti Rinnovabili (destinata all’autoconsumo);
  • Investimenti per la riduzione di emissioni inquinanti di PM10 o di NO2;
  • Investimenti per il risparmio, il riciclo dell’acqua all’interno del ciclo produttivo o per il riutilizzo delle Acque Reflue Industriali;
  • Investimenti per rendere i propri residui di lavorazione Prodotti o Sottoprodotti;
  • Investimenti per utilizzare Sottoprodotti di altre Imprese o materiale Riutilizzato o Riciclato nel proprio ciclo produttivo in luogo di materie prime vergini;
  • Investimenti per la Preparazione al Riutilizzo o il Riciclaggio di determinati Rifiuti Speciali (c.d. “End of Waste”), a determinate condizioni (realizzati da Imprese già autorizzate e i cui input o output provengano o siano utilizzati per almeno il 50% da altre Imprese Aderenti all’APEA);
  • Investimenti per la riduzione di altri impatti ambientali, tramite l’ecoinnovazione o l’introduzione di prodotti o processi che riducono l’uso di una risorsa naturale o prevengono la produzione di rifiuti.

Oltre a tali Tipologie di Interventi e Investimenti “core”, che includono le relative spese di progettazione e tecniche, il Progetto può comprendere:

  • altri Investimenti non compresi nelle Tipologie di Intervento precedenti, ma strettamente strumentali a uno o più di essi;
  • altri studi ambientali e i servizi relativi all’ottenimento di certificazioni energetiche o ambientali;
  • l’avviamento di iniziative imprenditoriali dedicate a perseguire gli obiettivi dell’APEA e alla realizzazione del “programma per il miglioramento dell’efficienza dell’uso delle risorse dell’APEA”.

L’agevolazione è concessa in regime De Minimis, sotto forma di contributo a fondo perduto nella misura del 50% delle Spese Ammesse.

In alternativa il contributo a fondo perduto può essere richiesto nella forma di Aiuto in esenzione ai sensi del Reg. (UE) 651/2014 (RGE):

  • nella misura del 20% degli Investimenti realizzati dalle Piccole o Micro Imprese, o del 10% nel caso di Medie Imprese (art. 17);
  • nella misura del 50% per servizi di consulenza, inclusi studi e certificazioni, nel caso di Medie, Piccole o Micro Imprese (MPMI) (art. 18);
  • nella misura e alle condizioni indicate ai sensi degli artt. 36, 37, 38, 40, 41, 46, 47 e 49 del RGE (Aiuti per la tutela dell’ambiente). Qualora l’importo dell’Investimento non risultasse interamente una Spesa Ammissibile ai sensi di tali articoli, sull’importo residuo è concedibile l’Aiuto in regime De Minimis o, nel caso delle MPMI, un Aiuto ai sensi dell’art. 17 del RGE.

Alle nuove iniziative imprenditoriali dedicate a perseguire le finalità dell’APEA è concedibile anche un sostegno ai fabbisogni finanziari per l’avviamento ai sensi dell’art. 22 del RGE, che non prevede Spese Ammissibili individuabili. Tale Aiuto, nella forma di contributo a fondo perduto, è dimensionato sugli effettivi fabbisogni finanziari necessari a raggiungere il punto di pareggio, ma non può comunque superare 400.000 euro (600.000 se in Zona Assistita) e il minore importo tra:

  • il 100% degli apporti cash dei soci o consorziati, effettivamente versati a titolo di capitale sociale, incluso eventuale sovraprezzo, o finanziamenti soci in conto capitale;
  • il 25% delle Spese Ammesse per gli Investimenti previsti dal Progetto.

In ogni caso devono essere rispettati il massimale per Impresa Unica previsto dal De Minimis e i limiti di cumulo con altri Aiuti sulle medesime spese ammissibili previsto dal RGE.

