Mobilità accademica intra-africana: bando 2020 nel quadro del programma Pan-africano

Mobilità accademica intra-africana: bando 2020 nel quadro del programma Pan-africano

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L’Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura (EACEA) ha pubblicato un bando a valere sul programma per la mobilità accademica intra-africana, previsto nel quadro del MIP (programma d’azione pluriennale) 2018-2020 del programma Pan-africano, all’interno del programma DCI II.

Il programma per la mobilità accademica intra-africana promuove lo sviluppo del capitale umano in Africa, rafforzando inoltre la collaborazione intra-africana come previsto dall’Agenda 2063. Nello specifico i suoi obiettivi sono:

– aumentare l’occupabilità degli studenti africani,

– migliorare la qualità dell’istruzione superiore in Africa e la sua rilevanza rispetto alla visione di sviluppo dell’Africa,

– consolidare la modernizzazione e l’internazionalizzazione degli istituti di istruzione superiore in Africa e promuovere lo sviluppo di uno spazio accademico e di ricerca superiore in Africa.

Il programma dovrebbe inoltre contribuire a rafforzare le strategie di modernizzazione e internazionalizzazione degli istituti di istruzione superiore (IIS) attraverso la creazione di meccanismi per la gestione dei flussi di mobilità: gli IIS rafforzeranno così anche la capacità di dar vita a partenariati con altri istituti al fine di intraprendere iniziative congiunte di ricerca e collaborazione.

Il bando finanzia l’organizzazione e l’attuazione di iniziative di mobilità degli studenti nell’ambito di programmi di alta qualità a livello di master e dottorato e la mobilità del personale accademico/amministrativo, così come l’erogazione di istruzione/formazione e altri servizi agli studenti, oltre a incarichi di insegnamento/formazione e ricerca e altri servizi a personale proveniente dai paesi coinvolti nel progetto, nei seguenti campi di studio:

  • Agricoltura e sicurezza alimentare
  • Scienza, tecnologia, ingegneria e matematica (STEM) e tecnologia dell’informazione e delle comunicazioni (TIC)
  • Economia, affari, finanza
  • Scienze della formazione
  • Scienze della salute
  • Ambiente

La mobilità, che è limitata esclusivamente ai Paesi dell’Africa ammissibili, dovrebbe favorire l’acquisizione di conoscenze e competenze più solide e contribuire a migliorare la qualità e la rilevanza dell’insegnamento e dell’apprendimento.

Gli IIS europei possono partecipare a un progetto esclusivamente in qualità di partner tecnici. Una proposta progettuale deve essere presentata da un partenariato costituito da minimo quattro e massimo sei IIS africani in qualità di partner (compreso il richiedente) e da un partner tecnico dell’UE (in possesso di una carta Erasmus per l’istruzione superiore). Gli IIS africani devono provenire da almeno 3 diverse regioni geografiche dell’Africa e il partenariato non può comprendere più di due partner dello stesso Paese.

Il partner tecnico ha il compito di fornire un sostegno nella gestione del partenariato e nell’organizzazione e attuazione della mobilità pertanto deve possedere una notevole esperienza nella gestione di flussi di mobilità. I suoi compiti e responsabilità devono essere dettagliati nella proposta di progetto così come il tipo e il costo dei servizi che fornirà. I costi della sua partecipazione al progetto devono essere compresi nei costi relativi all’organizzazione della mobilità ma esso non potrà ospitare né inviare in mobilità né studenti né personale.

Gli IIS ammissibili in qualità di partner o di proponente/coordinatore sono quelli che erogano corsi d’istruzione post-laurea (master e/o dottorato) atti a conferire una qualifica riconosciuta dalle autorità competenti nel proprio paese, registrati in Africa e accreditati dalle autorità nazionali competenti in Africa.

Durata progetto: 60 mesi. Le attività dovrebbero essere avviate a partire dal 1° gennaio 2021.

Il budget disponibile per il bando ammonta a 9.800.000 euro che finanzieranno 7/8 proposte progettuali che dovrebbe garantire all’incirca 350 flussi di mobilità; il valore della sovvenzione per ogni progetto sarà compreso fra 1.000.000 e 1.400.000 euro.

Scadenza: 19 maggio 2020

DCI II – Autorità Locali: Partnership per città sostenibili 2020

DCI II – Autorità Locali: Partnership per città sostenibili 2020

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Bando per il sostegno a partnership fra Autorità Locali (AL) dell’UE e dei Paesi extra-UE che garantiscano uno sviluppo urbano sostenibile di queste ultime, nel quadro di DCI II – Organizzazioni della società civile e Autorità locali.

I progetti devono svolgersi nei Paesi partner extra UE ammissibili in uno dei diversi lotti nei quali è articolato il bando.

