Credito Adesso 2020

Credito Adesso 2020

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Credito adesso rientra nel pacchetto di misure approvate per affrontare l’emergenza Coronavirus e soddisfare l’esigenza di piccole e medie imprese e professionisti lombardi di poter disporre di liquidità per garantire la continuità aziendale e avere le risorse necessarie per consentire la ripartenza. Domande dal 23 aprile 2020 fino ad esaurimento risorse. La dotazione finanziaria di Credito adesso è stata incrementata e la misura è stata modificata per assicurare a PMI e a professionisti strumenti che facilitino l’accesso al credito e la liquidità in tempi rapidi.

Le principali novità sono:

– ampliata la tipologia delle imprese che possono accedere alla misura;

– prevista la possibilità di convenzionare anche i Consorzi di Garanzia Collettiva fidi (Confidi) iscritti nell’elenco di cui all’112 bis TUB ovvero all’albo unico di cui all’art. 106 TUB come modificato dal D.Lgs. 13 agosto 2010, n. 141 che, insieme alle banche già convenzionate, diventeranno funding partner dell’iniziativa;

– incrementato il contributo in conto interessi dal 2% al 3%;

– prevista l’introduzione, ove tecnicamente possibile e non sia necessario modificare le attuali Convenzioni con i funding partner, di modalità per una sensibile riduzione degli attuali tempi di deliberazione dei finanziamenti;

– prevista, ove tecnicamente possibile e non sia necessario modificare le attuali Convenzioni con i funding partner, l’introduzione di un periodo di preammortamento pari a 6 – 12 mesi.

Possono partecipare:

  1. PMI e MID CAP:
  • singole e in qualunque forma costituite, ivi comprese le imprese artigiane;
  • sede Operativa in Lombardia;
  • iscritte al registro delle imprese;
  • operative da almeno 24 mesi;
  • media dei Ricavi Tipici, risultante dagli ultimi due Esercizi contabilmente chiusi alla data di presentazione della domanda di partecipazione, pari ad almeno Euro 120.000,00;
  • appartenenti a uno dei settori elencati nell’avviso con riferimento al codice ISTAT primario – ATECO 2007.
  1. LIBERI PROFESSIONISTI
  • dotati di partita Iva da almeno 24 mesi;
  • operanti in uno dei comuni della Lombardia;
  • iscritti a un albo professionale del territorio lombardo del relativo ordine o collegio professionale o aderenti a una delle associazioni professionali iscritte nell’elenco del Mise;
  • appartenenti ad uno dei settori di cui alla lettera M del codice ISTAT primario – ATECO 2007;
  • media dei Ricavi Tipici, risultante dagli ultimi due Esercizi contabilmente chiusi alla data di presentazione della domanda di partecipazione, pari ad almeno Euro 120.000,00.
  1. STUDI ASSOCIATI
  • dotati di partita Iva da almeno 24 mesi;
  • operanti in uno dei comuni della Lombardia;
  • i cui soci risultano iscritti a un albo professionale del relativo ordine o collegio professionale o aderenti a una delle associazioni professionali iscritte nell’elenco del Mise;
  • appartenenti ad uno dei settori di cui alla lettera M del codice ISTAT primario – ATECO 2007;
  • media dei Ricavi Tipici, risultante dagli ultimi due Esercizi contabilmente chiusi alla data di presentazione della domanda di partecipazione, pari ad almeno Euro 120.000,00.

L’Intervento finanziario è costituito da un finanziamento e da un contributo in conto interessi.

L’importo del singolo Finanziamento richiesto:

  • non può superare il 15% della media dei ricavi tipici risultante dagli ultimi due esercizi contabilmente chiusi;
  • per i soggetti che depositano il bilancio, il singolo finanziamento deve essere minore o uguale alla differenza media tra Attivo circolante e Disponibilità liquide;
  • compreso tra 18 mila e 200 mila euro (per i Liberi Professionisti, gli Studi Associati e le imprese Ateco J 60), 750 mila euro (per le PMI) e 1,5 milioni di euro (per le MID CAP).

Finlombarda SpA concederà un contributo in conto interessi pari al 3% a parziale copertura degli oneri connessi al finanziamento in termini di minore onerosità del finanziamento e, comunque, in misura tale da non superare il tasso definito per il finanziamento sottostante.