Beneficiari di questo bando sono le Imprese Aderenti all’APEA al momento della concessione definitiva dell’Aiuto, ovvero che abbiano sottoscritto il Regolamento di Adesione e Gestione di una APEA formalmente riconosciuta tale dalla Regione Lazio. Possono tuttavia presentare richiesta anche soggetti che hanno aderito ad un progetto di APEA per la quale sia stato richiesto formalmente il riconoscimento, mediante il Portale Green Lazio (in modalità non modificabile, status “trasmesso”), entro il termine ultimo per la presentazione delle Domande.

Le Grandi Imprese sono ammissibili limitatamente alla Tipologie di Intervento n. 1.

I Progetti possono essere realizzati:

  • da singole Imprese, inclusi Consorzi e Contratti di Rete, già iscritti al Registro delle Imprese al momento della presentazione della Domanda o, nel caso dei Liberi Professionisti, già titolare di partita IVA attiva. Solo nei casi di Progetti da realizzarsi mediante una Aggregazione Stabile o/e una nuova iniziativa imprenditoriale dedicata a perseguire le finalità dell’APEA, queste possono essere costituite anche successivamente alla concessione del contributo;
  • da più Imprese in modo unitario tramite una Aggregazione Temporanea, anche da costituire successivamente alla concessione del contributo.

Le richieste di contributo devono essere presentate esclusivamente via PEC, dalle ore 12:00 del 28 aprile 2020 e fino alle ore 18:00 del 9 luglio 2020

FEAMP 2014-2020 – Misura 2.50 – Sviluppo sostenibile dell’acquacoltura – Promozione del capitale umano e del collegamento in rete – Anno 2020

FEAMP 2014-2020 – Misura 2.50 – Sviluppo sostenibile dell’acquacoltura – Promozione del capitale umano e del collegamento in rete – Anno 2020

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Il presente Avviso intende promuovere il capitale umano per contribuire a migliorare la competitività e il rendimento economico delle attività acquicole, per ottenere un settore competitivo e rispettoso dell’ambiente.

La Misura intende favorire la formazione professionale, l’apprendimento permanente, la diffusione delle conoscenze scientifiche, lo scambio di esperienze e il collegamento in rete nel settore dell’acquacoltura.

Gli interventi potranno consistere in percorsi di formazione continua, seminari tematici formativi, collegamenti in rete, scambi di esperienze e buone pratiche, eventi di diffusione.

I soggetti ammissibili sono gli Organismi accreditati ai sensi della normativa della Regione Emilia-Romagna vigente per l’ambito “Formazione continua e permanente”.

Scadenza: 6 maggio 2020

DCI II – Autorità Locali: Partnership per città sostenibili 2020

DCI II – Autorità Locali: Partnership per città sostenibili 2020

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Bando per il sostegno a partnership fra Autorità Locali (AL) dell’UE e dei Paesi extra-UE che garantiscano uno sviluppo urbano sostenibile di queste ultime, nel quadro di DCI II – Organizzazioni della società civile e Autorità locali.

I progetti devono svolgersi nei Paesi partner extra UE ammissibili in uno dei diversi lotti nei quali è articolato il bando.

Con AL si intendono istituzioni pubbliche dotate di personalità giuridica, componenti la struttura dello Stato a un livello più basso del governo centrale, quali ad esempio municipalità, comunità, distretti, provincie, regioni, ecc.

Obiettivo del bando è quello di promuovere lo sviluppo urbano integrato attraverso partnership tra le Autorità locali degli Stati dell’UE e dei paesi partner in conformità con l’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile.

Il bando è articolato in quattro lotti geografici e 2 lotti orizzontali (ciascuno con un budget indicativo dedicato).

Lotto 1 – Africa Sub-sahariana

Lotto 2 – Asia e Pacifico

Lotto 3 – America latina e Caraibi

Lotto 4 – Paesi della politica di vicinato (Sud e Est)

Lotto 5 – Città sostenibili di dimensioni più ridotte (150.000 abitanti per le città europee, 300.000 per e città extraeuropee)

Lotto 6 – Paesi estremamente fragili (Afghanistan, Burundi, Repubblica centrafricana, Chad, Repubblica democratica del Congo, Eritrea, Etiopia, Haiti, Iraq, Mali, Somalia, Sud Sudan, Sudan, Siria, Yemen)

Una proposta progettuale deve riguardare un solo lotto e avere ad oggetto la creazione di nuove partnership (o il miglioramento di quelle esistenti) finalizzate a promuovere lo sviluppo urbano sostenibile attraverso lo sviluppo di capacità e la fornitura di servizi alle AL dei Paesi terzi del lotto prescelto ricorrendo agli scambi peer to peer e all’erogazione di servizi.