Con AL si intendono istituzioni pubbliche dotate di personalità giuridica, componenti la struttura dello Stato a un livello più basso del governo centrale, quali ad esempio municipalità, comunità, distretti, provincie, regioni, ecc.

Obiettivo del bando è quello di promuovere lo sviluppo urbano integrato attraverso partnership tra le Autorità locali degli Stati dell’UE e dei paesi partner in conformità con l’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile.

Il bando è articolato in quattro lotti geografici e 2 lotti orizzontali (ciascuno con un budget indicativo dedicato).

Lotto 1 – Africa Sub-sahariana

Lotto 2 – Asia e Pacifico

Lotto 3 – America latina e Caraibi

Lotto 4 – Paesi della politica di vicinato (Sud e Est)

Lotto 5 – Città sostenibili di dimensioni più ridotte (150.000 abitanti per le città europee, 300.000 per e città extraeuropee)

Lotto 6 – Paesi estremamente fragili (Afghanistan, Burundi, Repubblica centrafricana, Chad, Repubblica democratica del Congo, Eritrea, Etiopia, Haiti, Iraq, Mali, Somalia, Sud Sudan, Sudan, Siria, Yemen)

Una proposta progettuale deve riguardare un solo lotto e avere ad oggetto la creazione di nuove partnership (o il miglioramento di quelle esistenti) finalizzate a promuovere lo sviluppo urbano sostenibile attraverso lo sviluppo di capacità e la fornitura di servizi alle AL dei Paesi terzi del lotto prescelto ricorrendo agli scambi peer to peer e all’erogazione di servizi.

In particolare, si terrà conto delle nuove priorità politiche dell’UE, il “New Green Deal” in primis, auentando l’importanza del miglioramento della sostenibilità nei diversi obiettivi specifici.

Il bando prevede 5 Obiettivi specifici:

  1. Rafforzare la governance urbana

Attività finanziabili (elenco non esaustivo):

– sviluppo delle capacità dei funzionari pubblici responsabili delle questioni urbane a livello subnazionale,

– supporto alle AL per tradurre le politiche urbane nazionali nella pianificazione urbana integrata, nella pianificazione territoriale e nella gestione dell’uso del suolo, garantendo collegamenti tra sviluppo urbano sostenibile, pianificazione e resilienza,

– supporto alle AL per migliorare le disposizioni istituzionali per la gestione urbana,

– elaborazione di accordi favorevoli alla consultazione e cooperazione tra le diverse parti interessate (livelli governativi, settore privato, università, organizzazioni della società civile) in diverse aree dello sviluppo urbano sostenibile,

– progettazione di meccanismi di responsabilità nei confronti degli abitanti delle città e della società civile o miglioramento di quelli esistenti,

– supporto alle AL nell’ideare piani d’azione e progetti volti a migliorare la gestione delle finanze pubbliche comunali e i sistemi di generazione delle entrate,

– formazione dei rappresentanti delle AL sui metodi e i principi di governance urbana.

  1. Assicurare che le città siano inclusive

Attività finanziabili (elenco non esaustivo):

– integrazione dei gruppi emarginati e vulnerabili, compresi gli sfollati forzati e i migranti vulnerabili, mettendoli al centro dell’attenzione e affrontando al contempo i bisogni più urgenti senza lasciare indietro nessuno,

– progetti che promuovono i sistemi urbani che affrontano il divario di genere nella pianificazione urbana rispondendo alle esigenze delle donne, compresa la sicurezza negli spazi pubblici urbani,

– progetti pilota su servizi di base e infrastrutture di rete, ovvero acqua, servizi igienico-sanitari, rifiuti, in particolare il riciclaggio, energia, compresa l’efficienza energetica, e trasporto pubblico,

– supporto tecnico alle autorità locali per l’accesso ad alimenti sicuri, nutrienti e sufficienti in un contesto più ampio di sostegno allo stabilimento di collegamenti tra zone rurali e città,

– progetti nel campo dello sviluppo urbano integrato centrati sul patrimonio culturale o sugli spazi culturali nelle città come fattori per garantire l’inclusione.

  1. Rendere più verdi le città e migliorarne la resilienza

Attività finanziabili (elenco non esaustivo):

– miglioramento della qualità ambientale nelle città e dell’economia circolare, compresi la mitigazione del cambiamento climatico, l’adattamento e l’adozione di misure,

– progetti pilota per sostenere l’ideazione e implementazione di nuove politiche locali in tema di ambiente e resilienza al cambiamento climatico,

– sensibilizzazione sui modi di trasporto alternativi al fine di migliorare la mobilità urbana sostenibile e a basse emissioni di carbonio,

– sviluppo della preparazione alle catastrofi e degli interventi di riduzione dei rischi: saranno promosse soluzioni naturali per la riduzione del rischio di catastrofi, specialmente quando contribuiscano anche all’adattamento ai cambiamenti climatici.