Open Innovation: candidature aperte per la call #Open2TheFuture dedicata a nuovi servizi digitali

Open Innovation: candidature aperte per la call #Open2TheFuture dedicata a nuovi servizi digitali

Al via il bando #Open2TheFuture, lanciato da Open Innovation di Fastweb insieme a Cariplo Factory, per selezionare idee innovative che possano generare servizi e soluzioni concrete in risposta alle necessità di famiglie e imprese sfruttando le opportunità offerte dal digitale.

Il bando si rivolge a tutti i dipendenti di Fastweb, coinvolgendoli nella proposta di idee, e a startup, PMI, Centri di Ricerca e Università.

Le proposte devono rientrare nelle seguenti due aree di interesse:

  • Nuovi servizi digitali – Soluzioni sviluppate prevalentemente, nell’ambito del divertimento e il tempo libero, della Smart Home, della salute e del benessere e della sicurezza (principalmente rivolte a famiglie e /o PMI) che siano volte a migliorare la qualità della vita dei clienti risolvendo i loro bisogni e/o difficoltà
  • Soluzioni data driven – Soluzioni per supportare la trasformazione e il miglioramento delle decisioni strategiche, dell’efficienza operativa aziendale e dell’esperienza del cliente attraverso l’utilizzo dei big data, dell’intelligenza artificiale e di strumenti avanzati di automazione

Verranno selezionati fino ad un massimo di 8 progetti che verranno presentati durante il Concept Selection Event a giugno 2020.

La scadenza per la presentazione delle candidature è il 28 maggio 2020.

Dal Bene confiscato al Bene riutilizzato: strategie di comunità per uno sviluppo responsabile e sostenibile

Manifestazioni di interesse per progetti territoriali di sviluppo del welfare di comunità

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Il presene avviso della Regione Puglia si pone l’obiettivo di promuovere la legalità sostenendo progetti che rendano i beni confiscati, emblemi di legalità e di rinnovate iniziative di valenza etica, sociale e culturale e di sviluppo del territorio.

Nello specifico, la misura finanzia interventi di riqualificazione e rifunzionalizzazione di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata sul territorio pugliese e trasferiti al patrimonio dei Comuni, i quali, in qualità di soggetti proponenti, li possono utilizzare per attività di animazione sociale e partecipazione collettiva.

Le proposte progettuali candidabili a finanziamento da parte dei Comuni devono interessare interventi funzionali al riuso sociale dei beni, in relazione ad uno dei seguenti ambiti tematici: iniziative per la produzione di beni ed erogazione di servizi in favore delle fasce marginali ; riutilizzo di fabbricati rurali con annesso terreno per lo svolgimento di attività legate all’agricoltura sociale; recupero funzionale di alloggi da destinare a progetti pilota per percorsi di vita indipendente rivolti a disabili; interventi di cittadinanza sociale; tutela e valorizzazione del territorio; attività di co-working solidale per nuove esperienze autonome e produttive di lavoro.

Sono ammissibili le spese funzionali alla realizzazione dell’operazione e strettamente connesse alle finalità cui la proposta progettuale attende. A titolo esemplificativo e non esaustivo,rientrano le seguenti tipologie di spesa: lavori, forniture e servizi connessi alla realizzazione dell’operazione, nonché funzionali alla piena operatività di quanto oggetto di finanziamento; indennità e contributi dovuti, come per legge, ad enti pubblici e privati finalizzati all’esecuzione delle opere (permessi, concessioni, autorizzazioni, ecc.); consulenze e/o supporto tecnico-amministrativo; spese di gara; assistenza giornaliera e contabilità; collaudi tecnici; progettazione; direzione lavori.

Il contributo massimo per progetto è € 1.000.000. Il Soggetto proponente può integrare l’entità del contributo ricevuto con risorse aggiuntive a proprio carico, esclusivamente a valere sulle stesse voci di spesa indicate nel quadro economico della proposta progettuale candidata.

La domanda dovrà essere presentata  via posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo beniconfiscati.regione@pec.rupar.puglia.it, entro il 31/05/2021.

Acquisizione di aziende in crisi, di impianti produttivi chiusi o a rischio di chiusura

Acquisizione di aziende in crisi, di impianti produttivi chiusi o a rischio di chiusura

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Fino alle ore 17.00 del 30 dicembre 2020 le imprese (PMI e Grandi) italiane o estere, possono accedere ai contributi a fondo perduto previsti dalla L.R. 34/04 “Acquisizione di aziende in crisi, di impianti produttivi chiusi o a rischio di chiusura”.