In particolare, si terrà conto delle nuove priorità politiche dell’UE, il “New Green Deal” in primis, auentando l’importanza del miglioramento della sostenibilità nei diversi obiettivi specifici.

Il bando prevede 5 Obiettivi specifici:

  1. Rafforzare la governance urbana

Attività finanziabili (elenco non esaustivo):

– sviluppo delle capacità dei funzionari pubblici responsabili delle questioni urbane a livello subnazionale,

– supporto alle AL per tradurre le politiche urbane nazionali nella pianificazione urbana integrata, nella pianificazione territoriale e nella gestione dell’uso del suolo, garantendo collegamenti tra sviluppo urbano sostenibile, pianificazione e resilienza,

– supporto alle AL per migliorare le disposizioni istituzionali per la gestione urbana,

– elaborazione di accordi favorevoli alla consultazione e cooperazione tra le diverse parti interessate (livelli governativi, settore privato, università, organizzazioni della società civile) in diverse aree dello sviluppo urbano sostenibile,

– progettazione di meccanismi di responsabilità nei confronti degli abitanti delle città e della società civile o miglioramento di quelli esistenti,

– supporto alle AL nell’ideare piani d’azione e progetti volti a migliorare la gestione delle finanze pubbliche comunali e i sistemi di generazione delle entrate,

– formazione dei rappresentanti delle AL sui metodi e i principi di governance urbana.

  1. Assicurare che le città siano inclusive

Attività finanziabili (elenco non esaustivo):

– integrazione dei gruppi emarginati e vulnerabili, compresi gli sfollati forzati e i migranti vulnerabili, mettendoli al centro dell’attenzione e affrontando al contempo i bisogni più urgenti senza lasciare indietro nessuno,

– progetti che promuovono i sistemi urbani che affrontano il divario di genere nella pianificazione urbana rispondendo alle esigenze delle donne, compresa la sicurezza negli spazi pubblici urbani,

– progetti pilota su servizi di base e infrastrutture di rete, ovvero acqua, servizi igienico-sanitari, rifiuti, in particolare il riciclaggio, energia, compresa l’efficienza energetica, e trasporto pubblico,

– supporto tecnico alle autorità locali per l’accesso ad alimenti sicuri, nutrienti e sufficienti in un contesto più ampio di sostegno allo stabilimento di collegamenti tra zone rurali e città,

– progetti nel campo dello sviluppo urbano integrato centrati sul patrimonio culturale o sugli spazi culturali nelle città come fattori per garantire l’inclusione.

  1. Rendere più verdi le città e migliorarne la resilienza

Attività finanziabili (elenco non esaustivo):

– miglioramento della qualità ambientale nelle città e dell’economia circolare, compresi la mitigazione del cambiamento climatico, l’adattamento e l’adozione di misure,

– progetti pilota per sostenere l’ideazione e implementazione di nuove politiche locali in tema di ambiente e resilienza al cambiamento climatico,

– sensibilizzazione sui modi di trasporto alternativi al fine di migliorare la mobilità urbana sostenibile e a basse emissioni di carbonio,

– sviluppo della preparazione alle catastrofi e degli interventi di riduzione dei rischi: saranno promosse soluzioni naturali per la riduzione del rischio di catastrofi, specialmente quando contribuiscano anche all’adattamento ai cambiamenti climatici.

  1. Migliorare la prosperità e l’innovazione nelle città

Attività finanziabili (elenco non esaustivo):

– formazione e sovvenzioni per stimolare un ambiente favorevole al settore privato, in particolare alle imprese locali che promuovono attività inclusive e sociali,

– supporto tecnico alle AL dei Paesi partner per elaborare meccanismi finanziari e innovativi per finanziare investimenti in infrastrutture sostenibili di larga scala e la loro manutenzione,

– progetti pilota incentrati sull’innovazione per creare occupazione e promuovere l’imprenditoria socialmente responsabile.