  1. Migliorare la prosperità e l’innovazione nelle città

Attività finanziabili (elenco non esaustivo):

– formazione e sovvenzioni per stimolare un ambiente favorevole al settore privato, in particolare alle imprese locali che promuovono attività inclusive e sociali,

– supporto tecnico alle AL dei Paesi partner per elaborare meccanismi finanziari e innovativi per finanziare investimenti in infrastrutture sostenibili di larga scala e la loro manutenzione,

– progetti pilota incentrati sull’innovazione per creare occupazione e promuovere l’imprenditoria socialmente responsabile.

  1. Rinforzare la resilienza istituzionale in contesti di fragilità (lotto 6)

Attività finanziabili (elenco non esaustivo):

– supporto alle AL perché possano migliorare le disposizioni istituzionali per la gestione della città in situazioni di crisi o fragilità,

– elaborazione di disposizioni che favoriscano la consultazione e cooperazione con diverse parti interessate (distinti livelli governativi, settore privato, mondo accademico, organizzazioni della società civile),

– formazione destinata ai rappresentanti delle amministrazioni locali sui metodi e i principi di governance urbana,

– scambio di esperienze con altre autorità locali in situazioni di fragilità,

– attività pilota volte a migliorare l’erogazione dei servizi di base da parte delle autorità locali.

Per i lotti 1-5 una proposta progettuale deve riguardare l’Obiettivo specifico 1 e almeno uno fra gli obiettivi 2, 3 e 4

Per il lotto 6 una proposta progettuale deve riguardare l’Obiettivo specifico 1 e l’obiettivo 5.

Una proposta progettuale deve chiaramente evidenziare come i proponenti intendono operare per raggiungere almeno una delle seguenti priorità:

  1. Dimostrare chiaramente il contributo al raggiungimento dell’SDG 11 (Città e comunità sostenibili),
  2. Integrare nelle attività la promozione dell’apprendimento peer to peer e/o scambi e/o dislocazioni a breve termine di funzionari di livello sub-nazionale attraverso attività di gemellaggio,
  3. Promuovere approcci multi-stakeholder e multisettoriali,
  4. promuovere l’approccio RBA (Right base approach), l’approccio basato sui diritti che comprende tutti i diritti umani

Priorità aggiuntive (che non sono obbligatorie ma, se presenti, forniscono valore aggiunto al progetto):

– cooperazione triangolare: partnership guidate da città extra-Ue, di 2 o più paesi in via di sviluppo (PVS) finalizzate a implementare programmi e progetti di cooperazione attraverso scambi di esperienze, competenze risorse e know-how tecnico

– smart cities

– creazione di lavoro

Beneficiari

Lotti geografici:

Autorità locali o loro associazioni/reti stabiliti negli Stati UE, nei paesi e territori in via di sviluppo inclusi negli elenchi dei beneficiari di aiuto allo sviluppo inseriti nella lista OCSE/DAC che non sono membri del gruppo G20 oppure membri del gruppo G20 qualora lo stato sia beneficiario della sovvenzione; Paesi e territori d’oltremare (PTOM)

Lotto 5: rispetto alle condizioni precisate nei lotti geografici le autorità locali devono essere di dimensione più ridotta (150.000 abitanti per quelle dell’UE e 300.000 per quelle degli stati partner in cui si realizza il progetto).

Lotto 6: vale lo stesso indicato nei lotti geografici ma i progetti si devono realizzare in uno dei 15 paesi ad elevata fragilità.

I paesi di origine dei soggetti ammissibili sono specificati nell’allegato L del bando mentre i paesi compresi nei diversi lotti sono elencati nell’allegato M).

Il contributo comunitario può coprire fino al 95% dei costi ammissibili (e non può scendere al di sotto del 50%) nel rispetto dei seguenti massimali:

Lotti 1-4: il contributo massimo può essere di 5.000.000 eur; non saranno presi in considerazione progetti che richiedano un contributo inferiore a 2.000.000 eur

Lotti 5 e 6: il contributo massimo può essere di 1.000.000 eur; non saranno presi in considerazione progetti che richiedano un contributo inferiore a 500.000 eur

I progetti devono avere una durata compresa fra 24 e 48 mesi e devono prevedere un partenariato di almeno 2 soggetti ammissibili così costituito:

– almeno 1 partner UE,

– almeno 1 partner dello Stato beneficiario (uno degli stati ammissibili del lotto selezionato)

Il proponente può essere stabilito indifferentemente nell’UE o nello Stato beneficiario. Per i progetti di cooperazione triangolare i co-proponenti devono essere (almeno) 2 (uno per ogni Stato partner coinvolto).