La Misura regionale agevola investimenti avviati successivamente alla data di presentazione della domanda, non inferiori a 1.5 milioni di euro,  finalizzati all’acquisizione (intesa come acquisizione degli attivi, materiali ed immateriali, direttamente connessi all’attività – l’acquisizione di quote non è ammissibile) di un’azienda in crisi, di un ramo d’azienda o di un impianto, di uno stabilimento produttivo o di un centro di ricerca localizzati in Piemonte già chiusi o che, se non fossero acquisiti, chiuderebbero per cessazione dell’attività, favorendo il mantenimento, il miglioramento e/o il recupero dei livelli occupazionali.

Il contributo a fondo perduto, relativo agli investimenti, è calcolato nel limite di percentuale sui costi ammissibili (punto 3.4 del Bando), e con un ammontare massimo concedibile per singolo beneficiario pari a 2 milioni di euro (fino a 200.000 euro se a titolo de minimis) e nel rispetto della normativa sugli aiuti di Stato applicabile.

Il contributo a fondo perduto, relativo ai criteri di occupazione, viene concesso fino a un massimo di 6.300 euro per ogni acquisizione di contratto, fino a un massimo di 400.000 euro per beneficiario.

Scadenza: 30/12/2020

Progetti di ricerca ed innovazione per lo sviluppo di soluzioni finalizzate al contrasto dell’epidemia da COVID19

Progetti di ricerca ed innovazione per lo sviluppo di soluzioni finalizzate al contrasto dell’epidemia da COVID19

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Con delibera di Giunta regionale n. 342 del 14 aprile 2020 la Regione Emilia-Romagna intende mobilitare il sistema regionale di ricerca ed innovazione, ed in particolare le imprese ed i laboratori della Rete Alta Tecnologia, nello studio e sperimentazione di soluzioni innovative per il contrasto all’epidemia da COVID-19.

Possono partecipare al bando:

  • piccole, medie e grandi imprese con sede legale o unità locale produttiva all’interno del territorio emiliano-romagnolo
  • laboratori di ricerca accreditati dalla Regione Emilia-Romagna ai sensi della determinazione n. 23172 del 16/12/2019

Tipologie di investimento:

Promuovere gli investimenti delle imprese in ricerca e innovazione sviluppando collegamenti e sinergie tra imprese, centri di ricerca e sviluppo e il settore dell’istruzione superiore, in particolare promuovendo gli investimenti nello sviluppo di prodotti e servizi, il trasferimento di tecnologie, l’innovazione sociale, l’ecoinnovazione, le applicazioni nei servizi pubblici, lo stimolo della domanda, le reti, i cluster e l’innovazione aperta attraverso la specializzazione intelligente, nonché sostenere la ricerca tecnologica e applicata, le linee pilota, le azioni di validazione precoce dei prodotti, le capacità di fabbricazione avanzate e la prima produzione, soprattutto in tecnologie chiave abilitanti, e la diffusione di tecnologie con finalità generali.

Il contributo massimo erogabile è pari all’80% del valore dell’investimento approvato per un massimo di 120.000 euro

La domanda di contributo potrà essere presentata nel periodo compreso tra le ore 10.00 del 27/04/2020 e le ore 13:00 del 30/06/2020

Contributi per gli eventi atmosferici dei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre 2019

Contributi per gli eventi atmosferici dei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre 2019

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Avviso per la concessione di contributi agli enti territoriali danneggiati dagli eventi atmosferici dei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre 2019

In seguito agli eventi temporaleschi verificatisi tra il mese di giugno e il mese di settembre 2019, Regione Piemonte procederà all’erogazione dei contributi previsti alle lettere b) e c) della D.G.R. n. 11-541 del 22/11/2019 a favore della Città metropolitana di Torino, delle Province e dei Comuni.

Saranno oggetto di contributo:

  • lavori, forniture e servizi di progettazione o indagini propedeutiche, comprensivi di IVA e altre imposte, per interventi di manutenzione straordinaria eseguiti o di nuova realizzazione;
  • i lavori, le forniture e i servizi già eseguiti o da eseguire, destinati a interventi di mitigazione del rischio idrogeologico.

L’importo del contributo è pari a 50.000,00 euro per la Città metropolitana di Torino e per le Province e a 4.000,00 euro per i Comuni.