  1. Rinforzare la resilienza istituzionale in contesti di fragilità (lotto 6)

Attività finanziabili (elenco non esaustivo):

– supporto alle AL perché possano migliorare le disposizioni istituzionali per la gestione della città in situazioni di crisi o fragilità,

– elaborazione di disposizioni che favoriscano la consultazione e cooperazione con diverse parti interessate (distinti livelli governativi, settore privato, mondo accademico, organizzazioni della società civile),

– formazione destinata ai rappresentanti delle amministrazioni locali sui metodi e i principi di governance urbana,

– scambio di esperienze con altre autorità locali in situazioni di fragilità,

– attività pilota volte a migliorare l’erogazione dei servizi di base da parte delle autorità locali.

Per i lotti 1-5 una proposta progettuale deve riguardare l’Obiettivo specifico 1 e almeno uno fra gli obiettivi 2, 3 e 4

Per il lotto 6 una proposta progettuale deve riguardare l’Obiettivo specifico 1 e l’obiettivo 5.

Una proposta progettuale deve chiaramente evidenziare come i proponenti intendono operare per raggiungere almeno una delle seguenti priorità:

  1. Dimostrare chiaramente il contributo al raggiungimento dell’SDG 11 (Città e comunità sostenibili),
  2. Integrare nelle attività la promozione dell’apprendimento peer to peer e/o scambi e/o dislocazioni a breve termine di funzionari di livello sub-nazionale attraverso attività di gemellaggio,
  3. Promuovere approcci multi-stakeholder e multisettoriali,
  4. promuovere l’approccio RBA (Right base approach), l’approccio basato sui diritti che comprende tutti i diritti umani

Priorità aggiuntive (che non sono obbligatorie ma, se presenti, forniscono valore aggiunto al progetto):

– cooperazione triangolare: partnership guidate da città extra-Ue, di 2 o più paesi in via di sviluppo (PVS) finalizzate a implementare programmi e progetti di cooperazione attraverso scambi di esperienze, competenze risorse e know-how tecnico

– smart cities

– creazione di lavoro

Beneficiari

Lotti geografici:

Autorità locali o loro associazioni/reti stabiliti negli Stati UE, nei paesi e territori in via di sviluppo inclusi negli elenchi dei beneficiari di aiuto allo sviluppo inseriti nella lista OCSE/DAC che non sono membri del gruppo G20 oppure membri del gruppo G20 qualora lo stato sia beneficiario della sovvenzione; Paesi e territori d’oltremare (PTOM)

Lotto 5: rispetto alle condizioni precisate nei lotti geografici le autorità locali devono essere di dimensione più ridotta (150.000 abitanti per quelle dell’UE e 300.000 per quelle degli stati partner in cui si realizza il progetto).

Lotto 6: vale lo stesso indicato nei lotti geografici ma i progetti si devono realizzare in uno dei 15 paesi ad elevata fragilità.

I paesi di origine dei soggetti ammissibili sono specificati nell’allegato L del bando mentre i paesi compresi nei diversi lotti sono elencati nell’allegato M).

Il contributo comunitario può coprire fino al 95% dei costi ammissibili (e non può scendere al di sotto del 50%) nel rispetto dei seguenti massimali:

Lotti 1-4: il contributo massimo può essere di 5.000.000 eur; non saranno presi in considerazione progetti che richiedano un contributo inferiore a 2.000.000 eur

Lotti 5 e 6: il contributo massimo può essere di 1.000.000 eur; non saranno presi in considerazione progetti che richiedano un contributo inferiore a 500.000 eur

I progetti devono avere una durata compresa fra 24 e 48 mesi e devono prevedere un partenariato di almeno 2 soggetti ammissibili così costituito:

– almeno 1 partner UE,

– almeno 1 partner dello Stato beneficiario (uno degli stati ammissibili del lotto selezionato)

Il proponente può essere stabilito indifferentemente nell’UE o nello Stato beneficiario. Per i progetti di cooperazione triangolare i co-proponenti devono essere (almeno) 2 (uno per ogni Stato partner coinvolto).