Le proposte di progetto devono essere scritte in inglese, francese, spagnolo o portoghese e devono realizzarsi in massima parte in uno dei Paesi ammissibili per il lotto considerato (Allegato M del bando): sono possibili eccezioni per una parte marginale di attività, come workshop, seminari ed eventi dedicati, (che vanno adeguatamente giustificate).

Il bando è qualificato come “ristretto” e questo implica che la presentazione delle proposte di progetto avvenga in due fasi: la prima consiste nell’invio delle proposte di progetto attraverso la compilazione del concept note, un formulario meno dettagliato attraverso il quale presentare il progetto in modo sintetico; solo i progetti valutati positivamente saranno inseriti in una short list e i loro proponenti saranno invitati a presentare le proposte complete di progetto. Le proposte complete devono essere CONFORMI CON QUELLE PRESENTATE ATTRAVERSO IL CONCEPT NOTE (ovvero: gli elementi presentati nel concept note non possono essere modificati nella proposta completa).

Sia il proponente sia i partner devono essere registrati nel sistema PADOR: il proponente deve esserlo già al momento della presentazione del concept note, mentre i partner è sufficiente che lo siano al momento della presentazione della proposta completa del progetto.

La presentazione dei concept note deve essere fatta esclusivamente attraverso il sistema PROSPECT.

Scadenza: 14 Aprile 2020 (termine ultimo per il ricevimento dei concept note)

Sostegno ai settori culturali e creativi nei Paesi ACP

Sostegno ai settori culturali e creativi nei Paesi ACP

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Bando nel quadro del programma culturale ACP-UE a supporto dei settori culturali e creativi dei Paesi ACP al fine di favorire lo sviluppo socioeconomico dei paesi ACP rivitalizzando l’intero settore culturale e creativo.

Obiettivi principali del presente bando sono:

– incrementare le entrate economiche del settore creativo nei Paesi ACP,

– creare posti di lavoro collegati al settore culturale nei Paesi ACP,

– migliorare l’accessibilità e il riconoscimento e lo sfruttamento commerciale degli artisti e delle loro opere nei Paesi ACP.

Il sostegno del programma è articolato su 4 assi:

  1. a) creazione/produzione di beni e servizi di alta qualità, a prezzi competitivi e in quantità crescente;
  2. b) accesso ai mercati nazionali, regionali e internazionali; circolazione/diffusione/promozione di beni e servizi ACP;
  3. c) competenza visuale (visual literacy);
  4. d) migliore accesso ai finanziamenti attraverso meccanismi innovativi che consentano il cofinanziamento e mirano a ridurre la dipendenza degli operatori culturali ACP dai finanziamenti internazionali.

Le azioni devono concentrarsi sul miglioramento della creazione e della produzione di beni e servizi culturali, sia qualitativamente che quantitativamente; sul miglioramento della distribuzione/diffusione di beni e servizi culturali, con accesso ai mercati nazionali, regionali e internazionali; sull’incremento dell’educazione alla visual litarecy per i giovani e sul miglioramento dell’accesso ai meccanismi di finanziamento e ad approcci tecnologici innovativi.

Il settore culturale e creativo comprende: architettura, archivi, musei e biblioteche, artigianato artistico, settori audiovisivi (compresi film, televisione, videogiochi e multimedia), patrimonio culturale materiale e immateriale, design, moda, festival, musica, letteratura, arti dello spettacolo, editoria, radio, e arti visive.

Almeno il 75% del contributo deve essere destinato dal beneficiario al supporto finanziario di terzi selezionati attraverso il lancio di call (almeno uno ogni anno). Inoltre almeno il 15% dell’ammontare del contributo deve essere assegnato a solidi meccanismi progettati per garantire il trasferimento a terzi di competenze, know-how, esperienza di supporto, monitoraggio e valutazione, in relazione agli obiettivi dell’invito.

Beneficiari: Enti/organismi con personalità giuridica che rientrano nelle seguenti categorie: fondazioni, associazioni, ONG, operatori del settore pubblico/privato, autorità locali, istituti di istruzione superiore e università; organizzazioni (intergovernative) internazionali.

Il proponente deve essere stabilito da almeno 3 anni in uno dei Paesi ammissibili al bando, (avere esperienza dimostrata di almeno 3 anni (nel periodo 2015-2019) nell’assegnazione e monitoraggio dell’attuazione di fondi di sostegno nei Paesi ACP, compreso il sostegno a terzi nei settori della cultura e/o delle industrie creative e/o dello sviluppo sociale e umano. Il co-proponente deve rispettare gli stessi requisiti di ammissibilità del proponente salvo quelli relativi all’esperienza.

Per ogni lotto sarà approvato un solo progetto, per un valore pari all’ammontare del budget assegnato al lotto.

Il contributo ai terzi selezionati attraverso il lancio di inviti a presentare proposte non dovrà superare in linea di massima 180.000 euro, salvo il caso in cui diversamente sia impossibile o troppo difficoltoso raggiungere gli obiettivi del bando.