Scadenza: 16/05/2020

PSR 2014-2020 – Operazione 3.2.1 Informazione e promozione dei prodotti agricoli e alimentari di qualità. Bando 2/2020

PSR 2014-2020 - Operazione 3.2.1 Informazione e promozione dei prodotti agricoli e alimentari di qualità. Bando 2/2020

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La misura si propone di sostenere le attività di informazione e promozione svolte dalle associazioni di produttori sul mercato della UE a favore dei prodotti agricoli e alimentari di qualità.

L’aiuto è concesso ha una percentuale del 50% per spese pubblicitarie e 70% per spese di informazione.

Possono partecipare associazioni di produttori (associazioni, ATI, consorzi di tutela etc..)

Scadenza: 14 maggio 2020 per la domanda di preiscrizione

Scadenza: 30 giugno 2020 per la domanda di sostegno

PSR 2014-2020 (FEASR): bando 2020 – Operazione 16.04.01 “Filiere corte”

PSR 2014-2020 (FEASR): bando 2020 - Operazione 16.04.01 "Filiere corte"

Training

Il presente bando ha l’obiettivo di fornire contributi per la creazione e lo sviluppo di progetti di Filiera corta, realizzati attraverso un accordo di partnership tra più soggetti (imprese agricole e altri eventuali partner). I progetti di filiera corta devono riguardare lo sviluppo di:

  1. Cooperazione tra aziende al fine di ridurre i passaggi tra produttori e consumatori
  2. Tecnologie che facilitino la vendita attraverso la rete internet al fine di migliorare la programmazione produttiva e la concentrazione dell’offerta (ad esempio attraverso il commercio elettronico, box schemes, vendita a catalogo, etc.)
  3. Modalità di vendita e promozione che favoriscano il contatto diretto con l’acquirente finale (ad esempio mercati degli agricoltori o farmers market, sistemi di acquisto e consegna a domicilio, vendita in forma itinerante)

Possono partecipare imprese agricole partecipanti ad aggregazioni di nuova costituzione o già costituite che intraprendano nuove attività.

L’agevolazione consiste in un finanziamento, stabilito come segue:

  • 50% dell’importo relativo alle spese ammissibili per studi di fattibilità del progetto, l’animazione, la progettazione e per i costi di esercizio della cooperazione. I costi di esercizio della cooperazione sono limitati al primo anno di attività. I costi relativi a queste spese non possono superare il 25% delle spese totali ammesse a finanziamento.
  • 40% dell’importo relativo alle spese ammissibili per investimenti (ristrutturazione, restauro o risanamento conservativo di fabbricati aziendali esistenti; acquisto di impianti macchine e attrezzature, acquisto di arredi; acquisto di applicazioni e programmi informatici) e per attività di promozione.

Spesa minima ammissibile per ogni progetto: 50.000 euro.

Spesa massima ammissibile: 600.000 euro

Sarà possibile presentare domande a partire dal 27/04/2020.