Le proposte di progetto devono essere scritte in inglese, francese, spagnolo o portoghese e devono realizzarsi in massima parte in uno dei Paesi ammissibili per il lotto considerato (Allegato M del bando): sono possibili eccezioni per una parte marginale di attività, come workshop, seminari ed eventi dedicati, (che vanno adeguatamente giustificate).

Il bando è qualificato come “ristretto” e questo implica che la presentazione delle proposte di progetto avvenga in due fasi: la prima consiste nell’invio delle proposte di progetto attraverso la compilazione del concept note, un formulario meno dettagliato attraverso il quale presentare il progetto in modo sintetico; solo i progetti valutati positivamente saranno inseriti in una short list e i loro proponenti saranno invitati a presentare le proposte complete di progetto. Le proposte complete devono essere CONFORMI CON QUELLE PRESENTATE ATTRAVERSO IL CONCEPT NOTE (ovvero: gli elementi presentati nel concept note non possono essere modificati nella proposta completa).

Sia il proponente sia i partner devono essere registrati nel sistema PADOR: il proponente deve esserlo già al momento della presentazione del concept note, mentre i partner è sufficiente che lo siano al momento della presentazione della proposta completa del progetto.

La presentazione dei concept note deve essere fatta esclusivamente attraverso il sistema PROSPECT.

Scadenza: 14 Aprile 2020 (termine ultimo per il ricevimento dei concept note)

Dieta sana per una vita sana: a breve un nuovo bando della Joint Programming Initiative ‘A Healthy Diet for a Healthy Life’

Dieta sana per una vita sana: a breve un nuovo bando della Joint Programming Initiative ‘A Healthy Diet for a Healthy Life’

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Dieta sana per una vita sana: a breve un nuovo bando della Joint Programming Initiative ‘A Healthy Diet for a Healthy Life’
‘A Healthy Diet for a Healthy Life’ (JPI HDHL) ha pre-annunciato per il prossimo 20 gennaio il lancio di un nuovo bando dal titolo: “Development of targeted nutrition for prevention of undernutrition for older adults (PREVNUT)”.

L’obiettivo della call è di supportare progetti di ricerca transnazionali che affrontino il tema della prevenzione della denutrizione per i cittadini anziani europei attraverso il consumo di cibo sano.

Le proposte dovranno focalizzarsi sui segunti topic (uno o entrambi):

l’equilibrio tra dieta e attività fisica per prevenire la denutrizione
lo sviluppo di prodotti alimentari innovativi, sulla base di nuove ricerche sul metabolismo, sulla biodisponibilità di macro e/o micro nutrienti e l’assorbimento negli anziani.
La scadenza pre la presentazione delle proposte progettuali sarà il 7 aprile 2020.

European Energy Efficiency Conference 2020

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La European Energy Efficiency Conference 2020, che si terrá dal 4 al 6 marzo 2020 a Wels, in Austria, nel contesto della World Sustainable Energy Days, offre conferenze e sessioni di networking interamente incentrati su come realizzare la transizione energetica locale. Gli argomenti spazieranno da politiche efficaci al finanziamento di azioni locali e i partecipanti potranno conoscere ciò che sta già accadendo in Europa e nel mondo per quanto riguarda la materia dell’efficienza energetica.

Gli iscritti all’evento beneficeranno di:

  • aggiornamenti sulle politiche e sui programmi di finanziamento dell’UE
  • regimi di finanziamento verde e come possono essere applicati nella pratica
  • possibilitá di presentare i propri progetti e discutere nuove collaborazioni
  • beneficiare di un pacchetto completo che copre politiche, mercati, finanziamenti, mobilità elettrica, efficienza energetica industriale e altro ancora
  • visitare una fiera leader nel campo della sostenibilitá con 1.600 aziende espositrici

Per avere maggiori informazioni ed effettuare iscrizioni, si prega di consultare la pagina dell’evento.