Scadenza: 15/04/2020

Bando dell’AICS dedicato agli enti territoriali

Bando dell’AICS dedicato agli enti territoriali

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L’avviso pubblico è stato pubblicato in gazzetta ufficiale e si riferisce alla “Concessione di contributi a iniziative presentate dagli Enti territoriali da parte dell’Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo in tema di Partenariati Territoriali e implementazione territoriale dell’Agenda 2030” per i quali è stata stanziata una dotazione finanziaria complessiva di 15 milioni a valere sulle risorse 2019. Il termine per la presentazione delle proposte progettuali all’AICS è fissato per il 25 marzo 2020.

L’80 per cento dei fondi sarà destinato al cofinanziamento dei progetti approvati e da realizzare nei Paesi prioritari della Cooperazione Italiana. La restante quota del 20 per cento sarà riservata al cofinanziamento delle proposte da realizzarsi in Paesi non prioritari.

Di seguito gli obiettivi generali fissati dall’AICS:

Obiettivo generale 1 – Contribuire allo sviluppo dei Paesi partner agendo:

  • a supporto della capacità di governo delle istituzioni locali, dei processi di riforma (ad esempio, di decentramento amministrativo) che le istituzioni intendono porre in atto, nonché a supporto della capacità delle istituzioni stesse di definire e/o implementare politiche adeguate alle istanze delle comunità di riferimento (segnatamente, politiche attive del lavoro). Il rafforzamento delle / e il supporto alle strutture istituzionali dei Paesi partner rappresenta altresì condizione imprescindibile per un concreto riconoscimento e rispetto dei diritti umani; per una concreta rimozione degli ostacoli che impediscono a livello territoriale i processi di sviluppo sostenibile; per una partecipazione democratica e inclusiva ai processi decisionali, in modo equo, responsabile e trasparente;
  • altrettanto rilevante è la promozione e lo sviluppo di servizi del territorio, socio-sanitari, anagrafici, educativi, di formazione professionale, che garantiscano un accesso inclusivo soprattutto per le donne, i minori, i giovani, gli anziani e le persone con disabilità.

Obiettivo generale 2 – Contribuire alla promozione di uno sviluppo urbano/territoriale sostenibile e resiliente attraverso:

  1. a) l’implementazione di misure di adattamento ai cambiamenti climatici in ambiente urbano;
  2. b) la riduzione degli effetti dell’inquinamento nelle città e/o in territori più ampi, in particolare in termini di controllo della qualità dell’aria, gestione dei rifiuti;
  3. c) l‘aumento dell’efficienza e delivery dei servizi di pubblica utilità che possano impattare sull’ambiente.

Tale processo di sviluppo pone i territori al centro delle sfide ambientali ed economiche di oggi e richiede:

  1. i) politiche integrate riguardo all’uso efficiente delle risorse, favorendo in particolare l’uso energetico di risorse a basse emissioni di carbonio;
  2. ii) elementi di innovazione sociale e tecnologica che permettano la riduzione dei costi dei servizi;

iii) forme più inclusive e sostenibili di urbanizzazione/gestione del territorio basate, in particolare, su un approccio partecipativo, integrato e sostenibile alla pianificazione urbana/territoriale.

I progetti dovranno prevedere una durata minima di 24 mesi e massima di 36 mesi e contenere una richiesta di contributo AICS complessivamente non superiore a 900.000 Euro per iniziative di durata pari a 24 mesi fino al massimo di 29 mesi e 1.400.000 Euro per iniziative di durata superiore e fino al massimo di 36 mesi.

Il contributo AICS non potrà comunque essere superiore all’80 per cento del costo totale dell’iniziativa, il restante 20 per centro dovrà essere messo a disposizione da parte del Proponente come forma di valorizzazione della sola spesa per risorse umane.

Ciascun Ente territoriale, in qualità di Soggetto proponente, potrà presentare un’unica proposta come capofila.

L’AICS riconosce l’importanza del partenariato territoriale, che inquadrato nell’ambito di un approccio multistakeholder, svolge un ruolo significativo nel raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 in quanto, tramite esso, si riesce in modo più efficace ad individuare le priorità dei partner locali, a rispondere alle necessità di sviluppo economico, ambientale e sociale dei territori, e a realizzare programmi di sviluppo sostenibile coerenti con tali necessità, mediante il coinvolgimento attivo degli attori locali (istituzioni, università, soggetti no-profit, imprese, etc.) che operano a più livelli.

Il bando intende quindi favorire il coinvolgimento e valorizzare il ruolo di enti locali e soggetti no profit, presenti nel territorio di riferimento dell’Ente proponente, ricorrendo allo strumento del re-granting per una quota non superiore al 20% del contributo AICS richiesto.