Scadenza: 30/06/2020

Bando culturability 2020-2022

Bando culturability 2020-2022

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Nell’attuale fase di emergenza sanitaria generata dal Coronavirus, Fondazione Unipolis ha deciso di confermare l’apertura in programma del bando e, dopo cinque edizioni, chiude un ciclo e cambia culturability, riattualizzando obiettivi, ridefinendo tempi e destinatari del programma.
Il bando biennale culturability 2020-2022 intende favorire la crescita e il consolidamento dei centri culturali innovativi già attivi in Italia. Non è finalizzato a far nascere ed emergere nuove progettualità, ma ad accompagnare in percorsi di trasformazione e innovazione centri nati da alcuni anni attraverso processi di riattivazione dal basso, in cui la componente culturale si coniuga a un impatto sociale e a una dimensione di cittadinanza attiva. Le organizzazioni hanno la necessità di fare leva su capacità innovative che guidino la transizione verso orizzonti futuri preferibili.
I centri culturali candidati devono essere pronti a intraprendere un percorso di innovazione e trasformazione, riconoscendo in culturability una piattaforma utile per avviarlo con efficacia. In particolare, il bando intende operare lungo tre direttrici di innovazione:
• Innovazione del purpose: avviare percorsi di self assessment, coaching, ridefinizione strategica, ripensamento della condizione di cittadinanza, valutazione d’impatto, etc.
• Innovazione della sfera amministrativa e gestionale: riconoscimento della diversità delle attitudini individuali, più chiara identificazione delle priorità organizzative, codifica di processi spesso solo esito di stratificazione di prassi, pianificazione economica-finanziaria, gestione dei rischi, etc.
• Innovazione del rapporto tra qualità artistica/culturale e comunità di riferimento: attività curatoriali e ospitalità di artisti nazionali e internazionali, partecipazione a reti o programmi europei, scelta di intraprendere percorsi di innovazione digitale in collaborazione con artisti, produzione di opere che aprano circuiti di distribuzione transdisciplinare, etc.
Possono essere candidati esclusivamente centri culturali aventi le seguenti caratteristiche:
• Hanno uno spazio fisico aperto alla fruizione pubblica con sede in Italia. Non possono essere candidati luoghi che non sono aperti al pubblico, usati esclusivamente come ufficio o coworking, anche se abitati da professionisti del settore culturale e creativo.
• Lo spazio è stato riattivato come esito di un processo di rigenerazione, recupero e rivitalizzazione di uno o più immobili (di proprietà pubblica o privata, urbani e non).
• Sono già attivi, ovvero aperti al pubblico e operativi da almeno 2 anni rispetto alla data di pubblicazione del presente bando.
• La dimensione culturale, creativa e artistica del centro deve essere prevalente e votata all’innovazione.
• Attraverso pratiche culturali collaborative, innescano processi di coesione sociale, attivano e abilitano le comunità – locali e non – di riferimento.
Il soggetto gestore o co-gestore che candida il centro a culturability svolge il ruolo di capofila ai fini della partecipazione al bando. Il capofila può essere un’organizzazione non profit, una cooperativa, un’impresa; il capofila non può essere un ente pubblico.
La stessa organizzazione non può presentare, come capofila o partner, più candidature, pena l’invalidità di tutte le proposte a cui ha partecipato. Fanno eccezione gli enti pubblici (ministeri, amministrazioni locali, università, etc.) che possono essere partner di più centri candidati.
Il budget complessivo del bando, che include contributi ai beneficiari e costi di tutte le attività di supporto, è pari a 600 mila euro. I centri culturali selezionati saranno supportati attraverso tre strumenti:
• grant in forma di erogazione liberale per un valore massimo di 90 mila euro per centro;
• contributi economici in forma di voucher, per un valore massimo di 30 mila euro per centro, da usare per attività di consulenza, ricerca e sviluppo, formazione;
• accompagnamento in tutte le fasi da parte di consulenti e mentor per un valore massimo di 25 mila euro per centro.
Scadenza: 16/06/2020

Piano di Innovazione Family friendly nelle PMI

Piano di Innovazione Family friendly nelle PMI

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La regione Puglia ha pubblicato il nuovo avviso “Attivazione di un Piano di Innovazione Family friendly nelle PMI” finalizzato a sostenere la promozione del welfare aziendale e di nuove forme di organizzazione del lavoro family friendly. L’obiettivo è favorire l’adozione, da parte delle imprese, di modelli di organizzazione del lavoro improntati alla destandardizzazione degli orari, attraverso strumenti come la flessibilità in entrata e in uscita, gli orari a menù, la banca delle ore, ecc., e/o delle modalità di lavoro, ad es. telelavoro, smart working.

L’Avviso finanzia la redazione e l’implementazione di un Piano di Innovazione volto al miglioramento della produttività aziendale e della conciliazione vita-lavoro. Il Piano, della durata di 18 mesi; il Piano dovrà essere redatto sulla base dell’analisi dei fabbisogni di conciliazione vita-lavoro e di benessere organizzativo rilevati fra le lavoratrici e i lavoratori dell’impresa e potrà prevedere l’implementazione: a) di misure di flessibilità oraria e/o organizzativa; b) di attività propedeutiche all’introduzione delle misure di flessibilità.

Ogni proposta progettuale non potrà superare l’importo complessivo di € 100.000,00. Il contributo regionale, aiuto de minimis, finanzia fino all’80% della spesa per la redazione e l’implementazione del Piano di Innovazione Family friendly e fino al 100% della spesa per la formazione, propedeutica alla realizzazione del Piano. Le risorse complessive sono pari a €14.500.000,00. La modalità di presentazione delle domande è sportello, fino a esaurimento della dotazione finanziaria.

Possono presentare domanda le PMI con sede legale e operativa in Puglia. Tutta la documentazione deve essere indirizzata alla pec: servizisociali_pariopportunita@pec.rupar.puglia.it indicando come oggetto: Candidatura per Avviso Pubblico: “Attivazione di un Piano di Innovazione Family Friendly nelle PMI” POR Puglia 2014-2020 – Sub-Azione 8.6.b.

SCADENZA: FINO AD ESAURIMENTO RISORSE

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