Bando Music Moves Europe – Programmi di co-creazione e co-produzione per il settore musicale

Bando Music Moves Europe – Programmi di co-creazione e co-produzione per il settore musicale

 

 

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Il bando intende sostenere almeno 10 progetti per la realizzazione di programmi pilota di co-creazione e co-produzione per cantautori e musicisti, che siano innovativi e sostenibili e con un chiaro valore aggiunto europeo, al fine di facilitare lo sviluppo di un repertorio musicale europeo. L’attenzione è posta sul riunire cantautori e interpreti musicali di nazionalità e background diversi per creare un ambiente di apprendimento diversificato che stimoli la creatività e migliori l’apprendimento reciproco.

In particolare, le proposte devono dimostrare di contribuire al seguente obiettivo specifico: organizzare un campo creativo, di dimensione europea, per migliorare le capacità di songwriting degli artisti. Il campo dovrebbe offrire opportunità di apprendimento da professionisti esperti, migliorare le capacità di scrittura creativa, facilitare la collaborazione e la creazione di una rete di songwriting tra i partecipanti, promuovere il networking con professionisti di successo dell’industria musicale e aiutare i partecipanti a destreggiarsi tra il processo creativo e gli aspetti commerciali del songwriting. I programmi di co-produzione e co-creazione proposti dovrebbero avere una chiara visione di come i prodotti musicali realizzati verranno lanciati e come possono raggiungere il pubblico.

Le proposte dovrebbero, inoltre, soddisfare almeno due dei seguenti obiettivi, per aiutare gli artisti ad entrare con successo nel mercato musicale:

– affiancare allo sviluppo di capacità di co-creazione e co-produzione lo sviluppo di capacità sui metodi efficaci di promozione delle canzoni, incluso, fra l’altro, l’utilizzo dei social media;

– sviluppare le capacità di story-telling degli artisti e aiutarli a identificare il loro pubblico target;

– aiutare a mettere in contatto gli artisti con musicisti, produttori, case discografiche, dipartimenti musicali di case cinematografiche e studi televisivi;

– formare i partecipanti su come scrivere musica per i film, la televisione, la pubblicità o il teatro;

– fornire addestramento/supporto allo sviluppo personale e professionale di compositori e artisti per diventare figure di successo nel settore musicale;

– migliorare la comprensione da parte degli artisti delle questioni inerenti il copyright e le licenze.

I progetti proposti devono avere durata massima di 14 mesi.

Possono presentare progetti persone giuridiche pubbliche e private che dimostrino competenze pertinenti al settore musicale e con conoscenze e capacità di organizzare campi o workshop di co-creazione musicale e/o residenze musicali.

Questi soggetti possono essere organizzazioni non profit, autorità pubbliche (di livello nazionale, regionale, locale), università, piccole e medie imprese e devono essere stabiliti negli Stati UE e nei Paesi non UE ammissibili al sottoprogramma Cultura di Europa Creativa.

I progetti possono essere presentati da un singolo soggetto oppure da un consorzio costituito da almeno 2 partner.

Lo stanziamento complessivo per questo bando è di 5.000.000 euro. Ciascun progetto potrà essere cofinanziato dall’Ue fino all’85% dei costi totali ammissibili per un massimo di 50.000 euro.

Scadenza: 30 aprile 2020, ore 13.00

Bando dell’AICS dedicato agli enti territoriali

Bando dell’AICS dedicato agli enti territoriali

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L’avviso pubblico è stato pubblicato in gazzetta ufficiale e si riferisce alla “Concessione di contributi a iniziative presentate dagli Enti territoriali da parte dell’Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo in tema di Partenariati Territoriali e implementazione territoriale dell’Agenda 2030” per i quali è stata stanziata una dotazione finanziaria complessiva di 15 milioni a valere sulle risorse 2019. Il termine per la presentazione delle proposte progettuali all’AICS è fissato per il 25 marzo 2020.