I soggetti cui l’Ente proponente può rivolgere il re-granting sono in particolare:

  • OSC che operano nel territorio dell’Ente proponente, anche non iscritte all’Elenco
  • organizzazioni e le associazioni delle comunità di migranti
  • enti locali

Eventuali richieste di chiarimenti relative al bando dovranno pervenire ad AICS entro il 24 Gennaio 2020.

Bando di rafforzamento delle capacità di ricerca e innovazione nei paesi ACP

Bando di rafforzamento delle capacità di ricerca e innovazione nei paesi ACP

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Bando sul programma ACP – UE di rafforzamento delle capacità di ricerca e innovazione nei paesi ACP, che dà attuazione al Fondo per l’innovazione ACP proponendo un approccio strategico teso a sviluppare le capacità di ricerca e innovazione nei paesi destinatari, aiutandoli a strutturare i loro ecosistemi di innovazione e inducendo il cambiamento a livelli interconnessi: sviluppo delle politiche, trasferimento di conoscenze e capacità degli stakeholder della ricerca e dell’innovazione.

Il bando è articolato in 6 lotti geografici, che definiscono gli Stati ACP che possono partecipare a un partenariato progettuale.

Obiettivo è di contribuire a sbloccare il potenziale di innovazione inclusiva dei paesi ACP e sostenere la loro transizione verso un’economia basata sulla conoscenza, per lo sviluppo sostenibile e la riduzione della povertà, creando un ambiente favorevole e inclusivo per la ricerca e l’innovazione nei paesi destinatari.

Con il termine innovazione inclusiva si fa riferimento agli sviluppi ai quali i gruppi emarginati partecipano e dei quali essi beneficiano. Le tecnologie e i benefici che ne derivano devono essere accessibili e ben adattati, in particolare per l’uso da parte dei più poveri o vulnerabili, e infine devono essere integrati in contesti locali che varieranno in termini economici, politici e culturali.

Le proposte devono contribuire a migliorare le capacità di ricerca e innovazione (R&I) degli stakeholder nei Paesi ACP in tutti i settori socio-economici e devono rientrare in una o più delle seguenti priorità:

  1. Aumentare l’accesso all’alfabetizzazione digitale, alla conoscenza e all’uso delle tecnologie emergenti;
  2. Creare o rafforzare collegamenti efficaci tra lo sviluppo delle competenze in R&I e la domanda del mercato del lavoro;
  3. Stabilire o abilitare sinergie nell’ecosistema di ricerca e innovazione, anche con il settore privato; facilitare le condizioni per il trasferimento di tecnologia; promuovere la partecipazione alla R&I;
  4. Promuovere la conoscenza locale e indigena e il suo utilizzo in combinazione con sistemi e pratiche di conoscenza formale.

La gran parte della sovvenzione (almeno il 65%) deve essere ri-assegnata dal consorzio assegnatario attraverso il meccanismo del supporto finanziario a terzi. La proposta progettuale deve illustrare il meccanismo che il consorzio prevede di adottare per la selezione dei beneficiari e per la gestione finanziaria di questo sostegno, nonché il meccanismo che sarà utilizzato per il trasferimento ai beneficiari delle competenze, conoscenze ed esperienze relative alle priorità del bando.

Attività possibili:

  1. Creazione di un meccanismo di assegnazione e gestione del supporto finanziario a terzi
  2. Formazione e capacity building, assistenza fra pari e/o mentoring dei terzi beneficiari, in particolare relativamente a
  3. Networking, scambi e disseminazione delle migliori pratiche, delle esperienze e dei risultati e relative politiche

L’ideazione delle azioni progettuali deve tener conto di una serie di principi operativi, che dovrebbero guidare e governare la progettazione nel suo complesso e l’implementazione di azioni e attività.

In generale il contributo comunitario può coprire fino all’85% delle spese ammissibili per un massimo di 4.200.000 euro; non saranno presi in considerazione progetti che richiedano un contributo inferiore a 4.000.000 euro. Almeno il 65% del contributo deve essere destinato dal beneficiario al supporto finanziario a terzi.

La proposta progettuale deve essere presentata dal proponente in partenariato con due o più co-proponenti. Almeno due dei tre membri del partenariato devono essere stabiliti in 2 diversi Paesi ACP appartenenti allo stesso lotto; il partenariato può essere più ampio, ma in ogni caso il numero dei partecipanti stabiliti negli ACP deve essere sempre superiore a quello dei partecipanti non ACP.

Le proposte progettuali devono essere scritte in inglese o francese e avere una durata prevista massima di 48 mesi.

Scadenza: 29/01/2020

Soluzioni innovative per l’impatto delle campagne di promozione della salute

Soluzioni innovative per l’impatto delle campagne di promozione della salute

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Lanciato nel 2008 dalla Bill & Melinda Gates Foundation, il programma Grand Challenges Explorations (GCE) ha l’obiettivo di incoraggiare l’innovazione scientifica e tecnologica per affrontare le più grandi sfide per la salute e lo sviluppo globale.

Il GCE, focalizzandosi sul sostegno a progetti in fase iniziale – tra cui molte idee che non sono mai state testate – ideati da innovatori provenienti da una vasta gamma di discipline e regioni del mondo, finanzia idee audaci che potrebbero portare alla scoperta di nuovi vaccini, diagnosi, medicinali e tecnologie in grado di affrontare malattie che causano milioni di morti ogni anno, così come miglioramenti e innovazioni nello sviluppo agricolo e negli altri settori prioritari della Fondazione Bill & Melinda Gates.

Il 24° Round del programma GCE finanzia progetti innovativi in grado di accelerare il miglioramento della copertura, della portata, dell’efficienza e dell’efficacia delle campagne di promozione della salute.

In particolare, si ricercano approcci, pratiche o strumenti innovativi che migliorino significativamente la pianificazione e la micro-pianificazione, l’implementazione, il monitoraggio e la valutazione per arrivare ad accrescere l’efficacia delle campagne.

Al fine di contribuire allo sviluppo ed alla diffusione delle “best practices” su vasta scala, le soluzioni proposte dovrebbero essere applicabili a campagne che vadano oltre il contesto in cui sono state inizialmente testate: applicabili ad es. in diversi Paesi a basso reddito e/o applicabili a campagne di promozione della salute che trattano tematiche diverse (es. vaccinazione, malattie tropicali neglette, malaria, nutrizione).

Particolare attenzione verrà prestata a modelli su larga scala sviluppati al di fuori del settore sanitario, che possono includere interventi utilizzati nel settore privato.

Possono presentare proposte le organizzazioni non-profit e for-profit, pubbliche e private (es. università, centri di ricerca, aziende, etc.) degli Stati Uniti ed estere. Non sono ammissibili le persone fisiche.

l GCE prevede due fasi di finanziamento:

  • fase I: con un finanziamento massimo di $ 100.000 per 18 mesi;
  • fase II: i candidati finanziati hanno una sola possibilità per richiedere un ulteriore finanziamento, fino ad un massimo di $ 1.000.000.

Per la fase I di ogni “round” del GCE la Fondazione sostiene circa ottanta progetti.

PER INVIARE UNA PROPOSTA occorre creare un account, registrarsi per il topic di interesse e compilare online la domanda di finanziamento secondo le modalità e i contenuti indicati nell’Application Form entro le ore 11.30 (Pacific Daylight Time) del 13 novembre 2019.

L’UE per i Comuni albanesi: sostegno di IPA II per aiutare i comuni albanesi a sviluppare le loro potenzialità

L'UE per i Comuni albanesi: sostegno di IPA II per aiutare i comuni albanesi a sviluppare le loro potenzialità

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La Commissione europea, servizio EuropeAid, ha pubblicato un bando nel quadro di IPA II per sostenere lo sviluppo delle potenzialità dei comuni albanesi e migliorare l’ambiente e le condizioni socio-economiche delle loro comunità locali.

Una proposta progettuale deve essere volta a realizzare (entrambi) i seguenti obiettivi:

– Aumentare gli standard delle infrastrutture municipali per consentire servizi pubblici di qualità e sviluppare il potenziale economico locale,

– Supportare i comuni nell’attuazione dei loro obiettivi di sviluppo strategico e dei loro piani strategici, compreso l’assorbimento dei fondi dell’UE e nel rispetto delle norme dell’UE.

Settori/temi di intervento:

  1. a) decentramento e rafforzamento delle capacità dei governi locali,
  2. b) sviluppo economico locale e creazione di posti di lavoro,
  3. c) accesso e qualità di servizi pubblici come istruzione, ambiente, cultura, sport,
  4. d) responsabilizzazione dei giovani,

Priorità: sostenere i comuni nei seguenti settori: creazione di posti di lavoro e sviluppo economico locale, empowertment dei giovani, istruzione, sport, ambiente, cultura e altre infrastrutture municipali di base.

Il soggetto proponente deve aver sede in uno Stato UE e rientrare in una delle seguenti categorie: ONG, associazioni regionali o locali di autorità locali, enti pubblici o enti delegati competenti di un dipartimento governativo di uno Stato membro UE. Il proponente deve presentare la proposta progettuale assieme a almeno un co-proponente con sede in Albania (i co-proponenti possono essere al massimo due ed è richiesto che almeno uno dei due sia stabilito in Albania).

Il progetto deve avere una durata prevista compresa fra i 30 e i 42 mesi; le azioni del progetto devono realizzarsi in Albania.