L’80 per cento dei fondi sarà destinato al cofinanziamento dei progetti approvati e da realizzare nei Paesi prioritari della Cooperazione Italiana. La restante quota del 20 per cento sarà riservata al cofinanziamento delle proposte da realizzarsi in Paesi non prioritari.

Di seguito gli obiettivi generali fissati dall’AICS:

Obiettivo generale 1 – Contribuire allo sviluppo dei Paesi partner agendo:

  • a supporto della capacità di governo delle istituzioni locali, dei processi di riforma (ad esempio, di decentramento amministrativo) che le istituzioni intendono porre in atto, nonché a supporto della capacità delle istituzioni stesse di definire e/o implementare politiche adeguate alle istanze delle comunità di riferimento (segnatamente, politiche attive del lavoro). Il rafforzamento delle / e il supporto alle strutture istituzionali dei Paesi partner rappresenta altresì condizione imprescindibile per un concreto riconoscimento e rispetto dei diritti umani; per una concreta rimozione degli ostacoli che impediscono a livello territoriale i processi di sviluppo sostenibile; per una partecipazione democratica e inclusiva ai processi decisionali, in modo equo, responsabile e trasparente;
  • altrettanto rilevante è la promozione e lo sviluppo di servizi del territorio, socio-sanitari, anagrafici, educativi, di formazione professionale, che garantiscano un accesso inclusivo soprattutto per le donne, i minori, i giovani, gli anziani e le persone con disabilità.

Obiettivo generale 2 – Contribuire alla promozione di uno sviluppo urbano/territoriale sostenibile e resiliente attraverso:

  1. a) l’implementazione di misure di adattamento ai cambiamenti climatici in ambiente urbano;
  2. b) la riduzione degli effetti dell’inquinamento nelle città e/o in territori più ampi, in particolare in termini di controllo della qualità dell’aria, gestione dei rifiuti;
  3. c) l‘aumento dell’efficienza e delivery dei servizi di pubblica utilità che possano impattare sull’ambiente.

Tale processo di sviluppo pone i territori al centro delle sfide ambientali ed economiche di oggi e richiede:

  1. i) politiche integrate riguardo all’uso efficiente delle risorse, favorendo in particolare l’uso energetico di risorse a basse emissioni di carbonio;
  2. ii) elementi di innovazione sociale e tecnologica che permettano la riduzione dei costi dei servizi;

iii) forme più inclusive e sostenibili di urbanizzazione/gestione del territorio basate, in particolare, su un approccio partecipativo, integrato e sostenibile alla pianificazione urbana/territoriale.

I progetti dovranno prevedere una durata minima di 24 mesi e massima di 36 mesi e contenere una richiesta di contributo AICS complessivamente non superiore a 900.000 Euro per iniziative di durata pari a 24 mesi fino al massimo di 29 mesi e 1.400.000 Euro per iniziative di durata superiore e fino al massimo di 36 mesi.

Il contributo AICS non potrà comunque essere superiore all’80 per cento del costo totale dell’iniziativa, il restante 20 per centro dovrà essere messo a disposizione da parte del Proponente come forma di valorizzazione della sola spesa per risorse umane.

Ciascun Ente territoriale, in qualità di Soggetto proponente, potrà presentare un’unica proposta come capofila.

L’AICS riconosce l’importanza del partenariato territoriale, che inquadrato nell’ambito di un approccio multistakeholder, svolge un ruolo significativo nel raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 in quanto, tramite esso, si riesce in modo più efficace ad individuare le priorità dei partner locali, a rispondere alle necessità di sviluppo economico, ambientale e sociale dei territori, e a realizzare programmi di sviluppo sostenibile coerenti con tali necessità, mediante il coinvolgimento attivo degli attori locali (istituzioni, università, soggetti no-profit, imprese, etc.) che operano a più livelli.

Il bando intende quindi favorire il coinvolgimento e valorizzare il ruolo di enti locali e soggetti no profit, presenti nel territorio di riferimento dell’Ente proponente, ricorrendo allo strumento del re-granting per una quota non superiore al 20% del contributo AICS richiesto.