Il bando finanzierà un solo progetto. Il contribuito potrà coprire fino al 95% dei costi ammissibili per un massimo di 2,5 milioni di euro; non saranno presi in considerazione progetti che richiedano un contributo inferiore a 2 milioni di euro (il contributo richiesto deve in ogni caso essere superiore o pari ad almeno il 75% dei costi ammissibili di progetto).

La scadenza per la presentazione delle proposte progettuali è il 7 gennaio 2020.

Fondo Asilo, migrazione e integrazione: Bando AMIF-2019-AG – CALL

Fondo Asilo, migrazione e integrazione: Bando AMIF-2019-AG - CALL

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Nell’ambito del Fondo Asilo, migrazione e integrazione (FAMI) è stato lanciato il bando 2019 per progetti transnazionali. Con una dotazione complessiva di 21,5 milioni di euro, la nuova call intende sostenere progetti focalizzati su 7 tematiche. Ciascun progetto proposto può riguardare una sola delle tematiche individuate:

  1. Promuovere l’integrazione delle persone bisognose di protezione attraverso programmi di sponsorizzazione privata (risorse disponibili: 4.000.000 euro)
  2. Orientamento sociale dei cittadini di Paesi terzi appena arrivati attraverso il coinvolgimento delle comunità locali, comprese attività di mentoring e di volontariato (risorse disponibili: 4.000.000 euro)
  3. Integrazione sociale ed economica delle donne migranti (risorse disponibili: 4.000.000 euro)
  4. Campagne di informazione e sensibilizzazione sui rischi della migrazione irregolare in determinati Paesi terzi e in Europa (risorse disponibili: 4.850.000 euro)
  5. Sostegno alle vittime della tratta (risorse disponibili: 2.550.000 euro)
  6. Protezione dei minori migranti (risorse disponibili: 1.700.000 euro)
  7. Progetti transnazionali ad opera degli Stati membri per la formazione di esperti nel settore dell’asilo e dell’immigrazione (risorse disponibili: 400.000 euro)

Il bando è aperto a persone giuridiche stabilite negli Stati UE (escluso Danimarca in quanto unico Paese UE che non partecipa al Fondo). Più precisamente, possono essere lead-applicant di progetto:

– Enti pubblici (per progetti riguardanti tutti i temi)

– Enti privati non-profit (escluso progetti riguardanti il tema 7)

– Organizzazioni internazionali (escluso progetti riguardanti i temi 5 e 7)

Possono essere co-applicant di progetto:

– Enti pubblici (per progetti riguardanti tutti i temi)

– Enti privati non-profit (escluso progetti riguardanti il tema 7)

– Enti a scopo di lucro (escluso progetti riguardanti i temi 5 e 7)

– Organizzazioni internazionali (escluso progetti riguardanti i temi5 e 7)

Solo per i progetti riguardanti il tema 1 possono essere co-applicant anche enti stabiliti in Svizzera e Canada, ma senza copertura dei costi.

I progetti da candidare devono essere transnazionali, ovvero i progetti riguardanti i temi 1, 4, 5, 6 e 7 devono coinvolgere almeno 2 partner stabiliti in 2 diversi Stati UE, mentre i progetti relativi ai temi 2 e 3 devono essere realizzati da una partnership costituita da almeno 3 partner di 3 diversi Stati UE.

Il contributo UE per i progetti selezionati potrà coprire fino al 90% dei loro costi totali ammissibili, ma la sovvenzione richiesta deve essere compresa tra:

– € 400.000 e € 1.000.000 per i progetti relativi ai temi 1, 2, 3

– € 300.000 e € 1.000.000 per i progetti relativi al tema 4

– € 300.000 e € 600.000 per i progetti relativi ai temi 5 e 6

– € 300.000 e € 400.000 per i progetti relativi al tema 7

I progetti proposti devono avere una durata massima di 36 mesi (solo per progetti sul tema 1) o di 24 mesi, con inizio indicativamente tra dicembre 2020/gennaio 2021.

Scadenza: 30 gennaio 2020, ore 17.00

Cooperazione Italia-Azerbaigian: bando per progetti bilaterali di mobilità di ricercatori

Cooperazione Italia-Azerbaigian: bando per progetti bilaterali di mobilità di ricercatori

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L’Accademia Nazionale delle Scienze dell’Azerbaigian e la Direzione Generale per la promozione del Sistema Paese, Ufficio IX del MAECI, invitano a presentare proposte di progetti bilaterali di mobilità di ricercatori nei seguenti settori:

  • Earth Sciences
  • Medicine and bio-medicine
  • Physics and Astrophysics
  • Technology and Research applied to Cultural Heritage.

Tramite il bando verranno finanziate solo le spese di mobilità dei ricercatori. Possono presentare domanda ricercatori provenienti da centri di ricerca pubblici o privati.

Scadenza bando: 2019-07-31

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