I soggetti cui l’Ente proponente può rivolgere il re-granting sono in particolare:

  • OSC che operano nel territorio dell’Ente proponente, anche non iscritte all’Elenco
  • organizzazioni e le associazioni delle comunità di migranti
  • enti locali

Eventuali richieste di chiarimenti relative al bando dovranno pervenire ad AICS entro il 24 Gennaio 2020.

Nuovo bando europeo per infrastrutture di trasporto sostenibili

Nuovo bando europeo per infrastrutture di trasporto sostenibili

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L’INEA ha lanciato un bando per infrastrutture di trasporto nell’ambito del programma Connecting Europe Facility – settore trasporti (CEF Transport) che mette a disposizione 1.4 miliardi di € per progetti di costruzione, aggiornamento e miglioramento delle infrastrutture europee. La scadenza del bando è prevista per il 26 febbraio 2020.

Il bando sostiene le priorità del piano di lavoro pluriennale CEF transport per il 2014-2020; possono partecipare:

  • uno o più Stati membri
  • con l’accordo degli Stati membri interessati, organizzazioni internazionali, iniziative congiunte, iniziative pubbliche o private o enti stabiliti in uno Stato membro

Il Meccanismo per connettere l’Europa (Connecting Europe Facility – CEF) è lo strumento di finanziamento dell’Unione europea per gli investimenti strategici nelle infrastrutture per i trasporti, l’energia e il settore digitale.

Horizon 2020. Bandi “Leadership industriale” – sostenibilità industriale (I scadenza)

Horizon 2020. Bandi "Leadership industriale" - sostenibilità industriale (I scadenza)

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Scade il 12 dicembre 2019, l’invito a presentare proposte “sostenibilità industriale” nel settore delle nanotecnologie, materiali avanzati, biotecnologie e manifattura e processi avanzati, pubblicato nell’ambito dell’azione “Leadership industriale” del programma Horizon 2020.

La Commissione europea ha aggiornato il Programma di Lavoro 2018-2020 relativo alle “Nanotechnologies, Advanced Materials, Biotechnology and Advanced Manufacturing and Processing” le cui azioni mirano a rendere l’Europa leader nel settore delle tecnologie abilitanti e industriali in oggetto. Queste sono inoltre sono aree chiave che determinano la posizione dell’Europa nel mercato globale. Investire in queste aree dà una spinta alla competitività, crea posti di lavoro e sostiene la crescita.

Le attività del programma di lavoro riguardano l’intera catena dell’innovazione, con livelli di  technology readiness che attraversano la gamma fondamentale dai livelli medi ai livelli elevati che precedono la produzione di massa, e di contribuire a colmare le lacune in questo intervallo.

Tali attività saranno basate su programmi di ricerca e innovazione definiti dal settore industriale e commerciale, insieme con la comunità di ricerca, e hanno un forte accento sulla promozione degli investimenti del settore privato.

Il bando con scadenza il 12 dicembre 2019 riguarda il seguente topic:

LC-NMBP-31-2020 (IA): Materials for off shore energy

Horizon 2020 Cities of the Future 2019

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TUBITAK con il supporto del progetto europeo “Technical Assistance for Turkey in Horizon 2020 Phase II” sta organizzando per la giornata dell’8 Novembre 2019 un International Brokerage Event che riguarderà i nuovi topic del Work Programme Energia (Horizon 2020):
  • Next Generation Batteries
  • Automated Road Transport
  • Green Vehicles, Mobility for Growth
  • Smart, Sustainable and Resilient Cities
  • Energy – Efficient Buildings (EEB)
  • Smart Energy Systems and Consumers
  • Circular Economy; Raw Materials
  • Sustainable Process Industry (SPIRE)
  • Factories of the Future (FoF)
  • Robotics and AI for Manufacturing
Cities of the Future 2019 riunirà più di 300 partecipanti provenienti da tutta Europa e Turchia e coinvolgerà centri di ricerca e imprese del settore energetico, dando loro la possibilità di discutere di nuove idee e opportunità collaborative, nonché di venire a conoscenza delle novità relative ai nuovi bandi.
Per maggiori informazioni consultare la pagina dell’evento.
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